SEZIONE - OPERE GIÀ REALIZZATE - Premio Innovazione e Qualità Urbana - Gruppo Maggioli

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SEZIONE - OPERE GIÀ REALIZZATE - Premio Innovazione e Qualità Urbana - Gruppo Maggioli
Premio Innovazione e Qualità Urbana
                                                           Nona Edizione

                                    SEZIONE – OPERE GIÀ REALIZZATE

                         NORME PER LA PRESENTAZIONE DELL’OPERA REALIZZATA

BREVE CURRICULUM (max 1500 caratteri spazi esclusi) con foto del candidato o del gruppo
                                            José Stefanini (13 ottobre 1970), padre di Lorenzo e Gianmaria, ha lavorato, agli inizi
                                            della propria carriera, per un’impresa di costruzioni nel ramo del genio civile, occupandosi
                                            della realizzazione di infrastrutture (ponti e gallerie). Molto attento alla formazione tecnica
                                            in campo edile, è stato docente presso istituti tecnici svizzeri. Dal 2002 è attivo nel campo
                               Descrizione
                                            dell’architettura, come titolare di uno studio di architettura e direzione lavori. Dal 2012 è
                                            Direttore dei Lavori SUPSI. I suoi progetti sono stati proposti in diverse pubblicazioni:
                                            Archi 5/2012, Arch&Stone ‘13, concorso arc-award 2012, Kunst+STEIN 1/2012,
                                            ProNaturStein, Schweiz im Focus, Natur Stein.
 Nome del file con estensione (JPG o TIF)
                                            Jose Stefanini.jpg
                        della foto allegata

SCHEDA IDENTIFICATIVA
        Titolo della realizzazione (italiano) Stabile IN-CAVA
        Titolo della realizzazione (inglese) IN-CAVA Stable
                            Area Tematica:
Architettura e Città, Rigenerazione urbana Rigenerazione e recupero urbano
                 e Recupero architettonico
                Committente (se pubblico) Privato
                Settore/Ufficio proponente
                                            -
                              (se pubblico)
       Indirizzo (Via, Cap, Città, Provincia) Via Cantonale, Stabile IN-CAVA, 6535 Roveredo (CH)

REFERENTE DEL PROGETTO E DELL’OPERA REALIZZATA (se diverso dal progettista)
                         Nome e cognome
                       Funzione, Qualifica
                                  Telefono
                                       Fax
                                     e.mail
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia

PROGETTISTI / AUTORI / DIRETTORI DEI LAVORI
                      1) Nome e cognome José Stefanini
                       Funzione, Qualifica Architetto e Direzione Lavori
                                  Telefono 0041 91 827 44 17
                                       Fax 0041 91 825 44 68
                                     e.mail stefanini.archi@gmail.com
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia Er Burg’ère Ferè 4, 6513 Monte Carasso
               Ente, Collaboratore esterno Studio Architettura arch. José Stefanini Sagl, REG – OTIA
                                     e.mail stefanini.archi@gmail.com
                      2) Nome e cognome Luca Humair
                       Funzione, Qualifica Ingegnere Civile
               Ente, Collaboratore esterno Studio Ingegneria Luca Humair
                                     e.mail luca@studiohumair.ch

                                                                 Pag. 1
3) Nome e cognome Stefano Curti
                      Funzione, Qualifica Progettista impianto elettrico
              Ente, Collaboratore esterno Curti&Curti Sagl
                                    e.mail stefano@curti.ch
                     4) Nome e cognome Sandro Gilardi
                      Funzione, Qualifica Progettista impianto RVCS
              Ente, Collaboratore esterno Studio di progettazione Gilardi Sandro
                                    e.mail studiogilardi@bluewin.ch

COLLABORATORI (se non fossero sufficienti i tre campi si possono aggiungere)
                     1) Nome e cognome Maria Gagliano
                      Funzione, Qualifica Architetto e Direzione Lavori
              Ente, Collaboratore esterno Studio Architettura arch. José Stefanini Sagl, REG – OTIA
                     2) Nome e cognome Stefano Sessa
                      Funzione, Qualifica Architetto e Direzione Lavori
              Ente, Collaboratore esterno Studio Architettura arch. José Stefanini Sagl, REG – OTIA
                     3) Nome e cognome
                      Funzione, Qualifica
              Ente, Collaboratore esterno

DITTE e IMPRESE ESECUTRICI
                      1) Nome della Ditta New Job Costruzioni SA Impresa Generale
                       Categoria di lavori Opere edilizie
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia Strada da Nuranch 10, 6915 Noranco – Lugano (CH)
                         e.mail e sito web info@newjobcostruzioni.ch www.newjobcostruzioni.ch
                      2) Nome della Ditta Curti&Curti Sagl
                       Categoria di lavori Impianto elettrico
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia Piaza. 6535 Roveredo (CH)
                         e.mail e sito web info@curti.ch www.curti.ch
                      3) Nome della Ditta Moreschi Gianfranco & Co. SA
                       Categoria di lavori Impianto RVCS
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia Via Locarno 8, 6514 Sementina (CH)
                         e.mail e sito web Moreschi.sementina@bluewin.ch www.moreschisementina.ch
                      4) Nome della Ditta Manz Isolazioni SA
                       Categoria di lavori Impermeabilizzazione tetto
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia Zona Industriale 3, via Sceresa 9, 6805 Mezzovico (CH)
                         e.mail e sito web info@manz-sa.ch www.manz-sa.ch
                      5) Nome della Ditta Eros Togni Metalcostruzioni
                       Categoria di lavori Opere da fabbro
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia Via Cantonale 78, 6705 Cresciano (CH)
                         e.mail e sito web info@erostogni.ch www.erostogni.ch
                      6) Nome della Ditta Somaini F.lli SA
                       Categoria di lavori Muro a scogliera
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia 6537 Grono (CH)
                         e.mail e sito web info@fllisomaini.ch
                      7) Nome della Ditta JODA Metalcostruzioni SA
                       Categoria di lavori Opere da fabbro esterne
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia Via Industria 29, 6934 Bioggio (CH)
                         e.mail e sito web info@jodametal.ch www.jodametal.ch

                                                                 Pag. 2
8) Nome della Ditta Metal Building SA
                         Categoria di lavori Montaggio rivestimenti in pietra esterni
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia Via Cantonale 8, 6592 Sant’Antonino (CH)
                           e.mail e sito web -
                        9) Nome della Ditta Paolucci SA
                         Categoria di lavori Pittore – gessatore – intonaci - cartongessi
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia Via A. Pini 32, 6710 Biasca (CH)
                           e.mail e sito web info@paolucci-sa.ch
                       10) Nome della Ditta Senso Sagl
                         Categoria di lavori Posa pavimenti e rivestimenti
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia 6544 Braggio (CH)
                           e.mail e sito web senso@bluewin.ch
                       11) Nome della Ditta Foto Atlier Mattei Sagl
                         Categoria di lavori Fotografo
        Indirizzo Via, Cap, Città, Provincia 6702 Claro (CH)
                           e.mail e sito web fmattei@senso.ch

CRONOLOGIA
            Anno/Periodo di Progettazione 2010/febbraio-giugno
                  Periodo di Realizzazione 2010/giugno-2011/luglio
 Data di inizio dei lavori o di realizzazione
                                              2010/giugno
                                 del progetto
        Data di conclusione dei lavori o di
                                              2011/luglio
                 realizzazione del progetto
SITO INTERNET                                  http://stefaniniarchitetto.blogspot.ch

RELAZIONE SULL’OPERA REALIZZATA

                                               Lo Stabile IN-CAVA sorge su un terreno ai margini del comune di Roveredo, al confine
                                               con Grono, nel moeasano, Grigioni, terreno che ospitava una struttura fatiscente utilizzata
                        Abstract del progetto
                                               come magazzino e deposito dai proprietari, una famiglia che si occupa di attività
     (in lingua italiana di circa 250 battute)
                                               estrattiva.
                                               L’edificio ha al contempo una triplice funzione: magazzino, abitazione e showroom.
                                               The IN-CAVA Stable stand on a plot on the outskirts of the town of Roveredo, boardering
                        Abstract del progetto Grono, in moesano, Grisons, on a land that housed a dilapidated structure used as a
     (in lingua inglese di circa 250 battute) warehouse and storage by the owners, a family that deals with mining activity.
                                               The building has both a threefold function: storage, home and showroom.
                                               Il Progetto IN-CAVA nasce in risposta alle esigenze dei committenti, una famiglia che da
                                               generazioni si occupa dell’estrazione e lavorazione della pietra. Il loro desiderio era un
                                               edificio che al contempo:
                                                -     servisse come unità di deposito per l’attività estrattiva – magazzino;
                                                -     potesse ospitare gli artigiani della cava e le loro famiglie – abitazione;
                                                -     si rivolgesse al pubblico come un grande edificio espositivo – showroom.
                                               Il progetto sorge ai margini del comune di Roveredo, al confine con Grono, nel moesano,
                                               Grigioni. Il sito era occupato da una vecchia struttura, utilizzata dai proprietari come
                                               magazzino e deposito della pietra estratta ed in attesa di essere caricata sui camion.
                                               L’ispirazione per il progetto, l’idea, è stata ricercata visitando la cava di Arvigo,
                                               passeggiando tra i massi in pietra ed i “piccoli” manufatti lavorati, sentendo il profumo
         Relazione sull’opera già realizzata della pietra e il rumore delle esplosioni. Rovistando tra i blocchi, lo sguardo si è
(5.000 battute) in lingua italiana che tenga soffermato su una zona estrema della cava, oltre i laboratori; la zona di deposito degli
   conto del contesto dell’intervento, delle scarti di lavorazione, quelli che, normalmente, si chiamano “croste”. Il materiale sembrava
  motivazioni del progetto, degli obiettivi di perfetto per l’edificio, e per l’idea: riutilizzare il materiale di scarto rendendolo un materiale
                  massima e dei destinatari) di rivestimento delle facciate e, con un pensiero più ampio, ricostruire la forma e
                                               l’imponenza di un blocco primario di estrazione.
                                               In seguito, il pensiero progettuale è stato quello di avvicinare la cava di Arvigo al piano,
                                               utilizzando il più possibile il materiale estratto (Gneiss Calanca), con lo scopo di portarlo
                                               alla vista dei passanti, incuriosendoli e mostrando loro le molteplici applicazioni di un
                                               materiale così pregiato, flessibile, malleabile ed al contempo così vicino alla nostra cultura
                                               ed uso, nonostante la grande forza e la grande energia che occorrono per “strappare” la
                                               pietra alla montagna che, con forza, la trattiene a sé.
                                               Il progetto esalta la pietra quale elemento di costruzione, ma limitando l’utilizzo a
                                               interventi puntuali, perché la pietra va anche letta ed utilizzata come simbolo di
                                               precisione: la sua caratteristica meccanica non permette di tagliare o scolpire la stessa
                                               figura due volte. Michelangelo riteneva che “la scultura è già nel blocco di pietra, non

                                                                    Pag. 3
bisogna che liberarla”. Da qui l’idea di riprendere la forma del parallelepipedo dei blocchi
                                              primari estratti in cava, appoggiarli su un basamento di colore bianco (colore acromatico)
                                              apparentemente fragile, ma nel contempo così robusto da sorreggere il grande carico. I
                                              blocchi grezzi, appesi alla facciata, lasciano così spazio ad un’interpretazione libera a tutti
                                              coloro che dalla pietra desiderano ricavare la propria, personale scultura.
                                              Il progetto ripropone i blocchi nella forma e nelle proporzioni come estratti in cava.
                                              L’effetto desiderato, quello appunto dei blocchi, viene raggiunto con un rivestimento di
                                              facciata fatto con la parte di materiale che normalmente viene scartato, per la presenza
                                              delle “canne di perforazione”.
                                              I tre blocchi non presentano aperture, salvo piccole “feritoie” nel blocco centrale, per
                                              l’apporto di luce all’interno dei locali.
                                              Le due entrate al piano terra permettono l’accesso alla torre delle scale, interamente in
                                              calcestruzzo faccia a vista (contrapposizione pietra naturale – pietra artificiale). Le scale
                                              hanno la funzione di dividere i tre blocchi in pietra oltre che, naturalmente, permettere
                                              l’accesso ai piani superiori.
                                              L’ingresso ai tre magazzini al piano terra, invece, è consentito dalla facciata rivolta verso
                                              la montagna, opposta alla facciata espositiva che rimane, in questo modo, più pulita.
                                              All’interno dei sei appartamenti dei due piani superiori, tre per ogni piano, i pavimenti, i
                                              battiscopa, i rivestimenti, i bagni ed i piani delle cucine sono interamente in pietra Gneiss
                                              Calanca lucida. Si riprende il concetto della pietra grezza (edificio) la quale, al suo interno,
                                              racchiude la scultura già finita (appartamenti).
                                              La pietra, quale materiale da costruzione, viene ripresa anche dagli elementi “herker”
                                              delle finestre (imbotti in pietra), che danno un senso di forte protezione dall’esterno verso
                                              l’interno e viceversa, quasi a rappresentare una fortezza inespugnabile.
                                              La pietra è presente anche nelle sistemazioni esterne: i muri di sostegno dei terrapieni,
                                              così come la riorganizzazione del torrente a nord-ovest, sono realizzati con blocchi di
                                              pietra grezza. La zona di deposito del materiale della cava, ora nascosta ai passanti, è
                                              stata riorganizzata evidenziando tre piazzole di deposito con i bordi dipinti di diverso
                                              colore, per distinguere meglio il tipo di materiale da caricare sui camion; la circolazione
                                              per i mezzi pesanti è stata studiata e migliorata.
                                              Attorno all’edificio la pavimentazione pedonale è in pietra Gneiss Calanca ruvida
                                              (antiscivolo). Davanti all’edificio sorge un giardino minerale, una zona espositiva per
                                              sculture in pietra all’interno di un giardino di sassi.
                                              Il passaggio tra il piazzale e gli ingressi allo stabile ospita invece la zona espositiva delle
                                              possibili lavorazioni della pietra: grandi lastre, fissate alle pareti, sono l’occasione di
                                              mostrare al pubblico le diverse lavorazioni: fiammata, sabbiata, satinata, levigata, lucidata
                                              o spazzolata.
                                              The Project IN-CAVA was born in response to the needs of the clients, a family that for
                                              generations covering the extractions and processing of stone. They wanted a building that
                                              at the same time:
                                               -     serve at storage units for mining – warehouse;
                                               -     could accommodate the artisans of the quarry and their families – home;
                                               -     was talking to the audience as a large exhibition building – showroom.
                                              The project is located on the outskirts of the town of Roveredo, bordering Grono, in
                                              Moesano, Grisons. The site was occupied by an old structure, used by the owners as a
                                              warehouse and store for the extracted stone that was waiting to be loaded onto the trucks.
                                              The idea for the project was sought by visiting the quarry of Arvigo, walking among the
                                              stones and boulders in the “small” processed artifacts, smelling the fragrance of the stone
                                              and the sound of explosions. Rummaging through the blocks, eyes focused on one
                                              extreme of the quarry area, as well as laboratories, the scraps storage area, those who
                                              normally are called “croste”. The material seemed perfect for the building, and for the idea
                                              to reuse the waste material making it a coating material to the facade and, with a wider
                                              thought, to reconstruct the shape and the grandeur of a primary block extraction.
                                              Thereafter, the design thought was to bring the quarry of Arvigo to the plain, using as
     Relazione sull’opera già realizzata
                                              much as possible the extracted material (Gneiss Calanca), with the purpose to lead to the
(2.500 battute) versione ridotta in lingua
                                              view of passersby.
   inglese che tenga conto del contesto
                                              The project enhances the stone as a building element, but limiting the use to specific
    dell’intervento, delle motivazioni del
                                              interventions, because the stone should also be read and used as a symbol of precision:
progetto, degli obiettivi di massima e dei
                                              its mechanical characteristic does not allow you to cut or cave the same figure twice.
                               destinatari)
                                              Michelangelo believed that “the sculpture is already in the block of stone, you just need to
                                              release it”.
                                              Hence the idea to take the form of rectangular blocks of primary mined in the quarry,
                                              place them on a white pedestal (achromatic color); the pedestal is seemingly weak, but at
                                              the same time it’s so strong to carry the heavy load.
                                              The project proposes the blocks in the shape and proportions as the extracted blocks in
                                              the quarry. The desired effect to reproduce the blocks of stone is reached with a cladding
                                              made with the part of material that is normally discarded, for the presence of “rods
                                              drilling”.
                                              The two entrances on the ground floor provide access to the stair towers, entirely made in
                                              exposed concrete (natural stone as opposed to artificial stone). The stair blocks have the
                                              function to split the three stone blocks as well as, of course, allow access to the two upper
                                              floors, which house three apartments each. On the ground floor there are three stores,
                                              with access from the yard.
                                              Floors, baseboards, finishes, bathrooms and kitchens of the 6 apartments are fully made
                                              in polished Gneiss Calanca stone. It takes the concept of rough stone (building) which, at
                                              its core, contains the sculpture already finished (apartments).

                                                                  Pag. 4
The stone is also present in the external space: even the embankments walls are made of
                                                  rough stone blocks. The quarry storage area, now hidden from passers-by, has been
                                                  reorganized; circulation for heavy vehicles has been studied and improved.
                                                  Around the building, the pedestrian pavement is made by rough Gneiss Calanca stone. In
                                                  the front of the building there is a mineral garden, an exhibition area for stone sculptures
                                                  in a garden of stones.
                                                  The transitions between the forecourt and the entrances to the building hosts the
                                                  exhibition housing the exhibition area of the possible workings of the stone.

METODOLOGIA DI PROGETTAZIONE E FASI DI REALIZZAZIONE E CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
                            Soggetti coinvolti Imprenditore, coltivatore di cava
                                            Utilizzo del materiale di scarto della cava di Arvigo come materiale di rivestimento e da
                                            costruzione, che trova nuova vita nei muri di contenimento e soprattutto nella facciata
           Materiali, Strumenti, Tecnologie espositiva rivolta verso sud.
                                            Uso delle serpentine “tabs” della ditta Walter Meier a soffitto, come combinazione di
                                            riscaldamento e raffrescamento in un unico circuito di distribuzione.
            Aspetti innovativi da segnalare Riuso delle croste di scarto di lavorazione dei blocchi di pietra.
                                                  Il mappale ospita il deposito dei materiali lavorati come prima dell’intervento, ma questa
                                                  volta ordinato e nascosto ai passanti, con le diverse aree di carico e la circolazione dei
                                                  mezzi pesanti studiata. L’obiettivo di avvicinare la cava di Arvigo al piano è stata
                                                  rispettata, con i tre grandi blocchi di pietra che sporgono dalla facciata, che sono una vera
                                                  e propria esposizione, e la mostra delle diverse tipologie di lavorazione nel passaggio tra
                                                  il piazzale e gli ingressi dei vani scale. L’edificio, inoltre, crea reddito al proprietario, con
                      Commenti e riflessioni
                                                  ben sei tra abitazioni ed uffici affittati.
                                                  Il progetto, inoltre, entra in primo piano a far parte del progetto di ricucitura del comune di
                                                  Roveredo: l’autostrada A13, che attualmente taglia in due il paese, sarà entro il 2016
                                                  spostata su un nuovo tracciato lontano dal paese, e lo strappo dovrà essere ricucito. Lo
                                                  Stabile IN-CAVA è a ridosso dell’autostrada attuale, e la facciata espositiva è rivolta verso
                                                  il paese.
                                                  Ricucitura del paese di Roveredo con lo spostamento del tracciato dell’autostrada A13
      Fasi ulteriori di sviluppo del progetto
                                                  lontano dal paese.
                                                  Commercializzazione del prodotto (pietra Gneiss Calanca) con l’esposizione; riuso della
 Criteri di valutazione e/o monitoraggio dei
                                                  pietra di scarto, che prima andava in frantoio ed ora è protagonista e si vuole
                             risultati attenuti
                                                  commercializzare.

COSTO e RISORSE
              Costo complessivo dell’opera 2,4 milioni di franchi
                                 A preventivo 1,9 milioni di franchi
                                A consuntivo 2,4 milioni di franchi
                      Fonti di finanziamento Private.

SEZIONI SPECIALI (opzionale)
Può essere segnala, con una breve descrizione (max 1000 caratteri spazi esclusi, per ogni sezione), la caratteristica innovativa che si
correla ad ogni tematica.

A - PROGETTAZIONE PARTECIPATA
                                 Descrizione (didascalia di max 1000 caratteri, spazi esclusi)
                             Nome del file
                                           (riferimenti ad immagini specifiche allegate)
                con estensione (JPG o TIF)

B – PROGETTAZIONE PER TUTTI
                                 Descrizione (didascalia di max 1000 caratteri, spazi esclusi)
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                                           (riferimenti ad immagini specifiche allegate)
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C – SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE, SOLUZIONI BIOECOLOGICHE E BIOEDILIZE
                                       La facciata dell’edificio è realizzata con gli scarti di lavorazione della pietra, quelle che
                                       sono comunemente definite “croste”. Non utilizzate a causa della loro superficie irregolare
                                       e per la presenza delle “canne di perforazione”, nella facciata dell’edificio ritrovano nuova
                                       vita, diventando a tutti gli effetti protagoniste dello stabile.
                           Descrizione
                                       Le croste più grandi sono state utilizzate nelle sistemazioni esterne, diventando i muri di
                                       contenimento dei terrapieni attorno al piazzale, e riqualificando la zona del riale sul lato
                                       nord del mappale. Alcune croste sono state sminuzzate per la creazione del giardino
                                       minerale posto di fronte all’edificio.
                         Nome del file
                                       02.jpg, 03.jpg, 09.jpg, 10.jpg, 11.jpg, 12.jpg, 13.jpg, 14.jpg
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D – MOBILITÀ

                                                                      Pag. 5
Descrizione (didascalia di max 1000 caratteri, spazi esclusi)
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                                           (riferimenti ad immagini specifiche allegate)
                con estensione (JPG o TIF)

E – TECNOLOGIE
                                 Descrizione (didascalia di max 1000 caratteri, spazi esclusi)
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                                           (riferimenti ad immagini specifiche allegate)
                con estensione (JPG o TIF)

MATERIALI ALLEGATI
Possono essere allegate fino ad un massimo di n. 15 immagini in formato digitale JPG o TIF (di elevata qualità) che descrivano l’opera
già realizzata. Si deve utilizzare il testo da allegare in didascalia per ogni immagine per puntualizzare gli aspetti innovativi del progetto.
Complessivamente sono a disposizione max 3000 caratteri spazi esclusi.

IMMAGINE n. 1
                        Titolo dell’immagine Stato di fatto
                                           Situazione del mappale prima dell’edificazione dello Stabile IN-CAVA. Si vede il
                               Descrizione capannone fatiscente ed il piazzale disordinato, con i blocchi di pietra da caricare disposti
                                           casualmente ai margini.
                             Nome del file
                                           01.jpg
                con estensione (JPG o TIF)

IMMAGINE n. 2
                        Titolo dell’immagine Taglio del blocco di pietra
                                               Dettaglio del taglio del blocco di pietra nella cava di Arvigo. Il blocco viene tagliato e
                                 Descrizione
                                               squadrato, e il materiale di risulta viene gettato.
                             Nome del file
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IMMAGINE n. 3
                        Titolo dell’immagine Crosta
                                               Uno scarto della lavorazione dei blocchi di pietra, comunemente detta “crosta”. Sul bordo
                                 Descrizione
                                               si notano i solchi lasciati dalle “canne di perforazione”.
                             Nome del file
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IMMAGINE n. 4
                        Titolo dell’immagine Concept
                                 Descrizione Blocco di pietra appena estratto, concept del progetto.
                             Nome del file
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IMMAGINE n. 5
                        Titolo dell’immagine Stabile IN-CAVA, vista da sud-ovest
                                           Vista da sud-ovest, venendo da Roveredo verso Grono, dello Stabile IN-CAVA. Si nota
                                           subito la somiglianza con il blocco di pietra grezzo (mostrato nella foto 04). I blocchi di
                               Descrizione
                                           pietra sporgono dalla facciata, rivolgendosi verso il paese. In basso si intravede il giardino
                                           minerale.
                             Nome del file
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IMMAGINE n. 6
                        Titolo dell’immagine Stabile IN-CAVA, vista frontale
                                               Vista frontale dell’edificio. I tre blocchi in pietra sono massicci e sembrano quasi
                                 Descrizione
                                               distaccarsi dal volume bianco dell’edificio.
                             Nome del file
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IMMAGINE n. 7
                        Titolo dell’immagine Stabile IN-CAVA, vista da sud-est
                                           Vista da sud-est, arrivando da Grono. Si vede l’edificio con i tre blocchi in pietra, le
                                           finestre incorniciate dagli herker, il muro in calcestruzzo che accompagna la rampa di
                               Descrizione accesso al piazzale. Sulla destra si vede la pensilina dei parcheggi, in carpenteria
                                           metallica. Nel piazzale si scorge la zona di deposito della pietra, in cemento, che risalta
                                           nel piazzale in asfalto.
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IMMAGINE n. 8
                   Titolo dell’immagine Stabile IN-CAVA, vista da nord-est.
                                         Vista da nord-ovest, dal mappale confinante, più alto. Si scopre la facciata nord
                           Descrizione
                                         dell’edificio, con le finestre incorniciate, e i tre grandi portali per i magazzini al piano terra.
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IMMAGINE n. 9
                   Titolo dell’immagine Dettaglio feritoie
                                         I tre blocchi di pietra sono chiusi, ad eccezione di una finestra nascosta da delle feritoie
                           Descrizione
                                         per l’illuminazione degli appartamenti centrali sul fronte sud.
                         Nome del file
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IMMAGINE n. 10
                   Titolo dell’immagine Dettaglio blocchi di facciata
                                       Dettaglio dei blocchi di facciata; le croste sono agganciate al calcestruzzo mediante una
                           Descrizione struttura metallica nascosta, i blocchi sono squadrati ma irregolari in superficie, creando
                                       un bel gioco di luci ed ombre.
                         Nome del file
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IMMAGINE n. 11
                   Titolo dell’immagine Dettaglio blocchi di facciata
                                         Dettaglio del raccordo tra i blocchi di pietra ed i lati dei blocchi, e est ed ovest, rifiniti in
                           Descrizione
                                         bianco come il resto dell’edificio.
                         Nome del file
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IMMAGINE n. 12
                   Titolo dell’immagine Dettaglio muri di contenimento
                                       Dettaglio dei muri di contenimento verso il mappale a nord, più alto. Anche qui sono stati
                           Descrizione utilizzati blocchi di pietra di scarto; si notano sulle superfici i fori delle “canne di
                                       perforazione”.
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IMMAGINE n. 13
                   Titolo dell’immagine Dettaglio sistemazioni esterne
                                         Dettaglio delle sistemazioni esterne, con i blocchi di pietra che fanno da terrapieno, e la
                           Descrizione
                                         sistemazione del confine del mappale verso il riale (in secca al momento della foto).
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IMMAGINE n. 14
                   Titolo dell’immagine Dettaglio giardino minerale
                                         Dettaglio del giardino minerale posto in fronte all’edificio, realizzato con croste di scarto
                           Descrizione
                                         sminuzzate. Alcune piante accompagnano il giardino di pietra.
                         Nome del file
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IMMAGINE n. 15
                   Titolo dell’immagine Percorso espositivo
                                       Percorso di ingresso all’edificio, che porta dal piazzale all’ingresso dei due blocchi scale.
                                       Le lastre di pietra sono appese, con una struttura metallica invisibile, al muro in
                           Descrizione
                                       calcestruzzo che segue la rampa di ingresso al piazzale. Ogni lastra mostra un differente
                                       tipo di lavorazione possibile per la pietra.
                         Nome del file
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            con estensione (JPG o TIF)

IMMAGINE n. 16
                   Titolo dell’immagine Percorso espositivo
                                       Dettaglio del raccordo tra muro espositivo e parete attrezzata in calcestruzzo a vista, che
                           Descrizione ospita i citofoni e le bucalettere e fa da muro di contenimento per il giardino minerale. A
                                       destra si nota il totem con i nomi delle ditte con sede nello stabile.
                         Nome del file
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            con estensione (JPG o TIF)

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IMMAGINE n. 17
                              Titolo dell’immagine Spazio esterno
                                               Prima di accedere all’edificio, c’è ancora il tempo di sedersi e godere dell’ombra che i
                                   Descrizione blocchi di pietra fanno sullo spazio esterno, sedendosi su una comoda panchina in pietra
                                               che sporge, a sbalzo, dalla parete in calcestruzzo.
                                 Nome del file
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                    con estensione (JPG o TIF)

IMMAGINE n. 18
                              Titolo dell’immagine Finestra con feritoie
                                               Foto che mostra la finestra dell’appartamento centrale, con le feritoie mascherate nella
                                               facciata in pietra. Si nota che, nonostante le lastre di pietra, entra molta luce nel locale. I
                                   Descrizione
                                               pavimenti ed i battiscopa sono in pietra Gneiss Calanca lucida, in contrapposizione al
                                               grezzo dell’esterno.
                                 Nome del file
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                    con estensione (JPG o TIF)

IMMAGINE n. 19
                              Titolo dell’immagine Studio
                                               Foto dell’appartamento centrale con la finestra rivolta verso la montagna. Lo spazio è
                                   Descrizione ampio, ma ben illuminato dalla luce omogenea da nord che, incanalata dagli herker, si
                                               riflette su pareti, soffitto e pavimento.
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                    con estensione (JPG o TIF)

IMMAGINE n. 20
                              Titolo dell’immagine Bagno
                                               Dettaglio di un bagno, con la pietra che riveste i pavimenti, le pareti fino al soffitto che
                                   Descrizione rimane bianco, e la vasca da bagno. Tutti i bagni degli appartamenti sono illuminati dalla
                                               luce naturale.
                                 Nome del file
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                    con estensione (JPG o TIF)
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