Talk#2 La gestione di un'impresa culturale e creativa - esempi di governance

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Talk#2 La gestione di un'impresa culturale e creativa - esempi di governance
Talk#2
La gestione di un’impresa culturale
e creativa - esempi di governance

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Talk#2 La gestione di un'impresa culturale e creativa - esempi di governance
I contenuti del presente documento sono frutto del contributo dei partecipanti, dei relatori, dei
referti di Labsus e dei funzionari comunali che hanno preso parte al Talk che si è tenuto venerdì
08 marzo nell’ambito del processo “Innovation Hub”.

Partecipanti: Eleonora Nannetti, Simona Piombino, Antonella Pedone, Giuseppe Cardone,
Alessio Morelli, Simone Barrella, Barbara Burchi, Patrizia Lenzi, Fabio Masi, Marzia Sambri,
Federico Meazzini, Alessandra Sgalvini, Giulia Santi, Barbara Tovani, Donatella Mansueti, Ivan
Bruna, Elisa De Vita, Carmen Comandatore, Furzio Viapiano, Daniela Nuti.
Moderatori e Referente Labsus: Camilla Falchetti.
Comune di Rosignano Marittimo: Assessore Verinica Moretti, Giuseppe Schiavone, Gabriele
Gasparini, Angela Casucci, Luano Casalini, Laura Balzini, Veronica Rummolo, Debora Freidani
Foto: Lorenzo Papi

Il Talk si è tenuto presso il Centro Culturale “Le Creste” a Rosignano Solvay.

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Talk#2 La gestione di un'impresa culturale e creativa - esempi di governance
Talk#2 - Venerdì 08 Marzo2019

La prima parte del Talk ha visto come protagonisti Ginevra Errico e Stefano Romano
entrambi impegnati nella gestione di due spazi pubblici all’interno dei quali svolgono
stabilmente attività culturali, creative e sociali. Ginevra ha parlato dell’esperienza di
“ExFadda - L’Officina dei saperi” e Stefano Romano ha raccontato il progetto delle “Case
del Quartiere” di Torino e dell’associazione “La Casa delle Rane” soggetto gestore di
“+Spazio4”, una delle otto case del quartiere di Torino. Due esperienze differenti che hanno
permesso di mettere a confronto due diversi sistemi gestionali.

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Ginevra Errico, community manager del Laboratorio Urbano “ExFadda - l’Officina dei
saperi” spazio nato dal recupero di un vecchio stabilimento enologico abbandonato, a San
Vito dei Normanni, un complesso di proprietà pubblica in disuso dalla fine degli anni ‘50.
Gestito dalla società di comunicazione locale “Sandei srl” in collaborazione con la
cooperativa sociale “Qualcosa di Diverso” e da numerose organizzazioni sociali formali e
informali, ExFadda è un incubatore di comunità, un posto dove gli abitanti, soprattutto i più
giovani, possono imparare, mettersi alla prova, creare un lavoro in stretta connessione con le
risorse del territorio in cui vivono. ExFadda ha permesso la nascita e lo sviluppo di diversi
progetti in ambiti differenti (dalla fotografia alla danza, dalla musica all’artigianato, dalla
pedagogia allo sport, dalla gastronomia all’arte), alcuni dei quali sono ospitati all’interno
degli spazi dell’ex stabilimento facendosi promotori della cultura cooperativa e dell’impresa
sociale sul territorio.
(http://www.exfadda.it)

Stefano Romano, La Casa delle Rane è un’associazione di secondo livello ed ente gestore
di +spazio4, una delle otto Case del Quartiere di Torino. +spazio4 nasce nel 2011 e porta
avanti dalla sua nascita numerose attività all’interno del Quartiere San Donato. Tutte le
attività che nascono all’interno della casa mirano a creare opportunità per il territorio,
rafforzando i legami sociali e sviluppando una struttura di riferimento per i cittadini attivi, le
associazioni ed il terzo settore. L’obiettivo finale dell’Associazione è di contribuire alla
creazione di un quartiere più vivibile e funzionale, partendo dalle esigenze concrete dei
cittadini che lo abitano e in stretto raccordo con l’amministrazione pubblica (Circoscrizione 4
e Comune di Torino). Tra le principali attività nelle quali è impegnata la Casa troviamo: corsi
promossi da terzi con target differenti, attività culturali per adulti e famiglie (concerti di
musica classica, spettacoli teatrali, attività di promozione della lettura), attività aggregative
quali feste aperte in occasione di ricorrenze particolari ma anche feste private ed eventi,
servizi al cittadino, come la ludoteca autogestita, le consulenze gratuite di professionisti, un
servizio al lavoro accreditato dalla Regione e uno spazio di co-working e co-seeking.
(+spazio4)

Uno dei concetti chiave sul quale entrambi i relatori si sono soffermati durante il racconto
delle loro esperienze è stato quello della fiducia intesa come la capacità abitare lo
stesso spazio da parte di più soggetti.

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Altro concetto chiave emerso è stato quello di spazi a sopporto delle idee.
Entrambi gli spazi supportano lo sviluppo di idee e progetti di varia natura e che nella
maggior parte dei casi provengono dall’esterno, in particolare da giovani. Il supporto più
essere in termini di spazi messi a disposizione per la realizzazione di attività e progetti o di
supporto nella redazione di progetti per accedere a finanziamenti e creare reti.

Al termine del primo momento di racconto delle esperienze si è passati alle domande.

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1) Quel è la formula gestionale scelta per gli spazi e quale il rapporto con
   l’Amministrazione?

Stefano Romano - La formula scelta per la Casa delle Rane è quella di Associazione di secondo
livello, quindi un’associazione tra associazioni e nello specifico quelle che avevano dato vita al
progetto nella sua fase iniziale. Il Comune, inizialmente, ha affidato lo spazio con una
concessione a canone simbolico di 100€ e con durata triennale, successivamente la
concessione è diventata maggiormente onerosa ma aumentando la durata, diventata
quinquennale, ci ha permesso di programmare a lungo termine.

Ginevra Errico - La forma scelta per la gestione è stata quella della cooperativa in
collaborazione con la società di comunicazione che inizialmente ha avviato le attività di
ExFadda. Una delle caratteristiche del nostro spazio è quello della massima inclusione.
L'Amministrazione oltre a gestire la ristrutturazione dell'immobile ha messo a disposizione €
50mila per l’allestimento nella fase di avvio della gestione.

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2) Come avete ottenuto la fiducia della comunità, punto di partenza cui far scaturire la
sua attivazione e senso di appartenenza?

La risposta è stata abbastanza simile per entrambi i relatori. Creare una comunità di soggetti
che lavorano assieme per creare impatto positivo sul territorio nasce dalla capacità di fidarsi gli
uni degli altri. in particolare Ginevra sottolinea che una delle migliori strategie per creare
comunità è “la messa a disposizione/in condivisione, delle proprie risorse".

3) Come accogliete le proposte che provengono dall’esterno?
Una caratteristica comune ai due spazi è quella di cercare, in tutte le maniere, di accogliere le
idee e i progetti che provengo dall’esterno. Il personale addetto alla gestione degli spazi, una
volta recepita la proposta dall’esterno si adopera per trovare eventuali soluzioni per realizzare
l’idea o il progetto. Le modalità possono cambiare nel corso del tempo anche in base
all’evoluzione dell’idea stessa.

Sulla sostenibilità economica dei luoghi.
Fondamentale per entrambi è la partecipazione a bandi in ambito culturale e sociale che
permettono di sviluppare idee e pagare gli operatori. L’Ex-Fadda come fonte di sostentamento
ha a supporto il bar sociale allestito, mentre la Casa delle Rane si sostiene grazie alle attività
organizzate e al contributo di Compagnia di San Paolo, con il benestare del Comune di Torino.

Contributi:

        Giuseppe Schiavone “Dai due racconti è emersa la necessità che questi spazi siano
        organizzati in maniera fluida, capaci di rimodulare di volta in volta sulla base delle
        esperienze che provengono dall’interno e dall’esterno. E’ questa la sfida più grande,
        creare strutture capaci di adattarsi alle più disparate esigenze e che vengano disegnati
        sulla base dei bisogni della comunità che dovrà viverli.”

        Gabriele Gasparini “Due esperienze apparentemente molto diverse ma che hanno
        come principio comune quello di essere aperte e inclusive. Aperte perché devono saper
        dialogare continuamente con le comunità di riferimento ed essere stimolo per nuove

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sperimentazioni; inclusive perché trasformano degli spazi pubblici in luoghi funzionali
       alla creazione di nuove forme di lavoro, di socialità e di voglia di fare le cose insieme”

       Camilla Falchetti “Due luoghi abitati, che si plasmano sul territorio in cui sono inseriti,
       che accolgono una collettività diversificata e che rispondono alle sue esigenze, partendo
       dall’ascolto ma anche dal mettersi in gioco continuamente sperimentando soluzioni
       fantasiose alle problematiche riscontrate. Il nostro è un apprendimento per errori – ha
       detto Stefano Romano! Ci vogliono quindi persone (cittadini, amministrazione pubblica,
       realtà associative ..) appassionate, curiose, aperte e coraggiose per intraprendere un
       percorso di cui si conosce il punto di partenza e di cui si ha un parziale controllo della
       sua evoluzione”

       Stefano Romano “Non posso che esprimere in primo luogo la soddisfazione per la
       risposta del tessuto associativo e dei cittadini attivi, che mi sono sembrati spettatori
       attenti del dibattito, positivamente interessati e particolarmente incuriositi dalle due
       esperienze presentate. Le numerose domande che ci sono state rivolte sono a mio avviso
       la dimostrazione che contenuti come la rigenerazione degli spazi, la sostenibilità e la
       durabilità dei progetti, il coinvolgimento dei cittadini e la collaborazione con la pubblica
       amministrazione sono temi molto sentiti. A questo proposito credo che la difficoltà sia
       quella di mantenere vivo l'interesse per una struttura che sarà pronta solo tra qualche
       anno. Le amministrazioni cambiano, ma il progetto continuerà e credo meriti di
       sopravvivere ad un eventuale avvicendamento politico. A questo proposito una
       possibile strategia potrebbe essere l'attivazione della cittadinanza e del terzo settore in
       patti di collaborazione più semplici, in grado di oliare il meccanismo
       dell'amministrazione condivisa, aumentando la fiducia reciproca fra le parti”

Terminato l’incontro ci si da appuntamento a Venerdì 22 Marzo per il Talk#2 che avrà come
tema “La condivisione degli spazi di lavoro - I Coworking”.

Contatti
Camilla Falchetti - camilla.falchetti04@gmail.com
Giuseppe Schiavone - g.schiavone@comune.rosignano.livorno.it
Gabriele Gasparini - g.gasparini@comune.rosignano.livorno.it

aggiornato al 26\03\2019

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