Scuola dell'infanzia Comunale "Fantasia di colori" - OPEN DAY 2021/2022 - Ambito 4 - Municipio XII Roma Capitale - Roma ...
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Scuola dell’infanzia Comunale «Fantasia di colori» OPEN DAY 2021/2022 Ambito 4 - Municipio XII Roma Capitale POSES Dr.ssa Stefania Bossini
BASI IDEA DI IDEA DI TEORICHE DI BAMBINO SCUOLA RIFERIMENTO PROGETTO EDUCATIVO RUOLO ACCOGLIENZA FUNZIONE DEL DELL’INSEGNANTE ALTERNATA COLLEGIO DOCENTI
RELAZIONE ADULTO/BAMBINO ❖ Lavorare a classi aperte fa si che tutte le figure che lavorano all’interno del servizio, partecipino alla cura della crescita individuale di ogni bambino e di ogni bambina ❖ La scelta dell’ ambientamento ricade sul piccolo gruppo, rispettando sempre i bisogni e le esigenze dei bambini e delle bambine; ;
INTERAZIONE CURA INDIVIDUALITA’ SOCIALE DELL’AMBIENTE PROCESSO DI DOCUMENTAZIONE APPRENDIMENTO: SPAZI Il Bambino competente e protagonista OSSERVAZIONE GIOCO MATERIALI
La nostra scuola è composta da 2 sezioni a tempo pieno ciascuna di 25 bambini e bambine, di età eterogenea. Fa parte del polo educativo 0-6 composto dal Nido Grillo Canterillo e dalla scuola dell’infanzia “Paese dei Balocchi” Ambito 4 Municipio XII. Condividiamo il medesimo progetto educativo sorretto da un’idea di bambino come costruttore della propria conoscenza personalizzandolo secondo le diversità e i bisogni di ognuno di loro. La metodologia della nostra scuola , sostiene un bambino protagonista e sperimentatore della propria crescita attraverso la cura ,la bellezza e la meraviglia della scoperta secondo la propria individualità. Fa tesoro dei fondamenti pedagogici dell’operato di Maria Montessori, Malaguzzi e Gardner. Il nostro “fare” sostiene l’intervento educativo attraverso la conoscenza del “senso del bello”, della “meraviglia” e dello “stupore” per tutto ciò che ci circonda, come motore vitale da cui attingere per emozionarsi, apprendere e crescere con tutti i bambini e le loro famiglie.
In ogni sezione ci sono diversi centri di interesse. La loro organizzazione si coniuga a precise scelte pedagogiche che si possono sintetizzare nel desiderio di accompagnare i bambini nelle loro esperienze di socializzazione e di scoperta. Essi sono frutto di una progettazione mirata ad offrire ambienti accoglienti e curati. I materiali sono predisposti con «cura» in scaffali e collocati a loro misura. Sezione A Sezione B
ATELIER L’Atelier non è solo un luogo fisico, ma un’idea di fare scuola che motiva alla relazione, al dialogo, alla connessione con le sezioni; si tratta di un’idea che sottolinea l’importanza dell’immaginazione, dell’estetica, dei 100 linguaggi nei percorsi di formazione e di conoscenza Loris Malaguzzi lo ha definito come «un luogo impertinente» ma in stretta connessione con tutti gli altri spazi della scuola. Atelier di Manipolazione Atelier Grafico-pittorico .
Invece il cento c’ Il bambino è fatto di cento Il bambino ha cento lingue, cento mani, cento pensieri cento modi di pensare di giocare e di parlare Cento sempre cento modi di ascoltare di stupire di amare cento allegrie per cantare e capire Cento mondi da scoprire cento mondi da inventar cento mondi da sognare Il bambino ha cento lingue (e poi cento, cento, cento ma gliene rubano novantanove La scuola e la cultura gli separano la testa dal corpo Gli dicono di pensare senza mani di fare senza testa di ascoltare e di non parlar di capire senza allegrie di amare e di stupirsi solo a Pasqua e a Natale Gli dicono di scoprire il mondo che già c’è e di cento gliene rubano novantanove Gli dicono che il gioco e il lavoro la realtà e la fantasia la scienza e l’immaginazione il cielo e la terr la ragione e il sogno sono cose che non stanno insieme Gli dicono insomm che il cento non c’è Il bambino dice: invece il cento c’è Loris Malaguzzi : : : a . . , , . . è . . . . e . e . ) , . . a
La Giornata a scuola Entrata a scuola: - ore 8.00/9.00 Accoglienza: - I bambini indossano le ciabattine - Mettono la presenza dei saluti - Scelgono un gioco Circle-time: - Seduti in cerchio gioco dei saluti e incarichi giornalieri (calendario, che tempo che fa? Quanti siamo a scuola? - Giochi di gruppo, letture di storie e conversazione. Merenda Gioco libero/Attività Giardino Cura dell’igiene personale Pranzo: -Ore 11.30 oppure 12,40 turno alternato con l’altra sezione Uscita intermedia: -Ore 13.30/14.30 Riposo nella sala sonno Giardino Attività e gioco libero Merenda Uscita da scuola dalle ore 16.00 alle ore 17.00
I processi di conoscenza del bambino avvengono attraverso “ le routine” ; esse non sono solo “ strategie di accudimento” ma sono parte della progettualità educativa. Sono attività quotidiane che scandiscono il tempo di vita a scuola con regolarità e prevedibilità: per questo si definiscono “ azioni ritualizzate” perché sono eventi stabili e ricorrenti che nello scorrere della vita quotidiana, fatta di tante significative sequenze, restituiscono al bambino il senso della sicurezza e della continuità.
CIRCLE TIM ACCOGLIENZA “Circle-Time” piccola assemblea dove i bambini si raccontano spontaneamente, si contano, L’accoglienza può essere intesa come “forma (fanno giochi logico-matematici), fanno il di rassicurazione emotiva che calendario (giorno, mese, oggi è il compleanno accompagna il distacco quotidiano”. di…, le attività che andremo a svolgere…) ascoltano storie. In questo spazio intimo e accogliente si favorisce la competenza emotiva. E
Il gioco: risorsa privilegiata attraverso la quale i bambini si esprimono, raccontano ed interpretano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.
LA CURA IL PRANZ La cura di sé riguarda tutti quei gesti di vita Attraverso il momento del pasto passano molti quotidiana: andare in bagno, lavarsi le mani, messaggi, apprendimenti, sperimentazioni di l’attenzione alla propria persona. piccole autonomie. Il gioco di regole (il turno Questi momenti sono la possibilità di una scoperta dell’essere serviti), la capacità di attesa, l’aiuto corporea e di un prendersi cura di sé con piacere. dell’amico, la scoperta dei sapori, dei profumi … O
IL RIPOSO Anche il riposo pomeridiano, ha una funzione importante e costituisce, in particolare nei bambini piccoli, una pausa necessaria.
IL GIARDINO
L’educazione all’aperto, o out-door education, si connota come una strategia educativa, vasta e versatile, basata sulla pedagogia attiva e sull’apprendimento esperienziale; è determinata dal principio di applicarsi all’ambiente esterno e naturale. Non è una strategia che sostituisce il sistema educativo più tradizionale, piuttosto lo affianca, lo completa con esperienze che l’ambiente chiuso non può offrire. La sua caratteristica principale risiede nella libertà esplorativa, osservativa, manipolativa con cui il bambino può relazionarsi all’ambiente esterno e maturare, attraverso esperienze concrete e dirette, conoscenze, abilità e competenze. I bambini della nostra scuola vivono il giardino come un laboratorio all’aperto, luogo dove cresce l’esperienza di sé e del mondo, e utilizzano un abbigliamento adeguato per ogni stagione . L’aspetto meraviglioso del gioco, anche in Out-door è la facilità con cui i bambini, nella sua attuazione, condividono conoscenze e abilità, una sorta di sapere diffuso che diviene patrimonio di tutti e da cui tutti possono apprendere per intuizione, imitazione o scoperta.
«Non stanno solo giocando nella natura, stanno: apprendendo, creando, percependo, esplorando, osservando, scoprendo, si stanno meravigliando»
PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE ❖ Partecipazione attiva delle famiglie ❖ Attività laboratoriali con i genitor ❖ Informazione alle famiglie attraverso il POF, il Progetto Educativo, la Programmazione Didattica e la documentazione ❖ Documentazione rivolta al bambino inerente agli spazi da lui leggibili, rivolta all’adulto inerente all’attività didattica ❖ Il Progetto Educativo prevede attività di continuità condivisa con le scuole del territorio e le famiglie; i ; ; ;
OBIETTIVI Stimolare il pensiero divergente, la creatività, la curiosità e la socialità attraverso: ❖ Sperimentazione di materiali naturali e di recupero; ❖ Conoscenza approfondita di questi materiali e loro diverso utilizzo
INSEGNANTE REGISTA « IL PIU’ GRANDE SUCCESSO PER UN INSEGNANTE E’ POTER DIRE: I BAMBINI STANNO LAVORANDO COME SE IO NON ESISTESSI». MARIA MONTESSORI
BIBLIOGRAFIA ❖ MODELLO EDUCATIVO DI ROMA CAPITALE ❖ LA PEDAGOGIA DELLA LUMACA, G. Zavalloni ❖ L’INTELLIGENZA EMOTIVA , D. Goleman ❖ LE INTELLIGENZE MULTIPLE, Gardner ❖ LA STIMOLAZIONE CREATIVA, B. Munari ❖ LA SCOPERTA DELL’INFANZIA, M. Montessori ❖ LA MENTE DEL BAMBINO, M. Montessori ❖ IL SEGRETO DELL’INFANZIA, M. Montessori ❖ LO STUPORE DEL CONOSCERE: I 100 LINGUAGGI DEI BAMBINI, Reggio Children; ; ; ; ; ; ; ; ;
SCUOLA DELL’INFANZIA « FANTASIA DI COLORI» INSEGNANTI: Sezione A Alessandra Fabbri Chiara Rinversi Sezione B Anna Maria Benevento Stefania Negrini Valentina Palmieri POSES Dr.ssa Stefania Bossini
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