Trattamento dei pesci: considerazioni etiche

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Trattamento dei pesci: considerazioni etiche
Trattamento

                                dei pesci:

                                considerazioni
Rapporto della Commissione

      federale d’etica per la

                                etiche
   ­biotecnologia nel settore

         non umano (CENU)
Trattamento dei pesci: considerazioni etiche
1     Introduzione                        3

2     Contesto del dibattito etico        5
2.1   Sviluppi nello sfruttamento
      ­ittico                             5
2.2    Nuovi studi scientifici sulla
       capacità dei pesci di sentire
       dolore                             6
2.3    Ampia varietà biologica
       dei pesci e relativa
       ­regolamentazione giuridica        7

3     Capacità di sentire dolore e
      ­capacità cognitive dei pesci       9
3.1    Oggetto della controversia
       scientifica                        9
3.2    Indicatori biologici della
       ­sensazione di dolore             11
3.3     Argomenti chiave                 11
3.4     Opzioni per la valutazione
        degli argomenti dal profilo
        ­etico                           15
3.5      Rilevanza etica del dibattito
         sulla capacità di sentire
         dolore e sulle capacità
         ­cognitive dei pesci            17

4     Statuto morale dei pesci           18
4.1   Categorie di valore dal
      punto di vista etico               18
4.2   I pesci hanno un valore
      morale?                            19
4.3   Che peso ha il valore
      morale?                            21
4.4   Conclusione parziale               23

5        Conseguenze pratiche per
         un trattamento dei pesci
         ­eticamente giustificabile      24
5.1     Premessa: diverse conse­
        guenze pratiche delle
        posizioni egualitarie e
      ­gerarchiche                       24
5.2     Conseguenze pratiche per
        il trattamento dei pesci
        ­selvatici e la cattura dei
         pesci                           25
5.3     Conseguenze pratiche per
        la detenzione di pesci           26
5.4     Conseguenze pratiche
        per l’attività di ricerca su
        e con pesci                      28
5.5     Osservazioni sul trattamento
        etico dei pesci a prescindere
        dal loro valore morale           30
6      Riepilogo delle raccomanda­
       zioni per un trattamento
       ­eticamente giustificato dei
        pesci                            31

7     Bibliografia                       34
Trattamento dei pesci: considerazioni etiche
1 Introduzione

In Svizzera la domanda di pesce com­        Costituzione federale sancisce il dove­
mestibile è in costante aumento, e          re di tenere conto della dignità della
gran parte del pesce consumato a li­        creatura, da cui l’esigenza di chiarire
vello nazionale (pesce selvatico e di       lo statuto morale di questi organismi
allevamento) viene importata. Anche         viventi. La questione è già stata di­
nel nostro Paese si pianifica di inten­     battuta pubblicamente in passato, in
sificare l’allevamento in acquacoltura      relazione ad altri animali (vertebrati),
di pesci di acqua dolce e salata allo       e le conclusioni cui si è giunti hanno
scopo di soddisfare la domanda inter­       indotto a emanare diversi atti norma­
na di pesce commestibile, comprese          tivi, anche nell’ambito della legge sul­
le specie ittiche marine.                   la protezione degli animali. Per quanto
                                            riguarda i pesci e il modo in cui sono
Alla luce di questi sviluppi, negli ulti­   trattati dall’uomo, la discussione è ri­
mi tre decenni – e in particolare negli     masta finora più o meno confinata a
ultimi dieci anni – alcuni ricercatori      singoli aspetti. In merito ai problemi
hanno studiato a fondo la questione         legati alla pesca eccessiva e alla con­
della capacità dei pesci di provare do­     seguente intensificazione degli alle­
lore. I risultati cui sono giunti hanno     vamenti ittici, il dibattito pubblico su
innescato un dibattito sui metodi di        come trattare i pesci si focalizza prin­
detenzione e di uccisione dei pesci. I      cipalmente su due questioni: quella di
rapporti in particolare sui metodi di       un’utilizzazione ecocompatibile, rispet­
abbattimento utilizzati negli impianti      tosa delle risorse naturali e socialmen­
di piscicoltura intensiva hanno indotto     te sostenibile dei pesci e quella di una
negli ultimi anni anche l’opinione pub­     produzione alimentare che non nuoc­
blica a interrogarsi maggiormente su        cia alla salute delle persone e all’am­
come si debbano trattare i pesci.           biente. Lo statuto morale dei pesci e gli
                                            eventuali obblighi morali dell’uomo nei
Dal punto di vista etico ci si chiede se    confronti del singolo pesce rimangono
i pesci meritino una considerazione         in gran parte questioni irrisolte.
morale a prescindere dalla loro uti­
lità per l’uomo. L’articolo 120 della                                                   3
Trattamento dei pesci: considerazioni etiche
In virtù del mandato conferitole di ri­      conto delle esigenze etiche, le racco­
    flettere dal punto di vista etico sulla      mandazioni sono rivolte al legislatore;
    disposizione costituzionale facente          se le basi giuridiche invece già esisto­
    riferimento alla «dignità della crea­        no, ma non sono attuate in maniera
    tura» e di formulare raccomandazio­          adeguata dal punto di vista etico, le
    ni per garantirne la concretizzazione,       raccomandazioni sono destinate alle
    la CENU si sente chiamata in causa.          autorità esecutive.
    Dopo una breve rassegna sullo sta­
    to attuale dello sfruttamento ittico
    (cap. 2), la Commissione si focalizza su
    due aspetti cruciali, esaminando per
    cominciare gli argomenti centrali ap­
    portati dai più recenti studi scientifici
    al dibattito sulla capacità dei pesci di
    provare dolore. Ciò che emerge può, a
    seconda della posizione etica di fondo,
    fornire spunti rilevanti ai fini della di­
    scussione che segue su un trattamen­
    to eticamente giustificabile dei pesci
    (cap. 3). La Commissione si concentra
    sui seguenti interrogativi: i pesci sono
    degni di considerazione morale indi­
    pendentemente dalla loro utilità per
    l’uomo? Quali sono i criteri decisivi? I
    pesci soddisfano detti criteri? (cap. 4).
    La CENU risponde a questi quesiti il­
    lustrando le conseguenze pratiche per
    un trattamento eticamente giustifica­
    bile dei pesci (cap. 5) e formulando
    alcune raccomandazioni (cap. 6). Se
4   mancano le basi giuridiche per tenere
Trattamento dei pesci: considerazioni etiche
2 Contesto del dibattito etico

2.1 Sviluppi nello sfruttamento              sociali gravosi e, in talune circostanze,    1	Cfr. etc Group, comunicato n. 111, settembre 2013,

ittico                                       anche carenza di cibo, se si considera          Putting the Cartel before the Horse...and Farm,

                                             che per un quinto della popolazione             Seeds, Soil, Peasants, etc. – Who Will Control

Una percentuale preponderante del            mondiale l’apporto di proteine si basa          Agricultural Inputs?, 2013, pag. 26, www.etcgroup.

pesce selvatico destinato al consumo         soprattutto sul consumo di pesce 1.             org/putting_the_cartel_before_the_horse_2013

alimentare è catturata oggigiorno da                                                      2	Cfr. etc Group, comunicato n. 111, settembre 2013,

industrie ittiche altamente tecnologiz­      I pesci commestibili provengono dal­            pag. 26.

zate. Gli strumenti utilizzati nell’ambito   la pesca selvatica e da tempo ormai
della pesca industriale mettono sotto        anche dalla pesca di allevamento. La
forte pressione il patrimonio ittico, ri­    piscicoltura classica avviene di regola
ducendone in alcuni casi drasticamen­        a cielo aperto, in bacini artificiali come
te le popolazioni. In alcune regioni le      stagni (carpa, lucioperca e luccio), in
risorse ittiche sono pescate a ritmi e       acque naturali separate (trota, temo­
in quantità tali che le popolazioni non      lo e salmerino) o in nasse flottanti in
sono più in grado di ricostituirsi o non     acque pubbliche, per esempio in fiumi
lo sono più in misura sufficiente. In        (pangasio) o in baie marine (salmone).
queste condizioni, le risorse ittiche ri­    In ragione della crescente domanda
schiano a lungo termine di estinguersi       di pesce commestibile e della dimi­
a causa di quello che è comunemente          nuzione delle catture selvatiche, tra
noto come lo «sovrasfruttamento dei          il 1980 e il 2010 l’allevamento ittico a
mari». Il collasso delle popolazioni itti­   fini commerciali è aumentato di dodici
che si ripercuote sia sulla varietà delle    volte 2. Per controllare meglio il pesce
specie che sulla biodiversità e mina         di allevamento, aumentarne la resa, ri­
inoltre le basi economiche della vita di     durre l’elevato e dunque dispendioso
coloro che dipendono interamente o           consumo idrico ed energetico nonché
in gran parte dalla pesca. Nelle regioni     l’inquinamento ambientale provocato
interessate, le ripercussioni assumono       dagli scarichi, negli ultimi decenni si
contorni molto diversi: per chi vive di      sono moltiplicati gli impianti di acqua­
pesca in un’economia di sussistenza,         coltura a ciclo chiuso, grazie ai quali
la diminuzione delle risorse ittiche sel­    l’allevamento ittico si svincola dalla di­
vatiche può comportare cambiamenti           sponibilità di acque naturali. Queste                                                                5
Trattamento dei pesci: considerazioni etiche
tecniche moderne consentono di alle­       Per ottimizzare l’allevamento intensivo      Una posizione condivisa smentisce la
    vare anche in Svizzera pesci di acqua      e la produzione, riducendo gli effetti       capacità dei pesci di provare dolore,
    dolce e salata destinati al consumo        secondari indesiderati, si stanno spe­       di regola adducendo che i pesci sono
    alimentare.                                rimentando tecniche di modificazione         dotati di strutture cerebrali diverse da
                                               dei pesci come per esempio l’ingegne­        quelle dei mammiferi. Alcuni scien­
     Per quanto riguarda l’allevamento         ria genetica 4, ma sempre più anche          ziati ritengono che la questione non
    di pesci in acquacoltura intensiva, si     su altre tecnologie 5. L’opportunità di      si ponga del tutto nel caso dei pesci,
    devono considerare sia la detenzione       modificare un organismo vivente tra­         non essendo essi dotati di termina­
    adeguata alla specie e all’animale sia     mite manipolazione genetica o altre          zioni nervose per la trasmissione dei
     l’impatto sull’ambiente. I pesci preda­   tecnologie è attualmente oggetto di          segnali dolorifici al cervello. D’altro
     tori (trote e salmoni) sono carnivori e   discussione soprattutto in riferimento       canto, però, negli ultimi dieci anni le
     si cibano di pesci anche quando sono      ad altri animali (vertebrati). Quanto alla   ricerche scientifiche hanno cercato
    allevati in acquacoltura. Di regola a      sperimentazione sui pesci, gli aspet­        di esaminare se, a prescindere dalle
     queste specie viene dato come nutri­      ti più controversi riguardano invece         strutture cerebrali diverse, nei pesci
     mento cibo a base di pesce selvatico      l’etica ambientale, e non tanto i pos­       non vi siano le prerogative necessa­
     e catture accessorie 3. Con il moltipli­  sibili aggravi per gli animali. Sarebbe      rie per percepire il dolore. Anche i
     carsi delle acquacolture aumenta dun­     invece opportuno tematizzare anche           risultati di alcuni studi sulle capaci­
     que la pressione sulle risorse ittiche    per quanto concerne i pesci gli inter­        tà cognitive dei pesci condotti negli
     selvatiche, situazione cui si può por­    rogativi sollevati circa l’applicazione di    ultimi vent’anni vengono sempre più
     re rimedio solo utilizzando pesce per     nuove tecnologie sugli animali.              spesso chiamati in causa per mettere
     mangimi proveniente da altre fonti o                                                    in discussione l’immagine associata ai
     passando all’allevamento di specie Al centro di dibattiti pubblici vi sono             ­pesci di organismi non senzienti gui­
    ­erbivore (p. es. pangasio).                non solo i metodi di cattura e di produ­    dati solo da riflessi (cfr. cap. 3).
                                                zione industriale, ma anche altre forme
     In acquacoltura la densità di alleva­ di utilizzazione dei pesci, per esempio           Stabilire se i pesci sono capaci di
     mento dei pesci è molto elevata. In il loro impiego come animali da labora­             provare dolore ha rilevanza giuridica,
     molti casi si rende dunque necessa­ torio, la pesca alla lenza, la detenzione           poiché la legge sulla protezione degli
     rio l’uso di antibiotici, la cui sommini­ negli zoo e nei parchi del tempo libero,     ­animali sancisce che nessuno ha il di­
     strazione nell’ambito della produzione la detenzione privata, l’impiego a fini          ritto di infliggere ingiustificatamente
    animale può ripercuotersi sulla salute medico-terapeutici 6 e nell’ambito della          dolori, sofferenze o lesioni a un anima­
    delle persone e degli animali. Consu­ «fish pedicure» o di trattamenti per il            le, porlo in stato d’ansietà o ledere in
     mando questi pesci cresce infatti il benessere delle persone7.                          altro modo la sua dignità, precisando
     rischio di sviluppare resistenza agli                                                   che è vietato maltrattare e trascurare
    antibiotici, che attraverso le acque di 2.2 Nuovi studi scientifici                      gli animali o affaticarli inutilmente 8.
     scarico finiscono inoltre nell’ambiente, sulla capacità dei pesci di ­sentire
    dove le loro concentrazioni continua­ dolore                                            Il criterio della capacità senziente
     no a salire. Occorre poi tenere conto                                                  ­ ssume un ruolo centrale anche nel
                                                                                            a
    anche dei problemi legati all’elevato Se da un lato è convinzione diffusa che           dibattito etico (a dipendenza della po­
     consumo idrico e all’inquinamento i pesci possano provare dolore, d’al­                sizione etica di fondo), segnatamente
     provocato dalle acque di scarico d  ­ elle tro canto c’è chi sostiene che i pesci      per chiarire fino a dove il trattamen­
    acquacolture.                               non sono esseri senzienti. Su questo        to di un organismo vivente sia etica­
                                                argomento anche il mondo scientifico        mente giustificabile (cfr. in particolare
6                                               è diviso.                                   il cap. 4.2).
Trattamento dei pesci: considerazioni etiche
2.3 Ampia varietà biologica dei             Lo sfruttamento ittico come praticato        3	
                                                                                           Per catture accessorie si intendono i pesci e

pesci e relativa regolamentazione           oggi e il diverso grado di differenzia­         gli organismi marini catturati accidentalmente

giuridica                                   zione delle normative che disciplinano          nell’ambito della pesca industriale, diversi dalle

                                            l’utilizzazione dei pesci sono probabil­        specie bersaglio. Una parte delle catture acces­

 La varietà biologica degli organismi       mente riconducibili a vari fattori so­          sorie è utilizzata per produrre mangimi, ma il più

 che rientrano nella categoria dei pesci    cioculturali, che non possono tuttavia          è rigettato in mare perché considerato materiale

è immensa. Delle specie di vertebra­        essere addotti come giustificazioni per         di scarto. Di regola, i pesci catturati e successi­

 ti sinora recensite, stimate a 64 000,     legittimare il nostro modo di trattare          vamente riversati in mare non sopravvivono.

­circa la metà è costituita da pesci. Se­   i pesci. Il modo di percepire le cose,       4	Esempio di modificazione genetica dei pesci: la

 condo la sistematica zoologica, i pesci    plasmato da fattori sociali e culturali,        società americana AquaBounty ha inserito nel

 non formano tuttavia un’unità; questo      e le convinzioni morali che ne deriva­          patrimonio genetico del salmone dell’Atlantico

 termine si limita a raggruppare anima­     no, mutano, o perché vengono rimessi            un ormone della crescita prelevato dal salmone

 li morfologicamente simili.                in discussione da nuove esperienze o            reale del Pacifico che, combinato con il promo­

                                            nuove scoperte empiriche, o perché le           tore genetico di un Ocean pout (un organismo si­

Lo sfruttamento ittico moderno ri­          mutate percezioni richiedono studi più          mile all’anguilla che vive in America), stimola nel

specchia le condizioni e le tendenze        approfonditi e nuove ricerche. Nelle            salmone una crescita continua, dunque non più

generali del comparto alimentare in­        società in cui vige una morale plura­           limitata ai mesi primaverili ed estivi. In questo

dustriale riscontrabili anche nella pro­    listica l’esigenza di riflettere razional­      modo, gli esemplari raggiungono la grandezza

duzione degli altri animali da reddito      mente sulle tradizioni morali è ancora          richiesta dal mercato già dopo 16–18 mesi, inve­

che però, diversamente da quanto            più forte, poiché in caso di conflitti tra      ce che dopo i consueti tre anni.

accade per i pesci, è da lungo tempo        convinzioni morali contraddittorie e le      5	Somministrando ormoni in una fase iniziale dello

oggetto di dibattito scientifico e pub­     connesse e divergenti istruzioni prati­         sviluppo si può influenzare lo sviluppo sessua­

blico riguardo a specie di vertebrati di    che, il dibattito pubblico come quello          le dei pesci: nel caso della tilapia, gli allevatori

grado più elevato. Questa discrepanza       accademico trovano spesso una ra­               preferiscono il maschio, che raggiunge più velo­

traspare anche nel grado di differen­       gione per riesaminare la legittimità            cemente il peso target.

ziazione sul piano normativo. I pesci,      etica delle convinzioni morali. In que­      6	I pesci Kangal (Garra rufa, detti anche pesci dotto­

essendo animali vertebrati, rientrano       sto contesto, le più recenti ricerche           re) sono impiegati a scopi terapeutici per curare

nell’ambito di applicazione della legge     scientifiche sulla capacità di sentire          alcune malattie della pelle, come la dermatite

sulla protezione degli animali: secon­      dolore e sulle capacità cognitive dei           atopica. Lunghi circa 5 cm, questi pesci rimuovo­

do il diritto, dunque, i pesci sono in      pesci possono essere interpretate se            no lo strato malato dell’epidermide, contribuen­

linea di principio equiparati agli altri    non altro come reazione a un disagio            do ad alleviare i disturbi cutanei.

vertebrati. In ragione tuttavia della       morale crescente nei confronti di al­        7	I pesci Kangal sono impiegati anche per il benes­

loro straordinaria varietà biologica,       cuni metodi di cattura e di uccisione.          sere delle persone, in particolare per la pedicure,

comparando le normative che rego­                                                           proprio per la loro capacità di asportare lo stra­

lano la gestione dei pesci con quelle                                                       to superficiale dell’epidermide (cellule morte). In

che disciplinano quella di altri animali                                                    Svizzera, l’utilizzo di questi pesci a tal fine non

da reddito, da compagnia o da labo­                                                         è stato finora autorizzato, poiché contrario ai

ratorio, emerge in modo chiaro che                                                          principi sanciti nella legge sulla protezione de­

per i primi il grado di differenziazione                                                    gli animali.

normativa in funzione delle specie è                                                     8	Art. 4 LPAn (legge sulla protezione degli animali

nettamente inferiore.                                                                       del 16 dicembre 2005; RS 455).

                                                                                                                                                   7
Trattamento dei pesci: considerazioni etiche
Albero genealogico evolutivo
    dei vertebrati

    Sono designati pesci tutti i vertebrati,
    ad eccezione di quelli terrestri. I pe­
    sci sono, dal profilo dell’evoluzione
    biologica, imparentati tra di loro e, in
    gradi diversi, con i vertebrati terresti.
    Sulla sinistra del grafico è indicata
    ­
    l’età approssimativa dei singoli grup­
    pi (in m
           ­ ilioni di anni) e tra parentesi è
    specificato il numero approssimativo
    di specie appartenenti al gruppo.                         pesci a pinne da raggi   pesci a pinne carnose
                                                                      (30’000)                   (8)

                  525                                   445            420                      375

       pesci senza mandibole                     pesci cartilaginei                     vertebrati terrestri
                (116)                                  (1’143)                               (30’600)

8                                                                                              in milioni di anni
Trattamento dei pesci: considerazioni etiche
3 Capacità di sentire dolore
e capacità cognitive dei pesci

3.1 Oggetto della controversia               altre sensazioni negative. Inoltre, c’è     9	Helmut Segner, Fish, Nociception and Pain. A

scientifica                                  chi sostiene proprio per questo che le        biological perspective, CENU (ed.), 2012.

                                             capacità cognitive abbiano una valen­       10	Markus Wild, Fische. Kognition, Bewusstsein

Posto che fino a poco tempo fa la ca­        za etica indipendentemente dal fatto          und Schmerz – Eine philosophische Perspektive,

pacità di sentire dolore da ­parte dei       che possano generare sensazioni ne­            CENU (ed.), 2012. Markus Wild è membro della

pesci è stata trattata semmai solo           gative. Il dolore è un fenomeno sfac­          CENU dal 2012.

marginalmente nell’ambito della ri­          cettato, complesso e lungi dall’essere
cerca, l’opinione dilagante tra gli          stato indagato a fondo. Anche l’origi­
scienziati era che i pesci sono dotati       ne evolutiva della capacità di prova­
di schemi comportamentali predefi­           re dolore non è stata definitivamente
niti e sono guidati da riflessi e istinti.   chiarita.
Sebbene s­ iano considerati organismi
viventi relativamente complessi, se­         Per tracciare un quadro generale del­
condo questa opinione largamente             le ricerche scientifiche finora condot­
diffusa i pesci non hanno né capacità        te e delle argomentazioni apportate al
cognitive né capacità di provare sen­        dibattito, la CENU ha commissionato
sazioni negative, vale a dire spiacevoli     allo zoologo Helmut Segner uno stu­
o dannose.                                   dio bibliografico sulla prospettiva bio­
                                             logica della nocicezione e della sen­
Questa opinione continua a trova­            sazione di dolore nei pesci 9. Dato che
re sostenitori, ma viene sempre più          il tema suscita interrogativi non solo
 messa in discussione. Le analisi            scientifici, ma anche filosofici, la Com­
empiriche condotte negli ultimi due          missione ha incaricato parallelamente
decenni hanno rafforzato in alcuni           il filosofo Markus Wild di svolgere uno
­ricercatori la convinzione che i pesci      studio sinottico sulla prospettiva filo­
 possono provare dolore e sono dota­         sofica del dibattito incentrato sui temi
 ti di capacità cognitive. Essere dotati     della cognizione, della consapevolezza
di capacità cognitive ha rilevanza dal       e del dolore nei pesci 10.
 punto di vista etico, perché significa
essere in grado di influenzare la capa­
cità di provare dolore, paura, stress e                                                                                                     9
Trattamento dei pesci: considerazioni etiche
Gli argomenti riportati di seguito, sin­     Gli studi più recenti, che tra l’altro han­    11	Per una disamina dei diversi tipi di dolore si ve­

     tomatici della controversia, si basano       no scatenato la controversia scientifi­           dano i contributi di Segner (2012) e Wild (2012)

     in larga misura su questi due studi. Nel     ca sulla sensazione di dolore nei pesci,          nella bibliografia.

     seguito la CENU circoscrive l’analisi        si focalizzano inoltre su un gruppo ri­        12	Gli avannotti sono giovani pesci allevati e com­

     agli aspetti inerenti il dolore e la rela­   stretto di pesci ossei, tra cui i salmoni,        mercializzati per la produzione di pesce comme­

     tiva sensazione ritenuti rilevanti ai fini   i salmonidi, il pesce persico, il danio           stibile. Sono impiegati nelle moderne acquacol­

     della tematica trattata 11.                  zebrato e i carassi dorati. La scelta non         ture e negli stagni da pesca, ma anche in acque

                                                  è casuale, poiché queste specie sono              naturali nelle quali si pratica la pesca.

     Le ricerche scientifiche più recenti sul­    utilizzate per il consumo alimentare,
     la capacità dei pesci di sentire dolore      come avannotti 12 oppure per esperi­
     si sono focalizzate fin qui su un’unica      menti di interesse economico o scien­
     tipologia di dolori che in altri verte­      tifico. Dato che questa ristretta rosa
     brati accompagnano le lesioni acute          di pesci rappresenta una minima par­
     alla superficie corporea. Questi dolo­       te dell’enorme varietà biologica delle
     ri, di regola considerati semplici, in       specie ittiche esistenti, occorre valuta­
     opposizione per esempio a quelli cro­        re se a partire dai risultati degli studi in
     nici, provocano una sensazione spia­         rassegna si possano trarre argomenta­
     cevole localizzabile, la quale segnala       zioni valide anche per altri pesci ossei.
     all’organismo vivente di aver subito o       Sebbene non esistano ricerche sulla
     di subire un danno tissutale. Questa         capacità di sentire dolore come non
     condizione provoca nell’organismo            ne esistono sulle capacità cognitive
     interessato alcuni cambiamenti fisio­        dei pesci cartilaginei e degli agnati, i
     logici e comportamentali che hanno lo        risultati raccolti sui pesci ossei induco­
     scopo di indurlo a liberarsi dallo stato     no a chiedersi se i pesci cartilaginei e
     di sofferenza, vale a dire a eliminare       gli agnati, che hanno seguito percorsi
     il danno tissutale, a evitare di subirne     biologico-evolutivi indipendenti, non
     altri e a favorire la rigenerazione. La      abbiano potuto sviluppare dette pro­
     reazione di evitamento di uno stimo­         prietà e capacità.
     lo che in altri organismi viventi si è
     dimostrato doloroso non costituisce
     di per sé la prova che i pesci siano in
     grado di sentire dolore, poiché potreb­
     be trattarsi anche solo di una reazione
     di riflesso «inconscia».

10
3.2 Indicatori biologici della                3.3 Argomenti chiave                         13 Cfr. Bateson (1991); Segner (2012, pag. 78).

capacità senziente                                                                         14	Non esistono studi sulla presenza di nocicettori

                                              Nocicettori                                     nei pesci cartilaginei.

Per valutare se gli organismi viventi
soddisfino i requisiti per provare dolo­      I nocicettori convertono in segnali
ri (semplici) si utilizzano di regola sette   elettrochimici stimoli termici, chimici
indicatori biologici 13 :                     e meccanici potenzialmente dannosi
                                              per i tessuti. Sono necessari da un
1 la presenza di nocicettori;                 punto di vista biologico, ma non suf­
                                              ficienti per indicare che un organismo
2	
  i collegamenti con il sistema ner­          vivente è in grado di provare dolore. I
  voso centrale, vale a dire vie ner­         nocicettori trasmettono il segnale do­
  vose che collegano i nocicettori al         loroso al midollo spinale, dove viene
  cervello;                                   filtrato e inoltrato al cervello. Studi
                                              sulle trote iridee hanno dimostrato
3	
  l’elaborazione dei segnali elettrici        che attivando specifici nocicettori,
  trasmessi dai nocicettori in aree o         gli impulsi elettrochimici vengono
  strutture cerebrali superiori;              inviati al sistema nervoso centrale
                                              dei pesci e ciò lascia supporre che i
4	la presenza di ricettori oppioidi e di     pesci ossei siano dotati di nocicettori
   oppioidi endogeni nel cervello;            funzionali.

5	la reazione a sostanze analgesiche;        Negli esseri umani e in altri mammiferi
                                              l’invio dei segnali dolorosi al cervello
6	l’apprendimento di comportamenti           avviene attraverso diversi tipi di fibre
   di evitamento per prevenire stimoli        nervose: le fibre a trasmissione rapi­
   nocicettivi;                               da inducono un dolore breve e lieve,
                                              quelle a trasmissione lenta un dolore
7	la modificazione di comportamenti          violento e persistente. In confronto ai
   abituali.                                  mammiferi e agli uccelli, nei pesci os­
                                              sei le fibre nervose a trasmissione len­
Nel dibattito scientifico in atto, la di­     ta sono rare 14. Per alcuni scienziati, la
versa valutazione della sensazione ca­        presenza di fibre a trasmissione lenta
pacità dei pesci di sentire dolore pesci      è un presupposto fondamentale della
si fonda in sostanza da un lato su valu­      sensazione di dolore: il fatto che nei
tazioni diverse della pertinenza degli        pesci ossei siano del tutto o in gran
indicatori menzionati e, dall’altro, sul      parte assenti viene dunque addotto
diverso parere circa la loro presenza         come argomentazione per confutare
nei pesci. Sul fatto che debbano esse­        la tesi che riconosce ai pesci la capa­
re soddisfatti alcuni requisiti fisiologi     cità di sentire dolore.
e anatomici affinché un organismo vi­
vente possa provare dolore vi è invece
unità di pensiero.                                                                                                                                11
Stimoli nocicettivi                        Omologo
     Stimoli termici, chimici o meccanici       Nella sistematica biologica, l’omolo­
     che con un impulso elettrico segna­        gia esprime la sostanziale equivalenza
     lano al cervello un evento dannoso         tra organi, sistemi di organi, strutture
     subìto dall’organismo.                     morfologiche, processi fisiologici o
                                                comportamentali di due gruppi di or­
     Nocicezione                                ganismi viventi aventi la stessa origine
     Attivazione delle cellule nervose indot­   evolutiva, ma senza avere necessaria­
     ta da stimoli dolorosi che può provo­      mente la stessa funzione.
     care una sensazione di dolore.
                                                Analogo
     Nocicettori                                 In biologia, l’analogia esprime la so­
     Terminazioni neuronali libere che at­       miglianza funzionale e/o strutturale di
     traverso stimoli termici, chimici o mec­   ­organi, proteine, geni o comportamen­
     canici convertono un danno tissutale        ti di gruppi diversi di organismi viventi,
     o una lesione in un segnale elettrico.      i cui antenati comuni non presentano
                                                 la stessa caratteristica. Caratteristiche
     Oppioidi endogeni                          analoghe osservate in esseri viventi
     Sostanze presenti nell’organismo che       diversi sono riconducibili a una fun­
     hanno un effetto analgesico parago­         zione comune, senza che ciò presup­
     nabile a quello della morfina.              ponga tuttavia una stretta parentela
                                                 biologica.
     Recettori oppioidi
     Recettori che rilevano la presenza di
     sostanze oppioidi endogene nell’orga­
     nismo e ne trasmettono gli effetti.

     Corteccia prefrontale
     Parte del lobo anteriore della corteccia
     cerebrale.

12
Gli oppositori ribattono che nel dibat­     talamo, una zona cerebrale molto an­        15	L a spiegazione fornita è che i dolori violenti do­

tito sulla capacità di sentire dolore non   tica dal punto di vista evolutivo. Non         vuti a ustioni, corrosioni o contusioni (p. es. in se­

è ancora chiaro quale rilevanza vada        è chiaro dunque se e in che misura la          guito a una caduta da un’altezza notevole) sono

attribuita in generale alla presenza di     neocorteccia costituisca un requisito          trasportati da fibre a trasmissione lenta. Questi

fibre a trasmissione lenta. L’assenza di    generale per la capacità di sentire do­        tipi di lesioni sarebbero tipiche negli organismi

questo genere di fibre non basterebbe       lore negli esseri viventi. Alcune aree         terrestri, ma non in quelli acquatici.

di per sé per smentire categoricamen­       del cervello più antiche in termini fi­
te una qualsivoglia capacità di prova­      logenetici, presenti anche nei pesci,
re dolore da parte dei pesci, dato che      potrebbero essere sufficienti per una
sono dotati di numerose fibre a tra­        sensazione di un semplice dolore. Inol­
smissione rapida, rilevanti nella sen­      tre, dato che la percezione del dolore
sazione di un semplice dolore. Inoltre,     è regolata da vari meccanismi fisici e
è ipotizzabile che in una prospettiva       biologici, si potrebbe supporre che
biologico-evolutiva le fibre a trasmis­     nei pesci questa funzione sia svolta
sione lenta abbiano avuto per la vita       da altre aree cerebrali. Per stabilire se
acquatica dei pesci rilevanza minore        i pesci possano sentire dolore si do­
rispetto agli organismi terrestri 15.       vrebbero quindi considerare non solo
                                            la presenza di una struttura cerebra­
Struttura cerebrale                         le specifica, ma anche altri indicatori,
                                            tra cui la reazione a stimoli dannosi e
L’argomento principale utilizzato per       la presenza di capacità cognitive, en­
confutare la capacità di sentire dolore     trambi rilevanti per la sensazione di
nei pesci riguarda l’assenza di un’ap­      dolore.
posita struttura cerebrale, in particola­
re della neocorteccia: ciò impedirebbe      Reazione a stimoli dannosi
loro di avere coscienza del dolore. Le
reazioni dei pesci agli stimoli dannosi     Un fronte argomenta che negli espe­
sarebbero dunque semplici riflessi.         rimenti condotti finora i pesci non
                                            hanno mostrato alcuna reazione o
                                            ­
Chi si schiera sul fronte opposto am­       soltanto reazioni minime a sollecita­
mette che sarebbe azzardato soste­          zioni di regola estremamente dolorose
nere la capacità di sentire dolore nei      per l’essere umano, come la puntura
pesci solo sulla base di analogie strut­    di un’ape sul labbro o lesioni provo­
turali e funzionali con i mammiferi o       cate da un amo nella zona della bocca.
di corrispondenze dal profilo evolutivo     Inoltre, alcune sostanze analgesiche
con caratteristiche presenti nei mam­       di comprovata efficacia nell’uomo, tra
miferi, ma ribatte che l’argomenta­         cui la morfina, non avrebbero prodotto
zione addotta per negare la capacità        nessun effetto nei pesci. L’analisi dei
di provare dolore (assenza della ne­        cambiamenti fisiologici, delle razioni
ocorteccia) non è sufficiente. È vero,      comportamentali e dei comportamen­
infatti, che nell’uomo la neocorteccia      ti di evitamento non fornisce dunque
ha un ruolo centrale nella percezione       evidenze che avvalorino la capacità
del dolore, ma in interazione con il        dei pesci di sentire dolore. Varrebbe                                                                   13
dunque la pena distinguere tra la per­       Capacità cognitive                            16	V. Gonzalez-Nunez, R. E. Rodríguez (2009), The

     cezione inconsapevole (nocicezione)                                                           zebrafish. A model to study the endogenous me­

     e la percezione cosciente del dolore.        Il concetto di cognizione è utilizzato           chanisms of pain, ILARJ, 2009, 50, pagg. 378-86;

                                                  con accezioni diverse nella letteratu­           A. D. Correia et al. (2011), A novel behavioral fish

     Il fronte opposto ribatte asserendo          ra scientifica. In termini generali indi­        model of nociception for testing analgesics, Phar­

     che gli effetti della morfina nei pesci      ca la capacità di un essere vivente di           maceuticals 4, 2011, pagg. 665-80; V. Malafoglia

     sono stati dimostrati in numerosi stu­       elaborare informazioni, ma quando si             et al. (2014), Extreme thermal noxious stimuli in­

     di. Nel danio zebrato, per esempio, un       parla di capacità cognitive ci si riferi­        duce pain responses in zebrafish larvae, Journal

     pesce ornamentale lungo fino a quat­         sce anche alla capacità di percepire,            of Cellular Physiology 229/3, pagg. 300-8.

     tro centimetri, sono state osservate         ricordare, imparare, collocare nello
     mutazioni e malformazioni. Non per           spazio e pianificare nonché di coope­
     niente, infatti, questa specie è utilizza­   rare e comunicare. L’elaborazione del­
     ta ormai da tempo per studi genetici e       le informazioni nei diversi organismi
     tossicologici 16.                            viventi avviene in modi tra di loro an­
                                                  che profondamente diversi.
     La somministrazione di morfina al da­
     nio zebrato induce una reazione fisiolo­     I risultati di alcune ricerche empiriche
     gica o cambiamenti comportamentali           hanno convinto un gruppo di biologi
     osservabili anche in organismi viventi       a ritenere che i pesci siano dotati di
     cui è riconosciuta la capacità di senti­     prestazioni cognitive molto comples­
     re dolore, quando la morfina inibisce        se e che il loro apprendimento vada
     gli stimoli nocicettivi. La presenza nei     oltre un mero collegamento associa­
     pesci di neurotrasmettitori rilasciati       tivo di informazioni. Sulla base del­
     dagli stimoli nocicettivi sarebbe stata      le evidenze empiriche giungono alla
     dimostrata anche in altri studi. I neu­      conclusione che alcune specie di pesci
     rotrasmettitori sono considerati una         sono ­dotate di una memoria a lungo
     sorta di «farmacia del dolore» in altri      termine e di una capacità di orienta­
     esseri viventi, la cui capacità senzien­     mento spaziale ben sviluppata, gra­
     te è stata formalmente riconosciuta, e       zie alla quale sarebbero in grado di
     sono dunque un indicatore della per­         distinguere altri esemplari sulla base
     cezione del dolore. Il fatto che i pesci     di caratteristiche visive e di derivarne
     producano neurotrasmettitori sarebbe         cambiamenti nelle gerarchie sociali.
     dunque un’ulteriore prova della loro         Studiando i comportamenti dei pesci,
     sensazione di dolore: un’accelerazio­        i biologi si sono inoltre convinti della
     ne del battito cardiaco e dell’attività      loro capacità di trasmettere abitudini
     branchiale e uno squilibrio ormonale         e conoscenze acquisite con la pratica
     sarebbero altre evidenze di una reazio­      (p. es. sui siti di riproduzione e sulle
     ne, fermo restando che deve ancora           fonti di nutrimento). Altri studi empi­
     essere chiarito se ciò sia associato a       rici dimostrerebbero una certa capa­
     una sensazione negativa.                     cità dei pesci di ricordarsi una serie
                                                  di oggetti e di utilizzarli per orientarsi.
                                                  In alcune specie, seppur poche, è sta­
14                                                ta osservata la capacità di costruire
attrezzi, di modificare attivamente          3.4 Valutazioni plausibili degli
il proprio ambiente o addirittura di         argomenti dal profilo etico
cooperare nella caccia. Negli esseri
umani l’orientamento spaziale e altre         Benché il mondo scientifico sia del
prestazioni cognitive sono localizzati        parere unanime che per consentire
nella neocorteccia: il fatto che i pesci     a un organismo vivente di percepire
siano capaci delle stesse prestazioni         stimoli come negativi siano indispen­
cognitive senza possedere detto orga­         sabili certe premesse anatomiche e
no, non proverebbe forse in via defini­      fisiologiche, non vi è consenso sulla
tiva la capacità senziente dei pesci, ma      pertinenza dei risultati emersi dagli
ne fornirebbe quanto meno un valido           studi svolti su questi indicatori. Da
indizio.                                      una parte si insiste sull’esigenza di va­
                                              lutare singolarmente ogni indicatore
Altri scienziati respingono invece ca­       che possa essere considerato come
tegoricamente l’ipotesi secondo cui i         premessa di natura biologica per la
comportamenti osservati lascino ipo­         ­capacità di sentire dolore. In questo
tizzare una sensazione di dolore nei          contesto si evidenziano gli aspetti in
pesci. Essi sostengono che sebbene le         cui, per quanto riguarda questi indica­
condizioni neurofisiologiche dei pesci        tori, i pesci divergono da altri vertebra­
non escludano comportamenti com­              ti sensibili al dolore. Se un indicatore
plessi, questi non implicano per forza        risulta negativo si trae nel complesso
una capacità di provare dolore, poiché        una conclusione negativa sulla sensi­
potrebbe trattarsi di mere reazioni di        bilità dei pesci al dolore. Da un’altra
riflesso, vale a dire in cui l’elaborazio­    parte, si sottolinea come occorra una
ne delle informazioni potrebbe avve­          valutazione globale degli indicatori.
nire anche in assenza di sensazioni          Anche se i pesci non soddisfano singo­
negative.                                     li indicatori considerati rilevanti per la
                                              sensibilità al dolore in altri vertebrati,
                                              sulla base dei risultati globali emersi
                                             dalla ricerca si ritiene che si possa pur
                                              sempre parlare di una concentrazione
                                             degli indizi.

                                             L’etica studia questioni normative
                                             (come ci si deve comportare) e non
                                             empiriche (come si è). In caso di dubbi
                                             su questioni empiriche, l’etica può tut­
                                             tavia fornire spunti utili per prendere
                                             decisioni razionali.

                                                                                           15
Stabilire se i pesci sono organismi sen­ Opzioni per la valutazione degli
     zienti non è una questione risolvibile argomenti dal profilo etico
     in termini etici. Raccogliere evidenze
     scientificamente comprovate (dunque I membri della CENU distinguono
     non solo sapere intuitivo) sulla sen­ quattro valutazioni plausibili degli
     sibilità al dolore di un organismo è argomenti addotti dagli scienziati in
     estremamente difficile, anche perché merito alla capacità di sentire dolore:
     il dolore è un fenomeno molto com­
     plesso e ancor oggi compreso solo 1	       i pesci non soddisfano i requisiti
     in parte. Definire degli indicatori per     necessari per avere sensazioni di
     verificare se sia data la sensazione di     dolore. Non vi sono indizi che at­
     dolore è senz’altro possibile, ma come      testino la loro capacità di provare
     stabilire se sono corretti o esaustivi?     sensazioni negative;
     Ciò significa dunque dover prendere
     decisioni in merito al trattamento da 2	le ultime scoperte empiriche scredi­
     riservare ai pesci senza avere certezza     tano con sufficiente evidenza scien­
     alcuna in merito alla capacità senzien­     tifica l’ipotesi che i pesci non siano
     te dei pesci. Dal punto di vista etico, il  in grado di provare dolore. Si deve
     peso attribuito a queste conoscenze         ammettere la possibilità che almeno
     parziali ha notevole rilevanza: quando      una parte dei pesci possa provare
     possiamo parlare di sapere scientifica­     sensazioni negative;
     mente provato? Dove vi è un margine
     plausibile per dubbi e quali aspetti per 3	le conoscenze scientifiche acquisite
     ora inesplorati sono ritenuti rilevanti     non forniscono prove certe del fatto
     ai fini della questione trattata?           che i pesci siano organismi senzien­
                                                 ti, ma sulla base degli indizi raccol­
                                                 ti risulta difficile confutare, quanto
                                                 meno in alcuni pesci, la capacità di
                                                 sentire dolore;

                                               4	i risultati delle indagini scientifiche
                                                  non fanno che avvalorare l’ipotesi
                                                  che alcuni pesci siano dotati di una
                                                  forma specifica di sensazione di
                                                  dolore.

16
Per le opzioni 1 e 4, la questione è ri­ Tutti i membri della CENU convergono
solta: l’opzione 1 considera assodato invece su un punto, ovvero che non si
il fatto che sulla base delle informa­ possa escludere che alcuni pesci siano
zioni raccolte non vi siano indizi alcuni in grado di provare una qualche forma
di una capacità di sentire dolore nei di dolore.
pesci, mentre l’opzione 4, sulla scorta
delle stesse informazioni, giunge alla 3.5 Rilevanza etica del dibattito
conclusione che almeno una parte dei sulla capacità di sentire dolore
pesci è in grado di provare una qual­ e sulle capacità cognitive dei
che forma di dolore.                      pesci

Nelle opzioni 2 e 3 si profila un mar­      Le conoscenze empiriche sulle ca­
gine seppur diverso di incertezza: i        ratteristiche e le capacità dei pesci,
sostenitori dell’opzione 2 ammettono        come la sensazione di dolore e le ca­
che sulla base dei dati raccolti non si     pacità ­cognitive, influenzano, secon­
possa decidere se i pesci provano do­      do la posizione etica di fondo, il modo
lore, ma riconoscono sufficienti motivi    di rispondere al quesito se e (se del
plausibili per mettere in dubbio l’ipo­     caso) quali pesci appartengano agli
tesi che essi non provino alcun dolore.    ­organismi degni di rispetto in seguito
L’opzione 3 si spinge oltre, giungendo     al loro v­ alore morale.
alla conclusione che alla luce dei molti
dubbi sollevati dai ricercatori risulta    Queste caratteristiche e capacità pos­
difficile negare una qualche sensibilità   sono inoltre avere un peso per deter­
al dolore per lo meno in alcune specie     minare l’importanza morale dei ­pesci
di pesci.                                  rispetto ad altri organismi viventi
                                           che occorre rispettare moralmente in
Posizioni difese in seno                   quanto tali.
alla CENU
                                           Nel capitolo 4 viene ripreso il dibattito
La maggioranza dei membri difende          sulla rilevanza etica della capacità di
l’opzione 3.                               sentire dolore e delle capacità cogni­
                                           tive dei pesci.
Una minoranza dei membri difende
l’opzione 2. Un altro fronte minori-
tario sostiene l’opzione 4.

Nessun membro della CENU difende
l’opzione 1.

                                                                                       17
4 Statuto morale dei pesci

     Per chiarire lo statuto morale dei pesci,      Valore relazionale: indica che
                                                  2	                                        17	I concetti e le distinzioni qui proposte non copro­

     la CENU esamina nel seguito alcuni             una cosa ha valore in relazione a           no in maniera esauriente le categorie plausibili

     quesiti fondamentali: i pesci sono de­         qualcos’altro. Esempio: la carpa            di valore, ma illustrano secondo la CENU gli ap­

     gni di considerazione morale in quanto         Koi giapponese 18, che per alcuni è         procci più utili ai fini del dibattito che segue. Cfr.

     tali, ovvero indipendentemente dalla           un pesce qualsiasi, assume un va­           anche CENU, La dignità della creatura nel regno

     loro utilità per l’uomo? Quali sono i cri­     lore immateriale particolare per gli        vegetale. La considerazione morale delle piante

     teri determinanti? I pesci ­soddisfano         amanti della specie.                        in quanto tali, 2008, pag. 7 (www.CENU.admin.ch).

     detti criteri?                                                                          18	Koi indica le varietà addomesticate di carpa cui

                                                    Valore morale: indica che un or­
                                                  3	                                           gli appassionati attribuiscono un elevato valore

     4.1 Categorie di valore dal punto              ganismo vivente è degno di consi­           monetario.

     di vista etico                                 derazione in quanto tale, vale a dire    19	Nel presente rapporto, la nozione di valore mo­

                                                    indipendentemente dal suo valore            rale serve a facilitare la categorizzazione e non

     Per chiarire lo statuto morale dei pe­         strumentale o relazionale. Un or­           implica alcuna presa di posizione sul peso da

     sci, la CENU distingue innanzitutto tre        ganismo vivente cui viene ricono­           attribuire a detto valore. Con riguardo al dibattito

     categorie di valore 17.                        sciuto un valore morale può avere           giuridico si rinvia all’interpretazione dominante

                                                    allo stesso tempo anche un valore           della nozione costituzionale di «dignità della cre­

       Valore strumentale: indica che
     1	                                            strumentale e un valore relazionale,        atura» (Art. 120 Cost.), che presuppone un valore

       una cosa è considerata utile per             ma non può in nessun caso essere            morale ponderabile degli organismi viventi (non

       l’uomo o per altri esseri viventi.           trattato soltanto in base all’uno o         umani), ponderazione che l’articolo 7 Cost. («Di­

       Esempio: una specie ittica ha un             all’altro di questi due valori, poiché      gnità umana»), nell’interpretazione più comune,

       valore strumentale come pesce                ciò significherebbe violarne il valore      considera inammissibile nel caso di persone.

       commestibile o come elemento di              morale 19.
       un ecosistema che si vuole preser­
       vare allo scopo di garantire la pe­        Che cosa significhi, per un organismo
       sca, risorsa indispensabile per la         vivente, essere degno di considerazio­
       prosperità economica e sociale di          ne morale trova risposte diverse nelle
       una regione.                               varie teorie etiche.

18
Nelle teorie deontologiche, un’azio­        4.2 I pesci hanno un valore                    20	Si veda anche la breve esposizione di alcune posi­

ne è considerata eticamente giusta          ­morale?                                          zioni e delle relative critiche in: CENU, La dignità

se avviene rispettando gli obblighi                                                           della creatura nel regno vegetale. La considera­

che abbiamo nei confronti di un in­         I pesci hanno un valore morale? In                zione morale delle piante in quanto tali, 2008.

dividuo cui è riconosciuto un valore        altre parole, appartengono alla ca­               Una critica di fondo alle posizioni «centriche»

morale. La stragrande ­maggioranza          tegoria degli esseri viventi degni di             riguarda il fatto che le condizioni che reggono

dei membri della CENU condivide que­        considerazione morale anche se privi              la considerazione morale deriverebbero quasi

sto approccio.                              di un’utilità strumentale o di un signi­          sempre dal nostro modo di concepire le cose

                                            ficato relazionale per noi esseri uma­            e sarebbero definite dall’uomo. Si rischierebbe

Altre teorie etiche, in particolare quel­   ni? La risposta a questo interrogativo            dunque di privilegiare dal punto di vista morale

le consequenzialiste, giudicano mo­         assume contorni diversi a seconda                 l’essere umano solo perché appartenente alla

ralmente giusta o sbagliata un’azione       della posizione etica di fondo. Di se­            specie «Homo sapiens» (criterio biologico). In

esclusivamente in base alle conse­          guito sono illustrate in modo conciso             sostanza – ed è questo il nocciolo della critica –

guenze che produce per tutti i ­soggetti    le posizioni di fondo e i criteri deci­           tutte le posizioni centriche sarebbero in defini­

degni di considerazione. Se ciò che         sionali giudicati rilevanti dai membri            tiva antropocentriche, dunque non in grado di

conta è il bene moralmente rilevante        della CENU per capire cosa significhi             rappresentare l’altro, vale a dire gli organismi

e la sua massimizzazione, viene meno        comportarsi in maniera eticamente                 viventi non umani.

il valore morale in senso deontologi­       ammissibile nei confronti dei pesci 20.
co. Secondo l’approccio consequen­
zialista, difeso dalla minoranza dei        Secondo una chiave di lettura delle
membri della CENU, il valore di un          posizioni teocentriche Dio è l’uni­
organismo vivente dipende dal bene          ca entità degna di considerazione in
moralmente rilevante che rappresenta        quanto tale e tutti gli esseri viventi da
intrinsecamente o di cui può farsi por­     lui creati contano moralmente in virtù
tatore. Questo spiega perché anche          del loro rapporto con Dio. I pesci han­
detta minoranza impiega la nozione          no dunque un valore relazionale, ma
di «valore morale», ma in senso lato,       non morale. Un’altra interpretazione
riallacciandosi dunque al concetto di       del teocentrismo vede in Dio il creato­
«dignità della creatura» sancito nella      re di esseri viventi dotati di valore mo­
Costituzione.                               rale in quanto tali: questa versione si
                                            riallaccia, in base ai criteri rilevanti per                                                             19
giustificare il valore morale, alle argo­    Le posizioni ecocentriche pongo­            21	Ciò non esclude che gli uomini possano avere

     mentazioni delle posizioni a seguire.        no al centro dell’universo non solo gli        l’obbligo di non trattare crudelmente altri esseri

                                                  esseri viventi, bensì anche la natura e       viventi. Questo obbligo non emanerebbe tuttavia

     Le posizioni antropocentriche pon­           tutte le sue complesse interazioni tra        dal valore morale attribuito a questi organismi

     gono l’essere umano al centro dell’u­        entità diverse.                               viventi, bensì dal timore dell’uomo che tratta­

     niverso, quale unica entità degna di                                                       re male altri esseri viventi potrebbe screditarlo

     considerazione in quanto tale. Ciò si­       Una chiave di lettura olistica della po­      moralmente.

     gnifica che ai pesci non è riconosciuto      sizione ecocentrica attribuisce un va­
     alcun valore morale 21.                      lore morale a entità collettive come
                                                  gli ecosistemi, i biotopi, le specie e le
     Secondo le posizioni patocentriche,          popolazioni, ma anche alla natura nel
     la capacità di provare dolore e la capa­     suo insieme, alla Terra o addirittura
     cità senziente sono i criteri centrali per   all’universo. Per i sostenitori di una
     determinarne il valore morale di un or­      visione individualistica, ogni singolo
     ganismo vivente. La presenza di una          organismo vivente o non vivente (p. es.
     qualche forma di capacità senziente          laghi, montagne e paesaggi) presente
     presuppone un’esperienza positiva o          in natura conta moralmente in quanto
     negativa indipendente e possibilmen­         tale. Le posizioni ecocentriche inter­
     te alcuni processi cognitivi. Un pesce       pretano dunque in maniere diverse la
     conta moralmente se è in grado di pro­       questione del valore morale dei pesci.
     vare una qualche forma di esperienza
     interiore o se è in grado di percepire       Posizioni difese in seno
     qualcosa come positivo o negativo.           alla CENU

     Le posizioni biocentriche conside­            La maggioranza dei membri della
     rano tutti gli esseri viventi moralmente      CENU argomenta a favore di alcune
     degni di considerazione in quanto tali.      varianti delle posizioni biocentriche,
     La capacità senziente non costituisce         secondo le quali i pesci hanno un va­
     in questo caso un presupposto per il          lore morale perché sono organismi
     riconoscimento di un valore morale.          ­viventi o perché come tali perseguo­
                                                   no un obiettivo in loro insito.
     Si distinguono sostanzialmente due
     approcci biocentrici: gli esseri viventi     La minoranza dei membri sostiene
     hanno un valore morale perché il fatto       una posizione patocentrica, secondo
     di essere in vita è una condizione che       la quale la capacità senziente, ovve­
     conta in quanto tale oppure perché,          ro la capacità di percepire qualcosa
     quali depositari di una vita, hanno un       come negativo per se stesso, è il crite­
     valore proprio che moralmente conta          rio risolutivo per stabilire se un’entità
     in quanto tale. Questa seconda visio­        ha un valore morale. Secondo questa
     ne presuppone che gli esseri viventi         posizione, i pesci hanno un valore mo­
     abbiano un obiettivo prestabilito as­        rale se sono senzienti.
     segnato alla specie.
20
Un’altra esigua minoranza sostiene           4.3 Che peso ha il valore morale?            22	Alcuni non-antropocentrici si esprimono dunque

una posizione teocentrica, afferman­                                                         a favore di un egualitarismo moderato, partendo

do che gli esseri viventi creati da Dio      Per prima cosa va chiarito quanto con­          dal presupposto che nei casi di legittima difesa

sono degni di considerazione morale          tino gli organismi viventi dotati di un         sia consentito attribuire un peso maggiore agli

non solo per il rapporto che li lega a       valore morale. Ci si chiede in partico­         interessi di determinati esseri viventi, in quan­

Dio, ma anche per il fatto che Dio crea      lare come si debba procedere in caso            to conducono una «vita più ricca». Esempio: per

entità dotate di valore morale. Per il       di conflitti tra obblighi nei confronti di      sopravvivere l’uomo sarebbe autorizzato a dan­

resto, questa minoranza si riallaccia        diversi esseri viventi dotati di valore         neggiare gli interessi moralmente rilevanti di

alle posizioni biocentriche.                 morale e quale importanza abbiano i             ­altri esseri viventi. Secondo questa posizione,

                                             pesci rispetto ad altri organismi viven­        ciò sarebbe tuttavia ammesso soltanto in situa­

 Secondo queste posizioni difese in          ti con valore morale. Per rispondere a          zioni eccezionali.

 seno alla CENU, l’uomo deve trattare        queste domande si devono distingue­
 i pesci con rispetto morale, sia perché     re due posizioni.
 sono esseri viventi sia perché sono
esseri senzienti. Va precisato che ciò       Posizioni egualitarie
 non esclude che esistano altri obblighi
di natura etica anche nei confronti di       Secondo una visione egualitaria, ­tutti
­entità che non soddisfano il criterio ri­   gli esseri viventi che soddisfano gli
 tenuto rilevante per il riconoscimento      stessi criteri moralmente rilevanti de­
di un valore morale.                         vono essere trattati allo stesso modo,
                                             indipendentemente dal loro tipo e dal­
Rimane tuttavia da chiarire in cosa          le loro capacità e caratteristiche. Se
consista l’obbligo di considerazione         uguali, gli interessi moralmente rile­
morale nei confronti dei pesci. Ogni         vanti di tutti gli esseri viventi devono
approccio teorico prevede sia obblighi       avere uguale considerazione.
negativi, per esempio l’obbligo di non
far soffrire i pesci, che obblighi positi­    Una posizione egualitaria può ave­
vi, per esempio la garanzia – nell’ambi­      re conseguenze etiche estreme so­
to del possibile e del ragionevole – che      prattutto nelle diverse posizioni non
i pesci possano vivere e crescere bene       ­antropocentriche: gli interessi moral­
(vale a dire, in una chiave di lettura        mente rilevanti degli uomini sono da
consequenzialista, massimizzare il            considerarsi alla stregua degli stessi
loro valore eticamente rilevante). La         interessi di altri esseri viventi dotati
maggioranza dei membri della CENU             di un valore morale. La critica mossa
riconosce un obbligo negativo verso           di regola all’egualitarismo è di essere
gli esseri viventi dotati di valore mora­     troppo radicale nelle sue conseguen­
le, mentre una minoranza considera            ze e quindi impossibile da mettere in
fondati gli obblighi positivi. Le conse­      pratica 22.
guenti implicazioni pratiche per come
trattare i pesci sono illustrate nel ca­
pitolo 5.

                                                                                                                                                 21
Un altro aspetto critico di questa posi­    vivente si avvicinano per complessità
     zione riguarda la definizione di criteri    a quelle dell’uomo, più elevata è la con­
     per stabilire l’uguaglianza tra interes­    siderazione etica che meritano. Anche
     si di organismi viventi diversi dotati      questa gerarchizzazione della ponde­
     di valore morale. Vi è infatti il rischio   razione dei criteri moralmente rilevanti
     che vengano scelti criteri che attri­       rischia di essere tacciata di specismo,
     buiscono sistematicamente un peso           perché l’importanza maggiore attribu­
     particolare agli interessi degli esseri     ita agli interessi dell’uomo viene moti­
     umani, soprattutto nella prospettiva        vata con argomentazioni riguardanti la
     di un egualitarismo moderato.               complessità, ma sotto sotto potrebbe
                                                 fondarsi sull’appartenenza alla specie.
     Posizioni gerarchiche                       Un’altra critica si basa sull’ipotesi se­
                                                 condo cui gli organismi viventi meno
     Le posizioni gerarchiche postulano          complessi, proprio per la mancanza di
     l’obbligo di considerare, ma non allo       alcune capacità cognitive, rischiano di
     stesso modo, tutti gli interessi degli      subire un aggravio maggiore, vale a
     organismi viventi dotati di valore mo­      dire di soffrire di più, perché privi del­
     rale. Di regola viene stabilita una ge­     la capacità di giudicare un intervento
     rarchia basata sulla complessità delle      innocuo e transitorio.
     caratteristiche moralmente rilevanti di
     un organismo vivente dotato di valore Posizioni difese in seno
     morale o sulla complessità dei suoi in­ alla CENU
     teressi moralmente rilevanti. Gli inte­
     ressi di esseri viventi caratterizzati da La larga maggioranza dei membri
     una maggiore complessità sono con­ della CENU condivide una posizio­
     siderati più importanti degli interessi ne gerarchica, secondo cui interessi
     comparabili di organismi viventi meno equivalenti di organismi viventi di­
     complessi. Solitamente questa inter­ versi dotati di valore morale merita­
     pretazione poggia sull’assunto che la no una diversa considerazione: più un
     complessità delle caratteristiche di un organismo vivente è complesso, più i
     organismo vivente sia associata alla suoi interessi sono rilevanti dal punto
     sua capacità di percepire qualcosa di vista etico.
     come negativo, vale a dire di essere
     danneggiato nei propri interessi.         All’interno di questo schieramento, la
                                               netta maggioranza sostiene che gli
     La critica mossa puntualmente alle uomini – nodo focale della nozione di
     posizioni gerarchiche è che presup­ dignità umana – possiedono un valore
     pongono – per motivi intuitivi o reli­ morale non ponderabile, a differenza
     giosi – una scala naturae che, a parità degli animali e degli altri organismi vi­
     di caratteristiche e interessi, autoriz­ venti non umani, i cui interessi moral­
     zi ad attribuire maggiore importanza mente rilevanti possono invece essere
     all’uomo rispetto ad altri organismi vi­ sottoposti a una valutazione. Ciò non
22   venti. Più le capacità di un organismo significa tuttavia che gli interessi degli
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