Venerdì 6 o*obre 2017 Fondazione Universitaria Marco Biagi Largo Marco Biagi, 10 - Modena - Ordine Dei Dottori ...
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L’evoluzione della clientela Private nel mondo e in Italia 2014 2015 +5% 14,6 15,4 Al 2025, è previsto un milioni di milioni di patrimonio totale di HNWI HNWI 106 trilioni di $ 56,4 58,7 trilioni di $ trilioni di $ +4% 219 mila 229 mila L’Italia è al 10° posto al mondo per numero HNWI in Italia HNWI in Italia (+4.5%) di HNW * Target HNWI, RFA>1mln€ ** Target Private, RFA>500k€ 2 Fonte: Capgemini World Wealth Report, 2015 - RFA > 1 milione di $ investibile; AIPB – Prometeia
Chi sono i clienti Private/HNW in Italia e qual è il loro potenziale? PESANO IL 24% DELLA 60% SONO IL 50% È ATTENTO AL RICCHEZZA FINANZIARIA IMPRENDITORI E PASSAGGIO TOTALE PROFESSIONISTI GENERAZIONALE Patrimonio immobiliare Ricerca investimenti “Alternativi” in 2.5x crescita: 2017 7% nel 2015 – 10% nel il patrimonio finanziario IL 70% DESIDEREREBBE 26,3% NON È SERVITO DA STRUTTURE DI AVERE UN CONSULENTE PRIVATE BANKING MA DA UNICO DI RIFERIMENTO BANCHE TRADIZIONALI Fonte: AIPB – Prometeia – Dati 2014; Rapporto annuale CapGemini – Merril Lynch 2015 3 3
Il Modello di Consulenza Private Wealth Management Fideuram Private Wealth Management Hub offre un modello di Consulenza che agisce consistentemente e dinamicamente sull’intero patrimonio dei nostri migliori clienti Private Wealth Management è il modello di Consulenza Globale Fideuram Approccia in maniera sinergica e olistica tutte le sfere patrimoniali del cliente e del suo nucleo familiare al fine di generare valore Permette di soddisfare le esigenze dei clienti attraverso un approccio multidisciplinare, grazie anche al supporto di Partner e Professionisti del Gruppo Fideuram Offre l’accesso a condizioni esclusive e a servizi bancari dedicati 4
3 tipologie di Advisory Evoluta 1 GLOBAL WEALTH REPORT 2 ADVISORY CONTINUATIVA 3 ADVISORY SPECIALISTICA Visione integrata di tutte le Analisi e monitoraggio delle Implementazione di soluzioni componenti patrimoniali e singole sfere patrimoniali del concrete alle specifiche esigenze reddituali del cliente e del suo cliente, identificazione delle del cliente, offerte direttamente nucleo familiare, SWOT analysis e principali aree di intervento e dalla Banca o da un’accurata benchmarking, analisi delle delle leve di creazione del valore selezione di Partner e esigenze e definizione della professionisti del Gruppo strategia di valorizzazione più Fideuram adatta alle sue esigenze DIAGNOSI MONITORAGGIO NEL TEMPO ATTIVAZIONE IN BASE ALL’ESIGENZA 5
Advisory Specialistica I migliori specialisti di settore selezionati dalla Banca e supportati dal Private Banker Banker, la riservatezza e l’assistenza costante nel realizzare gli obiettivi del cliente. Un unico interlocutore per dare accesso alle competenze più adatte ad ogni esigenza. Financial Assets Corporate Assets Real Estate Consulenza specialistica su ambiti finanziari/ Consulenza nello sviluppo del business Transaction Counseling / Scouting su territorio assicurativi/bancari (internazionalizzazione, operational excellence) nazionale e estero Advisory su amministrato Gestione operazioni di M&A e/o altre Valutazione immobiliare su territorio nazionale Private Placement operazioni di natura straordinaria e in location selezionate all’estero (es. New Ricerca risorse finanziarie/partner strategici York, Londra, Hong Kong) Gestione della liquidità e hedging rischi Gestione (Facility & Property Management) del Supporto legale e fiscale per l’impresa patrimonio Immobiliare Strategie di Valorizzazione asset in portafoglio Gestione finanziamento asset immobiliari Supporto legale e fiscale su immobiliare Art & Luxury Value Protection Value Creation Servizi di autenticazione e Valutazione Soluzioni efficienti per la protezione dai Club Deal attivo (acquisizione partecipazioni) patrimonio artistico rischi legali, fiscali, imprenditoriali, familiari Advisory per l’acquisizione di partecipazioni Individuazione partner per compravendita Supporto nella pianificazione ed Monitoraggio partecipazioni in portafoglio opere (es. privati vs. Case d’asta) implementazione passaggio generazionale Supporto monitoraggio e compravendita Servizi fiduciari Investimenti in commodities Servizi erogati dalla Banca, da strutture specializzate interne al Gruppo Intesa Sanpaolo e da Partner accuratamente selezionati e parte del network Fideuram 6
Il tessuto imprenditoriale italiano si caratterizza per una significativa preponderanza di imprese di dimensioni medio-piccole Escludendo le micro-imprese (meno di 10 dipendenti – circa 4.1 milioni di imprese), le PMI con dipendenti tra 10 e 250 rappresentano circa il 98% del tessuto industriale Italiano 1,9% # Medio Fatturato medio 10,3% dipendenti (€ mln) 10 - 19 13 2.5 20 - 49 30 6.8 24,9% 50 - 249 97 29.3 62,9% > 250 921 235.3 Fonte: ISTAT, Dati 2013 7
Le PMI italiane si distinguono sì per l’eccellenza imprenditoriale, ma anche per un limitato accesso a competenze manageriali ed al mercato dei capitali GLI ELEMENTI DI VALORE I PUNTI CRITICI Passione dell’imprenditore verso la propria Accesso limitato al mercato dei capitali azienda - 70% del debito finanziario delle PMI erogato dalle banche - Solo il 10% ricorre a forme alternative di finanziamento Eccellenza dei prodotti ed attenzione estrema - Solo il 2% ricorre a prestiti obbligazionari alla qualità Attrattività limitata nei confronti di profili Grande propensione all’innovazione manageriali di primo livello Gestione eccellente dei rapporti con la Accesso difficoltoso ai mercati esteri clientela Limitata pianificazione di medio-lungo termine e Forte attaccamento all’azienda da parte dei sistemi di controllo di gestione dipendenti Limiti dimensionali nel ricorso a consulenze professionali di alta gamma (Legali, fiscali, contabili, consulenze direzionali, Banche d’investimento) Bassi investimenti in Ricerca e Sviluppi 8
Il servizi di PWM per il ciclo di vita dell’impresa in sintesi START UP SVILUPPO CONSOLIDAMENTO EXIT Fasi CONTINUITA’ INTERNA ALLA FAMIGLIA Servizi Supporto nella crescita: Asset Management Famiglia Cessione Azienda Successione PWM • Business Idea Tesoreria & Finanza Corporate Diversificazione Dismissione • Business Plan Integrazione orizzontale / Joint Venture / fusione Trust • Business Development verticale Ristrutturazione del Fondazione Finanziamenti Piano di Marketing debito Partnership Acquisizione azienda Riassetti strategici e finanziari M&A Acquisizioni M&A Internazionalizzazione Offerta secondaria Quotazione in borsa Bisogni imprenditore N° Generazione Private Equity Private Placement Venture Capital 2° e 3° Generazione Finanziamenti 1° e 2° Generazione Ciclo sviluppo azienda 9
Corporate Advisory: supporto in tutte le fasi del ciclo di vita aziendale IL CICLO DI VITA LE POSSIBILI ESIGENZE Come posso trasformare la mia idea in un business profittevole? START UP Di quante risorse finanziarie ho bisogno? E quanto potrò guadagnare? Quali soggetti potranno finanziare la mia idea? Come posso effettuare il salto dimensionale con la mia società? SVILUPPO Chi è disposto a finanziare tale crescita? Esistono sul mercato potenziali target da acquisire? Come posso assicurare alla mia impresa la sostenibilità nel lungo periodo? CONSOLIDAMENTO Come posso migliorare la mia marginalità? Come posso ristrutturare il mio debito? La mia società è appetibile sul mercato? QUOTAZIONE / EXIT Chi può supportarmi nell’accesso al mercato di capitali? Chi può supportarmi nella vendita della mia azienda? 10
L’impresa familiare si sviluppa parallelamente al ciclo di vita dell’imprenditore e alle dinamiche familiari PRIVATE WEALTH MANAGEMENT BISOGNI LEGATI AL GRADO DI COMPLESSITÀ E PER IL FAMILY BUSINESS DI ALLINEAMENTO INTERNO DELLA FAMIGLIA FAMIGLIA NONCHÉ DI GESTIONE DEL PATRIMONIO FAMILIARE PRIVATO Family Business IMPRESA IMPRENDITORE BISOGNI DI GESTIONE DEL TIPOLOGIA DI BISOGNI COERENTE CON PATRIMONIO PERSONALE IN OTTICA IL CICLO DI VITA DELL’IMPRESA E CON COMPLEMENTARE AL PATRIMONIO LA COMPLESSITÀ FAMILIARE AZIENDALE 11
Lo sviluppo dell’impresa familiare richiede una governance attenta per salvaguardare il rapporto con tutti gli stakeholder in ottica intergenerazionale SITUAZIONI COMPLESSE DA INDIRIZZARE ATTRAVERSO UN PERCORSO STRATEGICO PERSONALIZZATO E CON UN APPROCCIO TEMPESTIVO Gestione non strategica del Visione separata di patrimonio trasferimento del controllo familiare e impresa Il passaggio generazionale delle imprese Il passaggio generazionale delle familiari: imprese familiari: non sempre è pianificato in tempo spesso si traduce in una viene spesso gestito in emergenza discontinuità manageriale reddituale il 40% dei passaggi avviene fuori viene affrontato nei momenti di della famiglia conflittualità inter familiare Fattori di crisi dell’impresa familiare Meno del 15% delle imprese sopravvive alla terza generazione Spesso viene a mancare un chiaro percorso formativo per i nuovi eredi Spesso manca la passione imprenditoriale delle nuove generazioni Conflittualità derivante anche da una comunicazione informale Mancanza di regole nel family business 12
Il passaggio generazionale va concepito come un progetto strategico dell’imprenditore PRIVATE WEALTH MANAGEMENT PER IL FAMILY BUSINESS DIRITTO DI FAMIGLIA STRUTTURA DIRITTO FINANZIARIA SUCCESSORIO GLOBALE Family Business DIRITTO DIRITTO SOCIETARIO TRIBUTARIO 13
Il passaggio generazionale va concepito e vissuto come un progetto strategico della vita dell’impresa Il passaggio generazionale è improvviso o è stato pianificato ? La Governance e La famiglia ha un erede l’azionariato della impresa designato per la guida della sono chiari ? impresa familiare ? La famiglia vuole I soci possono sostenere la continuare nella gestione crescita dell’impresa ? dell’impresa ? I soci hanno una visione La famiglia ha una convergente sulla strategia complessità relazionale aziendale ? interna ? 14
Passaggio Generazionale: percorso personalizzato e approccio tempestivo Affitto di azienda Testamentaria Vendita a terzi GESTITA DAGLI Fusione EREDI Successione Legittima Holding Necessaria Scissione Affitto di Apertura a Private Equity Donazione azienda Fusione Azioni Holding Differenziate Management Buy Out GESTITA DALL’ Patto di Patrimonio Vendita a terzi IMPRENDITORE Employee Buy Out Famiglia destinato a Donazione specifico affare Quotazione nuda proprietà Conferimento in un Trust CONTROLLO INTEGRALE INTERNO APERTURA DEL CAPITALE A CESSIONE DEL CONTROLLO AL DI ALLA FAMIGLIA TERZI FUORI DELLA FAMIGLIA 15
Raffaella PannuP Presidente Fondazione ANT
CODICE ETICO ANT 1. Considera in ogni occasione la vita un valore sacro ed inviolabile. 2. Considera l’EUBIOSIA (la buona vita, la vita in dignità) un obieLvo primario da conquistare quo7dianamente. 3. Accogli la morte naturale come naturale conclusione dell’EUBIOSIA. 4. Considera ogni evento della malaLa reversibile. 5. CombaL la sofferenza (fisica, morale e sociale) tua e degli altri con lo stesso impegno.
CODICE ETICO ANT 6. Considera tuL i tuoi simili fratelli. 7. Il sofferente richiede la tua comprensione e la tua solidarietà, non la tua pietà. 8. Evita sempre gli eccessi. 9. Porta il tuo aiuto anche ai paren7 del sofferente e non dimen7car7 di loro anche “dopo” . 10. Il nostro molto sarebbe niente senza il poco di tan7.
ORIGINE DEI PROVENTI DATO COMPLESSIVO NAZIONALE € 22.860.773 Banche e En7 Fondazioni Gest. Imm.re pubblici 2% Finanz. 1% Altro 2% 2% Lasci7 e donazioni 9% Manifestazioni 26% 5per1000 15% Priva7 29% Convenzioni 14%
DESTINAZIONE DEGLI ONERI DATO COMPLESSIVO NAZIONALE € 22.883.857 Imposte 1% Raccolta fondi 18% Assistenza Prevenzione ALvità sede e Missione Is7tuzionale Formazione delegazioni 59% 22% Disavanzo gesPonale 2016: -22.951 €
DATI ANT Totale assis77 dal 1985: 119.831 Assis77 ogni giorno: 3.408 Assis77 nell'anno 2016: 10.218 Giorni di presa in carico: 21.200.120 Ospedali ANT in Italia: 19 Dipenden7 e professionis7 ANT: 520 Volontari: 2.147 Media giorni di presa in carico nel 2016 : 122 77% dei pazien7 ANT conclude a casa gli ul7mi giorni della malaLa PREVENZIONE: Totale visite nel 2016: 22.706 Totale visite dall’inizio aLvità a oggi: 148.288 Da7 al 31-12-2016
ASSISTENZA ANT - MODENA E PROVINCIA ANNO 2016 Equipe PazienP Nuovi PazienP PazienP PazienP Giornate Sanitaria di cura domiciliare AssisPP Ingressi deceduP DeceduP DeceduP medie per In O.T. a Dom. assisPto Vignola 97 63 48 41 56 137 Modena
DATI PREVENZIONE ANT- MODENA E PROVINCIA ANNO 2016 PROGETTO MELANOMA dal 2004 2016→ 32579 PROGETTO TIROIDE dal 2010 2016→ 3471 PROGETTO MAMMELLA dal 2010 ecografie: 2016→ 81 DOBI: 2016→ 463 MAMMOGRAFIE: 2016→ 8 PROGETTO GINECOLOGIA dal 2010 2016→ 83 PROGETTO NUTRIZIONE dal 2015 2016→ 83
MODENA ORIGINE DEI PROVENTI 2016 Euro 416.601 Contributi da Banche e Contributi Enti Pubblici Fondazioni bancarie 0% 5% Punto Aggregazione Ascolto Volontari 30% Contributi da Privati e Aziende 28% Manifestazioni locali 13% Manifestazioni nazionali 24%
Dossier 259-2016 L’assistenza nel fine vita in oncologia. Valutazioni da daP amministraPvi in Emilia-Romagna RISULTATI AUSL BOLOGNA - OSPEDALIZZAZIONE: 10% inferiore alle altre Ausl regionali - UTILIZZO DEI TRATTAMENTI PALLIATIVI: significa7vamente superiore alla media regionale 70% dei pazien7 a Bologna 52% a Modena (agli ul'mi pos' con Piacenza e Ferrara) - DECESSI IN OSPEDALE: frequenza inferiore ed in costante riduzione (significa'vamente superiore alla media a Modena e Ferrara)
Donare 1 Euro a Fondazione ANT Fonte: Human Founda7on
TESTAMENTO SOLIDALE (scenario italiano negli ulPmi 10 anni) A cedere i propri averi dopo la morte a realtà del terzo se;ore, per un valore di 1,1 miliardi di euro, sono il 14% degli italiani sopra i 55 anni: il 65% di ques7 sono donne Fonte: indagine di GfK Per il Comitato Testamento Solidale 2015
IL LASCITO SOLIDALE OGGI IN ITALIA Oltre 32 milioni i nostri connazionali che hanno sostenuto nell’ul7mo anno una causa benefica (censis 2017) • 14% dei nostri connazionali è pronto a inserire nelle disposizioni testamentarie un lascito; • 3% ha dato già dato indicazioni; • 11% è intenzionato a farlo (GFK Eurisk, 2016). Entro il 2030 circa 420.000 famiglie italiane u7lizzeranno il testamento solidale per lasciare in beneficenza parte del proprio patrimonio in favore di cause sociali (Osservatorio Fondazione Cariplo 2017)
RISULTATI SUI LASCITI A FAVORE DI ANT A MODENA E PROVINCIA Anno in corso lega7 in danaro: - Circa 50 mila euro fino al 2016 : - 250 mila euro e un immobile a Modena, Bomporto e Vignola
Inaugurazione Residenza Giuseppina Melloni Dalla generosa donazione di una villa del ‘900 a Pieve di Cento (Bologna) è stata realizzata la nuova “Residenza Giuseppina Melloni Fondazione ANT”, al servizio dei ci;adini delle province di Bologna, Ferrara e Modena.
DONAZIONE 5X1000 PER IL 2017 3.454.729,12 Euro + 40.000 euro rispe;o all’anno precedente. 9° posto nella graduatoria delle Onlus e del volontariato rispe;o al 11° posto del 2016. 111.840 preferenze rispe;o alle 112.676 del 2016 Perse 800 preferenze 5x1000 inerente alle dichiarazione dei reddi7 del 2015
“Diamo un valore agli ul7mi momen7 che possiamo passare con chi amiamo, perché nessuno ci res7tuirà quei giorni. Ed oggi posso dire che gli ul7mi mesi con il mio papà sono sta7 tra i più belli della mia vita perché, nonostante la sofferenza, sono sta7 vissu7 con un'intensità che non avevo mia provato prima. L'ANT mi ha permesso di accompagnarlo in questo percorso e di tenergli la mano la sera che è passato dall'altra parte. Oggi non ho rimpian7, né sospesi nel mio cuore, perché io ed il mio papà ci siamo da7 e deL tu;o.”
Introduce e coordina i lavori: Domenico Damascelli Prof. Associato di Diri;o internazionale privato - Università del Salento Tassinari & Damascelli Studio notarile
“I profili giuridici del passaggio generazionale dell’impresa” Domenico Damascelli Prof. Associato di Diri;o internazionale privato - Università del Salento Tassinari & Damascelli Studio notarile
“I profili fiscali del passaggio generazionale dell’impresa” Luca Gaiani Do;ore Commercialista
PROFILI FISCALI DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE DELL’IMPRESA CREAZIONE DI UNA HOLDING E TRASFERIMENTO GRATUITO DELLE PARTECIPAZIONI LUCA GAIANI – DOTTORE COMMERCIALISTA MODENA, 6 OTTOBRE 2017
INDICE 1. IL PERCORSO: (I) CREAZIONE DI UNA HOLDING E (II) TRASFERIMENTO GRATUITO DELLE PARTECIPAZIONI 2. LE MOTIVAZIONI DELLA HOLDING (CENNI) 3. LA CREAZIONE DELLA HOLDING CON CONFERIMENTO NEUTRALITÀ FISCALE 4. IL TRASFERIMENTO GRATUITO DELLE PARTECIPAZIONI IN ESENZIONE DA IMPOSTA DI DONAZIONE 5. LA FISCALITÀ DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE E LA NORMA ANTI ABUSO (CENNI)
PREMESSA: IL PERCORSO • LA SITUAZIONE DI PARTENZA • «Tizio» controlla direMamente (una o) più società operaTve: «Alfa Srl» e «Beta Spa» di cui è pure amministratore delegato • Tizio intende trasferire ai due figli «Caio» e «Sempronio» la proprietà delle partecipazioni in «Alfa» e «Beta» garantendo unitarietà nella gesTone e mantenendo taluni diriZ a proprio favore su operazioni straordinarie
PREMESSA: IL PERCORSO • LE DUE FASI DELLA OPERAZIONE 1. «Tizio» cosTtuisce una società («Holding Tizio Srl») a cui conferisce in neutralità fiscale (art. 177 T.U.I.R.) le partecipazioni di controllo in «Alfa» e «Beta». A seguito del conferimento, «Tizio» controlla «Holding Tizio» 2. «Tizio» trasferisce a Ttolo gratuito ai due figli le quote di controllo della «Holding Tizio» in esenzione da imposta di donazione (art. 3, c. 4- ter, T.U.S.)
MOTIVAZIONI DELLA HOLDING • HOLDING • Società che svolgono aZvità di assunzione di partecipazioni, non per trading ma quali invesTmenT durevoli • L’inserimento di una holding in un gruppo imprenditoriale consente di realizzare diversi obieZvi: (i) societari e di passaggio generazionale (ii) fiscali
MOTIVAZIONI DELLA HOLDING • LA HOLDING CONSENTE • Di trasferire il controllo delle società ai futuri eredi mantenendo unitarietà di indirizzo sulle società operaTve, uTlizzando allo scopo adeguate clausole statutarie e/o parasociali: (i) Azioni senza diriMo di voto, con voto limitato, con voto massimo o con voto plurimo (art. 2351 c.c.) (ii) DiriZ amministraTvi parTcolari (art. 2468 c.c.) (iii) Società in accomandita per azioni (socio accomandatario)
MOTIVAZIONI DELLA HOLDING • LA HOLDING CONSENTE • Di mantenere bloccato il controllo delle società operaTve pur con l’ingresso di nuovi soci (i) trasferimento di partecipazioni minoritarie delle operaTve a collaboratori o managers o a invesTtori isTtuzionali o fondi • Di segregare parte del patrimonio delle operaTve e dunque degli uTli accumulaT (mediante dividendi ovvero scorporo di immobili), per proteggerlo dal rischio di impresa
MOTIVAZIONI DELLA HOLDING • POSSIBILI BENEFICI FISCALI • Opzione per il consolidato fiscale (Holding + operaTve) con possibilità di compensazione intersoggeZva di reddiT e di perdite • Tassazione all’1,2% dei dividendi distribuiT dalle operaTve • Tassazione all’1,2% delle plusvalenze da cessione di partecipazioni (regime Pex)
MODALITÀ DI CREAZIONE DELLA HOLDING PRIMA MODALITÀ Scorporo della azienda dalla società operaTva e conferimento “a valle” in una nuova società. La conferente (ex operaTva) diventa la holding SECONDA MODALITÀ Conferimento delle partecipazioni detenute dalle persone fisiche, in una società (cosTtuita o cosTtuenda). La conferitaria diventa la holding
MODALITÀ DI CREAZIONE DELLA HOLDING • PRIMA MODALITÀ • Complessità gesTonale ed amministraTva. ProblemaTcità se vi sono più operaTve. Consente di traMenere assets immobiliari • SECONDA MODALITÀ • Semplicità e rapidità. Non si tocca la struMura delle operaTve. Per scorporare immobili occorre però una successiva operazione straordinaria
CONFERIMENTO DI PARTECIPAZIONI: ART. 177 • SECONDA MODALITÀ • Regime art. 177 T.U.I.R.: «Tizio» conferisce alla «Holding Tizio» le partecipazioni detenute in «Alfa» e «Beta» a un valore pari al costo fiscale e senza alcuna plusvalenza tassabile • «Holding Tizio» aumenta il proprio patrimonio neMo (capitale sociale più eventuale sovrapprezzo) per effeMo del conferimento per un importo pari al suddeMo costo fiscale
CONFERIMENTO DI PARTECIPAZIONI: ART. 177 • SECONDA MODALITÀ • Il valore contabile e fiscale delle partecipazioni in capo alla «Holding Tizio» è pari al costo fiscale di «Tizio» (eventuali vendite usufruiranno della Pex con tassazione all’1,2%) • Non è invece possibile rilevare il conferimento (aumento di capitale e sovrapprezzo) al valore corrente mantenendo la neutralità fiscale sul conferente
CONFERIMENTO DI PARTECIPAZIONI: REQUISITI 1. CONFERENTE («Tizio»): può essere una persona fisica o un’impresa 2. CONFERITARIA («Holding Tizio»): deve essere una società di capitali residente (Srl, Spa, Sapa) (ris. 43/E/2017). 3. CONFERITARIA: può essere una newco. oppure una società già posseduta dai conferenT o da parte di essi (circ. 33/E/2010)
CONFERIMENTO DI PARTECIPAZIONI: REQUISITI 4. SOCIETÀ LE CUI PARTECIPAZIONI SONO CONFERITE: deve essere una società di capitali residente (Spa, Sapa, Srl) 5. AZIONI O QUOTE CONFERITE: devono consenTre alla «Holding Tizio» (conferitaria) di detenere (ovvero integrare in virtù di vincoli statutari) il controllo ex art. 2359, c. 1, n. 1) c.c. (maggioranza dei voT esercitabili nella assemblea ordinaria di «Alfa» e di «Beta»)
CONFERIMENTO DI PARTECIPAZIONI: REQUISITI • CASI PARTICOLARI • «Holding Tizio» già deTene una quota non di controllo di «Alfa» e di «Beta» e acquisisce la maggioranza per effeMo del conferimento: usufruisce della neutralità fiscale • «Holding Tizio» deTene già il 51%: non usufruisce della neutralità fiscale, salvo che l’integrazione serva per oMenere maggioranze qualificate previste in statuto
TRASFERIMENTO GRATUITO DI PARTECIPAZIONI • L’OPERAZIONE • «Tizio» trasferisce mediante paMo di famiglia ai figli «Caio» e «Sempronio» le quote di «Holding Tizio» pari all’90% in comproprietà tra loro • «Tizio» manTene il 10% e lo statuto di «Holding Tizio» gli aMribuisce parTcolari diriZ amministraTvi • Art. 3, comma 4-ter, del D.Lgs. 346/1990: sono esenT da imposta di successione e donazione i trasferimenT, aMuaT anche tramite paZ di famiglia di cui all’art. 768-bis c.c., di partecipazioni sociali
TRASFERIMENTO GRATUITO DI PARTECIPAZIONI • CONDIZIONI PER L’ESENZIONE • Per le azioni o quote di società di capitali, l’esenzione speMa solo se si traMa di partecipazioni aMraverso le quali è acquisito il controllo ai sensi dell’art. 2359, primo comma, n. 1), c.c.. • La condizione si intende realizzata anche quando la partecipazione che rappresenta la maggioranza dei voT esercitabili nell’assemblea venga trasferita in comproprietà a più beneficiari (circ. 3/E/2008, par. 8.3.2.)
TRASFERIMENTO GRATUITO DI PARTECIPAZIONI • In caso di partecipazioni detenute in comproprietà, i diriZ dei comproprietari sono esercitaT da un rappresentante comune (arM. 2347 – Spa - e 2468, c. 5, - Srl - c.c.) • Gli avenT causa («Caio» e «Sempronio») devono detenere il controllo della società («Holding Tizio»), e dunque la comproprietà delle partecipazioni ricevute, per almeno 5 anni
CONFERIMENTO NELLA HOLDING E NORMA ANTIABUSO • ATTUALE QUADRO NORMATIVO (ART. 10-BIS, L. 212/2000) • Secondo la doMrina, mancano nella operazione in esame elemenT che giusTfichino una contestazione anT abuso (Assonime, circ. 21/2016, 3.3.). • Nel conferimento di partecipazioni in neutralità 177 T.U.I.R. non si generano vantaggi tributari indebiT anche qualora si ipoTzzi (i) che la conferitaria «Holding Tizio» proceda a cedere le azoni di «Alfa» o «Beta» in regime Pex o (ii) che «Alfa» o «Beta» distribuiscano a «Holding Tizio» le riserve accumulate in passato
CONFERIMENTO NELLA HOLDING E NORMA ANTIABUSO • Il trasferimento gratuito del controllo della «Holding Tizio», anche se posto in correlazione con il conferimento, non configura vantaggio fiscale indebiT in quanto il medesimo risultato si sarebbe potuto oMenere trasferendo direMamente il controllo delle operaTve «Alfa» e «Beta» • In ogni caso, il percorso conferimento/donazione per il successivo mantenimento del controllo indireMo delle operaTve presenta valide ragioni extrafiscali non marginali in termini di miglioramento struMurale e funzionale dell’impresa
“Il passaggio generazionale nella famiglia: dal fedecommesso al trust italiano” Antonio Albanese Prof. associato di Diri;o privato Università di Bologna Fondatore di “Lexenia - Formazione legale”
Le “nuove” famiglie: desideri e dirig Paola Panini Avvocato
“I profili fiscali del passaggio generazionale dei patrimoni personali” Andrea Alberghini Studio Servidio Do;ori commercialis7
FONDAZIONE UNIVERSITARIA MARCO BIAGI MODENA 6 OTTOBRE 2017 IMPRESA E FAMIGLIA TRA "PRIMA" E "DOPO" DOTT. ANDREA ALBERGHINI
SOMMARIO •LA FISCALITA' IN CASO DI MANCATA PIANIFICAZIONE DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE •LA COMPOSIZIONE E LA NATURA DEGLI ASSET CHE COSTITUISCONO IL PATRIMONIO DA TRASFERIRE •LA TRASMISSIONE DI AZIENDE E PARTECIPAZIONI SOCIETARIE •IL TRASFERIMENTO DI BENI E PARTECIPAZIONI ESTERE •STRUMENTI GIURIDICI E ACCORGIMENTI PER UNA CORRETTA PIANIFICAZIONE FISCALE
LA FISCALITA' IN CASO DI MANCATA PIANIFICAZIONE DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE (1/2) - Spesso mancano da parte dei titolari di un patrimonio da trasmettere ai propri familiari anche semplici istruzioni per l'uso, quali: rapporti con professionisti, banche, assicurazioni, impegni e crediti che sono a conoscenza solo del titolare. - Anche lo strumento più semplice ed economico, come il testamento, in Italia è sottoutilizzato, lasciando che le cose accadano e senza cercare di prevenire eventuali conseguenze negative. - La mancata pianificazione nei casi più semplici in molti casi non comporta aggravi fiscali, ma solo perché la pressione fiscale in materia successoria è in Italia molto bassa.
LA FISCALITA' IN CASO DI MANCATA PIANIFICAZIONE DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE (2/2) - La Proposta di Legge C.2830 presentata alla Camera il 20 gennaio 2015 prevede riduzioni delle franchigie e aumenti notevoli delle aliquote dell'imposta sulle successioni e donazioni. - La dimostrazione che la proposta venga tenuta in seria considerazione è l'inasprimento delle sanzioni in materia di successioni, previsto a far data dal 1 gennaio 2017. - Un esempio di mancata pianificazione fiscale del passaggio generazionale è la scomparsa di un imprenditore in assenza di testamento, lasciando l'azienda a moglie e due figli, senza che nessun beneficiario ne acquisisca il controllo. - Il passaggio generazionale non è un evento, ma un processo che andrebbe pianificato.
LA COMPOSIZIONE E LA NATURA DEGLI ASSET CHE COSTITUISCONO IL PATRIMONIO DA TRASFERIRE (1/2) - I beni compresi nel patrimonio da trasmettere sono spesso scarsamente omogenei. - Le categorie più frequenti di beni sono fondamentalmente quattro: 1. Aziende e partecipazioni in società commerciali 2. Immobili commerciali, industriali, residenziali o turistici, terreni agricoli o edificabili, partecipazioni in società immobiliari di gestione o agricole 3. Investimenti finanziari diretti o tramite intermediari 4. Attività estere quali immobili o partecipazioni
LA COMPOSIZIONE E LA NATURA DEGLI ASSET CHE COSTITUISCONO IL PATRIMONIO DA TRASFERIRE (2/2) - Ogni categoria è soggetta a un diverso criterio di valutazione e subisce quindi una diversa tassazione sul trasferimento. - Possono crearsi difficoltà se si devono trasferire beni di diversa natura a soggetti diversi, come ad esempio l’azienda (o una partecipazione di controllo) a un figlio e gli immobili all’altro figlio e al coniuge. I valori fiscali saranno diversi da quelli effettivi, così come le imposte dovute su ciascun trasferimento. - Anche per gli asset finanziari è possibile una pianificazione fiscale. In particolare le polizze consentono l’attribuzione di quote disponibili a soggetti, che non siano i discendenti o il coniuge, in esenzione di imposta
IL TRASFERIMENTO DI BENI E PARTECIPAZIONI ESTERE (1/2) - Le circostanze che hanno fatto emergere una considerevole quantità di attività detenute all’estero sono: lo scudo fiscale, la voluntary disclosure e lo scambio automatico di informazioni tra Stati, oltre alla crescita degli investimenti all’estero negli anni più recenti. - Tra le attività all’estero le più comuni sono: - Attività finanziarie gestite da intermediari esteri - Immobili all’estero - Partecipazioni in società sia commerciali che immobiliari - Trust, fondazioni e altre forme di gestione fiduciaria del patrimonio
IL TRASFERIMENTO DI BENI E PARTECIPAZIONI ESTERE (2/2) - Se la pianificazione fiscale del passaggio generazionale risulta difficile in Italia, quando sono compresi fra le attività asset collocati all’estero, la situazione si complica ulteriormente. - La prima operazione da compiere è inquadrare correttamente la compatibilità tra il sistema giuridico estero e quello italiano. Non bisogna dimenticare infatti che all’estero esistono leggi diverse da quelle italiane per regolamentare famiglia, imprese e società, immobili, successioni e donazioni. - Una volta inquadrate le attività e le strutture giuridiche estere, è indispensabile un confronto tra le normative fiscali estere e quella italiana e delle convenzioni esistenti per evitare la doppia tassazione in materia di successioni e donazioni. Non affrontare il tema significa correre un elevato rischio di doppia imposizione sui beni trasferiti agli eredi o ai donatari.
STRUMENTI GIURIDICI E ACCORGIMENTI PER UNA CORRETTA PIANIFICAZIONE FISCALE (1/2) - Donazione della piena o della nuda proprietà degli immobili o delle partecipazioni con riserva dell’usufrutto - Testamento - Patto di Famiglia - Istituzione di Trust - Cessione dell'impresa a terzi, fondi di Private Equity, oppure quotazione in un mercato regolamentato - Coinvolgimento del management aziendale in tutto o in parte, management- buy-out e stock option - Utilizzo di polizze vita con contenuto finanziario che consentono l’esenzione da imposta di successione sul capitale liquidato agli eredi
STRUMENTI GIURIDICI E ACCORGIMENTI PER UNA CORRETTA PIANIFICAZIONE FISCALE (2/2) - Numerosi casi di passaggi generazionali sono venuti alla ribalta della cronaca negli ultimi anni. La pianificazione fiscale si è spesso affiancata a scelte di tipo familiare e gestionale. - Tutte le grandi famiglie di imprenditori italiani hanno dovuto affrontare su larga scala il problema, con soluzioni diverse a seconda della specifica situazione familiare e anche aziendale dei soggetti coinvolti. Non va dimenticato che il passaggio generazionale del patrimonio procede affiancato al ricambio generazionale, che riguarda le persone. - Le disposizioni testamentarie a favore di Enti No Profit, anche testamentarie, sono deducibili fiscalmente e possono egregiamente funzionare da "ago della bilancia" nel caso vi siano conguagli o divisioni tra coeredi o donatari.
Grazie per l’a>enzione. Andrea Alberghini Studio Servidio Do>ori CommercialisL Via Santo Stefano, 11 40125 Bologna Bo Tel. +39051260620 Fax +39051221619 www.studioservidio.com
“Gli accordi per la reintegrazione dei dirig dei legigmari tra impostazioni teoriche ed applicazioni praPche” Angela Scudiero Notaio
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