Sistema di sorveglianza sui determinanti di salute nella prima infanzia - Sintesi dei risultati

Pagina creata da Matteo Di Martino
 
CONTINUA A LEGGERE
Sistema di sorveglianza sui determinanti di salute nella prima infanzia - Sintesi dei risultati
Sistema di sorveglianza
sui determinanti di salute
   nella prima infanzia

    Sintesi dei risultati
Premessa __________________________________________________________
   Il tema dell’Early Childhood Development (ECD) è stato oggetto di crescente attenzione offrendo solide basi
scientifiche a sostegno del ruolo cruciale giocato dal periodo prenatale e dai primi anni di vita nel creare le
condizioni per un sano sviluppo dei bambini e ridurre le diseguaglianze socio-economiche e di salute.
   Alla luce di ciò il Ministero della Salute/CCM ha promosso e finanziato un’Azione Centrale per realizzare un
nuovo Sistema di Sorveglianza sui determinanti di salute nella prima infanzia promossi dal Programma
GenitoriPiù. Il coordinamento è stato affidato all’Istituto Superiore di Sanità che ha coordinato anche il
precedente studio pilota conclusosi nel 2016.
   Il nuovo Sistema di Sorveglianza è stato inserito nel DPCM del 2017 che          Figura 1 - Determinanti indagati
identifica i Sistemi di Sorveglianza e i Registri Nazionali cui le Regioni dovranno  Assunzione di acido folico
                                                                                     Consumo di tabacco
gradualmente aderire. La finalità è quella di raccogliere informazioni su alcuni
                                                                                     Consumo di bevande alcoliche
determinanti di salute del bambino da prima del concepimento a 2 anni di vita        Allattamento
(Figura 1) per produrre indicatori, in parte richiesti dalla Organizzazione          Lettura precoce ad alta voce
Mondiale della Sanità e/o dai Piani Nazionali e Regionali della Prevenzione, che     Esposizione a schermi
consentano confronti territoriali e intertemporali.                                  Posizione in culla
                                                                                     Vaccinazioni
   Di seguito vengono presentati, dopo alcuni cenni sugli aspetti metodolo-          Incidenti domestici
gici, i principali risultati della prima edizione della rilevazione.                Utilizzo del seggiolino in auto

Cenni metodologici e partecipazione alla rilevazione_____________________
    La popolazione in studio è rappresentata dalle mamme di bambini fino ai 2 anni di vita portati presso i centri
vaccinali (CV) per effettuare le vaccinazioni.
    La rilevazione si caratterizza come un’indagine di tipo campionario, finalizzata a produrre stime
rappresentative a livello regionale e, per alcune regioni, anche a livello di ASL.
    La raccolta delle informazioni avviene attraverso un questionario anonimo, disponibile in più lingue,
autocompilato dalle mamme presso i CV, con il supporto degli operatori, in occasione di una delle seguenti
sedute vaccinali: 1a, 2a, 3a dose DTP-esavalente e 1a dose MPRV.                   Figura 2 – Materiale informativo
    Tutti i professionisti coinvolti nella Sorveglianza vengono formati sia sulle
tematiche indagate sia sugli aspetti più propriamente metodologici della
rilevazione.
    La Sorveglianza prevede inoltre la diffusione di materiale informativo
multilingue sui determinanti indagati, come la brochure per i genitori consegnata
alla mamma dopo la compilazione del questionario e i poster per i CV e i Pediatri
di Libera Scelta (Figura 2).
    Nella prima edizione della rilevazione sono state
intervistate, tra dicembre 2018 e aprile 2019,                        Figura 3 – Tasso di partecipazione per regione
complessivamente 29.492 mamme nelle 11 regioni che ad
                                                                                                                   98,8%
oggi hanno aderito alla Sorveglianza: Piemonte, Valle                   99,4%

d’Aosta, Provincia Autonoma (PA) di Trento, Marche,                     97,8%
Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e
Sardegna. Il tasso di partecipazione ha superato il 95% in                                                       95,5%
tutte le regioni (Figura 3).
    Nei successivi paragrafi vengono illustrati i principali                             98,1%
risultati relativi ai determinanti indagati. Oltre al dato                                                                  97,5%
                                                                                                 96,8%
relativo alle 11 regioni, per alcuni indicatori è stato riportato           98,6%
                                                                                                         99,5%
anche il dato della Toscana, che partecipa alla Sorveglianza
                                                                                                                 98,9%
attraverso i risultati dell’Indagine sul percorso nascita già
attiva sul proprio territorio, coordinata dal Laboratorio
Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di                                                                    99,0%
Pisa.                                                              Tasso di partecipazione = 97,7%

                                                            2
Assunzione di acido folico _________________________________
   La salute e il benessere del bambino dipendono anche dai comportamenti dei genitori nel periodo
periconcezionale. L’assunzione quotidiana di 0,4 mg di acido folico (vitamina B9) da quando la coppia comincia
a pensare a una gravidanza fino alla fine del terzo mese di gestazione, protegge il bambino da gravi
malformazioni congenite come i difetti di chiusura del tubo neurale (es. spina bifida, anencefalia).

Assunzione di acido folico
                                                                                         Sebbene la quasi totalità delle mamme (oltre il 97%) abbia assunto
                  2,7%                                appropriata
                                                      non appropriata
                                                                                     acido folico in occasione della gravidanza, poco più di un quinto di
                                                      non assunto                    loro (21,7%) lo ha fatto in maniera appropriata per la prevenzione delle
                                  21,7%                                              malformazioni congenite. La grande maggioranza (75,6%) ha assunto
                                                                                     l’acido folico in maniera inappropriata, prevalentemente a gravidanza
                                                                                     già iniziata, vanificando l’effetto preventivo; non lo ha assunto
                                                                                     affatto il 2,7% delle mamme.
        75,6%

                                                                                     Assunzione appropriata di acido folico (%)
    La percentuale di mamme che ha
riferito di aver assunto acido folico                                                                                                                                                                                                                     35,7
                                                                                                   26,4 26,0 25,9                                                                                                        29,9
appropriatamente in epoca perinatale                                                                                                                                                                       24,4                      22,6 21,8
                                                                                                                                                            19,6 22,2 16,7 17,5
varia, nelle regioni coinvolte nella                                                 %
Sorveglianza, dal 16,7% in Campania al
29,9% in Calabria. La prevalenza risulta

                                                                                                                                                                                                                                     Sicilia
                                                                                                                                         PA Trento

                                                                                                                                                                                       Campania

                                                                                                                                                                                                  Puglia

                                                                                                                                                                                                                          Calabria
                                                                                                   Piemonte

                                                                                                                     Val d'Aosta

                                                                                                                                                            Marche

                                                                                                                                                                             Lazio

                                                                                                                                                                                                                                               Sardegna
                                                                                                                                                                                                            Basilicata

                                                                                                                                                                                                                                                           Toscana *
pari al 35,7% in Toscana, dai risultati
dell’Indagine sul percorso nascita
condotta nella regione.
                                                                                         *Dati dell’Indagine sul percorso nascita in Toscana

Assunzione appropriata di acido folico (%) – Solo gravidanze programmate o non escluse
                                                                                                                                                                                         Anche considerando solo le mamme
                                                                                                                                                                                     che hanno riferito di aver programmato
                                                                                                      35,5                                                    38,8                   o comunque non escluso la possibilità di
    30,5        29,8           30,1                                                  29,8
                                            22,2
                                                      25,8                                                                27,3               26,6                                    una gravidanza (70-84%), le percentuali
                                                               19,8        20,2
                                                                                                                                                                                     di coloro che hanno assunto acido folico
%
                                                                                                                                                                                     in maniera appropriata risultano solo
                                                                                                                                                                                     leggermente maggiori rispetto al dato
                                                                                                                                                                                     complessivo, variando dal 19,8%
                                                                            Puglia
                                                                Campania

                                                                                      Basilicata

                                                                                                          Calabria

                                                                                                                               Sicilia

                                                                                                                                                                 Toscana *
     Piemonte

                                                       Lazio
                                PA Trento

                                             Marche

                                                                                                                                                 Sardegna
                 Val d'Aosta

                                                                                                                                                                                     (Campania) al 35,5% (Calabria). La
                                                                                                                                                                                     prevalenza risulta pari al 38,8% in
                                                                                                                                                                                     Toscana.
    *Dati dell’Indagine sul percorso nascita in Toscana

    I risultati confermano l’urgenza di informare le donne in età riproduttiva sull’importanza di assumere
    correttamente l’acido folico in epoca periconcezionale. Un ruolo importante in questa azione preventiva può
    essere svolto dai medici di medicina generale, i ginecologi e le ostetriche. 

                                                                                                                                   3
Consumo di tabacco ______________________________________
   Fumare in gravidanza aumenta il rischio di basso peso alla nascita, prematurità, mortalità perinatale, morte
improvvisa in culla (SIDS), affezioni broncopolmonari, deficit mentali e comportamentali. I bambini esposti a
fumo passivo hanno un rischio maggiore di malattie delle basse vie respiratorie e di episodi di asma.

Mamme fumatrici (%)
                                                       15,5                                Il 6,2% delle mamme ha dichiarato di aver fumato in
  %       6,2              8,1
                                                                                        gravidanza, mentre la quota di fumatrici alla data
                                                                                        dell’intervista risulta pari al 15,5%. Se si considerano le
      in gravidanza   in allattamento       alla data                                   mamme che alla data dell’intervista stavano allattando, la
                                          dell'intervista                               percentuale di fumatrici si riduce all’8,1%.

    A livello territoriale le

                                                                                                                          17,9

                                                                                                                                                                                         18,5
                                                                                                          16,9
prevalenze di mamme che
                                                14,0

                                                                                                                                        13,8
hanno dichiarato di aver

                                                                                                                                                                                                         12,3
                                                                                                                                                          12,2

                                                                                                                                                                          11,3
                                                                                          11,2
                                                                   10,1

                                                                                         10,1

                                                                                                                   10,1
fumato        durante         la                                                       9,1
                                         8,1

                                                                                      7,9
gravidanza variano dal 3,7% %
                                        7,5

                                                                                                                                                 7,5

                                                                                                                                                                                   7,3
                                                                                    7,1

                                                                                                                                                                                                  7,1
                                                                                                                 6,9
                                                         6,8

                                                                                                                                                                                                                6,3
                                                                                                                                    6,1
                                                                                   5,9

                                                                                                                                               5,9

                                                                                                                                                                                 5,9
                                                                                                                                                                   5,5
                                                                           5,2

                                                                                                                                                                                                5,2
                                                       5,0

in Calabria al 7,9% nel Lazio.
                                                                          4,3

                                                                                                                                 3,8

                                                                                                                                                                 3,7
Le percentuali di fumatrici al
momento         dell’intervista
presentano una variabilità

                                                                                                                                   Puglia

                                                                                                                                                                                   Sicilia
                                         Piemonte

                                                                                                                   Campania

                                                                                                                                                 Basilicata

                                                                                                                                                                   Calabria
                                                                                                      Lazio
                                                                                          Marche
                                                         Val d'Aosta

                                                                                                                                                                                                  Sardegna

                                                                                                                                                                                                                  Toscana *
                                                                           PA Trento

per regione simile con valori
compresi tra il 9,1% nella PA
di Trento e il 18,5% in Sicilia.
                                                  in gravidanza     in allattamento  alla data dell'intervista
Tra le mamme che alla data
dell’intervista        stavano   *Dati dell’indagine sul percorso nascita in Toscana
allattando, le quote di
fumatrici si riducono, assumendo in tutte le regioni valori non molto distanti da quelli rilevati in gravidanza.
L’allattamento materno risulta pertanto protettivo rispetto al consumo di tabacco dopo la nascita del bambino.

Bambini con almeno un genitore e/o altro convivente fumatore alla data dell’intervista (%)
    Piemonte                                                                              37,2
   Val d'Aosta                                                                         34,4                                          La percentuale di bambini con
    PA Trento                                                     27,0                                                           almeno un genitore e/o altro
       Marche                                                                          35,0                                      convivente fumatore alla data
          Lazio                                                                                    41,3                          dell’intervista varia dal 27,0% nella PA di
    Campania                                                                                           44,2                      Trento al 46,5% in Sicilia, evidenziando
        Puglia                                                                                         44,5                      livelli tendenzialmente maggiori di
    Basilicata                                                                                      42,0
                                                                                                                                 potenziale esposizione al fumo passivo
      Calabria                                                                                       43,0
         Sicilia
                                                                                                                                 nelle regioni del Sud.
                                                                                                          46,5
     Sardegna                                                                            36,5
                                         %

   I risultati confermano la necessità di continuare a promuovere l’informazione rivolta alle donne sul rischio
   rappresentato dal fumo in gravidanza e durante l’allattamento, nonché di sensibilizzare la popolazione sul
   pericolo dell’esposizione dei bambini al fumo passivo. 

                                                                                           4
Consumo di bevande alcoliche ______________________________
    L’assunzione di alcol in gravidanza e in allattamento può causare un’ampia gamma di danni alla salute del
bambino che comprendono lo spettro dei disordini feto-alcolici (FASD), l’aborto spontaneo, il parto pretermine,
il basso peso alla nascita, alcune malformazioni congenite, la sindrome della morte improvvisa in culla (SIDS) e
alcune difficoltà cognitive e relazionali.

                                      34,9                    Mamme che hanno assunto bevande alcoliche
  %              19,7                                         almeno 1-2 volte al mese (%)
                                                                 Il 19,7% delle mamme ha dichiarato di aver assunto bevande
                                                              alcoliche almeno 1-2 volte al mese durante la gravidanza e il 34,9%
         in gravidanza           in allattamento              durante l’allattamento.

Consumo di bevande alcoliche in gravidanza
   A livello territoriale le mamme
                                                                   mai     1-2 volte mese       3-4 volte mese   2+ volte settimana
che hanno consumato bevande
alcoliche almeno 1-2 volte al mese                  Piemonte                                 75,9                          18,7     3,6 1,8
durante la gravidanza variano dal                  Val d'Aosta                            67,1                         24,5        6,5 1,9
15,8% in Calabria al 32,9% in Valle                 PA Trento                                  82,3                           14,7 2,3 0,8
d’Aosta, con valori tendenzialmente                    Marche                              71,8                          21,2      4,7 2,2
più alti nelle regioni del Centro-                        Lazio                               79,0                           16,4 3,1 1,5
Nord. Tali percentuali si riducono                  Campania                                    83,5                           12,9 2,5 1,1
notevolmente se si considerano                          Puglia                                77,8                          16,3    4,6 1,3
soltanto le frequenze di consumo                    Basilicata                                 81,9                           15,0 1,9 1,3
                                                      Calabria                                  84,2                           12,8 1,91,2
più elevate: tra lo 0,6% e il 2,2% delle
                                                         Sicilia                                83,6                           13,1 1,9 1,5
mamme ha dichiarato di aver
                                                     Sardegna                                  82,5                           14,4 2,50,6
assunto alcol due o più volte a
                                                    Toscana *                              71,7                          21,8       5,0 1,6
settimana.                                                                                             %
                                                   *Dati dell’indagine sul percorso nascita in Toscana

Consumo di bevande alcoliche in allattamento
                                                                                                        In tutte le regioni il consumo di
                 mai     1-2 volte mese      3-4 volte mese         2+ volte settimana              alcol in allattamento risulta più
                                                                                                    diffuso che in gravidanza. Tra il
  Piemonte                          61,2                                27,9         6,0      4,8   28,8% (Calabria) e il 46,3% (Valle
 Val d'Aosta                      53,7                               35,2            7,9      3,2   d’Aosta) delle mamme che stavano
  PA Trento                           65,6                                 26,5        5,5    2,4   allattando ha dichiarato di aver
     Marche                       54,8                               32,3           8,2       4,7   consumato bevande alcoliche
        Lazio                        62,7                                 29,0        5,2     3,1   almeno 1-2 volte durante il mese
  Campania                              70,3                                 22,9      4,2    2,5   precedente l’intervista, con valori
      Puglia                           67,6                                21,9      7,1      3,5   tendenzialmente più elevati nelle
  Basilicata                          64,7                                  29,5        3,7   2,1   regioni del Centro-Nord. Il consumo
    Calabria                            71,2                                 19,9     6,1     2,8   risulta più diffuso, rispetto alla
       Sicilia                        64,8                                26,1        5,8     3,3   gravidanza,      anche      in  corri-
   Sardegna                             70,5                                 22,0      5,1    2,5   spondenza delle categorie di
                                                   %                                                frequenza più elevate (3-4 volte al
                                                                                                    mese e 2 o più volte a settimana).

   I risultati confermano la necessità di continuare a promuovere l’informazione rivolta alle donne e ai loro
   partner sul rischio per la salute dei bambini rappresentato dal consumo di alcol in gravidanza e durante
   l’allattamento. 

                                                                         5
Allattamento ____________________________________________
   Evidenze degli effetti benefici dell’allattamento sia per la mamma che per il bambino sono ampiamente
documentate. L’OMS e l’UNICEF raccomandano di allattare in modo esclusivo fino ai 6 mesi di età del bambino
e di prolungare l’allattamento fino ai 2 anni e oltre (se desiderato dalla mamma e dal bambino), introducendo
gradualmente cibi complementari.
        Allattamento esclusivo                                                                  Allattamento continuato                                                                                             Mai allattati
        Bambini di 4-5 mesi compiuti*                                                                Bambini di 12-15 mesi compiuti*                                                                               Bambini di 0-2 anni

                                                                                                                                                                                                                                 11,7%
                                             23,6%                                                                                          31,3%

                       76,4%                                                                                             68,7%                                                                                      88,3%

                   allattamento esclusivo                                                             allattamento complementare                                                                                       mai allattati

 *Fasce di età suggerite dall’OMS

   I bambini allattati in maniera esclusiva a 4-5 mesi di età compiuta sono meno di un quarto (23,6%).
Analizzando il prolungamento dell’allattamento, la prevalenza di bambini che assume latte materno a 12-15 mesi
d’età compiuta risulta pari al 31,3%. Risultano, infine, non essere mai stati allattati l’11,7% dei bambini nella fascia
d’età coperta dalla Sorveglianza.

Bambini allattati in maniera esclusiva nella fascia d’età 4-5 mesi (%)
   La     percentuale        di                                                                         44,7
                                                                                    40,4                                    39,5                                                         39,8                                                40,7
bambini allattati in maniera                                        34,0
                                                                                                                                                                                                                                 30,0
esclusiva nella fascia d’età                                                                                                                 22,4
                                                                                                                                                             16,6              19,9                    17,4           17,9
4-5 mesi, varia tra il 16,6% in
                                                               %
Campania e il 44,7% nella
PA di Trento. Prevalenze
                                                                                       Val d'Aosta

                                                                                                                                                                                Puglia
                                                                        Piemonte

                                                                                                                                                                                          Basilicata

                                                                                                                                                                                                        Calabria

                                                                                                                                                                                                                       Sicilia
                                                                                                                                Marche

                                                                                                                                                                    Campania
                                                                                                                                                Lazio

                                                                                                                                                                                                                                  Sardegna
                                                                                                             PA Trento

più basse si rilevano nelle

                                                                                                                                                                                                                                              Toscana *
regioni del Sud.

                                                             * Dati dell’Indagine sul percorso nascita in Toscana; indicatore riferito ai soli bambini di 5 mesi.

Bambini allattati nella fascia d’età 12-15 mesi (%)                                                                                                                               Le prevalenze di bambini che assu-
                                                                                                                                                                               mono latte materno nella fascia d’età
       40,8          40,5           38,6         36,4
                                                                                                                                                                               12-15 mesi variano tra il 22,4% in Cam-
                                                           34,3                                                                                         35,4
                                                                                   30,4               30,1               30,7                                                  pania e il 40,8% in Piemonte, con valori
                                                                    22,4                                                                 25,3
                                                                                                                                                                               che tendono a decrescere dalle regioni
 %
                                                                                                                                                                               del Nord a quelle del Centro e del Sud. I
                                                                                                                                                                               bambini che risultano non essere mai
                                                                                                                                                                               stati allattati variano tra il 5,0% nelle
                                                                                                                                          Sicilia
        Piemonte

                                                                                    Puglia

                                                                                                       Basilicata
                                                            Lazio

                                                                                                                          Calabria
                                                  Marche

                                                                     Campania
                      Val d'Aosta

                                                                                                                                                         Sardegna
                                     PA Trento

                                                                                                                                                                               Marche e il 18,4% in Sicilia, quote alte
                                                                                                                                                                               rispetto all’atteso e tendenzialmente
                                                                                                                                                                               più elevate nelle regioni del Sud.

     A fronte delle evidenze scientifiche e delle raccomandazioni internazionali e nazionali a sostegno dell’avvio
     precoce, dell’esclusività e della durata dell’allattamento materno, i risultati confermano la necessità di una
     azione continua di protezione, promozione e sostegno dell’allattamento da avviare prima del concepimento e
     proseguire fino ai primi anni di vita del bambino. 

                                                                                                                                 6
Lettura precoce ad alta voce _______________________________
  Leggere regolarmente al bambino già dai primi mesi di vita significa contribuire al suo sviluppo cognitivo,
emotivo e relazionale. La pratica della lettura condivisa in età precoce contribuisce inoltre a contrastare la
povertà educativa e prevenire lo svantaggio socio-culturale.

Frequenza con cui sono stati letti libri al bambino nell’ultima settimana
   Bambini di 6-12 mesi           Bambini > 12 mesi
                                                                                      Nella settimana precedente l’intervista non è
                                                                                   mai stato letto un libro al 44,7% dei bambini nella
                                                                                   fascia d’età 6-12 mesi e al 34,7% nella fascia oltre
         15,5%                    21,6%                           mai
               44,7%                         34,7%                1-3 giorni       i 12 mesi. I bambini a cui sono stati letti
     6,6%
                                                                  4-6 giorni       regolarmente libri tutti i giorni della settimana
                                8,3%
                                                                  tutti i giorni   sono invece rispettivamente il 15,5% tra i più
        33,2%
                                       35,4%                                       piccoli e il 21,6% sopra i 12 mesi.

Frequenza con cui sono stati letti libri al bambino nell’ultima settimana –
Bambini di 6-12 mesi                           mai 1-3 giorni 4-6 giorni tutti i giorni
    Nella fascia d’età 6-12 mesi la
quota di bambini a cui non sono stati               Piemonte                  30,9                     32,0              7,7        29,5
letti libri varia tra il 17,7% in Valle            Val d'Aosta           17,7                 39,7                    12,4          30,2
d’Aosta e il 53,9% in Sicilia,                      PA Trento              23,0                 35,3                  9,5          32,3
assumendo valori più contenuti                         Marche                   38,2                          34,1             10,2   17,5
nelle regioni del Nord. Nelle regioni                     Lazio                     45,5                             33,5          6,4 14,7
                                                    Campania                         49,8                               34,1       5,4 10,8
del Nord si rilevano quote più
                                                        Puglia                     43,4                              37,3        7,1 12,2
elevate di bambini a cui sono stati
                                                    Basilicata                 34,6                        34,7           9,2       21,4
letti libri tutti i giorni della settimana            Calabria                       48,6                          33,7          4,3 13,5
(30% contro il 10-20% nelle restanti                     Sicilia                       53,9                          28,5         6,3 11,2
regioni).                                            Sardegna                   36,6                          40,3            6,8     16,3
                                                                                                       %

Frequenza con cui sono stati letti libri al bambino nell’ultima settimana -
Bambini di età superiore a 12 mesi
                                                                                                     Nella fascia d’età oltre i 12 mesi la
                      mai     1-3 giorni      4-6 giorni     tutti i giorni
                                                                                                 quota di bambini a cui non è mai
                                                                                                 stato letto un libro nel corso della
  Piemonte           22,7                  31,8            10,0                35,5
 Val d'Aosta
                                                                                                 settimana precedente si riduce in
                 9,5           30,1              16,8                       43,6
  PA Trento       15,3              33,2             10,5                   40,9
                                                                                                 quasi tutte le regioni, mentre
     Marche          25,1                      39,8               11,7             23,4          aumenta l’esposizione quotidiana
        Lazio           31,4                      35,5              9,7             23,4         alla lettura. La situazione tende
  Campania                 41,4                          35,4              7,7         15,4      dunque a migliorare, ma in misura
      Puglia                 43,6                          35,0             7,3        14,1      contenuta in tutte le regioni,
  Basilicata         24,6                     38,0              8,5              28,8            soprattutto in quelle del Sud, dove
    Calabria                41,6                          35,9            5,0         17,5       in alcuni casi la quota di bambini non
       Sicilia            37,3                         36,7             6,6          19,4        esposti a lettura supera il 40%.
   Sardegna            29,5                     35,3              9,2            26,0
                                                  %
   In ogni occasione di contatto con gli operatori, i genitori dovrebbero essere informati sull’importanza della
   lettura precoce ad alta voce al fine di contribuire a migliorare lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale dei
   loro bambini.

                                                                         7
Esposizione a schermi _____________________________________
   Le evidenze scientifiche sui rischi per la salute psicofisica dei bambini - disturbi del sonno, emotivi, sociali -
derivanti dall’uso eccessivo e/o scorretto delle tecnologie audiovisive e digitali sono in aumento. Viene
raccomandato di utilizzare queste tecnologie in presenza di un adulto e di evitarne l’uso tra i bambini al di sotto
dei 2 anni di vita.
Frequenza di esposizione a schermi (televisione, computer, tablet o telefono cellulare)
      Bambini < 6 mesi                       Bambini di 6-12 mesi                     Bambini > 12 mesi
                                                                                         6,1%
       7,1% 1,6%                                  4,0%
                                                                                                                      no
                                              16,5%                                                  23,6%            meno di un’ora al giorno
                                                             35,9%                    25,4%                           1-2 ore al giorno
       25,6%
                                                                                                                      3 o più ore al giorno
                   65,7%                        43,6%                                             44,9%

    Il 34,3% dei bambini di età inferiore a 6 mesi, il 64,1% di quelli tra 6 e 12 mesi e il 76,4% dei bambini oltre l’anno
di età passa del tempo davanti a TV, computer, tablet o telefoni cellulari. Al crescere dell’età aumentano anche
i tempi di esposizione: seppur la maggioranza dei bambini esposti, sia tra i più piccoli sia tra i più grandi, trascorra
meno di un’ora al giorno davanti a uno schermo, quelli che vi trascorrono almeno 1-2 ore passano dall’8,7% nella
fascia d’età fino a 6 mesi al 31,5% oltre i 12 mesi.
Frequenza di esposizione a
                                                      Piemonte                                 70,9                              21,7       6,3    1,1
schermi - Bambini < 6 mesi                           Val d'Aosta                                   81,4                               13,8 3,7     1,1
    La quota di bambini esposti a                     PA Trento                                 75,0                               19,6      4,3   1,1
schermi già nei primi mesi di vita                       Marche                                70,9                              22,0       5,8    1,4
(fino a 6 mesi di età) varia tra il 18,6%                   Lazio                            67,3                             23,0         8,1     1,6
in Valle d’Aosta e il 38,3% in                        Campania                             61,7                             28,5          7,9      2,0
Campania,       assumendo          valori                 Puglia                           63,3                              29,1           6,5    1,1
tendenzialmente più elevati nelle                     Basilicata                              68,5                             24,7         5,8    1,0
regioni del Sud. La maggior parte dei                   Calabria                           62,6                             26,2          9,2      2,0
bambini esposti passa meno di                              Sicilia                          63,9                             27,9          6,4     1,8
un’ora al giorno davanti a uno                         Sardegna                              65,9                             25,6         7,4     1,2
schermo, ma dal 4,8% all’11,2% vi                                                                           %
                                                            no         meno di un’ora al giorno         1-2 ore al giorno    3 o più ore al giorno
trascorre almeno 1-2 ore.

Frequenza di esposizione a schermi - Bambini di età superiore a 12 mesi
                                                                                                              I livelli di esposizione crescono
  Piemonte                 32,4                             50,2                     14,6      2,8        all’aumentare dell’età in tutte le
 Val d'Aosta              30,3                              53,3                     14,3 2,1             regioni. Tra i bambini di età
  PA Trento                   40,3                              44,5                  12,3 3,0            superiore a 12 mesi le quote che
     Marche                 32                             44                    20,1       3,9
                                                                                                          passano almeno 1-2 ore al giorno
        Lazio           24,9                        46,6                        24,5        4,1
                                                                                                          davanti a uno schermo arrivano a
  Campania            20,9                   40,4                         29,2            9,5
      Puglia
                                                                                                          variare tra il 15,3% nella PA di Trento
                     17,4                    48,3                           26,1          8,2
  Basilicata       11,8               42,4                                42,3               3,5
                                                                                                          e il 45,8% in Basilicata. Prevalenze
    Calabria            24,5                  38,7                          30,7           6,0            nettamente più alte in corri-
       Sicilia        20,2                   43,9                           28,6           7,2            spondenza delle frequenze di
   Sardegna             24,9                      47,1                          24,1         3,9          esposizione più elevate vengono
                                                     %                                                    rilevate nelle regioni del Sud.
      no         meno di un’ora al giorno      1-2 ore al giorno            3 o più ore al giorno

   I risultati evidenziano la necessità di informare i genitori - e più in generale tutti gli adulti che si occupano del
   bambino - dei rischi derivanti dall’uso delle tecnologie audiovisive e digitali in età precoce. Un ruolo importante
   in questa azione preventiva può essere svolto dagli operatori socio-sanitari e dagli educatori che hanno
   frequenti contatti con i genitori. 

                                                                            8
Posizione in culla _________________________________________
   Secondo stime recenti la sindrome della morte improvvisa in culla (SIDS) si manifesta con un’incidenza di 0,2
casi ogni 1000 nati vivi, rappresentando una delle principali cause di morte post neo-natale. Diversi interventi
semplici ed efficaci sono stati individuati dalla ricerca scientifica al fine di ridurne il rischio; tra questi, mettere a
dormire il bambino in posizione supina.
Posizione in culla - Bambini di età inferiore a 6 mesi
                                                            Sebbene la maggioranza delle mamme abbia dichiarato di
                   64,1
                                                         mettere a dormire il proprio bambino a pancia in su (64,1%), risulta
                                                         frequente l’adozione di posizioni diverse da quella raccomandata,
 %                            26,0
                                                         con oltre un quarto delle mamme (26,0%) che pone il bambino in
      6,0                                    3,9
                                                         culla di lato.
  a pancia        a pancia    di lato     nessuna in
   in giù           in su                 particolare    Piemonte        6,4                                  77,2                            13,7 2,8
                                                        Val d'Aosta       8,2                                  75,8                            14,4 1,6
   A livello territoriale le prevalenze di               PA Trento      4,9                                  77,8                             14,1    3,2
mamme che mettono a dormire                                 Marche        8,7                                 72,4                           15,2     3,7
correttamente il proprio bambino                               Lazio    5,9                          62,7                               27,3           4,1
variano dal 54,5% in Campania all’81,3% in               Campania        6,9                       54,5                               35,0             3,6
Basilicata, con le regioni del Nord                          Puglia     4,3                       57,2                                35,9             2,7
                                                         Basilicata     4,2                                81,3                                12,9 1,6
caratterizzate           da          valori
                                                           Calabria     4,9                         60,6                              26,6         8,0
tendenzialmente più elevati. Il bambino                       Sicilia    6,2                          64,3                              24,4           5,1
viene messo a dormire spesso di lato                      Sardegna       6,7                             71,6                               19,8       1,9
                                                                                                                 %
soprattutto nelle regioni del Sud e nel
                                                                a pancia in giù             a pancia in su       di lato   nessuna in particolare
Lazio.

     I risultati evidenziano la necessità di continuare a informare i genitori avendo cura di eliminare timori infondati
     sul posizionamento del bambino a pancia in su in culla.

Vaccinazioni _____________________________________________
   Le vaccinazioni proteggono il bambino dal rischio di contrarre alcune malattie infettive che possono
determinare complicanze pericolose. La Sorveglianza rileva le intenzioni delle mamme riguardo ai futuri
appuntamenti vaccinali dei loro bambini.
Intenzioni riguardo alle vaccinazioni future
                                                               Ha dichiarato di voler effettuare tutte le vaccinazioni (sia
        80,5
                                                             obbligatorie che raccomandate) l’80,5% delle mamme.
 %                    15,1        4,3           0,1           Piemonte                                    81,3                             15,1 3,5 0,1
                                                             Val d'Aosta                                76,9                             19,2 3,9 0,0
      sì, tutte     sì, solo   indecisa         no
                                                              PA Trento                                  77,8                            19,0 3,2 0,0
                  obbligatorie
                                                                 Marche                                71,5                            22,4     5,0 1,1
     A livello territoriale la quota di mamme                       Lazio                               77,2                             18,6 4,2 0,0
                                                              Campania                                   79,0                            15,3 5,7 0,1
favorevoli a effettuare tutte le vaccinazioni
                                                                  Puglia                                  82,9                             13,2 3,8 0,1
varia dal 71,5% (Marche) all’88,9%
                                                              Basilicata                                   84,5                             12,3 3,1 0,0
(Calabria). Laddove tali quote risultano più                    Calabria                                    88,9                              8,5 2,4 0,2
basse, crescono quelle delle mamme che                             Sicilia                                81,5                            13,5 5,0 0,0
intendono effettuare solo le vaccinazioni                      Sardegna                                    85,6                             11,7 2,70,0
obbligatorie (tra l’8,5% in Calabria e il 22,4%                                                                   %
                                                                                sì, tutte       sì, solo obbligatorie      indecisa      no
nelle Marche). La quota di indecise varia tra
il 2,4% (Calabria) e il 5,7% (Campania).

     Tutti i genitori dovrebbero essere adeguatamente informati sui vantaggi e sui rischi dei vaccini e delle malattie
     che essi possono prevenire in modo da facilitare scelte appropriate e consapevoli. 

                                                                         9
Incidenti domestici________________________________________
   Il rischio di incorrere in un incidente domestico risulta elevato tra i bambini, in particolare nella fascia d’età
fino a 5 anni. Tali incidenti possono essere in parte prevenuti attraverso adeguati accorgimenti.

Mamme che si sono rivolte a personale sanitario per incidente domestico del figlio (%)
                                                         Il 6,3% delle mamme di bambini di età inferiore a 6 mesi ha
                                     19,8            dichiarato di essersi rivolto a un medico (pediatra o altro) e/o al
                        12,6
 %         6,3                                       pronto soccorso per un incidente domestico occorso al proprio
                                                     figlio (cadute, ferite, ustioni, ingestione di sostanza nocive,
         12 mesi          ecc.). Quando il bambino diventa più autonomo nel movimento
                                                     la prevalenza aumenta raggiungendo il 19,8% sopra l’anno di età.
   A livello territoriale le percentuali di                                                            12 mesi
mamme che si sono rivolte al personale
sanitario per un incidente domestico del
bambino variano dal 2,8% (Basilicata) al %

                                                               25,6

                                                               24,5
                                                              22,8

                                                              21,4

                                                             20,4

                                                             20,4
                                                             19,3
                                                            18,8

                                                            18,4

                                                            17,3
9,5% (Sicilia) nella fascia d’età fino a 6 mesi.

                                                           15,5

                                                          13,8
                                                          13,3

                                                          13,2

                                                          13,1

                                                         12,7
                                                         12,3

                                                         11,7

                                                         11,3

                                                        10,1
In tutte le regioni le prevalenze crescono

                                                        9,5
                                                       8,4

                                                       7,3
                                                       6,8
                                                      6,2

                                                      6,0

                                                      5,9
                                                      5,5

                                                      5,4

                                                      5,3

                                                      4,8
                                                     4,0

                                                     2,8
sensibilmente al crescere dell’età del
bambino, arrivando ad assumere valori

                                                                                                                                          Puglia
                                                           Piemonte

                                                                                                                            Campania

                                                                                                                                                        Basilicata

                                                                                                                                                                           Calabria

                                                                                                                                                                                            Sicilia
                                                                                                                 Lazio
                                                                                                       Marche

                                                                                                                                                                                                           Sardegna
                                                                                          PA Trento
                                                                         Val d'Aosta

compresi tra il 13,1% (Calabria) e il 25,6%
(Marche) nella fascia d’età oltre i 12 mesi.

     La cultura della sicurezza passa attraverso una serie di accorgimenti (uso corretto del fasciatoio, attenzione
     alla temperatura dell’acqua del bagnetto, ecc.) di cui i genitori - e più in generale tutti gli adulti che si occupano
     del bambino - devono essere informati, così come è necessario che venga raccomandato loro di riorganizzare
     al meglio l’ambiente domestico seguendo le tappe di sviluppo del bambino. 

Uso del seggiolino________________________________________
     L’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione per il trasporto in auto dei bambini può ridurre sensibilmente
il rischio di traumi e di morte a seguito di incidente stradale.
Mamme che hanno riferito difficoltà nell’uso del seggiolino (%)
                                                        Il 14,8% delle mamme di bambini con meno di 6 mesi di età ha
                       30,6          34,2           riferito di avere difficoltà nel far stare il bambino seduto e
          14,8                                      allacciato al seggiolino. La prevalenza sale al 30,6% tra le mamme
 %
                                                    di bambini di 6-12 mesi e al 34,2% sopra l’anno di età.

         12 mesi                                                               12 mesi

    A livello territoriale le quote di mamme
                                                                                                     40,4

                                                                                                     39,2
                                                                                                    36,8

                                                                                                   36,7

                                                                                                   34,8
                                                                                                  33,9
                                                                                                  33,6

                                                                                                  33,6

                                                                                                  32,7
                                                                          31,3
                                                        30,8

                                                                                                 30,7

                                                                                                 30,3

                                                                                                 30,3
                                                                                                 29,9

                                                                                                 29,9
                                                                                                 29,7

                                                                                                 29,7

che hanno riportato difficoltà nell’uso del
                                                                         29,0
                                                       27,5

                                                                                                27,2
                                                                                                26,2

seggiolino variano dal 10,9% (Valle d’Aosta) %
                                                                                             17,6

                                                                                             17,4

                                                                                            16,1
                                                                                            15,7

                                                                                            15,6

                                                                                            14,8
                                                                                            14,5
                                                                                       13,2
                                                    11,6

                                                                                           11,3
                                                                      10,9

al 17,6% (Marche) nella fascia d’età fino a 6
mesi, con valori tendenzialmente più alti
nelle regioni del Centro e del Sud. Al
                                                                                                                               Campania
                                                       Piemonte

                                                                                                                                             Puglia

                                                                                                                                                              Basilicata

                                                                                                                                                                                                 Sicilia
                                                                                                                  Lazio

                                                                                                                                                                                 Calabria
                                                                                                        Marche

                                                                                                                                                                                                                  Sardegna
                                                                         Val d'Aosta

                                                                                           PA Trento

crescere dell’età del bambino le
prevalenze aumentano in tutte le regioni,
arrivando a variare tra il 27,5% (Piemonte) e
il 40,4% (Puglia) nella fascia oltre i 12 mesi.
     I risultati evidenziano la necessità di continuare a informare i genitori - e più in generale tutti gli adulti che si
     occupano del bambino - sull’importanza dell’uso costante e corretto dei dispositivi di protezione, anche per
     brevi tragitti, al fine di garantire la sicurezza in auto per i bambini. 

                                                                         10
Responsabili Scientifici Ministero della Salute _______________________________________
Serena Battilomo, Maria Grazia Privitera

Responsabile Scientifico Istituto Superiore di Sanità ____________________________
Enrica Pizzi

Gruppo di lavoro Sorveglianza Bambini 0-2 anni 2017-2020_______________________
Enrica Pizzi, Laura Lauria, Marta Buoncristiano, Mauro Bucciarelli, Serena Donati, Angela Spinelli,
Michele Antonio Salvatore, Silvia Andreozzi, Marina Pediconi, Claudia Ferraro (Gruppo di
coordinamento nazionale - Istituto Superiore di Sanità), Cristina Tamburini, Maria Grazia Privitera,
Serena Battilomo (Ministero della Salute), Daniela Marcer, Lara Simeoni, Chiara Bosio, Elena Fretti
(Azienda ULSS 9 Scaligera, Verona), Maria Angela Mininni, Gerardina Sorrentino (Regione Basilicata),
Caterina Azzarito, Anna Domenica Mignuoli (Regione Calabria), Gianfranco Mazzarella (Regione
Campania), Patrizia Auriemma, Lilia Biscaglia, Maria Gabriella Calenda, Patrizia Proietti (Regione Lazio),
Marco Morbidoni, Annalisa Cardone, Antonella Guidi (Regione Marche), Marcello Caputo (Regione
Piemonte), Anna Pedrotti, Maria Grazia Zuccali (Provincia Autonoma di Trento), Maria Grazia Lopuzzo,
Maria Teresa Balducci (Regione Puglia), Maria Antonietta Palmas, Alessandra Murgia (Regione
Sardegna), Maria Paola Ferro, Patrizia Miceli (Regione Sicilia), Gherardo Rapisardi (Asl Toscana Centro),
Manila Bonciani (Scuola S. Anna, Pisa), Anna Maria Covarino, Enrico Ventrella (Regione Valle d’Aosta)

Comitato tecnico Sorveglianza Bambini 0-2 anni 2017-2020________________________
Enrica Pizzi, Laura Lauria, Serena Donati, Marta Buoncristiano, Chiara Cattaneo, Barbara De Mei,
Angela Spinelli (Istituto Superiore di Sanità), Serena Battilomo, Maria Grazia Privitera, Cristina
Tamburini, Stefania Iannazzo, Roberto Copparoni (Ministero della Salute), Daniela Marcer (Azienda
ULSS 9-Scaligera, Verona), Gianfranco Mazzarella (Regione Campania), Marco Morbidoni (Regione
Marche), Marcello Caputo (Regione Piemonte), Gherardo Rapisardi (Regione Toscana), Leonardo Speri
(Esperto già Responsabile Scientifico Programma GenitoriPiù), Domenico Arduini (Società Italiana di
Ginecologia e Ostetricia-SIGO), Giampietro Chiamenti (Federazione Italiana Medici Pediatri–FIMP), Maria
Pia Fantini (Società Italiana di Igiene-SItI), Alberto Villani (Società Italiana di Pediatria-SIP), Miria De
Santis (Associazione Nazionale Assistenti Sanitari-AsNAS), Federica Zanetto (Associazione Culturale
Pediatri-ACP), Iolanda Rinaldi (Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica-FNOPO)

Ringraziamenti ___________________________________________________________
Si ringraziano per il prezioso lavoro svolto tutti i professionisti dei Servizi coinvolti nella rilevazione e
una sincera gratitudine va a tutte le mamme che si sono rese disponibili a compilare il questionario.
Si ringraziano inoltre Angela Giusti, Pietro Maiozzi, Letizia Sampaolo, Valerio Occhiodoro, Gabriella
Martelli e Patrizia Carbonari dell’ISS.

               Progetto realizzato con il supporto finanziario del Ministero della Salute/CCM

   Per maggiori informazioni sulla Sorveglianza Bambini 0- 2 anni
   Sito Internet: www.epicentro.iss.it/sorveglianza02anni/
   Contatti: Enrica Pizzi 06/49904314 email: enrica.pizzi@iss.it

                                                     11
Puoi anche leggere