Serie A, Juventus campione d'Italia

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Serie A, Juventus campione d'Italia
Serie A, Juventus campione
d'Italia

La Juventus si è laureata campione d'Italia per la 33ma volta,
la sesta di fila. I bianconeri hanno battuto allo Stadium il
Crotone 3-0, portando a 4 punti il vantaggio sulla Roma, 2/a,
a una giornata dal termine. "Bisogna fare i complimenti in
primis a quei giocatori che hanno vinto i sei scudetti di
fila, sono loro che entrano nella storia. E alla società, che
assieme alla squadra ha fatto cose straordinarie. Marotta dice
che la permanenza in bianconero dipende da me? Dipende da
entrambi: io sono molto contento di essere alla Juve. Ora
dobbiamo focalizzarci sul giocare, e possibilmente vincere, la
finale di Cardiff". Massimiliano Allegri, ai microfoni di
Premium Sport, si gode così lo scudetto con la testa alla
finale di Champions.

"Abbiamo scritto delle belle pagine che entrano nel libro
della storia del calcio. Vincere non è mai facile: al di là
delle parole che si dicono, stare in alto è sempre sinonimo di
sacrificio e abnegazione da parte di tutti". Lo ha detto un
emozionato Gigi Buffon, dai microfoni di Premium Sport, poco
Serie A, Juventus campione d'Italia
dopo il fischio finale di Juventus-Crotone, match che ha
consegnato il sesto scudetto consecutivo ai bianconeri. "Se si
vuole vincere le gare – aggiunge – bisogna sempre avere la
testa e le gambe giuste".

"Passione, umiltà è cattiveria… domani più che ieri.
Leggenda". E' essenziale il tweet del presidente della
Juventus, Andrea Agnelli, che commenta così lo scudetto
bianconero.

Grottaferrata, amministrative
Serie A, Juventus campione d'Italia
2017: una piazza strapiena
per Luciano Andreotti

Red. Politica

GROTTAFERRATA (RM) – Grottaferrata al centro di un’idea di
città che è partecipazione, è inclusione, è condivisione, è
impegno mirato al futuro ripartendo dal recupero dei troppi
beni, luoghi, spazi abbandonati dalla cattiva amministrazione
praticata negli ultimi anni. E’ stato questo il cuore del
bell’evento che ha popolato armoniosamente di cittadini
giovani e di ogni età piazza Cavour per la prima iniziativa
pubblica all’aperto della coalizione civica guidata dal
candidato sindaco Luciano Andreotti e composta da quattro
liste civiche: Con Voi, Il Faro, Luciano Andreotti Sindaco e
Prima Grottaferrata. Una manifestazione che esce fuori dai
dogmi della solita politica, del politichese e delle
autocelebrazioni del politico di turno. La musica e le idee
dei ragazzi incollate sulla lavagna dei desideri “Wish Wall”
hanno dominato la prima parte dell’evento, fino al calar della
sera quando lo strepitoso intervento dello showman Salvatore
Marino che, non a caso, ha ironizzato sulle “supercazzole”
(condito di parole incomprensibili) dei soliti politici ha
fatto da apripista al saluto del candidato sindaco Andreotti e
soprattutto all’atteso video di presentazione del programma:
“Abbiamo fatto un viaggio nei luoghi dell’abbandono di
Grottaferrata” ha detto Andreotti perché “è da lì che vogliamo
ripartire per dare le risposte che la politica e gli
amministratori fino a oggi non hanno dato”.

Un viaggio iniziato proprio da piazza Cavour e dalla mancata
“attenzione al particolare”, come i rubinetti della storica
Serie A, Juventus campione d'Italia
Fontanella su cui ad oggi ci sono istallati “quelli che si
trovano in qualsiasi casa anziché quelli adatti in ottone”. Un
viaggio, quello compiuto nel video dal candidato sindaco
Andreotti con Salvatore Marino, che ha incrociato edifici
divenuti tristi cattedrali in un deserto di abbandono e spesso
degrado: dal ristorante la Bazzica “sequestrato alle mafie e
nelle disponibilità del comune” per il quale – ha spiegato
Andreotti – serve un bel progetto di tipo sociale” oppure l’ex
mattatoio, “sottoutilizzato solo per fare qualche convegno” ma
per il quale in realtà “servirà innovazione. Creare e riuscire
a realizzare un incubatore d'impresa” o ancora luoghi storici
come il caffè del Cavallino e l’ex Cartiera “un simbolo quasi
come l’abbazia” fino ad arrivare all’area forse più degradata
di Grottaferrata la colonia Gosio dove      “la situazione è
delicata a causa della presenza sregolata di immigrati che
giungono da Roma. Una questione da risolvere – dice Andreotti
– anzitutto perché   non è giusto che ci siano persone che
vivono in baracche”. Decisiva sarà la collaborazione del
Comune di Roma per cui – annuncia il candidato sindaco nel
video – la prima cosa che farei per risolvere quella
problematica sarebbe quella di chiamare la sindaca Raggi per
cercare insieme una soluzione”. Il viaggio, però, non si
conclude solo con le constatazioni attorno ai luoghi
dell’abbandono ma apre gli occhi all’immaginazione possibile
perché “del bello si deve poter godere” spiega Andreotti e
proprio la bellezza è “elemento fondamentale per la rinascita
socioculturale della città”. Per cui, ritornando idealmente al
centro, si incrocia l’area del mercato con la cosiddetta
Ciambella che dovrà essere valorizzata per realizzare un’area
market sul modello europeo, oppure la notissima struttura
dell’ex mercato coperto che campeggia abbandonata proprio al
centro di Grottaferrata per la quale “ripartendo dalla
struttura attuale che richiama l’archeologia industriale”
Andreotti prevede la realizzazione di una struttura sul
modello del Centro Pompidou di Parigi all’interno della quale
realizzare mostre d’arte e eventi culturali di rilievo
internazionale. A far da corona un centro storico con i
monumenti illuminati dal Festival delle Luci da realizzare nel
periodo natalizio come ulteriore richiamo per il turismo e
aperto sulla bellezza dei Giardini di Patmos, oggi chiusi da
un muro che sarebbe da abbattere, secondo Andreotti, pronto a
diventare il simbolo della nuova idea di apertura al futuro e
alla bellezza, ingrediente fondamentale nell’azione di
recupero che l’architetto Luciano Andreotti propone ai suoi
concittadini come motore della nuova amministrazione guidata
assieme alle sue quattro liste civiche.

Un percorso che nasce da esperienze, professionalità e
identità diverse che intanto ha creato amicizia, la cui
amalgama è il comune sentire per Grottaferrata e i
grottaferratesi il cui futuro passerà per il consenso che la
città il prossimo 11 giugno vorrà riservare alla proposta
civica di Luciano Andreotti fondata su “coraggio, passione e
competenza”.
Pomezia, incendio Eco X: la
Commissione Ambiente indaga
su passaggi amministrativi

Redazione

L’incendio della Eco X di Pomezia è tornato al centro di
un’audizione alla Pisana. Ad essere ascoltati dalla sesta
commissione del Consiglio regionale, competente in materia di
ambiente, l’assessore regionale Mauro Buschini, il direttore
di Arpa Lazio Marco Lupo, il direttore della Asl Roma 6
Narciso Mostarda, la dirigente dell’Area Ciclo integrato dei
rifiuti della Regione Lazio, Flaminia Tosini, e il sindaco di
Pomezia Fabio Fucci. Al termine dei lavori è stata presentata
una proposta di risoluzione, destinata però a essere discussa
e affinata in una prossima seduta. L’atto di indirizzo nei
confronti della Giunta punterà a sollecitare controlli
preventivi sugli impianti di stoccaggio o trattamento dei
rifiuti del Lazio. Nel corso dell’audizione, chiesta dalla
minoranza, è stato offerto ai consiglieri un quadro
sull’inquinamento, sui monitoraggi ancora in corso, sulle
autorizzazioni e sui controlli. Annunciato durante i lavori di
oggi che anche l’ottava commissione consiliare si occuperà
degli effetti dell’incendio sulle attività produttive. Il
“caso Eco X” era stato già al centro, l’11 maggio scorso, di
una seduta della commissione consiliare speciale sulle
infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata, nel
corso della quale Fucci aveva parlato – come pure questa
mattina – di natura dolosa dell’incendio.

L’Arpa Lazio ha riferito di aver subito installato
campionatori a ridosso dell’area del disastro, aver analizzato
i dati della rete di monitoraggio – integrata di ulteriori
filtri oltre a quelli per le polveri sottili (pm10) e un’unità
mobile ad Albano – e di aver sviluppato una simulazione per
individuare le aree di eventuale ricaduta degli inquinanti.
Nella commissione alla Pisana si è parlato delle rilevazioni
nei pressi dell’incendio – con picchi di pm10, diossine e pcb
nei primi due o tre giorni, come già illustrato da Lupo in
un’analoga audizione in Senato – delle rassicurazioni circa
altre zone della regione e delle analisi in corso, da parte di
Asl e Istituto zooprofilattico sperimentale, sull’assenza di
amianto nell’aria, su vegetali a foglia larga e sulla presenza
di inquinanti nella zootecnia. Ma anche delle precauzioni per
la salute adottate nell'immediato dalla Asl Rm 6. Illustrate
anche le misure di contenimento del rischio e di bonifica
messe in atto dal sindaco Fucci, che ha annunciato anche uno
stanziamento della Città metropolitana di 100 mila euro per le
scuola superiori. È emerso, nel complesso, che non va
sottovalutato quanto accaduto, che i controlli devono
continuare ma che comunque – ha affermato Lupo – “non è la
Chernobyl del Lazio”.

Durante l’audizione è emersa la necessità di fare chiarezza su
alcuni intricati passaggi amministrativi, in particolare su
quelli dell’esistenza o meno della certificazione antincendio,
sulla esigibilità della polizza e sui tempi e sulle modalità
della bonifica. Tre gli atti amministrativi sui quali si è
concentrato il dibattito. Un’autorizzazione del 2010,
accompagnata da 34 prescrizioni, la cui vigilanza – secondo
gli uffici regionali – spetterebbe alla Provincia. Poi una
voltura nel 2014 dell’impianto dalla Eco X alla Ecoservizi per
l’ambiente, con passaggio anche della polizza assicurativa e,
infine, nel 2015 una variante circa la tipologia dei rifiuti
trattati. La ditta, infatti, ha ottenuto di esser autorizzata
a lavorare materiali non pericolosi, come carta e plastica, al
posto di una pari quantità di pericolosi.
Nemi,   Alberto   Bertucci:
ancora poca trasparenza?

di Alberto De Marchis

NEMI (RM) – Dopo la comunicazione elettorale, dell'attuale
sindaco uscente di Nemi Alberto Bertucci, pubblicata qualche
giorno fa sul sito istituzionale del Comune di Nemi e che è
apparsa come una mossa di tutta evidenza inopportuna da parte
del candidato primo cittadino per il secondo mandato che ha
chiaramente utilizzato il canale del sito istituzionale per
promuovere giust'appunto la notizia della sua candidatura e di
tutto ciò che a suo dire avrebbe fatto di buono, ora l'accusa
di poca trasparenza, nei confronti di Bertucci, è quella di
aver vantato l'ufficializzazione di un accordo tra il
Ministero dei Beni Culturali e il Comune di Nemi per l'inizio
dei lavori di ristrutturazione del Museo Nazionale delle Navi
Romane con l'inaugurazione di un nuovo percorso prevista per
sabato 5 agosto 2017.

 "Ancora una volta il sindaco Bertucci si dimostra assai poco
trasparente nelle sue iniziative, – ha scritto sul suo profilo
Fb il candidato sindaco con la lista Ricomincio da Nemi 2017
Carlo Cortuso – il candidato sindaco – prosegue –  mentre
esibisce un’abilità non comune a raccogliere i frutti del
lavoro altrui, trasformando ogni evento in una sua meritoria
conquista. In un recente post da lui pubblicato si vanta,
infatti, l’ufficializzazione di un accordo tra Ministero dei
Beni Culturali e Comune di Nemi per l'inizio dei lavori di
ristrutturazione del Museo Nazionale delle Navi Romane con
l'inaugurazione di un nuovo percorso il prossimo sabato 5
agosto 2017. Attendiamo con trepidazione di vedere l’atto che
sancisce questo accordo e di conoscere l’impegno che avrebbe
assunto il Comune di Nemi nei confronti del Mibact. Quel che
appare più vicino alla realtà – e che si evidenzia dai
documenti da lui stesso postati su FB – è che tale iniziativa
sia dovuta al Polo Museale de Lazio nell’ambito del progetto
Artcity, in sostanza che tutti i lavori siano riconducibili
all’operato del Ministero stesso e dei suoi funzionari e non
potrebbe essere altrimenti dato che il Museo delle Navi non è
un museo civico, bensì un Museo Nazionale e come tale gestito
direttamente dallo Stato.
Ciò detto siamo ben felici che il Mibact abbia avviato questo
progetto di riqualificazione e che intenda risolvere gli
annosi problemi di conservazione del Museo delle Navi di Nemi,
ma giudichiamo assolutamente inopportuno l'uso disinvolto
della sua funzione ai fini della campagna elettorale,
rammentando che è vietato e punito per legge (Artt. 29 c. 5 e
6 Legge 81/93). Questa è l'ennesima gaffe – conclude il post
di Cortuso – di un sindaco accecato dalla vanagloria e che
dimostra    di   avere    davvero    uno   scarso   rispetto
dell’intelligenza dei suoi cittadini."

Intanto, a proposito di Musei, lunedì 22 maggio alle 18.30
presso la sala del ristorante dei Cacciatori in piazza Umberto
I a Nemi si terrà l'incontro "Ecomuseo una grande opportunità
da cogliere la Regione Lazio stanzia 550 mila euro per la
realizzazione degli eco musei" dove interverranno la deputata
Pd Ileana Piazzoni, il Consigliere regionale Pd Eugenio
Patanè, l'archeologo    e   dottore   in   Storia   Antica   Paolo
Garofalo.
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