Statuto dell'associazione denominata "Istituto Ambasciatori Mariani"
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Statuto dell'associazione denominata “Istituto Ambasciatori Mariani” Costituzione È costituita l'associazione religiosa cattolica denominata “Istituto Ambasciatori Mariani” con sede c/o il convento dell'Ordine dei Servi di Maria sito in Via Cesare Battisti 6, CAP 50122, Firenze. Scopi L'istituto è a carattere volontario, si propone di diffondere la venerazione, il culto e la dottrina, riguardante la Beata Vergine Maria, quale “speciale rifugio madre singolare e propria signora”, seguendo gli elementi fondamentali della spiritualità, attraverso la cultura e l'arte cattolica con la realizzazione di centri o sezioni, in Italia ed all'estero secondo le normative vigenti in ciascun stato. In particolare, gli scopi dell'istituto sono: • Diffondere il culto della Vergine Maria, Madre di Dio e Serva del Signore; • Realizzare centri di educazione culturale per la diffusione del culto della Beata Vergine Maria nell'arte sacra, musicale e sociale; • Collaborare con le diocesi, anche in campo internazionale, alla realizzazione di programmi pastorali, missionari e culturali in campo mariano; • Collaborare con la chiesa cattolica alla cura ed alla manutenzione e restauro di opere d'arte, delle chiese, dei conventi e dei monasteri; • Organizzare riunioni di preghiera, ritiri spirituali, momenti di riflessione e formazione, pellegrinaggi e gite, viaggi missionari, incontri ed eventi culturali ed artistici, manifestazioni, mostre e conferenze, promuovendo anche, eventuali pubblicazioni; • Esercitare individualmente o in gruppo, la carità e l'assistenza verso i poveri e gli anziani, sia laici che religiosi, e verso tutti coloro che vivono in condizioni di disagio fisico, mentale e sociale; • Collaborare all'archiviazione dei documenti e catalogazione dei testi presenti negli archivi e promuovendo anche ricerche ed iniziative collegate a tali settori; • Promuovere la cultura della pace, della non violenza e della tolleranza in qualità di ambasciatori di pace e di amore fraterno tra tutti gli esseri del mondo, favorendo il dialogo ecumenico e la convivenza tra i popoli. Al fine di realizzare gli scopi previsti, l'istituto potrà organizzare seminari di studio, convegni, incontri socioculturali, viaggi e mostre di vario contenuto, in collaborazione con le istituzioni, sia italiane che straniere, con altri enti ed associazioni religiose, con gli enti locali, le scuole, le università, in particolare con le università pontificie. Primaria finalità dell'istituto è di divulgare ed approfondire teologicamente e pastoralmente la dottrina mariana nel mondo, elargendo, assegnando o promuovendo borse di studio a presbiteri, religiosi e religiose, ma anche a laici, in collaborazione
con la pontificia facoltà teologica Marianum di Roma o altri istituti. L'istituto punta alla formazione di nuovi ambasciatori mariani nel mondo cattolico. Questi ambasciatori mariani, mediante una formazione mariana specifica, saranno valide guide spirituali per le comunità laiche mariane o nelle attività pastorali mariane nelle rispettive diocesi. Sede Per l'adempimento dei suoi scopi l'istituto intende avvalersi di sedi periferiche dislocate (ambasciate mariane) in Italia e all'estero. La sede legale dell'istituto ambasciatori mariani è in Firenze alla Via Cesare Battisti n. 6 presso il convento dei frati dei Servi di Maria. Tale sede su delibera esplicita dell'assemblea potrà essere trasferita su tutto il territorio nazionale o all'estero. La sede distaccata (ambasciata mariana) è parte totalmente integrante e dipendente dell'istituto, cioè senza autonomia giuridica patrimoniale, ma dotata di mera autonomia amministrativa all'atto della costituzione. Socio ordinario, associato e cooperatore Il consiglio direttivo nomina il referente responsabile del quale determina compiti e responsabilità. Possono essere ammessi a far parte dell'istituto, a giudizio insindacabile del consiglio direttivo, tutti coloro, religiosi e laici, che ne condividono gli scopi. Per l'iscrizione all'istituto è necessario rivolgere una domanda per iscritto al consiglio direttivo il quale, attraverso il presidente, comunicherà l'ammissione al socio ordinario o all'associato. Il socio ordinario ha diritto di voto su tutte le questioni riguardanti le attività dell’Istituto, mentre l’associato non ha diritto di voto e fa semplicemente parte dell’Istituto. È espressamente esclusa la temporaneità della partecipazione alla vita associativa. I soci ordinari e gli associati che non avranno presentato per iscritto le proprie dimissioni entro il 30 ottobre di ogni anno saranno considerati associati anche per l'anno successivo ed obbligati al versamento della quota annuale di associazione. I soci fondatori sono esclusi dal pagamento della quota associativa. La quota associativa sarà stabilita annualmente dal consiglio direttivo dell'istituto. Gli associati hanno i seguenti diritti: • Ricevere un'adeguata formazione religiosa; • Partecipare alle iniziative socioculturali e religiose dell'istituto; • Tenere una condotta, sia nella comunità religiosa che nella vita civile e sociale, moralmente irreprensibile; • Attenersi alle direttive stabilite dal consiglio direttivo; • Collaborare, nei limiti della loro disponibilità, alle opere di volontariato promosse dall'istituto; • Partecipare agli incontri; • Versare la quota annuale di iscrizione nei termini; • Per i soci ordinari, partecipare alle assemblee per la nomina delle cariche sociali;
• Per i soci ordinari, partecipare alle assemblee per l'approvazione del bilancio. La qualifica di socio ordinario o di associato si perde: • Per recesso, da comunicare a mezzo di raccomandata al consiglio direttivo dell'istituto; • Per esclusione, stabilita dal consiglio direttivo, nel caso in cui il soggetto abbia tenuto comprovati comportamenti contrari agli scopi sociali; • Per il mancato pagamento della quota annua di iscrizione. Il rigetto della istanza non deve essere motivato e non è appellabile. Patrimonio Il patrimonio dell'Istituto è costituito: • Dal pagamento delle quote di iscrizione annuali; • Dalle libere offerte sia degli associati che dei non iscritti; • Da donazioni, successioni o acquisti a qualsiasi titolo; • Dai proventi delle attività svolte. Il consiglio direttivo dell'istituto, qualora ciò non sia incompatibile con la realizzazione degli scopi associativi specifici, può inoltre deliberare aiuti anche economici a favore di altri enti religiosi o che si propongono scopi benefici. Organi Gli organi dell'istituto sono: • Il consiglio direttivo; • L'assemblea dei soci ordinari; • I revisori contabili. Assemblea L'assemblea è costituita dai soci ordinari esclusivamente. L'assemblea è valida in prima convocazione se è presente la maggioranza dei soci, in seconda convocazione qualunque sia il numero dei presenti. Sono ammesse deleghe tra i soci in misura non superiore a quattro per socio ordinario presente. Ogni socio ordinario esercita il diritto di voto ed esprime un solo voto. Le assemblee deliberano a maggioranza dei presenti, tenendo conto anche delle deleghe. Convocazione dell’assemblea L'assemblea è convocata in via ordinaria entro il primo quadrimestre di ogni anno. L'assemblea si riunisce in via straordinaria per iniziativa del presidente o qualora ne faccia richiesta il consiglio direttivo o il dieci per cento dei soci. La convocazione dell'assemblea avviene mediante comunicazione via e-mail agli interessati, almeno otto giorni prima della data fissata per l'assemblea. La convocazione deve contenere: • L'indicazione della sede in cui si terrà l'assemblea; • Il giorno e l'ora della prima e della seconda convocazione; • L'ordine del giorno della riunione.
Si ricorda che la seconda convocazione può essere fissata ad almeno un'ora di distanza dalla prima. Compiti dell’assemblea L'assemblea ha il compito di: • Raccomandare al consiglio direttivo orientamenti di carattere generale sulle attività dell'istituto; • Deliberare su tutti gli argomenti ad essa sottoposti dal consiglio direttivo, ivi comprese le proposte di modifiche statutarie e l'approvazione dei regolamenti. • Eleggere il consiglio direttivo. Consiglio direttivo Il consiglio direttivo è composto da un minimo di tre membri. I membri del consiglio direttivo sono il presidente, il segretario e il tesoriere, e rimangono in carica per il tempo determinato dall'assemblea. Il consiglio direttivo è convocato dal presidente in via ordinaria almeno una volta l'anno, ed in via straordinaria, ogni qualvolta lo ritenga necessario; è convocato altresì quando ne facciano richiesta almeno due dei suoi componenti. La convocazione è fatta mediante avviso inviato via e-mail all'indirizzo di posta elettronica dell'interessato, almeno otto giorni prima di quello fissato per la riunione; in caso di urgenza, tale termine può essere ridotto a tre giorni, ma comunque deve essere comunicato tramite e-mail. Per la validità delle adunanze è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti del consiglio direttivo. Il consiglio direttivo delibera a maggioranza semplice. A parità di voti, il voto del presidente vale il doppio. Compiti del consiglio direttivo Il consiglio direttivo ha compiti di ordinaria e straordinaria amministrazione. Stabilisce di anno in anno la quota di adesione, per l'anno successivo, dandone comunicazione in sede di approvazione del bilancio preventivo. Il consiglio direttivo nomina tra i propri membri il presidente, il segretario ed il tesoriere. Tutte le suddette cariche, compresa quella del presidente, durano in carica per il tempo stabilito in sede di nomina e sono tutte onorarie e gratuite. Entro il 28 febbraio di ciascun anno il consiglio direttivo è convocato per la predisposizione del bilancio consuntivo dell'esercizio chiuso il 31 dicembre dell'anno precedente e dello schema di bilancio preventivo dell'anno in corso. I bilanci devono restare depositati presso la sede generale dell'istituto (ambasciata generale mariana), a disposizione dei soci ordinari nei quindici giorni precedenti la convocazione dell'assemblea. Il consiglio direttivo può nominare commissioni speciali, anche esterne, per l'esame e lo studio di problemi specifici, e può attribuire titoli onorifici (le Pleiadi Mariane sono un esempio di titolo onorifico), secondo le modalità dallo stesso stabilite. Presidente Il presidente dell'istituto è nominato per la prima volta con atto costitutivo dell'istituto, e per le successive dal consiglio direttivo tra i suoi membri, e rappresenta legalmente l'istituto tanto nei rapporti interni quanto in quelli esterni. Presiede
l'assemblea ed il consiglio direttivo e dà esecuzione alle relative deliberazioni. Sovrintende al funzionamento dell'istituto e adempie a tutte le altre funzioni che sono a lui affidate dal presente statuto ed a quelle che gli siano delegate dai componenti organi sociali. Ha la facoltà di delegare ad altri componenti dell'istituto l'esecuzione di vari adempimenti. In caso di impedimento del presidente, ne esercita le funzioni il segretario o un membro del consiglio direttivo da lui delegato. Il presidente rimane in carica per il tempo determinato in sede di nomina. Segretario Il segretario redige i verbali delle riunioni del consiglio e dell'assemblea, che firma insieme con il presidente, cura il disbrigo della corrispondenza e la tenuta e la conservazione di atti e verbali, dello schedario degli iscritti, dell'inventario. Il segretario rimane in carica per il tempo determinato in sede di nomina. Tesorerie Il tesoriere è scelto dal consiglio direttivo e cura la tenuta del registro contabile, svolge le mansioni di cassiere e coopera con il consiglio direttivo per la predisposizione dello schema di bilancio preventivo e del conto consuntivo. Revisori contabili I revisori contabili sono nominati dal consiglio direttivo in numero di due tra i soci; essi durano in carica non oltre la durata del consiglio direttivo. I revisori contabili posso partecipare senza diritto di voto alle riunioni del consiglio direttivo, verificano la regolare tenuta della contabilità dell'istituto e dei relativi libri e danno pareri sui bilanci. Personale Per l'assolvimento dei propri compiti l'istituto può disporre di proprio personale, il cui rapporto di lavoro è disciplinato da apposito regolamento. Bilancio L'esercizio si chiude al 31 dicembre di ogni anno. Il consiglio direttivo deve redigere il bilancio di esercizio. Entro il 30 aprile il consiglio direttivo sottoporrà all'assemblea il bilancio consuntivo relativo all'anno precedente ed entro il 31 dicembre il bilancio preventivo relativo all'anno successivo. Modifiche statutarie Le proposte di modifiche dello statuto sono presentate dal consiglio direttivo all'assemblea dei soci che le approva a maggioranza. Scioglimento dell’associazione La durata dell'istituto è illimitata. L'istituto si estingue, quando il patrimonio è divenuto insufficiente rispetto agli scopi. Tuttavia, il suo scioglimento potrà essere in ogni tempo deliberato da un'assemblea straordinaria, appositamente convocata che delibererà a maggioranza con la presenza dei ¾ (tre quarti) degli iscritti aventi diritto
al voto. Firmato: Makiko Inomata Luna Alessandra Albano Vincenzina Prestipino Ryo Samuele Albano Emanuele Albano Firenze li, 01 gennaio 2021
Puoi anche leggere