UN LINK TRA ARCHIVI NETLABOR E ARCHIVI INPS PER CONTROLLARE LE MISURE DI STOCK DEGLI OCCUPATI EXTRACOMUNITARI IN VENETO - Accosta L., Anastasia ...

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Accosta L., Anastasia B., Gambuzza M.,
Maurizio D., Giovannini M.

UN LINK TRA ARCHIVI NETLABOR E ARCHIVI INPS
PER CONTROLLARE LE MISURE
DI STOCK DEGLI
OCCUPATI EXTRACOMUNITARI IN VENETO

Iceberg n. 4/2005
L’Osservatorio Veneto sul lavoro sommerso è stato costituito nel gennaio 2001, per
iniziativa dell’Inps regionale, con protocollo d’intesa tra un’ampia partnership: Regione
Veneto, parti sociali, Università venete, istituti di ricerca regionali.
L’Osservatorio, guidato da un Comitato esecutivo che elabora annualmente il
programma di attività, si avvale di un gruppo di studio il cui coordinamento scientifico è
affidato a Veneto Lavoro.
Finalità dell’Osservatorio sono lo studio e la valutazione degli aspetti giuridici, sociali ed
economici connessi direttamente ed indirettamente al fenomeno del sommerso.
L’Osservatorio realizza ricerche, promuove seminari di studio, mette a disposizione del
pubblico – tramite il Centro di Documentazione aperto presso la sede regionale dell’Inps
– i materiali bibliografici che raccoglie o produce. Nel 2003 l’Osservatorio ha realizzato
un ampio rapporto. “Attorno al lavoro sommerso in Veneto. Una ricognizione”. La collana
monografie “Iceberg” raccoglie gli approfondimenti successivamente prodotti.

I firmatari del protocollo d’intesa sono: Regione Veneto, Università di Padova, Università di
Venezia, Università di Verona, Unioncamere regionale del Veneto, Federazione regionale
industriali Veneto, Federveneto Api, Confcommercio Veneto, Confesercenti Veneto, Federazione
regionale artigianato Veneto, Cna Veneto, Casa, Unione regionale agricoltori, Cia Veneto,
Federazione regionale coltivatori diretti Veneto, Federalberghi Veneto, Ance Veneto,
Confcooperative unione regionale Veneto, Lega nazionale cooperative, Cgil regionale Veneto, Cisl
regionale Veneto, Uil regionale Veneto, Ugl Veneto, Cisal, Centro Studi Cgia Mestre, Fondazione G.
Corazzin, Coses, Crel, Ires Veneto, Veneto Lavoro, Inail - Direzione regionale Veneto, Inps -
Direzione regionale Veneto, Inps - Comitato regionale Veneto.

Leda Accosta, Marco Giovannini
Inps, Coordinamento Generale Statistico Attuariale

Bruno Anastasia, Maurizio Gambuzza, Danilo Maurizio
Veneto Lavoro, Osservatorio e ricerche
Sommario

1. Introduzione ............................................................................................................. 5

2. Gli archivi amministrativi utilizzati: caratteristiche essenziali, opportunità
   e vincoli...................................................................................................................... 7

     2.1      Le basi dati Inps ............................................................................................ 7
     2.2      La base dati Netlabor .................................................................................... 9

3. La realizzazione del link tra gli archivi considerati ......................................... 11

     3.1      Problemi preliminari ................................................................................... 11
     3.2      Fasi del lavoro .............................................................................................. 13

4. I risultati del link: l’archivio finale...................................................................... 19

5. Elaborazioni sull’archivio finale .......................................................................... 24

6. Conclusioni ............................................................................................................. 27

Riferimenti Bibliografici .............................................................................................. 29

                                                                 3
1.      Introduzione

Nonostante         il    crescente    rilievo    assunto          dalla   presenza         di    lavoratori
extracomunitari nel nostro Paese e nonostante la centralità che il problema
della regolazione dei flussi di immigrazione ha spesso occupato nel dibattito
politico nazionale, la disponibilità di un quadro informativo attendibile sulla
consistenza di questa presenza e sulle sue reali dinamiche risulta ancora
piuttosto carente, pur a fronte di innegabili progressi registrati negli ultimi
tempi.1
Questa situazione riguarda sia la quantificazione della presenza straniera tout
court, sia e soprattutto il suo contributo effettivo al mercato del lavoro,
regolare e tanto più irregolare. Ciò è in larga parte imputabile all’inevitabile
necessità     di        fare    affidamento     su   informazioni          desumibili           da   archivi
amministrativi           che,    anche   quando          creati    ad     hoc   per    monitorare         e
regolamentare la presenza di cittadini o lavoratori immigrati – come nel caso
della     regolarizzazione         prevista     dalla      legge     Bossi-Fini       –,        presentano
inevitabilmente consistenti problemi di trattamento al fine di giungere a
misurazioni credibili dei fenomeni.
Questo dipende dalle caratteristiche stesse delle fonti, poco adatte alla misura
rigorosa degli stock in quanto in genere sono costruite intorno alla rilevazione
di flussi di atti (assunzioni, contribuzioni, iscrizioni, autorizzazioni…) e
presentano notevoli problemi in relazione alla successiva rilevazione delle
uscite o scadenze. Questi problemi sono resi ancor più ardui a causa
dell’accentuata mobilità della popolazione migrante.
Così far quadrare le risultanze emergenti da un lato dall’esame dei permessi di
soggiorno rilasciati, dall’altro dai dati sull’occupazione di fonte Inps, Inail
piuttosto che tratti da stime effettuate dall’Istat (ad es. nell’ambito della
costruzione della contabilità nazionale) o da altri soggetti, risulta impresa
tutt’altro che semplice.
Queste difficoltà, rilevanti già a livello nazionale, si mostrano ancor più
enfatizzate alla scala territoriale infranazionale.

1 Per una documentazione sulla disponibilità di informazioni sulla presenza immigrata nel
nostro Paese cfr. i Dossier Immigrazione curati dalla Caritas.

                                                     5
Con riferimento al Veneto, da alcuni anni sono in corso dei tentativi di
misurarsi con questo problema a partire dall’utilizzo dei dati raccolti presso i
Centri per l’impiego sui movimenti di entrata e uscita dall’occupazione
dipendente privata.2 E, come sempre accade quando la materia è incerta,
l’esigenza principale per una valutazione dei risultati ottenuti diviene la ricerca
di elementi di conferma o di smentita delle risultanze emergenti.
Nell’ambito delle attività avviate dall’Osservatorio regionale sul sommerso
(attivato in Veneto nel 2001 e che vede tra gli attori costituenti Inps e Veneto
Lavoro), si è intravista la possibilità di percorrere una strada originale per lo
studio dell’occupazione regolare dei lavoratori extracomunitari presenti nella
regione.
È questo il contesto in cui ha trovato motivazione l’esperienza di ricerca qui
documentata, che ha teso a sperimentare il linkage tra le banche dati dei Cpi
del Veneto e gli archivi nazionali dell’Inps in relazione ai lavoratori
extracomunitari presenti nel mercato del lavoro veneto. L’obiettivo è stato
quello di giungere alla costruzione di una base dati attendibile che
permettesse:
−   di quantificare correttamente la consistenza dell’occupazione regolare di
    lavoratori extracomunitari nel 2000, e al contempo,
−   di disporre di una misura della qualità e della convergenza tra le due basi
    amministrative.
D’altra parte, il percorso di ricerca comune ai due istituti coinvolti (Veneto
Lavoro e Inps) voleva cercare di aprire ad una maggiore condivisione – e
possibilmente alla sperimentazione sulle rispettive fonti – delle questioni di
misura che sottendono il trattamento di fonti amministrative sufficientemente
simili.

2 Per una documentazione in merito si rinvia ai dossier “Lavoratori extracomunitari in Veneto.
Un quadro aggiornato” in www.venetolavoro.it; per le problematiche legate all’esame della
presenza dei lavoratori immigrati cfr. Anastasia B., Gambuzza M. e Rasera M. (2001).

                                              6
2.     Gli   archivi     amministrativi    utilizzati:     caratteristiche       essenziali,
       opportunità e vincoli

Il lavoro si basa sull’incrocio delle informazioni raccolte in diversi archivi
amministrativi,        accentrati   (per   quanto      riguarda   l’Inps)    o     articolati
territorialmente (come nel caso di Netlabor, con basi dati infraprovinciali
organizzate per Centri per l’impiego).
Prima di procedere all’esposizione dei risultati ottenuti, è dunque opportuno
offrire qualche essenziale indicazione sulle caratteristiche salienti delle basi
dati utilizzate, con riferimento al dominio di osservazione (tematico, temporale
e territoriale), alle modalità di alimentazione degli archivi e alle principali
classificazioni utilizzate.

2.1      Le basi dati Inps

Per quanto riguarda le basi dati dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
(di seguito Inps) sono state utilizzate le informazioni presenti in due distinti
archivi: l’Archivio anagrafico dei lavoratori extracomunitari e l’Archivio delle
posizioni contributive.
L'Archivio anagrafico dei lavoratori extracomunitari è costituito presso l’Inps
come previsto dal testo unico (d.lgs. 286/1998) e dal regolamento di
attuazione     (d.p.r.    394/1999)    delle       norme   sull’immigrazione.      In   esso
confluiscono le comunicazioni da parte degli uffici competenti relative al
rilascio di autorizzazioni o abilitazioni all’esercizio di attività di lavoro
autonomo e all’iscrizione nelle liste di collocamento nei casi in cui il permesso
di soggiorno è utilizzato per motivo diverso da quello riportato sul documento.
Alle Questure spetta invece la comunicazione delle iscrizioni o variazioni
anagrafiche derivanti dal rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno per
motivi di lavoro.
Alla formazione dell’Archivio anagrafico contribuiscono quindi le comunicazioni
provenienti essenzialmente da tre diverse fonti informative:
−     l’archivio dei permessi di soggiorno non scaduti e rilasciati per motivi di
      lavoro, proveniente dalle Questure;

                                               7
−   l’archivio delle denunce nominative dei rapporti di lavoro che il datore di
    lavoro è obbligato a comunicare all’atto della nascita e/o cessazione del
    rapporto di lavoro, proveniente dall’Inail;
−   l’archivio Anagrafico Unico (denominato Arca) di coloro che a qualunque
    titolo presentano una contribuzione negli archivi dell’Inps (Archivio delle
    pensioni, Archivi contributivi, Archivi delle prestazioni temporanee).
Il riferimento temporale dell’Archivio anagrafico dei lavoratori extracomunitari
risente della periodicità di aggiornamento delle diverse fonti di alimentazione;
di norma la sua elaborazione avviene due volte l’anno. In particolare: l’archivio
dei permessi di soggiorno viene inoltrato una o due volte l’anno; le denunce
provenienti dall’Inail sono aggiornate in tempo reale; per quanto attiene
l’archivio Arca l’aggiornamento è legato a quello dei singoli archivi che lo
generano. In particolare per la ricerca qui descritta i dati Inps si riferiscono
alle contribuzioni presenti al 31/12/2002, i dati delle Questure ai permessi di
soggiorno validi al 31/01/2004.
Per quanto attiene l’individuazione della cittadinanza, questa avviene in
maniera differente nei tre casi: nell’archivio dei permessi di soggiorno è
desunta da quella presente sul passaporto o sul documento equipollente del
richiedente; nell’archivio delle denunce nominative dei rapporti di lavoro si
assume coincidere con lo stato di nascita contenuto nel codice fiscale;
nell’archivio anagrafico unico può essere desunta (se presente) dalla
dichiarazione contributiva, altrimenti è dedotta dal codice fiscale (come sopra).

Il secondo archivio utilizzato è quello delle posizioni contributive presenti
presso l’Inps, relative sia al lavoro dipendente che al lavoro autonomo.
Nell’ambito di questo lavoro, per coerenza con l’universo di osservazione della
fonte Netlabor, si è utilizzato un sottoinsieme dell’archivio relativo solo al
lavoro dipendente; in particolare sono state estratte le sole contribuzioni che
afferiscono ai lavoratori dipendenti del settore privato, ai lavoratori domestici
ed ai lavoratori agricoli. A queste tre diverse tipologie di lavoratori sono
associate   altrettante   modalità   di   registrazione   dei   periodi   coperti   da
contribuzione:
−   per i lavoratori del settore privato le aziende presentano annualmente (a
    partire dal 1998) un’apposita dichiarazione unica, il modello 770, valida ai

                                          8
fini della comunicazione all’Inps delle retribuzioni ai fini previdenziali e
      assistenziali. Il modello è composto di una serie di quadri (circa 20): quelli
      di interesse sono due, il quadro SA ed il quadro SS;
−     le posizioni contributive dei lavoratori domestici sono il risultato della
      denuncia di assunzione (mod. LD09) effettuata dal datore di lavoro e dei
      bollettini di conto corrente postale con i quali trimestralmente vengono
      versati i contributi dovuti;
−     anche per i lavoratori agricoli (operai) la registrazione dei periodi di
      contribuzione avviene trimestralmente attraverso la dichiarazione di
      manodopera agricola (mod. DMAG).
In tutti e tre i casi l’origine non comunitaria dei lavoratori viene determinata
sulla base del paese di nascita indicato nel codice fiscale.

2.2      La base dati Netlabor

Le informazioni tratte dalle basi dati Netlabor, denominazione del sistema
informatico utilizzato presso i Centri per l’impiego del Veneto (d’ora in poi:
Cpi), derivano dalle comunicazioni obbligatorie che tutti i datori di lavoro del
settore privato sono tenuti ad effettuare, con tempestività (entro cinque giorni
dall’evento), ogni qualvolta instaurano, modificano o cessano un rapporto di
lavoro dipendente, a prescindere che questo riguardi un cittadino italiano,
comunitario o extracomunitario3. L’universo di osservazione è dunque
rappresentato dall’insieme del lavoro dipendente privato ed esclude il lavoro
autonomo e quello nella Pubblica Amministrazione (con l’eccezione delle
mansioni di basso livello per le quali è previsto il passaggio attraverso le
graduatorie predisposte dai Cpi).
Dal punto di vista territoriale le comunicazioni vengono sempre effettuate al
Cpi in cui ricade l’unità produttiva che impiega il lavoratore. Ciò può
contribuire a spiegare, almeno parzialmente, le differenze rilevabili rispetto alle
statistiche    dell’Inps,    dato    che      quest’Istituto    offre   invece   alle   imprese
plurilocalizzate     la   possibilità    di    scegliere   il   cosiddetto    “accentramento

3  Un secondo ambito di informazioni raccolte nelle basi dati dei Cpi, ma non utilizzate in questo
contributo di ricerca, è costituito dalla cosiddetta “disoccupazione amministrativa”, ovvero dalle
informazioni relative ai soggetti alla ricerca di lavoro che si rivolgono ai servizi pubblici per
l’impiego.

                                                  9
contributivo”, ovverosia di eleggere una specifica sede per la comunicazione
dell’insieme delle informazioni sulla consistenza occupazionale dell’impresa
(finendo così per distorcere l’effettiva distribuzione spaziale della struttura
occupazionale). Nel contesto che viene qui esaminato si è però provveduto ad
annullare l’effetto dell’accentramento contributivo, utilizzando l’informazione
sulla provincia nella quale il lavoratore esplica la propria attività di lavoro.
L’informatizzazione relativamente recente dei Cpi4 ed il carattere continuo del
flusso di comunicazioni fanno della fonte Netlabor un riferimento prezioso e al
contempo problematico per l’analisi del mercato del lavoro locale5. Gli elementi
di forza sono costituiti dall’elevato dettaglio territoriale dei dati, dal livello di
aggiornamento (teoricamente in tempo reale), dalla ricchezza di informazioni
sulla natura dei rapporti di lavoro (tipologia contrattuale e di orario, durata,
inquadramento…) e sulle caratteristiche dei due contraenti (impresa e
lavoratore). Gli elementi problematici sono rappresentati – oltre che dalle più
generali questioni legate alla non sempre agevole manipolazione a fini statistici
degli archivi amministrativi – soprattutto dalle dimensioni temporali che
definiscono l’universo osservato. Infatti da un lato si riscontrano notevoli
problemi nel mantenimento di un tempestivo ritmo nelle attività di data entry,
per di più con una variabilità considerevole tra i diversi Cpi6; dall’altro lato,
registrando solo informazioni su eventi che si verificano via via nel tempo, non
si dispone di un quadro esaustivo dell’occupazione dipendente privata e
risultano sconosciuti tutti i lavoratori con una tenure superiore ai sette-otto
anni (tenendo conto dell’avvio effettivo dell’informatizzazione) e non interessati
nel periodo osservato da modifiche contrattuali.7

4 Nella realtà veneta l’avvio della gestione informatizzata degli uffici (ex Scica) risale alla metà
degli anni ’90; a partire dal 1997 si può ritenere attendibile la copertura dell’intero territorio
regionale.
5 Per una approfondita presentazione della fonte e delle sue potenzialità si rinvia a Bassi F. et
Al. (2002).
6 Dal punto di vista generale la difficoltà di disporre di finestre temporali omogenee e coerenti è
determinata da un lato dall’eterogenea epoca di avvio dell’informatizzazione nel territorio
regionale e, successivamente, dal susseguirsi di mutamenti nel sistema informatico gestionale
che hanno creato discontinuità nei livelli di alimentazione delle basi dati; dall’altro lato da
problemi, variabili localmente, nel tenere il passo nell’aggiornamento dei dati con il flusso delle
comunicazioni. In relazione a quest’ultimo aspetto, uno dei problemi maggiori riguarda il deficit
di inserimento degli eventi di cessazione dei rapporti di lavoro.
7 Quest’ultimo aspetto impedisce di giungere ad una quantificazione corretta dello stock di
occupazione, ovvero a calcolare il numero di coloro che risultano, ad una determinata data, con
un rapporto di lavoro “aperto”. Secondo elaborazioni recentemente condotte si può stimare che,

                                                 10
L’esperienza consolidata ormai da numerosi anni sulle basi dati Netlabor ha
portato, non solo nel Veneto, a raffinare le modalità di trattamento dei dati
raccolti dai Cpi e a migliorare la qualità delle informazioni prodotte sulla base
di questa fonte amministrativa. Da statistiche aggregate sul volume dei flussi
registrati (assunzioni e cessazioni) si è così passati alla definizione di nuove
misure della mobilità del lavoro e allo sviluppo di numerosi approfondimenti
tematici sulle dinamiche del mercato del lavoro regionale.8
Per quanto riguarda specificamente la problematica dei lavoratori immigrati, la
loro    individuazione      avviene     in    maniera      agevole     e   certa    sulla    base
dell’informazione sulla cittadinanza, raccolta da sistema.

3.     La realizzazione del link tra gli archivi considerati

3.1     Problemi preliminari

Prima di descrivere la fase di elaborazione relativa all’incrocio tra gli archivi
Inps e quelli Netlabor, riassumiamo i principali aspetti legati all’organizzazione
di questo lavoro e al trattamento di dati sensibili.
Come è noto le Pubbliche Amministrazioni utilizzano in generale database di
grandi dimensioni e ricchi di informazioni, che spesso vengono scambiate con
Istituti, Organizzazioni ed altri Enti. In questo contesto sicuramente gioca un
ruolo di primo piano l’Inps, per il numero e la consistenza dei propri archivi
amministrativi. Per tali caratteristiche, l’Inps è coinvolto ormai da tempo in
progetti di secondary data collection: per esempio, in luogo di effettuare
un’apposita rilevazione sulle piccole e medie imprese (raccolta dati di tipo
primario), l’Istat utilizza le informazioni presenti negli archivi Inps dei modelli

nonostante il ridotto arco temporale osservato, nel Veneto il sistema Netlabor copra
complessivamente circa i 2/3 dello stock di occupati. Ciò è dovuto alle caratteristiche del
mercato del lavoro regionale che, anche per effetto dell’elevata nati/mortalità delle imprese,
risulta contraddistinto da una elevata mobilità del fattore lavoro. Con riferimento alla sola
componente dei lavoratori immigrati riteniamo inoltre che la sottostima possa essere
particolarmente contenuta: tenendo conto della relativamente recente presenza nel territorio
veneto di manodopera immigrata, si ritiene trascurabile il numero di stranieri che possano avere
una situazione occupazionale talmente stabile da non aver dato luogo, nel periodo osservato, a
nuovi flussi di comunicazione che li possano aver resi visibili al sistema.
8 In ambito veneto le esperienze di utilizzo dei dati Netlabor sono per lo più avvenute all’interno

di uno specifico progetto, avviato nel 1996 e definito non a caso ValNet, ovvero “valorizzazione
della fonte Netlabor”. Per una documentazione dei materiali prodotti si rinvia a Veneto Lavoro –
Osservatorio e ricerche (2005). Per una illustrazione delle misure di mobilità del lavoro
desumibili dalla fonte si rinvia a Anastasia B. et Al. (2004).

                                                 11
DM10 (raccolta dati di tipo secondario). Tale pratica – che in Europa sta
divenendo lo standard di riferimento – accanto al notevole vantaggio di
ottimizzare tempi e costi, riducendo al contempo il cosiddetto “onere
statistico”, pone dei problemi di qualità del dato amministrativo e di privacy.
La riservatezza del dato viene meno quando lo stesso, raccolto per fini
amministrativi, viene utilizzato per altre finalità (compresa quella statistico-
informativa), che nulla hanno a che vedere con le esigenze che hanno
promosso la collezione dei dati. Allo scopo, le informazioni di ogni singolo
record sono suddivise in “sensibili” e “non sensibili”. Circa le prime,
rappresentate da nome, cognome, razza, indirizzo, eccetera, si pone la
questione di quale decisione adottare per garantire la riservatezza del dato. In
genere la soluzione adottata consiste nel non fornire alcune di queste variabili
(es. nome e cognome) e nel rendere anonime le rimanenti (es. codice fiscale
reso anonimo). Chiaramente, qualsiasi soluzione s’inserisce in una più ampia
cornice istituzionale ed organizzativa di rapporti tra i soggetti coinvolti e tiene
conto delle ragioni originarie del rapporto di collaborazione e degli aspetti
pratici dello stesso.
Nell’ambito del presente lavoro, le finalità “sperimentali” di giungere ad una
verifica di qualità dei dati raccolti in diverse basi dati amministrative hanno
imposto la necessità di mantenere un riferimento univoco ai diversi soggetti
(riferimento non dato esclusivamente dal codice fiscale, ma anche da altri
elementi che permettessero di giungere ad un’individuazione univoca dei
soggetti: nome e cognome, nazionalità, luogo di lavoro…). Ma al contempo, pur
coinvolgendo amministrazioni distinte, il progetto attivato poteva configurarsi
come un’attività “eccezionale” di manutenzione delle basi dati amministrative
attraverso l’allineamento di diversi archivi. Ciò ha fornito la cornice
organizzativa del presente lavoro, che ha mantenuto per altro gli standard di
riservatezza e i criteri di sicurezza nella circolazione delle informazioni che già
contraddistinguono l’attività dei due Enti. In questa stessa direzione, solo
all’Inps è stato lasciato il compito di effettuare il linkage tra le basi dati, anche
in virtù della maggiore consistenza e articolazione delle informazioni che esso
gestisce.
In un primo tempo, Veneto Lavoro ha fornito all’Inps i dati dei lavoratori
extracomunitari presenti al 31/12/2000 negli archivi Netlabor delle province

                                          12
di Treviso e Vicenza. Con questo campione di dati è stato realizzato l’incrocio
con i dati presenti nell’archivio anagrafico dei lavoratori extracomunitari
costituito presso l’Inps. Il buon esito di questo confronto ha consentito di
definire il percorso successivo, per il quale sono stati individuati due obiettivi:
−     generare un archivio nel quale ad ogni lavoratore, comune ad entrambi gli
      archivi amministrativi, siano associati alcuni descrittori della posizione
      lavorativa presenti negli archivi dei due enti;
−     individuare i lavoratori presenti solamente nelle base dati di uno dei due
      Enti.

3.2      Fasi del lavoro

La prima fase è consistita nella definizione e nella selezione dell’universo di
lavoratori presenti nel mercato del lavoro veneto sulla base delle informazioni
raccolte presso i Cpi. Per ragionare correttamente sulla presenza della
manodopera extracomunitaria ci è parso in sostanza opportuno considerare
non solo i soggetti presenti in qualità di occupati ad una determinata data
(utilizzando quindi un concetto di stock puntuale di occupazione), quanto
isolare l’insieme dei lavoratori che, all’interno di una finestra temporale
definita      (l’anno    2000),     avessero       lavorato      almeno       un     giorno     e,
conseguentemente, ricevuto un versamento contributivo presso l’Inps (secondo
una definizione di stock-flusso di occupazione).
Da Netlabor sono stati quindi selezionati tutti i lavoratori extracomunitari che
risultavano aver lavorato nel corso dell’anno 2000. Si tratta di 90.347
individui, dei quali 66.102 risultavano occupati a fine periodo di osservazione
(31 dicembre), mentre per i rimanenti 24.245 il periodo di lavoro nel corso
dell’anno in esame aveva rappresentato o la coda di un rapporto di lavoro nato
in precedenza o un’occasione (singola o multipla) di impiego temporaneo9.
È stato così costruito un archivio nel quale, per ciascuno di questi lavoratori,
sono stati riportati alcuni attributi individuali (identificativo – codice fiscale –,

9  L’archivio sul quale sono state eseguite queste elaborazioni risultava aggiornato all’inizio del
2003 e risentiva dei problemi di aggiornamento e completezza delle informazioni presenti in
alcuni Cpi della regione.

                                                 13
sesso, cittadinanza), informazioni sull’occupazione10 (date di inizio e di
eventuale conclusione del rapporto, tipologia contrattuale applicata) e
informazioni sull’azienda (denominazione e codice fiscale, localizzazione,
settore di attività secondo l’ateco91 a cinque digit).
Sulla base delle informazioni contenute in questo archivio, presso l’Inps
(seconda fase) si è proceduto all’abbinamento, tramite la chiave “codice
fiscale”, dei lavoratori selezionati con tutti i soggetti presenti nell’archivio
anagrafico     degli    extracomunitari        (avendo      preventivamente         scartato    da
quest’ultimo eventuali codici fiscali ripetuti). Il risultato di tale operazione è
stato che dei 90.347 soggetti presenti in Netlabor, 78.446 (pari circa all’87%)
hanno trovato un corrispondente nell’archivio anagrafico, mentre i rimanenti
11.901 risultavano conosciuti solo da Netlabor.
La    presenza     nell’archivio     anagrafico       non    implica     tuttavia     ancora     la
realizzazione di un abbinamento corretto, nel senso che un soggetto presente
nell’anagrafica Inps potrebbe risultare occupato in un’altra regione, in un altro
periodo temporale, in una posizione di lavoro non coerente con l’universo di
osservazione di Netlabor (lavoro autonomo, domestico etc) o, ancora, potrebbe
essere presente solo in archivi non Inps (Inail, Polizia). Si è dunque reso
necessario un percorso più analitico per giungere alla costruzione di una
nuova base dati in grado di integrare con maggiore esattezza le informazioni
contenute in Netlabor e quelle dei diversi archivi nazionali.
I criteri adottati hanno poggiato su livelli differenziati di abbinamento in
funzione di almeno tre dimensioni:
−    il tipo di archivio nazionale con il quale risultava avvenuto il match11,
     definendo una esplicita gerarchia in funzione della congruenza della base
     di osservazione (lavoratori dipendenti, agricoli, altre fonti amministrative);
−    l’anno nel quale è rilevata la presenza del soggetto;
−    l’ambito territoriale di riferimento.

10  Nel caso di lavoratori che nel corso del 2000 hanno instaurato e/o concluso più rapporti di
lavoro si è preso in considerazione solo l’ultimo rapporto avviato nell’anno. Per gli
approfondimenti di analisi svolti in seguito, alcune informazioni (come ad esempio quelle
sull’effettivo numero di giorni lavorati nel corso dell’anno) sono state ricostruite sulla base dati
originaria.
11  I diversi archivi fanno riferimento a diverse gestioni: OBG – fondo obbligatorio pensionistico
dei lavoratori dipendenti; FS – fondi speciali; AGR – fondo dipendenti agricoli; LD – fondo
lavoratori domestici; più altre minori legate al lavoro autonomo. Nel seguito del testo si
utilizzeranno le sigle sopra indicate per riferirsi a ciascuna gestione.

                                                 14
Dal punto di vista procedurale i record estratti da Netlabor e linkati con
l’archivio anagrafico sono stati sottoposti a passaggi successivi di verifica,
logicamente ordinati, che hanno portato ad individuare anche il livello di
qualità del match secondo il seguente schema:

Prospetto 1 – Schema seguito per l’abbinamento
             Anno di
 Requisiti                   Fondo                          Regione di lavoro
             contribuzione
     1        2000           OBG, FS                        Veneto
     2        2000           AGR, LD                        Veneto
     3       2000           OBG, FS, AGR, LD               diversa da Veneto

Questa fase di lavoro è stata realizzata procedendo per abbinamenti
successivi, nel senso che i 78.446 soggetti sono stati abbinati dapprima con il
sottoinsieme dell’archivio delle contribuzioni definito dal requisito numero 1; i
rimanenti con il sottoinsieme definito dal requisito numero 2 e così via fino al
nono sottoinsieme. In sostanza, per esemplificare:
1) il primo livello di abbinamento ha riguardato gli archivi del fondo lavoratori
    dipendenti (OBG) e dei fondi speciali (FS) del 2000 e il criterio della
    localizzazione interna al Veneto;
2) un secondo livello ha riguardato l’archivio contenente i lavoratori domestici
    (LD) e gli operai agricoli (AGR), sempre con riferimento all’anno 2000 e al
    Veneto;
3) un terzo livello ha riguardato di nuovo gli archivi OBG e FS, sempre in
    relazione al Veneto ma in riferimento ad anni antecedenti il 2000;
4) un quarto livello ha riguardato gli archivi LD e AGR in riferimento al Veneto
    ma ad anni anteriori il 2000….
Una volta individuati i soggetti rispondenti a tali requisiti, occorreva fornire
una serie di informazioni quali la provincia di lavoro e la posizione lavorativa
da prendere in considerazione. Per la realizzazione di tale fase è stato utilizzato
l’archivio contributivo degli extracomunitari che contiene le contribuzioni di

                                                       15
ciascun soggetto; e visto che un soggetto può avere più contribuzioni in un
medesimo anno (riferite a fondi diversi, a province diverse, ecc.) si è deciso di
scegliere quella con il maggior numero di settimane di contribuzione nell’anno.
Analogamente, quando un soggetto presentava più anni di contribuzione, si è
scelto di considerare l’anno più vicino al 2000.
Alcuni dei soggetti abbinati in base all’archivio anagrafico sono risultati infine
presenti solo in altri archivi Inps o in quelli dell’Inail o delle Questure, rispetto
a cui non si dispone presso l’Inps di informazioni aggiuntive utili ai fini del
presente lavoro né tanto meno di un preciso riferimento spaziale e temporale
relativamente alla presenza dei soggetti nel territorio nazionale.
Per riunire i risultati fin qui ottenuti si è proceduto ad aggiungere, al file dei
90.347 soggetti presenti in Netlabor, una variabile denominata link avente le
seguenti modalità con i relativi significati:

Prospetto 2 – Modalità di abbinamento

 Modalità   Significato

    1       ABBINATO in base al requisito 1
    2       ABBINATO in base al requisito 2
    3       ABBINATO in base al requisito 3
    4       ABBINATO in base al requisito 4
    5       ABBINATO in base al requisito 5
    6       ABBINATO in base al requisito 6
    7       ABBINATO in base al requisito 7
    8       ABBINATO in base al requisito 8
    9       ABBINATO in base al requisito 9
    A       ABBINATO con archivio POLIZIA
    B       ABBINATO con archivi INPS
    C       ABBINATO con archivio INAIL
    D       ABBINATO con archivi INPS, INAIL e POLIZIA
    E       ABBINATO con archivi INPS e POLIZIA
    F       ABBINATO con archivi INAIL e POLIZIA
    G       ABBINATO con archivi INPS e INAIL
  blank     NON ABBINATO

Le modalità numeriche individuano i soggetti rispondenti ai requisiti fissati (e
che individuano altrettanti sottoinsiemi nell’archivio contributivo), mentre
quelle alfanumeriche i soggetti comunque abbinati, ma che non rispettano i
requisiti stabiliti. Per gli abbinati in base alle modalità numeriche da 1 a 9
sono state aggiunte anche una serie di altre variabili desunte dagli archivi

                                                         16
contribuzioni: anno e fondo di contribuzione, provincia di lavoro, numero di
settimane contributive.
Questa fase si è conclusa con la costruzione di un nuovo file contenente, oltre
alle informazioni già ricavate in riferimento ai 90.347 soggetti, l’esito del
linkage (secondo la codifica richiamata sopra) e, nei casi abbinati, le
informazioni desunte dagli archivi Inps. La tab. 1 riporta la distribuzione delle
modalità dell’abbinamento.

Tab. 1 – Distribuzione delle modalità di abbinamento (primo linkage)
                                                                                         Valori cumulati
 Link               Tipologia di abbinamento
                                                           Frequenza    Percentuale   Frequenza   Percentuale
        Fondo lav. dipendente e FS - anno 2000 -
  1                                                            58.399        74,44       58.399            74,44
        Veneto
        Fondo AGR e lav. Domestico - anno 2000 -
  2                                                             4.377          5,58      62.776            80,02
        Veneto
  3     Fondo lav. dipendente e FS - ante 2000 - Veneto         4.606          5,87      67.382            85,90
        Fondo AGR e lav. Domestico - ante 2000 -
  4                                                              891           1,14      68.273            87,03
        Veneto
  5     OBG, FS, AG, LD - anno 2000 - fuori Veneto               890           1,13      69.163            88,17
  6     Altro Inps - anno 2000 - Veneto                           17           0,02      69.180            88,19
  7     Altro Inps - anno 2000 - fuori Veneto                     12           0,02      69.192            88,20
  8     OBG, FS, AG, LD - post 2000 - Veneto                    1.329          1,69      70.521            89,90
  9     OBG, FS, AG, LD - post 2000 - fuori Veneto               290           0,37      70.811            90,27
  A     Archivi Polizia                                         1.978          2,52      72.789            92,79
  B     Altri archivi Inps                                        81           0,10      72.870            92,89
  C     Archivi Inail                                           2.448          3,12      75.318            96,01
  D     Archivi Inps, Polizia e Inail                            182           0,23      75.500            96,24
  E     Archivi Inps e Polizia                                   181           0,23      75.681            96,48
  F     Archivi Inail e Polizia                                 2.649          3,38      78.330            99,85
  G     Archivi Inps e Inail                                     116           0,15      78.446       100,00
        Totale abbinati                                        78.446       100,00
        Non abbinati                                           11.901
        Totale                                                 90.347

La terza fase è stata eseguita grazie ad una procedura di abbinamento che, in
generale, accoppia due soggetti in base alle variabili nome, cognome e data di
nascita. In particolare tale procedura “accoppia” due osservazioni se le tre
variabili rispettano una serie di condizioni in base alle quali può dedursi che
trattasi della stessa persona. Applicando tale procedura agli 11.901 soggetti
non abbinati nella fase precedente si ottiene l’abbinamento di ulteriori 4.121

                                                          17
soggetti (per i quali dunque vi era ragionevolmente un’incongruenza nella
definizione del codice fiscale)12.
A seguito di questo ulteriore passaggio i soggetti conosciuti solo da Netlabor
scendono da 11.901 a 7.780. Per i 4.121 soggetti abbinati grazie a
quest’ultima procedura si è proceduto ad un’analisi simile a quella descritta
nella prima fase ed i risultati sono stati riportati nell’archivio finale. La tab. 2
riporta la distribuzione delle modalità di abbinamento per questo sottoinsieme
di lavoratori.

Tab. 2 – Distribuzione delle modalità di abbinamento (secondo linkage)
                                                                                          Valori cumulati
 Link                Tipologia di abbinamento
                                                            Frequenza    Percentuale   Frequenza   Percentuale
         Fondo lav. dipendente e FS - anno 2000 -
     1                                                           2.113        51,27        2.113            51,27
         Veneto
         Fondo AGR e lav. Domestico - anno 2000 -
     2                                                            206           5,00       2.319            56,27
         Veneto
     3   Fondo lav. dipendente e FS - ante 2000 - Veneto          466         11,31        2.785            67,58
         Fondo AGR e lav. Domestico - ante 2000 -
     4                                                             59           1,43       2.844            69,01
         Veneto
     5   OBG, FS, AG, LD - anno 2000 - fuori Veneto                74           1,80       2.918            70,81
     6   Altro Inps - anno 2000 - Veneto                            3           0,07       2.921            70,88
     7   Altro Inps - anno 2000 - fuori Veneto                      2           0,05       2.923            70,93
     8   OBG, FS, AG, LD - post 2000 - Veneto                     454         11,02        3.377            81,95
     9   OBG, FS, AG, LD - post 2000 - fuori Veneto                51           1,24       3.428            83,18
     A   Archivi Polizia                                          382           9,27       3.810            92,45
     B   Altri archivi Inps                                        86           2,09       3.896            94,54
     C   Archivi Inail                                            109           2,64       4.005            97,19
     D   Archivi Inps, Polizia e Inail                             12           0,29       4.017            97,48
     E   Archivi Inps e Polizia                                    23           0,56       4.040            98,03
     F   Archivi Inail e Polizia                                   77           1,87       4.117            99,90
     G   Archivi Inps e Inail                                       4           0,10       4.121       100,00
         Totale abbinati                                         4.121       100,00
         Non abbinati                                            7.780
         Totale                                                 11.901

La quarta e ultima fase ha riguardato l’individuazione dei soggetti non presenti
nella base dati Netlabor e che invece risultano presenti negli archivi Inps, in
particolare nei fondi OBG o FS, con contribuzioni relative al 2000 e con
localizzazione in Veneto.

12 Questo aspetto può essere dovuto al fatto che negli archivi Netlabor in passato era possibile
generare da sistema il codice fiscale di un lavoratore sulla base dei dati anagrafici dichiarati,
senza tuttavia un rigoroso controllo dei casi di omocodia presenti. Con ciò generando errate
identificazioni dei soggetti.

                                                           18
Per la realizzazione di tale fase si è proceduto dapprima a costruire il
sottoinsieme dell’archivio contributivo individuato dai requisiti suddetti e, poi,
all’abbinamento con i 90.347 soggetti presenti in Netlabor. I lavoratori
individuati, presenti anche nell’archivio del Ministero degli Interni, risultano
essere 18.556. Per questi soggetti sono state reperite le informazioni desunte
dagli archivi contribuzioni.

4.     I risultati del link: l’archivio finale

Il risultato del percorso sviluppato è riassunto nello schema 1 che rende conto
della complessità del quadro informativo che presiede l’osservazione rigorosa
dei fenomeni sociali sulla base delle fonti amministrative esistenti nel nostro
Paese.
Degli oltre 90.000 lavoratori presenti negli archivi dei Cpi del Veneto con
riferimento al solo anno 2000, poco più del 91% risulta presente nell’archivio
anagrafico nazionale; una quota non trascurabile (ben 7.780 lavoratori, pari
all’8,6%) è completamente sconosciuta, mentre 7.600 soggetti non presentano
versamenti contributivi presso l’Inps, anche se risultano in qualche modo
conosciuti al sistema per effetto delle pratiche di rilascio del permesso di
soggiorno (archivio polizia) o di versamenti antinfortunistici presso l’Inail.

Schema 1 – Il quadro finale dell’abbinamento tra Netlabor e l’Archivio anagrafico extracomunitari

                                    7.780      Sconosciuti nell'archivio anagrafico nazionale

                                                                         16.130
                                                      POLIZIA                             INPS

     Lavoratori presenti in                              2.360                               3.662
     Netlabor (stock-flusso)                                             47.167
                =
                                   82.567                        2.726            7.965
            90.347

                                                                          2.557

                                                                         INAIL

        Lavoratori presenti solo negli archivi Inps                      18.556

                                                 19
La sovrapposizione delle informazioni raccolte dalle diverse amministrazioni
interessate appare sì significativa ma è certamente lontana dal delineare un
quadro coerente di osservazione, tanto più se ricordiamo che per le Questure e
per l’Inail nell’archivio anagrafico non risulta alcun riferimento spazio-
temporale relativo alle informazioni possedute da quegli Enti.
Per precisare meglio i risultati del processo di abbinamento bisogna tuttavia
restringere l’attenzione al solo gruppo di individui per i quali si registra la
presenza negli archivi Inps (circa 74mila soggetti) e, tra questi, cogliere i
diversi livelli di coerenza con le informazioni Netlabor. Come si può notare
dall’esame della tab. 3:
−   solo 2/3 dei lavoratori estratti da Netlabor trova un abbinamento “pieno”
    nella base Inps, ovvero risulta correttamente inserito nel fondo dei
    lavoratori dipendenti (OBG e FS) con versamenti nel 2000 e lavoro nel
    Veneto; considerando anche i lavoratori agricoli e domestici si supera la
    soglia del 72%;
−   quasi il 7% dei soggetti risulta in uno dei fondi Inps relativi al Veneto ma
    con versamenti riferiti ad anni precedenti il 2000, mentre una quota
    minore (2,4%) presenta addirittura versamenti solo in anni successivi;
−   di minore incidenza risulta l’insieme dei casi che mostra un’eterogeneità tra
    le due fonti nell’attribuzione territoriale del luogo di lavoro.
Uno dei segnali più espliciti della presenza di incongruenze tra le fonti in
esame     deriva      quindi   dalla   diversa    attribuzione    del   periodo   di
lavoro/contribuzione, che pare indicare da una parte, con riferimento a
Netlabor, la presenza di casi di mancata registrazione delle cessazioni dei
rapporti di lavoro (tipo di link 3 e 4), d’altro lato possibili ritardi (se non
proprio di fenomeni di evasione contributiva) nell’effettuazione dei versamenti
all’Inps (tipo link 8 e 9).

                                           20
Tab. 3 – Distribuzione dei lavoratori Netlabor in funzione delle modalità di abbinamento
         con gli archivi disponibili presso l’Inps
                                                   Tipo di presenza nel 2000
                                                               Cessato            Stock 31/12             Totale
                                                             v.a.          %      v.a.           %      v.a.          %
      Fondo lav. dipendente e FS - anno 2000 -
 1                                                         15.228        62,8   45.284     68,5       60.512        67,0
      Veneto
      Fondo AGR e lav. Domestico - anno 2000 -
 2                                                          2.303         9,5    2.280          3,4    4.583         5,1
      Veneto
      Fondo lav. dipendente e FS - ante 2000 -
 3                                                            899         3,7    4.173          6,3    5.072         5,6
      Veneto
      Fondo AGR e lav. Domestico - ante 2000 -
 4                                                            235         1,0     715           1,1     950          1,1
      Veneto
 5    OBG, FS, AG, LD - anno 2000 - fuori Veneto              409         1,7     555           0,8     964          1,1
 6    Altro Inps - anno 2000 - Veneto                            5        0,0      15           0,0      20          0,0
 7    Altro Inps - anno 2000 - fuori Veneto                      4        0,0      10           0,0      14          0,0
 8    OBG, FS, AG, LD - post 2000 - Veneto                    553         2,3    1.230          1,9    1.783         2,0
 9    OBG, FS, AG, LD - post 2000 - fuori Veneto              184         0,8     157           0,2     341          0,4
 A    Archivi Polizia                                         432         1,8    1.928          2,9    2.360         2,6
 B    Altri archivi Inps                                       57         0,2     110           0,2     167          0,2
 C    Archivi Inail                                           928         3,8    1.629          2,5    2.557         2,8
 D    Archivi Inps, Polizia e Inail                            84         0,3     110           0,2     194          0,2
 E    Archivi Inps e Polizia                                   39         0,2     165           0,2     204          0,2
 F    Archivi Inail e Polizia                                 886         3,7    1.840          2,8    2.726         3,0
 G    Archivi Inps e Inail                                     46         0,2      74           0,1     120          0,1
      Totale abbinati                                      22.292        91,9   60.275     91,2       82.567        91,4
      Lavoratori sconosciuti                                1.953         8,1    5.827          8,8    7.780         8,6
      Totale complessivo                                   24.245     100,0     66.102    100,0       90.347       100,0
Fonte: ns. elab. su Archivi Inps e Netlabor

D’altra parte si può notare che per un individuo risultare presente in Netlabor
a stock a fine anno o cessato nel corso dello stesso (includendo in questa
dizione tanto coloro che nel corso del 2000 hanno interrotto un lavoro nato in
precedenza – gli “usciti” dalla condizione di occupato13 – quanto coloro che
sono       “transitati”)          non         influisce      significativamente            sulla        probabilità
dell’abbinamento: tra gli occupati a fine anno i non abbinati sono 8,8%,
mentre tra i cessati l’8,1%. Ma certamente si riscontrano alcune differenze tra
i due sottoinsiemi:
−    tra i lavoratori a stock al 31 dicembre – anche per effetto di storie lavorative
     più lunghe – pesano maggiormente gli abbinamenti “certi”, ovvero con il
     fondo OBG (68,5% contro 63% dei cessati); ma in questo gruppo sono

13   È bene precisare che, coerentemente con le caratteristiche della fonte, ci si riferisce sempre
all’occupazione alle dipendenze e in unità produttive localizzate in Veneto, dato che un
lavoratore potrebbe aver semplicemente cambiato regione di lavoro.

                                                            21
anche più diffusi i casi di divergenza nell’attribuzione temporale degli
        episodi di lavoro (6,3% contro meno del 4% tra i cessati), ancora segnale di
        problemi da parte dei Cpi nell’acquisire con rigore ed esaustività i dati sulle
        chiusure dei rapporti di lavoro;
−       d’altro canto con riferimento ai lavoratori cessati nell’anno, e quindi
        maggiormente legati a forme discontinue di occupazione, si segnala una
        maggiore incidenza dei soggetti abbinati in relazione ai fondi dei lavoratori
        agricoli e domestici, oltre che dei link generici agli archivi dell’Inail.
A partire da questi risultati si è cercato di giungere ad una riclassificazione dei
lavoratori estratti da Netlabor in funzione della tipologia di abbinamento che,
tenendo conto anche delle altre informazioni disponibili da Netlabor sui loro
rapporti di lavoro, permettesse di “correggere” e filtrare i casi di palese
incongruenza tra le due fonti. Si sono individuate diverse tipologie di lavoratori
utilizzando le seguenti definizioni (tab. 4):

Tab. 4 – Riclassificazione dei lavoratori in funzione della tipologia di abbinamento
                                                                    Riclassificazione dei lavoratori

                                                      Cessati   Esclusi    Ignoti    Probabili    Sicuri     Totale
         Fondo lav. dipendente e FS - anno 2000 -
    1                                                                                             60.512     60.512
         Veneto
         Fondo AGR e lav. Domestico - anno 2000 -
    2                                                                                              4.583      4.583
         Veneto
         Fondo lav. dipendente e FS - ante 2000 -
    3                                                  3.586                                       1.486      5.072
         Veneto
         Fondo AGR e lav. Domestico - ante 2000 -
    4                                                    507                                           443      950
         Veneto
    5    OBG, FS, AG, LD - anno 2000 - fuori Veneto                                                    964      964
    6    Altro Inps - anno 2000 - Veneto                                                                20       20
    7    Altro Inps - anno 2000 - fuori Veneto                                                          14       14
    8    OBG, FS, AG, LD - post 2000 - Veneto                                           1.783                 1.783
    9    OBG, FS, AG, LD - post 2000 - fuori Veneto                                       341                   341
    A    Archivi Polizia                                         1.371                    989                 2.360
    B    Altri archivi Inps                                          75                    92                   167
    C    Archivi Inail                                             566                  1.991                 2.557
    D    Archivi Inps, Polizia e Inail                               49                   145                   194
    E    Archivi Inps e Polizia                                    141                     63                   204
    F    Archivi Inail e Polizia                                   690                  2.036                 2.726
 G       Archivi Inps e Inail                                        30                    90                   120
         Lavoratori sconosciuti                                             7.780                             7.780
         Totale lavoratori                             4.093     2.922      7.780       7.530     68.022     90.347
Fonte: ns. elab. su Archivi Inps e Netlabor

                                                         22
−   ignoti, ovvero l’insieme di coloro che non sono riconosciuti in alcun modo
    dal sistema anagrafico nazionale;
−   sicuri, i lavoratori abbinati con un qualsivoglia archivio contributivo Inps
    riferito al 2000, anche quando risultavano occupati fuori dal Veneto (tipo
    link 1, 2, 5, 6, 7), assumendo così in maniera debole il vincolo
    dell’attribuzione al tipo di fondo o all’ambito regionale;14 a questo primo
    gruppo si aggiungono quei lavoratori che hanno versamenti presso fondi
    Inps in epoca antecedente il 2000 (tipo link 3, 4) ma che in Netlabor
    risultano aver concluso un rapporto di lavoro nel corso del medesimo anno;
    per questi si può ritenere piuttosto certa l’informazione ricavata da
    Netlabor;
−   probabili, i lavoratori che in Inps risultano avere contributi in uno dei
    fondi, sia in Veneto che fuori regione, ma con riferimento temporale
    successivo al 2000 (tipo link 8, 9); per questi può dunque valere un
    principio di gap temporale nell’aggiornamento tra le due fonti, con un
    ritardo da parte degli archivi nazionali; altrettanto può dirsi per quanti
    sono presenti nell’anagrafe nazionale ma non nei fondi Inps (tipo link A..G),
    a condizione che questi risultino presenti in Netlabor con rapporti nati nel
    corso del 2000;
−   cessati, i lavoratori presenti negli archivi contributivi dei lavoratori
    dipendenti, in Veneto o fuori regione, con riferimento ad anni precedenti il
    2000 (tipo link = 3, 4) che in Netlabor risultano avere ancora aperto a fine
    anno un rapporto di lavoro iniziato prima del 2000, ipotizzando che per
    questi dal sistema dei Cpi non sia stata registrata la cessazione;
−   esclusi, quanti sono presenti nell’anagrafe nazionale ma non nei fondi Inps
    (tipo link A..G) e risultano presenti in Netlabor a stock a fine periodo con
    rapporti nati prima del 2000.

L’esito finale della riclassificazione proposta è sintetizzato nella tab. 5, con
riferimento alle sette province venete. In effetti, più che altre variabili criterio

14 In effetti si può ritenere plausibile l’esistenza di comunicazioni ai Cpi anche in relazione a

tipologie di rapporti di lavoro non strettamente soggetti alla comunicazione obbligatoria: lavoro
domestico, agricolo o alcune forme di collaborazioni semi-autonome; allo stesso tempo la
localizzazione dell’impresa all’esterno del Veneto negli archivi Inps può risentire dei meccanismi
di accentramento contributivo scelti per comodità gestionale dalle imprese con
plurilocalizzazione.

                                                23
(come ad esempio il settore di attività), è l’ambito territoriale a costituire un
fattore esplicito di differenziazione dell’esito degli abbinamenti, soprattutto per
effetto di problemi gestionali relativi alla tempistica di aggiornamento e alla
qualità delle informazioni registrate.
Le province nelle quali più elevata risulta l’incidenza dei soggetti esclusi e/
non abbinati (oltre il 20% degli estratti da Netlabor) sono Padova e Venezia (un
po’ meno Treviso), realtà che – soprattutto all’epoca dell’estrazione della base
dati qui utilizzata – presentavano particolari problemi di aggiornamento e
stabilità dei dati, anche per effetto del passaggio ad un nuovo sistema
gestionale. Nelle medesime province appare anche più elevata la frequenza di
lavoratori risultanti solo sulla base dati Inps.

Tab. 5 – Distribuzione per provincia dei lavoratori con abbinamento escluso o sicuro e di
         quelli presenti solo nel database Inps (fondo OBG)
                          Netlabor                    Esclusi              Sicuri + probabili              Solo Inps
                   v.a.              %         v.a.             %          v.a.           %         v.a.               %

 Veneto             90.347           100,0     14.795           100,0      75.552         100,0     18.556             100,0

 Belluno             2.558               2,8      308                2,1    2.250             3,0      317                 1,7
 Padova             10.102            11,2      2.036            13,8       8.066          10,7      4.185              22,6
 Rovigo              1.484               1,6      228                1,5    1.256             1,7      298                 1,6
 Treviso            25.036            27,7      4.437            30,0      20.599          27,3      3.180              17,1
 Venezia             7.149               7,9    1.522            10,3       5.627             7,4    3.128              16,9
 Vicenza            24.954            27,6      3.443            23,3      21.511          28,5      3.720              20,0
 Verona             19.064            21,1      2.821            19,1      16.243          21,5      3.728              20,1
Fonte: ns. elab. su Archivi Inps e Netlabor

5.     Elaborazioni sull’archivio finale

Facendo riferimento al solo insieme dei lavoratori abbinati – in maniera più o
meno “piena” – possiamo proporre alcuni esempi di diversa quantificazione e
misura dell’effettiva presenza della forza lavoro immigrata nel territorio
regionale, mostrando come le questioni di metodo siano tutt’altro che
irrilevanti per disporre di misure che consentano una corretta valutazione dei
fenomeni indagati.
Un primo aspetto attiene proprio alla corretta indicazione della presenza di
lavoratori immigrati nel mercato del lavoro veneto (tab. 6). Anche a partire da

                                                                24
un universo di osservazione definito in maniera rigorosa, è possibile osservare
come le misure che è possibile ottenere variano significativamente.
Rispetto ad una presenza effettiva stimabile in oltre 75mila individui, tutte le
misure tradizionali di stock (a fine anno, trimestrale o media delle rilevazioni
trimestrali) oscillano tra i 38mila e i 54mila soggetti. Lo stock di occupati a
fine anno tende a cogliere l’estremo più alto (53mila unità), ma difficilmente
misurando in maniera puntuale l’occupazione esistente si riesce a tener conto
del volume complessivo di lavoratori attivi – per periodi più meno lunghi –
all’interno di un arco temporale definito (nel corso del 2000 si tratta infatti di
ulteriori 22mila lavoratori).
In termini di anni/uomo, infine, ci si attesta di poco sotto la soglia delle
49mila unità15.

Tab. 6 – Diverse misure di presenza nel mercato del lavoro veneto
                                               Femmine                 Maschi               Totale
 Cessati o transitati                             6.058                16.234               22.292
 Stock a fine anno                               11.962                41.298               53.260
 Totale complessivo                              18.020                57.532               75.552
 Stock a fine trimestre:
 I trim                                           7.890                30.649               38.539
 II trim                                          9.477                35.818               45.295
 III trim                                        11.518                40.113               51.631
 IV trim                                         11.993                41.713               53.706
 Media annua                                     10.220                37.073               47.293

 Unità di lavoro                                 10.655                38.114               48.769
Fonte: ns. elab. su Archivi Inps e Netlabor

Un modo per valutare l’effettivo contributo lavorativo nel corso dell’anno dei
lavoratori presenti – oltre che per introdurre elementi di ulteriore verifica della
qualità dell’abbinamento tra le fonti in esame – è quello di esaminarne la
distribuzione per classi di durata dei periodi lavorativi cumulati nel 2000. La
tab. 7 riporta il confronto dei risultati ottenuti utilizzando la fonte Inps
piuttosto che quella Netlabor sul sottoinsieme dei soggetti per i quali si
dispone del dato sulle settimane contributive presso l’Inps.

15 Questa misura, espressa in giorni solari, è stata ricavata sulla base della sola fonte Netlabor,
considerando tutti gli “spezzoni” lavorativi che un medesimo soggetto ha realizzato nell’anno
2000.

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Pur di fronte ad un rilevante peso delle presenze lavorative discontinue nel
corso dell’anno, entrambe le fonti segnalano un addensamento dei casi isolati
sulle classi di durata superiori, con un’accentuazione delle durate più lunghe
nei calcoli desunti dalla base dati Netlabor.
Tenuto conto dei diversi criteri di misura adottati (giorni lavorati in Netlabor;
settimane contributive in Inps) il confronto evidenzia complessivamente un
buon livello di corrispondenza.

Tab. 7 – Quantità di lavoro secondo le due fonti: distribuzione per classi

 Classi di durata                                        Classi di durata Inps
 Netlabor                   11 mesi   Totale
 11 mesi                        215              497           908          5.495      21.354    28.469
 Totale                        4.543            9.187         12.848       18.847       22.597    68.022
Fonte: ns. elab. su Archivi Inps e Netlabor

Infine, di fronte ad un segmento di offerta di lavoro particolarmente mobile – e
non solo per effetto dei nuovi ingressi – è ancora più interessante disporre di
indicatori analitici in grado di descriverci l’intensità e le forme della sua
mobilità occupazionale.
Se assumiamo sempre come riferimento i 75mila immigrati contribuenti nel
2000 possiamo notare che (tab. 8):
−    meno del 30% di essi risulta stabile nel medesimo posto di lavoro per
     l’intero anno (per le donne meno del 24%);
−    i transitati effettivi (ovvero coloro che hanno lavorato solo nel corso
     dell’anno con lavori stagionali o comunque transitori) costituiscono il 21%
     dei contribuenti (quasi il 25% tra le donne);
−    la quota delle new entry, ovvero di coloro per i quali il 2000 rappresenta
     anche il primo anno nel quale risulta la loro presenza nel mercato del
     lavoro veneto (fonte Netlabor), è del 35% e supera il 40% per le donne.
L’entità dei transiti e delle entrate nel corso dell’anno non deve portare a
sottostimare la tendenza alla stabilizzazione occupazionale della forza lavoro
immigrata, una stabilizzazione che si gioca più nel mercato regionale nel suo
complesso che nel singolo posto di lavoro. Se misuriamo il tasso di stabilità

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come rapporto tra “stabili” e “cambiati” sullo stock iniziale si ottengono indici
del 62% in riferimento al posto di lavoro e dell’82% in riferimento alla
condizione di occupazione tanto all’inizio che alla fine dell’anno.

Tab. 8 – Misure e indicatori di mobilità del lavoro
                                                      Femmine   Maschi     Totale
 Stock iniziale                                         7.624   27.533     35.376
 di cui: - stabili                                      4.387   17.732     22.119
           - cambiati                                   1.724    4.950      6.893
           - usciti                                     1.513    4.851      6.364
 Entrati                                                6.270   17.978     24.248
 Transitati                                             4.545   11.383     15.928
 Stock a fine anno                                     12.381   40.660     53.260

 Lavoratori contribuenti                               18.439   56.894     75.552
 New entry                                              7.436   19.427     26.863

 Tasso di stabilità nel posto di lavoro
                                                         57,5     64,4       62,5
 (stabili/stock iniz.)
 Tasso di stabilità nell'occupazione
                                                         80,2     82,4       82,0
 (stabili+cambiati/stock iniz.)
 Tasso di stabilità nell'occupazione
                                                         33,1     39,9       38,4
 (stabili+cambiati/tot contrib.)
Fonte: ns. elab. su Archivi Inps e Netlabor

6.      Conclusioni

Dall’esperienza di lavoro maturata in occasione della ricerca qui rendicontata
si è ulteriormente rafforzata, sul piano del metodo, la convinzione che
l’integrazione tra archivi amministrativi, oggi favorita dal codice deontologico
per le attività di ricerca, è una strada assai promettente di risultati, dato che
consente di superare i limiti di ciascuna fonte, di aggiungere informazioni
interessanti, in definitiva di controllare e validare la qualità di ciascun
archivio. Sfruttare al massimo le potenzialità dei link non è certo compito
agevole: implica in particolare un’assai analitica conoscenza delle banche dati
amministrative e soprattutto dei criteri gestionali con cui sono state disegnate
e sono mantenute. Ma i risultati che si possono ottenere sono in grado di
ripagare lo sforzo.
Sul piano del merito, il lavoro svolto ha contribuito a portare l’attenzione ad
una misura - quella di stock-flusso – che, con riferimento agli immigrati,
sembra meno esposta alle distorsioni interpretative e ai problemi di misura cui

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