TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris

Pagina creata da Nicolò Diana
 
CONTINUA A LEGGERE
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
TRANSMEDIA STUDIES
       LABORATORIO DI ANALISI
DELL’IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING

   A cura di Fabio Ciammella, Silvia Leonzi
               A. A. 2019-2020
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
LO STORYWORLD

“Ogni mondo narrativo crea una
cosmologia specifica e proprie
regole circa come e perché le cose
succedono al suo interno. Per
quanto realistica o fantastica sia
l'ambientazione, una volta fissati i
suoi principi causali, questi non
possono cambiare.”

                            R. Mckee, Story, 2010, Omero Editore,
                            Roma, pag. 46
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
TRANSMEDIA WORLD

       Klastrup & Tosca: Transmedia World

“Transmedial worlds are abstract content systems
    from which a repertoire of fictional stories and
 characters can be actualized or derived across a
    variety of media forms. What characterises a
 transmedial world is that audience and designers
    share a mental image of the “worldness” (a
  number of distinguishing features of its universe).”

 Il concetto di storyworld assume una forte accezione immaginativa

                MITHOS/TOPOS/ETHOS
Klastrup L. & Tosca S., Transmedial Worlds – Rethinking Cyberworld
                            Design, 2004
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
TRANSMEDIA WORLD
                                            Mythos
È costituito dai conflitti, dalle battaglie, dalle leggende, dalle storie e dai personaggi che
popolano lo storyworld. Non è altro che la backstory di tutte le backstories, un elemento
indispensabile affinché si possano interpretare gli eventi del mondo finzionale e si possa interagire
con esso.
    «…as the multiple incarnations of Greek mythes or bigblical
    stories demostrates for Western civilization» (Ryan, 2014)
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
TRANSMEDIA WORLD

                                       Mythos
Il Silmarillion (The Silmarillion) è un'opera mitopoietica scritta da J. R. R.
Tolkien – e pubblicata postuma nel 1977 da Christopher Tolkien con la
collaborazione di Guy Gavriel Kay – che narra le vicende di Arda, dalla sua creazione
fino alla Terza Era. Il Silmarillion, insieme ad altre opere dello stesso autore, dà forma
a una estesa, sebbene incompleta, narrazione che descrive l'universo di Eä, nel
quale si trovano le terre di Valinor, Beleriand, Númenor e la Terra di Mezzo,
nell'ambito della quale si svolgono Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.
Considerata dal figlio dell'autore Christopher Tolkien l'opera primaria, fondamentale e
centrale del padre[1], è stata forse anche quella più amata dal suo autore; essa non è
e non vuole essere un romanzo, ma piuttosto un corpus mitologico,
o legendarium, ideato come cuore dell'universo tolkieniano, una serie di narrazioni e
vicende a cui l'autore lavorò per tutta la vita, senza terminarle, utilizzandole nel
frattempo quale base per sviluppare alcuni dei suoi capolavori, quali Il Signore degli
Anelli o Lo Hobbit. Tolkien non vide mai la pubblicazione del materiale del libro
(tranne alcuni brani, che, cambiati e riassunti, appaiono nelle Appendici de Il Signore
degli Anelli), che fu pubblicato (come molti altri) postumo dal suo curatore, il figlio
Christopher, che ne integrò le parti mancanti.
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
TRANSMEDIA WORLD

                                      Topos

È la collocazione dello storyworld in un dato periodo storico e in uno
specifico contesto geografico. Lo spazio e il tempo di un‘attualizzazione di
un mondo transmediale possono essere modificati, al contrario di quelli
dell’universo transmediale che devono restare immutati, per non rischiare di far
perdere di coerenza e credibilità non solo all’universo in questione, ma anche
alle sue estensioni. Per questo le attualizzazioni secondarie di uno storyworld,
per non interferire con la mitologia della “mothership”, vengono spesso
ambientate prima (prequel) o dopo (sequel), in modo da contribuire a rafforzare
e ad ampliare la narrazione originale.

 “The king died and then the queen died” is a story.'4 mar 2013
 E.M. Forster: The Difference Between Story and Plot
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
TRANSMEDIA WORLD
      Topos

                   Battlefront II
                   EA, 2017
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
TRANSMEDIA WORLD
                                       Ethos

È costituito dai valori etici espliciti e impliciti del mondo narrativo e dal codice
morale di comportamenti che si suppone che i personaggi debbano
rispettare. Indica come distinguere il bene dal male e quali comportamenti
possono essere accettati in quanto coerenti con l’identità del personaggio (“in
character”) e quali invece rifiutati in quanto contraddittori rispetto all’identità del
personaggio (“out of character”). In sostanza, l’ethos è la forma di conoscenza
richiesta per poter sapere come comportarsi all’interno dello storyworld.
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
Ethos
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD

“Worlds, unlike stories, need not
rely on narrative structures, though
stories are always dependent on
the worlds in which they take place.
Worlds extend beyond the stories
that occur in them, inviting
speculation and exploration through
imaginative means”

M. J.P. Wolf, Building Imaginary Worlds: The Theory
and History of Subcreation, Routledge, New York,
2014
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
                                     Subcreazione

Attraverso un processo di subcreazione dal Mondo Primario (il mondo reale) si evolve
un Mondo Secondario (storyworld).

La subcreazione implica nuove combinazioni di concetti esistenti (flora, fauna, leggi
fisiche) per la creazione di mondi immaginari, sulla base delle impostazioni
predefinite nel Mondo Primario.

Più si cambiano le impostazioni primarie, più ci si discosta dal Mondo Primario.

A seconda della differenza con il Mondo Primario si può creare uno spettro di
«secondarietà» basato sulla subcreazone.

Un Mondo Secondario deve essere credibile e interessante, dovrà avere un alto grado
di creatività, completezza e coerenza.

«Storyworld is a broader concept than fictional world, because it covers both factual and
fictional stories» (Ryan)
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD

                Mondo Primario
                Los Angeles, 2019

                 Mondo Secondario
                 Los Angeles, 2019,
                 Blade Runner (Scott, 1982)
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD

      Narcos (Usa, 2015-2017)
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Invention
può essere definita come il grado in cui sono state modificate le ipotesi predefinite
basate sul Mondo Primario, riguardanti aspetti quali geografia, storia, lingua,
fisica, biologia, zoologia, cultura, costume, etc.
I mondi devono anche conservare una qualche forma di causalità, concetti di bene
e male e realismo emotivo. Senza causalità, la narrativa è persa.
   Avatar, 2009
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
                                 Invention

Avatar, 2009

               Bojak Horseman (Bob-Waksberg, 2014 – in corso))
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD

Completeness
si riferisce al grado in cui il mondo contiene spiegazioni e dettagli delle esperienze dei
personaggi, così come i dettagli del background che insieme suggeriscono un
mondo possibile e verosimile. Le storie spesso si fondano su mondi incompleti. Se un
mondo si pone come base per l'ambientazione di una serie di storie o di un franchising,
deve essere abbastanza convincente affinché il pubblico desideri entrarci, quindi la
completezza - o meglio, un'illusione di completezza - diventerà uno degli obiettivi del
subcreatore (con l'eccezione degli enigmi e delle lacune deliberate che suscitano
inferenze)
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
            Completeness
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Consistency
è il grado in cui i dettagli del mondo sono plausibili e senza contraddizioni. Ciò
richiede un'attenzione all’integrazione dei dettagli e al modo in cui tutto è connesso.
L'interrelazione delle varie parti del mondo è uno dei principali modi in cui un
Mondo Secondario tenta di assomigliare al Mondo Primario. Man mano che il
mondo cresce in ampiezza e complessità, le incoerenze possono verificarsi nella trama
principale, nelle trame secondarie, nei dettagli di fondo, nelle infrastrutture del mondo o
nella sua meccanica. Le incoerenze nelle trame distraggono e disturbano l'immagine
mentale che il pubblico ha della storia
                                                            The Defenders, 2017
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD

Primary World: il mondo reale

Attraverso i portali si accede allo
storyworld ovvero al Secondary
World

La connessione tra i due mondi è
spesso costruita attraverso un
framing che permette al pubblico di
orientarsi. Serve per creare un
legame      spazio-temporale    tra
mondo primario e secondario
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD

Pratten R., Getting started with Transmedia Storytelling. A practical guide for beginners 2nd
                              edition, CreateSpace Independent Publishing Platform, 2015.
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD

                  Rick e Morty, Adilt Swim 2013-2019
LO STORYWORLD

Lo storyworld è supportato da tre infrastrutture base create
da strumenti idonei:

1. Uno spazio dove esistono cose e accadono eventi -
   mappe

2. Una durata e un intervallo di tempo dove possono
   verificarsi gli eventi - timeline

3. Personaggi che possono abitare il mondo - genealogie
LO STORYWORLD: Strumenti
                 MAPPE
Mappa della Terra di Mezzo in appendice al libro

          Il Signore degli anelli (Tolkien, 1954)
LO STORYWORLD : Strumenti
        TIMELINE
                   Divisione in Ere

                   Gli eventi de Il
                   signore degli anelli
                   sono posizionati
                   alla fine della terza
                   era della Terra di
                   Mezzo

                   Calendario Hobbit

                   Il Signore degli anelli
                   (Tolkien, 1954)
LO STORYWORLD : Strumenti

                   Genealogie

Reame degli elfi                  Dinastia dei re umani

                           Il Signore degli anelli (Tolkien, 1954)
LO STORYWORLD
5 strutture descrivono nel dettaglio lo storyworld

                        Cultura

   Natura                               Linguaggio

            Mitologia             Filosofia
LO STORYWORLD: strutture
                     LO STORYWORLD
Natura: è riferita alla materialità di un mondo, alle sue strutture fisiche,
chimiche, geologiche e biologiche e agli ecosistemi che le connettono.

                                                    Ent, uomini albero

                                                    Il Signore degli anelli
                                                    (Tolkien, 1954)
LO STORYWORLD: strutture
                        LO STORYWORLD
Cultura: collega la natura alla storia, generalmente è fondamentale per la
situazione unica che fornisce il conflitto di una storia. Una cultura inventata
può essere più specificamente adattata alle esigenze dell'autore e non
arriva con il bagaglio di una cultura esistente.

                              Rapporto tra le razze

                           Il Signore degli anelli (Tolkien, 1954)
LO STORYWORLD: strutture
                      LO STORYWORLD

La fusione fra mondi può produrne uno in cui la magia non sia semplice accidente,
ma vero e proprio sfondo dell’azione – che si esprime attraverso l’unico linguaggio (e
le uniche categorie concettuali) allora a disposizione. Letto in questa chiave, il
concetto fantastico di “razza” non esprimerebbe una divisione, bensì
un avvicinamento. Sarebbero solo gli occhi della posterità a permettere una lettura
inversa; che è comunque una lettura privilegiata, di chi ha visto il concetto di “razza”
farsi espressione (nella realtà) di pratiche e idee discriminatorie.
LO STORYWORLD: strutture
                          LO STORYWORLD
Fondamentalmente, dunque, le “razze” hanno finito per caratterizzare l’universo fantasy
solo per mostrare una varietà di popoli, tradizioni e culture, dando al tempo stesso
un “quid” in più.
Il primo romanzo di Tolkien, “Lo Hobbit”, fu bandito dalla Germania nazista (e razzista)
perché il suo autore, con assoluta chiarezza, dichiarò agli editori tedeschi la sua
ammirazione per il popolo ebreo.
Volontà dell’autore era quella di narrare una vicenda epica, grandiosa, lo scontro
finale tra il Bene e il Male. Fu probabilmente per questo motivo, dunque, che creò una
varietà di razze differenti. E lo fece, con un particolare obiettivo: quello di mostrare
come, nell’ora più buia, tutte le differenze vengono meno e gli individui, che siano elfi,
nani o uomini, si uniscono per combattere un nemico comune.
LO STORYWORLD : strutture

Linguaggio: molti mondi immaginari usano linguaggi creati ad hoc ("conlangs")
così come le culture dei popoli inventati, di solito senza il desiderio che il
linguaggio venga usato nel mondo primario. A differenza dei linguaggi
"naturali", un linguaggio costruito viene deliberatamente inventato e progettato,
in genere è solo delineato nel grado richiesto dal mondo immaginario in cui
appare.

                          Alfabeto Quenya

                           Alfabeto Cirth

                        Il Signore degli anelli
                        (Tolkien, 1954)
LO STORYWORLD: strutture

              The Klingon Language
              Institute
              Il klingon è una lingua creata
              da Marc Okrand e da James
              Doohan per la Paramount
              Pictures ed è parlata dalla
              razza aliena dei Klingon nelle
              serie televisive e nei film di
              fantascienza di Star Trek.
LO STORYWORLD: strutture
LO STORYWORLD: strutture
Mitologia: struttura i Mondi Secondari, dà loro una storia e un contesto per gli
eventi, attraverso le leggende e le storie delle origini fornisce dei retroscena per
gli eventi e per le ambientazioni attuali di un mondo. Spesso rivela come si
sono evoluti i personaggi e sono nate le problematiche interne alla narrazione,
così che gli eventi della storia appaiano più reali. Le mitologie, quindi,
forniscono profondità storica, spiegazioni e scopi agli eventi di un mondo.

       Antichi Re Umani a Guardia del Regno e La spada spezzata dei Re

                    Il Signore degli anelli (Tolkien, 1954)
LO STORYWORLD: strutture
Filosofia: a seconda della capacità e dell'intento di un autore, i messaggi e le
idee filosofiche possono essere incorporati in modo esplicito o implicito a vari
livelli all'interno di una storia. In alcuni casi si possono possono trovare anche
messaggi involontari o visioni del mondo.
I mondi secondari spesso differiscono notevolmente dal Mondo Primario, ed è
precisamente in queste differenze che le idee e i punti di vista filosofici possono
essere espressi in modo persino più sottile

   “The Lord of the Rings is of course a fundamentally religious and Catholic work;
   unconsciously so at first, but consciously in the revision. That is why I have not
   put in, or have cut out, practically all references to anything like “religion”, to cults or
   practices, in the imaginary world. For the religious element is absorbed into the
   story and the symbolism.”

        From Letter 142 of Humphrey Carpenter, editor, The Letters of J. R. R. Tolkien, Boston, Massachusetts:
         Houghton Mifflin Company. Cfr : Wolf, Mark J.P.. Building Imaginary Worlds: The Theory and History of
                                                          Subcreation. Taylor and Francis. Edizione del Kindle.
Transmedia World

Gli storyworld si possono espandere in due modi:

Adattamento: quando la storia narrata in un mezzo è adattata per trasmigrare
su un altro mezzo, MA SENZA AGGIUNGERE ALCUN NUOVO MATERIALE
CANONICO AL MONDO.

Crescita: quando un altro mezzo viene usato per presentare del nuovo
materiale ESPANDENDO IL MONDO.

Parole, immagini, oggetti, suoni e interazioni sono i cinque elementi che
compongono le finestre attraverso le quali sperimentiamo i mondi immaginari.
I media usano questi cinque elementi in modi diversi per costruire le loro
finestre, a volte sovrapponendosi. Queste sovrapposizioni rendono più facile
la crescita e l'adattamento transmediali, poiché gli stessi elementi possono
essere presenti in diversi media. Allo stesso tempo, tuttavia, le differenze tra i
media impongono limiti e vincoli durante il processo di espansione
transmediale.
Transmedia World

Adattamento                      Crescita
Transmedia World
Durante il passaggio da un mezzo a un altro, le forme di mediazione
possono essere perse o acquisite, causando la modifica del materiale di una
storia o di un mondo.
Questi processi avvengono anche quando il mondo stesso viene in essere,
passando da una concezione nella mente dell'autore a un’incarnazione in
forma mediata; quindi anche un'opera che non è transmediale subisce almeno
una di queste trasformazioni.

Description: adattamento attraverso parole

Visualization: adattamento attraverso immagini e/o oggetti,

Auralization: adattamento attraverso suoni,

Interactivation: adattamento media interattivi,

Deinteractivation: adattamento dai media interattivi ai media non interattivi.
Transmedia World

Description    Visualization     Auralization
Transmedia World

Interactivation    Deinteractivation
Transmedia World

La crescita e l'adattamento transmediale arricchiscono un mondo immaginario al di là di
ciò che ogni singolo mezzo potrebbe offrire, svincolandolo dal mezzo di origine e
conferendogli una maggiore indipendenza, grazie alle finestre multimediali attraverso
cui sperimentarlo

Gli autori fin dall’inizio possono progettare mondi per più mezzi di comunicazione, e i
mondi più vecchi possono ottenere nuovi pubblici man mano che vengono narrati
attraverso diversi media

          J.R.R. Tolkien                                      P. Jackson
STORYWORLD ACROSS MEDIA

“A storyworld is more than a static
container for the objects mentioned in a
story; it is a dynamic model of evolving
situations, and its representation in the
recipient’s mind is a simulation of the
changes that are caused by the events
of the plot. […] It covers both factual
and fictional stories, meaning stories
told as true of the real world and stories
that create their own imaginary world,
respectively”

Ryan M.L., Thon J.N., Storyworlds across Media
Toward a Media- Conscious Narratology, University of
Nebraska Press, 2014
LO STORYWORLD
                 Differenza tra World e Storyworld

Lo Storyworld:

1. non racchiude l’intero lavoro di un autore, in quanto viene progettato in modo
tale che ogni storia possieda il proprio storyworld;

2. contiene elementi narrativi, per cui tale concetto non è applicabile alla poesia;

3. non può essere definito come “il mondo dell’autore” in quanto, nel caso di
prodotti finzionali, il mondo dell’autore è quello reale, mentre lo storyworld è un
mondo abitato dai personaggi.

Ryan M.L., Thon J.N., Storyworlds across Media Toward a Media- Conscious Narratology,
                                                   University of Nebraska Press, 2014
LO STORYWORLD

Non è l’intero lavoro di un autore

                                             Non è applicabile alla poesia

                                     Non è il mondo dell’autore
LO STORYWORLD
LO STORYWORLD: Non è applicabile alla poesia?
LA COLLINA
Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso in miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la
felice?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.
Una morì di un parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello,
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate,
con Mag -
tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione?
Tutti, tutti, dormono sulla collina. […]                      Edgar Lee Master, Antologia di Spoon River, 1915
LO STORYWORLD
                            Elementi costitutivi
Existents: i personaggi della storia e gli oggetti che hanno un significato
specifico all’interno della trama

Setting: lo spazio dove sono collocati gli existents

Physical Laws: le leggi fisiche che possono determinare quale tipo di evento
può verificarsi o meno nella storia

Social rules and values: le regole sociali e i valori che orientano i
comportamenti dei personaggi

Events: le cause dei cambiamenti che avvengono nel tempo della narrazione

Mental events: le reazioni dei personaggi agli eventi percepiti o reali

         Ryan M.L., Thon J.N., Storyworlds across Media Toward a Media- Conscious Narratology,
                                                            University of Nebraska Press, 2014
LO
  LO STORYWORLD
     STORYWORLD
1. Existents: i personaggi
LO STORYWORLD
1. Existents: gli oggetti
LO STORYWORLD
                 Setting

Setting: lo spazio dove sono collocati gli
                existents
LO STORYWORLD
 Physical Laws
      REGIA: Robert Zemeckis
      ANNO: 1985
      PAESE: USA
      DURATA: 116 Min

       Marty McFly ha diciassette anni, una
       ragazza di cui è innamorato e una famiglia
       non particolarmente vivace. Il padre,
       George, ha paura anche della propria
       ombra mentre la madre si lascia vivere,
       priva com'è di qualsiasi ambizione per sé e
       per i propri tre figli. Marty è amico di Doc,
       uno scienziato eccentrico che ritiene di
       aver inventato un'auto che è al contempo
       una macchina del tempo. Marty avrà modo
       di scoprire che lo è realmente, finendo
       nella sua stessa città nel 1955. Lì
       conoscerà sua madre e suo padre che non
       sembrano proprio destinati a formare una
       coppia.
LO STORYWORLD
  Physical Laws
LO STORYWORLD
                           Social rules and values:
Le regole sociali e i valori che orientano i comportamenti dei personaggi.

Le regole sociali offrono ai protagonisti possibilità di trasgressione e creano conflitti
LO STORYWORLD
Social rules and values

       Offred è un'ancella che cerca di sopravvivere al regime maschilista di Gilead,
      una società totalitaria governata da un contorto fondamentalismo religioso che
       tratta le donne come meri oggetti e una proprietà dello stato. Come una delle
      poche donne fertili rimaste, Offred lavora presso la residenza del Comandante,
      costretta alla schiavitù sessuale nel disperato tentativo di ripopolare un mondo
     devastato da catastrofi naturali e dal crollo del tasso di natalità. In una società in
       cui anche una parola sbagliata potrebbe costarle la vita e chiunque potrebbe
      essere una spia per Gilead, Offred affronta i Comandanti e le loro mogli crudeli
     con un solo obiettivo: sopravvivere e trovare la figlia che le è stata strappata via.
LO STORYWORLD
Social rules and values

    Peaky Blinders (S. Knight, 2013 – in corso)
LO STORYWORLD
Events: le cause dei cambiamenti che avvengono nel tempo della narrazione

   Twin Peaks (Lynch,
   1990 – 1991/ 2017)
LOSTORYWORLD
LO STORYWORLD
          Events

Avengers Infinity War, 2018

Avengers Endgame, 2019
LO STORYWORLD
Mental events: le reazioni e le aspettative dei personaggi agli eventi percepiti o
                reali, sono la diretta conseguenza degli events
 Il Padrino, 1972
LO STORYWORLD
                    Il Padrino, 1972

                                       Events:

Mental events:
LO STORYWORLD
                        Mental events

Il Padrino, 1972   Star Wars, Order 66
Puoi anche leggere