Strumenti di monitoraggio e lotta al punteruolo rosso delle palme - Paolo Prigione BIOGARD Division - CBC (Europe) Srl Regional supervisor ...
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Strumenti di monitoraggio e lotta al punteruolo rosso delle palme Paolo Prigione BIOGARD Division – CBC (Europe) Srl Regional supervisor pprigione@cbceurope.it
L’insetto target Punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus) Metà anni 1980 – segnalazione di danni su palme da dattero in Arabia Saudita Anni 1990 – segnalazione presenza in Egitto Fine anni 1990 – prima segnalazione in Europa (Spagna) 2004 – prima segnalazione in Italia in un vivaio a Pistoia 2005 - inclusione (n. 339) in lista europea degli insetti da quarantena (A2) 2007/365/EC – misure di contenimento e distinzione in 3 zone 2010/467/EU – ammette possibilità di considerare eradicazione come obiettivo da raggiungere a medio/lungo termine Difficoltà nel contenimento legate a: presenza di più generazioni sovrapposte nello stesso anno endofago difficoltà nel riconoscimento precoce di palme attaccate
Strumenti per una strategia di difesa integrata Ispezioni visive per un precoce riconoscimento dei sintomi di attacco Abbattimento (biotriturazione) Monitoraggio mediante trappole innescate a feromone Pratiche di contenimento meccaniche (dendrochirurgia, potatura sferica) Cattura massale Trattamenti fitosanitari con insetticidi di sintesi e biologici Biogard propone: RhynchoTrap Nematodi entomopatogeni (Steinernema carpocapsae)
RhynchoTrap Trappola per il monitoraggio e la cattura massale Secchio rosso preforato dotato di coperchio preforato e imbuto interno per evitare la risalita degli individui catturati Erogatore contenente feromone [(4S, 5S)-4-methyl-5-nonanol] + attrattivo alimentare (bustina di plastica trasparente), da sostituire con uno nuovo ogni 10-15 settimane 1. Infilare l’imbuto 2. Riempire il secchio fino a ca. 2 3. Incastrare l’erogatore tra il 4. Interrare la trappola, bianco convogliatore cm di distanza dal bordo bordo del secchio e il lasciando scoperte le 3 nel secchio inferiore dell’imbuto con acqua coperchio all’interno del fessure trapezoidali ai lati saponata, acqua + olio o olio secchio. Non bagnare e non del secchio (usare saponi e olii senza forte forare l’erogatore! odore)
RhynchoTrap Vantaggi: Consente un precoce rilevamento della presenza del punteruolo Cattura più femmine che maschi Domanda più frequente: Le trappole possono contribuire alla diffusione dell’insetto, portando a un aumento del numero di palme attaccate? Risposta: No, se disposte in modo appropriato!
RhynchoTrap - Cattura massale (Marche, 2008-09) Al fine di eliminare quanto più individui (soprattutto femmine) possibile: installazione n° 40 RhynchoTrap in zona ad elevata densità di vivai (sub- area all’interno di zona infestata) controllo settimanale trappole e rimozione di individui catturati dissezione femmine catturate in laboratorio per verificare se avessero già ovideposto Distanza media tra trappole: 55 m Linea di trappole interrotta a ca. metà da ca. 300 m
RhynchoTrap - Cattura massale: Risultati Anno N° totale individui catturati 2008 160 2009 579 In entrambi gli anni di cattura massale sono state catturate più femmine che maschi. Tutte le femmine catturate si erano già accoppiate (spermateca piena), ma nessuna aveva già ovideposto! Considerando che ogni femmina depone mediamente 300 uova, si comprende l’importanza della cattura massale per limitare la diffusione dell’insetto e delle nuove infestazioni.
% di infestazione in vicinanza delle trappole Nell’area a cattura massale (durata: 2 anni): % di infestazione elevata SOLO per palme a 0 m di distanza da trappola (trappola posta immediatamente sotto la palma) % di infestazione nettamente inferiore già per palme a 5-10 m di distanza da trappola a 20 m di distanza % di infestazione ancora più bassa e comparabile a quella riscontrata a 50 m di distanza da trappola % di palme infestate nell’area di cattura massale è paragonabile a % media di infestazione di tutta la zona infestata. Nardi et al. (2011) concludono che la cattura massale non porta a un aumento dell’infestazione. Nardi S., Ricci E., Lozzi R., Marozzi F., Ladurner E., Chiabrando F., Granchelli L., Verdolini E., Isidoro N., Riolo P. (2011) Control of Rhynchophorus ferrugineus (Olivier, 1790) according to EU Decision 2007 365 CE in the Marche region (Central-Eastern Italy). OEPP/EPPO Bulletin 41, 1–13.
Nematodi entomopatogeni – Modo di azione • appartengono al genere Steinernema • sono metazoi multi-cellulari (macrorganismi) e quindi non necessitano di registrazione • presenti in natura in modo ubiquitario nel terreno • meccanismo di controllo biologico intermedio tra patogeni microbici (simbiosi mutualistica con batteri del genere Xenorhabdus per Steinernematidi) e predatori/parassiti
Nematodi entomopatogeni – Modo di azione •Infezione da parte di “Dauerlarven”: la larva di 3° età penetra nell’ospite direttamente attraverso la cuticola o attraverso aperture naturali (apertura anale, spiracoli respiratori) •Rilascio di batteri simbionti che si moltiplicano rapidamente e portano a morte l’ospite nell’arco di 2-3 giorni •Moltiplicazione dei nematodi: i nematodi si nutrono di batteri e tessuti pre-digeriti dell’ospite e si moltiplicano •Rilascio di nuove “Dauerlarven”: dopo 2-3 settimane le larve di 3° età si mettono alla ricerca di un nuovo ospite Foto: A. Reggiani
Nematodi entomopatogeni – Modo di azione
Steinernema carpocapsae : prime esperienze ottima efficacia nella lotta a Paysandisia archon (Nardi et al., 2009, IOBC/wprs Bulletin 45, 375 - 378) risultati promettenti contro punteruolo ottenuti in Spagna in prove con infestazione artificiale buona efficacia contro punteruolo in vivaio con infestazione naturale Prova preliminare eseguita in collaborazione con Dr Ucciero (Servizio Fitosanitario Regione Campania) e Giardini e Paesaggi S.a.s., Mugnano di Napoli (NA) Mortalità da N° vivi N° morti nematodi (%) Larve 8 36 81.8 Pupe 0 0 - Adulti 0 5 100 Attrezzatura: pompa a pressione da 2 l; Volume di bagnatura: 7.5 l/palma; Dosaggio: 50 mln/palma. Data intervento: 2 aprile 2008 (temp. = 24°C; U.R. = 30%); Data rilievo: 22 aprile 2008 … e su palme alte con infestazione naturale?
Premessa: misure di contenimento – Marche 2007: abbattimento + biotriturazione di palme infestate Reticenza di enti pubblici e privati, ritardi nell’abbattimento con conseguente aumento di diffusione del punteruolo 2008: tasso di incremento infestazione 2007/2008 = 6 (tasso di incremento=n. palme infestate fine 2008/n. palme infestate fine 2007) 2009: possibilità per enti pubblici e privati di scegliere tra abbattimento + biotriturazione oppure risanamento mediante strategia di difesa integrata, consistente in: 1. potatura sferica della palma infestata e biotriturazione del materiale di potatura 2. lavaggio con acqua 3. 1 trattamento subito dopo potatura con nematodi entomopatogeni e/o agrochimici ammessi per l’impiego 4. 3 trattamenti aggiuntivi a 30, 60 e 180 gg dalla potatura con nematodi entomopatogeni e/o agrochimici ammessi per l’impiego
Approccio integrato – prove 2008 Materiale: palme di >10 anni di età con primi sintomi di attacco N. piante / tesi: 3 , n. interventi / tesi: 1 Epoca intervento: luglio – ottobre 2008 Rilievi: conteggio n° individui rimossi alla potatura e conteggio n° individui vivi e morti all’abbattimento (20 gg dopo trattamento) Media tot. % Media Media rimossi individui Tesi individui/ mortalità da con rimasti dopo palma trattamento potatura potatura S. carpocapsae 504 20 404 56.4% Chlorpyrifos + azadiractina 221 42 129 33.3%
Approccio integrato – prove 2008 Efficacia complessiva strategia integrata (potatura + 1 singolo intervento con insetticidi) Tesi Media Min. Max. S. carpocapsae 65.0 61.1 100 Chlorpyrifos 54.7 36.7 75.0 + azadiractina Osservazioni Elevata variabilità nel n. di individui rimossi mediante potatura Elevata variabilità nel n. di individui presenti all’interno di palme con “primi” sintomi di attacco
Approccio integrato – prove 2009 Efficacia complessiva strategia integrata (potatura + 2 interventi con insetticidi) Tesi Media Min. Max. S. carpocapsae 75 71 79 S.carpocapsae 71 59 81 + chitosano Acetamiprid 89 86 93 + bifenthrin Osservazioni L’aggiunta di chitosano non ha portato ad alcun aumento dell’efficacia dei nematodi Migliore efficacia del chimico rispetto a nematodi contro larve e adulti liberi; migliore efficacia dei nematodi contro larve, pupe e adulti imbozzolati, presenti in numero elevato nelle palme infestate Elevata variabilità nel n. di individui presenti all’interno di palme con “primi” sintomi di attacco
Approccio integrato – prove 2010 Materiale: palme di >10 anni di età con primi sintomi di attacco N. piante / tesi: 3, n. interventi / tesi: 1 Epoca di intervento: autunno 2010 Rilievi: conteggio n. individui rimossi alla potatura e conteggio n. individui vivi e morti all’abbattimento (20 gg dopo potatura) Media tot. Media individui Media % rimossi con Tesi individui/ rimasti dopo mortalità da potatura palma potatura trattamento S. carpocapsae + 751 73 208 69% azadiractina
Approccio integrato – prove 2010 Efficacia complessiva strategia integrata (potatura + 2 interventi con insetticidi) Tesi Media Min. Max. S. carpocapsae + 92 91 93 azadiractina Osservazioni Considerevole omogeneità nei risultati ottenuti e ottima efficacia dell’approccio integrato.
Approccio integrato – prove 2008-10 Potatura Trattamento Abbattimento Conteggio Larva morta da nematodi (a sx) e pupa e adulto parassitizzati (centro e dx)
Misure di contenimento - Marche Tasso incremento infestazioni 2007 – 2008: 6 (con introduzione della possibilità di 2008 – 2009: 5.7 risanamento tramite strategia integrata e dopo 2 anni di cattura massale) 2009 – 2010: 1.2 Conclusioni Sia le trappole di monitoraggio e cattura massale sia i nematodi entomopatogeni sono validi strumenti da inserire nelle strategie di difesa integrata contro il punteruolo rosso delle palme.
Steinernema carpocapsae – modalità di impiego Dosaggio: 0.5-50 mln di nematodi/palma (secondo le dimensioni) Volume di bagnatura: 0.5-20 L / pianta (secondo le dimensioni) Concentrazione soluzione: almeno 2 mln nematodi / L acqua Conservazione: in frigorifero (4-5°C); non congelare il prodotto!!!
Ringraziamenti Dr.ssa Paola Riolo & Co. Università Politecnica delle Marche. e-mail: p.riolo@univpm.it Dr. Sandro Nardi & Co. ASSAM Marche. e-mail: nardi_sandro@assam.marche.it a voi per la vostra attenzione!
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