VACCINAZIONI DELL'ADOLESCENTE, DELL'ADULTO E IN GRAVIDANZA: UNA SFIDA POSSIBILE - OMCEOMI
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LEGGE 31 luglio 2017, n. 119 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto- legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale. (17G00132) (GU Serie Generale n.182 del 05-08-2017) note: Entrata in vigore del provvedimento: 06/08/2017 - anti-polio - anti-difterica - anti-tetanica - anti-epatite B - anti-pertosse - anti-Haemophilus influenzae tipo b - anti-meningococcica B - anti-meningococcica C - anti-morbillo - anti-rosolia - anti-parotite - anti-varicella
Adolescenti 16 anni: - antidifterica quinta dose 4,43% (63,64% 68,07%) - antimorbillo seconda dose 4,98% (78,86% 83,84%) 18 anni: - antidifterica 3,73% - antimorbillo 6,05%
CIRCOLARE MINISTERO DELLA SALUTE - MIUR 06.07.2018, PROT. N. 20546 Adempimenti vaccinali relativi ai minorenni di età compresa tra zero e sedici anni che frequentano le istituzioni scolastiche, formative e educative - nuove indicazioni operative per l'anno scolastico - calendario annuale 2018/2019. Certificazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione
«…10 vaccini sono CERTAMENTE troppi» «…i centri vaccinali sono posti per le bestie!...» X MORBILLO PARTY!
- CV in miglioramento ma non ancora soddisfacenti per le vaccinazioni obbligatorie - Basse CV per le vaccinazioni raccomandate
VACCINI NO VACCINI SI’ VACCINI FORSE
• in grado di conferire uno stato di protezione al soggetto sano vaccinato che, per alcune condizioni epidemiologiche, di salute, occupazionali o comportamentali, è esposto al pericolo di contrarre determinate infezioni • in grado di conferire protezione ai soggetti non Vaccini vaccinati (la cosiddetta Herd Immunity, valida quando le coperture vaccinali raggiungono livelli elevati di sicurezza) • in grado di ottenere la riduzione e, quando possibile, l’eradicazione di gravi malattie infettive
Italia 2017 • Spesa farmaceutica globale circa 30 miliardi di euro • Spesa per vaccini 487 milioni di euro 1,6% della spesa farmaceutica italiana 0,4% dell’intero Fondo Sanitario Nazionale rapporto OSMED
Poliomielite
Difterite
• Lo studio ha valutato l’impatto dei vaccini, in termini di mortalità e morbosità, su 10 malattie infettive: difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia, varicella e meningococco dal 1900 ad oggi • Più di 4 milioni di casi sono stati evitati dalla vaccinazione universale e che circa il 35% di questi ha riguardato i bambini nei primi anni di vita • La difterite è stata la malattia con il maggior numero di casi prevenuti, seguita da parotite, varicella e morbillo • Oltre 70.000 morti sono stati evitati dalla vaccinazione contro la difterite, il tetano e la poliomielite
Dal 1994 al 2013 evitati - 322 milioni di casi di malattie infettive - 21 milioni di ricoveri - 732.000 morti
Tanto più è efficace il programma vaccinale, e tanto meno frequenti sono le malattie, tanto meno sembra necessaria la sua continuazione Calo di interesse nei confronti dei vaccini
- Vaccinazioni in previsione di una gravidanza - Vaccinazioni durante la gravidanza - Vaccinazioni controindicate in gravidanza
Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale PNPV 2017-2019
Il calendario Vaccinale
Il calendario Vaccinale
ECDC maggio 2018
Soggetti > 65 anni o rischio per patologia • Influenza • Pneumococco (obiettivo 2017) • Herpes Zoster (obiettivo 2018)
Condizioni di rischio Soggetti che per età, patologie croniche, professione, comportamenti o stili di vita sono più esposti alle infezioni o più frequentemente manifestano le infezioni in forma grave
Vaccinazioni anche per: • Condizioni di rischio • Esposizione professionale • Rischio per determinati comportamenti o condizioni • Viaggiatori internazionali
Tabella 1 - Graduale aumento delle coperture vaccinali dal 2017 al 2020
Tetano 2012 – 2016 26 Stati membri UE 564 casi Italia 252 casi 45%
- 85% dei 252 casi anni 65 e più - Maggiore incidenza tra giugno e ottobre - Rapporto maschi- femmine sopra i 65 anni 0,8:1
FNOMCeO Solo in casi specifici, quali ad esempio alcuni stati di deficit immunitario, il medico può sconsigliare un intervento vaccinale. Il consiglio di non vaccinarsi nelle restanti condizioni, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica.
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