TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris

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TRANSMEDIA STUDIES
        LABORATORIO DI ANALISI
DELL’IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING

          Prof.ssa Silvia Leonzi

            A. A. 2019-2020
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Immaginario e archetipi
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Carl Gustav Jung (1875 –1961)

Psichiatra, psicanalista e
antropologo, fondatore della
“psicologia analitica”.
Inizialmente vicino alla psicanalisi
freudiana, se ne distacca
definitivamente con la
pubblicazione del suo testo
fondamentale, Trasformazioni e
simboli della libido (1912), dove
sono presenti i primi abbozzi di una
concezione finalistica della psiche.
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Carl Gustav Jung

               Con il suo approccio Jung amplia la
               ricerca psicoanalitica dalla storia
               personale del singolo alla storia
               collettiva dell'umanità, che nel singolo si
               concretizza e prosegue.
               L'inconscio non è più solo l'inconscio
               personale prodotto dalla rimozione, ma
               l’individuo sperimenta anche la presenza
               di un inconscio collettivo.
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Inconscio collettivo

           «Un certo strato per così dire superficiale dell'inconscio è senza dubbio
  personale: noi lo chiamiamo "inconscio personale". Esso poggia però sopra uno
strato più profondo che non deriva da esperienze e acquisizioni personali, e che è
         innato. Questo strato più profondo è il cosiddetto "inconscio collettivo"»

    «Il concetto di archetipo, che è indispensabile correlato dell'idea di inconscio
    collettivo, indica l'esistenza nella psiche di forme determinate che sembrano
                                               essere presenti sempre e dovunque»

                           C.G.Jung, Gli Archetipi dell'Inconscio Collettivo, Bollati Boringhieri, Torino, 1977
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Inconscio collettivo
Per Jung, l’inconscio collettivo non è
un puro serbatoio di materiale
rimosso, ma comprende in sé
tutti i contenuti dell’esperienza
psichica umana, negativi e positivi, e
costituisce una struttura connettiva
universale.

L’inconscio collettivo non contiene
solo ricordi, emozioni,
memorie personali, ma è costituito
da miti, simboli, immagini
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Immagini archetipiche
         Il riferimento alle immagini
  archetipiche primordiali richiama
                       un patrimonio
     bio-psicologico universale che
      organizza l’esperienza , che si
  palesa alla coscienza sotto forma
     di immagini e che il linguaggio
       può esprimere solo in parte.

 L’immagine non è una forma dietro
      cui si nascondono aspetti della
 psiche che la coscienza non accetta,
     ma è lo strumento per accedere
      all’inconscio e partecipare alla
                 realtà dell’universo.
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Gli Archetipi in Jung
Jung parla del termine “archetipo” in
un intervento dal titolo Istinto e
inconscio, in un simposio londinese ,
nel 1919.

Per la prima volta Jung, in
Trasformazioni e simboli della libido
(1912) parla di “immagini
primordiali”, che sono in grado di
generarsi autonomamente,
percepibili dalla coscienza, ma che
derivano da una matrice inconscia
comune a tutti i popoli, senza
distinzioni di tempo,
né di luogo.
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Gli archetipi : etimologia

Il primo elemento “arché” significa “inizio, origine, causa,
fondamento e principio, ma significa anche “posizione di
                 capo, supremazia e governo “;
            il secondo elemento, “typos”, significa
   “colpo”, e ciò che con esso si produce, “il conio di una
   moneta, forma, immagine, copia, prototipo, modello,
     ordine e normalità in senso figurato, più moderno:
“campione, forma fondamentale, forma primordiale” (che
  sta “alla base” di una serie di individui umani, animali e
                        vegetali “simili”).
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Gli archetipi in Jung

             “Gli archetipi non possono in alcun modo diffondersi
       universalmente solo attraverso la tradizione, la lingua e la
     migrazione, ma risorgono spontaneamente in ogni tempo e
   ovunque, e precisamente in un modo che non è influenzato da
      alcuna trasmissione esterna (…) tale constatazione significa
 nientemeno che in ogni psiche sono presenti forme, disposizioni,
  idee, in senso platonico, che sono inconsce ma non per questo
   meno attive, cioè vive, le quali performano e influenzano, alla
maniera di un istinto, pensiero, sentimento e azione della psiche”.

                     C.G.Jung, Gli Archetipi dell'Inconscio Collettivo, Bollati Boringhieri, Torino, 1977
Archetipi e idee platoniche

Le idee platoniche sono eterne, trascendenti, anteriori a ogni
                        esperienza.

 Gli archetipi presentano l’idea platonica su base empirica.
Gli archetipi in Jung

“Nell’inconscio i singoli archetipi non sono isolati tra loro, ma sono
       in uno stato di contaminazione, di totale interpenetrazione e
                                                               fusione”

Nel suo “disegno fondamentale” l’archetipo è immutabile, nei suoi
modi di manifestarsi è eternamente
mutevole

Nei prodotti di fantasia, queste «immagini primordiali» diventano
visibili e il concetto di archetipo trova la sua
specifica applicazione.

                       C.G.Jung, Gli Archetipi dell'Inconscio Collettivo, Bollati Boringhieri, Torino, 1977
Archetipi e immagini
archetipiche

Queste idee e immagini
non sono trasmesse come
tali, ma lo sono le loro
potenzialità.
Jung distingue tra
“archetipo”, che è l’aspetto
psichico universale e
innato, e l’“immagine
archetipica”, che definisce
immagini che hanno
caratteristiche soggettive.
Immaginario e Simbolico

  Il simbolo è il mezzo attraverso cui l’archetipo si manifesta e
                      comincia ad operare.

“una parola o un’immagine è simbolica quando implica qualcosa
      che sta al di là del suo significato ovvio ed immediato. Essa
       possiede un aspetto più ampio, “inconscio” che non è mai
    definito con precisione o compiutamente spiegato. Né si può
      sperare di definirlo o spiegarlo. Quando la mente esplora il
 simbolo, essa viene portata in contatto con idee che stanno al di
                                         là delle capacità razionali.”

                        C. G. Jung, L’uomo e i suoi simboli, Tea Libri, Milano, 2004
Archetipi
Animus       Anima
  Sé        Persona
Senex         Puer
   Grande Madre
       Ombra
Animus e Anima

Ciascun uomo porta dentro di sé un’immagine femminile definita. Lo
stesso vale per la donna: anch’essa possiede la sua immagine innata
dell’uomo. Veramente, secondo la nostra esperienza, sarebbe più esatto
dire che la sua è un’immagine degli uomini, mentre nel caso dell’uomo si
tratta dell’immagine della donna.

                                   C.G. Jung, CW, XVII, par.338 [Opere XVII, p.190]
Animus e Anima

«L’Anima può essere definita come l’immagine o l’archetipo
 o la sedimentazione di tutte le esperienze dell’uomo con la
                                                    donna»
                                  C.G. Jung, CW, XIII, par.58 [Opere XIII, p.49]

       “Pertanto L’Animus e l’Anima sono rappresentazioni
        di figure archetipiche che mediano tra la coscienza
                                              e l’inconscio”

                                C.G. Jung, Letters, 2 gennaio 1957, ad anonimo
Animus e Anima
“L’Anima di genere femminile è una
figura che compensa la coscienza
maschile. Nella donna invece la
figura compensatrice ha carattere
maschile, ed è quindi opportuno
designarla col termine
Animus ”

“L’anima è bipolare, può quindi
apparire ora positiva ora negativa,
ora giovane ora vecchia, ora madre
ora fanciulla, ora fata ora strega, ora
santa ora prostituta“

C.G. Jung, CW, XIII, par.56 [Opere IX, p.193]
Animus e Anima

 “Agli uomini dell’antichità
   l’Anima appariva come
      una dea o una maga,
         mentre l’uomo del
 Medioevo alla dea sostituì
    la Regina del Cielo e la
            Madre Chiesa”
 C.G. Jung, CW, I X, par.61 [Opere IX, p.28]

    “Insieme [l’Anima e l’Animus], formano una coppia divina, nella quale
l’uno…è…in certo qual modo come Ermes…mentre l’altra…porta i tratti di
      Afrodite, Elena (Selene), Persefone ed Ecate, Entrambi sono potenze
                                                inconsce, vere «divinità»”.
                                               C.G. Jung, CW, IX, II, par.41 [Opere IX, II, p.21]
Anima e Animus
Rivolta all’esterno, l’Anima è
volubile, lunatica, incontrollata,
emotiva, talvolta
demonicamente
intuitiva, spietata, malvagia,
bugiarda, ipocrita e mistica;
l’Animus, al contrario, è rigido,
attaccato ai propri principi,
pronto a imporre la
legge, didascalico, riformatore
del mondo, teorico,
venditore di parole, litigioso e
avido di potere.
Carl G. Jung, Opere, 1-19, Bollati Boringhieri, Torino
1969-2002.
Animus e Anima
Maledetto il giorno che t’ho incontrato
Regia: Carlo Verdone
Cast: Carlo Verdone, Margherita Buy
Anno: 1992

Trama:
Bernardo e Adriana si conoscono dal
loro analista, lui depresso ipocondriaco
e lei gran consumatrice di ansiolitici.
Diventati grandi amici, i due si
ritrovano a Londra, lei per recitare in
una commedia diretta dal suo attuale
compagno, lui, biografo di rockstar
defunte, per cercare le vere cause della
morte di Jimi Hendrix. Dopo una serie
di baruffe e incidenti, i due scopriranno
finalmente di amarsi.
Animus e Anima
Il lato positivo
Regia: David O. Russell
Cast: Bradley Cooper, Jennifer
Lawrence, Robert De Niro, Julia Stiles, Jacki
Weaver, Chris Tucker
Anno: 2012

Trama: Pat Solatano (Bradley Cooper) ha
perso tutto. Dopo aver trascorso otto mesi in
un istituto psichiatrico, si ritrova ad abitare
nuovamente con sua madre (Jacki Weaver) e
suo padre (Robert De Niro). Pat però è deciso
a ricostruire la propria vita e a riconciliarsi
con la ex-moglie, nonostante le
problematiche circostanze della loro
separazione. La situazione si complica
quando Pat conosce Tiffany (Jennifer
Lawrence), una misteriosa ragazza che soffre
a sua volta di problemi psichiatrici
Animus e Anima
 Maniac

Miniserie Tv
Piattaforma: Netflix
Regia: Emma Stone, Jonah Hill,
Justin Theroux, Sally Field, Gabriel Byrne
Anno: 2018

Trama: Le vicende sono ambientate in un
istituto psichiatrico, all'interno del quale
i due pazienti, Emma Stone e Jonah Hill,
vivono sospesi tra un mondo di fantasia
di loro creazione e la realtà oggettiva.
Gli Archetipi del Maschile

      Sé/Eroe   Senex

        Puer    Ombra
Gli Archetipi del maschile
L’Ombra può essere l’alter ego dell’eroe, il suo doppio (Dott.re Jekill
e Mr. Hyde, Psycho)

Rappresenta il conflitto psicologico interiore tra Bene e Male (Batman,
Il giustiziere della notte, Robin Hood)
Gli Archetipi del maschile
Eroe vs Ombra

Nel climax, sfida finale, l’eroe e
l’antagonista si scontrano e
l’eroe mite diventa violento per
necessità

L’Eroe deve necessariamente
incontrare l’Ombra-Antagonista
per arrivare alla fine del viaggio e
alla risoluzione del conflitto
iniziale
Gli archetipi del maschile

 L’Ombra- Passato

 Flash-back

Sensi di colpa
Cape fear – Il promontario della paura

                                     Sam Bowden è un avvocato di grande fama
                                     in una piccola città della Florida. Egli vive con
                                     sua moglie Leigh e la figlia quindicenne
                                     Danielle. Il prigioniero Max Cady -violento,
                                     colto, istigatore - viene rilasciato e si
                                     trasferisce nella cittadina, con l'obiettivo di
                                     tormentare la vita del tranquillo avvocato.
                                     Infatti, questi era stato il suo difensore in un
                                     processo per stupro nel 1977: l'accusa di
                                     Cady è che Bowden non abbia fatto tutto
Anno: 1962                           quello che poteva fare per difenderlo. Nei
                                     giorni a seguire, Cady inizia a tormentare e
Cast: Gregory Peck, Robert Mitchum
                                     perseguitare la famiglia, tutte azioni che
Regia: J. Lee Thompson               fanno innervosire Bowden ma che non
                                     possono essere punite. Qualche giorno dopo,
Anno: 1991
                                     il cane dei Bowden muore e viene accusato
Cast: Nick Nolte, Robert De Niro     Cady: a questo punto, Sam cerca di farlo
Regia: Martin Scorsese               incastrare.
Cane di paglia

Regia: Sam Peckinpah
Cast: Dustin Hoffman, Susan George
Anno: 1971

Un matematico americano abita in
un villaggio inglese della
Cornovaglia con la moglie, quando
questa viene violentata da alcuni
giovani bulli del luogo, David si
vendica, uccidendoli nei modi più
feroci.
Archetipi del maschile
PUER:
il puer aeternus è vivace, curioso, brillante;
abita un mondo ideale; è egocentrico, è
incapace di fare i conti con la realtà; è
ottimista, impulsivo, incostante

SENEX:
il padre, il Dio, il Profeta, il Mago, il
Guaritore rappresenta il MENTORE che
dispensa saggezza.
Nel cinema è anche fratello maggiore,
insegnante, predicatore, medico, re, mago,
allenatore                                       ]
Archetipi del maschile:
il Puer

  «Soltanto chi è gaio, innocente e
          senza cuore può volare"
                      (J.M. Barrie).

       «Vuole arrivare il più in alto
   possibile, lontano dalla madre,
  dalla terra, e dalla vita normale"
          (Marie -Louise von Franz)

è innocente, è "al di là del bene e
del male"; senza sentimenti che lo
tengano legato a qualcosa o
qualcuno.
Puer - Senex in Hillman
                                 Puer Aeternus, 1967

               Puer                                    Senex

Temperamento   Narcisistico                            Paziente
               Ispirato                                Freddo
               Effeminato                              Distante
               Curioso

Tempo          Acronico                                Storico

Spazio         Verticale (ascensionismo)               Orizzontale

Psiche         Non dotato di anima                     Presente dall’inizio
Figure         Figlio del Re                           Padre
               Figlio della Grande Madre               Mentore
               Il Briccone                             Vecchio saggio
               Il Messia

Azione         Azione con conoscenza                   Conoscenza con azione
Proprietà      EffervescenzaAnti-Potere               ConoscenzaPotere
Puer - Senex in Hillman
                Puer negativo                        Senex negativo

Temperamento    Passivo                              Arido
                Chiuso                               Dispotico
                Iperattivo                           Cinico

Tempo           Presente                             Passato

Psiche          Paura di invecchiare                 Nostalgia

Figure          Giovani suicidi/Falso allievo        Monarca assoluto/Falso mentore

Azione          Ripetizione inconscia della storia   Conoscenza senza azione
                Autodistruttività

Proprietà       Gioventù                             Vecchiaia
Puer: caratteristiche
                                             Narcisistica
                                               Ispirata
     Puer      Personalità
                                             Effeminata
                                               Curiosa

                         Il Puer non appartiene alla terra
                          (non è destinato a camminare,
                                   ma a volare);
Spazio
                             la sua direzione è verticale;

                      il mondo orizzontale, la realtà, non è il
                                   suo mondo
Puer: caratteristiche

                                                    Inizio
   Puer     Tempo                                Temporalità
                  Mentre il Senex si perfeziona attraverso il tempo,
              per il Puer non esiste sviluppo. Egli non possiede un volto
                 organico che maturi, che mostri il corso del tempo

                 Eroe, Fanciullo divino, Figure di Eros
                Figlio del re, Figlio della Grande Madre
Figure          Ermes-Mercurio, Briccone e il Messia.
              Nel folclore assume la forma di nano e di
               elfo e rappresenta le forze della natura.
La sindrome di Peter Pan
Hook – Capitan uncino
Regia: Steven Spielberg
Cast: Dustin Hoffman, Robin Williams,
Julia Roberts, Gwyneth Paltrow, Bob
Hoskins, Maggie Smith, Caroline
Goodall, Charlie Korsmo, Amber Scott
Anno: 1991

Trama: Un viaggio a Londra a trovare la
nonna, rivelerà a Peter Banning il suo
incredibile passato. I suoi figli vengono
rapiti dal crudele Capitan Uncino che li
porta all'Isola che non c'è. Un viaggio
nella propria perduta memoria, perché
l'affarista Peter Banning non è altro che
Peter Pan.
La sindrome di Peter Pan:
Neverland
Regia: Marc Forster
Cast: Johnny Depp, Kate
Winslet, Julie Christie, Dustin
Hoffman, Radha Mitchell
Anno: 2005

Trama: L’affermato drammaturgo scozzese
James M. Barrie è un genio letterario dei
suoi tempi ma non ne può più dei soliti
vecchi temi. Inaspettatamente, trova
ispirazione durante la passeggiata che fa
ogni giorno per i giardini di Kensington. Lì
incontra la famiglia Llewelyn Davies, quattro
bambini orfani di padre e la loro bella
madre. Nonostante la disapprovazione
della nonna dei bambini e il risentimento di
sua moglie, Barrie fa amicizia con
la famiglia. Trasforma i ragazzi nei “ragazzi
perduti dell’isola che non c’è”.
La sindrome di Peter Pan:
About a boy
Regia: Chris Weitz, Paul Weitz
Cast: Hugh Grant, Toni Collette,
Rachel Weisz, Nicholas Hoult
Anno: 2002

Trama: Will, un ricco trentenne
irresponsabile, si inventa un figlio
immaginario per abbordare le
donne. Poi fa amicizia con Marcus,
dodicenne, con problemi scolastici.
Gradualmente i due diventano
amici....
The aviator
Regia: Martin Scorsese
Cast: Willem Dafoe, Harry Standjofski,
Brent Spiner, Amy Sloan, Nellie Sciutto,
Scott Sahadi, Matt Ross, Richard Rossi,
Matthew Reidy
Anno: 2005

Trama: Della vita dell'eccentrico
miliardario Howard Hughes, industriale,
produttore, regista, progettista e aviatore
vengono narrati gli anni più avventurosi,
quelli tra il 1939 e il 1947 prima che le sue
paranoie (aveva paura dei germi) lo
costringessero ad un isolamento
claustrofobico. Vengono ricreati, quindi, gli
anni d'oro di Hollywood, i suoi amori per
le dive più belle e famose dell'epoca sullo
sfondo del Club Coconuts e del Grauman
Chinese Theater di Los Angeles.
The aviator
La prima immagine che
vediamo è quella di un
preadolescente nudo che
viene lavato accuratamente
dalla madre con un sapone
nero per preservarlo dalle
malattie.

Questa giovane donna lascerà un
segno indelebile in un figlio che si ritroverà, adulto,
nuovamente nudo a combattere con le ossessioni che
sono entrate nella sua pelle con la schiuma di quel
sapone da cui non saprà mai separarsi.
Puer come
Don Giovanni
Don Giovanni è un uomo
in fuga, del tutto incapace
di una relazione autentica.

E’ la figura del seduttore,
dell’uomo che ha
continuamente bisogno di
una nuova donna nella
quale suscitare una
speranza che poi dovrà
necessariamente
deludere.
Puer come Don Giovanni
Per il fatto di suscitare quella speranza egli viene
intensamente amato.

La donna infatti spera di diventare oggetto della
dedizione, comprensione e rispetto di quest’uomo.

Ma viene anche odiato perché non riesce
assolutamente a soddisfare i bisogni della donna
e finisce sempre con l’abbandonarla e tradirla.

               Truffaut F., L’uomo che amava le donne, 1977
Il puer Dongiovanni: Casanova
Il protagonista schnitzleriano, come
fosse l’immagine desolata di un
inconscio collettivo, insegue il ricordo
di un’epoca vittoriosa e festante.

“A cinquantatre anni
Casanova, da tempo non più
spinto a vagare per il mondo
dal giovanile piacere
dell’avventura, ma
dall’inquietudine dell’avanzante
vecchiaia, fu preso da una […]
intensa nostalgia per la sua
città natale, Venezia”

 Il ritorno di Casanova (1917)
Puer ribelle:
James Dean
“Era uno svitato, era uno
psicopatico. Era un pazzo,
miope, sempre pieno di
problemi con le donne.
Aveva molto talento, era
molto sensibile, molto
dipendente. C’erano in lui
delle ferite aperte”

Elia Kazan a proposito di James Dean
Il puer ribelle e
incatenato
Un film di Stanley Kubrick (1971)
Cast: Malcolm McDowell, Patrick
Magee, Adrienne Corri, Michael Bates,
Warren Clark, John Clive, Carl Duering,
Paul Farrell.
Genere Drammatico
Produzione Gran Bretagna.

Alex è un giovane senza arte né
parte, figlio di proletari e dedito a
furti, stupri e omicidi. Fa capo a una
banda di spostati, denominati drughi.
Dopo aver usato violenza alla moglie
di uno scrittore finisce in carcere.
Puer giocoso:
Fiorello

   “Fiorello è un puer aeternus e questa è la sua grande forza. Oggi ha
  sicuramente maggiore consapevolezza e maturità artistica di qualche
tempo fa. Per anni ha giocato con gli altri per tenere a bada ciò che aveva
                     dentro senza sapere cosa fosse”
Archetipi del maschile:
il Senex
Crono-Saturno immagine archetipica
            del Senex

     Saturno è allo stesso tempo
 l’immagine del Senex positivo e del
             Senex negativo

Saturno è nero, è l’inverno, è la notte
Senex: caratteristiche

                                          Figure del Senex

Senex positivo
                          Il viaggiatore solitario, isolato, reietto;
                                     il profeta (Tiresia),
                                           Saturno

            E’ il Senex come principio di certezza che allontana
      l’io dal principio di incertezza, dai dubbi, dalle confusioni e dalla
                                  provvisorietà
Senex negativo
        Il problema del Senex negativo non è soltanto questione di
          atteggiamento morale, né è questione di idee sorpassate

    Il Senex negativo è il Senex
scisso dal suo stesso aspetto Puer,
  ha perduto la sua componente
                                          Senex negativo
              infantile

                        J. Hillman, Puer aeternus, Adelphi, Milano, pp. 90-92
Puer/Senex: Ulisse
Nella nostra vita patologica il Puer
Aeternus compare come uno
specifico stile di adolescenza
prolungata, che dura talvolta fino ai
quarant’anni e che talvolta termina
con un’improvvisa morte violenta.
Il Puer Aeternus è quindi quella
struttura di coscienza che rifiuta e
combatte il Senex.
Da un lato Ulisse è un Puer, sempre
in partenza per altri luoghi,
nostalgico e pieno di desiderio,
amato da donne che egli rifiuta,
opportunista e scaltro, sempre in
pericolo di annegare.
D’altro canto, egli è un padre, un
marito, un comandante, con le
qualità Senex del consigliere e della
capacità di sopravvivere e di
organizzarsi in vista di una meta.
Senex
   Senex Positivo     Senex Negativo

    Star Wars, Yoda   Star Wars, Imperatore Palpatine
Senex Positivo                 Senex Negativo

Game Of Thrones, Jeor Mormont   Game Of Thrones, Tywin Lannister
L’OMBRA
LE PROIEZIONI DELL’OMBRA

La proiezione dell’ombra riguarda tutti gli
aspetti della psiche non consciamente
vissuti, che vengono proiettati su
individui, cose e situazioni che per natura
possono costellare tali situazioni.

 La ricognizione dell’Ombra è quindi una sorta di
“catarsi”, una tappa molto importante verso quella
   che poi definiremo “integrazione dell’ombra”.
Archetipo

  Una dialettica imprescindibile

     Bene               Male
     Dio                Lucifero
     Dioniso            Apollo
     Eros               Thanatos
     Vita               Morte
     Veglia             Sogno
IMMAGINI ARCHETIPICHE

Il Male: Lucifero o Mefistofele, i demoni,
la Morte

L’altro da sé: l’anima, il sogno

Il doppio: il gemello, dott. Jekyll

Il trickster:
Ermes, il Folle, il briccone divino, il mago
Mito/Religione

                LE PROIEZIONI DELL’OMBRA
Il Capro espiatorio
Il concetto di “capro espiatorio” risale
alla tradizione giudaico-cristiana,
ossia ai rituali legati alle cerimonie
ebraiche dello Yom Kippur, il giorno
dell’espiazione, o giorno del
pentimento, Il sacerdote del Tempio
di Gerusalemme poneva le mani
sulla testa dell’animale e confessava
i peccati del popolo di Israele. In
seguito, un uomo portava il capro,
insieme ai peccati del popolo
ebraico, nella natura selvaggia del
deserto intorno a Gerusalemme
Mito/Religione

              LE PROIEZIONI DELL’OMBRA
  Il Capro espiatorio
  La storia del capro
  espiatorio descritta nel
  sedicesimo capitolo del
  Levitico viene interpretata
  come una prefigurazione
  simbolica dell'auto-sacrificio
  di Gesù, che si accolla i
  peccati dell'umanità,
  essendo stato scacciato
  dalla città per ordine dei
  sacerdoti
Storia

           LE PROIEZIONI DELL’OMBRA
 Il Capro espiatorio
 “istituzionalizzato”

 Paradigmatico, e
 culturalmente e
 storicamente vicino a
 noi è il caso del popolo
 ebreo, vittima
 documentata di
 numerosi pogrom, ed in
 seguito del fanatismo
 nazista.
Letteratura
                        LE PROIEZIONI DELL’OMBRA
Franz Kafka
Qualcuno doveva aver calunniato Josef K., poiché un mattino,
senza che avesse fatto nulla di male, egli fu arrestato. La
cuoca della sua affittacamere, cioè della signora Grubach, che
ogni mattino verso le otto gli portava la prima colazione, quel
giorno non venne. Era la prima volta che una cosa simile
capitava. K. aspettò un poco; col capo appoggiato al
guanciale, notò che la vecchietta sua dirimpettaia lo osservava
con una curiosità per lei del tutto inconsueta, ma poi, deluso ed
affamato ad un tempo, si decise a suonare il campanello.
Subito bussarono alla porta, ed entrò un uomo che in quella
casa K. non aveva mai visto prima. Era di corporatura snella,
ma robusta, e portava un vestito nero ed attillato che, come
certi abiti da viaggio, era munito di varie pieghe, tasche, fibbie,
bottoni, e di una cintura, e che quindi aveva un aspetto
particolarmente pratico, benché non si capisse bene a che
cosa dovesse servire. –Chi è lei?- chiese K., levandosi a
sedere nel letto; ma l’uomo eluse la domanda, come se la sua
venuta fosse una faccenda scontata…
Letteratura
                   LE PROIEZIONI DELL’OMBRA
 Il Signor Malausséne (Daniel Pennac,
 Ciclo di Malausséne)

 Benjamin Malausséne di professione
 fa il capro espiatorio presso il Grande
 Magazzino. Inoltre, è anche una sorta di
 “capo tribù”, ossia fratello maggiore
 responsabile di una strana famiglia,
 composta da una miriade di fratelli e
 sorelle, una sempre in fuga, una
 fidanzata profondamente amata che gli
 darà un bambino, ed una serie di strani
 personaggi che appaiono e scompaiono
 nello svolgersi del racconto. La vicenda
 si svolge a Belleville, quartiere
 multietnico, inquadrato all’interno di una
 Parigi oscura e post-moderna.
Cartoons
                  LE PROIEZIONI DELL’OMBRA
Kenny McCormick – South Park
(Date of death: All the time
Place of death: Anywhere)
Mito/Religione

      L’IMPERSONIFICAZIONE DELL’OMBRA
  Satana
  Nella tradizione cristiana è incarnata
  la contrapposizione tra bene e male,
  nello specifico tra il Dio buono,
  Yahwèh il Creatore, e Satana il “dio
  oscuro”, dall’ebraico “Satan”, ossia
  “colui che si oppone”, “il nemico”,
  “avversario”, “accusatore”. Satana è
  un angelo, demone, o divinità minore
  in molte religioni; in particolare, nelle
  religioni monoteiste derivate da
  quella giudaica, è l'incarnazione e la
  personificazione del principio del
  male supremo, in contrapposizione a
  Dio, principio del sommo bene.
Storia

         L’IMPERSONIFICAZIONE DELL’OMBRA
  Adolf Hitler, 1889-1945

  Hitler è lo specchio
  dell'inconscio di ogni tedesco.
  E’ il primo uomo ad aver detto
  ad ogni tedesco ciò che questi
  ha sempre pensato e sentito
  nel suo inconscio circa il
  destino della Germania,
  soprattutto dopo la sconfitta
  nella guerra mondiale. Il tratto
  che più di ogni altro colorava
  ogni anima tedesca in quel
  momento era il complesso
  d'inferiorità.
Cinema
                L’IMPERSONIFICAZIONE DELL’OMBRA
Gli Uccelli, Alfred Hitchcock, 1963
A Bodega Bay, cittadina californiana vicino a San
Francisco, gli uccelli, specialmente gabbiani e
corvi, cominciano ad attaccare in gruppo gli
esseri umani con implacabile ferocia. Da un
racconto di Daphne Du Maurier, liberamente
sceneggiato da Evan Hunter che punta molto sul
tempo dell'attesa. Unico film fantastico nella
carriera di Hitchcock, comincia in cadenze di
commedia mondana e termina nei toni di
un'allegoria apocalittica. Trucchi animati di Ub
Iwerks. La colonna sonora di Bernard Herrmann è
senza musiche, composta soltanto di rumori e
strida di uccelli, deformati e ritmati come in una
partitura. Aperto a ogni tipo di interpretazione, è
stata letta anche come una parabola cristiana:
attaccati dai volatili, gli uomini imparano a essere
più umani, più solidali, ad amarsi. Accoglienze
critiche in gran parte negative quando uscì.
Archetipi del maschile
OMBRA: Mostro, serial killer,
psicopatico, aggressivo,cinico,
sfruttatore, gangster

SENEX-OMBRA:
il falso mentore,
il padre cattivo (Darth Vader)

È un archetipo maschile, perciò, quando
la protagonista è un’eroina donna,
spesso esprime le qualità maschili
dell’animus
Cinema
         L’IMPERSONIFICAZIONE DELL’OMBRA
  Il Silenzio degli innocenti,
  Jonathan Demme, 1991

  Dal romanzo omonimo (1988) di Thomas
  Harris. Una giovane recluta dell'FBI (J.
  Foster) è incaricata di far visita in carcere
  a Hannibal Lecter (A. Hopkins), psichiatra
  pluriomicida, per ottenere informazioni su
  un assassino psicopatico che ha ucciso e
  scuoiato cinque donne. Le ottiene, ma in
  cambio deve raccontargli episodi del suo
  passato. Epilogo mozzafiato con il veleno
  nella coda. Memorabile thriller che
  inquieta, spiazza, turba. J. Demme vi
  conferma il suo talento visivo, la capacità
  di caricare le immagini di emozioni, la
  sagacia nel creare tensione senza cadere
  nel sensazionalismo, la tendenza
  wellesiana all'eccesso decorativo.
LA SCISSIONE DALL’OMBRA
              - IL DOPPIO -
 E’ il risultato del rifiuto più o meno totale
 della parte inferiore della personalità. In
questo caso il soggetto “amputa” la propria
 Ombra e vive una vita psichica parziale,
       limitata alla parte “in luce” della
 personalità. Questa tipologia di rapporto
 con la propria Ombra è particolarmente
 rappresentato nell’immaginario mediale:
  esempi paradigmatici sono i racconti di
       nascita/emanazione del doppio.
Letteratura
                 LA SCISSIONE DALL’OMBRA
                        - IL DOPPIO -
Dottor Jekyll e Mr. Hyde, Robert
Louis Stevenson, 1886.

Ne Lo strano caso del dottor Jekyll e
del signor Hyde il protagonista non è
più in grado di riconoscere,
accettare e quindi integrare la
propria Ombra, e quindi subisce una
sorta di scissione, amputazione e
autonomizzazione di questa: è
costretto a vivere una doppia vita,
duplicandosi nella propria Ombra,
ormai autonoma ed incontrollabile.
Televisione
                LA SCISSIONE DALL’OMBRA
                       - IL DOPPIO -
Dexter (Telefilm), James
Manos jr., 2006

Dexter Morgan lavora come
perito ematologo per la
polizia di Miami. Ha una
ragazza, Rita, con due figli
che l'adorano. Ma Dexter ha
un segreto: è un serial-killer.
Un assassino di assassini.
Le sue vittime, infatti, sono
coloro che, in qualche modo,
sono riusciti a sfuggire alla
giustizia.
Altre figure
archetipiche

   TRICKSTER

  MUTAFORME

                ]
IL TRICKSTER
Nella mitologia è un dio
ingannatore che si prende
gioco degli umani, pone
indovinelli e sfida l’eroe.

Al cinema è spesso in ruoli
comici, per sconfiggere
l’antagonista usa la furbizia,
l’inganno, l’ingegnosità.
IL TRICKSTER
Appare come un furfante
capriccioso, senza inibizioni,
d'ogni regola, indifferente alle
regole, capace di sfidare le
divinità e di denunciare
perfino le ingiustizie del
creatore e dunque generatore
di caos.
Piccolo diavolo,
R. Benigni, 1988

Padre Maurizio viene chiamato a
compiere un esorcismo. Riesce a
liberare così una donna dall'essere
che la stava possedendo, ma questo
prende vita con un corpo autonomo.
Questo diavolo, che afferma di
chiamarsi Giuditta, pare essere
scappato dall'aldilà per scoprire il
mondo. Egli ricorda un po' un
bambino: è curioso e non ha idea di
come funzioni la società dei viventi.
Non è cattivo, semmai un po'
narcisista.
IL TRICKSTER
Bart Simpson

               Bugs Bunny
IL TRICKSTER
     Joker
IL TRICKSTER
The Mask                  Jack Sparrow
IL MUTAFORME
L’Eroe in sé è un
mutaforme, che
cambia
carattere nel corso
del viaggio,
esprimendo il
processo di
individuazione
del Sé.
IL MUTAFORME
Un famoso esempio di questo
personaggio è il dio marino Proteo,
“il vecchio del mare”, che incontriamo
nelle varie versioni del
mito di Elena e nell’Odissea. Qui
Menelao intrappola Proteo per
ottenere da lui informazioni. Proteo si
trasforma in leone, in serpente, in
pantera, in cinghiale, in acqua
corrente e in albero per cercare di
fuggire, ma Menelao e i suoi compagni
persistono finché egli non ritorna alle
sue vere sembianze e risponde alle
loro domande.
IL MUTAFORME: Atena
Nella mitologia greca, Atena, “dea dagli
occhi scintillanti”, figlia di Zeus e della
sua prima moglie Metide, era la dea
della sapienza, della saggezza, della
tessitura, delle arti e, presumibilmente,
degli aspetti più nobili della guerra.

Atena è una dea guerriera e armata:
nella mitologia greca appare come
protettrice di eroi. Assume
sembianze umane per fare
in modo che Ulisse torni salvo a casa.
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