Sentieri Natura L'anello di Poggio Castiglione - Provincia di Pisa Comunità Montana Alta Val di Cecina Regione Toscana - Val di Cecina ...
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Provincia di Pisa Comunità Montana Alta Val di Cecina Regione Toscana Sentieri Natura L’anello di Poggio Castiglione Progetto realizzato con il contributo dell’Unione Europea DOCUP 2000-2006 Misura 3.8
Strumenti di fruizione Ente Gestore delle Riserve Altri indirizzi utili del Sistema delle Riserve Naturali Comunità Montana Corpo Forestale dello Stato Provinciali dell’Alta Val di Cecina Alta Val di Cecina Comando Stazione Pomarance su convenzione tel. 0588 65555 Ideazione e coordinamento progettuale con la Provincia di Pisa Comando Stazione Ponteginori ed editoriale tel. 0588 37474 Mauro Barsacchi, Davide Bettini Via Roncalli, 38 Comunità Montana Alta Val di Cecina 56045 Pomarance (PI) Vigili del Fuoco tel. 0588 62003 fax 0588 62700 tel. 0588 44130 Coordinamento gruppo di progettazione riservenaturali@cm-valdicecina. Leonardo Lombardi - NEMO Srl pisa.it Consorzio Pisano Trasporti Andrea Meli - Studio INLAND www.cm-valdicecina.pisa.it tel.0588 86186 - 0588 67370 Gruppo di progettazione Provincia di Pisa Consorzio Turistico ARDEA Scrl Unità Operativa Aree Protette Volterra valdicecina valdera Arts&altro Sas tel. 050 929654 tel. 0588 87257 D.R.E.Am. Italia s.c.a.f. info@volterratur.it Massimo Gentili Strutture per la fruizione www.volterratur.it NEMO Srl Aree attrezzate per la sosta PENTAGONO Sas Museo delle Miniere (campeggio max 48 ore), aree Studio INLAND Palazzo Pretorio, Montecatini parcheggio, aree pic-nic, percorsi Viaggio Antico Scrl Val di Cecina informazioni natura, percorsi didattici ed aree accessibili si alternano nelle zone e prenotazioni più facilmente raggiungibili e 0588 81527 significative delle Riserve. Museo della Geotermia Strutture residenziali per la vi- Larderello, tel. 0588 67724 Guide ai Sentieri Natura sita e l’educazione ambientale Centro di Educazione Villa di Monterufoli Ambientale Progetto grafico e impaginazione Riserva di Monterufoli-Caselli Volterra tel. 0588 86818 Massimo Gentili Centro di educazione ambientale con sala espositiva www.ambientevaldicecina.it Testi info@ambientevaldicecina.it Leonardo Lombardi – NEMO Srl Fattoria di Caselli Andrea Bandinelli – Viaggio Antico Scrl Riserva di Monterufoli-Caselli Servizio di visita guidata Guido Tellini Florenzano - DREAM Italia s.c.a.f. Appartamenti, foresteria, sala conferenze, centro visita, laborato- Le Guide specializzate sul Sistema Giovanna Cascone, Roberto Savio - ARDEA scrl ri ed uffici. delle Riserve Naturali possono Mauro Barsacchi, Davide Bettini - Comunità essere prenotate presso Montana Alta Val di Cecina Località La Pompa Centro di Educazione Ambientale Riserva di Monterufoli-Caselli Consorzio Turistico Disegni Paola Consani, Fabrizio Darmanin, Centro informazione e documen- Daniele Occhiato, Alessandro Sacchetti, tazione Laura Vivona - Arts&altro Sas Podere il Pino Foto Riserva di Berignone Mauro Barsacchi, Davide Bettini, Centro visita, laboratorio didattico Massimo Gentili, Leonardo Lombardi, e foresteria. Andrea Bandinelli, Enrica Campus Capanno Pian di Casinieri Cartografie Riserva di Berignone SELCA Firenze Centro informazione e documen- tazione
Strumenti di fruizione Ente Gestore delle Riserve Altri indirizzi utili del Sistema delle Riserve Naturali Comunità Montana Corpo Forestale dello Stato Provinciali dell’Alta Val di Cecina Alta Val di Cecina Comando Stazione Pomarance su convenzione tel. 0588 65555 Ideazione e coordinamento progettuale con la Provincia di Pisa Comando Stazione Ponteginori ed editoriale tel. 0588 37474 Mauro Barsacchi, Davide Bettini Via Roncalli, 38 Comunità Montana Alta Val di Cecina 56045 Pomarance (PI) Vigili del Fuoco tel. 0588 62003 fax 0588 62700 tel. 0588 44130 Coordinamento gruppo di progettazione riservenaturali@cm-valdicecina. Leonardo Lombardi - NEMO Srl pisa.it Consorzio Pisano Trasporti Andrea Meli - Studio INLAND www.cm-valdicecina.pisa.it tel.0588 86186 - 0588 67370 Gruppo di progettazione Provincia di Pisa Consorzio Turistico ARDEA Scrl Unità Operativa Aree Protette Volterra valdicecina valdera Arts&altro Sas tel. 050 929654 tel. 0588 87257 D.R.E.Am. Italia s.c.a.f. info@volterratur.it Massimo Gentili Strutture per la fruizione www.volterratur.it NEMO Srl Aree attrezzate per la sosta PENTAGONO Sas Museo delle Miniere (campeggio max 48 ore), aree Studio INLAND Palazzo Pretorio, Montecatini parcheggio, aree pic-nic, percorsi Viaggio Antico Scrl Val di Cecina informazioni natura, percorsi didattici ed aree accessibili si alternano nelle zone e prenotazioni più facilmente raggiungibili e 0588 81527 significative delle Riserve. Museo della Geotermia Strutture residenziali per la vi- Larderello, tel. 0588 67724 Guide ai Sentieri Natura sita e l’educazione ambientale Centro di Educazione Villa di Monterufoli Ambientale Progetto grafico e impaginazione Riserva di Monterufoli-Caselli Volterra tel. 0588 86818 Massimo Gentili Centro di educazione ambientale con sala espositiva www.ambientevaldicecina.it Testi info@ambientevaldicecina.it Leonardo Lombardi – NEMO Srl Fattoria di Caselli Andrea Bandinelli – Viaggio Antico Scrl Riserva di Monterufoli-Caselli Servizio di visita guidata Guido Tellini Florenzano - DREAM Italia s.c.a.f. Appartamenti, foresteria, sala conferenze, centro visita, laborato- Le Guide specializzate sul Sistema Giovanna Cascone, Roberto Savio - ARDEA scrl ri ed uffici. delle Riserve Naturali possono Mauro Barsacchi, Davide Bettini - Comunità essere prenotate presso Montana Alta Val di Cecina Località La Pompa Centro di Educazione Ambientale Riserva di Monterufoli-Caselli Consorzio Turistico Disegni Paola Consani, Fabrizio Darmanin, Centro informazione e documen- Daniele Occhiato, Alessandro Sacchetti, tazione Laura Vivona - Arts&altro Sas Podere il Pino Foto Riserva di Berignone Mauro Barsacchi, Davide Bettini, Centro visita, laboratorio didattico Massimo Gentili, Leonardo Lombardi, e foresteria. Andrea Bandinelli, Enrica Campus Capanno Pian di Casinieri Cartografie Riserva di Berignone SELCA Firenze Centro informazione e documen- tazione
Le Aree Protette della Val di Cecina dispon- gono di una vasta rete di sentieri in grado di I SENTIERI rispondere alle diverse esigenze dell’escursio- NATURA nista e del turista occasionale. All’interno del- le Riserve sono disponibili anche interessanti Localizzazione sentieri natura: percorsi ad anello, di agevole e suggerimenti percorribilità, in grado di facilitare la scoper- per l’uso ta dei caratteri più peculiari del territorio. Tale scoperta è agevolata dalla presenza di punti di della guida osservazione lungo il percorso, numerati ed indicati da piccoli pannelli, legati a particolari elementi naturalistici, storici o paesaggistici, la cui descrizione è sviluppata in apposite guide di facile consultazione. La scoperta delle meraviglie del mondo natura- le, il contatto diretto con le forme del paesaggio e con le numerose testimonianze della storia dell’uomo, sono esperienze comuni lungo i sen- tieri natura. Si tratta di un contatto importante, The Nature Reserves have nature trails for the discov- per il giovane come per l’adulto, spesso realiz- ery of the environmental zato attraverso piccole scoperte, come il rinve- and historical character- nimento delle tracce di animali, l’osservazione istics of the territory. This di un albero secolare o dei resti di antiche atti- research is facilitated by the vità minerarie. positioning of observation points which are described in special guide-books. Le tre Riserve dispongono complessivamente di sette sentieri natura, ciascuno incentrato su 1. The Montenero ring. In alcuni temi principali. the Strolla stream gorges, amongst woods and an- Riserva di Montenero cient parish churches. 2. The northern slopes NM1. L’anello di Montenero. Nelle gole del of Monte Soldano. In the torrente Strolla, tra boschi e antiche pievi. old farmsteads for spotting animal tracks. Riserva di Berignone 3. At the Castello dei Vescovi. Along the Sellate NB1. I versanti settentrionali di Monte Solda- stream to discover the no. Negli antichi poderi alla scoperta delle tracce Bishops’ Castle. dei mammiferi. 4. The Corno al Bufalo NB2. Al Castello dei Vescovi. Lungo il torrente (Buffalo Horn) ring. In the Mediterranean scrub Sellate alla scoperta del Castello dei Vescovi. amongst the outcrops of ancient green rocks. Riserva di Monterufoli-Caselli 5. Monterufoli Villa and NMC1. L’anello del Corno al Bufalo. Nella mac- the Linari valley. The pas- sage of man: from the Villa chia mediterranea tra gli affioramenti delle anti- “of the hundred rooms “ to che rocce verdi. the historic copper mines. NMC2. La Villa di Monterufoli e la valle del Li- 6. The Poggio Donato nari. Le testimonianze dell’uomo: dalla Villa “del- ophiolite rocks. In the ex- le cento stanze” alle antiche miniere di rame. tensive forests and scrub of NMC3. L’anello del Poggio Castiglione. Lungo the Rivivo valley, to observe birds of prey in flight. il torrente Ritasso tra gli arditi ponti ottocente- 7. The Poggio Castiglione schi della vecchia ferrovia mineraria. ring. Along the Ritasso NMC4. Le ofioliti di Poggio Donato. Nelle va- stream between the risky ste foreste e nelle macchie della valle del Rivivo, nineteenth century bridges osservando il volo dei rapaci. of the old mining railway. L’anello di Poggio Castiglione 1
There are three important protected areas in the ter- Le Riserve Naturali ritory of the Upper Cecina della Val di Cecina valley, characterised by a rich mosaic of natural, landscape and historic- Nel territorio dell’Alta Val di Cecina, caratterizzato cultural resources. They are da un ricco mosaico di risorse naturali, paesistiche e the “Berignone Forest”, storico-culturali, sono presenti tre importanti aree “Monterufoli-Caselli Forest” and “Montenero” protette con gestione diretta della locale Comunità Nature Reserves, estab- Montana. Si tratta delle Riserve Naturali “Foresta lished in 1997, on an overall di Berignone”, “Foresta di Monterufoli-Caselli” surface of 7100 hectares. e “Montenero”, istituite nel 1997, ed estese per una The main purpose of the superficie complessiva di circa 7100 ettari, ad inte- Reserves is to protect the ressare i comuni di Pomarance, Monteverdi Maritti- local environment, improve tourist access and environ- mo, Montecatini Val di Cecina e Volterra. La finalità mental education. complessiva delle Riserve è quella di conservare il locale patrimonio ambientale, valorizzando anche la crescente domanda di fruizione turistica e di di- dattica ambientale. I boschi, le macchie e gli ambienti torrentizi sono ampiamente diffusi nella Riserva di Monterufo- li-Caselli ove, tra i caratteristici rilievi ofiolitici, le “rocce verdi”, è possibile riconoscere le rare specie di flora, osservare il volo dei numerosi rapaci o visitare i resti di antiche attività minerarie. La Riserva di Berignone, anch’essa interessata da estese macchie e foreste, consente di arricchire la L’alternanza di ambienti conoscenza dell’area con la visita ai numerosi am- agricoli, vaste foreste, piccoli bienti fluviali: i torrenti Fosci, Sellate e Pavone, ma borghi medievali ed ecosiste- soprattutto il Fiume Cecina, caratterizzano, con i mi fluviali ad elevata natura- lità costituisce l’aspetto più loro terrazzi fluviali, il paesaggio della Riserva. Una caratteristico del paesaggio escursione alle gole del torrente Strolla e alla piccola della Val di Cecina. Pieve della Nera consentirà di apprezzare la natura Nella foto l’alta valle dello ed il paesaggio della Riserva di Montenero, una pic- Sterza e la Foresta di Caselli cola area verde immersa nelle colline di Volterra. 2 L’anello di Poggio Castiglione
Sentiero Natura This nature trail begins near the Piano La Pompa leisure L’anello di Poggio Castiglione area and continues through the Poggio Castiglione hills in the Sterza valley. It is the Il sentiero natura inizia presso l’area attrezzata in most important path for the località La Pompa, al km 12,3 della Strada Pro- discovery of the minerals vinciale n° 18 “Dei quattro comuni”, sviluppandosi commonly found in this intorno ai rilievi del Poggio Castiglione in val di area and the mining history of this portion of the min- Sterza. E’ il percorso più significativo per scoprire eral-bearing hills, as well as gli importanti minerali della zona e per conoscere for observing animals and la storia mineraria di questa porzione delle Colli- plants around the numer- ne Metallifere. ous streams. La prima metà del percorso, inizialmente immer- so negli ecosistemi torrentizi dello Sterza e del Il Punto Informazioni Ritasso, quest’ultimo talvolta incassato tra rocce “La Pompa” ofiolitiche, ricalca un vecchio tracciato ferroviario ed i percorsi didattici per il trasporto dei minerali dalla Stazione di Vil- Il tratto iniziale e finale del letta, capolinea di carico di una ricca miniera di sentiero natura coincide con lignite, alla località di Casino di Terra. un percorso didattico attrezzato per la fruizione da Lungo il percorso si susseguono trincee scavate parte di scolaresche. Presso nella roccia e spettacolari ponti in pietra. Que- l’area attrezzata per la sosta st’ultimi sono inseriti in ambienti ad elevata natu- sarà allestito un punto di infor- ralità, con garighe, boscaglie rupestri, macchie di mazione sulla Riserva Naturale sclerofille e vegetazione ripariale, che racchiudo- Monterufoli-Caselli. no elementi relitti della flora terziaria e numerose specie endemiche delle serpentine. Sulle tracce dell’ottocen- tesca ferrovia mineraria si scoprono tratti del tracciato in rilevato, trincee scavate nelle serpentiniti ed i resti di tre imponenti ponti sul torrente Ritasso e sul fosso di Malentrata, inaspettati fantasmi di pietra incastonati in un ambiente selvaggio. La seconda metà del percorso, dopo una dirama- zione che conduce nella conca di Villetta, sale in direzione di Poggio Castiglione. Qui si rinvengo- no, così come nel fosso di Malentrata, minerali di Scheda tecnica magnesite, dolomite nella varietà miemite, quar- del percorso zo e calcedonio, e le tracce del loro passato sfrut- Lunghezza complessiva tamento: aree di cava e discariche minerarie. km 6,4 Il tratto finale riconduce al punto di partenza, con Dislivello in salita m 150 la possibilità di scegliere tra alcune varianti che, Dislivello in discesa m 150 scendendo lungo i versanti sud-ovest del rilievo, Tempo di percorrenza: attraversano macchie e leccete. Nelle situazioni 3h e 30’ con soste più fertili sono invece osservabili i querceti ad Periodo consigliato alto fusto dove numerosi segni testimoniano del- primavera e autunno la presenza di ungulati quali cinghiale, capriolo e Difficoltà media daino. Numero punti di interesse 14 L’anello di Poggio Castiglione 3
Le siepi ed i fruttiferi selvatici ! Nel primo tratto il sentiero si sviluppa parallelamente al corso del torrente Sterza al confine tra l’ambiente agricolo, a destra, e la vegetazione ripariale, a sinistra. Il campo coltivato è diviso in due appezzamenti da una siepe, una fascia di vegetazione Il biancospino Crataegus spontanea molto densa, larga monogyna è una delle qualche metro e costituita da numerosi specie arbustive più tipiche arbusti e qualche albero. Un tempo nelle nostre delle siepi. campagne le siepi erano apprezzate per l’azione frangivento, per delimitare le colture dalle aree di pascolo, per proteggere i terreni dall’erosione, per la produzione di frutti utili alla fauna, per le funzioni di depurazione biologica e sostegno delle rive e per l’importante ruolo nella costruzione del paesaggio. Dal punto di vista ecologico, le siepi spontanee sono considerate veri e propri ecosistemi lineari che grazie alle relazioni con gli ecosistemi circostanti hanno la funzione di aumentare la varietà biologica del paesaggio pur occupando spazi contenuti. Questa condizione si riscontra anche al margine del bosco di latifoglie decidue, la cosiddetta vegetazione di mantello, qui ben rappresentata alla sinistra del sentiero. Nelle nostre campagne i filari, le siepi, i boschetti e la vegetazione delle rive sono quasi scomparsi. Ciò a causa delle moderne pratiche agricole che a partire dagli anni 60’ del secolo scorso prevedono sistemi meccanizzati con l’utilizzo intensivo di mezzi, fertilizzanti e pesticidi. Per l’insostituibile apporto energetico, per la loro struttura e per il ruolo di corridoi ecolo- gici, le siepi rendono il sistema ambientale più complesso, contribuendo ad aumentarne i livelli di biodiversità. 4 L’anello di Poggio Castiglione
Molti arbusti e alberelli della siepe e del margine Until recently hedges in the del bosco producono frutti carnosi (bacche) countryside were consid- appetiti da molti uccelli e da altri animali come ered useful as windbreaks and for the division of insetti, rettili e mammiferi con conseguente arable land from pasture- riduzione della pressione alimentare esercitata ai land, protection against soil danni delle colture. Gli arbusti e gli alberi delle erosion, fruit production for siepi, soprattutto nel periodo della fioritura, the local fauna, biological pullulano di insetti, che diventano a loro volta depuration and protection cibo per uccelli e mammiferi. of the river banks as well as for their important role in the formation of the Inoltre molti arbusti fruttiferi, talora spinosi, come landscape. quelli appartenenti alla famiglia delle Rosaceae, offrono rifugio a molti animali, soprattutto uccelli. Nella impenetrabile vegetazione arbustiva sono protetti da predatori e da agenti climatici sfavorevoli; spesso questo è l’habitat giusto per nidificare. Tra le specie di flora degli arbusteti sono abbondanti prugnolo, biancospino, rosa di San Giovanni e rovo ma si segnalano anche il pero selvatico e l’agazzino. Tra le sclerofille I fruttiferi selvatici sono molto mediterranee fruttifere si osservano fillirea, importanti nella rete alimen- alaterno e lentisco, mentre tra gli alberi sono tare. Il prugnolo, ad esempio, presenti acero campestre e acero trilobo, leccio, è una pianta che produce “frutti” appetiti da molti ani- roverella, olmo campestre, orniello e pioppo mali; anche il merlo ne trae nero. notevoli energie alimentari pur diventando, a sua volta, cibo per altri animali. Spesso la catena alimentare Il biacco, rettile preda- I predatori catturano si chiude con l’uccello che tore anche di nidiacei, tipicamente più di una riesce a disseminare con gli costituisce con gli preda e ogni tipo di escrementi una notevole altri serpenti la dieta preda è sfruttata da pa- quantità di semi, incre- esclusiva di un rapace, recchie specie differenti mentando la vegetazione il biancone. di predatori. esistente. L’anello di Poggio Castiglione 5
La vegetazione ripariale @ Il sentiero natura giunge sulle sponde del torrente Sterza poco più a valle della confluenza col torrente Ritasso. Dopo l’attraversamento del corso d’acqua il percorso risale la valle del Ritasso costeggiando, in alcuni tratti, il dirupo inciso dal torrente nelle rocce ofiolitiche. Questo tratto del percorso consente l’osservazione del torrente e delle numerose specie animali e vegetali che vi abitano; si raccomanda però la massima attenzione laddove il percorso si sviluppa in prossimità del corso d’acqua. Lungo le sponde la vegetazione si dispone in una Comune albero dei boschi caratteristica sequenza costituita, procedendo ripariali maturi e dei saliceti, il pioppo nero è facilmente verso il fiume, da boschi ripariali con salici, riconoscibile per le foglie pioppi neri e ontani neri, saliceti arbustivi, caduche con la tipica forma terrazzi ghiaiosi con garighe e vegetazione romboidale o triangolare. annua degli isolotti saltuariamente emergenti. I pioppi e i salici hanno fiori Tra le altre specie arboree sono comunemente molto simili riuniti in tipiche presenti l’acero campestre e l’olmo minore. infiorescenze pendule, dette amenti, che disperdono il Il greto ciottoloso delle rive spesso è colonizzato polline attraverso l’azione del da salici arbustivi quali salice rosso e salice vento. ripaiolo e dal pioppo nero in veste di “pioniere”. Tra le specie arboree ripariali l’ontano nero è riconoscibile per i suoi caratteristici frutti ovali, simili a piccole pigne, e le foglie arrotondate. Tratto di vegetazione igrofila a galleria. L’ombreggiamen- to degli alberi evita la radiazione solare diretta e permette la vita di numerose specie animali acquatiche. 6 L’anello di Poggio Castiglione
In alcuni tratti del torrente la ridotta velocità Woodland consisting of della corrente consente lo sviluppo di formazione riparial trees grows along erbacee igrofile di scirpi, affini ai giunchi, di carici the banks of the Sterza stream with willows, black con carice pendula Carex pendula, così chiamata poplars and black alders, per le lunghe infiorescenze pendule, canneti con shrubby willow thickets and cannuccia di palude Phragmithes australis, oltre a gravel terraces with gar- formazioni con menta e canapa acquatica. rigue vegetation. The slower Altre specie legate ad ambienti umidi sono gli current in some stretches equiseti che, insieme alle felci tra le piante meno along the stream permits the development of clumps evolute, sono sprovviste di fiori e semi e hanno of marsh rushes, sedges and sottili e ruvidi segmenti fogliari. Sulle sponde reeds. The Grecian silk vine, dello Sterza e del Ritasso sono comunemente a rare species of creeper osservabili la tossillaggine Tussilago farfara, una with distinctive violet flow- composita che emette dal terreno prima i fiori e ers, twists up the trunks of poi le foglie, ed il farfaraccio. other plants in some places on the banks of the Sterza and Ritasso streams . Tipiche piante dei saliceti arbustivi, il salice rosso Salix purpurea e il salice ripaiolo Salix elaeagnos, costituiscono la bassa vegetazione ripariale, su substrato ghiaioso o sabbioso, a diretto contatto con la corrente d’acqua. I rami flessibili dei salici, dell’olivo e delle vitalbe sono usati in loco per intrecciare cestini, graticci ed altri oggetti In alcuni tratti, lungo le sponde dello Sterza e del Ritasso, vegeta, attorcigliata intorno ai fusti di altre piante, una rara specie dai peculiari fiori viola, la periploca Periploca graeca. Si tratta di una liana presente in Italia in poche zone di rifugio. E’ un impor- tante specie relitta di un periodo geologico, il terziario (65-2 milioni di anni fa), in cui il clima risultava tipicamente tropicale. La vegetazione ripariale assorbire grandi quantità di acqua per la difesa del territorio durante le piene, per rilasciarla e della qualità delle acque durante i periodi di magra riduce Visitando questi ecosistemi è im- drasticamente il rischio idrauli- portante ricordare anche il loro co ed equilibra il regime fluviale; prezioso ruolo quale strumento di la vegetazione agisce come vero difesa idrogeologica e di riduzione e proprio filtro meccanico e bio- dell’inquinamento delle acque: le logico migliorando la qualità del- radici trattengono e stabilizzano l’acqua; l’ombra della vegetazione le sponde che altrimenti sarebbero consente una temperatura più fre- erose dalla corrente; la copertu- sca dell’acqua che comporta una ra arborea, grazie alla capacità di maggiore presenza di ossigeno. L’anello di Poggio Castiglione 7
La vita nascosta del torrente # Le sponde dei torrenti rappre- Nei pressi della confluenza del Ritasso con lo sentano un prezioso habitat Sterza, in un ambiente di medio corso, l’alveo è per numerosi anfibi, come il costituito da affioramenti rocciosi e ciottoli dove rospo, la rana verde o le più rare rana agile e italica. La si alternano tratti con elevata velocità della corrente salamandrina dagli occhiali, a tratti ove il torrente presenta acque più calme: le presenza esclusiva dell’Italia diverse condizioni creano numerosi microhabitat peninsulare, è uno degli anfibi adatti alle diverse specie animali e vegetali. più interessanti e più belli da Tra le specie di pesci più significative sono osservare, nel periodo riprodut- da segnalare il barbo comune, il cavedano e tivo si avvicina ai corsi d’acqua per deporre le uova mentre la rovella, una specie quest’ultima endemica per il resto della vita adulta dell’Italia centro-meridionale. frequenta il bosco. Se disturbata la salamand- rina dagli occhiali reagisce La rovella dalle caratteristi- inarcando il dorso e arrotolan- che pinne color rosso-arancio. do su di esso la coda. Le rive boscose sono abitate da un gran numero di uccelli, molti dei quali diffusi in ambienti limitrofi, che utilizzano il fiume per bere, bagnarsi od alimentarsi. Altre specie si rinvengono esclusivamente in ambito fluviale come ad esempio il veloce e colorato martin pescatore, la ballerina gialla e l’usignolo di fiume. La presenza del raro merlo acquaiolo è ancora incerta in questo corso d’acqua. Uccelli acquatici comuni nello Sterza sono la gallinella d’acqua, il germano reale e l’airone cenerino. Tra i rettili, principalmente diurna ed abile nuotatrice, la biscia dal collare è facil- mente osservabile mentre è intenta a cacciare rane, rospi, ma anche piccoli pesci e nidiacei. Il martin pescatore è una presenza comune lungo gran parte dei corsi d’acqua della Val di Cecina. 8 L’anello di Poggio Castiglione
I tratti più impetuosi del torrente possono The different morphological sembrare ambienti inospitali alla vita animale: conditions of the stream alzando qualche pietra immersa sul fondo è create micro-habitats suitable for varied animal invece possibile scoprire piccoli organismi animali and plant species. Many molto importanti dal punto di vista ecologico e fish, amphibians, reptiles biologico: i macroinvertebrati acquatici. and birds live in the fluvial ecosystem. Some bird spe- Si tratta di invertebrati visibili ad occhio nudo che cies can only be found in trascorrono gran parte del loro ciclo biologico riverside environments such as the speedy, colourful immersi sul fondo dei torrenti; molti di questi, kingfisher, the grey wagtail siano essi insetti, molluschi o crostacei, and Cetti’s warbler. The costituiscono un insostituibile anello della catena spectacled salamander, alimentare. Questi organismi hanno sviluppato exclusive to the Italian pe- diversi stratagemmi per vivere contro corrente, ninsula, is one of the more alcuni hanno il corpo appiattito, altri sono dotati interesting amphibians to watch. di ventose, uncini e unghie per aggrapparsi a sassi o piante, altri ancora secernono sostanze appiccicose o fili di seta. Tra gli insetti citiamo i plecotteri, gli efemerotteri, i tricotteri e gli Ogni specie ha particolari esigenze ecologiche e presenta odonati, cioè le libellule. livelli diversi di sensibilità all’inquinamento delle acque: per questo i macroinvertebrati sono ottimi bioindicatori dello stato di salute del corso Gli efemerotteri sono insetti d’acqua. che passano la loro fase larvale in acqua, nutrendosi di alghe e altri detriti vegetali. Gli adulti, provvisti di ali, non si nutrono ma si dedicano esclusivamente alla riproduzione. Nelle acque correnti, sotto i sassi, è possibile osservare gli astucci delle larve degli insetti tricotteri, creati cementando piccoli granuli di sabbia e frammenti vegetali. Lungo il corso dei principali torrenti non è difficile osservare il granchio di fiume Potamon fluviatile mentre è intento a ra- schiare le alghe e i detriti vegetali dal fondo. L’anello di Poggio Castiglione 9
Il pascolo abbandonato $ A piece of pastureland Guadato il torrente il sentiero natura attraversa una has been re-colonised by vasta area pianeggiante caratterizzata dalla densa shrubs, predominantly presenza di arbusti. La fisionomia e la composizione common juniper, the firethorn (pyracantha coc- floristica di questa vegetazione indica che molto cinea), with its characteris- probabilmente si tratta di un ex pascolo che ha tic orange berries, and the subito nel tempo la ricolonizzazione arbustiva. hawthorn. The latter two Si tratta di un processo naturale che tende, con are spiny rosaceae which il passare del tempo, alla ricostituzione della have adopted low, prostrate originaria copertura arborea. Solo alcune radure, growth due to continuous “pruning” by livestock. talora pascolate dagli ungulati, ospitano ancora piccole aree prative ove è possibile osservare specie erbacee interessanti come le orchidee selvatiche. Tra gli arbusti prevale il ginepro comune, che colonizza facilmente i pascoli caratterizzati da suolo impoverito e compattato. Altri arbusti sono l’agazzino, dalle caratteristiche bacche arancioni, ed il biancospino, due rosacee spinose che hanno assunto un portamento basso e prostrato per le continue “potature” causate dal morso del bestiame; qui sono osservabili anche il ligustro ed il pero selvatico. La transumanza A partire dal me- dioevo la val di Ster- za ha rappresentato un’importante via di “transumanza” del bestiame. Il territo- rio dell’Alta Val di Cecina fu infatti inte- ressato dal passaggio di greggi di pecore che dalla Lunigiana Nella storia evolutiva di alcune piante lo sviluppo e dalla Garfagnana di rametti o foglie dotati di spine rappresenta si spostavano nella una “legittima difesa” sviluppata nei confronti del Maremma. Toponi- bestiame al pascolo; lo stesso dicasi per le sostanze mi quali la “Gabella”, amare e repellenti contenute nelle foglie di località oggi situata alcune sclerofille quali lentisco e corbezzolo. lungo l’odierna stra- Nella macchia è osservabile un probabile “tratturo” da provinciale, testi- utilizzato per lo spostamento del bestiame moniano l’esistenza nelle aree di pascolo; si noti come il prolungato di siti utilizzati per il calpestio abbia scavato il fondo. In passato la pagamento delle tas- pastorizia ha costituito una importante attività se sui capi di bestia- di questa zona; oggi non è difficile imbattersi me in transito. nei resti di “porcarecce” o “caprarecce” per il ricovero di suini ed ovini, o di abbeveratoi. 10 L’anello di Poggio Castiglione
Una trincea nella roccia serpentina % Dal punto di vista geologico il primo tratto Here a railway cutting has del percorso si è sviluppato su argille scistose, been excavated through a cioè fogliettate, alternate a calcari silicei detti large mass of very ancient ophiolitic rock, dating back “palombini” per il colore grigio simile a quello dei about 180 million years and colombi selvatici. Più avanti un grande ammasso rich in minerals. Further on di ofioliti (dal greco antico òphis: serpente e lithòs: are mining tips, resulting pietra) o “rocce verdi” risulta attraversato dalla from the extraction of mag- trincea scavata per il passaggio della ferrovia. nesite from the Malentrata ditch. Collecting minerals and rocks is only allowed Sia le ofioliti che le argille a palombini sono rocce with permission from the alloctone, cioè si trovano oggi in aree diverse Reserve authorities. rispetto a quelle di origine a causa dei movimenti della crosta terrestre. In particolare si tratta di serpentiniti, derivanti dalla trasformazione avvenuta circa 180 milioni di anni fa in ambiente idrato e ad alta temperatura delle rocce del mantello, le peridotiti. I minerali del serpentino più diffusi sono il crisotilo, fibroso, detto amianto del serpentino e l’antigorite, sua varietà lamellare. Spesso sono visibili cristalli relitti di olivina. Le serpentiniti si presentano qui come masse omogenee ma intensamente fratturate e laminate tanto da essere soggette a crolli. I fenomeni di Tratto in trincea dell’antica alterazione fanno assumere alla roccia varie linea ferroviaria. colorazioni, diminuendone altresì la coesione interna e trasformandola talvolta in detrito. Al termine della trincea, lungo l’argine del trac- ciato, è visibile materiale detritico appartenente I seguenti disegni illustrano a discariche minerarie prodotte dalle attività di le varie fasi della formazione estrazione e cernita della magnesite del fosso di e dell’emersione delle rocce Malentrata. Si rinvengono magnesite, calcedo- ofiolitiche, così come oggi le nio, quarzo e dolomite nella varietà miemite. osserviamo. Cretaceo inf. – paleocene sup. Trias sup- giurassico med.-inf. Giurassico sup.-cretaceo inf. Paleocene sup.-oligocene L’anello di Poggio Castiglione 11
NMC3. L’anello del Poggio Castiglione 12
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I ponti fantasma ^ Between 1872 and 1928 a Siamo nel tratto più spettacolare della ferrovia private brown coal railway lignitifera privata che tra il 1872 e il 1928, linked Casino di Terra to correndo dapprima per 12 km lungo lo Sterza Villetta Station, the loading terminus of one of the e quindi per altri 5 km lungo il Ritasso, collegò richest brown coal mines in Casino di Terra con la Stazione di Villetta, Tuscany. One of the three capolinea di carico di una delle più ricche miniere masonry bridges crossing di lignite della Toscana. the Malentrata ditch can Lungo il corso del Ritasso la linea presenta be seen here. The train was ancora tratti in rilevato ed alcune trincee aperte drawn by a 130 horse- power steam locomotive, nelle ofioliti. Qui siamo in presenza del primo fuelled by brown coal. dei tre ponti in muratura che supera il fosso di Malentrata. Il convoglio era trainato da una locomotiva a vapore da 130 cv alimentata con la lignite della vicina miniera, coprendo i 17 km in 1 ora e 15 minuti. Lungo il tragitto di ritorno il convoglio era invece favorito dalla differenza di quota tra le due stazioni e procedeva quasi sospinto dalla sola forza di gravità. La ferrovia venne dismessa per gli ingenti costi di gestione relativi alle frequenti e disastrose alluvioni causate dalle piene del Ritasso. Le testimonianze di archeolo- gia industriale di quest’area, come pure le vecchie cave di calcedonio, sono state classificate geosito dell’Alta Val di Cecina ossia “località in cui è possibile definire un interesse geologico per la conservazione”. Nella foto il secondo ponte della ferrovia lignitifera. Attenzione! La raccolta dei minerali e delle rocce della riserva è Nel fosso di Malentrata, poco più a monte, fu possibile solo con apposita scoperto nel 1924 un importante giacimento autorizzazione rilasciata di magnesite sfruttato per qualche anno da una dall’Ente gestore. Società privata e poi dai Della Gherardesca. Nel tratto che segue si costeggiano, a monte del Per l’estrema instabilità tracciato ferroviario, alcune strutture in muratura delle strutture è molto relative al piano caricatore a gravità realizzato pericolo avvicinarsi troppo ai ruderi dei ponti o passare per disporre la magnesite direttamente sul sopra o sotto le loro arcate. convoglio della ferrovia. 14 L’anello di Poggio Castiglione
Vegetazione rupestre sulla ferrovia abbandonata & Percorrendo il tracciato ferroviario lungo il tor- Sparse twisted shrubs and rente Ritasso, sul ciglio di un dirupo di rocce ofio- a few grasses and suffru- litiche e cumuli di detriti sono presenti solo radi tices grow on the ophiolitic rocks and the rubble sur- arbusti contorti e alcune erbe e suffrutici. rounding the railway line. In questi versanti rocciosi la selezione è operata Very few species of select dalle estreme condizioni ambientali, con suo- flora survive here; including li poveri di elementi nutritivi, ricchi di metalli many species endemic to pesanti tossici e con elevate temperature e pen- ophiolitic rocks such as Alys- denze. Solo poche specie di flora, altamente sum bertolonii, Stachys recta var. serpentinii, Centaurea specializzate, riescono a sopravvivere: si tratta di aplolepa subsp. carueliana endemismi ecologici caratterizzati da nanismo, and Thymus striatus var. fusti prostrati al suolo, maggiore densità dei peli, ophioliticus. ispessimento della cuticola e riduzione delle di- mensioni fogliari. Tra le rare specie endemiche delle ofioliti si possono qui riconoscere Alyssum bertolonii, Stachys recta var. serpentinii, Centau- rea aplolepa subsp. carueliana e Thymus striatus var. ophioliticus. Tra i detriti è possibile osservare una rara felce rupicola la Notholaena marantae, alcune piante grasse quali Sedum reflexum, S. album e S. rupe- stre e specie aromatiche come elicriso, came- drio e alcuni cisti. Queste specie appartengono alle cosiddette garighe, un tipo di vegetazione basso-arbustiva dalla scarsa copertura del suolo, floristicamente molto ricche e con un alto valore naturalistico per la presenza di piante endemiche e rare. In primavera sono evidenti le belle fioriture rosa o rosse dell’Iberis umbellata dalla tipica disposizione a corimbo . Da questo punto di osservazio- ne si può godere della veduta del torrente Ritasso incassato nelle serpentiniti, ma il tratto Tipica pianta della gariga, l’Euforbia spinosa di sentiero che segue, a causa ha sviluppato un aspetto a “cuscino”, basso e fitto, del ripido versante che scende con foglie piccole e spinose, in conseguenza delle sul torrente, presenta alcune estreme condizioni ambientali. difficoltà. L’anello di Poggio Castiglione 15
Il bosco dei “relitti” * The yew tree, Taxus Dopo un tratto scavato nella roccia, colonizzato baccata, is an important diffusamente da ginepro comune, si giunge ad un relict species of the Tertiary impluvio, dove un bosco di carpino nero, leccio, geological period (65-2 million years ago), when orniello e olmo conserva una delle specie arboree the climate was much più importanti delle riserve: il tasso. warmer and damper. A few Si tratta di una importante specie relitta di un examples of tropical flora periodo geologico, il terziario (65-2 milioni di anni still survive in the forests of fa), in cui il clima risultava assai più caldo ed umido. the Reserve, such as holly, L’equatore decorreva lungo l’Europa meridionale yew, bay and the Grecian silk vine. ed il clima della regione corrispondente all’Italia era tipicamente tropicale. Nelle foreste delle riserve, interessate dai successivi fenomeni glaciali, si sono conservate testimonianze di flora tropicale, come l’agrifoglio, il tasso, l’alloro e la periploca greca: infatti queste specie si sono rifugiate in ambienti particolarmente freschi ed umidi, come nei fondovalle o vicino ai torrenti, ove maggiore è l’umidità del suolo e dell’aria. Nei boschi più freschi ed umidi non è raro osservare la presen- za dell’alloro Laurus nobilis, talvolta anche con esemplari arborei. Specie sempreverde, Specie relativamente dalle piccole bacche nere, comune nei boschi collinari è ben conosciuta per le sue ed umidi, l’agrifoglio Ilex foglie aromatiche ricche di aquifolium è facilmente olii essenziali, molto riconoscibile per le foglie usate anche nella giovanili, coriacee e spinose, cucina. e per i frutti rossi così evidenti e ricercati nel periodo inver- nale come elemento di deco- razione, ma assai tossici. Il tasso Taxus baccata è una conifera longeva, che può raggiungere i 2000 anni di età, chiamata anche “albero della morte” per la sua tossicità. Tutte le parti della pianta sono velenose per la presenza dell’alcaloide taxina, fatta eccezione per il falso frutto, costituito da un involucro rosso e carnoso, detto arillo, assai appetito dagli uccelli. I fiori maschili e quelli femminili sono portati da individui diversi. In passato era apprezzato per l’elasticità e la compattezza del suo legno, utilizzato per fabbricare archi. 16 L’anello di Poggio Castiglione
I licheni ( Giunti ad una piazzola erbosa, punteggiata da The northern exposure and fragole di bosco, si osservano i ruderi di una delle the damp, shady environ- case cantoniere al servizio delle operazioni di ment are favourable to the growth of mosses and manutenzione della vecchia ferrovia mineraria. lichens. These “pioneer” L’esposizione settentrionale e l’ambiente umido organisms, little known but ed ombreggiato favoriscono la diffusa presenza visible everywhere, are an di muschi e licheni. Questi organismi “pionieri”, important component of riferibili a due gruppi diversi di piante inferiori, the woodland vegetation poco conosciuti ma osservabili dappertutto, sono and are excellent biological indicators of air pollution, un’importante componente della vegetazione due to their extreme sensi- boschiva ed ottimi indicatori biologici tivity to contamination. dell’inquinamento atmosferico, grazie alla loro estrema sensibilità ai contaminanti o per la capacità di assorbimento. I licheni possono vivere in ambienti diversi: sui tronchi e i rami degli alberi, sul terreno e sulle licheni fruticosi: tallo rocce, ma anche su asfalto, cemento e laterizi; sviluppato in tre dimensioni con forme pendenti dai sono detti organismi “pionieri” per la loro capaci- rami, ramificate o coniche. tà di colonizzare le superfici nude, disgregando le Ancorati al substrato in un rocce e preparando il terreno, con un’azione chi- solo punto od appoggiati mica e meccanica, all’insediamento di formazioni ad esso. vegetali sempre più complesse. Un lichene è un’associazione tra un fungo e un’alga, vantaggiosa per entrambi, chiamata simbiosi: i funghi offrono alle alghe sostegno, acqua e sali minerali; le alghe forniscono ai funghi gli zuccheri. Il corpo del lichene, detto tallo, si fissa al substra- to tramite filamenti detti ife. Il tallo può essere di consistenza gelatinosa, carnosa o erbacea; i suoi colori vanno dal verde al giallo, dall’arancione al bianco. In base alla forma del tallo questi organi- smi si distinguono in tre tipologie. licheni crostosi: tallo con squame aderenti al substrato. licheni fogliosi: tallo costituito da una lamina che si sviluppa parallelamente al substrato e con lobi simili ad una foglia. L’anello di Poggio Castiglione 17
La steccaia del Ritasso BL The path climbs back onto Dopo aver ammirato il terzo ed ultimo ponte, the railway line after the ed attraversato il torrente Ritasso, si risale sul third and last bridge, having tracciato ferroviario che introduce nella fertile crossed the Ritasso stream into the fertile, cultivated conca coltivata di Villetta. Lasciato il paesaggio Villetta dell. There is a curi- delle rocce ofiolitiche si entra in contatto con le ous artificial weir across the rocce sedimentarie del bacino di Villetta visibili stream: this is the remains lungo l’alveo torrentizio del Ritasso ove affiorano of “pilework”, an man-made bianche lastre di calcare modellate dalla corrente dam in the stream which al- a formare cascatelle, pozze e raschi. lowed water to be diverted through a canal called a gorile to a water mill. Lungo il torrente è osservabile un particolare sbarramento delle acque da ricondurre all’opera dell’uomo. Si tratta infatti dei resti di una “steccaia”, cioè uno sbarramento artificiale del torrente, che consentiva la derivazione dell’acqua, tramite un apposito canale detto gorile, ad un mulino ad acqua. Il mulino, detto Mulino di Canneto, probabilmente era localizzato poco più a valle ma non risulta documentato dalla La testuggine comune cartografia più antica. I rettili, essendo animali a san- Si tratta di mulini del tipo a ruota orizzontale, gue freddo, prediligono luoghi ove è possibile esporsi al sole, chiamata “ritrecine”, con macine in pietra ciò permette loro di scaldarsi e locale, utilizzati fino alla metà del XX secolo per di essere attivi per buona parte la molitura dei cereali e delle castagne o per la dell’anno. spremitura delle olive; tali opifici trovarono Oltre a biacco, saettone, vipe- impiego nella lavorazione di pelli, pigmenti, ra, ramarro e alle due lucertole, legname o minerali. muraiola e campestre, non è difficile incontrare la testug- Da questa località il sentiero natura torna gine comune che sembra indietro per poi salire sul Poggio Castiglione. trovare nella zona uno dei suoi E’ comunque possibile proseguire, al di fuori luoghi preferiti in Val di Cecina. dai confini della Riserva, attraverso un ampio Durante la stagione degli anello escursionistico che porta alla scoperta dei amori, alla fine dell’estate, è più versanti meridionali della foresta di Monterufoli e attiva ed è possibile ascoltarla nei suoi rochi richiami. della zona di Villetta. 18 L’anello di Poggio Castiglione
La conca di Villetta e la lignite BM Da questo punto panoramico si può osservare In the mid 1800s a rich de- la conca di Villetta, un antico bacino lacustre posit of brown coal was dis- circondato da rilievi riferibili alla estesa coltre covered near Poder Nuovo and used for industry. The alloctona di ofioliti e argille a palombini. ruins of the main well near Presso Poder Nuovo fu scoperto, intorno alla metà the old station, now occu- dell’800, un ricco giacimento di lignite picea pied by the Villetta farm, are sfruttato industrialmente prima dai Maffei e poi all that survive of the mine. dai Della Gherardesca. Della miniera è rimasto il Cultivation took place in- rudere del pozzo maestro nei pressi della vecchia termittently between 1850 and 1925 and was finally stazione oggi sede della fattoria di Villetta. I abandoned in 1942. lavori di coltivazione si svolsero con fasi alterne tra il 1850 e il 1925 per essere definitivamente abbandonati nel 1942. I carboni fossili Il processo di carbo- nizzazione consiste in La conca di Villetta corrisponde ad una una lenta trasforma- depressione tettonica generatasi nel Miocene zione dei materiali di superiore colmata da sistemi fluvio-lacustri origine vegetale che caratterizzati dal lago, dagli immissari e dai si arricchiscono in relativi sistemi deltizi. carbonio a spese degli Nell’arco di alcuni milioni di anni, in un altri componenti della ambiente caldo umido, si depose una sequenza cellulosa, l’idrogeno e di sedimenti a diversa granulometria. Tutti questi l’ossigeno, ad opera di sedimenti, ma in particolare le argille, ospitano batteri anaerobici. La cospicui resti carboniosi derivanti dai processi trasformazione avvie- di decomposizione dei vegetali. La lignite ne in acque non areate rappresentò un combustibile fossile di vitale corrispondenti a zone importanza economica ed ambientale alla metà lagunari, lacustri o del XVIII secolo. palustri in regime di subsidenza, ove i resti vegetali inglobati nei sedimenti vengono ricoperti nel tempo da altri sedimenti. L’anello di Poggio Castiglione 19
I tesori di Poggio Castiglione BN This area, like the Monteru- Poggio Castiglione è noto da tempo per la pre- foli farm, is automatically senza del calcedonio e per la sua associazione associated with extraction con la magnesite e con le serpentiniti silicizzate, of the celebrated chal- trasformate in resiniti. Tracce delle attività di col- cedony which continuously tivazione, come aree di cava e discariche di mi- supplied the Florentine Grand-ducal Semiprecious nerali, sono diffuse lungo i sentieri che attraver- Stone workshop from the sano il rilievo. In questa zona è possibile rinvenire end of the XVIth to the mid anche minerali di quarzo ialino spesso associato XIXth century. This mineral, al calcedonio. Qui in particolare siamo in un vec- of undoubted aesthetic chio sito di estrazione della magnesite. quality, was in great request for use in artistic jewellery, cameos, wood inlays and Il calcedonio e la magnesite derivano dalla tra- ornamental mosaics. sformazione delle serpentiniti ad opera dei flui- di idrotermali riferibili al campo geotermico di Larderello. La serpentinite è una roccia costituita da silicati di magnesio; al contatto con acque calde ricche in CO2 è sostituita dai carbonati di magnesio, dolo- mite e magnesite, e dalla silice che precipita come quarzo e come calcedonio. Le quantità relative di calcedonio e magnesite sono diverse nei vari giacimenti: abbondante a Caselli, la magnesite è scarsa a Monterufoli. L’azione circolante di acque L’azione circolante di acque calde arricchite in anidride car- calde arricchite in silice SiO2 tra- bonica CO2 attraverso le fratture sforma le rocce attraversate in delle serpentiniti le trasforma corpi silicizzati detti Resiniti, ben in calcedonio e magnesite, in visibili anche nei dintorni della proporzioni reciproche che fattoria di Caselli ed in prossimi- dipendono da fattori di tempe- tà della Villa di Monterufoli. ratura e pressione. 20 L’anello di Poggio Castiglione
Il calcedonio, composto da SiO2 come il quar- zo, ha struttura fibrosa, aspetto ceroide, è semi- trasparente o traslucido ed ha frattura concoide. La superficie esterna quando è alterata è opaca e granulosa. Può assumere diverse forme, in glo- buli e concrezioni, in vene e filoni, o può essere contenuto in geodi insieme al quarzo. Le varie colorazioni assunte corrispondono commer- cialmente alle seguenti varietà. Corniola: rosso sangue; Crisoprasio: verde mela; Plasma: verde scuro; Sarda: bruna. Eliotropio: verde scuro con macchie rosse; Opaco: bianco; Agata: varietà plu- ricromatica, zonata; Onice: varietà zonata bianco e nero. Blocco di calcedonio azzurro con cavità coperta da cristallini di quarzo ialino. Quest’area, come la fattoria di Monterufoli, è immediatamente associata alle ricerche ed al- l’estrazione dei rinomati calcedoni che nel perio- do compreso tra fine XVI e metà XIX secolo ri- fornirono con continuità l’Opificio Granducale delle Pietre Dure di Firenze. Questo minerale di indubbio pregio estetico era sistematicamente richiesto a scopo artistico per la realizzazione di gemme, cammei, intarsi in legno e mosaici orna- mentali. La magnesite è un carbonato di magnesio MgCO3 rinvenibile per lo più in forma microcri- stallina compatta di colore bianco o giallastro, il cui impie- go è legato alla produzione di materiali refrattari in siderurgia ed edilizia o all’estrazione di derivati del magnesio per l’in- dustria chimica, farmaceutica e ceramica. Mosaico in calcedonio del porto di Livorno. L’anello di Poggio Castiglione 21
Il forteto e gli ungulati BO This holm-oak grove is Come gran parte dei boschi della Riserva, anche stunted in height, as are questa lecceta, sebbene di età pluridecennale, ri- most of the woods in the sulta poco sviluppata in altezza, caratterizzandosi Reserve, even though it is several decades old, and per la presenza di numerosi tronchi che si dipar- is characterised by the tono a gruppi dalle ceppaie. Quando il bosco ha presence of many trunks questo aspetto, basso, fitto e difficilmente pene- growing in groups from trabile, prende il nome di “forteto”. Questa forma the stump. When a wood del bosco deriva soprattutto dalla passata utiliz- is low, dense and impen- zazione che, fino agli anni ’60 del secolo scorso, etrable like this it is known as a “forteto” (harsh and comportava un taglio regolare e frequente, detto difficult wood). The last ceduo, per ricavarne legna e carbone. In seguito stretch of pathway reveals al taglio da ciascuna ceppaia si sviluppano nume- many traces of mammals, rosi germogli che danno luogo ai polloni, cioè a particularly the ungulates, una serie di tronchi riuniti in gruppi. which are hoofed animals La parte finale del percorso permette di osserva- such as wild boar, roe deer and fallow deer. re numerose tracce di mammiferi, in particolare quelle degli ungulati, cioè dei mammiferi dota- ti di zoccoli, come il cinghiale, il capriolo ed il daino. Le dimensioni ridotte, la man- canza della coda e la presenza di corna piccole e non piatte, rendono facilmente riconosci- Il cinghiale è l’ungulato selvatico più diffuso. bile il capriolo dal daino. Sebbene in queste aree non si sia mai estinto, oggi la gran parte dei cinghiali proviene da introduzioni effettuate negli ulti- mi trent’anni. I frequenti segni della sua presenza indicano l’abbondanza di questo ungulato, come le grufolate sul terreno alla perenne ricerca di cibo, gli sfregamenti sui tronchi degli alberi, le impronte e gli insogli nelle pozze di acqua e fango. Meno esigente del capriolo, il daino ha trovato nell’area di Caselli un habitat abbastanza idoneo, pur non diventando mai abbondante. Tipico pa- scolatore, spesso si riunisce in gruppi misti for- mati da femmine e maschi. 22 L’anello di Poggio Castiglione
Il querceto di Poggio Castiglione BP Scendendo in zone più fertili, con esposizioni più The path leads down fresche e umide, il percorso attraversa un bosco through more fertile areas ben più alto e luminoso, con un ricco sottobosco e with cooler, damper condi- tions and a much taller and con tronchi più grandi, dominato da una quercia brighter wood, with rich decidua, il cerro. Si tratta di un raro esempio di undergrowth and larger querceto ad alto fusto, costituito cioè da alberi trunks, dominated by the nati da seme, oramai adulti, che a loro volta ripro- deciduous Turkey oak. ducono la specie per mezzo dei loro semi. I tronchi caduti a terra e alcuni alberi secchi non tagliati non denotano un cattivo stato di salute del bosco, anzi indicano, insieme alla presenza di piante di diversa età, la sua elevata maturità ed evoluzione. L’azione degli organismi decom- positori, quali funghi e batteri, riduce la sostanza organica in humus vitale per la germinazione dei semi e la rinnovazione naturale del cerro e delle altre specie del bosco. Tra queste sono presenti diverse specie arboree quali, oltre al cerro, carpi- Il pungitopo Ruscus aculeatus no bianco, frassino meridionale, acero campe- comune presenza nel sottobo- stre, leccio e agrifoglio. sco delle cerrete. Il sottobosco delle cerrete Rispetto alla lecceta il sottobosco della cerre- ta si presenta più lumi- Foglie e ghiande di cerro noso e ricco di specie. E’ facile osservare la presenza di numero- si arbusti quali la fu- Proseguendo lungo il sentiero natura si attraver- saggine, il corniolo, il sa un rimboschimento a pino marittimo con biancospino, la rosa di evidenti “fregoni” di cinghiale sui tronchi scor- San Giovanni e il pun- tecciati. Si giunge quindi sul torrente Ritasso, at- gitopo. In primavera traversato il quale ci ritroviamo nella zona di con- il sottobosco si colora fluenza con lo Sterza chiudendo così l’anello. con le belle fioriture dell’anemone bianca, Un bosco sviluppato e maturo, con alberi morti dell’erba trinità, del o assai vecchi, permette croco, della scilla, del la presenza di interes- ciclamino, dell’erba santi specie di uccelli perla azzurra e della legate ai grossi tronchi viola silvestre. Assai e alle cavità. Tra questi comune ed appari- boschi in primavera sarà possibile ascoltare il ca- scente con i suoi fiori ratteristico “tambureg- verdastri e le sue fo- giare” del picchio rosso glie palmate a margine maggiore sempre alla dentato è il tossico el- ricerca di larve ed insetti leboro. nelle cortecce. L’anello di Poggio Castiglione 23
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