Testo consolidato dell'offerta di co-investimento di TIM nella nuova rete in fibra di FiberCop - (21 ottobre 2022)

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Testo consolidato dell'offerta di co-investimento di TIM nella nuova rete in fibra di FiberCop - (21 ottobre 2022)
Testo consolidato dell’offerta
     di co-investimento di TIM
nella nuova rete in fibra di FiberCop

             (21 ottobre 2022)
Indice

1. Premessa ............................................................................................................................................................ 4
2. Riferimenti normativi ..................................................................................................................................... 6
3. Principi generali dell’offerta di co-investimento ................................................................................... 7
4. Descrizione tecnica e copertura della rete oggetto di co-investimento ........................................ 9
   4.1. Infrastrutture da realizzare ..................................................................................................................... 9
   4.2. Architettura di rete ................................................................................................................................... 9
   4.3. Attività di progettazione, realizzazione e manutenzione dell’infrastruttura............................ 11
   4.4. Comuni compresi nel progetto di co-investimento ........................................................................ 11
5. Modalità di partecipazione al progetto di co-investimento ............................................................. 12
   5.1. Modalità di commitment per la condivisione del rischio: servizi e soglie minime di adesione
   al co-investimento tramite acquisto di accessi Semi-GPON ............................................................... 13
       5.1.1. Servizi per il co-investimento ........................................................................................................ 13
       5.1.2. Soglie di ingresso e minimi garantiti ........................................................................................... 14
       5.1.3. Periodo del commitment e modalità di raggiungimento....................................................... 18
   5.2. Modalità di commitment per la condivisione del rischio: servizi e soglie minime di adesione
   al co-investimento tramite acquisto di connessioni in fibra P2P ........................................................ 19
       5.2.1. Descrizione tecnica del servizio P2P ............................................................................................ 19
       5.2.2. Soglie di ingresso e minimi garantiti ........................................................................................... 20
       5.2.3. Periodo del commitment e modalità di raggiungimento ...................................................... 20
   5.3. Garanzie di co-determinazione per i co-investitori ......................................................................... 21
   5.4. Gestione autonoma delle attività di assurance e provisioning da parte dei co-investitori ... 22
   5.5. Possibilità di partecipazione azionaria ............................................................................................... 23
       5.5.1. Partecipazione nel capitale azionario di FiberCop ................................................................... 23
       5.5.2. Partecipazione nel capitale azionario di joint venture locali ................................................. 24
   5.6. Apporti di infrastrutture......................................................................................................................... 24
   5.7. Scambio di infrastrutture di posa già realizzate .............................................................................. 24
   5.8. Trasferimento di diritti d’uso ................................................................................................................ 25
6. Prezzi dei servizi di co-investimento ....................................................................................................... 25
   6.1. Prezzo del servizio di “Accesso al CRO” in IRU a 20 anni............................................................... 26
   6.2. Prezzi dell’IRU a capacità ...................................................................................................................... 28
   6.3. Prezzi dell’accesso Semi-GPON in “pay per use” ............................................................................. 30
   6.4. Prezzi dei collegamenti P2P .................................................................................................................. 32

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7. Condizioni di accesso ai servizi in fibra per gli operatori che non aderiscono al co-
investimento........................................................................................................................................................ 34
   7.1. Accesso al portafoglio dei servizi in fibra di FiberCop..................................................................... 35
   7.2. Accesso alla Semi-GPON per i non co-investitori ............................................................................ 35
   7.3. Collegamenti P2P in fibra in secondaria per i non co-investitori ................................................. 37
8. Nuove funzionalità utilizzabili per “attivare” servizi FTTH sulla Semi-GPON ........................... 38
9. Garanzie di non discriminazione ed Equivalence of Input (EoI) nell’offerta dei servizi di co-
investimento........................................................................................................................................................ 38
10. Ritardi nel roll-out ....................................................................................................................................... 39
11. Recesso dal contratto di co-investimento ........................................................................................... 39
12. Ulteriori garanzie di trasparenza .......................................................................................................... 40

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1. Premessa

     Il presente documento costituisce il testo consolidato dell’offerta di co-investimento presentata da
Telecom Italia S.p.A. (TIM), in qualità di operatore con significativo potere di mercato (SPM) nel mercato dei
servizi di accesso locale all’ingrosso in postazione fissa (mercato 3a 1) nell’intero territorio nazionale con
l’esclusione del comune di Milano2, ai sensi dell’art. 76 della Direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento Europeo
e del Consiglio dell’11 dicembre 2018 (nuovo Codice delle Comunicazioni Elettroniche Europeo – CCEE), per
la realizzazione di una nuova infrastruttura ad altissima capacità in fibra ottica “punto-punto”, in rete di
accesso secondaria, in 2.549 comuni delle aree grigie e nere individuate da Infratel nella mappatura 2021 3,
riportati in Allegato 14.
     L’offerta di co-investimento è stata notificata all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom)
e contestualmente resa pubblica in data 29 gennaio 2021 e successivamente integrata e modificata con
comunicazioni inviate all’Autorità in data 8 aprile 2021 (prot. 0000622-TI) e 23 giugno 2021 (prot. 0001182-
TI) seguite da corrispondenti pubblicazioni per il mercato. Con comunicazione del 29 ottobre 2021 (prot.
0001896-TI), TIM ha comunicato la propria disponibilità a integrare e modificare l’offerta di co-investimento
alla luce delle indicazioni fornite dall’AGCom nelle “Conclusioni preliminari” trasmesse a TIM all’esito del
market test avviato con delibera n. 110/21/CONS. In data 22 dicembre 2021 (prot, 0002227-TI) TIM ha
presentato una versione consolidata dell’offerta di co-investimento, che teneva conto, altresì, della richiesta
di ulteriori modifiche trasmessa dall’AGCom a TIM in data 22 novembre 2021 (prot. 0455743). In data 18
maggio 2022 (prot. 0000981-TI), TIM ha comunicato all’AGCom l’esigenza di modificare l’offerta di co-
investimento, introducendo un meccanismo di indicizzazione dei prezzi, tenuto conto dei cambiamenti
intervenuti nello scenario economico. Il meccanismo di indicizzazione è stato successivamente integrato e
modificato con comunicazioni inviate all’AGCom in data 25 luglio 2022 (prot. 0001267-TI), 3 ottobre 2022
(prot. 0001533-TI) e 7 ottobre 2022 (prot. 0001562-TI). Da ultimo, TIM ha accolto la richiesta di AGCom,
pervenuta in data 20 ottobre 2022 (prot. 0302076), di prevedere che le medesime condizioni economiche
stabilite per l’adesione nell’anno 2021 siano applicate anche agli operatori che aderiscono all’Offerta entro
la conclusione del periodo di sei mesi decorrente dalla data di pubblicazione dell’Offerta modificata. Il
presente documento consolida e sostituisce integralmente le integrazioni e modifiche dell’offerta di co-
investimento di cui alle precedenti comunicazioni.
   La presente offerta è oggetto di una proposta di impegni di co-investimento, ai sensi degli artt. 76 e 79
CCEE.
    L’architettura di rete prevede soluzioni FTTH (Fiber To The Home). Solo nei casi residuali, in cui non risulti
tecnicamente possibile realizzare soluzioni FTTH per raggiungere la sede d’utente, saranno previste
soluzioni FTTB (Fiber To The Building)5.
     La copertura target in ciascun comune sarà generalmente compresa nel range 65-80% e, sulla base
dell’attuale piano di roll-out di FiberCop, consentirà di raggiungere, complessivamente, 9,7 milioni di UIT
(Unità Immobiliari Tecniche6), sui 13,9 milioni presenti, in totale, nei suddetti comuni, come allo stato
individuati.
    L’attuale versione del piano di roll-out di FiberCop prevede che la realizzazione dei lavori sia completata
entro il 30 aprile 2026.
    La nuova infrastruttura in fibra oggetto del co-investimento verrà realizzata tramite il veicolo FiberCop,
società separata partecipata da TIM (58%), Teemo Bidco, società indirettamente controllata da KKR Global

1 Raccomandazione n. 2014/710/UE della Commissione del 9 ottobre 2014, relativa ai mercati rilevanti di prodotti e servizi del settore
delle comunicazioni elettroniche che possono essere oggetto di una regolamentazione ex ante ai sensi della Direttiva 2002/21/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica.
2 Ai sensi della delibera AGCom n. 348/19/CONS (Analisi coordinata dei mercati dell’accesso alla rete fissa).
3
  Cfr. Esiti Mappatura delle reti fisse 2021, 6 agosto 2021
4 Il comune di Milano non è compreso nella presente offerta di co-investimento, in quanto in tale area TIM non è operatore con

Significativo Potere di Mercato (SPM) ai sensi dell’art. 3, comma 1, della delibera AGCom n. 348/19/CONS.
5 Come illustrato dal considerando 199 CCEE, “le reti ad altissima capacità consistono di elementi in fibra ottica fino ai locali degli utenti

finali o alla stazione di base. […] Nei casi in cui è tecnicamente impraticabile installare elementi in fibra ottica fino ai locali degli utenti
finali, dovrebbero poter godere dello stesso trattamento normativo anche le reti ad altissima capacità che consistono di elementi in fibra
ottica fino alle immediate vicinanze di tali locali, vale a dire appena al di fuori di essi.”
6 Le UIT (Unità immobiliari Tecniche) rappresentano le Unità Immobiliari del territorio nazionale per le quali, nel tempo, è stata attivata

una linea telefonica e/o di banda larga. In termini di Unità Immobiliari ISTAT, ne saranno coperte circa 12 milioni su 19,8 milioni.

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Infrastructure Investors III L.P.7 (37,5%) e Fastweb (4,5%). FiberCop è titolare delle infrastrutture passive della
rete di accesso secondaria, sia in rame che in fibra, acquisite mediante il trasferimento dei corrispondenti
asset precedentemente in capo a TIM e alla società Flash Fiber8.
     Il piano industriale pluriennale di FiberCop è approvato con cadenza annuale, inserendosi nell’ambito di
un ciclo di pianificazione pluriennale della propria società controllante, quotata e aderente al codice di
autodisciplina per le società quotate. Eventuali modifiche al piano industriale pluriennale di FiberCop che
possano avere un impatto sul piano di roll-out interessato dalla presente offerta di co-investimento saranno
comunicate tempestivamente ai co-investitori, in conformità a quanto previsto dalla presente offerta.
Quest’ultima prevede specifiche cautele a tutela dei co-investitori in relazione a possibili variazioni del piano
di roll-out di FiberCop (cfr., in particolare, paragrafi 4.4., 5.3. e 10).
    Come illustrato da TIM nel progetto di separazione notificato ad AGCom ai sensi dell’art. 50-ter del
Codice delle Comunicazioni Elettroniche (Decreto Legislativo n. 70 del 28 maggio 2012 e ss.mm.ii.) 9 e
sottoposto a consultazione pubblica con delibera AGCom n. 637/20/CONS, FiberCop opererà esclusivamente
nel mercato wholesale dell’accesso per la fornitura di servizi all’ingrosso passivi su rete secondaria in fibra,
nonché in rame fino allo switch-off.
     Si rende noto che il complessivo piano di FiberCop include anche il completamento della copertura FTTH
delle 29 città originariamente coperte da infrastrutture della joint venture Flash Fiber, conferita a FiberCop
dagli azionisti TIM e Fastweb; città nelle quali si prevede di raggiungere, nel complesso, 3,9 milioni di UIT.
Pertanto, il totale delle UIT coperte in FTTH da FiberCop10 sarà pari, sulla base dell’attuale piano di roll-out
di FiberCop, a circa 13,6 milioni (corrispondenti all’80% delle aree nere e grigie ad esclusione del comune di
Milano). Nelle 29 città originariamente coperte da infrastrutture di Flash Fiber, TIM renderà disponibile al
mercato, attraverso FiberCop, una offerta di co-investimento11per i servizi di accesso alla rete secondaria
in fibra, distinta dai presenti impegni di co-investimento ai sensi degli articoli 76 e 79 CCEE, rendendo,
dunque, più “aperta” l’attuale architettura di Flash Fiber e consentendo agli operatori di co-investire anche
in tali aree.

7 Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. ("KKR" e, assieme alle sue società affiliate, il “Gruppo KKR”) è una società di investimento che opera
a livello mondiale e investe in diverse tipologie di asset class, ivi inclusi i settori del credito privato e dei beni reali. KKR mira a sviluppare
rendimenti attraenti per i propri investitori attraverso una strategia di investimento disciplinata e paziente, l’impiego delle migliori
professionalità a livello mondiale e la massimizzazione delle potenzialità di crescita e di creazione di valore per le società nel proprio
portafoglio. KKR investe risorse proprie assieme al capitale che amministra per conto dei propri investitori, individuando possibilità di
finanziamento e opportunità di investimento attraverso la propria attività nei mercati finanziari. Al 30 giugno 2020, KKR gestisce circa
222 miliardi di dollari (USD) in assets under management. Nel corso della propria storia, KKR si è affermata ripetutamente come società
leader nel settore del private equity, avendo perfezionato più di 360 investimenti di private equity in società per un valore complessivo
che supera i 630 miliardi di dollari (USD) (dati aggiornati al 31 dicembre 2019). KKR è cresciuta espandendo la presenza geografica del
gruppo e sviluppando la propria attività in settori quali il leveraged credit, la finanza alternativa (alternative credit), i mercati finanziari,
le infrastrutture, l’energia, il real estate, il capitale di crescita (growth equity) e gli investimenti core del gruppo. Le azioni ordinarie del
soggetto indirettamente controllante KKR, KKR & Co. Inc. (“KKR & Co.”), una società disciplinata dalle leggi del Delaware, sono quotate
al New York Stock Exchange con il simbolo “KKR”. Il fondo KKR Global Infrastructure Investors III L.P. (assieme ai veicoli societari che
partecipano agli investimenti del fondo, "KKR Infrastructure”), che controlla indirettamente Teemo Bidco, è il più recente fondo del
mondo KKR dedicato al “settore infrastrutture” e ha raccolto circa USD 7,4 miliardi per investimenti. Sin dal 2008, KKR ha costituito un
team dedicato a sviluppare investimenti e strategie nel settore delle infrastrutture, con la finalità di cogliere opportunità a livello globale
primariamente in asset esistenti e in attività site in Paesi facenti parte dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico). Al 31 dicembre 2019, i fondi di investimento nel settore infrastrutture gestiti da KKR hanno raccolto USD 12,7 miliardi di
capitale per investimenti, oltre a USD 1,9 miliardi dedicati al perseguimento di tale strategia di investimento tramite conti gestiti
separatamente e altri veicoli di co-investimento. KKR può vantare anche una specifica e significativa esperienza nel settore TMT e nelle
infrastrutture per le telecomunicazioni, con oltre USD 16 miliardi di capitale investito attraverso i fondi dalla stessa gestiti. KKR non ha
investimenti nei mercati rilevanti oggetto dell’operazione in Italia.
8 Flash Fiber era la società comune cooperativa partecipata da TIM all’80% e da Fastweb al 20% con lo scopo di costruire la rete in fibra

ottica secondaria per i Soci nelle principali 29 città italiane, esclusa Milano.
9 Comunicazione TIM del 2 settembre 2020 (prot. 0001549 -TI), integrata dalla comunicazione del 25 novembre 2020 (prot. 0002101-

TI).
10 Come detto, ad esclusione del comune di Milano.
11 Tale offerta si baserà su un prezzo iniziale di accesso alla Semi-GPON in modalità “pay-per-use” pari a 8,50 euro/mese richiedendo

l’attivazione del servizio ad un operatore già presente al CNO (Centro Nodale Ottico) , in quanto l’accesso diretto di un nuovo operatore
al CNO richiederebbe la realizzazione ad hoc di splitter e PTE (Punti Terminali di Edificio) dedicati. Per gli operatori che richiederanno di
accedere direttamente al CRO per acquisire la Semi-GPON in modalità passiva, verranno predisposti e condivisi con i soggetti interessati
appositi progetti finalizzati a rendere aperta e scalabile l’attuale architettura di rete presente nei comuni Flash Fiber.

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2. Riferimenti normativi

     Uno degli obiettivi fondamentali stabiliti dal CCEE è incentivare gli investimenti nelle reti ad altissima
capacità in fibra e facilitare la migrazione dalle reti legacy in rame alle reti di nuova generazione,
nell’interesse degli utenti finali. Il progetto FiberCop si muove proprio in questa direzione, mirando ad
accelerare lo sviluppo delle infrastrutture in fibra in Italia e la migrazione dei clienti dalle reti in rame alle reti
in fibra. In particolare, il progetto FiberCop si contraddistingue per i seguenti principali aspetti:
         – si basa su investitori e fondi privati;
         – prevede un’architettura di rete FTTH «future proof», basata su fibre in secondaria “punto-punto”,
           che offre sensibili vantaggi in termini di efficienza degli investimenti, flessibilità di gestione e
           aumento della competizione infrastrutturale tra numerosi operatori anche con quote di mercato
           relativamente basse;
         – aumenta il livello di competizione infrastrutturale del mercato dei servizi in fibra, non solo nelle aree
           “nere”, ma anche nelle aree “grigie” attualmente prive di piani di sviluppo FTTH;
         – accelera il take-up FTTH e lo switch-off delle reti legacy in rame.
     Il nuovo Codice europeo, agli artt. 76 e 79, disciplina l’approccio regolamentare da adottare laddove
l’operatore SPM presenti impegni volontari per aprire al co-investimento la realizzazione di una rete ad
altissima capacità (Very High Capacity – VHC) in fibra.
     Ai sensi dell’art. 76 CCEE, l’Autorità Nazionale di Regolamentazione (ANR) deve valutare che l’offerta di
co-investimento per la realizzazione di una rete VHC proposta dall’operatore SPM rispetti una serie di criteri
(es. condivisione del rischio a lungo termine tra i co-investitori, apertura a qualsiasi fornitore, pubblicazione,
trasparenza e non discriminazione) stabiliti dal medesimo articolo 76 e dall’Allegato IV del CCEE11.
     Una volta verificata, anche attraverso il test del mercato richiamato dall’art. 79 CCEE, la rispondenza
dell’offerta di co-investimento ai suddetti criteri, l’ANR rende vincolanti, totalmente o parzialmente, gli
impegni di co-investimento dell’operatore SPM per almeno 7 anni e, se almeno un potenziale co-investitore
ha stipulato un accordo di co-investimento, non impone obblighi supplementari, a norma dell’art. 68 CCEE,
sugli elementi della nuova rete VHC.
    Il procedimento dell’ANR è finalizzato a valutare il rispetto dei criteri del Codice per l’applicabilità delle
previsioni di cui all’art. 76 CCEE.
    Qualora i suddetti criteri non fossero ritenuti soddisfatti, rimane salva la possibilità per l’ANR di valutare
comunque nell’ambito dell’analisi di mercato gli effetti positivi sulla competizione generati dal co-
investimento (art. 76, par. 2, CCEE).
     Come riportato al considerando 198 del CCEE, gli accordi di co-investimento offrono vantaggi
significativi in termini di condivisione di costi e rischi e consentono, così, anche alle imprese di dimensioni
minori di investire a condizioni economicamente razionali, promuovendo una concorrenza sostenibile a
lungo termine anche in aree in cui la realizzazione di più reti in maniera indipendente potrebbe non essere
efficiente.
    Il nuovo Codice europeo è entrato formalmente in vigore il 20 dicembre 2018, con effetti che si
producono sui poteri pubblici nazionali. Il tipo di regolazione previsto dal CCEE appartiene alla famiglia delle
regolazioni consensuali, che consente forme di “compliance” anticipata o preventiva, salve le verifiche
spettanti alle ANR. Il CCEE è stato trasposto nella legislazione nazionale con il Decreto Legislativo 8
novembre 2021, n. 207, recante “Attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del
Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione)”,
che ha modificato il Decreto Legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante “Codice delle comunicazioni
elettroniche”. Gli articoli 76 e 79 CCEE sono stati recepiti agli articoli 87 e 90 del Codice delle Comunicazioni
elettroniche.
    TIM auspica che l’Autorità possa concludere quanto prima il procedimento di valutazione dell’Offerta e
dei relativi Impegni, al fine di consentire l’applicazione di una delle principali novità del CCEE, che mira a
incentivare e accelerare gli investimenti nelle reti VHC.

11   Allegato IV del CCEE: “Criteri per la valutazione delle offerte di co-investimento”.

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3. Principi generali dell’offerta di co-investimento

    Il progetto di costruzione della rete secondaria in fibra nei comuni allo stato individuati in Allegato 1, che
sarà realizzata da FiberCop nell’ambito della presente offerta di co-investimento si baserà su un modello di
co-investimento “aperto” all’ingresso di tutti gli operatori interessati, secondo quanto previsto dall’art. 76
CCEE.
    Il progetto di co-investimento qui descritto riguarda esclusivamente la costruzione e l’utilizzo della
rete secondaria in fibra e non prevede alcun tipo di vantaggio e/o beneficio economico per alcun co-
investitore, in ragione appunto della sua qualifica di co-investitore, nell’utilizzo dei servizi in rame o della
rete primaria in fibra.
    L’accordo di co-investimento è strutturato in modo da essere aperto alla partecipazione del più ampio
insieme possibile di operatori di comunicazione elettronica e altre imprese interessate.
    L’adesione al progetto di co-investimento comporta la condivisione del rischio a lungo termine di
realizzazione dell’infrastruttura, come previsto dal richiamato art. 76 CCEE.
   Nel presente co-investimento, la condivisione del rischio si realizzerà prevalentemente attraverso
accordi strutturali di acquisto (one-way access model12) di accessi Semi-GPON e collegamenti in fibra
Punto-Punto (P2P) in rete secondaria, riguardanti un orizzonte temporale esteso e predeterminato. Gli
accordi strutturali per l’acquisto di accessi Semi-GPON verranno realizzati secondo tre modalità, come
descritto nel paragrafo 5.1.1, ovvero:
   (1) acquisti in IRU a 20 anni di apparati dell’infrastruttura in fibra dedicati al singolo co-investitore, con
possibilità di acquistare accessi Semi-GPON ai prezzi previsti per il co-investimento;
   (2) acquisti in IRU a 20 anni di apparati dell’infrastruttura in fibra dedicati al singolo co-investitore e
capacità di rete secondaria, tramite un certo numero di accessi Semi-GPON (c.d. IRU a capacità)13;
    (3) impegni di acquisto di “minimi garantiti” di accessi Semi-GPON per un periodo di 10 anni dall’anno
di adesione.
     Inoltre, i co-investitori potranno assumere impegni di acquisto di “minimi garantiti” di collegamenti in
fibra Punto-Punto (P2P) per un periodo di 10 anni dall’anno di adesione, come indicato nel successivo
paragrafo 5.2.
    Tutte le suesposte modalità di partecipazione tramite accordi strutturali di acquisto idonei alle
condivisione del rischio prevedono opportune “soglie di ingresso” o adesione al progetto14, che sono
rapportate: (i) alla copertura territoriale complessiva (per il solo IRU a capacità); (ii) all’estensione delle aree
geografiche (comuni o aree di centrale) per le quali il co-investitore può aderire al co-investimento; e (iii) alla
tipologia, alle caratteristiche tecniche e ai volumi del servizio che i co-investitori sceglieranno di utilizzare in
una determinata area.
    In aggiunta, i co-investitori possono partecipare al co-investimento attraverso l’acquisito di una
partecipazione nel capitale sociale di FiberCop o di eventuali veicoli locali, con le modalità indicate al
successivo paragrafo 5.5.
     L’adesione al co-investimento attraverso accordi strutturali di acquisto, con le quattro modalità di cui
sopra, potrà avvenire dal 2021 al 2030. L’accoglimento delle richieste di adesione al co-investimento è
subordinato alle necessarie valutazioni tecniche relative alla capacità residua dell’infrastruttura in relazione
alle esigenze prevedibili dei co-investitori che hanno già aderito e alle richieste di capacità dei nuovi co-
investitori.
   Un anno prima della scadenza, gli accordi strutturali di acquisto conclusi con i co-investitori saranno ri-
negoziati in buona fede dalle parti, tenendo conto dei termini e delle condizioni in essere nell’ultimo anno e

12 § 27 BEREC Guidelines to foster the consistent application of the conditions and criteria for assessing co-investments in new very high
capacity network elements (nel seguito, “Linee guida BEREC”): “Under a one-way access model, the SMP operator and the co-investor(s)
would reach a long-term risk sharing agreement whereby the former would build up the VHCN and grant access to this network to the
other co-investor(s)”.
13 § 31 Linee Guida BEREC “Such agreements could be implemented via long-term co-financing schemes that foresee minimum buying

commitments and volume discounts or take the form of purchase agreements through Indefeasible Rights of Use (hereafter “IRUs”).”
14 Necessarie affinché l’impegno di acquisto assunto costituisca una effettiva condivisione del rischio di realizzazione della nuova rete

in fibra (circostanza che ovviamente non si verificherebbe per minimi garantiti o acquisti in IRU eccessivamente ridotti).

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di eventuali variazioni significative riscontrate nel mercato e nella fornitura dei servizi oggetto dell’offerta,
nonché di eventuali variazioni dei minimi garantiti precedentemente definiti.
    L’architettura di rete secondaria in fibra oggetto del co-investimento, descritta nel successivo
paragrafo 4.2, consente:
      -   elevata disponibilità di fibre in secondaria (molto più ampia del bacino potenziale di clientela
          raggiungibile dall’armadio ottico) con flessibilità di utilizzo;
      -   competizione infrastrutturale efficiente tra numerosi operatori che utilizzano servizi passivi (Semi-
          GPON) anche con quote di mercato relativamente basse;
      -   semplificazione delle procedure di cambio operatore e di provisioning in quanto non si richiedono
          permute all’edificio (la permuta cliente-operatore avviene all’armadio ottico o CRO – Cabinet
          Ripartilinea Ottico).
    Gli operatori interessati potranno richiedere di partecipare al co-investimento anche su estensioni
geografiche del territorio più limitate rispetto all’intero progetto. In ogni caso, le modalità di co-investimento
(descritte nella presente offerta) garantiscono la più ampia possibilità di partecipazione ad operatori con
diversi gradi di infrastrutturazione e/o con diverse infrastrutture in diversi ambiti geografici.
    Resta inteso che i co-investitori hanno accesso alle condizioni economiche del co-investimento solo nelle
specifiche aree geografiche in cui aderiscono al progetto. In tutte le altre aree geografiche del piano
FiberCop, diverse da quelle in cui hanno aderito, i co-investitori potranno accedere alle infrastrutture di
FiberCop alle medesime condizioni economiche previste per gli operatori che non co-investono.
    In conformità al considerando 198 del CCEE 15, i co-investitori potranno beneficiare di forme di co-
determinazione nelle diverse fasi di realizzazione del piano FiberCop (ad es. contribuendo alla
individuazione delle aree/comuni ritenute/i prioritarie/i ai fini dei lavori di realizzazione della nuova rete).
     A tal fine, verrà costituito un “Comitato Tecnico dei Co-investitori”, composto da rappresentanti di TIM,
FiberCop e degli altri co-investitori, che si riunirà per la prima volta entro 30 giorni dall’approvazione degli
impegni di co-investimento da parte dell’Autorità e, successivamente, con cadenza almeno semestrale o su
richiesta di un co-investitore. Nell’ambito del Comitato Tecnico, verranno condivise le linee del piano e delle
realizzazioni in programma nel semestre successivo. In tale ambito, FiberCop predisporrà e trasmetterà ai
co-investitori un apposito protocollo per lo scambio e per il trattamento delle informazioni
potenzialmente sensibili sotto il profilo concorrenziale.
    Come previsto dall’Allegato IV del CCEE, richiamato dall’art. 76, i co-investitori avranno accesso ai
servizi “a condizioni di equivalenza” che, tuttavia, riflettono “il diverso livello di rischio accettato dai singoli co-
investitori”. In altri termini, il prezzo di accesso praticato ai co-investitori deve essere determinato in modo
da rispecchiare il fatto che i primi investitori, che aderiscono nel 2021, nel 2022 ed entro aprile 2023,
“accettano rischi maggiori”, mentre i co-investitori che aderiscono all’accordo di co-investimento dopo
l’avvio del progetto, beneficiano di una “diminuzione dei rischi” e, quindi, devono fronteggiare prezzi via via
più elevati negli anni, tali da “contrastare qualsiasi incentivo a non impegnare i capitali nelle prime fasi”.
     In definitiva, i prezzi dei servizi per i co-investitori e i non co-investitori riflettono il fatto che i primi co-
investitori accettano rischi maggiori rispetto ad operatori che scelgono una strategia di co-investimento
ritardato o, addirittura, di non co-investimento. Pertanto, i maggiori rischi di perdite economiche in caso di
esito dell’iniziativa inferiore alle attese (es. tasso di crescita della domanda inferiore al previsto) sono
bilanciati da maggiori benefici potenziali attesi in caso di successo dell’iniziativa.

15Considerando 198 del CCEE: “gli accordi di acquisto che costituiscono coinvestimenti implicano l'acquisizione di diritti specifici relativi
a capacità di carattere strutturale, che coinvolgono un grado di codeterminazione”.

                                                                                                                                           8
4. Descrizione tecnica e copertura della rete oggetto di co-investimento

    Nel seguito vengono brevemente descritti gli elementi infrastrutturali della rete VHC oggetto degli
interventi realizzativi, l’architettura di rete e alcuni ambiti operativi del progetto di co-investimento.

        4.1. Infrastrutture da realizzare

    L’offerta di co-investimento prevede la realizzazione dei seguenti elementi di rete VHC, attraverso la
società separata FiberCop, in ciascun comune interessato dal progetto:
    a) rete ottica secondaria “punto-punto” dall’armadio ottico all’edificio, inclusa la tratta di adduzione;
       l’architettura punto-punto con splitter concentrati a livello di armadio ottico risulta il modello “future
       proof” di rete ottica secondaria;
    b) verticali all’interno dei building (fino alla borchia ottica nell’unità immobiliare), ognuno dei quali
       connesso a una singola fibra punto-punto che termina all’armadio ottico.
    Il progetto prevede, quindi, la realizzazione di Semi-GPON (comprensive di armadio ottico, PTE e
verticale in fibra) in rete ottica secondaria, che costituiscono il “building block” elementare della rete FTTH.
     Questo building block, non solo risulta quello maggiormente capital intensive ai fini della realizzazione
di una rete FTTH, ma, allo stesso tempo, come illustrato in Figura 1, abilita la fornitura/realizzazione di tutti
gli altri servizi di accesso wholesale FTTH, sia passivi (es. full GPON con l’aggiunta dei servizi della rete di
accesso primaria) che attivi (es. VULA-FTTH, con l’aggiunta di primaria e apparati in centrale, o Bitstream-
FTTH con l’aggiunta di primaria, apparati in centrale e trasporto). Per tutti questi servizi, ciascun accesso si
pone in relazione “uno a uno” con l’accesso alla Semi-GPON.
    Per questa ragione, un qualsiasi co-investitore che assuma un impegno a lungo termine di utilizzo degli
accessi Semi-GPON, anche attraverso funzionalità abilitanti l’attivazione di accessi FTTH, quali quelle
approvate da AGCom con la Determina n. 13/21/DRS contribuisce al «riempimento» della nuova rete e,
quindi, alla condivisione del relativo «rischio di realizzazione», come meglio illustrato nel par. 5.1.2.

                Figura 1 - Servizi di accesso wholesale FTTH basati sull’utilizzo di Semi-GPON

        4.2. Architettura di rete

    L’architettura di riferimento per la rete FiberCop da realizzare prevede, di norma, splitter concentrati
nel cabinet ottico (CRO, cfr. Figura 2), anziché splitter distribuiti, rispettivamente, al CNO (Centro Nodale
Ottico) e ai ROE (Ripartitore Ottico di Edificio), come si verifica, ad esempio, nell’architettura della rete ottica

                                                                                                                  9
di Flash Fiber. A questo riguardo, l’architettura di FiberCop risulta “nativamente” in grado di offrire servizi
Semi-GPON a una pluralità di operatori non predefinita, anche in fasi successive alla realizzazione 16.
     Le principali caratteristiche dell’architettura di rete ottica di FiberCop sono riportate nel seguito:
     −    rete ottica con secondaria punto-punto fino all’edificio con architettura Semi-GPON, inclusa la
          tratta di adduzione;
     −    unico PTE (Punto di Terminazione di Edificio) al building; ogni PTE sarà raggiunto da un cavo di
          modularità adeguata (12/24/48 fibre ottiche) per assicurare la disponibilità di fibre in numero
          significativamente ridondante rispetto alle Unità Immobiliari dell’edificio servito;
     −    armadio ottico (CRO- Cabinet Ripartilinea Ottico), nel quale vengono posizionati gli splitter ottici
          passivi; generalmente, il CRO sarà installato a fianco di un armadio stradale in rame, ma potrebbe
          essere suddiviso in 3 armadi più piccoli (più vicini agli edifici) o collocato a fianco di una centrale
          locale, in caso di impedimenti o difficoltà nell'ottenere permessi da enti locali;
     −    fattore complessivo di splitting di ogni singola Semi-GPON pari a 1:6417 ottenuto con 2 livelli di
          splitting: 1:4 primario e 1:16 secondario, entrambi posti nell’armadio ottico; in altri termini, ogni
          splitter primario, da cui si origina una Semi-GPON, può servire fino ad un massimo di 64 clienti;
     −    terminazione al CRO di tutte le fibre ottiche di secondaria, con realizzazione di bretelle ottiche di
          connessione tra gli splitter secondari e gli splitter primari che saranno dedicati ai co-investitori;
     −    consegna della Semi-GPON sugli splitter primari;
     −    capacità dell’infrastruttura, in termini di splitter e fibre ottiche in secondaria, adeguata a soddisfare
          tutte le prevedibili esigenze del mercato, anche in ottica prospettica.

                      Figura 2 – Architettura di rete con splitter concentrati nel cabinet ottico

16 Viceversa, l’architettura a splitter distribuiti (modello Flash Fiber) è meno flessibile, in quanto, ove non fosse già stato previsto in fase
di progettazione e realizzazione, l’accesso alla Semi-GPON da parte di nuovi operatori richiede specifici interventi e costi di
adeguamento.
17 La scelta del fattore di splitting 1:64 è motivata dalle seguenti valutazioni tecniche. Un fattore di splitting superiore (1:128)

comporterebbe un livello di potenza (in dB) su ciascun ramo GPON troppo basso per assicurare un adeguato livello di segnale/rumore
sulla base di valutazioni di lunghezza media delle tratte di accesso e del numero medio di giunti incontrati, dal momento che: (i) la
potenza in ingresso sugli splitter viene ripartita equamente su tutte le uscite; (ii) il segnale si degrada sulla base della distanza percorsa
e attraversando i giunti in cui viene composta la tratta di accesso. Un fattore di splitting inferiore (1:32) si rivelerebbe, invece, nella gran
parte dei casi inefficiente, in quanto sarebbe necessario un raddoppio delle esigenze del numero di fibre ottiche in primaria e un
raddoppio dei costi di elettronica sugli equipaggiamenti in centrale (porte OLT), a parità di copertura.

                                                                                                                                             10
Come illustrato in Figura 2, la rete secondaria in fibra ottica “punto-punto” con splitter concentrati al
CRO è, da un punto di vista architetturale, strutturalmente diversa da quella in cui gli splitter primari sono
collocati nell’armadio ottico e gli splitter secondari sono collocati, invece, nei ROE di palazzo e, di
conseguenza, le fibre ottiche che collegano ciascuno splitter primario ai relativi splitter secondari sono
necessariamente dedicate allo specifico operatore connesso al suddetto splitter primario (come nel già
ricordato caso di Flash Fiber). Con la nuova architettura le fibre ottiche punto-punto in rete secondaria
uscenti dal CRO possono essere utilizzate dinamicamente dagli operatori che servono determinati clienti
collegati ad un dato PTE che ricade tra quelli serviti dal CRO considerato. Ad esempio, quando un cliente
cambia operatore, tramite una semplice permuta al CRO, la stessa fibra in secondaria può essere
disconnessa dallo splitter dell’operatore donating e collegata allo splitter dell’operatore recipient. Risultano,
pertanto, semplificate le procedure di cambio operatore che, in questo caso, non richiedono alcun intervento
tecnico presso l’edificio, a differenza di quanto accade nel caso di architetture con splitter distribuiti.
    Sono, invece, dedicati al singolo operatore che utilizza servizi passivi di accesso alla Semi-GPON gli
apparati di splitting, primario e secondario, e le bretelle ottiche di connessione tra splitter primari e
secondari, all’interno di ciascun armadio ottico (CRO). Questo insieme di apparati dedicati al singolo
operatore che utilizza servizi passivi in secondaria sarà indicato nel seguito come “Accesso all’armadio
ottico” o “Accesso al CRO”.
    Tuttavia, il numero di posizioni (splitter) disponibili nell’armadio ottico per i diversi operatori che
intendono competere su base infrastrutturale (ossia utilizzando servizi passivi di Semi-GPON) risulta
necessariamente limitato. Pertanto, ciascun co-investitore che scelga di avvalersi di un “Accesso al CRO”
dedicato, potrà richiedere, in prima battuta, un numero di splitter primari non superiore a due per ciascun
CRO, garantendosi in tal modo una capacità media di copertura dell’utenza potenziale nell’ordine del 70% 18.
L’eventuale richiesta di uno (o più) splitter primari, aggiuntivi ai primi due, da parte di uno stesso co-
investitore sarà sottoposta ad una verifica di fattibilità. L’attribuzione degli splitter seguirà il principio “first
come first served”.
    Nelle aree in cui gli impianti non sono stati ancora realizzati, saranno valutate con la massima
disponibilità le richieste di eventuali co-investitori aventi esigenze particolari in relazione alla dimensione
del CRO e al numero di splitter primari richiesti. Tali richieste saranno esaminate sulla base della fattibilità
tecnica e dei relativi costi incrementali e l’esito di tali verifiche sarà condiviso con il co-investitore richiedente.
    Inoltre, al fine di aumentare il numero medio di UIT coperte da ciascun CRO nelle aree meno
densamente popolate (aree “grigie”), TIM compirà tutti gli atti necessari affinché FiberCop valuti una
riduzione del numero di armadi ottici previsti dall’attuale piano di copertura nelle summenzionate aree, ove
tale modifica risulti economicamente e tecnicamente conveniente.

         4.3. Attività di progettazione, realizzazione e manutenzione dell’infrastruttura

    TIM effettuerà, di norma, la progettazione e la realizzazione della nuova infrastruttura e sarà
responsabile per il collaudo.
    Inoltre, TIM provvederà, di norma, alla manutenzione delle infrastrutture di posa di FiberCop, della rete
secondaria orizzontale in fibra e dei segmenti terminali in fibra, oggetto di co-investimento tra TIM e gli altri
partecipanti.
     Su richiesta dei co-investitori, FiberCop affiderà loro, per le aree da essi indicate, le attività di provisioning
e di assurance per i rispettivi clienti, con le modalità indicate nel successivo paragrafo 5.4.

         4.4. Comuni compresi nel progetto di co-investimento

     L’offerta di co-investimento prevede la realizzazione di una nuova infrastruttura ad altissima capacità
in fibra ottica punto-punto, in rete di accesso secondaria.
    Come anticipato in premessa, la copertura target in ciascun comune sarà generalmente compresa nel
range [65%-80%] (“Copertura Pianificata”) e, sulla base dell’attuale piano di roll-out, consentirà di

18 Tenendo conto che il bacino di utenza coperta dall’armadio ottico, nella media del piano FiberCop, comprende circa 170 UIT e che
l’accesso a ogni splitter primario consente di attivare fino a un massimo di 64 clienti.

                                                                                                                                11
raggiungere 9,7 milioni di UIT (Unità Immobiliari Tecniche) sui 13,9 milioni presenti in totale nei suddetti
comuni, come allo stato individuati.
   In base all’attuale piano di roll-out, il completamento delle realizzazioni FTTH è previsto entro il 30 aprile
2026.
   I principali criteri di priorità nell’indirizzare la copertura delle città sono quelli comunemente utilizzati
dagli operatori impegnati negli investimenti in reti VHC, ovvero i seguenti:
      −   aree con maggiore densità abitativa;
      −   aree con minori vincoli architettonici/urbanistici;
      −   aree in cui vi è maggiore possibilità di utilizzare infrastrutture civili preesistenti.
    Al fine di non ritardare la realizzazione della nuova infrastruttura, che fornirà un contributo
determinante alla digitalizzazione del Paese, i lavori di realizzazione sono stati avviati secondo il piano
definito negli accordi alla base della costituzione di FiberCop, in attesa del completamento delle valutazioni
di AGCom sull’applicabilità dell’art. 76 CCEE. L’adesione al co-investimento è comunque consentita anche
successivamente all’avvio dei lavori.
     In Allegato 1 si riporta l’elenco delle città interessate dalla presente offerta di co-investimento, con
l’indicazione dell’anno di completamento dei lavori ai fini del co-investimento previsto in ciascun comune.
Sulla base all’attuale piano di roll-out, i lavori di realizzazione verranno completati entro il 30 aprile 2026. Il
presente elenco potrà subire variazioni, anche in considerazione del confronto con i co-investitori (cfr. par.
5.3) e delle evoluzioni tecnologiche.
     Eventuali variazioni dell’elenco di cui all’Allegato 1 a seguito di possibili revisioni del piano di roll-out,
anche per effetto di determinazioni assunte da FiberCop in base a quanto previsto al successivo paragrafo
5.3. (che disciplina le garanzie di co-determinazione per i co-investitori), saranno oggetto di tempestiva
informativa a tutti i co-investitori, con le modalità previste dalla presente offerta.

 5. Modalità di partecipazione al progetto di co-investimento

   Al fine di realizzare un modello di co-investimento efficace e trasparente, è stata costituita la società
separata FiberCop, titolare della rete secondaria in fibra, in modo che:
      −   sia trasparente la perimetrazione di investimenti e costi;
      −   sia garantita la necessaria flessibilità nella gestione della partecipazione dei diversi co-investitori, a
          seconda della forma di partecipazione scelta.
     Il modello di partecipazione al co-investimento è basato su una effettiva condivisione del rischio a lungo
termine di realizzazione della nuova rete in fibra, come richiesto dall’art. 76 del nuovo Codice europeo.
Pertanto, i co-investitori che aderiscono successivamente all’avvio del progetto otterranno un premium
decrescente, cioè pagheranno un prezzo via via più alto con il passare degli anni, rispetto agli investitori
iniziali19.
     L’accordo di co-investimento è aperto a qualunque operatore, sia operativo/interessato ad investire
sull’intero territorio nazionale che operativo/interessato ad investire su estensioni geografiche del territorio
più limitate rispetto all’intero progetto.
     Le diverse modalità di co-investimento proposte rispondono all’obiettivo di contemperare l’esigenza di
realizzare una effettiva condivisione del rischio a lungo termine con quella di garantire a tutti gli operatori,
diversi per dimensioni, prospettive di sviluppo, grado di infrastrutturazione e capacità finanziaria, la
possibilità di partecipare al co-investimento, coerentemente con le previsioni dell’art. 76 CCEE (par. 1(b)(ii)).
In particolare, le modalità prescelte consentono, a ciascun operatore, di poter accedere alle medesime
risorse di rete scegliendo in modo flessibile la forma e la tempistica dell’investimento nonché il grado di
impegno finanziario e di rischio con il quale intende partecipare al progetto.

19§39 Linee Guida BEREC “Generally, two different access situations should be distinguished when assessing the openness of the co-
investment offer: 1) access by entering the co-investment agreement at the beginning of the offer; and 2) access by entering the co-
investment agreement at a later stage (access of late entrants to the co-investment agreement).”

                                                                                                                                 12
Il co-investimento potrà, inoltre, eventualmente prevedere, oltre alla partnership strategica e
commerciale, anche una partecipazione azionaria sulla base di quanto delineato nel successivo paragrafo
5.5 o l’apporto di asset, come delineato nel successivo paragrafo 5.6.

         5.1. Modalità di commitment per la condivisione del rischio: servizi e soglie minime di
              adesione al co-investimento tramite acquisto di accessi Semi-GPON

    L’operatore può scegliere di partecipare al co-investimento mediante accordi strutturali che consentono
di acquistare accessi Semi-GPON per un orizzonte temporale di lungo periodo, secondo diverse modalità.
    In primo luogo, l’operatore potrà partecipare mediante il commitment all’acquisto di un “minimo
garantito” di accessi, assumendo un impegno finanziario definito ex ante, cui corrisponde un certo grado di
rischio (ovvero, il rischio di attivare nel periodo un numero di accessi inferiore al minimo garantito per cui si
è impegnato all’acquisto e al pagamento).
    In secondo luogo, l’operatore può partecipare al co-investimento mediante l’acquisto immediato di
infrastrutture dedicate in IRU (splitter e connessioni dedicati presso l’armadio ottico). In tal caso, a fronte
del pagamento di un contributo iniziale, gli operatori avranno il diritto di acquistare in futuro accessi Semi-
GPON, per l’intera durata dell’IRU, ai prezzi previsti per i co-investitori, pur mantenendo piena flessibilità
quanto al numero di accessi alla nuova rete effettivamente attivati20.
    In terzo luogo, l’operatore può partecipare al co-investimento mediante l’acquisto immediato di
infrastrutture dedicate (splitter e connessioni dedicati presso l’armadio ottico) e capacità di rete
secondaria in IRU, attraverso il pagamento anticipato di un corrispettivo basato sul valore attuale dei canoni
dovuti per gli accessi Semi-GPON per l’intera durata dell’IRU.
    Nel seguito si descrivono in maggior dettaglio i servizi utilizzabili per il co-investimento e si illustrano le
soglie minime di adesione che consentono di realizzare una effettiva condivisione del rischio.

         5.1.1. Servizi per il co-investimento
    Sono disponibili diverse opzioni per l’accesso ai servizi in fibra offerti in regime di co-investimento, che
rendono la relativa offerta «aperta» ad operatori nazionali e operatori locali, nonché ad operatori con diversi
gradi di infrastrutturazione in differenti ambiti geografici.
   Il co-investimento nelle infrastrutture passive in fibra in rete secondaria tramite acquisto di accessi
Semi-GPON si realizza, invece, attraverso i seguenti servizi specifici:
     1) Accesso all’armadio ottico (o Accesso al CRO) in modalità “IRU”, come definito nel precedente
        paragrafo 4.2. Tale servizio consentirà, per tutta la durata dell’IRU, di acquisire accessi Semi-GPON
        in modalità “pay per use” nell’area di riferimento senza assumere commitment sui “minimi
        garantiti” (annui e di periodo complessivo) in termini di numero di accessi e di fatturato;
     2) Accesso all’armadio ottico (o Accesso al CRO) e alla capacità di rete secondaria in modalità
        “IRU”. Tale modalità di accesso prevede l’acquisto in IRU non soltanto di determinate infrastrutture
        di rete al CRO, ma anche di capacità di rete secondaria, tramite uno o più moduli di 16 accessi (IRU
        a capacità) per CRO;
     3) Semi-GPON in modalità “pay per use” con “minimi garantiti”; tale servizio include l’accesso
        all’armadio ottico ed è associato necessariamente a “minimi garantiti” annui e di periodo, in quanto
        il suo utilizzo da parte di un operatore richiede necessariamente che uno splitter primario e gli splitter
        secondari necessari per gli accessi attivi vengano dedicati all’operatore in questione.
    I co-investitori possono scegliere di utilizzare servizi di co-investimento diversi in comuni diversi, oltre
che scegliere di aderire al co-investimento in aree (comuni, frazioni di grandi comuni o aree di centrale, a
seconda della modalità di co-investimento) di estensione geografica inferiore all’insieme delle aree del piano
FiberCop rientranti nell’ambito della presente offerta ex art. 76 CCEE (come sarà illustrato nel successivo
paragrafo 5.1.2).

20 Ovvero, come sarà illustrato in maggior dettaglio nel seguito, senza dover definire un “minimo garantito” di accessi che comporta un
obbligo di pagamento prefissato anche in caso di numero di accessi attivi inferiore e il pagamento di eventuali accessi incrementali
rispetto alla soglia di tolleranza del minimo garantito annuo a prezzi più elevati (vedi paragrafo 5.1.3).

                                                                                                                                    13
Per aderire al co-investimento non è necessario che l’operatore sia fisicamente presente presso
l’armadio ottico. Infatti, l’accesso ai servizi passivi del co-investimento può essere utilizzato da un co-
investitore mediante le seguenti due modalità, fermo restando che un co-investitore non è vincolato ad
utilizzare la medesima modalità in tutte le aree geografiche (comuni) in cui ha aderito al progetto:
            a) dotandosi autonomamente delle infrastrutture di rete primaria (proprie o acquistate in IRU)
               necessarie per raggiungere gli armadi ottici oppure, in alternativa,
            b) acquistando da un altro co-investitore, che sia presente al CRO, i servizi necessari per trasportare
               il traffico fino ai suoi nodi più a monte (facendosi, di fatto, consegnare un servizio VULA-like o
               Bitstream like).

            5.1.2. Soglie di ingresso e minimi garantiti
    Al fine di realizzare una effettiva condivisione del rischio a lungo termine, sono definite opportune soglie
di ingresso. Ciascun co-investitore avrà la facoltà di definire in autonomia e senza condizionamenti il
proprio “commitment”, purché non inferiore alla “soglia di ingresso” stabilita. È necessario, infatti, stabilire
opportune soglie di ingresso, in modo che l’impegno di acquisto assunto dal co-investitore costituisca una
effettiva condivisione del rischio di realizzazione della nuova rete (circostanza che ovviamente non si
verificherebbe per minimi garantiti eccessivamente ridotti).
    Le “soglie di ingresso” saranno rapportate:
    (i)      alla copertura complessiva della partecipazione al progetto (soglia di copertura, valevole solo per
             l’IRU a capacità);
    (ii)     all’estensione minima delle aree geografiche per le quali il co-investitore può aderire al progetto
             (soglia geografica);
    (iii)    alla tipologia, alle caratteristiche tecniche e ai volumi del servizio che il co-investitore sceglie di
             utilizzare in una determinata area (soglia tecnica).
    Le soglie di ingresso per le diverse modalità di co-investimento sono indicate di seguito.

    1) IRU con Accesso al CRO
   L’adesione al co-investimento mediante IRU con Accesso al CRO sarà condizionata al rispetto delle
seguenti soglie:
     a)      soglia geografica: l’area geografica minima di adesione è l’area di centrale. Il co-investitore può
             richiedere l’Accesso al CRO in IRU per una o più aree di centrale, fino alla totalità delle centrali
             interessate dal piano FiberCop. Aderendo al progetto, il co-investitore acquisisce il diritto di
             richiedere un determinato numero di linee di accesso (vedi punto seguente) per tutti gli armadi
             ottici (CRO) di ciascuna area di centrale selezionata;
     b)      soglia tecnica: l’operatore può aderire al co-investimento attraverso un profilo base, che gli
             assicura il diritto di richiedere, per ciascun CRO di ciascuna area di centrale selezionata, fino a 64
             accessi Semi-GPON nel periodo di durata dell’IRU stesso, tramite uno splitter primario e quattro
             splitter secondari. In alternativa, l’operatore può richiedere un profilo “entry level”, che gli assicura
             il diritto di acquisire, per ciascun CRO di ciascuna area di centrale selezionata, fino a 16 accessi
             Semi-GPON nel periodo di durata dell’IRU, tramite uno splitter primario e un solo splitter
             secondario, a un prezzo inferiore.
    2) IRU “a capacità”
    L’adesione al co-investimento mediante IRU a capacità sarà condizionata al rispetto delle seguenti
soglie:
     a)      soglia di copertura: il co-investitore deve aderire per almeno il 75% delle aree di centrale
             complessive del piano FiberCop rientranti nella presente offerta di co-investimento (circa 4.200
             centrali);
     b)      soglia geografica: l’area geografica minima di riferimento è l’area di centrale. Di conseguenza, il
             co-investitore deve acquistare in IRU il blocco minimo di linee di accesso di cui al punto seguente

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