Università 5.0 Il rilancio del Sistema Universitario come motore di crescita e di sviluppo del Sistema Paese e del Sistema Impresa - Sipotra
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Strettamente riservato Venerdì 29 maggio 2020 Università 5.0 Il rilancio del Sistema Universitario come motore di crescita e di sviluppo del Sistema Paese e del Sistema Impresa Presentazione dei risultati della ricerca Ambrosetti Club Valerio De Molli Managing Partner & CEO, The European House - Ambrosetti Per il settimo anno consecutivo, The European House - Ambrosetti è stata nominata – nella categoria "Best Private Think Tanks" – 1˚ Think Tank in Italia, tra i primi 10 in Europa e nei primi 100 indipendenti su 8.248 a livello globale nell’edizione 2019 del «Global Go To Think Tanks Report» dell’Università della Pennsylvania © 2020 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Questo documento è stato ideato e realizzato da The European House - Ambrosetti S.p.A per il cliente destinatario, ed il suo utilizzo non può essere disgiunto dalla presentazione e/o dai commenti che l’hanno accompagnato. E’ vietato qualsiasi utilizzo di tutto o parte del documento in assenza di preventiva autorizzazione scritta di The European House - Ambrosetti S.p.A.
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Agenda ▪ Obiettivi, percorso progettuale e razionale della ricerca ▪ I 10 nodi che frenano il Sistema Universitario Italiano ▪ Le proposte di Ambrosetti Club per l’implementazione dell’Università 5.0 2
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Agenda ▪ Obiettivi, percorso progettuale e razionale della ricerca ▪ I 10 nodi che frenano il Sistema Universitario Italiano ▪ Le proposte di Ambrosetti Club per l’implementazione dell’Università 5.0 3
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Gli obiettivi della ricerca ▪ Analizzare lo stato di salute del Sistema Universitario italiano, composto dall’insieme di Istituzioni pubbliche e private ▪ Comprendere le debolezze e le criticità del Sistema Universitario e della sua relazione con il tessuto produttivo, che limitano il flusso dei talenti, lo sviluppo delle competenze necessarie e la creazione di know-how e innovazione ▪ Valutare il livello di burocratizzazione e complessità raggiunto dal Sistema Universitario italiano, identificando le leve su cui agire per migliorarne l’efficacia e l’efficienza ▪ Identificare i punti di forza, le eccellenze e le best practice, anche internazionali che, se adottate, potenziate o replicate, possono aumentare la competitività del Sistema Universitario e della formazione italiano ▪ Formulare proposte innovative, di impatto e realizzabili per la semplificazione e il rilancio dell’Università italiana ▪ Calcolare l’impatto delle proposte sul Sistema Paese 4
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Il percorso di lavoro III COMITATO GUIDA I COMITATO 16/03 GUIDA (14:30 – 16:30) 18/11 (11:00 – 13:30) WEBINAR DI PRESENTAZIONE con il Ministro dell’Università e II COMITATO della Ricerca GUIDA 29/05 18/02 (14:00-16:00) (10:45 – 13:15) 5
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Un ringraziamento ai tanti contributori che hanno partecipato ai Comitati Guida della Ricerca ▪ Hanno partecipato ai Comitati Guida □ Maria Chiara Carrozza (già Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) □ Arianna Menciassi (Prorettrice vicaria, Scuola Superiore Sant’Anna) □ Claudio Pettinari (Rettore, Università di Camerino) □ Francesco Priolo (Rettore, Università di Catania) □ Ferruccio Resta (Rettore, Politecnico di Milano; Segretario Generale, CRUI) □ Francesco Svelto (Rettore, Università di Pavia) □ Gianmario Verona (Rettore, Università Bocconi) ▪ Contribuisce come Advisor del Gruppo di Lavoro: □ Riccardo Pietrabissa (Rettore, Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia) 6
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Razionale: il Sistema Universitario italiano è il pilastro per realizzare una compiuta Società 5.0 in Italia … “ La Società 5.0 segna l’avvio di una nuova fase della storia umana, il passaggio radicale da un sistema basato sulla tecnologia ad un sistema umano-centrico. Questo nuovo modello sociale si basa sui valori dell’apertura, della sostenibilità e dell’inclusività e richiede un contributo partecipato da parte di tutti gli attori per vincere i problemi sociali del nostro ” tempo Yuko Harayama (ex membro esecutivo del Consiglio per la Politica Scientifica e Tecnologica, Ufficio di Gabinetto del Giappone) In questo contesto, il Sistema Universitario italiano deve rispondere rapidamente ai cambiamenti, rimuovere i freni esistenti e i vincoli che ne limitano resilienza e competitività e contribuire ai bisogni sociali in un’ottica compiutamente 5.0, connettendosi e cooperando in sinergia con gli altri stakeholder del Sistema Paese 7
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento … e l’infrastruttura chiave per rispondere ai bisogni della società attraverso le risorse della conoscenza, in ottica compiutamente "5.0" Università 5.0 Risorse della Conoscenza Bisogni della Società ▪ Verticali, riguardano specifici ▪ Eterogenei, provengono da ambiti, temi e discipline molteplici stakeholder ▪ Compartimentate, hanno elevate ▪ Complessi, richiedono approcci barriere in entrata (formazione) e multidisciplinari e capacità uscita (Technology Transfer, ...) previsionale ▪ Resource-intensive, richiedono ▪ Mutevoli, cambiano sempre più importanti investimenti in ricerca rapidamente, interessati da trend con ritorni di lungo periodo e quali digitalizzazione, ageing incerti Infrastruttura society, cambiamenti climatici, ... Abilitante 8
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento L’Università Italiana è oggi nelle condizioni di giocare un ruolo da protagonista per realizzare una compiuta Società 5.0? 9
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento La Crisi del 2008 ha prodotto un’emorragia di studenti, interrotta solo di recente. L’auspicio è che non si ripeta nell’era post COVID-19 Iscritti all’Università in Italia (totale), anno accademico 2008/2009 – anno accademico 2018/2019 1.824.598 1.812.261 1.799.270 1.783.881 1.731.001 1.721.790 1.692.888 1.695.728 1.669.817 1.670.639 1.654.675 -5% = -90.471 iscritti 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 10 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati MIUR, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Nel decennio 2008-2018 la performance italiana è stata la peggiore tra i competitor europei Variazione del numero di studenti universitari tra il 2008 e il 2018, (Var. %) 40 14 8 -3 -5 Germania Francia UK Spagna Italia 11 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati European University Association, 2020
Irlanda 40,7 Cipro 40,2 Inserire UK 40,2 Lussemburgo 40,1 Universitàtitolo Finlandia 38,3 Svezia 37,6 Lituania 37,4 Belgio 36,2 5.0 del documento Estonia 36,2 Spagna 34,9 Paesi Bassi 33,8 Francia 33,4 Danimarca 32,8 Austria 31,0 Lettonia 30,7 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Eurostat, 2020 Slovenia 29,1 Polonia 28,0 Grecia 27,8 (valori percentuali), 2018 UE27 27,7 Germania 25,7 Malta 25,7 Bulgaria 24,7 Portogallo 23,6 Slovacchia 23,0 Croazia 22,4 Ungheria 22,4 Rep. Ceca 21,5 Quota di popolazione con titolo di studio terziario sul totale della popolazione under-64 Italia 17,3 L’Italia è il penultimo Paese europeo per quota di popolazione totale laureata … Romania 15,9 12
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento … posizionamento che non migliora se si considera la quota di popolazione più giovane (25-34 anni) Quota di popolazione con titolo di studio terziario sul totale della popolazione 25-34 anni (valori percentuali), 2018 59,8 55,9 55,3 55,1 48,6 48,1 48,0 47,9 47,8 46,2 45,6 43,5 43,2 42,6 42,5 42,5 39,2 41,6 41,5 40,3 39,0 36,9 36,0 33,0 32,9 32,6 30,7 27,7 25,2 Grecia Irlanda Slovacchia Rep. Ceca Slovenia Germania Romania Belgio Malta Cipro Lussemburgo Paesi Bassi Francia Polonia Estonia Lettonia Austria Croazia Ungheria Italia Lituania UK Svezia Spagna Finlandia Bulgaria Danimarca UE27 Portogallo 13 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Eurostat, 2020
Malta 96,7 Inserire Paesi Bassi 94,8 Germania 94,3 Universitàtitolo Lussemburgo 94,0 dopo la Grecia Svezia 92,5 Rep.Ceca 91,5 Ungheria 91,5 Lettonia 91,3 5.0 del documento Lituania 90,4 Belgio 90,3 Austria 90,1 Irlanda 89,5 Estonia 89,0 Polonia 88,9 Romania 88,9 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Eurostat, 2020 Finlandia 88,3 Regno Unito 88,2 (valori percentuali), 2018 Danimarca 87,7 Portogallo 85,9 UE27 UE-28 85,4 Neolaureati (da meno di 3 anni) occupati Slovenia 85,3 Bulgaria 84,5 Francia 84,3 Slovacchia 82,4 Cipro 81,3 Spagna 78,0 Il tasso di occupazione dei neolaureati italiani è il secondo peggiore in UE, Croazia 75,2 Italia 62,8 Grecia 59,0 14
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Il premio salariale per i laureati è andato progressivamente calando ed è oggi inferiore di 32 p.p. rispetto alla media OECD Differenziale tra salario medio di un laureato vs. diplomato, per classe d’età (numero indice: salario di un diplomato = 100), 2018 o ultimo dato disponibile 250 230 210 190 170 150 130 110 90 UE-28 Polonia Ungheria Estonia Austria Irlanda Israele Belgio Media OECD USA P.Bassi Canada Germania Francia Svezia Lettonia Danimarca Italia Portogallo S. Corea Spagna UK 25-34 anni 25-64 anni 55-64 anni 15 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati OECD, 2020
Irlanda 44,0 Grecia 43,7 Inserire Portogallo 42,4 lavoratori Spagna 41,2 Universitàtitolo Regno Unito 41,0 Italia 38,2 Islanda 38,2 Estonia 38,0 5.0 del documento Paesi Bassi 37,7 Germania 37,2 Svezia 37,0 Austria 36,0 Svizzera 36,0 Norvegia 35,0 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati OECD, 2020 Lituania 34,9 Belgio 34,5 Francia 34,2 (valori percentuali), 2018 Danimarca 34,0 Stati Uniti 33,5 Unione Europea 33,5 Lussemburgo 30,2 Ungheria 30,1 Lettonia 29,7 Mismatch di qualifica sul totale dei lavoratori tra 15 e 65 anni Finlandia 28,2 Slovenia 24,7 Polonia 22,8 L’Italia si posiziona tra i Paesi OECD con un elevato mismatch di qualifica dei Slovacchia 20,0 Rep. Ceca 17,1 16
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Ogni anno lasciano il Paese oltre 25 mila laureati, pari ad una perdita di risorse investite per il Paese a partire dalla scuola primaria di 3,6 miliardi di Euro all’anno Costo per la formazione di uno studente per tipo di formazione (valori in migliaia di Euro), 2017 42,9 Laureati Perdita per lo emigrati Stato (2017) 3,6 miliardi di 40,3 25.566 138,8 Euro 55,5 Più del doppio di quanto stanziato nel "Decreto Rilancio" per rilanciare Primaria Secondaria Terziaria Totale l’istruzione post-Covid 8 anni 5 anni 5 anni 17 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Istat e OECD, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento L’emergenza COVID-19 sta ridisegnando lo scenario di riferimento del Sistema Universitario … Rivoluzione delle modalità di erogazione Rischio di marginalizzazione dell’Università dei corsi, da lezione fisica a digitale La crisi del 2008 ha provocato una riduzione delle Più del 90% degli oltre 76.000 insegnamenti previsti nel immatricolazioni (-11% fra 2010 e 2015) e una riduzione secondo semestre sono erogati a distanza in del finanziamento pubblico (-5,4% nello stesso periodo), videoconferenza un errore da non ripetere Blocco alla mobilità studentesca Università come centri di ricerca essenziali A livello internazionale, più della metà degli studenti ha Dall’inizio della crisi COVID-19 le Università, in Italia visto il proprio piano di studi compromesso dalle restrizioni e nel mondo, hanno sviluppato sistemi di monitoraggio e imposte dal COVID-19. Il 6% del corpo studentesco in analisi degli aspetti sanitari ed economici legati alla Italia è straniero: l’interruzione dei flussi fra Paesi priva il pandemia (es. Politecnico di Milano, Johns Hopkins sistema universitario di oltre 100.000 studenti University, Imperial College, …), cruciali per la lotta al virus 18
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento … con conseguenze strutturali che non possono essere trascurate ▪ A livello internazionale l’Università di Cambridge, punto di riferimento nel panorama accademico mondiale, ha già annunciato che la didattica a distanza sarà pratica consueta per l’intero anno accademico 2020/2021 □ Gli studenti si sono già detti preoccupati per la loro formazione, per le prospettive di carriera, per i risultati accademici e la possibilità di lavorare in gruppo (componente centrale nel sistema didattico anglosassone) ▪ In Inghilterra aumentano le richieste di rimborso delle rette universitarie: una petizione online al Parlamento per il rimborso delle tasse di quest'anno, inviata questa settimana da un laureando in geografia dell'Università di Liverpool, ha raccolto quasi 250.000 firme entro mercoledì sera ▪ In Italia, la CRUI ha annunciato che almeno fino al 31 gennaio 2021 non si tornerà alla normalità, con gli Atenei costretti ad adattarsi, almeno per il medio periodo, ad una didattica mista o «blended» (22/05/2020) ▪ Si stima che per l’anno accademico 2020/2021 siano a rischio oltre 30.000 immatricolazioni, con una perdita di oltre 40 milioni di Euro per gli Atenei □ Il calo degli immatricolati porterebbe i nuovi iscritti al valore più basso dal 1998 (anno di inizio delle serie storiche) 19 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Guardian e FLC-CGIL, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Agenda ▪ Obiettivi, percorso progettuale e razionale della ricerca ▪ I 10 nodi che frenano il Sistema Universitario Italiano ▪ Le proposte di Ambrosetti Club per l’implementazione dell’Università 5.0 20
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento I 10 nodi da sciogliere 1. La riforma della governance universitaria è rimasta incompleta mentre le singole Università non si dotano di una Mission distintiva e differenziante 2. Il Sistema Universitario italiano è sotto-finanziato rispetto ai competitor internazionali e con risorse pubbliche in continua contrazione, sia in termini economici che di personale 3. Le poche e calanti risorse vengono distribuite a pioggia privilegiando misure dello sforzo e non del risultato 4. Le fonti alternative al finanziamento pubblico per sostenere l’Università sono o non percorribili (incremento del contributo studentesco) o sottodimensionate (privati) 5. I finanziamenti pubblici alla ricerca sono una fonte sempre più importante per le Università, ma il Sistema-Italia fatica ad attrarli 6. I professori delle Università italiane sono anziani e poco incentivati attraverso la leva salariale 7. Le infrastrutture universitarie sono inadeguate e vetuste 8. Il Sistema Universitario italiano è poco internazionalizzato 9. Le Università italiane devono affrontare un significativo overload burocratico 10. Esiste un mismatch tra educazione universitaria e competenze richieste dalle imprese 21
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 1. La riforma della governance universitaria è rimasta incompleta mentre le singole Università non si dotano di una Mission distintiva e differenziante 22
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 1 Premessa: in Europa coesistono storicamente due modelli di governance universitaria MODELLO CONTINENTALE MODELLO ANGLOSASSONE ▪ Ruolo chiave del Ministero ▪ Il Ministero detta l’indirizzo del sistema formativo nel suo complesso e assicura coerenza e qualità di insieme ▪ Minore autonomia per università e facoltà ▪ Autonomia organizzativa di ciascuna istituzione ▪ Ruolo direttivo degli organi collegiali universitaria (Senato accademico) ... ▪ Ruolo predominante del Council (CdA) rispetto al ▪ ... composti esclusivamente da personale Senato accademico ... accademico ▪ ... di cui fanno parte consiglieri indipendenti ▪ Rettore con funzioni di primus inter pares esterni e di coordinamento ▪ Rettore selezionato anche tra esterni all’accademia, può accentrare il ruolo di Direttore Generale La strategia europea sancita a Lisbona (2000) fissa l’obiettivo di riformare il sistema universitario continentale europeo sul modello anglosassone 23
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 1 In Italia i ruoli di CdA e Senato sono stati progressivamente modificati adottando come riferimento il modello anglosassone con risultati incompleti MODELLO ANGLOSASSONE RECEPIMENTO NEL SISTEMA ITALIANO ▪ Ruolo prevalente del CdA sul ▪ CdA (massimo 11 membri) con funzioni di indirizzo Senato Accademico strategico, ma il Senato mantiene competenze esclusive sulla struttura dei corsi e la possibilità di sfiduciare il Rettore (con maggioranza dei 2/3) ▪ Maggioranza di membri esterni ▪ Quota di membri esterni nel CdA fissata al 20% nel CdA (per gli studenti è previsto il 15%) ▪ Vertici espressione di figure ▪ Rettore non espressione del CdA ma eletto dall’intero manageriali esterne all’accademia corpo accademico e necessariamente tra i professori ordinari 24 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su fonti varie, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 1 In Italia si è assistito ad una proliferazione e duplicazione di corsi di laurea, in parte a causa del protagonismo di docenti ed università … Corsi di Laurea per Regione e numero di laureati (illustrativo), 2018 Metodologia 38 corsi attivi in Valle 325 corsi di Economia in d’Aosta ma nessun Lombardia con ~14.000 ▪ A partire dal database MIUR dei corsi di laurea corso in ingegneria laureati nel 2018 (43 laureati è stato ricostruito il numero dei corsi di industriale e scienze per corso in media) laurea attivi presso ciascuna Università italiana dell’informazione 69 corsi di Economia ▪ I corsi di laurea sono stati correlati con i dati in Abruzzo con dell’anagrafe studentesca su base regionale ~1.100 laureati nel del MIUR e con i laureati e occupati per 154 corsi di Lettere, Filosofia 2018 (16 laureati per settore disciplinare del database di Almalaurea e Scienze dell’Antichità nel corso in media) ▪ Sono stati identificati dei casi di Lazio con ~4.000 laureati nel 2018 (26 laureati per corso in sovrapposizioni o incoerenze “di sistema” media) nella ripartizione e distribuzione dei corsi di 104 corsi di storia, laurea su scala regionale filosofia e 93 corsi di Scienze Politiche in psicologia in Puglia ▪ Sono quindi stati selezionati due casi di rilievo Sicilia (in 7 province su 9) con con 1.900 laureati nel per ciascuna delle macro-Regioni italiane ~1.900 laureati nel 2018 (19 2019 (18 laureati per (Nord, Centro e Sud) laureati per corso in media) corso in media) 25 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati MIUR, Almalaurea e fonti varie, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 1 ... in parte a causa di classi di laurea rigide che provocano un’offerta formativa poco differenziata volta a garantire il valore legale del titolo di studio Laurea Triennale in Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale (L18) 50% corsi vincolati a livello centrale e suddivisi in: ▪ Crediti Formativi Universitari (CFU totali) per il ▪ Base (28 CFU totali): Economia politica, storia economica, conseguimento del titolo 180 economia aziendale, economia e gestione delle imprese, economia degli intermediaria finanziari, politica economica ▪ CFU minimi vincolati (insegnamenti uguali in tutte le ▪ Caratterizzanti (62 CFU totali) diritto privato, diritto università): 90 amministrativo, istituzioni di diritto pubblico, statistica, statistica economica, economia ed estimo rurale, economia aziendale, finanza aziendale, organizzazione aziendale, economia degli ▪ CFU riservati all'autonomia dell'università: 90, comunque intermediari finanziari, scienze merceologiche da concordare a livello centrale La rigidità dei corsi di laurea è legata al c.d. valore legale del titolo di studio previsto dalla Legge Gentile Regio Decreto 30 settembre 1923, n. 2102 unicum in Europa, mai rivisto, che nasceva da: ▪ Necessità di garantire uniformità tra poche università (che garantivano accesso ai posti pubblici) ▪ Una concezione del mercato del lavoro basato sugli ordini professionali 26 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati MIUR, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 1 Il valore legale del titolo di studio provoca una ridondanza di alcuni corsi, come giurisprudenza, ostacolando invece l’introduzione di corsi innovativi Lauree Magistrali in giurisprudenza ▪ In Italia sono oggi presenti 75 Lauree Magistrali di in Italia per Regione, 2018 Giurisprudenza della durata di 5 anni … Nel Lazio ci sono □ … vs. 61 in Francia… 9 Lauree □ … e 43 in Germania Magistrali di giurisprudenza di ▪ Sul territorio nazionale il percorso di laurea in giurisprudenza ha la cui 7 nella sola medesima struttura in tutte le università Roma, 1 a Cassino □ solo il 10,3% dei laureati in giurisprudenza ha svolto e 1 a Viterbo esperienze di studio all’estero riconosciute (vs. 14% totale studenti universitari italiani) ▪ Si tratta di una laurea sempre meno attrattiva: gli iscritti a giurisprudenza nel 2019 erano ~122mila (-24% rispetto al 2014) vs solo 3 corsi di laurea in tutta Italia dedicati all’Intelligenza Artificiale (a Bologna, Cagliari e Roma La Sapienza) 27 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Universitaly, UnivDroit e JuraUnterrecht, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 2. Il Sistema Universitario italiano è sotto-finanziato rispetto ai competitor internazionali e con risorse pubbliche in continua contrazione, sia economiche che di personale 28
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 2 Un Paese di vecchi per vecchi Previsione della spesa pubblica per macrocategoria (% sul PIL), 2015-2040(p.) 17,9 18,3 Pensioni: +2,7 16,9 punti percentuali 15,6 15,6 15,9 "Decreto Rilancio": 1,5 mld € per l’Istruzione (ancora da vedere) 3,3 mld € per Istruzione: -0,5 Alitalia (già bruciati) punti percentuali 3,6 3,4 3,2 3,1 3,0 3,1 2015 2020 2025 2030 2035 2040 Pensioni Istruzione Scuola* 29 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Nota di Aggiornamento al DEF 2019 e MEF, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 2 Il finanziamento pubblico al Sistema Universitario italiano è sottodimensionato rispetto alla media europea Spesa pubblica per i sistemi universitari nei principali Paesi UE, (% su PIL), 2019 1,6% 1,6% 1,4% 1,3% 1,2% 1,1% 1,0% 0,9% 0,8% 0,8% 0,6% 0,4% Italia Svezia Austria Finlandia Media UE Spagna Portogallo Uk Belgio Germania Paesi Francia Bassi 30 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati OECD, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 2 Il contributo pubblico è erogato principalmente attraverso il FFO,* che dal 2010 è rimasto strutturalmente inferiore rispetto al periodo pre-crisi Finanziamento pubblico alle Università Italiane, FFO (% su PIL), 2008-2019 ▪ Il Fondo di Finanziamento Ordinario è la 0,50% componente prevalente del finanziamento 0,48% delle Università pubbliche 0,46% ▪ Le risorse del Fondo sono così ripartite: ❑ Quota base (73,1%), legata 0,44% 0,45% principalmente al numero di studenti 0,42% iscritti 0,42% ❑ Quota premiale (24,5%), basata sulla 0,40% valutazione della qualità della ricerca ❑ Quota perequativa (2,4%), finalizzata 0,38% al ribilanciamento complessivo 0,36% ▪ Solo nel 2019 l’FFO è tornato su valori 2017 2018 2019 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 nominali pari a quelli 2008 (7,45 mld €), ma in termini reali si è ridotto del 12% *FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) 31 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati MIUR, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 2 Anche il capitale umano a disposizione degli atenei italiani si è drasticamente ridotto, in controtendenza rispetto agli altri competitor europei … Variazione del personale accademico universitario (var. %), 2008 - 2017 41 19 2 -3 -15 Germania UK Francia Spagna Italia 32 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati European University Association, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 2 ... in un contesto internazionale che premia le Università con un basso ratio studenti/professori Forze e debolezze del sistema universitario Rapporto studenti/personale accademico italiano nei ranking (punteggio relativo), 2018 (%), 2018 Academic Reputazione accademica Reputation 21,2 20,6 20,0 40 18,4 18,2 Studenti 16,6 Reputazione 16,2 15,8 Internationa 30 Employer 15,5 internazionali 14,9 14,6 l Students mercato del Reputation 14,3 14,2 14,0 13,9 20 lavoro 12,4 12,1 12,1 10,3 10 9,0 Internationa Rapporto Faculty/Stud l Faculty ent studenti/ Personale personale internazionali internazionale Spagna Germania Svezia Rep. Ceca Irlanda Slovenia Belgio USA Ungheria Francia Lettonia Lituania Paesi Bassi Polonia Norvegia Austria UK Finlandia Italia Portogallo Citazioni Citations by Faculty Media Italia 33 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati QS Rankings e OECD, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 3. Le poche risorse vengono distribuite a pioggia privilegiando misure dello sforzo e non del risultato 34
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 3 Il finanziamento pubblico universitario, in Italia, viene erogato secondo logiche non finalizzate … Distribuzione del finanziamento pubblico per destinazione in Italia e Regno Unito (% sul totale), 2017 37 36 27 Fondi competitivi per progetti (valutazione ex ante) Finanziamento non finalizzato 1 78 21 Finanziameanto Finanziamento finalizzato (non performance based) Finanziameanto Finanziamento finalizzato (performance based) 0% 20% 40% 60% 80% 100% 35 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Commissione Europea, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 3 … premiando la numerosità degli studenti invece che i piani di crescita degli atenei … Distribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario e numero di studenti nelle Regioni italiane (numero di studenti e milioni di €), 2017 250.000 Numero di Studenti Lazio 200.000 Lombardia Campania 150.000 Emilia Romagna Piemonte Toscana Sicilia 100.000 Puglia Veneto Abruzzo Calabria Friuli Venezia Giulia 50.000 Marche Sardegna Molise Liguria Umbria - Basilicata - 100 200 300 400 500 600 700 800 900 Fondo di Finanziamento Ordinario (€ milioni) 36 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati MIUR, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 3 … impostazione che blocca ogni possibilità di rilancio per le Università che soffrono un calo di studenti e che sfavorisce le Università del Sud … Calo nel numero di studenti iscritti Calo del Progressiva Finanziamento perdita di attrattività Il circolo Pubblico vizioso delle ricevuto Università del Sud Bassa valutazione Vincoli alle nei ranking e nuove assunzioni nella qualità di professori e della ricerca ricercatori 37 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati SVIMEZ e MIUR, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 3 … aggravando l’emorragia di studenti dal Meridione, che nel 2018 ha sofferto un saldo migratorio netto a favore del Centro-Nord di oltre 150.000 studenti Saldo migratorio degli studenti* (%), 2018 56,3 52,6 15,5 13,8 13,2 11,2 1,7 -2,1 -3 -4,5 -10,3 -18 -19,9 -25,6 -26,4 -32,3 -32,4 -38,8 Valle d'Aosta -54,4 Basilicata -65,3 Liguria Molise Toscana Umbria Abruzzo Lazio Lombardia Marche Campania Friuli V.G. Veneto Sicilia Sardegna Calabria Emilia Romagna Puglia Trentino A.A. Piemonte Nord Centro Sud (*) Rapporto fra studenti residenti che studiano in altre Regioni e studenti di altre Regioni che studiano nel territorio 38 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati SVIMEZ e MIUR, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 4. Le fonti alternative al finanziamento pubblico per sostenere l’Università sono o non percorribili (incremento del contributo studentesco) o sottodimensionate (privati) 39
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 4 Oltre la metà delle Università italiane è in causa con lo Stato per aver sforato i limiti alla contribuzione studentesca ... I contributi universitari sono determinati autonomamente dalle università secondo criteri di equità e solidarietà, in relazione alle condizioni economiche dell’iscritto, garantendo un’effettiva progressività e tutelando gli studenti di più disagiata condizione economica La contribuzione studentesca non può eccedere il 20% dell’importo del finanziamento ordinario annuale dello Stato D.P.R. 25 luglio 1997, n. 306 ▪ Ne consegue che: ❑ Se il Fondo di Finanziamento Ordinario viene ridotto ... le Università dovranno automaticamente ridurre le entrate contributive complessive ❑ Se il numero di studenti aumenta, ma il Fondo di Finanziamento Ordinario rimane stabile o cala ... le Università devono ridurre le entrate contributive per studente Un’anomalia tutta italiana: dal 2008 ad oggi 33 atenei (il 54% del totale) sono stati condannati (o attualmente in giudizio) presso il TAR per aver richiesto una tassazione superiore al limite imposto dalla normativa 40
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 4 ... l’Italia è inoltre il quarto Paese UE per costo dell’Università pubblica in Europa Costo medio per studente dell’Università pubblica (€), 2018 3.000 1.345 1.545 1.428 1.081 Gratuite per tutti gli studenti 860 736 584 486 260 63 48 25 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Austria Svezia Spagna Portogallo Bulgaria Croazia Norvegia Ungheria Danimarca Polonia Italia Estonia Malta Paesi Bassi Lettonia Francia Germania Finlandia Grecia Irlanda Belgio Rep. Ceca ▪ Gli studenti italiani che frequentano università pubbliche pagano, in media, 1.345€ ▪ Tale importo rende l’università italiana la 4a più costosa in Europa* ❑ Dopo Ungheria (1.428€), Paesi Bassi (1.545€), Irlanda (3.000€) ▪ La fotografia non cambia considerando i dati in percentuale al reddito medio (*) Il sistema UK non è considerato in quanto è differenziato fra gli stati: in Irlanda del Nord l’università costa 4.670€, in Galles 10.104€, in Scozia il bachelor è gratuito, in UK è 10.000€ 41 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Commissione Europea, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 4 Sono poco diffuse le borse di studio e la cultura del prestito universitario Studenti universitari che percepiscono una borsa di studio (% del totale), 2018 93 89 88 69 49 43 33 32 28 24 23 22 17 15 14 14 13 12 5 1 1 0 Rep. Ceca Irlanda Svezia Spagna Portogallo Austria Danimarca Estonia Bulgaria Croazia Malta Polonia Lettonia Finlandia Norvegia Ungheria Italia Francia Paesi Bassi Germania Grecia Belgio ▪ Oltre alle borse di studio, esiste un’altra tipologia di supporto agli studenti: i prestiti legati al merito ▪ In Italia il "prestito d’onore" è richiesto da meno dell’1% degli studenti ... ❑ ... vs. 90% degli studenti UK, dove gli studenti possono iniziare a pagare la retta dopo la laurea (*) Il sistema UK non è considerato in quanto è differenziato fra gli stati: in Galles e Irlanda del Nord sono previste borse di studio, in Inghilterra il sistema è basato su prestiti 42 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Commissione Europea, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 4 Infine, il contributo privato alle Università italiane erogato a fondo perduto (donazioni e liberalità) è marginale, a differenza che nel resto dell’Europa Donazioni da privati ad Università selezionate (€), 2018 53,7 mln € 110,6 mln € (3,7% delle entrate (7% delle entrate complessive) complessive) 0,003 mln € (0,0004% delle entrate complessive) Università di Oxford Università Tecnica di Monaco Università di Bologna Prima università inglese nel QS ranking Prima università generalista tedesca nel QS Prima università generalista ranking italiana nel QS ranking 43 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su bilanci delle Università, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento Assume una particolare valenza strategica la riflessione del Dott. De Bortoli nell’editoriale del 16 maggio sul Corriere della Sera È il momento di mobilitare la classe imprenditoriale per un grande progetto di rilancio dell’istruzione 44
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 5. I finanziamenti pubblici alla ricerca sono una fonte sempre più importante per le Università, ma il Sistema-Italia fatica ad attrarli 45
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 5 In un contesto complessivamente poco supportivo alla ricerca e all’innovazione in ambito universitario … Spesa per R&D erogata attraverso il canale universitario, (GERD, % PIL) 2009-2019 0,560 0,490 0,470 0,460 0,460 0,450 0,460 0,380 0,380 0,370 0,330 0,330 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Germania Media UE-28 Francia UK Spagna Italia 46 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Eurostat, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 5 … i privati in Italia giocano un ruolo irrilevante, comparato agli altri grandi paesi UE nel supportare la ricerca universitaria a livello economico Finanziamento privato ad attività di R&D in ambito universitario (% della spesa in R&D), 2018 21% 19% 19% 17% 15% 15% 14% 12% 11% 10% 9% 8% 8% 8% 8% 7% 6% 5% 4% 4% 3% Svezia Lituania Finlandia Svizzera Slovenia Portogallo Ungheria Spagna UK Francia Polonia Estonia Lettonia Italia Norvegia Belgio Paesi Bassi Germania Grecia Rep. Ceca Slovacchia 47 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati OECD, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 5 Il Paese sconta una scarsa capacità di attrarre e trattenere i talenti vincitori di bandi ERC ... Ricercatori che utilizzano un Grant ERC in Università di Paesi diversi da quello di origine (% del totale dei ricercatori vincitori), 2018 85,7% 83,3% 69,6% 50,0% 36,4% 33,3% 33,3% 28,6% 25,0% 22,2% 21,2% 20,0% 17,9% 11,1% 6% Israele Svezia Austria Portogallo Turchia Spagna Italia Paesi Bassi Grecia Germania Finlandia Francia UK Irlanda Belgio 48 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati European Research Council e CRUI, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 5 ... che causa un “Brain Drain” al Paese e una perdita di risorse Saldo tra ricercatori vincitori di ERC emigrati all’estero rispetto al Paese di residenza e vincitori stranieri entrati nel Paese, (numero) 2007-2018 ▪ Dei vincitori di grant 788 ERC tra il 2007 e il 2018, 394 388 ricercatori italiani 157 122 71 70 andati all’estero vs. 39 29 3 42 ricercatori esteri -14 -15 -20 -35 venuti in Italia -124 -352 ▪ Nel Regno Unito, per 145 usciti ne sono Belgio Svezia Svizzera Austria Regno Unito Olanda Danimarca Finlandia Spagna Israele Francia Italia Norvegia Irlanda Germania entrati 933. In Svizzera, per 65 usciti ne sono entrati 453 49 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati European Research Council, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 5 L’Italia ha un basso numero di ricercatori universitari rispetto agli altri Paesi europei, meno di un terzo della Germania … Numero di ricercatori universitari nei principali Paesi europei (valore assoluto), 2017 355.637 279.167 125.714 123.893 77.637 Regno Unito* Germania Spagna Francia Italia Variazione 2008/2017 + 20,1% + 21,9% + 0,5% + 14,8% +0,7% 50 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Eurostat, 2020
5 UK 1,11 Portogallo 1,09 Inserire Danimarca 0,89 Universitàtitolo Lituania 0,85 Finlandia 0,85 Austria 0,84 Irlanda 0,81 popolazione attiva Germania 0,66 5.0 del documento Estonia 0,66 Belgio 0,66 Polonia 0,66 Slovacchia 0,65 Svezia 0,65 Grecia 0,63 UE-28 0,62 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Eurostat, 2020 Lettonia 0,58 Spagna 0,56 Croazia 0,50 Rep. Ceca 0,48 Lussemburgo 0,47 Slovenia 0,43 Francia 0,42 Malta 0,41 Ungheria 0,38 Cipro 0,38 Italia 0,31 Ricercatori Universitari in percentuale sul totale della popolazione attiva (%), 2017 ... ed è tra i Paesi UE con il più basso rapporto tra ricercatori universitari e Bulgaria 0,24 Romania 0,18 51
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 5 La norma sul "Professor’s Privilege" limita le potenzialità del Trasferimento Tecnologico e impatta negativamente sulla propensione alla brevettabilità Numero di domande di brevetto registrate allo European Patent Office e norma vigente sulla ownership (valori assoluti), 2018 e 2019 IO 46.201 43.789 Professor’s Privilege > PP Institutional Ownership > IO IO 26.805 26.663 IO 22.066 22.591 IO IO 12.247 9.480 10.163 10.468 IO PP PP 6.156 5.761 IO IO 4.456 4.404 4.381 4.055 1.887 1.781 1.703 1.728 Stati Uniti Germania Giappone Cina Francia Regno Unito Italia Svezia Spagna Finlandia 2019 2018 52 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati European Patent Office, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 6. I professori delle Università italiane sono anziani e poco incentivati attraverso la leva salariale 53
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 6 Il blocco del turnover ha contribuito all’innalzamento dell’età media del personale accademico: 53,5 anni (quasi 9 anni più dell’età media OECD) Docenti per classi di età, (% su totale) 2018 60% ▪ Tra i maggiori Paesi UE l’Italia ha la più bassa 50% percentuale di professori under 35 (4%) e la più 40% alta di over 65 (10%) Valore UE ▪ L’età media è elevata anche 30% "core"* 50-65: 28,3% fra i ricercatori : 39,4 20% anni Valore UE ❑ Il 62% di questi ha 10% "core"* >65: un’età compresa tra i 2,1%% 30 e i 40 anni, mentre 0% solo lo 0,6% ha meno Francia Germania Spagna UK Italia di 30 anni Under 35 35-50 50-65 Over 65 *"UE Core" equivale alla media di Francia, Germania, UK e Spagna 54 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati OCSE, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 6 I salari dei professori italiani sono inferiori rispetto agli altri grandi Paesi europei a tutti i livelli di seniority Salari netti annui medi nei 5 maggiori Paesi UE, (€) 2017 Gap salariale del 111.434 33% rispetto alla media UE core (e fino al 42% per i profili junior) 74.474 74.668 59.585 Particolarmente grave è la 60.298 56.681 54.859 situazione dei dottorandi, in calo (-1.800 posti all’anno rispetto 41.272 41.228 38.658 al 2010) e scarsamente valorizzati dal mercato del lavoro (il premio salariale derivante da un dottorato è +19% in Italia, vs +46% in Francia, +48% in Germania e UK Germania Francia Spagna Italia +55% in Spagna) Salario medio Salario massimo 55 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati INOMICS Salary Report e MIUR, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 7. Le infrastrutture universitarie sono inadeguate e vetuste 56
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 7 Le risorse per le infrastrutture universitarie sono in costante calo, con l’edilizia universitaria sotto-finanziata da almeno 10 anni Fondo MIUR per l'edilizia e per le grandi ▪ Negli ultimi 10 anni sono stati stanziati per attrezzature universitarie (mln €), 2008-2018 l’edilizia universitaria e per le grandi 50,4 attrezzature 50,4 mln €, si tratta di un 6 0 0 valore pari a: 20,5 0 5 0 □ 1/3 degli investimenti per il Campus di Grugliasco dell’Università degli Studi 3,9 0 0 di Torino, opera interamente finanziata 15 da Intesa Sanpaolo, che servirà 11mila tra studenti e ricercatori □ 1/3 degli investimenti per il nuovo Campus di SDA Bocconi, che serve 2010 2014 2008 2009 2011 2012 2013 2015 2016 2017 2018 Ʃ 2008-2018 15mila studenti □ 1/4 degli investimenti per il rinnovo del Campus dell’Università di Dublino che serve 33mila studenti 57 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Corte dei Conti, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 7 Le infrastrutture hanno inoltre un ruolo chiave nel garantire il diritto allo studio attraverso le residenze universitarie ▪ Crescono gli studenti fuori sede in Italia: □ Nell’anno accademico 2017-2018 erano 456.330, il 27,4% del totale degli iscritti □ +40.000 unità in più rispetto all’a.a. 2013-2014, in cui l’incidenza si fermava al 24,5% del totale degli iscritti ▪ Le strutture ricettive universitarie sono insufficienti per soddisfare la crescente domanda: □ Nell’a.a. 2017-2018 sono state presentate 75.000 richieste idonee per alloggi universitari ... □ ... a fronte di 46.000 posti letto disponibili (61,3% delle domande idonee) ... □ ... una disponibilità di 3,5 volte inferiore rispetto a quella della Francia (165.000 posti disponibili) e di oltre 4 volte inferiore rispetto alla Germania (192.000 posti disponibili) 58 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Almalaurea e Commissione per gli alloggi e residenze universitarie, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 7 L’Italia è tra i Paesi UE con la più bassa percentuale di studenti che vivono in residenze universitarie (3% vs. media UE 18%) Studenti universitari che vivono in residenze universitarie in UE* (% del totale iscritti), 2018 33% 31% 29% 29% 29% 25% 21% 19% 19% 19% 19% 18% 18% 18% 18% 18% 14% 12% 11% 9% 9% 8% 6% 3% 1% Ungheria Germania Portogallo Svezia Rep. Ceca Italia Finlandia Lettonia Norvegia Slovacchia Irlanda Polonia Svizzera Malta Lituania Media Paesi Bassi Slovenia Estonia Croazia Austria Romania Francia Danimarca Islanda 59 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Commissione Europea, 2020 *escluso UK
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 8. Il Sistema Universitario italiano è poco internazionalizzato 60
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 8 L’internazionalizzazione delle Università è misurata attraverso tre parametri Posizionamento nei ranking internazionali Attrattività rispetto al Capacità del sistema Presenza di corsi in crescente numero di universitario di arruolare lingua inglese studenti i migliori professori all’interno dei internazionali internazionali curriculum dei corsi 61
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 8 La bassa propensione all’internazionalizzazione del Sistema Universitario italiano è misurata dalla poca attrattività di studenti e professori internazionali Forze e debolezze del sistema universitario italiano nei ranking (punteggio relativo), 2018 Academic Reputation 45 Reputazione accademica 40 35 Studenti internazionali 30 International Students Reputazione Employer mercato del Reputation 25 lavoro 20 15 10 Rapporto studenti/ International Faculty personale Faculty/Student Personale internazionale Citazioni Media Citations by Faculty Italia 62 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati QS Rankings e OECD, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 8 Il sistema universitario italiano attrae meno studenti internazionali rispetto ai competitor ... Studenti esteri in entrata e nazionali in uscita (migliaia di studenti), 2018 435,7 258,9 258,4 254,5 122,2 89,4 85,3 74,3 72,0 64,9 41,4 35,3 Italia Germania UE core* Spagna UK Francia Studenti in entrata Studenti in uscita (*) UE core rappresenta la media di UK, Francia, Germania e Spagna 63 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati QS Rankings e OECD, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 6 … lo stesso vale per il personale accademico ... I docenti stranieri in Italia I docenti stranieri in UK sono in totale 473 sono in totale 65.711 (~ l’1% del totale del corpo (~20% del totale del corpo docente) docente) La capacità di attrarre personale accademico dipende in primo luogo da fattori linguistici (sui quali è possibile intervenire ampliando l’offerta formativa in lingua inglese), ma anche da fattori burocratici legati alla difficoltà di inserimento di nuove risorse 64 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati HESA e MIUR, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 8 …anche a causa di un’offerta formativa in cui i corsi in inglese sono solo il 7% del totale Numero di corsi per lingua (% sul totale dei corsi ▪ Nell’anno accademico 2017-2018 il numero di corsi universitari), anno accademico 2017-2018 in lingua inglese erogati dalle Università italiane è aumentato: 89,2% □ I corsi completamente in inglese sono stati 341 su un totale di 4.664 corsi universitari (vs. 279 nel 2016) ▪ Tuttavia, questo non è il risultato di una trasformazione dell’organizzazione dei corsi e delle competenze, ma di un processo di addizione: □ I corsi esclusivamente in italiano nel periodo 7,3% sono passati da 4.146 a 4.142 3,5% ▪ Inoltre si tratta di un numero limitato vs. 1.078 nei Paesi Bassi 13% del totale), 1.030 in Solo italiano Solo inglese Parzialmente Germania (11% del totale) e oltre 600 in in inglese Francia (10% del totale) 65 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati MIUR e Commissione Europea, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 8 Un caso significativo di resistenza al cambiamento: la lingua inglese al Politecnico di Milano ▪ Nel 2011 il Senato Accademico del Politecnico di Milano ha deliberato a favore dell'uso esclusivo della lingua inglese nei corsi di laurea magistrale e di dottorato di ricerca a partire dal 2014 ▪ Nel 2013 il TAR della Lombardia ha annullato la delibera, impugnata da diversi docenti, in quanto lesiva di alcuni principi costituzionali quali l’ufficialità della lingua italiana, la libertà di insegnamento e il diritto allo studio ▪ Nel 2017 la Corte Costituzionale ha espresso un parere favorevole al provvedimento del Politecnico di Milano, ma fissa dei paletti sulla non marginalizzazione della lingua italiana ▪ Nel 2018 il Consiglio di Stato ha sancito l’impossibilità di svolgere corsi esclusivamente in inglese ▪ L’utilizzo dell’inglese al Polimi è comunque proseguito: nell’a/a 2018-2019, su un totale di 40 corsi di laurea magistrale 27 sono in inglese, 4 in italiano e 9 in italiano e in inglese. ▪ A novembre 2019 il Consiglio di Stato ha rigettato un nuovo ricorso dei docenti, riscontrando una non marginalizzazione dei corsi in italiano ▪ Nel 2018 la Professoressa che per prima impugnò il provvedimento è stata insignita del Premio Crusca Benemeriti della Lingua Italiana per aver tutelato la lingua nazionale 66 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su fonti varie, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 9. Le Università italiane devono affrontare un significativo overload burocratico 67
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 9 Il sistema universitario italiano è gravato da tre importanti vincoli burocratici Vincoli alla costruzione dei Vincoli al Costi e tempi corsi e all’adeguamento recruitment di per adempimenti dell’offerta formativa personale accademico burocratici L’introduzione di un nuovo corso di L’assunzione di nuove risorse e la La VQR è basata su metriche che laurea è vincolato alle normative del sostituzione dei pensionamenti sono misurano la quantità della produzione MIUR, incentrate più su aspetti vincolati da un sistema di Punti didattica e scientifica piuttosto che la formali che sostanziali Organico, differenziato per ateneo e qualità, ciò impone uno sforzo in termini deciso centralmente dal MIUR di adempimenti elevato La costruzione dei corsi di laurea è Nel Sud Italia si contano 60 I fondi legati alla qualità vincolata, sotto profilo formativo, punti in meno rispetto alle dell'insegnamento ammontano a negli obiettivi e negli sbocchi cessazioni = 120 docenti €58 milioni/anno per l’intero professionali, così come Sistema Universitario, mentre il persi ogni anno, altrove invece nell’allocazione dei crediti formativi, processo per partecipare i punti organico rimangono a classi di laurea definite e inutilizzati all’esercizio VQR è stimato costare immutate dal 2004 almeno €30 milioni 68 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Miur, Svimez e altri, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 9 Molti elementi che reggono il nostro sistema universitario fanno riferimento a norme promulgate quasi un secolo fa ▪ Nel sistema normativo sono attualmente in vigore in Italia oltre 70.000 leggi, contro circa 7.000 in Francia, circa 5.500 in Germania e circa 3.000 in UK □ La differenza non risiede nel flusso normativo: negli ultimi 20 anni in Italia sono state promulgate 2.171 leggi vs 2.650 in Germania. La criticità nasce dalla mancata abrogazione di norme concorrenti e obsolete ▪ Questa complessità normativa si riflette sul sistema universitario. Sono attualmente ancora in vigore 96 Regi Decreti che ne disciplinano aspetti centrali, tra questi: □ Regio Decreto 30 settembre 1923, n. 2102 articolo 4: valore legale del titolo di studio □ Regio Decreto 31 agosto 1933, n. 1592 articolo 142: impossibilità di doppia iscrizione a corsi di Laurea □ Regio Decreto 31 agosto 1933, n. 1592 articolo 172: corrispondenza univoca fra corso di Laurea e possibilità di sostenere un Esame di Stato per l’abilitazione ad una professione ▪ L’affastellamento normativo genera incoerenze e conflitti di interpretazione e favorisce la litigiosità: □ Nel 2016 un Professore dell’Università dell’Aquila ha vinto un ricorso contro il proprio ateneo, concernente il mancato riconoscimento di uno scatto di anzianità: l’ateneo ha citato il decreto 509 del 1979, ma il TAR ha dato ragione al Professore appellandosi al Regio Decreto 1.542 del 1937 (*) Non esiste nemmeno un database unico delle leggi in oggetto 69 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Normattiva, 2020
Inserire Universitàtitolo 5.0 del documento 9 La burocrazia pone in capo al sistema oneri di tempo e risorse da dedicare alla Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) ▪ Nel 2010 è stata istituita l’ANVUR con lo scopo di valutare la produzione scientifica degli atenei attraverso la VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca) in base a cui assegnare la quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario ▪ Ad oggi, la complessa burocrazia alla base della VQR rappresenta un onere impegnativo per le Università: □ Per l’intero Sistema Universitario i fondi legati alla qualità dell'insegnamento ammontano a €58 mln./anno, mentre il processo per partecipare all’esercizio VQR è stimato costare almeno €30 milioni □ I costi sono inferiori per i grandi atenei del 40% vs. atenei di medie dimensioni e del 20% rispetto a quelli di piccole dimensioni I criteri di valutazione attuali I criteri di valutazione in altri sistemi europei ▪ Esaminatori scelti esclusivamente all’interno del corpo ▪ Valutazione terza e imparziale, ad opera di un soggetto docente esterno e che non trae benefici dalla valutazione stessa ▪ Focalizzazione su criteri bibliometrici, che valutano la ▪ Valutazione tramite misure di output (risultato) e non di "quantità" e non la "qualità" della produzione scientifica input (quantità) ▪ Imposizione di griglie di valutazione predefinite ▪ Nessun vincolo predefinito ai risultati, senza imporre una (% massime e minime per ogni voto) % massima di risultati "ottimi" o "pessimi" ▪ Scarsa trasparenza e impossibilità di esaminare il ▪ Trasparenza e piena accessibilità dei parametri valutati materiale valutato 70 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati ANVUR, 2020
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