Sistemi informativi per i beni culturali - Prof. Pierluigi Feliciati a.a. 2018/19 - Portale docenti
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Sistemi informativi per i beni culturali Prof. Pierluigi Feliciati a.a. 2018/19 Modulo 2-1 – dalla scheda di catalogo al sistema sul web
Obiettivi e strumenti per comunicare beni culturali sul web Il quinto principio di qualità del manuale MINERVA afferma che un sito web culturale di qualità deve «selezionare, digitalizzare, indicizzare, presentare e controllare i contenuti per creare un sito Web efficace per tutti gli utenti» http://www.minervaeurope.org/publications/qualitycriteria-i.htm Le presentazioni di contenuti culturali realizzate in digitale e destinate al web assumono sempre più spesso una rilevanza istituzionale e un forte profilo pubblico: musei, archivi, biblioteche e istituzioni culturali vi fanno volentieri ricorso. Una mostra digitale non sostituisce una mostra reale, come un catalogo digitale non completa la tutela e un inventario d'archivio online non soddisfa tutti gli utenti, ma tutti questi hanno il vantaggio di essere disponibili senza tempo e senza luogo, per tutti (prima, durante e dopo la fruizione reale, se possibile, o comunque pronti in caso di emergenza) 2
Edificare informazione Ogni presentazione di contenuti virtuale dovrà poggiare su un’architettura (dal termine inglese information architecture), che costituisce la struttura organizzativa logica e semantica delle informazioni, dei contenuti, dei processi e delle funzionalità del progetto. L’architettura delle informazioni è il cuore di un qualsiasi progetto di interaction design. Integrando informazioni e processi, svolge un ruolo chiave nel definire il reale grado di fruibilità e di usabilità da parte dell’utente finale. Comprende l’analisi, la scelta e la progettazione degli strumenti tecnici e culturali per l’organizzazione, la catalogazione, la ricerca, la navigazione e la presentazione di contenuti e dati. 3
Cosa è un database (in 4 slides) un database è una raccolta di dati permanenti, gestita da un elaboratore e suddivisa in: Metadati o schema: definizioni che ci dicono quali regole valgono sui dati, quali valori possono essere validi (vincoli di integrità), come i dati sono strutturati e collegati tra loro. Lo schema può cambiare nel tempo, non ha alcun vincolo con i programmi che accedono al database e deve essere definito prima dei dati. Dati: rappresentazione (astrazione) dei fatti, ma può anche includere previsioni, supposizioni ed ipotesi conformi ai Metadati (o schema). I dati sono organizzati in insiemi omogenei (stessa struttura) e sono collegabili con altri insiemi. Il modello dei dati è un insieme di astrazioni che descrivono le associazioni tra i dati. 5
Tipi di database Le basi di dati possono avere varie strutture, tipicamente: 1. gerarchica (rappresentabile tramite un albero - anni sessanta), 2. reticolare (rappresentabile tramite un grafo - anni sessanta), 3. relazionale (attualmente il più diffuso, rappresentabile mediante tabelle e relazioni tra esse - anni settanta), 4. ad oggetti (estensione alle basi di dati del paradigma "Object Oriented", tipico della programmazione a oggetti - anni ottanta), 5. semantica (rappresentabile con un grafo relazionale - inizio anni duemila). Un requisito importante di una buona base dati consiste nel non duplicare inutilmente le informazioni in essa contenute: questo è reso possibile dai gestori di database relazionali, che consentono di salvare i dati in tabelle che possono essere collegate. 6
Come creare, gestire e interrogare dati? Data Base Management System. Sistema centralizzato (programmi coordinati) o distribuito (rete) che permette di memorizzare, modificare ed estrarre informazioni da un database: Garantisce l'integrità dei dati (unica raccolta di dati anziché copie distinte scoordinate che potrebbero causare duplicazioni, ridondanze). Organizza le informazioni del database secondo la struttura di un database gerarchico, di un database di rete o di un database relazionale. Garantisce l'accesso alle informazioni solo a persone autorizzate, p.e. tramite una password. Un DBMS oltre a stabilire schemi organizzativi e di controllo, rende le informazioni accessibili agli utenti, tramite query. Structured Query Language, linguaggio di interrogazione strutturato. SQL, oltre a creare tabelle bidimensionali permette la formulazione di query (interrogazioni) sulle relazioni (tabelle). SQL e' il linguaggio piu' utilizzato per definire database. 8
Il data base relazionale L'assunto fondamentale del modello relazionale è che tutti i dati sono rappresentati come relazioni; i dati sono manipolati con gli operatori dell'algebra relazionale. Il modello relazionale consente al progettista di database di creare una rappresentazione consistente e logica dell'informazione. La consistenza viene ottenuta inserendo nel progetto di database appropriati vincoli, normalmente chiamati schema logico. Un attributo è una coppia ordinata di "nome di attributo" e "nome di tipo", mentre un valore di attributo è un valore specifico valido per quel tipo di dato. Una relazione consiste di una testata e di un corpo, dove la testata è un insieme di attributi e il corpo è un insieme di n valori possibili. La tabella è la rappresentazione grafica normalmente accettata per rappresentare la relazione. 9
Strutture e ipermedia 11
Un CMS open per i siti web Wordpress https://it.wordpress.com/ (disponibile una piattaforma in UniMC) 12
Un CMS specializzato per gli scientific journals OJS - Open Journal System http://pkp.sfu.ca/ojs/ 13
Un CMS italiano per mostre virtuali Il progetto MOVIO (ICCU + Fondazione Telecom Italia) ha realizzato dal 2012 un kit per la realizzazione di mostre virtuali online, costituito da: • un software open source denominato CMS MOVIO per la realizzazione di mostre virtuali online • la versione di CMS MOVIO per mobile (microsito), per smartphone iPhone e Android, e per iPad • la versione App (iMOVIO) per le piattaforme mobile più diffuse • tutorial online e formazione in presenza all’uso di CMS MOVIO, CMS MOVIO per mobile e iMOVIO e all’implementazione delle linee guida sulla realizzazione di mostre virtuali online 14
Mostra virtuale Una mostra virtuale online è una raccolta ipermediale fruibile sul web, composta da oggetti digitali: legati tra loro da un tema, un argomento interdisciplinare, un concetto, un’idea, un anniversario, un evento speciale, una persona fisica ecc. catturati in 2D o resi tridimensionali memorizzati talvolta in reti distribuite resi fruibili attraverso le potenzialità 15 offerte dalla tecnologia corrente http://www.otebac.it/index.php?it/320/mostre-virtuali-online-linee-guida-per-la-realizz attraverso un’architettura di sistema azione
Mostre virtuali e realtà Le mostre virtuali sono spesso generate da eventi reali, anche se danno luogo a prodotti autonomi per l’uso del linguaggio web che è loro proprio. Ci sono anche mostre che nascono direttamente per il web e si svolgono esclusivamente in ambiente virtuale (web generated exhibitions), come nel caso di: • mostre realizzate da soggetti culturali con scarse risorse o privi di spazi espositivi che affidano al mezzo informatico la possibilità di valorizzare e far conoscere il proprio patrimonio • mostre realizzate da privati (collezionisti, artisti, musicisti ecc.) che realizzano percorsi espositivi sul web con contenuti e oggetti digitali propri • “mostre impossibili”, dove convergono in un unico spazio virtuale opere raccolte in ordine sparso in diverse istituzioni e che non potrebbero mai essere raccolte fisicamente in un unico luogo • oggetti o installazioni che non potrebbero essere mai esposti, essendo nati in ambiente digitale (born digital). 16
Modello di architettura logico-informativa dei sistemi di ricerca e dei portali content provider locale Service provider nazionale o internazionale deposito server di metadati Architetture logiche, Modello grafico logiche di del sito, layout scheda di ricerca e di pagine, catalogo interrogazione, maschere query, Tagging, pagine risultati Ranking Database relazionale
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