TRASPORTI MARITTIMI PARTE A - TECNICA DEI TRASPORTI TERRESTRI, MARITTIMI E AEREI Insegnamento di - Scuola di Ingegneria

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Scuola di Ingegneria - Università di Pisa
         Anno Accademico: 2020/21

            Insegnamento di
TECNICA DEI TRASPORTI TERRESTRI,
       MARITTIMI E AEREI

            Docente: Marino Lupi

     TRASPORTI MARITTIMI

                PARTE A
TRASPORTI MARITTIMI PARTE A - TECNICA DEI TRASPORTI TERRESTRI, MARITTIMI E AEREI Insegnamento di - Scuola di Ingegneria
Lo studio del sistema di trasporto marittimo sarà
 affrontato esaminando i seguenti argomenti:
   • “Deep-sea shipping” e “Short-sea shipping”.
   • Relazione fra trasporto marittimo ed
   ”economia globale”.
   • Tipologie di merci trasportate via mare.
   • Tipologia delle navi mercantili.
    • Il trasporto di merci varie.
    • Il trasporto di “bulk cargo”.
   • Il trasporto “specializzato”.

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Da un punto di vista della lunghezza della tratta su cui operano, i
 Trasporti Marittimi si dividono in:
 • “Deep sea shipping”:
 • “Short sea shipping”:

Per i grossi quantitativi di merce il “deep sea shipping” rappresenta
praticamente l’unico modo di trasporto fra continenti diversi (“inter-
regional maritime transport”).
Comunque con lo sviluppo del trasporto aereo delle merci è nato
negli ultimi decenni una certa concorrenza fra trasporto marittimo
(in special modo di tipo “deep sea shipping” ) e trasporto aereo delle
merci a lungo raggio. In particolare per alcuni prodotti; per esempio:
prodotti elettronici, moda (tessile-abbigliamento), frutta, verdura,
parti di macchine. Negli ultimi anni l’aumento dei prezzi del petrolio
ha però spostato tipologie di merci dal trasporto aereo a quello
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marittimo.
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Lo “short sea shipping”, navigazione a corto raggio, si riferisce al
trasporto marittimo all’interno dei continenti (trasporto marittimo
con origine e destinazione nel Mediterraneo, in Europa, in Estremo
oriente….).
In generale esso è in diretta competizione con i sistemi di trasporto
terrestri. Ma ovviamente non sempre è così: pensiamo per esempio
al caso dei trasporti con le isole.
A proposito dello “short sea shipping” deve essere messo in
evidenza che negli ultimi anni la politica europea dei trasporti, ed
anche quella italiana, ha dato importanza allo sviluppo delle
cosiddette “autostrade del mare” (Motorways of the Sea (MoS)).
Con il termine “autostrade del mare” però sono spesso indicati
servizi di trasporto diversi. In senso stretto si intende una relazione di
trasporto marittima, di tipo ro-ro, in diretta competizione con un
“tutto strada” (in particolare autostradale, da cui deriva anche la
denominazione marittima).                                                 4
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In Europa si è affermata la seguente definizione (anche se in realtà ve
 ne sono più di una, ma comunque non molto differenti fra loro):

 “existing or new sea-based transport services that are integrated in
 door-to-door logistic chains and concentrate flows of freight on
 viable, regular, frequent, high-quality and reliable short sea shipping
 links. The deployment of the Motorways of the Sea network should
 absorb a significant part of the expected increase in road freight
 traffic, improve the accessibility of peripheral and island regions and
 states and reduce road congestion”.

 (La seconda parte della “definizione” in realtà riassume i principali
 obiettivi delle Autostrade del Mare (AdM)) .

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Fondamentalmente le autostrade del mare sono dei servizi ro-ro, di
 tipo “short sea shipping”, in cui sono concentrati i trasporti di
 merci e che hanno le seguenti caratteristiche; i servizi sono:

   • Schedulati (ad orario pubblicato)
   • Alta frequenza
   • Affidabili

• Integrati nella catena logistica porta a porta (ossia per i quali è stato
studiato, in modo specifico, l’integrazione intermodale con gli altri
modi di trasporto: in particolare sono minimizzati i tempi di imbarco e
sbarco dei mezzi). Essi inoltre devono essere produttivi (fattibili
(viable)) da un punto di vista economico e ad alto servizio offerto (che
vuol dire, appunto, ad alta frequenza, affidabili e veloci).

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I fini principali delle autostrade (parte finale della “definizione”) sono:
   • migliorare l’accessibilità (la coesione) in Europa.
   • ridurre la congestione stradale attraverso un riequilibrio modale
   (in particolare assorbendo una parte significativa dei previsti
   aumenti di traffico merci in Europa)
 Le Autostrade del Mare riguardano collegamenti, di tipo short sea
 shipping, di unità di trasporto di tipo ro-ro: veicoli stradali completi
 di motrice, cosiddetto trasporto “accompagnato”; oppure
 semplicemente di semirimorchi, trasporto cosiddetto “non
 accompagnato”.
C’è una tendenza a comprendere nel termine (ma molti non sono
d’accordo) anche il trasporto short sea shipping di contenitori che
abbia gli attributi del servizio che sono stati precisati nella slide
precedente. In realtà le attuali rotte di navi portacontenitori, almeno
nel Mediterraneo, non hanno questi attributi del servizio. Questa idea
(di comprendere il trasporto di contenitori) sembra negli ultimi anni7
un po’ “svanita”.
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In ogni caso con lo sviluppo del trasporto di “transhipment” lo
“short-sea shipping” ha anche la funzione di distribuire i container
che vengono trasportati da un continente all’altro, da un porto “hub”
ad un altro porto “hub”, con le navi di tipo “deep sea”.
 Comunque il trasporto di tipo “short sea” riguarda, in generale, oltre
 i contenitori e le navi di tipo ro-ro, anche altri tipi di traffico per
 esempio: cereali, carbone, metalli ferrosi, legname, acciaio, sabbia e
 ghiaia. In generale trasporto marittimo di: “liquid bulk“ e “dry
 bulk”; trasporto di general cargo non in contenitori e nemmeno di
 tipo ro-ro, ossia: break-bulk cargo, loose cargo. Definiremo, più
 precisamente, queste categorie merceologiche in seguito.

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Definizione della Commissione Europea di
                  “Short Sea Shipping (SSS)”

      “SSS is the movement of cargo and passengers by sea between
       ports situated in geographical Europe or between those ports
       and ports situated in non-European countries having a coastline
       on the enclosed seas bordering Europe. Short Sea Shipping
       includes domestic and international maritime transport,
       including feeder services, along the coast and to and from the
       islands, rivers and lakes. The concept of Short Sea Shipping also
       extends to maritime transport between the Member States of
       the Union and Norway and Iceland and other States on the
       Baltic Sea, the Black Sea and the Mediterranean”.

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Relazione fra
trasporto
marittimo ed
”economia
globale”.

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La figura rappresenta uno schema che mette chiaramente in evidenza
il rapporto fra il trasporto marittimo mondiale e l’”economia
globale”.
 Sulla sinistra sono indicati i 4 principali settori in cui possono essere
 divise le materie prime: energia, industria mineraria, agricoltura,
 foreste.
 Queste materie prime sono trasportate dai luoghi in cui sono in
 “surplus” a quelli in cui mancano. Questo tipo di trasporto costituisce
 una parte fondamentale del trasporto marittimo in particolare di tipo
 “deep sea”. Esso dà luogo al trasporto di “bulk cargo” (carico alla
 rinfusa) all’interno del quale si distingue: un “liquid bulk cargo”
 (carico di rinfuse liquide) e un “dry bulk cargo“ (carico di rinfuse
 secche).

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Le materie prime sono trattate dall’industria. Specificamente, al
    centro, nella parte alta della figura, vediamo le industrie di
    processo (di trasformazione): petrolifera, chimica e dell’acciaio.
    Esse, in particolare, producono semilavorati che sono poi utilizzati
    dall’industria manifatturiera. Per esempio: prodotti in acciaio, fibre
    tessili, plastica, prodotti chimici. Questo dà luogo ad un trasporto
    di tipo “general cargo” (merci varie) verso l’industria
    manifatturiera (parte centrale della colonna centrale).
    Le industrie manifatturiere principali sono quelle: di autoveicoli,
    elettrica, alimentare, tessile-abbigliamento, legno-carta.

   In realtà spesso i manufatti lavorati (o semilavaroti) vengono
   spediti più volte: in quanto lo sviluppo dell’economia globale ha
   portato alla delocalizzazione dell’industria dai luoghi in cui la
   mano d’opera è costosa a quelli in cui è a minore costo.
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Inoltre con lo sviluppo della logistica si sono sviluppati stabilimenti
in cui si fa l’assemblaggio di “pezzi” costruiti altrove.
 Per quanto riguarda la terza colonna della figura abbiamo che:
  l’industria di processo (di trasformazione) dà luogo ad un trasporto
  di rinfuse liquide, specificamente prodotti della raffinazione del
  petrolio, e prodotti chimici, che sono poi inviati agli utenti finali. Fra
  questi i principali sono: le centrali per la produzione dell’energia, il
  sistema dei trasporti, l’industria delle costruzioni (però in questo
  ultimo caso si tratta soprattutto di rinfuse solide o di trasporti
  specializzati).
  L’industria manifatturiera spedisce i prodotti finiti agli utenti finali
  che sono le aziende e i consumatori. Questo traffico di “general
  cargo” ha dato luogo, soprattutto negli ultimi anni, all’enorme
  sviluppo del trasporto in contenitori di cui parleremo.

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Tipologia della merce trasportata via mare
Le merci trasportate via mare possono essere distinte
fondamentalmente in:
 • “Bulk cargo” (merci alla rinfusa)

 • “General Cargo” (merci varie)
  • “Specialized Cargo” (merci specializzate)
Le merci alla rinfusa (“bulk cargo”) si distinguono, fondamentalmente
in:
● “liquid bulk” (rinfuse liquide): petrolio grezzo, olii prodotti dalla
raffinazione del petrolio, prodotti chimici liquidi (questi prodotti
vengono classificati però anche come specializzati), gas liquefatto
(questo prodotto viene anche classificato come specializzato), soda
caustica, olii vegetali, vino.
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●“dry bulk” (rinfuse secche): cereali, minerali ferrosi, carbone, (queste
  tre sono dette “major bulk”). Ma anche prodotti in acciaio, rottami di
  acciaio, cemento, gesso, zucchero, prodotti forestali, per esempio
  “wood chips”, minerali non ferrosi, zolfo, prodotti chimici (queste
  sono dette “minor bulk”).
Le merci varie, “general cargo”, riguardano: merci in containers; merci
sciolte (“loose cargo”), ossia merci che non sono né containerizzate, né
unitizzate; “breakbulk cargo” merci che sono imballate (unitizzate), ma
non containerizzate, merci che viaggiano in: pallet, barili, fusti, sacchi,
balle, bidoni (alcuni includono nel “breakbulk cargo” anche le merci
che viaggiano su unità di tipo ro-ro,). altri, in Italia per esempio,
considerano la merce ro-ro come una categoria a parte

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Il “breakbulk cargo” (non considerando in questa tipologia le merci che
viaggiano su unità di tipo ro-ro) e il “loose cargo” vengono
raggruppate nel termine “conventional general cargo” o “”Other
general cargo” che sta perciò ad indicare le merci varie che non sono
né containerizzate, né viaggiano su unità di carico di tipo ro-ro.
Le merci specializzate, “specialized cargo”, riguardano soprattutto:
autoveicoli, prodotti forestali, prodotti refrigerati, prodotti chimici, gas
liquefatto.

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Nel 2019 c’è stato una
diminuzione del tasso di crescita.

Nel 2020 è prevista una
diminuzione del traffico
marittimo pari al 4,1%).
                                                     17
Fonte: “Review of Maritime Transport 2019”, United Nation
Conference on Trade and Development (UNCTAD, 2020, pag.2)
Questa figura mette chiaramente in evidenza come è il trasporto di
container quello che, negli ultimi decenni, ha avuto nettamente la   18

crescita maggiore.
Fonte: “Review of Maritime Transport 2019”, United Nation Conference on Trade and
Development (UNCTAD, 2020, pag.8)

                                                                                    Mettono i container in “other
                                                                                    dry cargo” .
                                                                                    Fonte: “Review of Maritime Transport 2019”,   19
                                                                                    United Nation Conference on Trade and
                                                                                    Development (UNCTAD, 2020, pag.4)
17,1%

Fonte: “Review of Maritime Transport 2018”, United Nation Conference on Trade and Development
(UNCTAD, 2018, pag.5)
Structure of international seaborne trade, 2015

Fonte: “Review of Maritime Transport 2016”, United Nation Conference on Trade and Development (UNCTAD, Geneva , 2016, pag.7.   21
I diversi tipi di merce che abbiamo visto danno luogo alle diverse
   categorie di trasporto marittimo riportate qui di seguito.

   • “Bulk cargo” (merci alla rinfusa)                                               “Bulk transport” (o
                                                                                     “Bulk shipping”)
   • “General Cargo” (merci varie)                                                     “Liner Transport”
                                                                                       (o “Liner shipping”)

                                                                                       “Specialized Cargo
• “Specialized Cargo” (merci specializzate)
                                                                                       Transport”
                                                                                       (o “Specialized
                                                                                       shipping”)
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Tipi di merce e
tipi di
trasporto a cui
danno origine

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Le navi per il trasporto di tipo “bulk” rappresentano, ancora
attualmente, circa i tre quarti della flotta mercantile in termini di
tonnellaggio, ma la flotta delle navi portacontenitori continua ad
aumentare ad un tasso maggiore delle altre.
Deve essere sottolineato che una partita di merce alla rinfusa (“bulk
cargo parcel”) non è tanto rappresentata da un certo tipo di merce,
quanto dal fatto che deve essere di una quantità tale (perlomeno
superiore alle 2000-3000 tonnellate, come ordine di grandezza) da
riempire una nave (vedere a questo proposito quanto riportato nella
slide precedente).
Il trasporto marittimo di linea è un trasporto di tipo “schedulato” (con
un orario prestabilito): si riferisce al trasporto di merci varie, queste
sono spedite in partite (“parcels”) troppo piccole per avere una nave ad
esse dedicate; inoltre sono, spesso, delicate da trasportare ed anche da
trasbordare. Il trasporto di linea è un servizio organizzato ad orario con
gli scali nei porti (“calls”) programmati.
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Il trasporto principale di tipo ”general cargo”, che negli ultimi anni ha
acquistato sempre maggiore importanza, è quello di tipo
“containerizzato”.
E’ un trasporto di linea anche quello di merci varie su unità di tipo ro-
ro, quello per esempio della autostrade del mare (anche se è stato
“dimenticato” nello schema della slide sui “Tipi di merce e tipi di
trasporto a cui danno origine”, infatti alcuni, per esempio “Port
Authorithy di Rotterdam”, considerano il trasporto ro-ro come break-
bulk).

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C’è un “general cargo”
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                                                                                 containerizzato, ma è
                                                                                 unitizzato. esso è detto
                                                                                 “breakbulk (break-bulk)
                                                                                 cargo”. In passato esso
                                                                                 costituiva la gran parte
                                                                                 delle merci varie.
                                                                                Il break-bulk cargo è
                                                                                merce imballata in:
                                                                                pallet,    barili,    fusti,
                                                                                sacchi, balle, bidoni
Fonte: Stevedores on a New York Dock Loading Barrels of Corn Syrup onto a Barge on the Hudson River, ; ca. 1912;
Records of the Work Projects Administration, Record Group 69. [Online Version,
https://www.docsteach.org/documents/document/stevedores-on-a-new-york-dock-loading-barrels-of-corn-syrup-onto-a-
barge-on-the-hudson-river, April 28, 2018]

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Fa parte del “general cargo” anche il cosiddetto “loose cargo” (merci
sciolte), come per esempio parti di macchine; queste devono essere
stivate e movimentate separatamente (anche se la tendenza è quella di
trasportare sempre più questo tipo di merce in contenitori). Vi sono
comunque, per esempio, macchine e parti di macchine difficili da
manovrare, pesanti che non è possibile trasportare in contenitori: esse
in ogni caso fanno parte delle merci di tipo “general cargo”. Il “loose
cargo” è un tipo di cargo che non è containerizzato né unitizzato.

 Si parla a
 questo
 proposito
 anche di
 heavy cargo

                                         Fonte: https://www.ship-technology.com/projects/msbelugaskysails/

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Una categoria particolare di general cargo che oggi si tende a
considerare completamente a parte è il cosiddetto project cargo : si
tratta di carichi eccezionali, generalmente riferiti all’impiantistica,
fuori sagoma che quindi ovviamente non entrano nei contenitori.
Questi carichi vengono detti “project” perché servono per la
costruzione di: fabbriche, terminali portuali, impianti per la produzione
di energia, impianti per la raffinazione del petrolio, impianti per
l’estrazione del petrolio, dighe ……

                                         http://www.ship2shore.it/index.php?bt=media-
                                         protected&ba=28315 /
                                                                                        28
                                         Fonte:
La caratteristica principale del trasporto specializzato è quella di
utilizzare navi particolari: specializzate per il trasporto di un certo
tipo di merce.
- Autoveicoli . Le navi specializzate in questo tipo di trasporto dette
“Pure car and truck carriers” (PCTCs) portano fino a 6000 veicoli.
- Prodotti forestali. Per minimizzare i costi del trasporto, e della
movimentazione, le navi sono progettate per accogliere nel modo più
efficiente (carico, scarico e affidabilità del trasporto) questo tipo di
merce.
- Cibi refrigerati: si tratta di navi specializzate nel trasporto di cibi
che devono viaggiare a bassa temperatura, oppure congelati o
surgelati; attualmente sono in concorrenza con il trasporto di linea in
contenitori frigorifero (che sta “vincendo”) ed in parte anche con il
trasporto aereo.

Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   29
- Gas liquido. Si tratta di nave apposite per il trasporto di “Liquefied
Petroleum Gas” (LPG), Gas di Petrolio Liquefatto (GPL), oppure di
“Liquefied Natural Gas” (LNG), Gas Naturale Liquefatto (GNL). Ma
anche di butano, propano, etilene.
- Prodotti chimici (in particolare “pericolosi”). Si tratta del trasporto di
prodotti chimici che devono viaggiare in cisterne apposite, e separate, e
quindi in navi cisterna appositamente studiate.

Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   30
Tipologia delle navi mercantili
    La flotta mercantile può essere divisa in

      - navi commerciali
      - navi da lavoro

      - navi di servizio

     Fra le navi da lavoro possiamo citare: i pescherecci, le navi posa
     cavi o tubazioni, le navi per il dragaggio.
     Fra le navi di servizio possiamo citare: i rimorchiatori, le navi per
     il rifornimento, di carburante o merci, di altre navi (le cosiddette
     bettoline)

Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   31
Le navi commerciali possono essere distinte: in navi per trasporto
   merci (cargo fleet); navi per trasporto passeggeri (navi da crociera
   o traghetti che trasportano passeggeri e autovetture),
    Noi focalizziamo la nostra attenzione sulle navi per trasporto merci
    dette anche da carico (cargo fleet) . La flotta delle navi da carico può
    essere divisa in:
     - “Bulk fleet” - Che a sua volta comprende: ”tankers”, ”bulk
     carriers”, “combined carriers”.

      - “General cargo fleet” .

      - “Specialized cargo fleet” .

Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   32
Lupi
 M. Lupi,"Trasporti
 M.Lupi:
     M.,"Tecnica
         "Trasporti
                 deiFerroviari,
                     Trasporti Terrestri,
                                MarittimiMarittimi
                                          e Aerei",Università
                                            Aerei" -eUniversità
                                                     Aerei", Scuola
                                                              didiPisa,
                                                                   Pisa,
                                                                      diPolo
                                                                         Ingegneria,
                                                                          PoloSistemi
                                                                               SistemiUniv.
                                                                                      Logistici
                                                                                       Logistici
                                                                                            di Pisa,
                                                                                                didiLivorno,
                                                                                                     Livorno,
                                                                                                     A.A. 2020-21.
                                                                                                             A.A.
                                                                                                              A.A.   33
 2014/15.
 2012-13
“The tanker fleet” (flotta di navi cisterna) è divisa in:
 - VLCC (Very Large Crude Carrier): superpetroliere con una
 capacità maggiore di 250,000 dwt.
 - Suezmax termine usato per indicare le navi più grandi capaci di
 passare per il canale di SUEZ (generalmente il termine è riferito
 alle superpetroliere). Capacità comprese fra 120,000-200,000 dwt.
 - Aframax (il termine deriva dal sistema di classificazione
 stabilito dall’ Average Freight Rate Assessment, AFRA) sono
 petroliere con capacità compresa fra 80,000- 120,000 dwt .
 -Panamax termine usato per indicare le navi più grandi capaci di
 passare per il canale di Panama, (in particolare per le chiuse del
 canale). Lunghezza: 294,1 m; largezza max: 32,3 m; pescaggio
 max: 12 m. Capacità compresa fra : 60,000- 80,000 dwt (Il
 termine in tabella si riferisce al vecchio canale di Panama)
 recentemente adeguato)
- Handy (“facilmente manovrabili”). Capacità compresa fra: 10,000-
60,000 dwt.
Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   35
Parentesi a proposito della definizione di               portata,
 stazza e dislocamento di una nave.
 “Deadweight” (“deadweight tonnage”, portata lorda), espresso in
 tonnellate metriche (in passato in long tons), è il peso del carico
 massimo che una nave può portare quando è caricata fino al suo
 “mark” (“draught mark”: indica il massimo pescaggio ammesso
 per la nave)

Plimsoll line (AB
sta per “American
Bureau of Shipping“ è
la società di
classificazione che ha
“certificato” la linea di                                              36
carico della nave)
The Plimsoll line is a reference mark located on a ship’s hull that
indicates the maximum depth to which the vessel may be safely
immersed when loaded with cargo. This depth varies with a ship’s
dimensions, type of cargo, time of year, and the water densities
encountered in port and at sea. Once these factors have been accounted
for, a ship’s captain can determine the appropriate Plimsoll line needed
for the voyage (see above image) (Fonte: “A commercial ship is properly loaded when the ship’s
waterline equals the ship’s Plimsoll line , ”, NOAA, http://oceanservice.noaa.gov/facts/plimsoll-line.html).

                                                                    TF – Tropical Fresh Water
                                                                    F – Fresh Water
                                                                      T – Tropical Seawater
                                                                      S – Summer Temperate
                                                                      Seawater
                                                                     W – Winter Temperate Seawater

                                                                            WNA – Winter North Atlantic
                                                                      GL sta per “Germanischer Lloyd”
Nel “deadweight tonnage”, portata lorda, è incluso: il carico (in
   cui sono compresi gli, eventuali, passeggeri e bagagli), il
   combustibile, l’acqua di zavorra, l’acqua dolce, le provviste e
   l’equipaggio. In generale le componenti che non fanno parte del
   carico ammontano a circa il 5%, nel caso di navi medie, e a
   qualcosa di meno nel caso di grandi navi. Il peso del carico
   pagante (compreso gli eventuali passeggeri e bagagli) massimo
   trasportabile costituisce la portata netta.

Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   38
La stazza (“tonnage”) è invece una misura di volume (non di
peso).
La stazza di una nave mercantile è rappresentata dal volume
complessivo dei locali interni.
Originariamente essa, detta “Gross Registered Tonnage”, si
misurava in tonnellate di stazza, equivalenti ciascuna a 100 piedi
cubi (2,8316 metri cubi), e indicate in modo abbreviato con “grt “.
Alla determinazione della “Gross Registered Tonnage” si arrivava
attraverso la misura della somma degli spazi effettivamente
disponibili.
 La “International Convention on Tonnage Measurement of Ships”,
 (detta anche “IMO (International Maritime Organization) Tonnage
 Convention”) del 1969, ha introdotto una misura semplificata per
 calcolare la Stazza Lorda, “Gross Tonnage”, in cui, invece di
 determinare     il volume dei singoli spazi, la stazza viene
 determinata misurando, in metri cubi, la totalità degli spazi chiusi
                                                                   39
 ed utilizzando una formula standard:
GT = K1V       GT = " Gross Tonnage"
K1 = 0,2 + 0,02 log10 V
V = " Total volume of all enclosed spaces of the ship in cubic metres"
La Gross Tonnage (GT) è perciò un indice della capacità della nave
che è utilizzato per classificare una nave, per esempio ai fini della
determinazione delle tasse da pagare nei porti o per il passaggio
dei canali. La GT è un indice senza unità di misura, anche se la sua
derivazione è legata alla capacità in metri cubi.
 In ogni caso esistono diversi tipi di stazza per esempio: Lorda e Netta.
 La stazza lorda (sia essa “Gross Registered Tonnage”, oppure “
 Gross Tonnage” secondo la convenzione IMO ) : comprende anche
 spazi non utilizzabili per il trasporto di merci (per il carico pagante).
 La stazza netta (Sia essa “Net Registered Tonnage”, oppure “ Net
 Tonnage” secondo la convenzione IMO ) : comprende solo gli spazi
 che possono essere utilizzati per il carico pagante (quindi nella
 stazza
M.
M.Lupi:     nettaFerroviari,
   Lupi,"Trasporti
        "Trasporti non sono  Marittimiconsiderati
                                       e Aerei",Universitàgli
                                         Aerei" - Università     spazi
                                                           didiPisa,
                                                                Pisa,Polo   per Logistici
                                                                      PoloSistemi
                                                                           Sistemil’alloggio          equipaggio,
                                                                                   LogisticididiLivorno,
                                                                                                 Livorno,A.A.
                                                                                                          A.A. 40
2014/15.
2012-13
 apparato motore …..).
Il dislocamento (“displacement”) è il peso in tonnellate (metriche)
della massa d’acqua spostata dalla parte immersa della nave
(rappresenta il peso totale della nave: “tara” + “carico”).

Anche in questo caso si distinguono vari tipi di dislocamento un:
Dislocamento a pieno carico, da un “light displacement” (ossia
escluso: il carico pagante, combustibile, equipaggio, provviste).

Il “deadweight” (portata lorda) lo posso ottenere come differenza fra il
dislocamento a pieno carico e quello detto “light displacement”.

Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   41
Ritorniamo alla tabella precedente che riporta i vari tipi di nave.

     “The Bulk carriers” comprendono:

       - Capesize: capacità maggiore di 100,000 dwt. Il nome si
       riferisce al fatto che non possono passare per il Canale di
       Panama e perciò devono “doppiare” “Capo Horn”.
      - Panamax: capacità compresa fra 60,000-100,000 dwt.

      - Handymax: capacità compresa fra 40,000 - 60,000 dwt.

      - Handy: capacità compresa fra 10,000 - 40,000 dwt.

    Sono spesso dotate di boccaporti in acciaio                                                             apribili
    meccanicamente e dotate di gru per il carico e lo scarico
Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   42
Capesize bulk carrier: 172000 DWT (HYUNDAI
HEAVY INDUSTRIES). With no self-loading capability
                                                     43
•

                                  •

Bulk carrier Nemtas 1 – (Mitsui Engineering & Shipbuilding Co., Ltd.); DWT:50,077 tons
With self-loading capability
Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   44
Lupi
 M.Lupi:
     M.,"Tecnica
         "Trasporti
                 deiFerroviari,
                     Trasporti Terrestri,
                                MarittimiMarittimi
                                          e Aerei" -eUniversità
                                                     Aerei", Scuola
                                                                di Pisa,
                                                                     di Ingegneria,
                                                                         Polo SistemiUniv.
                                                                                      Logistici
                                                                                           di Pisa,
                                                                                                 di Livorno,
                                                                                                    A.A. 2020-21.
                                                                                                             A.A.   45
 2012-13
The “general cargo Fleet ” (flotta di navi per merci varie) comprende:

 - Le navi portacontenitori (nella tabella sono divise in: “large,
 medium and small”). Le navi portacontenitori sono “il segmento”
 delle navi “general cargo” che negli ultimi anni ha avuto più
 sviluppo.

                                                                     46
Le stive di queste navi sono organizzate a cellule, stive cellulari,
 dispongono di guide di scorrimento per l’alloggiamento dei
 contenitori e di appositi congegni per il loro ancoraggio. La
 conformazione e l’attrezzatura di questo tipo di nave è stata studiata
 per permettere il carico e lo scarico dei contenitori nel modo più
 veloce.

Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   47
Comunque con lo sviluppo del trasporto aereo delle merci è nata
  negli ultimi decenni una certa concorrenza fra trasporto marittimo
  (in special modo con il “deep sea shipping” ) in cintenitori e
  trasporto aereo delle merci a lungo raggio. In particolare per alcuni
  prodotti; per esempio: prodotti elettronici, moda (tessile-
  abbigliamento), frutta fresca, verdura, parti di macchine. Negli
  ultimi anni l’aumento dei prezzi del petrolio ha però, generalmente,
  spostato tipologie di merci dal trasporto aereo a quello marittimo in
  contenitori.
 Le merci con più alto valore, e con minore peso, generalmente,
 viaggiano per via aerea; le merci con maggiore peso e minore valore,
 generalmente, viaggiano via mare.
 Inoltre, anche i prodotti deperibili viaggiano in aereo.

Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.   48
Fonte : Jean-Paul Rodrigue , The Geography of Transport Systems, Fourth Edition, Routledge, New York, 2017,   49
https://transportgeography.org/?page_id=2232
- Navi di tipo ro-ro. Sono dette ro-ro in quanto sono caricate e
scaricate con manovre orizzontali (roll on – roll off ) ed inoltre
trasportano unità di carico che si muovono su ruote e che sono dette,
appunto, “unità di carico” ro-ro.

                                                        Nave Ro-Ro
                                                        tutto merci.

                                                       Nave
                                                       Passeggeri –
                                                       merci (dette
                                                       Ro-Pax);
                                                       sono diffuse
                                                       sulle linee
                                                       italiane.
                                                                      50
Le unità di carico ro-ro (che sono anche unità di trasporto) possono
   essere: autocarri, autotreni, autoarticolati completi (cosiddetto
   trasporto “accompagnato”); oppure semirimorchi (cosiddetto
   “trasporto “non accompagnato”). Le Navi ro-pax trasportano anche
   autovetture. Di conseguenza la capacità delle navi ro-ro viene,
   generalmente, espressa in metri lineari di carico. Attualmente una
   moderna nave ro-ro ha una capacità di circa 3000 metri lineari

  Queste navi sono caratterizzate da avere grandi portelloni, abbassabili,
  che servono da ponti di comunicazione fra la banchina e la nave. I
  mezzi si imbarcano e sbarcano velocemente da questi portelloni.

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Nell’ambito della “General cargo fleet” abbiamo inoltre:

 - Navi di tipo multi-purpose (MPP). Esse trasportano, per esempio,
 sia contenitori, sia “breakbulk”; oppure contenitori ed autoveicoli
 (oppure qualsiasi categoria di merce varia)

Tasman Orient’s multipurpose ships have breakbulk-friendly
cargo holders, 20,000t capacity and tween-decks.

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-Vi sono poi le “General Cargo” di tipo “tradizionale”.

                                                                                             Fonte:http://njscuba.net/artifacts/ship_freighter.html
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Specialized cargo fleet

    Si tratta di tipologie di navi che si possono trovare anche in altre
    categorie, ma che sono state progettate e specializzate per un
    determinato servizio, per trasportare un determinato tipo di merce.

    Così per esempio le “specialized tankers” possono avere più cisterne
    ognuna delle quale serve per portare un determinato prodotto
    chimico (le cisterne devono avere degli appositi rivestimenti ed
    essere isolate fra loro). Sono anche esse, come le navi per il trasporto
    di petrolio grezzo, dotate di doppio scafo.

   Poi vi sono: le navi frigorifero, quelle che trasportano
   esclusivamente autoveicoli, quelle per il trasporto del gas liquefatto
   (di petrolio e naturale), quelle specializzate per il trasporto di
   legname.
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