Turismo sostenibile e accessibilità per i disabili: gli obiettivi del progetto E-Parks

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Turismo sostenibile e accessibilità per i disabili: gli obiettivi del progetto E-Parks
Dipartimento di Economia
                                                  Università di Foggia

“Verso un’accoglienza turistica sostenibile”
Prato, 22 marzo 2019

Turismo sostenibile e accessibilità per i disabili: gli obiettivi
del progetto E-Parks

Giulio Mario CAPPELLETTI
Dipartimento di Economia – Università di Foggia
Turismo sostenibile e accessibilità per i disabili: gli obiettivi del progetto E-Parks
INDICE DELLA PRESENTAZIONE:

●   Definizione di Area Naturale Protetta (ANP)
●   Le Aree Naturali protette in Italia
●   Le certificazioni per le Aree Naturali Protette
●   Il progetto E Parks
Turismo sostenibile e accessibilità per i disabili: gli obiettivi del progetto E-Parks
Legge n. 394 del 1991
            (legge quadro sulle aree protette)
Principi generali:

Le Aree Protette hanno il fine di:
 conservare specie, associazioni vegetali, formazioni geologiche, comunità
  biologiche, valori panoramici, processi ed equilibri ecologici, equilibri
  idraulici.
 applicare gestione e restauro ambientale per integrare uomo e ambiente.
 promuovere l’educazione, la ricerca, le attività ricreative compatibili.
Turismo sostenibile e accessibilità per i disabili: gli obiettivi del progetto E-Parks
Tipologie di Aree Naturali Protette (ANP)

Parchi nazionali

Riserve statali

Parchi regionali

Riserve regionali
Turismo sostenibile e accessibilità per i disabili: gli obiettivi del progetto E-Parks
I parchi nazionali italiani
Le Aree Naturali Protette: i numeri
 L'Elenco Ufficiale delle Aree Protette (ANP) contiene 871 ANP per una
  superficie protetta di quasi 32.000 kmq (circa il 10,5% del totale della
  superficie della Repubblica Italiana), ai quali si aggiungono gli oltre 28.000
  Kmq di superficie protetta a mare e 658,02 km di coste (pari all'8,82% dello
  sviluppo costiero italiano). :
 24 parchi nazionali
 27 aree marine protette
 147 riserve naturali statali
 3 altre aree naturali protette nazionali
 134 parchi naturali regionali
 365 riserve naturali regionali
 171 altre naturali protette regionali
ANP: “LABORATORI” PER LO SVILUPPO
• PARCHI E LE AREE PROTETTE SONO METE TURISTICHE
  SEMPRE PIÙ RICHIESTE
• IN QUESTI TERRITORI PROTETTI CI SONO PRODOTTI TIPICI
  TRA DOP, IGP, PRODOTTI TRADIZIONALI.
• Negli ultimi anni si riscontrano alcuni andamenti in
  controtendenza rispetto allo spopolamento demografico
• Sempre più spesso i giovani fanno ritorno nelle ANP ed
  avviano nuove iniziative imprenditoriali in molti casi
  riprendendo e valorizzando attività o aree abbandonate
• Una densità imprenditoriale del tutto simile a quella
  media nazionale
• Anche la filiera del turismo costituisce indubbiamente
  un altro asset per lo sviluppo dell’economia delle ANP.
• Sono nate associazioni e cooperative, spesso promosse
  da giovani e si sono sviluppati modelli imprenditoriali di
  accoglienza particolarmente innovativi, capaci di creare
  un effetto moltiplicatore sul territorio e di generare un
  indotto significativo in altre attività produttive.
• L'attrattività della destinazione turistica è la forza
  trainante per il turismo in termini di valore percepito dei
  visitatori: la flora e fauna protetta può costituire
  l'attrattiva delle ANP.
Strumenti di certificazione per le ANP
• Gli enti che gestiscono le ANP hanno adottato da molti
  anni diversi schemi di certificazione già ampiamente
  riconosciuti a livello internazionale per lo sviluppo del TS,
  tra cui:
  a) Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree
  Protette (CETS) - EUROPARC
  b) Programma "L'uomo e la biosfera", Man and the
  Biosphere (MAB) - UNESCO
  c) Certificazione ISO 14001:2015 (ISO)
  d) Registrazione EMAS – Reg. CE n. 1221/2009 (EMAS)
Tassonomia “Certificazioni” delle ANP
                 Certificazione Ente     Certificazione
  Tipologia         di gestione           Territorio
                    SI       NO           SI       NO
Certificazione     ISO         /          /       ISO
  qualità        14001;                          14001;
                 EMAS                            EMAS
Certificazione    CETS       MAB       CETS
 processo         Part I               Part I;
                                       MAB
Aree Naturali Protette                                    ISO    EMAS   CEST     MAB
                                                                                      14001          Part I
                     Parco naturale Adamello Brenta, 2006                                      X       X
                        Parco Nazionale della Sila, 2011;                                              X
                   Parco Nazionale della Sila (Calabria), 2014                                                 X
                     Riserva Naturale Monte Rufeno, 2012                                       X       X
                Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, 2014                                         X
                Appennino Tosco-Emiliano (Toscana/Emilia), 2015                                                X
                     Ente Parco Nazionale del Pollino, 2012                             X
                       Parco Nazionale del Pollino, 2014                                               X
                 Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, 2003                          X
                 Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, 2004                                 X
                    Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, 2015                                           X
                 Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre, 2014                          X
                                                                                                       X
Parco Nazionale delle Cinque Terre e Area Marina Protetta delle Cinque Terre, 2015;
                       Miramare (Friuli Venezia Giulia), 1979                                                  X
    WWF Italia Onlus, Soggetto Gestore Area Marina Protetta Miramare, 2004                     X
    Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Tavolara - Coda Cavallo, 2004
                                                                                        X
     Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Tavolara - Coda Cavallo, 2005
                                                                                               X
               Ente di Gestione delle Aree Protette dell'Ossola, 2010                   X
               Ente di Gestione delle Aree Protette dell'Ossola, 2011                          X
      Parco dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, Parco Alta Valle Antrona, 2013
                                                                                                       X
Dipartimento di Economia
       Università di Foggia

                              E-PARKS
          Environmental and Administrative
       knowledge Networks for a Better Tourist
      Attractiveness in Protected Natural Areas
Come nasce il progetto (1/9)

 Le ricerche sul campo svolte da UniFG (in particolare dal “Centro
  Studi di Economia e Tecnologie per l’Energia e l’Ambiente –
  Ce.S.E.T.E.A.”     e     dall’“Osservatorio-Laboratorio      sulle
  Amministrazioni Pubbliche– O.L.A.P.”) evidenziano che non esiste
  un modello di governance ottimale in grado di combinare variabili
  ambientali, sociali e organizzative, ma che esistono modelli
  variegati ciascuno con proprie specifiche finalità.
Come nasce il progetto (2/9)
 Un modello di Governance ottimale per gli enti parco e le altre
  amministrazioni pubbliche territoriali che non si limitino a
  salvaguardare i criteri di efficienza, efficacia, economicità,
  trasparenza, legalità, ma che tutelino anche il principio di equità
  che, nel caso di specie, significa mettere le persone, anche quelle
  più svantaggiate, nelle condizioni di accedere alle aree naturali
  protette e di superare i propri limiti.
 Un modello di Governance ottimale per le imprese operanti sul
  territorio e, in particolare, quelle attive nel settore turistico e
  culturale, affinché informino la propria gestione al criterio di
  economicità, senza trascurare lo sviluppo sostenibile, tenendo
  quindi conto della sostenibilità ambientale e sociale.
Come nasce il progetto (3/9)
             Paradigma di
              riferimento

                E-PARKS
Come nasce il progetto (4/9)

                Per E-PARKS SOCIALITA’ VUOL DIRE
 focalizzazione sui bisogni delle persone disabili che, com’è
  noto, possono avere serie difficoltà ad accedere alle aree
  protette e conoscere le ricchezze naturali e culturali del
  territorio
  Si vuole, pertanto, incrementare l’accesso e la mobilità nelle
  aree naturali protette, con una particolare sensibilità rispetto alle
  persone con bisogni speciali .
Come nasce il progetto (5/9)

                    PERCHE’ LA DISABILITA’ PER E-PARKS
 Nel 2012, Eurostat ha condotto una ricerca (European Health and Social
  Integration Survey–EHSIS) per misurare il fenomeno della disabilità nell’Unione
  Europea. Da tale analisi è emerso che in Italia e in Grecia il numero dei disabili
  supera largamente (in rapporto alla popolazione) la media europea. Si veda la
  figura successiva (valori espressi in percentuale della popolazione residente).
Come nasce il progetto (6/9)
                       PRIME CONCLUSIONI
 Il progetto nasce, innanzitutto, dall’idea di rendere attrattive
  le aree naturali protette
 Con una focalizzazione sui bisogni delle persone disabili che,
  com’è noto, possono avere serie difficoltà ad accedere a tali
  aree e conoscere le ricchezze naturali e culturali del territorio

Si vuole, pertanto, incrementare l’accesso e la mobilità nelle aree
naturali protette, con una particolare sensibilità rispetto alle
persone con bisogni speciali.
Come nasce il progetto (7/9)

 Le due idee – se messe a sistema – conducono allo sviluppo di
  un marchio univoco (label) per i soggetti pubblici e privati che
  operano sul territorio delle aree naturali protette.
 Tale marchio deve coniugare sostenibilità (tutela dell’ambiente
  naturale), economicità (uso razionale delle risorse scarse) e
  socialità (salvaguardia dei soggetti con bisogni speciali) per uno
  sviluppo turistico responsabile delle aree transfrontaliere
  interessate dall’intervento, nella prospettiva di aumentare la loro
  capacità attrattiva.
Come nasce il progetto (8/9)
 Il marchio dovrà essere progettato per:

1) gli Enti di gestione delle aree naturali protette (Enti Parco);

2) gli Enti pubblici territoriali e istituzionali che operano in tali aree
(Comuni, Province, ASL, ecc.);

3) gli operatori economici della filiera turistica (Imprese private). A tal
fine, si provvederà allo sviluppo di un modello di gestione integrato
(sostenibilità, economicità e socialità).
 Si provvederà, tra l’altro, a realizzare un sistema di certificazione
volontario ad hoc, testando l'uso combinato di diversi e adeguati
strumenti di gestione ambientale e di supporto alle decisioni,
permettendone la condivisione tra le aree transfrontaliere interessate.

     Si realizzeranno infrastrutture per l’accesso ai disabili e soluzioni
    software (APP) che favoriscono l’acquisizione delle necessarie
    informazioni nell’ambito delle aree naturali oggetto di interesse.
Come nasce il progetto (9/9)

 Il marchio univoco per le aree naturali protette
  certificherà l’adozione – da parte dei soggetti pubblici e
  privati che operano in tali aree – di un modello di
  governance integrato relativo al turismo sostenibile. Ciò
  al fine di contraddistinguere gli operatori che mettono in
  atto azioni responsabili sul piano sociale e ambientale,
  con ritorni anche dal punto di vista economico.
Obiettivi e principali output (1/2)
 Come detto, gli obiettivi principali del progetto sono quelli di promuovere l’adozione di un modello di
  governance integrato capace di coniugare sostenibilità (tutela dell’ambiente naturale), economicità
  (uso razionale delle risorse scarse) e socialità (salvaguardia dei soggetti con bisogni speciali) per uno
  sviluppo turistico responsabile delle aree naturali protette transfrontaliere interessate dall’intervento,
  nella prospettiva di aumentare la loro capacità attrattiva.
 Gli output principali sono i seguenti:
    Sistema di certificazione volontario presentato a livello Europeo e alle Nazioni Unite, volto a
     migliorare l'attrattività turistica e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale locale, in
     considerazione della particolare attenzione al tema della disabilità;
    Proposta “sistema marchio” (label) per una successiva adozione futura (dopo il relativo
     riconoscimento degli enti/istituti di certificazione che hanno funzione di accreditamento, ad
     esempio ACCREDIA) ai fini della certificazione volontaria;
    N. 4 casi pilota (2 in Italia e 2 in Grecia) atti a dimostrare l'accessibilità ambientale nelle aree naturali
     protette, anche per le persone disabili;
    Environmental park smart and accessible infopoints, attraverso lo sviluppo di un’APP che consentirà
     ai visitatori di acquisire informazioni specifiche circa le varie risorse naturali presenti sui vari siti
     oggetto di interesse;
    Attività formative di base e corso di formazione internazionale (advanced) allo scopo di aumentare
     le "competenze di base" dei lavoratori in ambito ambientale, amministrativo e sociale, da un lato, e
     di creare figure professionali altamente specializzate, dall’altro.
 (continua … ) Gli output principali sono i seguenti:

    Costruzione di un sistema intelligente di misurazione e valutazione della
     performance degli enti che gestiscono le aree naturali protette, delle
     amministrazioni pubbliche che insistono su tali territori e delle imprese che
     operano nel settore turistico. Ciò al fine di consentire il monitoraggio in itinere e
     a consuntivo dei livelli di performance in tale ambito, anche ai fine di sviluppare
     virtuose analisi di benchmarking a livello transfrontaliero.

   Dal confronto tra gli obiettivi di performance attesi (preventivo) e quelli realizzati
   (consuntivo) ne scaturirà la possibilità di esprimere un giudizio sulle risorse
   impiegate (input), sui risultati delle attività (output) e sull’impatto prodotto dalle
   politiche pubbliche (outcome).
Capitalizzazione               dei       risultati       del
progetto
 Diffusione di “buone pratiche” di gestione ambientale,
  amministrativa e sociale per gli attori pubblici e privati che
  operano nel contesto delle aree naturali protette, al fine di
  caratterizzare tali aree e renderle più attrattive sul piano
  turistico, anche in ragione di una maggiore attenzione alle
  esigenze delle persone disabili.
 Incremento del patrimonio a disposizione degli Enti parco
  attraverso la realizzazione di infrastrutture materiali e di
  soluzioni immateriali (APP) che facilitino l’accesso alle
  informazioni e alle strutture disponibili.
Grazie per l’attenzione

Riferimenti:
Giulio Mario CAPPELLETTI
Dipartimento di Economia
Università di Foggia

giulio.cappelletti@unifg.it
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