SVIZZERA: A ZERMATT BLOCCATI 13 MILA TURISTI - Informazione ...
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SVIZZERA: A ZERMATT BLOCCATI 13 MILA TURISTI Zermatt è una nota località turistica della Svizzera. Le nevicate di questi giorni hanno bloccato a Zermatt circa 13 mila turisti. Il 10 gennaio il traffico ferroviario è ripreso, dopo che era stato bloccato per il rischio di valanghe. KABUL: ATTENTATO SUICIDA. ALMENO 41 MORTI Giovedì 28 dicembre c’è stato un attentato suicida a Kabul, la capitale dell’Afghanistan. L’ISIS (Stato Islamico) ha rivendicato l’attacco. L’attentato è avvenuto nelle vicinanze di un centro culturale sciita. Nell’attentato sono morte almeno 41 persone e 87 sono rimaste ferite. A ottobre, due mesi fa, c’erano stati 2 attentati a due moschee dove sono morte 72 persone. A maggio c’era stato un altro attentato vicino alla zona delle ambasciate che aveva causato 90 morti.
USA: UN TRENO DERAGLIA. CI SONO DIVERSI MORTI Il 18 dicembre un treno passeggeri è deragliato nello Stato di Washington (USA). Il treno è precipitato, mentre passava su un ponte, sulla strada sottostante e ha colpito alcune auto. Lo sceriffo ha detto che ci sono almeno 6 morti tra i passeggeri del treno. Nessun automobilista, invece, è morto. I feriti in totale sono 77. ERDOGAN TRASFERISCE AMBASCIATA A GERUSALEMME EST Il 17 dicembre Erdogan, il presidente della Turchia, ha detto che vuole aprire l’ambasciata a Gerusalemme Est. Erdogan ha poi chiesto che Gerusalemme Est sia riconosciuta capitale della Palestina. Gerusalemme Est è la zona della città separata dalla parte Ovest e contesa tra Israele e palestinesi. Dopo la guerra dei 6 giorni è occupata militarmente da Israele, ma l’ONU non ne riconosce l’annessione. L’annuncio di Erdogan arriva dopo che Trump, presidente degli Stati Uniti, ha deciso di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv (dove è oggi) a Gerusalemme, riconoscendo – con questo gesto – Gerusalemme come capitale di Israele. Questa decisione di Trump ha provocato proteste violente tra i palestinesi.
Queste proteste hanno provocato diversi morti. FILIPPINE: ALMENO 26 MORTI PER LE FRANE Il 17 dicembre è giunta la notizia che almeno 26 persone sono morte nelle Fiippine per le frane causate dalle forti piogge degli ultimi giorni. Altre 23 persone sono ferite. 87 mila persone hanno dovuto abbandonare le loro case. I traghetti che collegano le diverse isole che formano le Filippine sono sospesi da alcuni giorni. AUSTRIA: AL GOVERNO L’ESTREMA DESTRA Dopo le ultime elezioni politiche il leader del partito di centro destra Sebastin Kurz ha trovato un accordo con i partito di estrema destra (il partito della Libertà FPÖ) per formare il governo. L’accordo di governo è stato approvato dal capo dello Stato austriaco il 10 dicembre. L’Austria sarà il primo Paese europeo con l’estrema destra al governo. Kurz che ha 31 anni sarà il più giovane capo di governo del mondo. All’FPÖ andranno il ministero degli Esteri, degli
Interni e della Difesa, quindi tre ministeri moto importanti. AUSTRIA: GRAVE ESPLOSIONE IN UN GASDOTTO La mattina del 12 dicembre in Austria (a est di Vienna) c’è stata una forte esplosione in una gasdotto. L’esplosione ha causato la morte di una persona e il ferimento di 21 persone. Sembra che le cause dell’incidente siano tecniche. Questo gasdotto porta il gas proveniente dalla Russia all’Europa. In seguito a questa esplosione il flusso di gas russo verso l’Italia si è fermato. e riprenderà a mezzanotte. NEW YORK: È FALLITO UN ATTENTATO TERRORISTICO Lunedì 11 dicembre un uomo ha cercato di farsi esplodere in una stazione di autobus vicina a Times Square. La bomba usata dall’uomo era rudimentale e, fortunatamente, ha funzionato male. In tutto ci sono stati 4 feriti (uno di questi è l’attentatore) e nessuno è in pericolo di vita. L’attentatore + un cittadino 27 anni, originario del Bangladesh e residente negli Stati Uniti da 7 anni.
Il Bangladesh è una repubblica dell’Asia che confina con l’India. SCONTRI DOPO LA DECISIONE DI TRUMP SU GERUSALEMME La decisione di Donald Trump, presidente USA, di spostare a Gerusalemme l’ambasciata americana in Israele significa riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Per questo motivo questa decisione riaccende i conflitti esistenti tra israeliani e palestinesi. Dopo l’annuncio di Trump (6 dicembre) ci sono stati quelli che i palestinesi hanno chiamato i tre giorni di rabbia. Durante questi giorni ci sono stati scontri in molte città: un uomo palestinese è morto e più di 200 palestinesi sono stati feriti da lacrimogeni e proiettili di gomma Il presidente francese, Macron, ha apertamente criticato la scelta di Trump. TRUMP: L’AMBASCIATA USA A GERUSALEMME Gerusalemme è una città simbolo sia per gli Israeliani sia per i Palestinesi.
Gli israeliani più integralisti ritengono che Gerusalemme dovrebbe essere la capitale di Israele, perché anticamente era sede del Tempio. I palestinesi più integralisti ritengono che Gerusalemme dovrebbe essere la capitale del futuro stato palestinese perché i palestinesi per secoli hanno abitato lì da soli e ne sono stati cacciati via con la violenza e perché c’è la moschea da cui Maometto sarebbe salito in cielo. Attualmente Gerusalemme è divisa a metà tra israeliani e palestinesi (anche se dopo la guerra dei 6 giorni gli israeliani occupano parte della Gerusalemme palestinese). Per evitare conflitti nessuno Stato straniero ha la propria ambasciata a Gerusalemme ma a Tel Aviv (capitale economica di Israele). Una legge del 1995 costringe gli Stati Uniti ad avere la propria ambasciata a Gerusalemme. Il presidente USA, però, ogni 6 mesi può rimandare il trasferimento. Tutti i presidenti USA fino ad oggi hanno firmato per evitare il trasferimento. Ora Donald Trump ha deciso a spostare davvero l’ambasciata. Questa decisione è ben vista dal suo elettorato molto favorevole ad Israele e ostile verso i palestinesi. Questa scelta però può provocare molte reazioni negative e violente nel mondo musulmano. Questa scelta è criticata per questi motivi dalla comunità internazionale.
USA: APPROVATA LA RIFORMA FISCALE DI TRUMP Il 2 dicembre il Senato degli Stati Uniti ha approvato la riforma fiscale voluta da presidente Trump. La legge prevede grossi tagli delle imposte per aziende e persone ricche. La riforma si basa sul convincimento degli economisti di destra che quando le aziende e le persone ricche hanno più denaro da spendere l’economia si espande. Questa espansione economica, secondo la destra, porta benefici anche ai ceti meno fortunati. Questa legge in ogni caso produrrà un aumento del debito pubblico degli Stati Uniti. Trump sostiene che la crescita economica compenserà questo aumento del debito pubblico. Da i calcoli fatti sembra certo che dal 2027 con la riforma di Trump coloro che guadagnano meno di 30 mila dollari l’anno perderanno, tra tutti, ogni anno un totale di 42 miliardi di dollari. Il gruppo di coloro che invece guadagna più di un milione di dollari all’anno avrà 5 miliardi di dollari in più ogni anno. UN EX CONSIGLIERE DI TRUMP COLLABORA CON FBI Michael Flynn è l’ex consigliere di Donald Trump (presidente USA) per la sicurezza nazionale. Flynn è stato incriminato nell’inchiesta
sull’interferenza russa nelle ultime elezioni del presidente degli Stati Uniti. Flynn è accusato di aver mentito all’FBI su due conversazioni avute con l’ambasciatore russo nel 2016. Flynn ha detto di voler collaborare all’inchiesta. Questa è una pessima notizia per Donald Trump. AiA: SI UCCIDE IN TRIBUNALE DOPO LA SENTENZA Il 29 novembre il tribunale internazionale dell’Aia ha condannato l’ex generale croato Slobodan Praljak per crimini di guerra. Il generale, dopo la lettura della sentenza, si è ucciso in tribunale bevendo del cianuro. Il generale era stato riconosciuto colpevole di reati contro i musulmani della Bosnia da parte delle forze croate-bosniache che volevano cacciare gli abitanti musulmani dalla Bosnia. Prima di diventare generale Praljak era stato un regista famoso e un politico. MALTA: ARRESTATE 8 PERSONE PER L’OMICIDIO DELLA
GIORNALISTA La polizia di Malta ha arrestato 8 persone per l’omicidio della giornalista Daphe Caruana Galizia. La giornalista era stata uccisa il 16 ottobre facendo saltare in aria la sua auto. Per il momento non si sa molto sui presunti assassini. IL PRINCIPE HARRY SI SPOSA Il principe Harry è il secondogenito di Carlo d’Inghilterra e Lady Diana. Harry ha annunciato che si sposerà con la modella americana Meghan Markle nell’estate 2018. Harry ha 33 anni e la futura sposa 36. Meghan è divorziata da un produttore cinematografico. La nonna di Harry, la regina Elisabetta, ha dato il permesso alle nozze e si è dichiarata “molto felice”. INDONESIA: A BALI ALLARME VULCANO In Indonesia a Bali da martedi 21 novembre il vulcano Agung sta eruttando cenere e lava. Negli ultimi giorni l’attività del vulcano è aumentata e le autorità hanno alzato il livello di pericolo al
massimo livello. 40 mila persone hanno già abbandonato le loro case e si sono rifugiate nei centri di accoglienza. Le autorità hanno invitato altre 60 mila persone ad abbandonare le loro case, quindi le persone evacuate dalla zona in pericolo saranno alla fine 100 mila. Inoltre l’aeroporto che si trova a circa 70 chilometri dal vulcano è stato chiuso e 450 voli sono stati cancellati. 59 mila persone, tra cui molti turisti sono rimasti a terra. L’ultima eruzione del vulcano (avvenuta nel 1963) ha ucciso mille persone. EGITTO: ATTENTATO A UNA MOSCHEA. 305 MORTI Venerdì 24 novembre c’è stato un attentato in Egitto in una città del Sinai (Bir al Abed). L’attentato è avvenuto in una moschea sufi (una corrente tollerante musulmana). Quattro fuoristrada degli attentatori hanno raggiunto la moschea. Gli attentatori hanno poi messo delle bombe dentro la moschea; in seguito hanno sparato su i fedeli che scappavano dalla moschea. Gli attentatori hanno ucciso 305 persone e ne hanno ferite 128. La polizia egiziana afferma che gli attentatori appartengono all’ISIS (Stato Islamico). ISIS non considera i Sufi musulmani e ha già colpito obiettivi sufi altre volte.
CHI È ROBERT MUGABE Mugabe è nato nel 1924 in Rodhesia e ha studiato in alcune università africane e anche in Inghilterra. Mugabe è stato professore di liceo in Ghana, un altro stato africano. Mugabe è poi ritornato nella Rhodesia coloniale ed è diventato uno dei protagonisti della lotta per l’indipendenza e i diritti della maggioranza nera. Nel 1980 è diventato primo ministro della Rhodesia che è diventata Zimbabwe e dal 1987 ne è diventato il presidente. Nel corso degli anni di potere è diventato un dittatore che ha governato con violenza. Mugabe ha fatto una buona riforma scolastica e ha ridotto l’analfabetismo. Mugabe, però, ha rovinato l’economia del suo paese. Lo Zimbabwe è passato dall’essere uno dei paesi più ricchi dell’Africa ad essere poverissimo con un tasso di disoccupazione del 90 per cento. Il regime di Mugabe è stato molto corrotto; sono famose ad esempio le sue feste di compleanno a base di carne di animali in via di estinzione. Mugabe ha sposato in seconde nozze la sua segretaria Grace, che ha 42 anni meno di lui. Grace è famosa per il suo amore per il lusso e le spese folli in uno paese ridotto alla miseria. La volontà di passare il potere alla moglie Grace è uno dei motivi che lo ha portato alla perdita del potere.
CHE COSA È ACCADUTO IN ZIMBABWE Il 22 novembre la TV di Stato dello Zimbabwe ha annunciato che venerdì 24 novembre Emmerson Mnangagwa giurerà come nuovo presidente. Mnangagwa sostituirà Robert Mugabe che si è dimesso da presidente il 21 novembre. Mugabe ha 93 anni ed era al potere da 37 anni. Dopo l’annuncio delle dimissioni di Mugabe la popolazione della capitale dello Zimbabwe si sono scatenati i festeggiamenti. Zimbabwe Lo Zimbabwe fino al 1979 si chiamava Rhodesia ed è uno Stato dell’Africa orientale che confina con il Sud Africa. Dopo l’era coloniale la Rhodesia aveva un regime che segregava la popolazione nera; il presidente era Ian Smith. Nel 1980 Robert Mugabe, nero, è diventato primo ministro del Paese mettendo fine al regime segregazionista. ELISABETTA D’INGHILTERRA E FILIPPO DI EDIMBURGO. 70 ANNI DI MATRIMONIO Lunedì 20 novembre è stato il 70esimo anniversario di
nozze di Elisabetta d’Inghilterra e Filippo di Edimburgo. Elisabetta e Filippo si sono sposati, infatti, il 20 novembre 1947. Oggi la regina Elisabetta ha 92 anni e Filippo 96. Elisabetta e Filippo si erano conosciuti praticamente da bambini, quando lei aveva 13 anni e lui 18. Pare che sia stato amore a prima vista. Lei era erede al trono di Gran Bretagna e lui era nipote del re di Grecia. Filippo per sposare Elisabetta ha dovuto rinunciare alla religione ortodossa e a tutti i titoli greci. Filippo ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale ed era ufficiale di carriera. Elisabetta è diventata regina nel 1952 a causa della morte prematura del padre, Giorgio VI. Filippo ha dovuto rinunciare alla sua carriera militare e fare il “principe consorte”. Dal matrimonio sono nati 4 figli: Carlo, Anna, Andrea, Edoardo. Ora l’anziana coppia ha 8 nipoti e 5 pronipoti. Il festeggiamento dei 70 di matrimonio è stato privato. LIBIA: ESSERI UMANI VENDUTI COME SCHIAVI Oggi, 14 novembre, la CNN ha pubblicato un’inchiesta che documenta la vendita di esseri umani all’asta. Queste persone ridotte in schiavitù sono migranti che da diverse parti dell’Africa arrivano in Libia per raggiungere l’Europa. Una delle giornaliste che è andata in Libia per
documentare queste vendita ha assistito personalmente alla vendita di una decina di persone. Queste vendite, afferma l’inchiesta di CNN, sono un’attività normale in almeno 9 città della Libia. Da tempo associazioni umanitarie denunciano le condizione dei centri di detenzione per profughi in Libia. In questi posti le persone sono sottoposte a ogni tipo di violenza e di sopruso. Sempre oggi, 14 novembre, l’Alto commissario per i diritti umani dell’ONU ha definito disumana la collaborazione dell’Unione Europea con Libia per limitare l’arrivo di migranti. L’Alto commissario ha detto: «La sofferenza dei migranti detenuti in Libia è un oltraggio alla coscienza dell’umanità». Il governo italiano ha fatto accordi con milizie libiche per fermare i migranti in terra africana. TEXAS (USA): STRAGE IN CHIESA. 26 MORTI E 20 FERITI I FATTI Sutherland Springs è un piccolo paese del Texas con circa 400 abitanti. Domenica 5 novembre, durante la messa, un uomo è entrato nella chiesa battista e ha iniziato a sparare. L’uomo ha ucciso 26 persone e ne ha ferite 20. La vittima più giovane è un bambino di 5 anni; la vittima più anziana una donna di 72 anni. L’omicida è scappato ed è stato poi trovato morto nella
sua auto. Non si sa se si è suicidato o se è stato ucciso da chi lo inseguiva. L’OMICIDA L’autore della strage, Patrick Kelley, è di famiglia benestante ed era nato in una città vicina a Sutherland Springs. Kelley, era nell’Areonautica militare. Nel 2012 era stato condannato a un anno di reclusione da una corte marziale e aveva ricevuto un congedo per “cattiva condotta” nel 2014. Sempre nel 2012 Kelley era stato accusato di violenze nei confronti della moglie e del figlio. Pare che Kelley abbia compiuto la strage dopo aver litigato con la suocera. TRUMP COMMENTA LA STRAGE Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, prima ha scritto su Twitter che stava seguendo le notizie sulla strage, rivolgendo un pensiero alle persone coinvolte. poi durante una conferenza stampa ha detto: «Il problema sono le malattie mentali, non le armi». CHE COSA SONO I “PARADISE PAPERS”. I “Paradise Papers” sono una grande quantità di documenti (13 milioni di file) sottratti a due grandi società finanziarie. Li ha chiamati così l’agenzia giornalistica che li ha
diffusi. Questi documenti mostrano gli investimenti di società o persone importanti e famose in Paesi dove le tasse sono molto basse, i cosiddetti Paradisi fiscali. Questi investimenti avvengono in società off shore. Una società è detta off shore quando ha la propria sede legale in un paese diverso da quello nel quale sviluppa i suoi affari principali. Questo tipo di investimento non è illegale, ma può – per molti motivi – non essere una buona pubblicità. Le personalità coinvolte sono molte; tra le altre la Regina Elisabetta d’Inghilterra, Bono Vox. Questi documenti mostrano anche gli stretti legami che ci sono tra molte personalità dell’amministrazione di Donald Trump (presidente USA) e personalità che ruotano intorno a Vladimir Putin, presidente russo. PUIGDEMONT RESTA IN BELGIO Venerdì 3 novembre un’alta corte spagnola aveva emesso un ordine di arresto internazionale contro Carles Puigdemont (l’ex presidente della Catalogna) e 4 suoi ministri. La procura nazionale belga aveva chiesto, quindi, l’arresto di Puigdemont e dei 4 ministri. Puigdemont e i suoi 4 ministri, che sono in Belgio, si sono consegnati alla polizia belga. Lunedì 6 novembre il giudice ha deciso per i 5 politici catalani la libertà vigiliata. Puigdemont e i suoi 4 ministri sono quindi liberi ma non potranno lasciare il Belgio. Il 17 novembre ci sarà la prima udienza del tribunale
del Belgio per decidere sul mandato di arresto. ARRESTATI POLITICI CATALANI La procura spagnola aveva chiesto l’arresto di sette membri dell’ ex Governo della Catalogna. Il provvedimento era stato chiesto per “evitare rischi di fuga”. Il 2 novembre i sette ministri sono stati arrestati e ora sono in carcere. I sette politici sono accusati di “ribellione”, sedizione e malversazione e rischiano fino a 30 anni di carcere. Prima di entrare in carcere, i leader arrestati hanno lanciato appelli affinché la popolazione catalana mantenga la calma. NEW YORK: ATTENTATO SULLA PISTA CICLABILE Il 31 ottobre alle 15,30 (le 20,30 in Italia) un furgone ha investito alcuni ciclisti sulla pista ciclabile a New York. L’attentato è avvenuto vicino al memoriale del World Trade Center (dove si trovavano le Torri Gemelle). La polizia ha confermato che ci sono almeno 6 morti e 11 feriti.
Il conducente del furgone è stato arrestato dalla polizia. UNA QUESTIONE PRIVATA di Paolo e Vittorio Tavani Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, Una questione privata segue le vicende del giovane partigiano Milton. Milton è innamorato della bella Fulvia ma ne perde le tracce durante la guerra di resistenza nelle Langhe. Sullo sfondo della battaglia partigiana, il protagonista intraprende un eroico viaggio alla ricerca dell’amore perduto e della verità che ruota attorno ad esso. Grazie alla complicità della custode della villa dove i due innamorati passavano le loro serate, Milton scopre il terribile segreto che traccerà la sua strada. Questa strada sarà contorta e pericolosa, disseminata di nemici e insormontabili sfide. TRUMP E LA RUSSIA: NOVITA’ Lunedì 30 ottobre sono state diffuse due notizie molto importanti che riguardano Donald Trump, presidente degli Stati Uniti. Da tempo negli Stati Uniti c’è un’indagine sulle
interferenze della Russia nelle elezioni dell’attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il procuratore speciale Robert Mueller, (nominato dopo il licenziamento del capo dell’FBI James Comey) conduce l’indagine. GEORGE PAPADOPOLOUS George Papadopolous è l’ ex consulente di Trump per la politica estera. Papadopolous è stato arrestato a luglio. Papadopolous si è dichiarato colpevole di avere mentito all’ FBI sull’interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali del novembre 2016, vinte da Trump. Papadopolous inoltre ha raccontato di aver incontrato esponenti del governo russo durante la campagna elettorale. PAUL MANAFORT Paul Manafort è stato capo del comitato elettorale di Donald Trump da marzo ad agosto del 2016. Manafort fu licenziato quando emersero sui giornali le primi notizie di scandali fiscali. Manafort e il suo socio Ricky Gates sono stati di recente incriminati per cospirazione contro gli Stati Uniti, riciclaggio di denaro, frode fiscale e altri reati. I due soci si sono consegnati alle autorità. Manfort pare abbia lunghi e intricati rapporti con imprenditori russi e ucraini molto vicini a Vladimir Putin. LE REAZIONI DELLA CASA BIANCA L’amministrazione della Casa Bianca non ha ancora commentato ufficialmente la vicenda. Trump ha diffuso due tweet dove minimizza le vicende.
PUIGDEMONT E’ ANDATO IN BELGIO Carles Puigdemont, l’ex capo del governo di Catalogna, è in Belgio insieme a 5 ex ministri del suo governo. Oggi in Spagna il procuratore generale ha denunciato Puigdemont insieme ai suoi ministri di gravi reati. Molti pensano che i politici catalani siano andati a Bruxelles per evitare l’eventuale arresto. Il Belgio è uno dei paesi più garantisti dell’Unione Europea. Secondo la TV spagnola Puigdemont e i suoi ministri potrebbero chiedere asilo politico in Belgio CATALOGNA: DENUNCIATI I POLITICI DELL’INDIPENDENZA Lunedì 30 ottobre il procuratore generale spagnolo ha sporto due denunce contro i politici che hanno dichiarato l’indipendenza della Catalogna. Le accuse sono: ribellione, sedizione, malversazione e altri reati. I denunciati devono presentarsi presso il tribunale spagnolo. Se i denunciati non si presenteranno saranno arrestati. Tra le persone denunciate c’è anche Carles Puigdemont,
presidente della Catalogna. Puigdemont è stato destituito dopo la dichiarazione d’indipendenza della Catalogna. CATALOGNA: IL PARLAMENTO HA VOTATO L’INDIPENDENZA Venerdì 27 ottobre il Parlamento della Catalogna ha approvato una mozione che dichiara l’indipendenza della Catalogna dalla Spagna. Alcuni partiti catalani contrari all’indipendenza sono usciti dall’aula del parlamento perché hanno giudicato la mozione illegale. Il governo spagnolo aveva approvato l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola. L’articolo 155 dichiara che il governo centrale può obbligare una regione autonoma (la Catalogna è una regione autonoma a rispettare la legge. Il capo del governo Spagnolo, Mariano Rajoy ha annunciato lo scioglimento del governo della Catalogna e ha indetto elezioni anticipati per il 21 dicembre. GIAPPONE: ABE HA VINTO LE ELEZIONI • Domenica 22 ottobre ci sono state le elezioni politiche anticipate in Giappone.
• Non ci sono ancora i dati definitivi perché ieri in Giappone è arrivato un tifone che ha impedito il conteggio. • Le elezioni erano per rinnovare la Camera bassa del Parlamento. • È certo che il primo ministro uscente, Shinzo Abe e il suo partito Liberal Democratico ha vinto le elezioni con larga maggioranza. • L’obiettivo di Abe è avere la maggioranza necessaria per modificare la Costituzione. • Il Giappone, infatti, ad oggi non può avere un esercito (dopo la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale). • Abe vuole modificare la costituzione per permettere al Giappone di avere un esercito. • Questo anche in seguito alla situazione creata dalla Corea del Nord. REPUBBLICA CECA: BABIS VINCE LE ELEZIONI • Venerdì 20 e sabato 21 ottobre si è votato nella Repubblica Ceca. • Ha vinto le elezioni il partito dell’imprenditore ed ex ministro delle Finanze Andrej Babis. • Ha votato circa il 61 per cento degli aventi diritto al voto. • Babis è un milionario populista. • Babis possiede i
principali giornali del Paese. • Babis ha promesso di gestire il paese come un’azienda e di difenderla dai profughi. • Babis sostiene di essere incorruttibile perché è ricco. • In realtà è indagato per frode dall’Unione Europea ed è indagato per avere evaso le tasse. CATALOGNA: ARRESTATI “I DUE JORDI” Jordi Sanchez e Jordi Cuixart sono i leader dei due principali movimenti indipendentisti catalani. Questi leader sono chiamati spesso “I due Jordi”. La sera di lunedì 16 ottobre il tribunale di Madrid ha ordinato il loro arresto. Il reato di cui sono accusati si riferisce a quanto accaduto il 20 e il 21 settembre. Quei giorni la polizia spagnola entrò negli uffici governativi di Barcellona per sequestrare il materiale relativo al referendum del 1 ottobre. Migliaia di persone si radunarono attorno agli edifici e impedirono alla polizia spagnola di uscire per diverse ore. I due Jordi sono accusati di avere organizzato quella manifestazione. Il reato è sedizione e prevede molti anni di carcere. Il loro arresto ha provocato contestazioni molto accese. Gli indipendentisti definiscono i due Jordi “prigionieri politici”.
ISIS CACCIATO DA RAQQA (SIRIA) Le Forze Democratiche Siriane (SDF), coalizione di arabi e curdi appoggiata dagli Stati Uniti, martedì 17 ottobre hanno annunciato di avere riconquistato Raqqa. Raqqa è la città siriana che per diversi anni è stata considerata la capitale dello Stato Islamico (o ISIS). La battaglia per la riconquista di Raqqa era iniziata quattro mesi fa. Questo scontro ha causato la morte di più di mille civili e ha costretto quasi 300mila persone a lasciare le proprie case. È una vittoria molto importante nella guerra contro lo Stato Islamico. Ora lo Stato Islamico controlla solo alcuni territori al confine confine tra Iraq e Siria. Tre mesi fa lo Stato Islamico aveva perso la città di Mosul in Iraq. MALTA: GIORNALISTA UCCISA CON
UN’AUTOBOMBA Lunedì 16 ottobre a Malta la giornalista Daphe Caruana Galizia è morta nell’esplosione della sua auto. L’auto è stata fatta esplodere con un congegno a distanza. La giornalista era famosa per le inchieste sulla corruzione nell’isola di Malta. Galizia aveva lavorato all’inchiesta internazionale (MaltaFiles) che indicava Malta come “lo Stato nel Mediterraneo che fa da base pirata per l’evasione fiscale nell’Unione europea”. Da quell’inchiesta era uscito anche il nome della moglie del primo Ministro di Malta, Muscat. Dai documenti risulterebbe che la donna aveva a Panama conti correnti dove la figlia del dittatore dell’Azerbaijan aveva fatto alcuni versamenti. Uno di questi versamenti era di 1 milione di euro. L’Azerbaijan (stato del Caucaso ricco di petrolio) aveva ottenuto dal governo di Malta ricchi appalti energetici. AUSTRIA: ELEZIONI VINCE LA DESTRA MA IL CENTROSINISTRA TIENE I RISULTATI Domenica 15 ottobre si sono svolte in Austria le elezioni politiche.
Il partito di centrodestra (ÖVP) ha ottenuto il 31,5 per cento dei voti (62 seggi). Il partito di socialdemocratico ha ottenuto il 26,9 per cento dei voti (53 seggi). Il partito di estrema destra (FPÖ) ha ottenuto il 26 per cento dei voti (51 seggi). L’affluenza è stata del 67,7 per cento (inferiore a quella delle precedenti elezioni). Erano elezioni politiche anticipate; infatti a maggio era entrata in crisi la coalizione tra il partito di centrosinistra e il partito di centro destra. IL CANDIDATO PREMIER Sebastian Kurz (ÖVP) è nato a Vienna nel 1986 e ha quindi 31 anni. Kurz ha avuto una carriera politica molto veloce. Ora dovrebbe diventare il leader più giovane d’Europa e del mondo. Kurz ha cambiato stile alla politica usando molto i canali social e cercando testimonial nel mondo dello spettacolo e dello sport. LA CAMPAGNA ELETTORALE In Austria l’8 per cento della popolazione è musulmana. Uno dei temi principali della campagna elettorale è stata la questione dei migranti. Il partito di estrema destra (FPÖ) è un partito dichiaratamente contro gli stranieri. Anche Kurz si è avvicinato a posizioni contrarie agli stranieri: l’avversario di estrema destra lo ha accusato, infatti, di copiargli il programma elettorale. Kurz ha più volte minacciato di chiudere il Brennero (confine Italia-Austria) per non accogliere più migranti.
CHE COSA ACCADRA’ ORA? I risultati definitivi delle elezioni si avranno giovedì con il conteggio dei voti degli austriaci residenti all’estero. Allo stato attuale Kurz potrebbe fare due diverse coalizioni (con i socialdemocratici o con l’estrema destra). HOLLIWOOD: ACCUSE A UN PRODUTTORE Il 15 ottobre l’organizzazione che assegna i premi Oscar a Hollywood ha espulso Harvey Weinstein. Harvey Weinstein è potente produttore di Hollywood. Oggi Harvey ha 62 anni. Anni fa ha fondato con il fratello la casa di produzione cinematografica Miramax, famosa per produrre film belli e di successo. Un’inchiesta del New York Times (pubblicata i primi di ottobre) aveva denunciato il produttore per aver tenuto comportamenti sessualmente aggressivi verso molte attrici o aspiranti attrici. Harvey aveva usato il suo potere e il suo denaro per mettere a tacere le sue vittime. Dopo l’articolo Asia Argento ha raccontato di essere stata aggredita da Weinstein e obbligata a sesso orale. Anche attrici come Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie hanno riferito aggressioni. Adesso il produttore è stato anche licenziato dalla sua casa di produzione e la moglie lo ha lasciato.
SOMALIA: ATTENTATO A MOGADISCIO. 270 MORTI Sabato 14 ottobre c’è stato un attentato a Mogadiscio, capitale della Somalia. Un camion-bomba è esploso davanti all’albergo Safari e al ministero degli Esteri. L’esplosione ha ucciso almeno 270 persone e ne ha ferite 300. Le vittime sono soprattutto venditori ambulanti che affollano il quartiere dove è avvenuto l’attentato. Negli ospedali non ci sono mezzi sufficienti per curare i feriti e il numero delle vittime è destinato ad aumentare. Nessuno ha ancora rivendicato l’attentato. La polizia somala fa riferimento aiterroristi islamisti di al-Shebaab, legati ad al Qaeda dal 2012. LA CATALOGNA DICHIARA E POI SOSPENDE L’INDIPENDENZA Martedì 10 ottobre il presidente catalano Carles Puigdemont ha detto davanti al Parlamento di Barcellona
che la Catalogna diventerà uno stato indipendente. Il presidente ha però sospeso gli effetti dell’indipendenza. L’obiettivo di questa scelta è che il suo governo possa iniziare un dialogo e trovare un accordo con lo stato spagnolo. Il governo spagnolo ha risposto che è “inammissibile fare una dichiarazione di indipendenza e poi sospenderla . Il governo non cederà a ricatti”.
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