SVIZZERA: A ZERMATT BLOCCATI 13 MILA TURISTI - Informazione ...

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SVIZZERA: A ZERMATT BLOCCATI
13 MILA TURISTI
  Zermatt è una nota località turistica della Svizzera.
  Le nevicate di questi giorni hanno bloccato a Zermatt
  circa 13 mila turisti.
  Il 10 gennaio il traffico ferroviario è ripreso, dopo
  che era stato bloccato per il rischio di valanghe.

KABUL: ATTENTATO                       SUICIDA.
ALMENO 41 MORTI
  Giovedì 28 dicembre c’è stato un attentato suicida a
  Kabul, la capitale dell’Afghanistan.
  L’ISIS (Stato Islamico) ha rivendicato l’attacco.
  L’attentato è avvenuto nelle vicinanze di un centro
  culturale sciita.
  Nell’attentato sono morte almeno 41 persone e 87 sono
  rimaste ferite.
  A ottobre, due mesi fa, c’erano stati 2 attentati a due
  moschee dove sono morte 72 persone.
  A maggio c’era stato un altro attentato vicino alla zona
  delle ambasciate che aveva causato 90 morti.
USA: UN TRENO DERAGLIA. CI
SONO DIVERSI MORTI
  Il 18 dicembre un treno passeggeri è deragliato nello
  Stato di Washington (USA).
  Il treno è precipitato, mentre passava su un ponte,
  sulla strada sottostante e ha colpito alcune auto.
  Lo sceriffo ha detto che ci sono almeno 6 morti tra i
  passeggeri del treno.
  Nessun automobilista, invece, è morto.
  I feriti in totale sono 77.

ERDOGAN          TRASFERISCE
AMBASCIATA A GERUSALEMME EST
  Il 17 dicembre Erdogan, il presidente della Turchia, ha
  detto che vuole aprire l’ambasciata a Gerusalemme Est.
  Erdogan ha poi chiesto che Gerusalemme Est sia
  riconosciuta capitale della Palestina.
  Gerusalemme Est è la zona della città separata dalla
  parte Ovest e contesa tra Israele e palestinesi.
  Dopo la guerra dei 6 giorni è occupata militarmente da
  Israele, ma l’ONU non ne riconosce l’annessione.
  L’annuncio di Erdogan arriva dopo che Trump, presidente
  degli Stati Uniti, ha deciso di spostare l’ambasciata
  americana da Tel Aviv (dove è oggi) a Gerusalemme,
  riconoscendo – con questo gesto – Gerusalemme come
  capitale di Israele.
  Questa decisione di Trump ha provocato proteste violente
  tra i palestinesi.
Queste proteste hanno provocato diversi morti.

FILIPPINE: ALMENO 26 MORTI
PER LE FRANE
  Il 17 dicembre è giunta la notizia che almeno 26 persone
  sono morte nelle Fiippine per le frane causate dalle
  forti piogge degli ultimi giorni.
  Altre 23 persone sono ferite.
  87 mila persone hanno dovuto abbandonare le loro case.
  I traghetti che collegano le diverse isole che formano
  le Filippine sono sospesi da alcuni giorni.

AUSTRIA: AL GOVERNO L’ESTREMA
DESTRA
  Dopo le ultime elezioni politiche il leader del partito
  di centro destra Sebastin Kurz ha trovato un accordo con
  i partito di estrema destra (il partito della Libertà
  FPÖ) per formare il governo.
  L’accordo di governo è stato approvato dal capo dello
  Stato austriaco il 10 dicembre.
  L’Austria sarà il primo Paese europeo con l’estrema
  destra al governo.
  Kurz che ha 31 anni sarà il più giovane capo di governo
  del mondo.
  All’FPÖ andranno il ministero degli Esteri, degli
Interni e della Difesa, quindi tre ministeri moto
  importanti.

AUSTRIA: GRAVE ESPLOSIONE IN
UN GASDOTTO
  La mattina del 12 dicembre in Austria (a est di Vienna)
  c’è stata una forte esplosione in una gasdotto.
  L’esplosione ha causato la morte di una persona e il
  ferimento di 21 persone.
  Sembra che le cause dell’incidente siano tecniche.
  Questo gasdotto porta il gas proveniente dalla Russia
  all’Europa.
  In seguito a questa esplosione il flusso di gas russo
  verso l’Italia si è fermato. e riprenderà a mezzanotte.

NEW  YORK:   È  FALLITO                              UN
ATTENTATO TERRORISTICO
  Lunedì 11 dicembre un uomo ha cercato di farsi esplodere
  in una stazione di autobus vicina a Times Square.
  La bomba usata dall’uomo era rudimentale e,
  fortunatamente, ha funzionato male.
  In tutto ci sono stati 4 feriti (uno di questi è
  l’attentatore) e nessuno è in pericolo di vita.
  L’attentatore + un cittadino 27 anni, originario del
  Bangladesh e residente negli Stati Uniti da 7 anni.
Il Bangladesh è una repubblica dell’Asia che confina con
  l’India.

SCONTRI DOPO LA DECISIONE DI
TRUMP SU GERUSALEMME
  La decisione di Donald Trump, presidente USA, di
  spostare a Gerusalemme l’ambasciata americana in Israele
  significa riconoscere Gerusalemme come capitale di
  Israele.
  Per questo motivo questa decisione riaccende i conflitti
  esistenti tra israeliani e palestinesi.
  Dopo l’annuncio di Trump (6 dicembre) ci sono stati
  quelli che i palestinesi hanno chiamato i tre giorni di
  rabbia.
  Durante questi giorni ci sono stati scontri in molte
  città: un uomo palestinese è morto e più di 200
  palestinesi sono stati feriti da lacrimogeni e
  proiettili di gomma
  Il presidente francese, Macron, ha apertamente criticato
  la scelta di Trump.

TRUMP: L’AMBASCIATA                          USA       A
GERUSALEMME
  Gerusalemme è una città simbolo sia per gli Israeliani
  sia per i Palestinesi.
Gli israeliani più integralisti ritengono che
Gerusalemme dovrebbe essere la capitale di Israele,
perché anticamente era sede del Tempio.
I palestinesi più integralisti ritengono che Gerusalemme
dovrebbe essere la capitale del futuro stato palestinese
perché i palestinesi per secoli hanno abitato lì da
soli e ne sono stati cacciati via con la violenza e
perché c’è la moschea da cui Maometto sarebbe salito in
cielo.
Attualmente Gerusalemme è divisa a metà tra israeliani e
palestinesi (anche se dopo la guerra dei 6 giorni gli
israeliani    occupano    parte    della   Gerusalemme
palestinese).
Per evitare conflitti nessuno Stato straniero ha la
propria ambasciata a Gerusalemme ma a Tel Aviv (capitale
economica di Israele).
Una legge del 1995 costringe gli Stati Uniti ad avere la
propria ambasciata a Gerusalemme.
Il presidente USA, però, ogni 6 mesi può rimandare il
trasferimento.
Tutti i presidenti USA fino ad oggi hanno firmato per
evitare il trasferimento.
Ora Donald Trump ha deciso       a   spostare   davvero
l’ambasciata.
Questa decisione è ben vista dal suo elettorato molto
favorevole ad Israele e ostile verso i palestinesi.
Questa scelta però può provocare molte reazioni negative
e violente nel mondo musulmano.
Questa scelta è criticata per questi motivi dalla
comunità internazionale.
USA: APPROVATA LA                        RIFORMA
FISCALE DI TRUMP
  Il 2 dicembre il Senato degli Stati Uniti ha approvato
  la riforma fiscale voluta da presidente Trump.
  La legge prevede grossi tagli delle imposte per aziende
  e persone ricche.
  La riforma si basa sul convincimento degli economisti di
  destra che quando le aziende e le persone ricche hanno
  più denaro da spendere l’economia si espande.
  Questa espansione economica, secondo la destra, porta
  benefici anche ai ceti meno fortunati.
  Questa legge in ogni caso produrrà un aumento del debito
  pubblico degli Stati Uniti.
  Trump sostiene che la crescita economica compenserà
  questo aumento del debito pubblico.
  Da i calcoli fatti sembra certo che dal 2027 con la
  riforma di Trump coloro che guadagnano meno di 30 mila
  dollari l’anno perderanno, tra tutti, ogni anno un
  totale di 42 miliardi di dollari.
  Il gruppo di coloro che invece guadagna più di un
  milione di dollari all’anno avrà 5 miliardi di dollari
  in più ogni anno.

UN EX CONSIGLIERE DI TRUMP
COLLABORA CON FBI
  Michael Flynn è l’ex consigliere di Donald Trump
  (presidente USA) per la sicurezza nazionale.
  Flynn    è   stato     incriminato     nell’inchiesta
sull’interferenza russa nelle ultime elezioni del
  presidente degli Stati Uniti.
  Flynn è accusato di aver mentito all’FBI su due
  conversazioni avute con l’ambasciatore russo nel 2016.
  Flynn ha detto di voler collaborare all’inchiesta.
  Questa è una pessima notizia per Donald Trump.

AiA: SI UCCIDE IN TRIBUNALE
DOPO LA SENTENZA
  Il 29 novembre il tribunale internazionale dell’Aia ha
  condannato l’ex generale croato Slobodan Praljak per
  crimini di guerra.
  Il generale, dopo la lettura della sentenza, si è ucciso
  in tribunale bevendo del cianuro.
  Il generale era stato riconosciuto colpevole di reati
  contro i musulmani della Bosnia da parte delle forze
  croate-bosniache che volevano cacciare gli abitanti
  musulmani dalla Bosnia.
  Prima di diventare generale       Praljak era stato un
  regista famoso e un politico.

MALTA: ARRESTATE 8 PERSONE
PER    L’OMICIDIO    DELLA
GIORNALISTA
  La polizia di Malta ha arrestato 8 persone per
  l’omicidio della giornalista Daphe Caruana Galizia.
  La giornalista era stata uccisa il 16 ottobre facendo
  saltare in aria la sua auto.
  Per il momento non si sa molto sui presunti assassini.

IL PRINCIPE HARRY SI SPOSA
  Il principe Harry è il secondogenito di Carlo
  d’Inghilterra e Lady Diana.
  Harry ha annunciato che si sposerà con la modella
  americana Meghan Markle nell’estate 2018.
  Harry ha 33 anni e la futura sposa 36.
  Meghan è divorziata da un produttore cinematografico.
  La nonna di Harry, la regina Elisabetta, ha dato il
  permesso alle nozze e si è dichiarata “molto felice”.

INDONESIA:              A      BALI           ALLARME
VULCANO
  In   Indonesia   a   Bali   da   martedi   21   novembre   il
  vulcano Agung sta eruttando cenere e lava.
  Negli ultimi giorni l’attività del vulcano è aumentata e
  le autorità hanno alzato il livello di pericolo al
massimo livello.
  40 mila persone hanno già abbandonato le loro case e si
  sono rifugiate nei centri di accoglienza.
  Le autorità hanno invitato altre 60 mila persone ad
  abbandonare le loro case, quindi le persone evacuate
  dalla zona in pericolo saranno alla fine 100 mila.
  Inoltre l’aeroporto che si trova a circa 70 chilometri
  dal vulcano    è stato chiuso e 450 voli sono stati
  cancellati.
  59 mila persone, tra cui molti turisti sono rimasti a
  terra.
  L’ultima eruzione del vulcano (avvenuta nel 1963) ha
  ucciso mille persone.

EGITTO:   ATTENTATO                        A       UNA
MOSCHEA. 305 MORTI
  Venerdì 24 novembre c’è stato un attentato in Egitto in
  una città del Sinai (Bir al Abed).
  L’attentato è avvenuto in una moschea sufi (una corrente
  tollerante musulmana).
  Quattro fuoristrada degli attentatori hanno raggiunto la
  moschea.
  Gli attentatori hanno poi messo delle bombe dentro la
  moschea; in seguito hanno sparato su i fedeli che
  scappavano dalla moschea.
  Gli attentatori hanno ucciso 305 persone e ne hanno
  ferite 128.
  La polizia egiziana afferma che gli attentatori
  appartengono all’ISIS (Stato Islamico).
  ISIS non considera i Sufi musulmani e ha già colpito
  obiettivi sufi altre volte.
CHI È ROBERT MUGABE
  Mugabe è nato nel 1924 in Rodhesia e ha studiato in
  alcune università africane e anche in Inghilterra.
  Mugabe è stato professore di liceo in Ghana, un altro
  stato africano.
  Mugabe è poi ritornato nella Rhodesia coloniale ed è
  diventato uno dei protagonisti della lotta           per
  l’indipendenza e i diritti della maggioranza nera.
  Nel 1980 è diventato primo ministro della Rhodesia che è
  diventata Zimbabwe e dal 1987 ne è diventato il
  presidente.
  Nel corso degli anni di potere è diventato un dittatore
  che ha governato con violenza.
  Mugabe ha fatto una buona riforma scolastica e ha
  ridotto l’analfabetismo.
  Mugabe, però, ha rovinato l’economia del suo paese.
  Lo Zimbabwe è passato dall’essere uno dei paesi più
  ricchi dell’Africa ad essere poverissimo con un tasso di
  disoccupazione del 90 per cento.
  Il regime di Mugabe è stato molto corrotto; sono famose
  ad esempio le sue feste di compleanno a base di carne di
  animali in via di estinzione.
  Mugabe ha sposato in seconde nozze la sua segretaria
  Grace, che ha 42 anni meno di lui.
  Grace è famosa per il suo amore per il lusso e le spese
  folli in uno paese ridotto alla miseria.
  La volontà di passare il potere alla moglie Grace è uno
  dei motivi che lo ha portato alla perdita del potere.
CHE  COSA                È      ACCADUTO                IN
ZIMBABWE
     Il 22 novembre la TV di Stato dello Zimbabwe ha
     annunciato che venerdì 24 novembre Emmerson Mnangagwa
     giurerà come nuovo presidente.
     Mnangagwa sostituirà Robert Mugabe che si è dimesso da
     presidente il 21 novembre.
     Mugabe ha 93 anni ed era al potere da 37 anni.
     Dopo l’annuncio delle dimissioni di Mugabe la
     popolazione della capitale dello Zimbabwe si sono
     scatenati i festeggiamenti.

Zimbabwe

     Lo Zimbabwe fino al 1979 si chiamava Rhodesia ed è uno
     Stato dell’Africa orientale che confina con il Sud
     Africa.
     Dopo l’era coloniale la Rhodesia aveva un regime che
     segregava la popolazione nera; il presidente era Ian
     Smith.
     Nel 1980 Robert Mugabe, nero, è diventato primo ministro
     del Paese mettendo fine al regime segregazionista.

ELISABETTA D’INGHILTERRA E
FILIPPO DI EDIMBURGO. 70 ANNI
DI MATRIMONIO
     Lunedì 20 novembre è stato il 70esimo anniversario di
nozze di Elisabetta d’Inghilterra e Filippo di
  Edimburgo.
  Elisabetta e Filippo si sono sposati, infatti, il 20
  novembre 1947.
  Oggi la regina Elisabetta ha 92 anni e Filippo 96.
  Elisabetta e Filippo si erano conosciuti praticamente da
  bambini, quando lei aveva 13 anni e lui 18.
  Pare che sia stato amore a prima vista.
  Lei   era erede al trono di Gran Bretagna e lui era
  nipote del re di Grecia.
  Filippo per sposare Elisabetta ha dovuto rinunciare alla
  religione ortodossa e a tutti i titoli greci.
  Filippo ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale ed
  era ufficiale di carriera.
  Elisabetta è diventata regina nel 1952 a causa della
  morte prematura del padre, Giorgio VI.
  Filippo ha dovuto rinunciare alla sua carriera militare
  e fare il “principe consorte”.
  Dal matrimonio sono nati 4 figli: Carlo, Anna, Andrea,
  Edoardo.
  Ora l’anziana coppia ha 8 nipoti e 5 pronipoti.
  Il festeggiamento dei 70 di matrimonio è stato privato.

LIBIA: ESSERI UMANI VENDUTI
COME SCHIAVI
  Oggi, 14 novembre, la CNN ha pubblicato un’inchiesta che
  documenta la vendita di esseri umani all’asta.
  Queste persone ridotte in schiavitù sono migranti che da
  diverse parti dell’Africa arrivano in Libia per
  raggiungere l’Europa.
  Una delle giornaliste che è andata in Libia per
documentare queste vendita ha assistito personalmente
     alla vendita di una decina di persone.
     Queste vendite, afferma l’inchiesta di CNN, sono
     un’attività normale in almeno 9 città della Libia.
     Da tempo associazioni umanitarie denunciano le
     condizione dei centri di detenzione per profughi in
     Libia.
     In questi posti le persone sono sottoposte a ogni tipo
     di violenza e di sopruso.
     Sempre oggi, 14 novembre, l’Alto commissario per i
     diritti umani dell’ONU ha definito disumana la
     collaborazione dell’Unione Europea con Libia per
     limitare l’arrivo di migranti.
     L’Alto commissario ha detto: «La sofferenza dei migranti
     detenuti in Libia è un oltraggio alla coscienza
     dell’umanità».
     Il governo italiano ha fatto accordi con milizie libiche
     per fermare i migranti in terra africana.

TEXAS   (USA):    STRAGE   IN
CHIESA. 26 MORTI E 20 FERITI
I FATTI

     Sutherland Springs è un piccolo paese del Texas con
     circa 400 abitanti.
     Domenica 5 novembre, durante la messa, un uomo è entrato
     nella chiesa battista e ha iniziato a sparare.
     L’uomo ha ucciso 26 persone e ne   ha ferite 20.
     La vittima più giovane è un        bambino di 5 anni; la
     vittima più anziana una donna di   72 anni.
     L’omicida è scappato ed è stato     poi trovato morto nella
sua auto.
     Non si sa se si è suicidato o se è stato ucciso da chi
     lo inseguiva.

L’OMICIDA

     L’autore della strage, Patrick Kelley, è di famiglia
     benestante ed era nato in una città vicina a Sutherland
     Springs.
     Kelley, era nell’Areonautica militare.
     Nel 2012 era stato condannato a un anno di reclusione
     da una corte marziale e aveva ricevuto un congedo per
     “cattiva condotta” nel 2014.
     Sempre nel 2012 Kelley era stato accusato di violenze
     nei confronti della moglie e del figlio.
     Pare che Kelley abbia compiuto la strage dopo aver
     litigato con la suocera.

TRUMP COMMENTA LA STRAGE

     Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, prima ha
     scritto su Twitter che stava seguendo le notizie sulla
     strage, rivolgendo un pensiero alle persone coinvolte.
     poi durante una conferenza stampa ha detto: «Il problema
     sono le malattie mentali, non le armi».

CHE COSA             SONO         I     “PARADISE
PAPERS”.
     I “Paradise Papers” sono una grande quantità di
     documenti (13 milioni di file) sottratti a due grandi
     società finanziarie.
     Li ha chiamati così l’agenzia giornalistica che li ha
diffusi.
  Questi documenti mostrano gli investimenti di società o
  persone importanti e famose in Paesi dove le tasse sono
  molto basse, i cosiddetti Paradisi fiscali.
  Questi investimenti avvengono in società off shore.
  Una società è detta off shore quando ha la propria sede
  legale in un paese diverso da quello nel quale sviluppa
  i suoi affari principali.
  Questo tipo di investimento non è illegale, ma può – per
  molti motivi – non essere una buona pubblicità.
  Le personalità coinvolte sono molte; tra le altre la
  Regina Elisabetta d’Inghilterra, Bono Vox.
  Questi documenti mostrano anche gli stretti legami che
  ci sono tra molte personalità dell’amministrazione di
  Donald Trump (presidente USA) e personalità che ruotano
  intorno a Vladimir Putin, presidente russo.

PUIGDEMONT RESTA IN BELGIO
  Venerdì 3 novembre un’alta corte spagnola aveva emesso
  un ordine di arresto internazionale contro Carles
  Puigdemont (l’ex presidente della Catalogna) e 4 suoi
  ministri.
  La procura nazionale belga aveva chiesto, quindi,
  l’arresto di Puigdemont e dei 4 ministri.
  Puigdemont e i suoi 4 ministri, che sono in Belgio, si
  sono consegnati alla polizia belga.
  Lunedì 6 novembre il giudice ha deciso per i 5 politici
  catalani la libertà vigiliata.
  Puigdemont e i suoi 4 ministri sono quindi liberi ma non
  potranno lasciare il Belgio.
  Il 17 novembre ci sarà la prima udienza del tribunale
del Belgio per decidere sul mandato di arresto.

ARRESTATI POLITICI CATALANI
  La procura spagnola aveva chiesto l’arresto di sette
  membri dell’ ex Governo della Catalogna.
  Il provvedimento era stato chiesto per “evitare rischi
  di fuga”.
  Il 2 novembre i sette ministri sono stati arrestati e
  ora sono in carcere.
  I sette politici sono accusati di “ribellione”,
  sedizione e malversazione e rischiano fino a 30 anni di
  carcere.
  Prima di entrare in carcere, i leader arrestati hanno
  lanciato appelli affinché la popolazione catalana
  mantenga la calma.

NEW YORK: ATTENTATO                            SULLA
PISTA CICLABILE
  Il 31 ottobre alle 15,30 (le 20,30 in Italia) un furgone
  ha investito alcuni ciclisti sulla pista ciclabile a New
  York.
  L’attentato è avvenuto vicino al memoriale del World
  Trade Center (dove si trovavano le Torri Gemelle).
  La polizia ha confermato che ci sono almeno 6 morti e 11
  feriti.
Il conducente del furgone è stato arrestato dalla
  polizia.

UNA QUESTIONE PRIVATA                                 di
Paolo e Vittorio Tavani
  Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio,
  Una questione privata segue le vicende del giovane
  partigiano Milton.
  Milton è innamorato della bella Fulvia ma ne perde le
  tracce durante la guerra di resistenza nelle Langhe.
  Sullo sfondo della battaglia partigiana, il protagonista
  intraprende un eroico viaggio alla ricerca dell’amore
  perduto e della verità che ruota attorno ad esso.
  Grazie alla complicità della custode della villa dove i
  due innamorati passavano le loro serate, Milton scopre
  il terribile segreto che traccerà la sua strada.
  Questa strada sarà contorta e pericolosa, disseminata di
  nemici e insormontabili sfide.

TRUMP E LA RUSSIA: NOVITA’
  Lunedì 30 ottobre sono state diffuse due notizie molto
  importanti che riguardano Donald Trump, presidente degli
  Stati Uniti.
  Da tempo negli Stati Uniti c’è un’indagine sulle
interferenze della Russia nelle elezioni dell’attuale
     presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
     Il procuratore speciale Robert Mueller, (nominato dopo
     il licenziamento del capo dell’FBI James Comey) conduce
     l’indagine.

GEORGE PAPADOPOLOUS

     George Papadopolous è l’ ex consulente di Trump per la
     politica estera.
     Papadopolous è stato arrestato a luglio.
     Papadopolous si è dichiarato colpevole di avere mentito
     all’ FBI sull’interferenza della Russia nelle elezioni
     presidenziali del novembre 2016, vinte da Trump.
     Papadopolous inoltre ha raccontato di aver incontrato
     esponenti del governo russo durante la campagna
     elettorale.

PAUL MANAFORT

      Paul Manafort è stato capo del comitato elettorale di
     Donald Trump da marzo ad agosto del 2016.
     Manafort fu licenziato quando emersero sui giornali le
     primi notizie di scandali fiscali.
     Manafort e il suo socio Ricky Gates sono stati      di
     recente incriminati per cospirazione contro gli Stati
     Uniti, riciclaggio di denaro, frode fiscale e altri
     reati.
     I due soci si sono consegnati alle autorità.
     Manfort pare abbia lunghi e intricati rapporti con
     imprenditori russi e ucraini molto vicini a Vladimir
     Putin.

LE REAZIONI DELLA CASA BIANCA

     L’amministrazione della Casa Bianca non ha ancora
     commentato ufficialmente la vicenda.
     Trump ha diffuso due tweet dove minimizza le vicende.
PUIGDEMONT              E’        ANDATO             IN
BELGIO
  Carles Puigdemont, l’ex capo del governo di Catalogna, è
  in Belgio insieme a 5 ex ministri del suo governo.
  Oggi     in   Spagna    il    procuratore      generale
  ha denunciato Puigdemont insieme ai suoi ministri di
  gravi reati.
  Molti pensano che i politici catalani siano andati a
  Bruxelles per evitare l’eventuale arresto.
  Il Belgio è uno dei paesi più garantisti dell’Unione
  Europea.
  Secondo la TV spagnola Puigdemont e i suoi ministri
  potrebbero chiedere asilo politico in Belgio

CATALOGNA:   DENUNCIATI    I
POLITICI DELL’INDIPENDENZA
  Lunedì 30 ottobre il procuratore generale spagnolo ha
  sporto due denunce contro i politici che hanno
  dichiarato l’indipendenza della Catalogna.
  Le accuse sono: ribellione, sedizione, malversazione e
  altri reati.
  I denunciati devono presentarsi presso il tribunale
  spagnolo.
  Se i denunciati non si presenteranno saranno arrestati.
  Tra le persone denunciate c’è anche Carles Puigdemont,
presidente della Catalogna.
     Puigdemont è stato destituito dopo la dichiarazione
     d’indipendenza della Catalogna.

CATALOGNA: IL PARLAMENTO HA
VOTATO L’INDIPENDENZA
     Venerdì 27 ottobre il Parlamento della Catalogna ha
     approvato una mozione che dichiara l’indipendenza della
     Catalogna dalla Spagna.
     Alcuni partiti catalani contrari all’indipendenza sono
     usciti dall’aula del parlamento perché hanno giudicato
     la mozione illegale.
     Il governo spagnolo aveva      approvato l’applicazione
     dell’articolo 155 della Costituzione spagnola.
     L’articolo 155 dichiara che il governo centrale può
     obbligare una regione autonoma (la Catalogna è una
     regione autonoma a rispettare la legge.
     Il capo del governo Spagnolo, Mariano Rajoy ha
     annunciato lo scioglimento del governo della Catalogna e
     ha indetto elezioni anticipati per il 21 dicembre.

GIAPPONE:              ABE       HA      VINTO          LE
ELEZIONI
• Domenica 22 ottobre ci sono state le elezioni politiche
anticipate in Giappone.
• Non ci sono ancora i dati definitivi perché ieri in Giappone
è arrivato un tifone che ha impedito il conteggio.

• Le elezioni erano per rinnovare la Camera bassa del
Parlamento.

• È certo che il primo ministro uscente, Shinzo Abe e il suo
partito Liberal Democratico ha vinto le elezioni con larga
maggioranza.

• L’obiettivo di Abe è avere la maggioranza necessaria per
modificare la Costituzione.

• Il Giappone, infatti, ad oggi non può avere un esercito
(dopo la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale).

• Abe vuole modificare la costituzione per permettere al
Giappone di avere un esercito.

• Questo anche in seguito alla situazione creata dalla Corea
del Nord.

REPUBBLICA CECA: BABIS VINCE
LE ELEZIONI
• Venerdì 20 e sabato 21 ottobre si è votato nella Repubblica
Ceca.

• Ha vinto le elezioni il partito dell’imprenditore ed ex
ministro delle Finanze Andrej Babis.

• Ha votato circa il 61 per cento degli aventi diritto al
voto.

• Babis è un milionario populista. • Babis possiede i
principali giornali del Paese.

• Babis ha promesso di gestire il paese come un’azienda e di
difenderla dai profughi.

• Babis sostiene di essere incorruttibile perché è ricco.

• In realtà è indagato per frode dall’Unione Europea ed è
indagato per avere evaso le tasse.

CATALOGNA: ARRESTATI “I DUE
JORDI”
     Jordi Sanchez e Jordi Cuixart sono i leader dei due
     principali movimenti indipendentisti catalani.
     Questi leader sono chiamati spesso “I due Jordi”.
     La sera di lunedì 16 ottobre il tribunale di Madrid ha
     ordinato il loro arresto.
     Il reato di cui sono accusati si riferisce a quanto
     accaduto il 20 e il 21 settembre.
     Quei giorni la polizia spagnola entrò negli uffici
     governativi di Barcellona per sequestrare il materiale
     relativo al referendum del 1 ottobre.
     Migliaia di persone si radunarono attorno agli edifici e
     impedirono alla polizia spagnola di uscire per diverse
     ore.
     I due Jordi sono accusati di avere organizzato quella
     manifestazione.
     Il reato è sedizione e prevede molti anni di carcere.
     Il loro arresto ha provocato contestazioni molto accese.
     Gli indipendentisti definiscono i due Jordi “prigionieri
     politici”.
ISIS   CACCIATO                    DA         RAQQA
(SIRIA)
  Le Forze Democratiche Siriane (SDF), coalizione di arabi
  e curdi appoggiata dagli Stati Uniti,       martedì 17
  ottobre hanno annunciato di avere riconquistato Raqqa.
  Raqqa è la città siriana che per diversi anni è stata
  considerata la capitale dello Stato Islamico (o ISIS).
  La battaglia per la riconquista di Raqqa era iniziata
  quattro mesi fa.
  Questo scontro ha causato la morte di più di mille
  civili e ha costretto quasi 300mila persone a lasciare
  le proprie case.
  È una vittoria molto importante nella guerra contro lo
  Stato Islamico.
  Ora lo Stato Islamico controlla solo alcuni territori al
  confine confine tra Iraq e Siria.
  Tre mesi fa lo Stato Islamico aveva perso la città di
  Mosul in Iraq.

MALTA: GIORNALISTA UCCISA CON
UN’AUTOBOMBA
     Lunedì 16 ottobre a Malta la giornalista Daphe Caruana
     Galizia è morta nell’esplosione della sua auto.
     L’auto è stata fatta esplodere con un congegno a
     distanza.
     La giornalista era famosa per le inchieste sulla
     corruzione nell’isola di Malta.
     Galizia aveva lavorato all’inchiesta internazionale
     (MaltaFiles) che indicava Malta come “lo Stato nel
     Mediterraneo che fa da base pirata per l’evasione
     fiscale nell’Unione europea”.
     Da quell’inchiesta era uscito anche il nome della moglie
     del primo Ministro di Malta, Muscat.
     Dai documenti risulterebbe che la donna aveva a Panama
     conti correnti dove la figlia del dittatore
     dell’Azerbaijan aveva fatto alcuni versamenti.
     Uno di questi versamenti era di 1 milione di euro.
     L’Azerbaijan    (stato del Caucaso ricco di petrolio)
     aveva ottenuto dal governo di Malta ricchi appalti
     energetici.

AUSTRIA: ELEZIONI VINCE LA
DESTRA MA IL CENTROSINISTRA
TIENE
I RISULTATI

     Domenica 15 ottobre si sono svolte in Austria le
     elezioni politiche.
Il partito di centrodestra (ÖVP) ha ottenuto il 31,5
     per cento dei voti (62 seggi).
     Il partito di socialdemocratico ha ottenuto il 26,9 per
     cento dei voti (53 seggi).
     Il partito di estrema destra (FPÖ) ha ottenuto il 26 per
     cento dei voti (51 seggi).
     L’affluenza è stata del 67,7 per cento (inferiore a
     quella delle precedenti elezioni).
     Erano elezioni politiche anticipate; infatti a maggio
     era entrata in crisi la coalizione tra il partito di
     centrosinistra e il partito di centro destra.

IL CANDIDATO PREMIER

     Sebastian Kurz (ÖVP)    è nato a Vienna nel 1986 e ha
     quindi 31 anni.
     Kurz ha avuto una carriera politica molto veloce.
     Ora dovrebbe diventare il leader più giovane d’Europa e
     del mondo.
     Kurz ha cambiato stile alla politica usando molto i
     canali social e cercando testimonial nel mondo dello
     spettacolo e dello sport.

LA CAMPAGNA ELETTORALE

     In Austria l’8 per cento della popolazione è musulmana.
     Uno dei temi principali della campagna elettorale è
     stata la questione dei migranti.
     Il partito di estrema destra (FPÖ) è un partito
     dichiaratamente contro gli stranieri.
     Anche Kurz si è avvicinato a posizioni contrarie agli
     stranieri: l’avversario di estrema destra lo ha
     accusato, infatti, di copiargli il programma elettorale.
     Kurz ha più volte minacciato di chiudere il Brennero
     (confine Italia-Austria) per non accogliere più
     migranti.
CHE COSA ACCADRA’ ORA?

     I risultati definitivi delle elezioni si avranno giovedì
     con il conteggio dei voti degli austriaci residenti
     all’estero.
     Allo stato attuale Kurz potrebbe fare due diverse
     coalizioni (con i socialdemocratici o con l’estrema
     destra).

HOLLIWOOD:                  ACCUSE              A          UN
PRODUTTORE
     Il 15 ottobre l’organizzazione che assegna i premi Oscar
     a Hollywood ha espulso Harvey Weinstein.
     Harvey Weinstein è potente produttore di Hollywood.
     Oggi Harvey ha 62 anni.
     Anni fa    ha fondato con il fratello la casa di
     produzione cinematografica Miramax, famosa per produrre
     film belli e di successo.
     Un’inchiesta del New York Times (pubblicata i primi di
     ottobre) aveva denunciato il produttore per aver tenuto
     comportamenti sessualmente aggressivi verso molte
     attrici o aspiranti attrici.
     Harvey aveva usato il suo potere e il suo denaro per
     mettere a tacere le sue vittime.
     Dopo l’articolo Asia Argento ha raccontato di essere
     stata aggredita da Weinstein e obbligata a sesso orale.
     Anche attrici come Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie
     hanno riferito aggressioni.
     Adesso il produttore è stato anche licenziato dalla sua
     casa di produzione e la moglie lo ha lasciato.
SOMALIA:     ATTENTATO                                 A
MOGADISCIO. 270 MORTI
  Sabato 14 ottobre c’è stato un attentato a Mogadiscio,
  capitale della Somalia.
  Un camion-bomba è esploso davanti all’albergo Safari e
  al ministero degli Esteri.
  L’esplosione ha ucciso almeno 270 persone e ne ha ferite
  300.
  Le vittime sono soprattutto venditori ambulanti che
  affollano il quartiere dove è avvenuto l’attentato.
  Negli ospedali non ci sono mezzi sufficienti per curare
  i feriti e il numero delle vittime è destinato ad
  aumentare.
  Nessuno ha ancora rivendicato l’attentato.
  La polizia somala fa riferimento aiterroristi islamisti
  di al-Shebaab, legati ad al Qaeda dal 2012.

LA CATALOGNA DICHIARA E POI
SOSPENDE L’INDIPENDENZA
  Martedì 10 ottobre il presidente catalano Carles
  Puigdemont ha detto davanti al Parlamento di Barcellona
che la Catalogna diventerà uno stato indipendente.
Il presidente ha però sospeso gli effetti
dell’indipendenza.
L’obiettivo di questa scelta è che il suo governo possa
iniziare un dialogo e trovare un accordo con lo stato
spagnolo.
Il governo spagnolo ha risposto che è “inammissibile
fare una dichiarazione di indipendenza e poi sospenderla
. Il governo non cederà a ricatti”.
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