UN CANTO DI NATALE - PROGETTO ARTISTICO - Scheda Progetto

Pagina creata da Raffaele Cortese
 
CONTINUA A LEGGERE
UN CANTO DI NATALE - PROGETTO ARTISTICO - Scheda Progetto
UN CANTO DI  NATALE
PROCESSO AI FASCISMI

     PROGETTO ARTISTICO
UN CANTO DI NATALE - PROGETTO ARTISTICO - Scheda Progetto
UN CANTO  DI NATALE
PROCESSO AI FASCISMI
                   da Charles Dickens

                        regia
                   PINO CARBONE

                          con
 Anna Carla Broegg, Vito Gabriele Cioffi, Cesare D’Arco,
Alfonso D’Auria, Antonio Maiuri, Rita Russo, Silvia Scarpa

    drammaturgia Anna Carla Broegg, Pino Carbone
               musiche Antonio Maiuri
         video Raffaele Carro, Diana Cusani
       management Vittorio Stasi - Theatron 2.0
UN CANTO DI NATALE - PROGETTO ARTISTICO - Scheda Progetto
PRESENTAZIONE

“Un canto di natale - processo ai fascismi ” è un lavoro che parte da una necessità precisa, quella di
descrivere ed osservare la società contemporanea. Potremmo semplificare dicendo che sia una
rilettura di uno dei più famosi racconti di Charles Dickens “ Un canto di Natale”. Ma la verità è che
avevamo bisogno di una storia conosciuta da tutti, una storia che faccia parte del nostro immaginario
popolare, la verità è che avevamo bisogno del Natale. Dickens offre all’avaro Scrooge la possibilità
drammaturgica di guardare la sua vita dall’esterno, tornando nel Passato, osservando il Presente e
sbirciando nel Futuro, grazie alla visita di tre fantasmi che ci hanno offerto la possibilità di concepire
questo come un trittico. Sono per noi tre artisti che dietro le quinte hanno diretto e composto il
proprio atto. Tre atti, Tre momenti, tre atmosfere create, tre linguaggi, un'unica situazione, la festività
per eccellenza, Il Natale.
In scena oltre, ai sei attori che si dividono equamente il passato e il presente, incontrandosi tutti nel
futuro, c'è un musicista che compone ed esegue in relazione alla scena, come unico corpo estraneo
al racconto di Dickens. Una sorta di filtro che trasforma i materiali stonati e sgradevoli in possibilità
poetiche e armoniche. La scelta è di individuare prendendo ad esempio una vita sola il punto preciso
in cui si insinua prima e si manifesta poi, quello che chiamiamo fascismo quotidiano. I rapporti di
potere subiti e poi esercitati, gli inneschi, le azioni, le convinzioni. Sotto accusa in questo lavoro che
ha valore di processo, non è il personaggio principale e misantropo, ma la società dentro la quale
cresce e si identifica. Uno studio, politico e sociologico sul rapporto di causa-effetto che ci ha offerto
la possibilità di sviluppare un discorso antifascista, già contenuto a nostro avviso in Un canto di
Natale.
I Atto
Il Fantasma del Passato
Ispirati dagli illusionisti, non potevamo che affidare il linguaggio del passato, all’onirico, al simbolico,
al rarefatto. Ogni parola ha un peso specifico e rimbomba nella testa come un ricordo, i colori
pastello, ormai sbiaditi dell’infanzia, i piccoli traumi, i regali mai ricevuti, le interrogazioni sbagliate, la
scuola. L’istante in cui hai fatto quella precisa scelta, quella che non potrai dimenticare perché ti ha
reso ciò che sei. Il bambino, l’adolescente, la crescita. Il piccolo Scrooge.

II Atto
Il Fantasma del Presente
Ispirati dal dramma, non potevamo che affidare il linguaggio del presente al neorealismo, al
melodramma, al sentimento crudo e pesante di quello che accade e non controlli, quello che ancora
non riesci a guardare in maniera oggettiva, quello che porti sulle spalle e ti affatica. Ogni parola è di
situazione, ogni parola è il picco di un conflitto e sintesi tra ciò che provi dentro e ciò che vivi fuori. I
problemi reali, adulti, la mancanza di soldi, la malattia, il cibo, il cenone di natale. Quello che ti puoi
permettere e quello che non hai. La famiglia di Bob Cratchit il dipendente di Scrooge.

III Atto
Il Fantasma del Futuro
Una fusione dei due linguaggi precedenti. La morte e la paura di morire.
PROGETTO                     NICHEL

Progetto Nichel è un progetto di residenza, formazione e produzione sull’arte scenica, nato nel 2016
nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, da un percorso laboratoriale con la direzione
artistica di Pino Carbone. Oggi la formazione artistica del progetto è composta dallo stesso Pino
Carbone, Silvia Scarpa, Anna Carla Broegg, Cesare D’Arco, Rita Russo, Alfonso D’Auria, Vito Gabriele
Cioffi, Antonio Maiuri, ma si avvale anche di collaborazioni esterne e si arricchisce di incontri
professionali. Ogni componente è parte attiva del processo creativo, gestionale e progettuale. Quella
al nichel è una delle allergie più diffuse: il nichel è un metallo color argento presente praticamente
ovunque, non solo nella crosta terrestre, nell’aria e nell’acqua, ma anche in molti oggetti di uso
quotidiano, come bottoni, bulloni, monete, cavatappi, oltre che in molti cibi. L’allergia al concetto di
arte come intrattenimento, come ripetizione sterile ispirano e innescano una ricerca sul linguaggio
performativo e drammaturgico. Produzione di spettacoli teatrali, performance site specific,
sperimentazioni sceniche, musicali, audiovisive, percorsi di formazione ed interventi sul territorio
come risposta e proposta necessaria. Fin dalla sua costituzione Progetto Nichel ha la sua sede
operativa a Casal Velino presso il centro culturale L’Oasi.
PINO            CARBONE

Pino Carbone inizia la sua attività teatrale all’età di 15 anni,
come attore. Si diploma all'Accademia d'Arte Drammatica del
Teatro Bellini di Napoli. Dal 2000, come regista, collabora con
diversi teatri, festival e società di produzione, tra le quali Teatri
Uniti, Napoli Teatro Festival Italia, Teatro Mercadante Stabile
di Napoli, Festival Opera Tigre di Buenos Aires. Nel 2007-2008
dirige il progetto di Alta Formazione Interregionale, con
Nuovo Teatro Nuovo, Teatro Koreja e Fondazione Pontedera
Teatro. Vince il Premio Landieri con lo spettacolo "Il contratto"
di E. De Filippo, e il Premio By-Pas con lo spettacolo "Luci
della città/Stefano Cucchi" di cui è autore.Collabora con il
Napoli Teatro Festival , WuMing e 99posse a diversi progetti
teatrali e musicali. Dal 2016 è il direttore artistico di Progetto
Nichel un progetto di formazione, residenza e produzione. Nel
2019 è tra gli artisti invitati alla Biennale di Venezia Teatro, con
“ProgettoDue” e “Assedio”.
CONTATTI

        cell. 338 33 53 882
distribuzione.theatron@gmail.com
Puoi anche leggere