SULLO SPOSTAMENTO DI MASSI COSTIERI CAUSATO DA ONDE "ESTREME" (COSTA IONICA SALENTINA) - IRIS
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Ordine Regionale dei Geologi - Puglia n° 2/2019 - pagg.15- 23 SULLO SPOSTAMENTO DI MASSI COSTIERI CAUSATO DA ONDE “ESTREME” (COSTA IONICA SALENTINA) Luca Ciricugno1, Marco Delle Rose1, Corrado Fidelibus2, Luca Orlanducci3, Mauro Mangia4 1 Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Lecce 2 Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università del Salento, Lecce 3 Libero Professionista, Lecce - Iscritto ORG Puglia, n. 544 4 Laureando in Ingegneria Civile, Università del Salento, Lecce RIASSUNTO it resulted comparable with the height of the significant Nell’autunno 2018, alcuni massi sono stati rimossi e waves reported by the Liby station in Santa Maria di Leuca trasportati da onde “estreme” sulla costa di Torre Suda. during the considered period. A further study started in the Essi sono stati oggetto di studio mediante rilievi in situ, northern coastal stretch of Torre Sant’Isidoro. Here, five elaborazioni computerizzate e specifico studio idrodina- associations between coastal boulders and initial positions mico. Per uno di questi massi è stata identificata la nicchia were defined. In this case, the use of the proposed method di distacco associata. In questa breve nota viene presen- returned values of wave heights in open sea comparable tato un metodo per mettere in relazione la velocità delle with the calculated heights of the significant waves, based “onde di bore” in corrispondenza della posizione iniziale on the data for return periods of 50- 100 years provided by del masso sulla piattaforma costiera con le condizioni di- the national wave network concerning the Crotone buoy. namiche per le quali il masso può essere rimosso. Inoltre, Finally, it is emphasized that, due to the expected increase vengono riportati i primi risultati delle indagini e indicate in storm intensity, it is necessary to deepen the knowledge possibili correzioni del metodo. È stato quindi determina- on coastal dynamics, despite the considerable uncertain- to il valore dell’altezza dell’onda in mare aperto che è ri- ties for the calculation of the parameters of the causative sultato paragonabile con le altezze delle onde significative waves, since the concurrent factors are numerous and dif- riportate dalla stazione Liby di Santa Maria di Leuca nel ficult to measure. periodo considerato. Un ulteriore studio è stato avviato nel tratto di costa a nord di Torre Sant’Isidoro. Qui sono INTRODUZIONE state definite cinque associazioni tra massi costieri e po- Dopo un Ottobre 2019 insolitamente arido e caldo, sizioni iniziali. In questo caso, l’uso del metodo proposto condizioni meteorologiche “estreme” ma più tipicamen- ha restituito valori di altezze d’onda in mare aperto com- te autunnali si sono manifestate nella notte tra il 12 e il parabili con le altezze delle onde significative calcolate, in 13 Novembre, preannunciate dall’Allerta Arancione per base ai dati delle boa di Crotone della rete ondametrica rischio idrogeologico, temporali e vento, del Centro Fun- nazionale, per periodi di ritorno di 50-100 anni. Si sotto- zionale Decentrato della Protezione Civile regionale. Un linea infine che, in ragione del previsto aumento dell’in- profondo vortice ciclonico in risalita nel Mediterraneo tensità delle tempeste, è necessario l’approfondimento centrale ha portato venti di scirocco con raffiche di 100 delle conoscenze sulle dinamiche costiere, nonostante le km/h sul Salento ionico, corrispondenti in mare, secondo notevoli incertezze per il calcolo dei parametri delle onde alcune valutazioni, a burrasca forte-tempesta della scala causative essendo numerosi e difficili da misurare i fattori Beaufort-Douglas. Da rilevare che con due giorni di an- concorrenti. ticipo, il modello di Sea.Conditions.com già stimava tra i 4 e i 5 metri l’altezza significativa delle onde nel Golfo ABSTRACT di Taranto. Il ciclone, di cui alcuni modelli prevedevano In autumn 2018, in Torre Suda (Ionian coast of the un’evoluzione in “medicane” (ciclone mediterraneo con Salento peninsula) some coastal boulders were removed caratteristiche tropicali, cfr. Miglietta e Rotunno, 2019), and transported by “extreme” waves; they were the sub- ha causato danni di varia entità lungo la costa ionica jects of a study, including in situ surveys, computerized salentina (vedi Appendice). Un muretto lungo circa 25 elaborations, and specific hydrodynamic analysis. For one metri è stato divelto e traslato nei pressi dello Scoglio, a of these boulders, the associated detachment niche was Porto Cesareo. Il lungomare di Gallipoli è stato chiuso al identified. In this short note, a method is presented to re- traffico a causa di massi calcarei e frammenti di manufatti late the speed of the bore waves at the initial position of trascinati nel mezzo della carreggiata. Tra i massi, quello the boulder on the coastal platform with the dynamic con- di dimensioni maggiori (circa 3 m3) proveniva dalla bar- ditions for which a boulder can be dislodged. In addition, riera frangiflutti radente il lungomare, dal cui punto più the first results of the investigations are reported and pos- vicino distava circa 18 metri. sible amendments of the method are mentioned. The value Anche nel corso dell’autunno precedente, dopo essere of the wave height in the open sea was then determined; stato lambito dal medicane Zorbas che ha imperversato - 15 -
L. Ciricugno - M. Delle Rose - C. Fidelibus - L. Orlanducci - M. Mangia: Sullo spostamento di massi costieri ... sul Mar Ionio nell’ultima settimana di Settembre 2018 grafico tra il Calcare di Altamura e le calcareniti del depo- (Portmann et al., 2019), il Salento è stato interessato da sito marino terrazzato denominato Sistema di Mancaversa fenomeni meteorologici “estremi”. Anomalie termiche, (Ricchetti e Ciaranfi, 2013) affiora estesamente lungo la precipitazioni eccezionali e tornado mesociclonici ne piattaforma (Fig. 1). La formazione cretacica è costitui- hanno, infatti, caratterizzato i mesi successivi (Congedo, ta da calcari, calcari dolomitici e dolomie ben stratificati, 2018). Sei episodi di mare “agitato” e “molto agitato” mentre quella quaternaria da calcareniti macrofossilifere sono stati registrati, tra il 28 Ottobre e il 28 Novembre, massive. Del Sistema di Mancaversa fanno parte anche le dalla stazione Liby di S. Maria di Leuca (dati online del dune fossili semi-diagenizzate del Sottosistema di Torre sito del servizio di informazione meteorologica professio- San Giovanni. L’ammasso roccioso è interessato da sistemi nale OGIMET) e i media locali hanno evidenziato gli ef- di fratture di origine tettonica, persistenti, con spaziature fetti prodotti dalle mareggiate con riferimento sia ai dan- in genere di ordine metrico ma a luoghi piuttosto fitte. ni alle infrastrutture e agli arretramenti degli arenili, sia Numerosi massi, di varie dimensioni, sono sparsi lungo la ai pericoli per la pubblica incolumità (vedi Appendice). costa a testimoniare lo spostamento dalle posizioni origi- In particolare, alcuni massi rimossi e trasportati da narie per effetto dell’impatto di onde “estreme”. onde “estreme” nell’autunno 2018 sono stati segnalati sulla costa di Torre Suda (comune di Racale, provincia RILIEVI ED ELABORAZIONI di Lecce). Su questa zona sono effettuati rilievi in situ, Il primo sopralluogo è stato eseguito il 23 febbraio elaborazioni computerizzate e uno specifico studio idro- 2019. Sono stati osservati una decina di massi rocciosi che dinamico. Nel seguito, si riporta un breve inquadramento in base a indicazioni fornite da residenti, sono stati rimos- geologico del sito, si espone l’approccio metodologico, si si e depositati nell’autunno 2018, probabilmente nell’ul- mostrano i primi risultati delle indagini e si fa cenno ad tima settimana di Novembre. Nessuno dei massi osservati alcuni possibili sviluppi. presentava tracce di organismi marini. Le dimensioni di quelli più grandi si aggiravano intorno al metro cubo. Un INQUADRAMENTO GEOLOGICO masso di più modeste dimensioni ha, tuttavia, attirato at- Il tratto di costa di Torre Suda interessato dal fenome- tenzione poiché a pochi metri di distanza era ben visibile no del 2018, è ubicato in prossimità dell’incrocio tra le la relativa nicchia di distacco (il cosiddetto “socket”). strade provinciali SP215 e SP222 (località Tabarano). La Il masso in questione, denominato M1, è posto su una piattaforma rocciosa ha pendenza media del 10% e si rac- passerella in calcestruzzo a una distanza di 13 m da ci- corda con una ripa di alcuni metri di altezza, a un fondale glio della ripa (coordinate geografiche 39°57’40,36”N, marino sabbioso e debolmente inclinato. Il contatto strati- 18°01’36,46”E) mentre la nicchia di distacco è ubicata Figura 1 - Stralcio (modificato) del Foglio 536 Ugento della Carta Geologica d’Italia a scala 1:50.000. ALT, Calcari di Altamura; MNR, calcareniti del Sistema di Mancaversa; MNR1, calcareniti e sabbie del Subsistema di Torre San Giovanni. Si rimanda alla legenda della carta per le altre simbologie. - 16 -
Ordine Regionale dei Geologi - Puglia a 6,5 m (39°57’40,05”N, 18°01’36,42”E). Sulla me- Il 6 Giugno 2019 è stato eseguito il rilievo fotogram- desima passerella è posto un secondo masso più picco- metrico di M1 e M2, finalizzato alla determinazione dei lo, M2, distante 20 metri dalla ripa (39°57’40,51”N, volumi e degli assi. Nel processo di acquisizione delle 18°01’36,71”E), molto probabilmente un frammento del immagini è stata utilizzata una Canon Eos 100d, con un primo a giudicare dalle rispettive geometrie (Figg. 2 e 3). obiettivo standard EFS 18-55 mm. Decine di foto sono La forma dei due massi si discosta da quella dei paral- state scattate attorno ai massi (da tutti i lati, da sopra e, per lelepipedi regolari, sicché non è agevole determinare le quanto possibile, ad altezza del piano di calpestio) in base dimensioni degli assi maggiore, intermedio e minore. alle caratteristiche geometriche degli oggetti ripresi. Per Figura 2 - Ubicazione dei Massi M1 e M2 e della nicchia di distacco S. In alto: stralcio della car- ta tecnica provinciale a scala 1:5.000; in basso: immagine satellitare (del 20 luglio 2018) elaborata da Google EarthTM; nota: i due massi non compa- iono nell’immagine ori- ginale. - 17 -
L. Ciricugno - M. Delle Rose - C. Fidelibus - L. Orlanducci - M. Mangia: Sullo spostamento di massi costieri ... Figura 3 - A sinistra, al centro della foto il masso M1, sullo sfondo M2; a destra la nicchia di distacco (da Mangia, 2019). M1 sono state scattate (e poi elaborate) 64 foto, mentre 0,363229 m3 (Fig. 4), mentre 0,089275 m3 sono stati de- per M2 63 foto. Per il primo masso sono stati raccolti n. 5 terminati per M2 (Fig. 5). punti di controllo con le relative distanze, per il secondo n. 4 punti di controllo sempre con le relative distanze. STUDIO IDRODINAMICO Per la creazione del modello tridimensionale è stato L’individuazione della nicchia di distacco ha consen- utilizzato un personal computer di medie prestazioni e il tito l’effettuazione di uno specifico studio idrodinamico. software 3DF Zephyr Education versione 4.353 (Mangia, Com’è noto le onde che, una volta sormontata la ripa, 2019). Il procedimento è molto intuitivo e consiste nell’i- percorrono la piattaforma subiscono diverse modificazio- solare, preliminarmente, il soggetto (su tutte le foto) dal- ni; la loro forma cambia e diventa simile a quella delle lo sfondo, attraverso l’applicazione interna Masquerade. onde di marea che risalgono controcorrente le foci di Successivamente si passa alla creazione di una nuvola di alcuni grandi fiumi (tidal-bore). Esse sono così denomi- punti densa, all’estrazione di una mesh e infine alla gene- nate “bore-like waves” o, più semplicemente, “onde di razione di una mesh con texture (ricostruzione realistica bore” (Lombardi, 2015). Il modello concettuale di Cox dell’oggetto). e Machemehl (1986) stabilisce una relazione tra l’altez- Il software permette il calcolo del volume della mesh/ za dell’onda di bore Hb, la quota massima R (run-up) nuvola di punti. Nel caso di M1 il risultato ottenuto è raggiunta dall’onda, la quota Hc del ciglio della ripa, la Figura 4 - Elaborazione dimensionale mediante il software 3DF Zephyr del masso M1. Le distanze sono espresse in metri. - 18 -
Ordine Regionale dei Geologi - Puglia Figura 5 - Elaborazione dimensionale mediante il software 3DF Zephyr del masso M2. Le distanze sono espresse in metri. Figura 6 - Schema concettuale di onda sormontante una falesia; un mass STUDIO IDRODINAMICO distanza x dal bordo della piattaforma: Legenda: u) velocità dell'onda livello idrico (standing water depth); Hc) quota del ciglio della fales L’individuazione della nicchia di distacco ha consentito l’effettuazione di uno falesia, β) angolo specifico studio di inclinazione del fondale (da Cox e Machemehl, 198 idrodinamico. Com’è noto le onde che, una volta sormontata la ripa, percorrono la piattaforma subiscono diverse modificazioni; la loro forma cambia e diventa simile a quella delle onde di marea che risalgono controcorrente le foci di alcuni grandi fiumi (tidal-bore). Esse sono La velocità così denominate u dell’onda di bore sulla piattaforma è data dalla “bore-like Figura 5 - Elaborazione waves” o,mediante dimensionale più semplicemente, il software 3DF di bore” “ondeZephyr del (Lombardi, masso M2. Le 2015). Il modello distanze concettuale sono espresse in metri. di Cox e Machemehl (1986) stabilisce una relazione tra l’altezza dell’onda , = +di "bore = 1,1 Hb, la "quota (2) massima R (run-up) raggiunta dall’onda, la quota Hc del ciglio della ripa, la distanza x del punto distanza x del punto (nel caso considerato la nicchia di che, ciglio, inserendo che, inserendo l’equazione l’equazione (1), diventa: (1), diventa: (nel caso considerato la nicchia di distacco) dallo stesso e il periodo delle onde T (Fig. 6); in distacco) dallo stesso ciglio, e il periodo delle onde T (Fig. formula: 5 , 6); in formula: , ≅ 1,1 − & − (3).(3) 5 , " = − & − (1) (1) Per determinare di Rcui Figura 6 - Schema concettuale di onda sormontante una falesia; unPer massodeterminare di larghezza w eilaltezza valore t,ilèvalore di R per posizionato aper unaM cui M è stato è 1stato ri-rimosso dall 1 in cui è implicitamente distanza x dalconsiderato il livelloLegenda: bordo della piattaforma: idricou)D velocità mosso dell'onda dalla può di “bore”; H essere ) altezzarelazionata dell’onda dicon le “bore”; sua posizione iniziale, l’equazione (3) può b equazioni D) di Nandasena et a indepth, (standing waterlivellocuiidrico è (standing postoimplicitamente considerato approssimativamente water depth); pari Hc) quota il aciglio del livello falesia; D dellaidrico (standing R) run-up; dinamiche α) angolowater per depth, posto di quali le inclinazione un massodella si disloggia dalla sua posi essere relazionata con le equazioni di Nandasena et al. approssimativamente falesia, 1,1 Hb), determinato β) pari del angolo di inclinazione dall’innalzamento adel1,1 Hb),in fondale mare determinato (da dall’innalzamento Cox e Machemehl, occa- 1986, modificato).del mare in occasione delle (2011), relativamente infine necessarioalle condizioni per risalire al dinamiche per le dell’onda valore dell’altezza mareggiate (storm sione delle mareggiate (storm surge). surge). quali un masso si disloggia di bore è dato dalla dalla radice sua posizione quadrata iniziale. delle somme dei q La velocità u dell’onda di bore sulla piattaforma è data Un ulteriore rispettivamente, passaggio è infine necessario alle bande per risalire di frequenza al “infragravitazionali dalla seguente equazione: La velocità u dell’onda di bore sulla piattaforma è data dalladell’altezza valore seguente equazione: dell’onda swash è dominatoindalle mareonde aperto H0. Lo swa- “incidenti”, mentre per que sh dell’onda onde di bore è dato dalla radice “infragravitazionali”. quadrata Nel caso delle deve esse in questione, , = + " = 1,1 " (2) (2) somme dei quadrati dei suoi componenti relativi, rispet- dalla falesia (Stockdon et al., 2006), quantificabile per mez tivamente, alle bande Varie di frequenza ricerche “infragravitazionali” hanno mostrato la relazione lineare tra che, inserendo l’equazione (1), diventa: significativa delle onde Hs (Guza e Thornton, 1982). Poate , , 5 forti correlazioni di R con Hs, T e a (in ordine di importanza ≅ 1,1 − & − (3). Figura 6 - Schema concet- tuale di onda sormontante Basandosi sugli studi di Miche (1951) relativi alla dissipazio una falesia; un masso di Per determinare il valore di R per cui M1 è stato rimosso dalla sua posizione coste, Hunt (1959)l’equazione iniziale, halarghezza stabilito(3)due w edifferenti altezza t,condizioni è din prevalere può essere relazionata con le equazioni di Nandasena et al. (2011), relativamente alle condizioni dei processi dissipativi posizionato nell’impatto; a una distanzab) surging-w x dale bordo della la piattafor- dinamiche per le quali un masso si disloggia dalla sua posizione per sormontare iniziale. Un ulteriore la ripa passaggio inondare ma: Legenda: è piattaforma. Con u) velocità l’inclinazione infine necessario per risalire al valore dell’altezza dell’onda in mare aperto H0. Lo swash della ripa a, la prima dell’onda dell’onda condizione di “bore”; H ) al- avviene quan b di bore è dato dalla radice quadrata delle somme dei quadrati dei suoi componenti tezzarelativi, dell’onda di “bore”; > tan D) livello idrico (standing rispettivamente, alle bande di frequenza “infragravitazionali” e “incidenti”. Per coste “riflettenti” lo , water depth); Hc) (4) quota swash è dominato dalle onde “incidenti”, mentre per quelle “dissipative” sono preponderantidel ciglio ledella falesia; R) onde “infragravitazionali”. Nel caso in questione, deve essere considerato anche l’effetto prodotto run-up; α) angolo di in- dalla falesia (Stockdon et al., 2006), quantificabile per mezzo della sua inclinazione (αclinazione in Fig. 6).della falesia, β) angolo di inclinazione del Varie ricerche hanno mostrato la relazione lineare tra onde “infragravitazionali” fondale e l’altezza (da Cox e Mache- significativa delle onde Hs (Guza e Thornton, 1982). Poate et al. (2016) hanno anche mehl, evidenziato 1986, modificato). forti correlazioni di R con Hs, T e a (in ordine di importanza). Basandosi sugli studi di Miche (1951) relativi alla dissipazione di energia delle onde frangenti sulle coste, Hunt (1959) ha stabilito due differenti -condizioni 19 - dinamiche: a) breaking-wave conditions al prevalere dei processi dissipativi nell’impatto; b) surging-w. c. quando l’energia è spesa soprattutto per sormontare la ripa e inondare la piattaforma. Considerando il periodo delle onde T e l’inclinazione della ripa a, la prima condizione avviene quando si ha:
, = + " = 1,1 " (2) che, inserendo l’equazione (1), diventa: L. Ciricugno - M. Delle Rose - C. Fidelibus5 - L. O , rlanducci - M. Mangia: Sullo spostamento di massi costieri ... , ≅ 1,1 − & − (3). e “incidenti”. Per coste “riflettenti” lo swash è dominato metri geometrici rilevati in situ (t = 0,6 m, w = 0,7 m, x dalle onde “incidenti”, Per mentre determinare per ilquelle valore di R per cui M1 è stato “dissipative” = rimosso 7 m, Hcdalla = 1 sua m, posizione tanα = 1.3), iniziale, l’equazione ponendo T = 12 (3) secondi può essere relazionata sono preponderanti le onde “infragravitazionali”. Nel con le equazioni di Nandasena et al. (2011), relativamente e assumendo per i coefficienti i valori ricavati dalle lette- alle condizioni caso in questione, deve dinamiche per le quali anche essere considerato un masso si disloggiaratura l’effetto dalla sua posizione(Mangia, scientifica iniziale. Un 2019),ulteriore per ilpassaggio masso (JB) è M1 si infine necessario prodotto dalla falesia (Stockdon et al., 2006), quantifi- per risalire al valore dell’altezza dell’onda in mare ottiene un valore di H0 pari a 03,6 m. aperto H . Lo swash dell’onda cabile per mezzo delladisua bore inclinazione è dato dalla (α radice in Fig.quadrata 6). Va- delle somme dei quadrati dei suoi componenti relativi, rie ricerche hanno mostrato la relazione rispettivamente, alle bande lineare di tra frequenza DISCUSSIONEe E onde “infragravitazionali” CONCLUSIONI “incidenti”. Per coste PRELIMINARI “riflettenti” lo “infragravitazionali” eswash l’altezza significativa è dominato dalledelle ondeonde Hs “incidenti”, mentre Il calcolo per quelle dei “dissipative” parametri delle sonoonde che determinano preponderanti le lo (Guza e Thornton, 1982). Poate et al. (2016) Nel onde “infragravitazionali”. hanno casoan- spostamento in questione, deve essere di massi consideratocostieri è inevitabilmente anche l’effetto prodotto affetto da che evidenziato forti dalla correlazioni di R con etHal., falesia (Stockdon s , T2006), e a (in notevoli quantificabile perincertezze, mezzo dellaessendo i fattori (α sua inclinazione concorrenti in Fig. 6). nume- ordine di importanza).Varie ricerche hanno mostrato la relazione rosilineare e difficili tra ondeda misurare (Zainali e Weiss, “infragravitazionali” 2015). L’ap- e l’altezza Basandosi sugli studi significativa delle onde Hs (Guza e Thornton, 1982). Poate et al. (2016) hanno anche evidenziato specie di Miche (1951) relativi alla dis- profondimento della ricerca è tuttavia necessario sipazione di energia delle onde frangenti sulle coste, Hunt in ragione del probabile aumento, nell’immediato futuro, forti correlazioni di R con Hs, T e a (in ordine di importanza). (1959) ha stabilito due differenti condizioni dinamiche: dell’intensità delle tempeste nel Mediterraneo (Romera a) breaking-wave conditionsBasandosi al prevalere sugli studi dei di Micheprocessi (1951)dis-relativietallaal.,dissipazione 2017). I venti che soffiano di energia delle onde sul frangenti Mar Ionio sono con- sulle sipativi nell’impatto; coste, b) surging-w. Hunt (1959) c. ha quandostabilitol’energia due differenti trollati condizioni dagli anticicloni dinamiche: delle Azzorreconditions a) breaking-wave e della Siberia al e, è spesa soprattutto per sormontare la ripa e inondare per la costa considerata, prevalere dei processi dissipativi nell’impatto; b) surging-w. c. quando l’energia è spesa soprattutto si può assumere un fetch di circa la piattaforma. Considerando per sormontare il periodo la ripa delle onde T ela piattaforma. e inondare 1000 km Considerando in direzione del il Golfo periododella delleSirte. onde T e l’inclinazione della ripa a, la prima condizione avviene Nell’immagine satellitare Google Earth del 20 luglio l’inclinazione della ripa a, la prima condizione avviene quando si ha: quando si ha: 2018 (Fig. 2), i massi M1 e M2 non sono presenti, a con- ferma (terminus post quem) della validità delle informa- , > tan (4) (4) zioni acquisite in loco in occasione del primo sopralluogo. Il medicane Zorbas, responsabile delle forti mareggiate dove H è l’altezza dell’onda in prossimità della costa. In sulle coste di Creta e del Peloponneso con onde significa- H è l’altezza dell’onda in prossimità della costa. In questo caso R è dato da: questo caso R è datodove da:dove H è l’altezza dell’onda in prossimità della tivecosta. alte sino In questoa 10caso metri R è(in dato base da: alle immagini satellitari 2,3 tan elaborate dalla National Oceanic and Atmosphere Admi- = 2,3 tan (5) (5) nistration, cfr. Hérincs, 2018), ha prodotto solo mode- = (5)rati effetti sulla costa ionica salentina. Infatti, la stazione , dove H è l’altezza dell’onda , in prossimità della costa. InLiby questodi S.caso R è dato Maria da: ha registrato un picco massimo di Leuca Nel secondo caso, Hunt 2,3Nel tan (1959) secondo caso, suggerisce Hunt (1959) la suggerisce seguente la seguente di stato del mare “molto mosso” il 26 settembre 2018, equazione: equazione: = Nel secondo caso, Hunt (1959) suggerisce laper seguente cinque equazione: ore consecutive, a cui corrispondono valori (5) (6). di H pari a 1,25÷2,5 m. Come accennato nell’introdu- =, (6). 0 3= (6) zione, nei mesi successivi la stessa stazione ha registrato 3 Nel secondo caso, Hunt (1959) suggerisce la di seguente sei episodi di mare “agitato” e “molto agitato” (Tab. 1). Hunt, astraendoHunt, dalla astraendo dalla dissipazione energiaequazione: delle ondevainindividuato acque bassequello (fondale chemarino pocoil distacco Hunt,dissipazione astraendo dalla di dissipazione energia del- Tra di energia questi delle onde in acque basse (fondale ha marino causato poco profondo le onde in acque basseprofondo antistante (fondaleantistantemarino pocola costa), approssima profondo l’altezza H con quella dell’onda in mare aperto H. la costa), approssima dalla (6). nicchia l’altezza H con (giàquella impostata dai piani dell’onda di discontinuità in mare aperto0 H0. stra- antistante la costa), = Considerando 3 approssima Considerando lel’altezza caratteristiche le caratteristicheH con geologiche quella del fondale geologiche del tigrafici fondale prossimo e tettonici) a TorreM prossimo adiTorre Suda, e Mtale 1 Suda, . semplificazione 2 tale semplificazione dell’onda in mare apertosi può ritenere H0ritenere valida . Considerando in via preliminare. le preliminare. caratteri- Le indicazioni dei residenti (ultima settimana di no- si può valida in via Hunt, del stiche geologiche astraendo fondaledalla prossimo dissipazionea TorrediSuda, energia taledelle onde vembre) in acque basse (fondale suggeriscono come eventomarino causativo poco il 5 o il 6 di profondo È stata quindilausata antistante costa), l’equazione approssima 30 dell’articolo l’altezza H di conNandasena quella et al. (2011), dell’onda in con aperto mare la qualeHsi. associa semplificazione si può ritenere È stata quindi validausata in via preliminare. l’equazione Tab. di 30 dell’articolo 1. Nandasena Tuttavia, considerando et al. (2011), con l’energia 0delle la quale onde poten- si associa la velocità Considerando di trasporto le caratteristiche iniziale uddel 30 geologiche al fondale rapportozialmente tra il peso prossimo specifico dellacosta, rocciagli(ps r) e quello È stata quindi usata l’equazione la velocità di trasporto dell’articolo iniziale uddi al rapporto tra ilaimpattanti Torre Suda,sulla peso specifico tale semplificazione della roccia episodi (psr) e2 equello 3 risultano Nandasena etsi al. dell’acqua può(2011), ritenere con(ps valida lain ),via wqualeall’altezza preliminare. si associa del masso la (t) e all’inclinazione velo- i maggiori della piattaforma “indiziati”. Peraltro, (q).valori Essa comprende di QUK maggiori o dell’acqua (ps w ), all’altezza del masso (t) e all’inclinazione della piattaforma (q). Essa comprende anche uparametri cità di trasporto iniziale al rapporto empirici tra il quali peso il coefficiente speci- uguali di 6frizione non sono statica stati (µ) più e il coefficiente registrati da Liby di all’epi- sino ancheusataparametri d empirici quali il dicoefficiente di al.frizione statica (µ) esi il coefficiente di È stata fico della roccia (psquindi ) e quello galleggiamento l’equazione dell’acqua (Cl). Per(ps il30caso dell’articolo ), all’altezza in questione, Nandasena sodio del ponendo qet= 12-13 (2011), Novembre 0, l’equazione conèlalaquale2019. Nelle seguente: associa more di acquisire r galleggiamento (C ). Per w il caso in questione, ponendo q = 0, l’equazione è la seguente: ud al (q). del masso (t)lae all’inclinazione velocità di trasporto dellainiziale l piattaforma rapporto Essa tra ili peso dati specifico registrati della dallaroccia (psr) e quellodi Crotone, e in boa ondametrica comprende anchedell’acqua (psw), all’altezza parametri empirici del masso (7). funzione (t) e all’inclinazione delladei piattaforma (q).scala Essa Beaufort-Douglas comprende @quali il coefficiente (7). limiti della (Leder et di frizione statica anche (m) E 2 e il coefficiente − 1 di galleggiamento parametri empirici E A quali 2 @ − 1il coefficiente di al., 1998;statica frizione Haddon, (µ) 2015; Davies e Bevan, e il coefficiente di 2017), si evi- :,;
satellitari elaborate dalla National Oceanic and Atmosphere Administration, cfr. Hérincs, 2018), ha prodotto solo moderati effetti sulla costa ionica salentina. Infatti, la stazione Liby di S. Maria di Leuca ha registrato un picco massimo di stato del mare “molto mosso” il 26 settembre 2018, per cinque ore consecutive, a cui corrispondono valori di H0 pari a 1,25÷2,5 m. Come accennato Ordine Regionale dei Geologi - Puglia nell’introduzione, nei mesi successivi la stessa stazione ha registrato sei episodi di mare “agitato” e “molto agitato” (Tab. 1). Tra questi va individuato quello che ha causato il distacco dalla nicchia (già impostata dai piani di discontinuità stratigrafici e tettonici) di M1 e M2. Tabella 1 - Episodi di mare “agitato” e “mol- to agitato” registrati dalla stazione Liby della Evento giorno (durata) QUKmax Stato del mare Hs (m) rete OGIMET nell’autunno 2018. QUK è un 1 28 ottobre (10 ore) 5 (10 ore) agitato 2,5÷4 codice aeronautico internazionale (aeronau- 2 29 ottobre (12 ore) 6 (7 ore) molto agitato 4÷6 tical q-signals) utilizzato per quantificare lo 3 30 ottobre (3 ore) 6 (2 ore) molto agitato 4÷6 “stato del mare” e la corrispondente altezza 4 20 novembre (7 ore) 5 (7 ore) agitato 2,5÷4 delle onde significative Hs; nella terza colon- 5 25 novembre (2 ore) 5 (2 ore) agitato 2,5÷4 na sono riportati il valore massimo e la du- 6 28 novembre (4 ore) 5 (4 ore) agitato 2,5÷4 rata per ciascun episodio. Tabella 1 - Episodi di mare “agitato” e “molto agitato” registrati dalla stazione Liby della rete OGIMET nell’autunno 2018. QUK è un codice aeronautico internazionale (aeronautical q-signals) utilizzato per quantificare lo “stato del zamento del livello marino sono stati misurati nel porto causate da tempeste. In base alle evidenze morfologiche mare” e la corrispondente altezza delle onde significative Hs; nella terza colonna sono riportati il valore massimo e la di Crotone e, durata per ciascun episodio. quindi, nessun danno è risultato a cose o a osservate, si può inoltre ritenere che tali processi siano persone. avvenuti negli ultimi decenni. Le indicazioni dei residenti In sintesi, (ultimacondotte le ricerche settimanahannodi novembre) permesso suggeriscono di ot- comeUlteriori evento causativo il possono essere effettuate in base valutazioni 5 o il 6 tenere di Tab. un 1. Tuttavia, valore di considerando H0 calcolato l’energia in base delleal onde metodo potenzialmente so- alimpattanti sulla costa, metodo proposto da Barbano et al. (2010), basato a sua gli episodi 2 e 3 risultano pradescritto (3,6 m), i maggiori “indiziati”. paragonabile Peraltro, a quello deivalori valoridi diQUK maggiori volta suglio uguali studi 6dinon Sunamura e Horikawa (1974) relativi sono stati Hs più registrati riportati dallada Liby sino all’episodio stazione Liby (2,5÷6 delm)12-13 per Novembre il periodo2019. alla Nelledissipazione more di acquisire di energia delle onde in corrisponden- i dati registrati dalla Ilboa considerato. ondametrica metodo di Crotone, utilizzato risulta equindi in funzione promet- dei limitizadella scala Beaufort- dei fondali sabbiosi prossimi alla costa. Ciò al fine di Douglastente (Lederperet ulteriori al., 1998;sviluppi. In ogni Haddon, 2015; caso,e esso Davies Bevan, richiede 2017), si laevidenzia considerare che questoaltri termini di comparazione. Il metodo di risultato definizione della posizione iniziale deve essere considerato come preliminare e indicativo. dei blocchi, dato di questi Autori applicato al masso M1 di Torre Suda resti- non semplice determinazione. A Torre Suda, condizioni tuisce un valore di H0 pari a 7,2 m, mentre per i massi di Occorregeologiche inoltre rilevare che il terremoto favorevoli, oltre alla di freschezza magnitudo Mw delle6.8superfici verificatosi a Torre largo diSant’Isidoro Zante alle 0.54 valori compresi tra 1,9 e 8,4 m. Tali (ore italiane) del 26 Ottobre di distacco, 2018 (per il per hanno consentito qualeMla1 Protezione (e la sua Civile propaggi- nazionale, informata valori sono dal Centro comunque inferiori a quelli delle altezze delle Allerta neTsunami M2) una dell’INGV, ha diramato identificazione certa.un Al allerta finearancione di esplorare per lelecoste di Puglia onde e Calabria) estreme ha a 1,5÷2,2 Hs (Dysthe et al., 2005; H, ossia prodottopotenzialità solo onde didel lievemetodo entità nelquiGolfo proposto si è intrapresa di Taranto (Protezione una Hansom stampa Civile, comunicato et al., 2015). del 26 nuova ricerca lungo la costa di Sant’Isidoro (comune Ottobre 2016). Nove centimetri di innalzamento del livello marino sono stati misurati nel portodi Il metodo di studio di proposto è applicabile anche nel Nardò), ossia in un’area con caratteristiche Crotone e, quindi, nessun danno è risultato a cose o a persone. stratigrafico- caso del blocco calcareo disloggiato dalla massicciata strutturali simili a quelle di Torre Suda (Rossetti, 2019). frangiflutti in occasione della mareggiata del 12-13 no- In sintesi, A sudle ricerche del tratto condotte di costa hannoda permesso tempo noto di ottenere per la un valore di H diffusa 0 calcolato vembre in base ultimo al a Gallipoli, di cui si è fatto cenno scorso metodopresenza sopradescritto di massi(3,6 m), paragonabile deposti da “onde a quello dei valori (Ma- catastrofiche” di Hs riportati dalla stazione Liby nell’introduzione. Confrontando immagini aeree e satel- (2,5÷6 stronuzzi m) per il periodo e Sansò, considerato. 2000), è statoIl metodo utilizzatoun individuato risulta quindi promettente settore litari ad altaperdefinizione ulteriori riprese, rispettivamente, prima e sviluppi. In ogni caso, esso richiede la definizione della posizione iniziale dei blocchi, dato si in cui sono state definiti cinque associazioni tra massi e dopo l’evento, di potrebbero non infatti determinare le posi- posizioni iniziali (Fig. 7). semplice determinazione. A Torre Suda, condizioni geologiche favorevoli, oltre alla freschezza Per determinare delle superfici di distacco, hanno le dimensioni consentitodegliper M assi 1 (edeila5sua blocchi è propaggine M2) una identificazione stato utilizzato il criterio proposto da Blott e Pye (2008). certa. Al fine di esplorare le potenzialità del metodo qui proposto si è intrapresa una nuova ricerca lungo laI volumi costa di calcolati Sant’Isidoro dei (comune blocchi sono risultati di Nardò), ossiacompresi in un’area tracon 2 caratteristiche stratigrafico- e 4,5 m 3 , mentre le distanze delle posizioni iniziale misu- strutturali simili a quelle di Torre Suda (Rossetti, 2019). A sud del tratto di costa da tempo noto per ratepresenza la diffusa dal bordo della deposti di massi piattaforma da “onde variano da 0,8 m(Mastronuzzi catastrofiche” a 11,5 e Sansò, 2000), è stato m. Le distanze percorse dai massi per effetto dell’impat- to delle onde “estreme” sono comprese tra 0,5 m e 6 m (Mangia, 2019). In base alle evidenze di terreno, quattro dei cinque massi di Torre Sant’Isidoro sono stati spostati per saltazione, il quinto per ribaltamento (Fig. 8). Con procedimento analogo a quello utilizzato per il masso di Torre Suda e considerando lo stato iniziale di ciascun masso (vincolato o meno da superfici di disconti- nuità) e il tipo di movimento (saltazione o ribaltamento), sono stati ricavati valori di H0 compresi tra 1,3 e 4 m. In base ai dati registrati dalla boa della rete ondametrica nazionale posta al largo di Crotone, per un periodo di ritorno di 50 anni, Morucci et al. (2016) hanno calcolato un onda massima significativa (Hs) di 6,3 m. Dentale et al. (2016) hanno invece determinato valori di Hs pari a 7,5 m in base al modello ECMWF, e pari a 8,2 m in base al modello NOAA, per un periodo di ritorno di 100 anni. Si Figura 7 - Carta geologica rilevata dell’area a nord di Torre Sant’Isidoro. Legenda: a, associazione masso-posizione inizia- ritiene pertanto probabile che anche i 5 blocchi individua- le; b, “boulder field”; c, litorale sabbioso; d, calcareniti medio- ti a nord di Torre Sant’Isidoro (Fig. 7) siano stati spostati pleistoceniche; e, Calcare cretaceo. In alto a sinistra lo stralcio dalla loro posizioni iniziali per effetto di onde “estreme” della carta IGM a scala 1:25.000. - 21 -
L. Ciricugno - M. Delle Rose - C. Fidelibus - L. Orlanducci - M. Mangia: Sullo spostamento di massi costieri ... Figura 8 - Elaborazione dimensionale mediante il software 3DF Zephyr del masso di Torre Sant’Isidoro ribaltato rispetto alla posizione originaria. zioni iniziali dei blocchi spostati. Si dovranno comunque rival. Int. J. Mar. Navigation Safety Sea Transportation, acquisire notizie su eventuali operazioni di immissione 11, 303-308. di nuovi massi operati nell’arco di tempo da considera- Dentale, F., Furcolo, P., Pugliese Carratelli, E., re. Preliminari valutazioni indicano che la mareggiata ha Reale, F., Contestabile, P., Tomasicchio, G.R. (2018) – spostato diversi massi, oltre a quello trasportato nel mez- Extreme wave analysis by integrating model and wave zo della carreggiata del lungomare. La conferma di questa buoy data. Water, 10, 373 ipotesi e l’elaborazione di dati geometrico-dimensionali Dysthe, K., Krogstad, H.E., Müller, P. (2008) – Oce- fornirebbero un ulteriore, interessante, caso di studio. anic rogue waves. Annu. Rev. Fluid Mech. 40, 287-310. Guza, R.T., Thornton, E.B. (1982) – Swash oscil- RINGRAZIAMENTI lations on a natural beach. Journal of Geophysical Re- Marinella Coppola, Francesco Giuri e Valerio Nobi- search, 87 (C1), 483-491. le per la segnalazione dell’evento di Torre Suda. Fabrizio Haddon S. (2015) – Sea state and swell. MetService Congedo (MeteoSalento) e Marcello M. Miglietta (ISAC- Report, 16 pp. (https://blog.metservice.com) CNR) per le preziose indicazioni di meteorologia e fisica Hansom, J.D., Switzer, A.D., Pile, J. (2015) – Extreme dell’atmosfera. waves: causes, characteristics, and impact on coastal en- vironments and society. In: Ellis, J. T., Sherman, D. J. BIBLIOGRAFIA (eds.), Coastal and Marine Hazards, Risks, and Disasters. Barbano, M.S., Pirrotta, C., Gerardi, F. (2010) – Elsevier: Amsterdam, Netherlands, pp. 307-334. Large boulders along the south-eastern Ionian coast of Sic- Hérincs D. (2018) – Tropical storm Zorbas. Tropical ily: Storm or tsunami deposits? Mar. Geol. 275, 140-154. cyclone report, 24 pp. (http://zivipotty.hu/2018_zorbas. Blott S.G., Pye K. (2008) – Particle shape: a review pdf) and new methods of characterization and classification. Hunt I.A. (1959) – Design of seawalls and breakwa- Sedimentology, 55, 31-63. ters. Journal of Waterways and Harbours Division, ASCE Congedo F. (2018) – Autunno 2018: la stagione dei 85 (WW3), 123-152. fenomeni estremi salentini. (https://www.supermeteo. Leder N., Smirčić A., Vilibić I. (1998) – Extreme val- com/autunno-2018-la-stagione-dei-fenomeni-estremi- ues of surface wave heights in the Northern Adriatic. Ge- salentini/) ofizika, 15, 1-12. Cox, J.C., Machemehl, J. (1986) – Overload bore Lombardi M. (2015) – Studio sperimentale del moto propagation due to an overtopping wave. J. Waterw. Port incipiente di massi ciclopici al passaggio di un’onda lunga. Coast. Ocean Eng, 112, 161-163. Tesi di Laurea. Politecnico di Milano, A.A. 2014-2015 Davies H., Bevan S. (2017) – A consultative approach (relatore: Passoni G.). to charter party agreements based on virtual on time ar- Mangia M. (2019) – Studio della dislocazione di massi - 22 -
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