VARIANTE GENERALE AL PIANO STRUTTURALE
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Comune di Montecarlo Provincia di Lucca VARIANTE GENERALE AL PIANO STRUTTURALE DOCUMENTO PRELIMINARE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Art. 23 della L.R. 10/2010) Il Sindaco Vittorio Fantozzi L’Assessore all’Urbanistica Livio Carrara Responsabile del procedimento Elaborazione VAS Arch. Paolo Anzilotti ReP Rocco e Puccetti Architetti Ottobre 2013
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE INDICE PREMESSA 1. INTRODUZIONE 1.1 INQUADRAMENTO LEGISLATIVO 1.2 SCOPO DEL DOCUMENTO 1.3 OBIETTIVI GENERALI DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 1.4 SOGGETTI COINVOLTI NEL PROCEDIMENTO 2. PIANO/PROGRAMMA - INFORMAZIONI PRELIMINARI 2.1 ITER DI PIANIFICAZIONE E VALUTAZIONE AMBIENTALE 2.2 OBIETTIVI DEL PIANO/PROGRAMMA 3. STRUTTURA DEL RAPPORTO AMBIENTALE, METODOLOGIA DI VALUTAZIONE E PRIME INFORMAZIONI DI CONTENUTO 3.1 RAPPORTO CON ALTRI PIANI E PROGRAMMI 3.2 CARATTERIZZAZIONE DELLO STATO DELL’AMBIENTE E SUA EVOLUZIONE PROBABILE SENZA IL PIANO/PROGRAMMA 3.3 CARATTERISTICHE AMBIENTALI, CULTURALI E PAESAGGISTICHE DELLE AREE CHE POTREBBERO ESSERE SIGNIFICATIVAMENTE INTERESSATE E PROBLEMATICHE AMBIENTALI ESISTENTI 3.4 OBIETTIVI DI PROTEZIONE AMBIENTALE DI INTERESSE CHE SI SONO TENUTI IN CONSIDERAZIONE NEL PROCEDIMENTO DI PIANIFICAZIONE 3.5 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI SIGNIFICATIVI 3.6 POSSIBILI MISURE PER IMPEDIRE, RIDURRE E COMPENSARE GLI EFFETTI NEGATIVI SULL’AMBIENTE A SEGUITO ALL’ATTUAZIONE DEL PIANO 3.7 LE RAGIONI DELLA SCELTA DELLE ALTERNATIVE INDIVIDUATE 3.8 INDICAZIONI SU MISURE DI MONITORAGGIO AMBIENTALE 3.9 SINTESI NON TECNICA 4. RAPPORTO CON LA VALUTAZIONE EX-ANTE E CON LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA 3
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE PREMESSA La Variante generale al Piano Strutturale (PS) del Comune di Montecarlo, nasce dalla volontà dell’Amministrazione Comunale di adeguare il piano alla disciplina sovraordinata costituita dalla normativa di settore nazionale e regionale e dagli strumenti di pianificazione di livello superiore: in particolare al Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana (PIT) ed il Piano paesistico che lo implementa, nonché di aggiornarlo in base alle notevoli trasformazioni intervenute nella società, nell'economia e sul territorio negli ultimi anni. Il vigente PS del Comune di Montecarlo è stato approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n. 22 del 12.06.2002. Il Regolamento Urbanistico (RU) fu approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n. 03 del 04.03.2004 e modificato dalla variante generale, approvata con Deliberazioni del Consiglio Comunale n.17 del 20.04.2009. Dall’approvazione del Piano Strutturale ad oggi, lo scenario di riferimento per l’attività di pianificazione territoriale è sostanzialmente mutato. La Regione Toscana ha emanato una serie di provvedimenti legislativi di varia natura che interessano a più livelli l’attività di pianificazione comunale: dalla L.R. n.1/2005 più volte modificata e i suoi regolamenti attuativi ((2/R, 3/R, 4/R, 5/R, 6/R, 26/R e 41/R) che dettano nuove norme per il governo del territorio, alla L.R. n.10/2010 in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di Valutazione di Incidenza. Con deliberazione C.R. n. 72 del 24 luglio 2007, inoltre la Regione ha approvato il Piano di Indirizzo Territoriale e con deliberazione C.R. n. 32 del 16 giugno 2009 ha adottato la variante al Piano di Indirizzo Territoriale avente valore di Piano Paesaggistico in attuazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, ponendo la necessità, rispetto agli attuali strumenti urbanistici, di controllo della conformità con le misure di salvaguardia e la verifica generale di coerenza con la disciplina paesaggistica. Trattandosi di una Variante allo strumento urbanistico comunale, il piano ricade nel campo di applicazione di cui all’art. 5 bis della LR 10/2010 (Strumenti della pianificazione territoriale ed atti di governo del territorio da assoggettare a VAS). La procedura di VAS di cui al D. Lgs. 152/06 ed alla L.R. n. 10/10 s.m.i. “Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”, deve essere avviata attraverso lo svolgimento di una fase preliminare (art. 23 LR 10/10), a partire dalla predisposizione di un documento da considerare propedeutico alla definizione del rapporto ambientale. Il processo di VAS deve essere documentato attraverso la redazione di un Documento Preliminare di VAS (Scoping) e di un Rapporto Ambientale, parte integrante del Piano (o delle sue varianti), che deve individuare, descrivere e valutare gli effetti sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano stesso (o relativa variante), nonché le alternative selezionate per tutelare il contesto territoriale. Lo screening dello stato dell'ambiente consisterà in questa sede in un’opera di razionalizzazione delle informazioni, utilizzando quelle già disponibili anche da altre fonti, evitando la duplicazione delle procedure. Ai fini dei procedimenti di valutazione quindi, nell’ambito della redazione della variante, viene redatto il presente documento, avente il valore di Rapporto preliminare (ai sensi dell’art. 23 della LR 10/10). Infine si ricorda che per definire i contenuti e l'impostazione del presente documento si è fatto riferimento alla LR 10/2010 e - per quanto compatibile in riferimento ad un atto di governo del territorio di livello comunale - al “Modello analitico per l’elaborazione, il monitoraggio e la valutazione 4
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE dei piani e programmi regionali” approvato dalla Giunta Regionale Toscana con Decisione n.2 del 27.6.2011, pubblicata sul Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 28 del 13.7.2011. In particolare il presente Documento preliminare è redatto seguendo per quanto possibile il “Modello per la redazione del documento preliminare di VAS ai sensi dell’articolo 23 L.R. 10/2010”, che costituisce l'Allegato B al Modello analitico suddetto. Il procedimento di valutazione prende a riferimento per quanto opportuno le “Linee guida per la valutazione degli effetti attesi di piani e programmi regionali (procedure, modelli ed indicatori)” - Allegato F al Modello analitico citato. I capitoli seguenti del Documento preliminare sono organizzati nel modo seguente. La prima parte ha carattere introduttivo: richiama il quadro normativo di riferimento, lo scopo ed i soggetti coinvolti nel procedimento di Valutazione Ambientale Strategica. La seconda parte riguarda specificatamente il piano, i suoi obiettivi e l'iter specifico di redazione e di valutazione che viene seguito. La descrizione degli obiettivi e delle azioni del Piano è ripresa integralmente dalla relazione di avvio del procedimento. La terza parte di questo Documento preliminare imposta la struttura e la metodologia per la redazione del Rapporto Ambientale proponendo già in questa prima fase una ricognizione dello stato dell'ambiente e una prima valutazione degli effetti attesi, descrivendo le caratteristiche degli impatti, i rischi per la salute umana e per l'ambiente, l'entità ed estensione nello spazio degli impatti, il valore e vulnerabilità delle aree coinvolte, il rapporto tra gli impatti e le aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. La quarta parte è dedicata al coordinamento tra i diversi procedimenti di valutazione. 5
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE 1. INTRODUZIONE 1.1 INQUADRAMENTO LEGISLATIVO Il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è disciplinato in Regione Toscana con la L.R. 10/2010. Tale norma recepisce la disciplina in materia contenuta nel D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. L’attività di valutazione è preordinata a garantire che gli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione dei piani o programmi, o loro integrazioni, siano prese in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione. Così come previsto all’art. 7 della L.R. 10/2010 il procedimento di VAS è avviato dal proponente contestualmente all’avvio del procedimento di formazione del piano/programma (variante generale) e deve concludersi anteriormente alla sua approvazione. La fase preliminare viene dunque avviata contestualmente all’avvio del procedimento ai sensi dell’art. 15 della L.R. 1/2005, nel quale si da conto degli obiettivi di piano, dello stato delle conoscenze e degli eventuali approfondimenti da svolgere, nonché dei soggetti coinvolti. Gli atti di riferimento per la Valutazione Ambientale Strategica sono: Direttiva 2001/42/CE con cui l'Unione Europea, secondo un approccio che pone al vaglio le previsioni prima ancora che i progetti, disciplina lo strumento della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e del correlato Rapporto ambientale, per i piani e programmi che hanno effetti sull’ambiente e sul patrimonio culturale; D.Lgs. n° 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. (in particolare D.Lgs 4/2008 e D.Lgs 128/2010), che recepisce a livello nazionale la direttiva europea, disciplinando VIA e VAS; La L.R. 1/2005, Norme per il Governo del Territorio; L.R. n° 10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i. (in particolare L.R. 69/2010) “Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza.”, con cui la Regione Toscana recepisce la normativa sovraordinata e dettaglia la disciplina della VAS; Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 23 giugno 2011, n. 24/R “Regolamento di disciplina del processo di formazione, monitoraggio e valutazione degli strumenti di programmazione di competenza della Regione ai sensi dell’articolo 16 della legge regionale 11 agosto 1999, n. 49 (Norme in materia di programmazione regionale) e dell’articolo 35 della legge regionale 12 febbraio 2010, n. 10 (Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza); Decisione della Giunta Regionale Toscana n.2 del 27.6.2011, pubblicata sul Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 28 del 13.7.2011, contenente “Modello analitico per l’elaborazione, il monitoraggio e la valutazione dei piani e programmi regionali”; L.R. 6 del 17/02/2012 - “Disposizioni in materia di valutazioni ambientali. Modifiche alla l.r. 10/2010, alla l.r. 49/1999, alla l.r. 56/2000, alla l.r. 61/2003 e alla l.r. 1/2005.” 1.2 SCOPO DEL DOCUMENTO Il presente rapporto costituisce il Documento Preliminare della VAS - elaborato dal proponente ai fini dello svolgimento della fase preliminare di VAS - di cui all’art. 23 della L.R. 10/2010, in relazione alla Variante generale al Piano Strutturale comunale. Tale documento riporta i contenuti minimi e le indicazioni necessarie inerenti la variante relativamente ai possibili effetti ambientali significativi conseguenti l’attuazione della variante stessa ed i criteri e l’approccio metodologico che verrà seguito per la successiva redazione del rapporto 6
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE ambientale che costituisce parte integrante del p/p. Il presente documento preliminare viene trasmesso dal proponente a tutti i soggetti con competenze ambientali (di seguito SCA) individuati e riportati al paragrafo 1.4 ed all’Autorità Competente al fine di acquisire osservazioni e contributi per meglio definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale e delle analisi da svolgere. 1.3 OBIETTIVI GENERALI DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) La procedura di VAS, ha lo scopo di evidenziare la congruità delle scelte pianificatorie rispetto agli obiettivi di sostenibilità definiti a livello internazionale e nazionale nonché rispetto alla strategia ed agli obiettivi ambientali definiti dal PRS 2011-2015. Il processo di valutazione individua le alternative proposte nell’elaborazione del p/p, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione e compensazione di cui si dovrà tener conto nelle successive fasi di attuazione del p/p o nei successivi livelli di pianificazione e programmazione. La VAS è avviata durante la fase preparatoria della variante generale al Piano Strutturale, ed è estesa all’intero percorso decisionale, sino all’adozione e alla successiva approvazione della stessa. Essa rappresenta l’occasione per integrare nel processo di pianificazione dei seguenti elementi: aspetti ambientali costituenti lo scenario di partenza rispetto alla quale valutare gli impatti prodotti dalle scelte di piano; valutazione degli scenari evolutivi, delle alternative, degli obiettivi e delle scelte per individuare le misure di mitigazione/compensazione e per calibrare il sistema di monitoraggio. 1.4 SOGGETTI COINVOLTI NEL PROCEDIMENTO I soggetti coinvolti nel procedimento sono di seguito definiti: Proponente (P): Ufficio Urbanistica del Comune di Montecarlo Struttura organizzativa di riferimento: Ufficio Urbanistica del Comune di Montecarlo Autorità Competente (AC): individuata con del. C.C. n. 4 del 18/04/2013 Autorità Procedente (AP): Consiglio Comunale (nominata con del. C.C. n. 4 del 18/04/2013) Responsabile di Procedimento (RP): Architetto Paolo Anzilotti I soggetti e gli enti con competenze ambientali individuati per il confronto e la concertazione, sono i seguenti: Enti territorialmente interessati: - REGIONE TOSCANA – Dipartimento delle Politiche Ambientali e Territoriali, Area Pianificazione del Territorio ; - REGIONE TOSCANA – Ufficio Tecnico del Genio Civile di Pisa e Lucca; - PROVINCIA DI LUCCA – Servizio Pianificazione Territoriale e Mobilità; - PROVINCIA DI LUCCA – Servizio Ambiente e Sviluppo Sostenibile; - AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO; - MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Lucca; - MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI, Soprintendenza per i Beni Ambientali e Archeologici; - Comuni limitrofi: Altopascio, Capannori, Porcari, Chiesina Uzzanese (PT); Pescia (PT). 7
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE Strutture pubbliche istituzionalmente interessate: - ARPAT Dipartimento di Lucca; - AUSL Igiene e sanità pubblica; - A.A.T.O.2 – Basso Valdarno; - A.A.T.O.2 – Toscana Costa; - Gestori delle reti infrastrutturali di acqua, energia elettrica, gas; - CONSORZIO DI BONIFICA Toscana Nord - Basso Valdarno; - RFI – GRUPPO FERROVIE DELLO STATO ITALIANE - CAMERA DI COMMERCIO DI LUCCA; - DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE, Direzione Regionale della Toscana. Il Documento preliminare viene inviato, ove possibile, in via telematica. 8
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE 2. PIANO/PROGRAMMA – INFORMAZIONI PRELIMINARI 2.1 ITER DI PIANIFICAZIONE E VALUTAZIONE AMBIENTALE Il Comune di Montecarlo intende procedere a variare il proprio Piano Strutturale, approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n. 22 del 12.06.2002. La procedura di VAS è avviata durante la fase preparatoria del piano ed è estesa all’intero percorso decisionale, sino all’adozione e alla successiva approvazione dello stesso piano. Il procedimento di VAS, secondo il percorso definito dal dispositivo regionale (art. 21 LR 10/10 e s.m.i.), è caratterizzato dalle seguenti fasi e attività: a) la fase preliminare per l’impostazione e la definizione dei contenuti del rapporto ambientale; b) l’elaborazione del rapporto ambientale; c) lo svolgimento di consultazioni; d) la valutazione del piano o programma, del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni, con espressione del parere motivato; e) la decisione; f) l’informazione sulla decisione; g) il monitoraggio. Il presente documento preliminare sarà quindi trasmesso ai soggetti individuati al paragrafo 1.4 e una volta raccolti i pareri nei tempi stabiliti, l'iter di pianificazione seguirà con la stesura di una proposta di Rapporto Ambientale, impostata come illustrato nel capitolo 3. Al fine della semplificazione dei procedimenti, il Rapporto Ambientale e la Sintesi non tecnica saranno adottate contestualmente alla proposta di piano e le consultazioni sui documenti di VAS di cui all'art. 25 LR 10/2010 verranno effettuati contemporaneamente alle osservazioni sul piano adottato nel tempo massimo previsto di sessanta giorni dalla pubblicazione sul BURT dell'avviso di adozione (art. 8 c. 6 LR 10/2010). Il “Rapporto Ambientale” e le osservazioni pervenute saranno sottoposte all'Autorità Competente per l'espressione di un Parere Motivato da produrre entro novanta giorni (art. 26 LR 10/2010) a cui, se necessario, fa seguito la revisione del piano da parte dell'Autorità procedente o del proponente. Il piano ed il Rapporto Ambientale, insieme al Parere Motivato e la documentazione acquisita nell'ambito della consultazione, viene trasmesso al Consiglio Comunale per l'approvazione. Il provvedimento di approvazione viene accompagnato da una dichiarazione di sintesi che contiene la descrizione del processo decisionale seguito, e delle modalità e motivazioni con cui le valutazioni di tipo ambientale hanno inciso sulla definizione del piano (art. 27 c. 2 LR 10/2010). La decisione finale, costituita dal provvedimento di approvazione del piano, dal parere motivato e dalla dichiarazione di sintesi sono pubblicate sul BURT e resi disponibili anche sul sito web del Comune. L'informazione, la partecipazione e l’accessibilità dei contenuti del piano saranno garantite ancor prima dell'adozione delle stesse secondo le norme vigenti, in modo che i soggetti interessati possano prenderne visione. In particolare, del presente Documento potrà essere presa visione dai soggetti interessati attraverso il sito internet del Comune o presso il Servizio Urbanistica durante gli orari di apertura al pubblico. L'Amministrazione Comunale, con il supporto dei tecnici incaricati della redazione del piano, organizzerà incontri strutturati per fare emergere ed acquisire contributi dei soggetti interessati su 9
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE specifici temi di interesse pubblico. Gli incontri pubblici verranno pubblicizzati a mezzo stampa e sito internet. Gli apporti delle istituzioni e dei soggetti interessati saranno esaminati e valutati nel percorso di redazione del piano così come per i contributi pervenuti dai Soggetti competenti in materia ambientale (SCA), sarà dato conto nell’ambito dei successivi atti e documenti della Valutazione ambientale strategica, dandone conto nel Rapporto Ambientale (Sintesi non tecnica). Al fine di facilitare la consultazione dei documenti e l’interlocuzione con l’Amministrazione, verranno inseriti sul sito web del Comune i materiali prodotti in relazione al piano ed alle procedure di valutazione connesse. Il Rapporto Ambientale e la Sintesi non Tecnica dovranno essere adottati contestualmente al Piano, ed in seguito alla pubblicazione sul BURT verranno resi consultabili e pubblicati anche sul sito internet comunale, a disposizione delle istituzioni e dei soggetti interessati che potranno presentare osservazioni, pareri, segnalazioni, proposte, contributi con gli stessi tempi e modalità delle osservazioni al Piano. 2.2 OBIETTIVI DELLA VARIANTE GENERALE AL PIANO STRUTTURALE Nella relazione di Avvio del procedimento di formazione della Variante generale, redatta ai sensi dell’art. 15 della LR 1/2005, si illustrano gli obiettivi che vengono di seguito integralmente riportati. La Variante generale al PS, oltre a rispondere all'esigenza di un complessivo adeguamento alla disciplina sovraordinata e di settore, è motivata dalla necessità di aggiornare alcuni obiettivi strategici del Piano in relazione ai profondi cambiamenti che sono intervenuti nella società e nell'economia negli ultimi anni, che richiedono una messa a punto del quadro conoscitivo e degli indirizzi e delle politiche che l'Amministrazione Comunale intende perseguire. La variante al Piano Strutturale muove dal principio di perseguire la tutela e promuovere la valorizzazione e la razionalizzazione dell'uso delle risorse fisiche, naturali, ed economiche del territorio, per il raggiungimento del quale, sono fondamentali le regole di sostenibilità che risultano indispensabili per preservare il paesaggio, le risorse non riproducibili, ridurre gli sprechi, aumentare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti rinnovabili e nello stesso tempo conservare i tratti/connotati distintivi e caratteristici, migliorando al tempo stesso i tratti qualitativi della vita attuale delle comunità. Quattro temi fondamentali: - il paesaggio; - le risorse e l’ambiente; - il sistema infrastrutturale; - il sistema degli insediamenti. 2.2.1 Il paesaggio Il Piano Strutturale, coerentemente con il P.I.T., deve concorrere a definire le trasformazioni compatibili con i valori paesaggistici, ad individuare le azioni di recupero e riqualificazione degli elementi sottoposti a tutela, nonché a promuovere - in relazione alle prospettive di sviluppo sostenibile - gli interventi di valorizzazione del paesaggio; che complessivamente andranno a caratterizzare di contenuti strategici dello Statuto del Territorio comunale. OBIETTIVI a. Disciplina paesaggistica (DCR n.32 del 16 giugno 2009 – Implementazione del Piano di Indirizzo Territoriale con valore di Piano Paesaggistico) 10
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE 1. Verifica dei contenuti paesaggistici dello strumento di pianificazione territoriale. 2. Integrazione e implementazione della componente statutaria del piano (riorganizzare la struttura del Piano Strutturale: invarianti strutturali e statuto del territorio). 3. Allestimento Schede di Paesaggio finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di qualità del territorio (adeguare le NTA del Piano alle nuove disposizioni regionali). 2.2.2 Le risorse e l’ambiente « Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali » Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo (WCED 1987) Il Piano Strutturale, strumento urbanistico con ampi contenuti strategici e tempi lunghi di prospettiva, deve fornire indirizzi per le trasformazioni su scala comunale che saranno poi attivate da altri strumenti. La variante non può prescindere dall’introdurre la sostenibilità ambientale e territoriale quale dimensione strutturale verso cui orientare le scelte. OBIETTIVI b. Riconoscere il ruolo dell’agricoltura nella costruzione dell’identità locale e del paesaggio nonchè del suolo agrario quale risorsa collettiva strategica. 1. Il sistema dello “spazio rurale aperto”, costituito non solo dalla parte coltivata ma da tutti gli elementi concorrenti alla sua definizione (boschi, orditura storica, corsi d’acqua con le rispettive aree di pertinenza e protezione), quale bene comune non negoziabile. 2. Le coltivazioni agrarie ed in particolare il comparto vitivinicolo, olivicolo e florovivaistico quali elementi importanti e rilevanti dello spazio rurale di Montecarlo e al contempo risorsa economica strategica. 3. Integrazione tra struttura produttiva agricola e paesaggio circostante. 4. Valorizzazione della produzione agroalimentare di qualità (incentivare la crescita qualitativa dell’agricoltura). c. Gestione e attivazione delle fonti energetiche alternative nel rispetto delle valenze storico - paesaggistiche. 1. Criteri incentivanti l’uso di tecnologie materiali e impianti finalizzati al risparmio energetico attraverso l’utilizzo di energie e fonti rinnovabili in perfetto accordo con quanto previsto nella Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia. d. Individuazione di una serie di parametri di qualità urbana, ambientale, edilizia e di accessibilità al territorio. 1. Fruizione del paesaggio urbano (borgo storico) e rurale. 2. Valorizzazione dello spazio pubblico. 3. Definizione di percorsi di accessibilità e promozione dell’escursionismo. 11
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE 2.2.3 Sistema infrastrutturale La riqualificazione dei nodi dell’accessibilità al territorio comunale, siano essi relativi alla mobilità su gomma che al trasporto ferroviario, assume in generale particolare rilevanza strategica per due ordini di motivi: da un lato la fruibilità del territorio da parte dei montecarlesi e più in generale da chi proviene dalla piana, dall’altro le ricadute sul settore turistico e produttivo. Si portano ad esempio la risoluzione dell’innesto con la Via Romana in rapporto ai comuni di Porcari e Altopascio che ha importanza anche a scala sovracomunale rendendo possibile la riqualificazione di una consistente porzione del sistema insediativo, così come il raddoppio della linea ferroviaria Viareggio Lucca Firenze che contribuisce a conferire una valenza metropolitana alla modalità di trasporto su ferro, disincentivando l’utilizzo del trasporto su gomma, con grande valenza ambientale, rappresentando al contempo elemento centrale per lo sviluppo turistico del territorio. OBIETTIVI e. Integrazione e risoluzione delle problematiche relative alla viabilità provinciale. 1. Garantire le condizioni ottimali per la realizzazione dell’adeguamento funzionale dell’intersezione della Strada Provinciale n. 3 “Lucchese-Romana” e la s.p. n. 61 “di Porcari”, in località Turchetto. f. Riordino funzionale e riqualificazione del sistema viario locale. 1. Miglioramento e razionalizzazione delle viabilità esistente, con attenzione per l’adeguamento delle intersezioni maggiormente critiche. Dovranno essere valutate le alternative infrastrutturali di alleggerimento di tratte di attraversamento degli assetti insediativi a maggiore criticità e di interconnessione dei sistemi insediativi. g. Creazione di una rete di percorsi pedonali e cicloturistici. 1. Definizione di una rete di mobilità lenta (ciclabile, pedonale, ecc.) da realizzarsi mediante il prioritario riconoscimento dei percorsi esistenti (strade vicinali e comunali) e l’efficace utilizzazione degli elementi infrastrutturali esistenti (argini, ferrovia, ecc.) a garanzia di una capillare percorribilità del territorio agricolo e boschivo. h. Riqualificazione del tracciato ferroviario 1. Garantire le condizioni ottimali per la realizzazione del raddoppio del tracciato ferroviario Firenze-Lucca-Viareggio/Pisa nella tratta Pistoia-Lucca secondo il progetto preliminare redatto da RFI sulla base del Protocollo d’Intesa fra Regione Toscana, RFI, Province di Lucca e Pistoia, Comuni interessati firmato a Montecatini Terme in data 17 Marzo 2003, nel quadro del miglioramento dei collegamenti regionali e intercomunali. 2. Mantenimento della fermata - stazione di San Salvatore, con opere di riqualificazione delle strutture e degli ambienti finalizzati alla migliore fruibilità dell'utenza, all'incentivazione del trasporto ferroviario ed alla promozione turistica del territorio, anche mediante il collegamento con il sistema del trasporto pubblico su gomma. 12
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE 2.2.4 Sistema degli insediamenti La variante, nel rispetto degli obbiettivi di carattere generale del piano strutturale, dovrà prevedere la ridistribuzione del dimensionamento previsto nello strumento urbanistico vigente rivedendone la collocazione e distribuzione all’interno delle varie UTOE, fino al loro possibile incremento con l’obiettivo di riqualificare e dotare le frazioni di servizi, attrezzature, spazi di aggregazione capaci di costruire identità dei luoghi. (Piazze, aree attrezzate anche per lo sport, piccoli parchi di quartiere, sale per ritrovarsi). Tenuto conto che siamo in presenza di una sostanziale stabilità demografica, la variante dovrà prevedere interventi che offrano e favoriscano la possibilità di permanenza dei nuclei familiari presenti e della popolazione più giovane nonché nuovi residenti consapevoli della qualità ambientale che il territorio di Montecarlo può offrire. In particolare verranno messe a punto politiche rivolte alle categorie più deboli quali giovani coppie e anziani e ad una edilizia eco- sostenibile in cui siano adottate tutte quelle tecnologie che garantiscono un impatto ambientale ridotto. Questi interventi mediante la perequazione dovranno essere finalizzati all’ottenimento degli obbiettivi con particolari sistemi attuativi che garantiranno il buon esito degli interventi e la ricaduta per le intere frazioni dei servizi proposti. OBIETTIVI i. La ricerca di un equilibrato rapporto tra centri abitati e campagna, attraverso il controllo dei limiti dell’espansione urbana evitando la saldatura tra gli insediamenti attraverso il mantenimento di varchi con funzioni rurali e ambientali. 1. Il monitoraggio dello stato di attuazione del piano vigente con particolare attenzione per il controllo del dimensionamento insediativo residuo e la verifica delle previsioni non attuate. 2. Il ridisegno delle previsioni in un’ottica di innalzamento della qualità degli insediamenti attraverso la dotazione di standard, con particolare attenzione per la ricerca di un equilibrio tra spazio privato e attrezzature pubbliche. j. Consolidamento della vocazione prevalentemente residenziale dei centri di Montecarlo, San Giuseppe e San Salvatore, individuando le carenze infrastrutturali e le necessarie integrazioni in termini di servizi e attrezzature. In particolare: 1. Ridefinizione del ruolo del centro storico di Montecarlo quale polo storico, culturale, turistico e di servizi al cittadino. L’importanza della Rocca del Cerruglio e della cinta muraria La valorizzazione e promozione del Teatro dei Rassicurati e dell’Ex Fondazione Pellegrini Carmignani Il rafforzamento dei servizi al cittadino e il mantenimento e valorizzazione degli esercizi di vicinato L’accessibilità e il sistema della sosta Il consolidamento dell’offerta in termini di accoglienza dei locali presenti (ristoranti, bar, enoteche, ecc) 13
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE 2. Rafforzamento del carattere residenziale della frazione di San Giuseppe attraverso la riorganizzazione della viabilità di attraversamento e la creazione di un luogo centrale. Adeguamento del sistema viario interno Spazi di relazione anche come verde attrezzato Valorizzazione del polo scolastico attraverso la ridefinizione della viabilità e delle aree a parcheggio nonché la riqualificazione del collegamento con l’area sportiva della Fornace 3. Riqualificazione del centro di San Salvatore La stazione come elemento primario per il collegamento con il borgo e la promozione turistica del territorio Definizione della pedonalizzazione lungo la via provinciale mammianese con particolare attenzione al sottopassaggio ferroviario ed i percorsi vita lungo i corsi d'acqua Rilettura degli spazi pubblici con particolare attenzione al centro del paese Valorizzazione della ex scuola elementare come centro per servizi alla comunità Nuove aree a parcheggio k. Sviluppo delle frazioni di Turchetto e Gossi attraverso il rafforzamento della loro identità urbana residenziale e artigianale produttiva. In particolare: 1. Individuando luoghi e centralità che conferiscano attraverso un progetto urbano di riorganizzazione e completamento la caratteristica di centro abitato non di attraversamento. 2. Dando nuove qualità e funzioni a parti già costruite e conferendo appetibilità anche a giovani coppie in attuazione di adeguate politiche per la casa e in considerazione della collocazione delle due frazioni strettamente connesse ad aree di produzione e lavoro. 3. Qualificazione dei servizi e delle aziende produttive presenti offrendo adeguate condizioni per lo sviluppo dei settori presenti anche in relazione ai confinanti comuni di Porcari e Altopascio. l. Integrazione e sviluppo del sistema turistico ricettivo. In particolare: 1. Strutture complementari di accoglienza (attrezzature turistiche); 2. attrezzature sportive (maneggio, campi da tennis, ecc.). 14
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE 3. STRUTTURA DEL RAPPORTO AMBIENTALE, METODOLOGIA DI VALUTAZIONE E PRIME INFORMAZIONI DI CONTENUTO Nel presente capitolo viene definita la struttura del rapporto ambientale che insieme alla Sintesi non tecnica, costituiscono gli elaborati prodotti nella fase finale di Valutazione, prima dell'adozione del piano, da allegarsi agli atti da adottare ai sensi dell'art. 16 comma 3 della L.R.1/2005. I contenuti del Rapporto Ambientale sono specificati dall’allegato 2 della L.R. 10/2010. In questa fase iniziale, nel presente Documento, sono inserite le informazioni e le analisi proprie del livello preliminare di valutazione e pianificazione. Gli aspetti valutativi, l’individuazione delle misure di mitigazione e compensazione e gli aspetti relativi al monitoraggio verranno sviluppati in sede di Rapporto ambientale. 3.1 RAPPORTO CON ALTRI PIANI E PROGRAMMI [Ai sensi dell’All. 2 della L.R. 10/2010, tra le informazioni da fornire nell’ambito del rapporto ambientale è inclusa: “a) illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e del rapporto con altri pertinenti piani e programmi”] L'Allegato 2 della LR 10/2010 individua, tra i contenuti del rapporto ambientale per i piani assoggettati a VAS, l'illustrazione del rapporto con altri pertinenti piani o programmi. Come già illustrato, uno specifico obiettivo della Variante è l'adeguamento alle più recenti modifiche agli strumenti di pianificazione sovraordinati, in particolare per quanto riguarda la Pianificazione territoriale e urbanistica, saranno esaminati: - il Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) della Regione Toscana, approvato con D.C.R.T. n.72 del 24 luglio 2007 in vigore dal 17 ottobre 2007, e la successiva D.C.R.T. n° 32 del 16 giugno 2009 con la quale è stata adottata la Variante di implementazione del P.I.T. per la disciplina paesaggistica”, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e dell’articolo 33 della L.R. 1/2005, avente lo scopo di attribuire i contenuti e la valenza di “Piano Paesaggistico” al piano regionale; - il Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) della Provincia di Lucca approvato con D.C.P. n. 189 del 13 dicembre 2000 e pubblicato sul BURT n.4 del 24 gennaio 2001; l’avvio al procedimento per la variante di adeguamento del PTC ai sensi della L.R. 01/2005 (Del C.P. n° 118 del 29/07/2010)redatto dal Servizio pianificazione Territoriale e Mobilità (Maggio 2009). Per quanto riguarda i Piani e programmi di settore saranno esaminati: - il Piano di Bacino del fiume Arno: _ piano stralcio “Rischio idraulico” approvato con DPCM 5 novembre 1999; _ piano stralcio “Assetto idrogeologico” PAI approvato con DPCM 5 maggio 2005; - il Piano di Tutela delle Acque approvato con D.C.R. del 25 gennaio 2005, n.6.; - il Piano di Indirizzo Energetico Regionale (PIER) del Dicembre 2007; - il Piani di settore per la gestione dei rifiuti urbani. 15
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE 3.2 CARATTERIZZAZIONE DELLO STATO DELL’AMBIENTE E SUA EVOLUZIONE PROBABILE SENZA IL PIANO/PROGRAMMA [Ai sensi dell’All. 2 della L.R. 10/2010, tra le informazioni da fornire nell’ambito del rapporto ambientale sono incluse: “b) aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e sua evoluzione probabile senza l’attuazione del piano o del programma”] In questa parte della valutazione preliminare sono individuate le risorse che possono essere interessate dall’attuazione delle trasformazioni previste dalla Variante generale al Piano Strutturale. Le risorse esaminate sono le seguenti: Aria; Acqua; Suolo e sottosuolo; Clima; Ecosistemi della flora e della fauna; Energia; Rifiuti; Radiazioni non ionizzanti. Il Quadro ambientale è completato da un esame dei seguenti aspetti: Demografia Aspetti Socio-Economici Per ogni risorsa sopraelencata sono stati individuati degli indicatori di analisi dello stato ambientale e territoriale e delle tendenze e politiche in atto. La selezione degli indicatori è avvenuta sulla base di criteri di disponibilità di dati pertinenti, significativi, aggiornati, sintetici (comunicabili). Sono utilizzati anche indicatori utili a rendere completo il quadro ambientale, ma che non possono essere influenzati da scelte di pianificazione a livello comunale. Il monitoraggio del piano potrà attingere ed integrare questi stessi indicatori. La scelta degli indicatori è stata supportata dalla consultazione dell'Annuario dei Dati Ambientali dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ISPRA. LEGENDE Disponibilità dei dati + Sufficiente ++ Buona +++ Ottima DPSIR (Driving Forces, Pressure, State, Impact, Response) D DETERMINANTE, CAUSA generalmente le attività umane PRIMARIA P PRESSIONE le pressioni sui vari comparti ambientali esercitate dalle attività umane S STATO la qualità e lo stato dell'ambiente attuale e le sue alterazioni I IMPATTO impatti sugli ecosistemi, sulla salute, ecc (definiscono la scala di priorità di risposta) R RISPOSTA politiche messe in atto per migliorare lo stato dell'ambiente Periodo e scala: Si intende il periodo di tempo per cui sono disponibili i dati e il territorio di riferimento Stato e trend + Condizioni positive rispetto agli obiettivi normativi e/o di qualità di riferimento / Condizioni intermedie o incerte rispetto agli obiettivi normativi e/o di qualità - Condizioni negative rispetto agli obiettivi normativi e/o di qualità di riferimento 16
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE L'analisi che segue, compone un mosaico delle conoscenze che si riferiscono agli aspetti ambientali. Di seguito sono riportate le principali fonti sullo stato dell’ambiente utilizzate per l’implementazione del quadro conoscitivo ai fini della redazione del Rapporto Ambientale. • La Valutazione integrata inerente la variante al RU • Report ARPAT 2011, Lo stato della qualità dell'aria. Rete di monitoraggio della Provincia di Lucca • Report ARPAT 2011, La relazione sullo stato dell’ambiente in Toscana • Dati IRSE sulle fonti di inquinamento dell'aria • 2° Rapporto sullo Stato dell’Ambiente nella Provincia di Lucca • Analisi Ambientale del Distretto calzaturiero di Lucca – Progetto IMAGINE, Deliverable 2.4 Initial Environmental Territorial Review 30/07/2010 • Il Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA) • Il database SIRA di ARPAT (qualità delle acque superficiali e sotterranee, aziende a rischio incidente rilevante, ecc.) • Studi geologici, idrologici e idraulici di supporto al P.S. vigente • Studi geologici, idrologici e idraulici di supporto al R.U. vigente • Database ARRR/Osservatorio rifiuti • Il Piano territoriale per l’installazione di Stazioni Radio Base per la telefonia mobile nel comune di Montecarlo • Database del Servizio Idrologico Regionale e del Lamma (dati climatici) • Report sulla flora e la fauna nel territorio comunale • Informazioni acquisite da enti gestori dei servizi e altri studi • Dati CORINE • Database DEMO-ISTAT • Provincia di Lucca - Osservatorio provinciale sul mercato del lavoro • Database Camera di Commercio di Lucca • Informazioni fornite dagli Uffici comunali e provinciali 17
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE 3.2.1 ARIA Fonte dei dati: ARPAT - Annuario dei dati ambientali 2012 Analisi Ambientale del Distretto calzaturiero di Lucca – Progetto IMAGINE, Deliverable 2.4 Initial Environmental Territorial Review 30/07/2010 Comune di Montecarlo – Piano Comunale di Classificazione Acustica SIRA PROVINCIA DI LUCCA – Studio delle prestazioni della rete viaria di interesse provinciale Descrizione della risorsa: QUALITA’ DELL’ARIA La qualità dell'aria viene monitorata attraverso la rete regionale di rilevamento gestita da ARPAT, che dal 1/1/2011 sostituisce le preesistenti reti provinciali. La valutazione non segue i confini amministrativi ma le zone omogenee di monitoraggio definite in base alle caratteristiche orografiche e meteo climatiche del territorio oltre che del grado di urbanizzazione. Per ciascuna zona è previsto un certo numero di stazioni di monitoraggio che dipende dalla popolazione residente e dallo storico delle misure effettuate nella zona. ARPAT redige un bollettino quotidiano ed un un Rapporto Annuale della qualità dell'aria, documento di sintesi mirato a fornire alle Amministrazioni competenti il quadro conoscitivo necessario a determinare le politiche di gestione dell'ambiente. I principali riferimenti normativi sono la Direttiva 2008/50/CE, il D.Lgs. 155/2010 ,la L.R. 9/2010 e la DGRT 1025/2010. 18
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE Nel Comune di Montecarlo non è presente alcuna centralina inserita nella rete regionale di rilevamento della qualità dell'aria per la zona di Lucca, quella più vicina è posta nel Comune di Capannori. Si riportano di seguito i dati estratti dall’Annuario dei dati ambientali 2012, pubblicazione in cui vengono raccolti i “numeri” e le informazioni che ARPAT ha prodotto a seguito delle varie visite ispettive, dei prelievi, delle analisi svolte durante l’anno 2011, che hanno attinenza con il territorio di Montecarlo. Per completezza dei dati si riportano le concentrazioni medie annue di CO, PM10, O3, SO2, NO2, rilevate dalle centraline durante il triennio 2006-2008. La mancanza di dati e dovuta all’efficienza della centralina riscontrata come inferiore al 90%. 19
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE Tabella 15 Trend medie annuali per ciascun inquinante (valori limite della Dir. 2008/50/CE e del DM 60/02 p. B All.XI) Valore limite Inquinante Valore limite orario/giornaliero Stazione 2006 2007 2008 annuale Lucca - Carducci 1,3 1 0.09 CO 10 mg/m3 - Capannori 0,6 0,6 0,7 Porcari 0,6 0,5 -3 Lucca - Micheletto 37 34 31 50 µg/m3 PM10 da non superare piu di 35 volte per Lucca - Carducci 57 51 48 PM10 40 µg/m3 PM10 anno civile Capannori 40 31 29 Porcari 37 34 30 120 µg/m3 da non superare piu di 25 giorni per Lucca - Carignano 71 58 O3 anno civile come media su tre anni Porcari 48 45 38 Lucca - Micheletto 28 - - NO2 200 µg/m3 40 µg/m3 40 µg/m3 Capannori - - 41 Porcari - 42 44 Lucca Carignano 0 - - Lucca - Micheletto 0 0 1 SO2 350 µg/ m3 125 µg/ m3 125 µg/ m3 Lucca - Carducci 1 1 1 Porcari 1 1 1 Fonte ARPAT Per quanto riguarda il monossido di carbonio (CO), non emergono particolari criticità. I dati della stazione del comune di Lucca mostrano una progressiva diminuzione da 1,3 mg/mc registrato nel 2006, allo 0,9 mg/mc nel 2008. La stazione di Capannoni rileva valori stabili a 0,6 mg/mc per gli anni 2006 e 2007; il valore sale a 0,7 mg/mc per l’anno 2008, rimanendo comunque inferiore al limite stabilito dalla normativa. Con riferimento al PM10, sebbene i valori nei tre anni subiscano una progressiva diminuzione, il quadro che emerge dai dati raccolti risulta piuttosto critico. Le medie annuali relative a questo inquinante risultano infatti molto vicine al valore limite di riferimento. La stazione di Lucca di Viale Carducci, in particolare, segnala nel periodo 2006-2008 il superamento del limite stabilito. Dall’analisi dei dati sull’ozono emerge un trend di miglioramento nei tre anni. Rispetto al biossido di azoto (NO2), i dati risultano circoscritti a pochi anni e non e possibile delineare un trend. Con riferimento alle concentrazioni di SO2, infine, il quadro fortemente positivo che emerge dai dati raccolti, conferma la scarsa significatività di questo inquinante nella provincia di Lucca. L’Inventario Regionale Stime Emissioni (IRSE) fornisce una serie organizzata di dati ed informazioni relativi alla quantità di sostanze inquinanti rilasciate in atmosfera. Le stime riguardano tutti i comuni del sistema produttivo e le emissioni complessive della Provincia di Lucca. I dati si riferiscono alle emissioni totali (generate da tutte le tipologie di sorgenti) di Nox, CO, PM10, COV e CO2 (espresse in tonnellate), riferite al periodo 1995-2005. Si e scelto di riportare anche altri due indicatori ritenuti significativi: le emissioni pro-capite (kg/ab) e le emissioni per chilometro quadrato di territorio (ton/kmq). Emissioni totali CO, per abitante e kmq. Emissioni totali (t/a) Emissioni per abitante (kg/ab) Emissioni per kmq(ton/kmq) 1995 2000 2003 2005 1995 2000 2003 2005 1995 2000 2003 2005 Altopascio 1.833,1 1.671,4 1.559,0 1.395,2 181,8 152,9 130,0 107,7 63,9 58,2 54,3 48,6 Capannori 4.943,5 4.485,6 5.780,4 2.978,8 113,0 102,6 135,2 69,4 31,6 28,6 36,9 19,0 Lucca 8.765,3 6.923,6 6.140,8 4.358,9 103,1 83,7 75,0 52,7 47,3 37,3 33,1 23,5 Montecarlo 439,0 357,4 317,0 233,3 103,3 83,0 72,2 52,4 28,1 22,9 20,3 15,0 Porcari 921,8 901,6 897,0 882,1 132,4 128,2 121,3 113,4 51,6 50,4 50,2 49,3 Pescaglia 531,7 448,3 583,8 342,6 139,8 118,8 156,1 91,0 7,6 6,4 8,3 4,9 Villa Basilica 279,3 217,7 264,5 182,6 144,0 117,9 151,0 102,3 3,5 2,8 3,3 2,3 Distretto 17.714 15.006 15.543 10.373 113,8 93,8 101,6 66,7 34,7 29,4 30,4 20,3 Provincia 44.463 40.375 37.646 25.246 118,4 107,5 99,8 66,4 25,1 22,8 21,2 14,2 Lucca 20
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE Emissioni totali COV, per abitante e kmq Emissioni totali (t/a) Emissioni per abitante (kg/ab) Emissioni per kmq(ton/kmq) 1995 2000 2003 2005 1995 2000 2003 2005 1995 2000 2003 2005 Altopascio 413,5 433,8 387,2 407,0 41,02 39,69 32,28 31,43 14,41 15,12 13,49 14,18 Capannori 1.772,6 1.803,0 1.605,3 1.582,0 40,51 41,24 37,55 36,84 11,32 11,51 10,25 10,10 Lucca 3.473,1 2.603,0 2.238,2 2.141,1 40,86 31,45 27,33 25,91 18,72 14,03 12,07 11,54 Montecarlo 142,4 140,4 120,7 116,1 33,54 32,62 27,49 26,09 9,13 9,00 7,74 7,44 Porcari 1.977,6 2.165,2 2.135,4 2.347,4 284,09 307,81 288,68 301,64 110,60 121,09 119,43 131,28 Pescaglia 203,8 184,1 184,0 178,7 53,62 48,79 49,24 47,50 2,89 2,61 2,61 2,54 Villa Basilica 137,7 158,1 155,5 169,6 71,00 85,59 88,80 95,00 1,74 2,00 1,97 2,15 Distretto 8.120,70 7487,6 6826,3 6941,9 52,17 46,82 44,61 44,64 19,79 14,65 13,36 13,58 Provincia 17.318 15.433 14.026 13.816 46,11 41,08 37,20 36,34 9,77 8,71 7,91 7,79 Lucca Emissioni totali NOx, per abitante e kmq. Emissioni totali (t/a) Emissioni per abitante (kg/ab) Emissioni per kmq(ton/kmq) 1995 2000 2003 2005 1995 2000 2003 2005 1995 2000 2003 2005 Altopascio 604,1 479,4 453,2 438,8 59,92 43,86 37,78 33,88 21,05 16,70 15,79 15,29 Capannori 1.021,1 850,4 838,3 713,9 23,34 19,45 19,61 16,63 6,52 5,43 5,35 4,56 Lucca 1.765,8 1.390,0 1.332,6 1.347,9 20,78 16,79 16,28 16,32 9,52 7,49 7,18 7,27 Montecarlo 76,3 62,0 61,5 53,4 17,97 14,41 14,01 12,00 4,89 3,97 3,94 3,42 Porcari 616,4 1.104,6 1.131,6 1.405,3 88,54 157,03 152,98 180,58 34,47 61,78 63,29 78,60 Pescaglia 73,4 48,4 46,2 44,3 19,31 12,83 12,36 11,78 1,04 0,69 0,66 0,63 Villa Basilica 49,9 99,8 100,9 140,7 25,72 54,04 57,62 78,85 0,63 1,26 1,28 1,78 Distretto 4.207,0 4.034,5 3.964,4 4.144,3 27,03 25,23 25,91 26,65 8,23 7,89 7,76 8,11 Provincia 9.292,5 8.470,2 8.236,1 8.059,2 24,74 22,55 21,84 21,20 5,24 4,78 4,65 4,55 Lucca Emissioni totali PM10 per abitante e kmq. Emissioni totali (t/a) Emissioni per abitante (kg/ab) Emissioni per kmq(ton/kmq) 1995 2000 2003 2005 1995 2000 2003 2005 1995 2000 2003 2005 Altopascio 59,2 50,1 49,9 55,3 5,90 4,58 4,16 4,27 2,06 1,75 1,74 1,93 Capannori 160,5 185,0 299,5 202,0 3,70 4,23 7,01 4,70 1,02 1,18 1,91 1,29 Lucca 207,3 198,4 218,7 238,3 2,44 2,40 2,67 2,88 1,12 1,07 1,18 1,28 Montecarlo 14,3 13,1 14,4 15,7 3,37 3,04 3,28 3,53 0,91 0,84 0,93 1,00 Porcari 37,0 65,2 65,7 81,7 5,30 9,26 8,88 10,49 2,07 3,65 3,68 4,57 Pescaglia 26,0 23,6 35,5 27,8 6,84 6,25 9,49 7,39 0,37 0,34 0,50 0,39 Villa Basilica 13,7 13,2 17,8 16,8 7,10 7,14 10,15 9,43 0,17 0,17 0,23 0,21 Distretto 517,9 548,6 701,5 637,6 3,33 3,43 45,65 42,69 1,01 1,07 1,37 1,25 Provincia 1.328,0 1.378,7 1.724,1 1.578, 8 3,5 3,67 4,57 4,15 0,75 0,78 0,97 0,89 Lucca Emissioni totali CO2, per abitante e kmq. Emissioni totali (t/a) Emissioni per abitante (kg/ab) Emissioni per kmq(ton/kmq) 1995 2000 2003 2005 1995 2000 2003 2005 1995 2000 2003 2005 Altopascio 82.045 94.401 124.684 145.251 8.139 8.636 10.394 11.217 2.859 3.289 4.344 5.061 Capannori 141.918 151.002 221.305 203.790 3.244 3.454 5.177 4.746 906 964 1.413 1.301 Lucca 354.375 338.288 361.777 400.239 4.169 4.087 4.418 4.845 1.910 1.824 1.950 2.158 Montecarlo 12.778 12.466 12.075 10.237 3.009 2.896 2.750 2.300 819 799 774 656 Porcari 203.620 541.063 669.178 807.072 29.252 76.921 90.466 103.710 11.388 30.261 37.426 45.138 Pescaglia -48.486 -46.882 -45.021 -45.973 -12.755 -12.425 -12.040 -12.220 -689 -666 -639 -653 Villa Basilica -23.927 9.536 20.178 39.569 -12.334 5.163 11.524 22.168 -303 121 255 501 Distretto 722.323 1.099.874 1.364.176 1.560.185 4.641 6.878 8.914 10.032 1.413 2.152 2.669 3.053 Provincia 799.989 1.293.476 1.734.597 1.845.248 2.130 3.443 4.601 4.853 451 730 978 1.041 Lucca RUMORE Con delibera di Consiglio Comunale n° 34 del 26.09.2003, è stato approvato il Piano Comunale di Classificazione Acustica, unitamente agli elaborati ad essa collegati. Il Piano di Classificazione Acustica (di seguito anche PCCA) è un atto di pianificazione del territorio di cui tutti i Comuni debbono dotarsi in ottemperanza ai disposti della Legge 447/95 e della L.R. 89/98. 21
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE La classificazione acustica prevede la suddivisione del territorio in zone acusticamente omogenee, tenendo conto delle preesistenti e future destinazioni d'uso: è uno strumento di regolazione e pianificazione del territorio, di completamento agli attuali strumenti urbanistici, con il quale l'amministrazione provvede alla tutela e alla salvaguardia della salute degli insediamenti civili e produttivi e dell'ambiente. 22
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE Tabella 1 valori limite di emissione (Leq), ex Tab. B D.P.C.M. 14/11/1997 Classe d’appartenenza Periodo Diurno (6:00- 22:00) Periodo Notturno (22:00- 6:00) I (aree particolarmente protette) 45dB(A) 35dB(A) II (aree prevalentemente residenziali) 50dB(A) 40dB(A) III (aree di tipo misto) 55dB(A) 45dB(A) IV (aree di intensa attività umana ) 60dB(A) 50dB(A) V (aree prevalentemente industriali) 65dB(A) 55dB(A) VI (aree esclusivamente industriali) 65dB(A) 65dB(A) Tabella 2 valori limite assoluti di immissione (Leq) , ex Tab. C D.P.C.M. 14/11/1997 Classe d’appartenenza Periodo Diurno (6:00- 22:00) Periodo Notturno (22:00- 6:00) I (aree particolarmente protette) 50dB(A) 40dB(A) II (aree prevalentemente residenziali) 55dB(A) 45dB(A) III (aree di tipo misto) 60dB(A) 50dB(A) IV (aree di intensa attività umana ) 65dB(A) 55dB(A) V (aree prevalentemente industriali) 70dB(A) 60dB(A) VI (aree esclusivamente industriali) 70dB(A) 70dB(A) Per “valore limite di emissione”, si intende il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa. AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE Non sono presenti aziende a rischio di incidente rilevante sul territorio comunale. FLUSSI DEL TRAFFICO Si riportano i dati relativi allo “Studio delle prestazioni della rete viaria di interesse provinciale – Rapporto Finale” redatto nel 2006 da TAGES srl per la Provincia di Lucca, contenente: “…la matrice degli spostamenti su strada riferita al periodo invernale dell’anno 2005 (periodo di effettuazione dei conteggi) e alla fascia oraria 7:30-8:30 (fascia oraria utilizzata nelle procedure di assegnazione e stima) ottenuta dal procedimento di stima adottato. Per ogni coppia o- d gli spostamenti stimati sono stati ripartiti in: veicoli leggeri, mezzi pesanti e veicoli equivalenti; gli spostamenti su veicoli leggeri sono stati ulteriormente ripartiti in spostamenti sistematici e occasionali.” 23
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE Matrice 2005: dettaglio spostamenti originati fascia oraria 7:30-8:30 24
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE Matrice 2005: dettaglio spostamenti destinati fascia oraria 7:30-8:30 Parco Veicolare Montecarlo: Auto, moto e altri veicoli Anno Auto Motocicli Autobus Trasporti Veicoli Trattori e Totale Auto per mille Merci Speciali Altri abitanti 2004 2.697 318 13 443 89 16 3.576 606 2005 2.714 344 12 448 86 20 3.624 612 2006 2.776 371 13 451 94 24 3.729 624 2007 2.845 411 17 457 92 25 3.847 632 2008 2.893 423 16 466 89 27 3.914 633 2009 2.920 434 18 461 54 31 3.918 639 2010 2.931 433 19 475 51 28 3.937 646 2011 2.932 446 22 473 51 28 3.952 658 25
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE Parco Veicolare Montecarlo: Dettaglio veicoli commerciali e altri Anno Autocarri Motocarri Rimorchi Autoveicoli Motoveicoli Rimorchi Trattori Altri Trasporto Quadricicli Semirimorchi Speciali Quadricicli Semirimorchi Stradali Veicoli Merci Trasporto Trasporto Speciali Speciali Motrici Merci Merci 2004 356 44 43 46 1 42 16 0 2005 357 46 45 44 0 42 20 0 2006 361 42 48 48 4 42 24 0 2007 362 43 52 48 3 41 25 0 2008 369 43 54 45 3 41 27 0 2009 368 41 52 49 3 2 31 0 2010 385 37 53 46 3 2 28 0 2011 386 33 54 46 3 2 28 0 Contenuti del rapporto ambientale: Fonte Disponibilità Risorse Indicatori DPSIR dati dei dati ARIA Qualità dell’aria ARPAT P/S Emissioni da traffico veicolare IRSE D/P Emissioni di origine civile ARPAT D/P Emissioni di origine industriale Provincia D/P Autorizzazioni Integrate Ambientali Provincia D Aziende a rischio di incidente rilevante SIRA + D/P Piano di classificazione acustica comunale (PCCA) Comune ++ R Piano di risanamento acustico del territorio Comunale Comune ++ R Flussi di traffico PROVINCIA + D 26
Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO PRELIMINARE 3.2.2 ACQUA Fonte dei dati: Valutazione Integrata Intermedia - Montecarlo, dicembre 2008 SIRA TOSCANA Descrizione della risorsa: ACQUE SUPERFICIALI Il Comune di Montecarlo occupa una superficie pari a circa 15,590 Km2, raggiungendo la massima elevazione, pari a circa 190,00 m s.l.m.m., in località Monte Chiari, ubicato in prossimità del limite nord-occidentale del confine comunale. La dorsale che collega la località Monte Chiari e il centro storico di Montecarlo, orientata approssimativamente in direzione NNW-SSE, risulta essere la principale linea di spartiacque dell’area; le acque che defluiscono verso oriente raggiungono la Val di Nievole ed alimentano il Fiume Pescia di Collodi, emissario di destra dell’Usciana, mentre le acque che defluiscono verso occidente, raggiungono il padule del Bientina ed alimentano il Canale Emissario. Nel territorio comunale, l'idrografia di superficie è regolata da corsi d'acqua a carattere torrentizio e da una serie di tributari minori, per lo più stagionali, che solcano i rilievi collinari con densità uniforme. Gli elementi idrografici principali sono: per la porzione nord del territorio, il Torrente Pescia di Collodi ed i suoi affluenti in destra idrografica (Puzzola e Puzzolina) ed il canale di Montecarlo che segna, in parte, il confine con il Comune di Chiesina Uzzanese; sul versante sud-occidentale i corsi d’acqua principali, a carattere prevalentemente torrentizio, sono quelli del Rio Lama, Rio Tassinaia, Rio San Gallo e Rio Tazzera; questi ultimi, al contrario di quelli della zona nordorientale, sono di quasi esclusiva competenza del territorio comunale di Montecarlo, dove trovano origine. Per quanto concerne le caratteristiche del principale corso d’acqua che interessa il territorio comunale, individuato nel Torrente Pescia di Collodi, si riportano i seguenti dati, tratti dal Piano di bacino del fiume Arno, stralcio “Bilancio Idrico” e dagli studi svolti a corredo. Da un punto di vista qualitativo, in base a tali studi, aggiornati al Febbraio 2008, lo stato della qualità delle acque risulta essere “sufficiente (classe 3)”, con un deflusso minimo vitale pari a 0,035 mc/s e 1,10 mc/anno. Per quanto concerne la pressione antropica, i prelievi medi totali risultano essere pari a circa 0,540 mc/s, di cui: ad uso idropotabile 0,030 mc/s; ad uso irriguo 0,131 mc/s; industriale+servizi 0,379 mc/s. Per quanto riguarda la fonte di approvvigionamento, le portate prelevate dalle acque superficiali raggiungono i 0,465 mc/s, quelle prelevate dalle sorgenti i 0,053 mc/s e, infine, quelle dal subalveo i 0,022 mc/s. Gli impianti di depurazione restituiscono in media 0,080 mc/s; pertanto il prelievo netto risulta essere pari a circa 0,460 mc/s. In ragione dei dati precedenti e sulla base dei dati relativi agli altri corsi d’acqua che interessano la Val di Nievole (omessi in quanto non interessano il territorio del Comune di Montecarlo), il bacino idrografico nel suo insieme risulta essere a deficit idrico nullo, come indicato nella carta della “Distribuzione dei punti di prelievo da acque superficiali” (Tav.12 del “Quadro conoscitivo – Acque superficiali”, prodotta a corredo del Piano di bacino del fiume Arno, stralcio “Bilancio Idrico”). Per quanto concerne inoltre i corsi d’acqua che interessano il versante sud-occidentale, si ricorda che tali corsi risultano essere a carattere torrentizio (Rio Lama, Rio Tassinaia, Rio San Gallo e Rio Tazzera); su tali corsi d’acqua non sono stati svolti studi specifici. 27
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