SALVIAMO IL MARE DALLA PLASTICA - Arpae Emilia-Romagna

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SALVIAMO IL MARE DALLA PLASTICA - Arpae Emilia-Romagna
Rivista di Arpae
                                                                 Agenzia regionale
                                                                                                    SOSTENIBILITÀ E CONTROLLO AMBIENTALE
                                                                 prevenzione, ambiente ed energia
                                                                 dell’Emilia-Romagna
                                                                 N° 1 febbraio 2020, Anno XI

                                                                      SALVIAMO IL MARE
                                                                      DALLA PLASTICA
                                                                      ATTIVITÀ E PROGETTI PER
                                                                      CONOSCERE E AFFRONTARE IL
                                                                      CRESCENTE PROBLEMA DEI RIFIUTI
                                                                      E DELLE MICROPLASTICHE NEI MARI.
                                                                      EMERGE L’URGENZA DELLA
                                                                      PREVENZIONE E DELLA MIGLIORE
                                                                      GESTIONE DI UN MATERIALE
                                                                      DIVENTATO UBIQUITARIO
                                                                      ACQUE DI BALNEAZIONE, SERVE
                                                                      UN APPROCCIO PREVENTIVO
                                                                      IN EMILIA-ROMAGNA UN SISTEMA
In caso di mancato recapito restituire all’ufficio Bologna CMP

                                                                      DI GESTIONE PIÙ EFFICACE
                                                                      E TEMPESTIVO IN CASO DI
                                                                      INQUINAMENTO DI BREVE
                                                                      DURATA, IN ACCORDO CON
                                                                      LE RACCOMANDAZIONI OMS
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SALVIAMO IL MARE DALLA PLASTICA - Arpae Emilia-Romagna
SALVIAMO IL MARE DALLA PLASTICA - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2020

SALVIAMO IL MARE
DALLA PLASTICA
Sergio Costa • Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare

L’
         inquinamento da plastica affligge     che giornalmente produciamo e che va ad         Sono orgoglioso del fatto che la prima
         il pianeta, i mari, gli oceani        inquinare i nostri mari.                        legge di iniziativa di questo ministero si
         e le specie che in essi vivono.       E così il 4 ottobre 2018, nel giorno di         sia posta l’obiettivo di tutelare il mare.
Quando pensiamo e parliamo del nostro          san Francesco d’Assisi patrono d’Italia e       Ma, come ho avuto modo di sottolineare
mare, lo facciamo con la consapevolezza        dell’ecologia, il ministero dell’Ambiente       precedentemente, le plastiche che
di chi sa di vivere in un paese unico: la      è diventato plastic free, dando il via a una    inquinano il nostro mare non sono solo
superficie dell’Italia è infatti bagnata per   buona pratica rivoluzionaria che, in poco       quelle visibili a occhio nudo: anche
due terzi dal mar Mediterraneo, un mare        più di un anno, ha coinvolto centinaia          le microplastiche, particelle sotto i 5
meraviglioso ma all’interno del quale,         di realtà tra scuole, università, istituzioni   millimetri, sono infatti responsabili
ogni anno, finiscono 570mila tonnellate        nazionali e locali, associazioni, piccole       dell’inquinamento marittimo e circa

                                                                                                                                              EDITORIALE
di plastica. Si pensa siano inoltre almeno     aziende e multinazionali. Tutti questi          il 30% dei pesci ne è contaminato. Per
250 miliardi i frammenti di plastica al        soggetti hanno preso un impegno formale         far fronte a questo enorme problema,
suo interno. Nel Tirreno il 95% dei rifiuti    per la messa al bando della plastica            quest’anno entrerà in vigore la norma
galleggianti avvistati più grandi di 25 cm,    monouso.                                        approvata nella scorsa legislatura che
è costituito da plastica, il 41% di questi     Voglio inoltre ricordare che nello stesso       mette al bando i prodotti per la persona
da buste e frammenti. Inoltre, come            periodo il ministero dell’Ambiente,             contenenti microplastiche.
numerose ricerche hanno dimostrato,            eliminando dalla propria sede le
                                               bottigliette di plastica, sostituite da         La direzione è tracciata e continueremo
nel mar Mediterraneo 134 specie sono
                                               borracce di alluminio distribuite a tutti       a lavorare con costanza e determinazione
vittime di ingestione di plastica; tra
                                               i dipendenti e da erogatori di acqua            nella promozione di tutte le misure per
queste, 60 specie di pesci, 9 di uccelli
                                               alla spina, ha evitato l’utilizzo di oltre      limitare il marine litter, per potenziare le
marini e 5 di mammiferi marini, e tutte le
                                               100mila bottigliette.                           aree marine protette, per la difesa della
specie di tartarughe marine presenti.          Noi rappresentanti delle istituzioni            costa, per la lotta agli inquinanti marini
                                               dobbiamo dare per primi il buon                 da idrocarburi.
Questi dati non possono che ricordarci,        esempio, ma ogni cittadino, nel proprio         Lo facciamo nella consapevolezza che
se ancora ce ne fosse bisogno, l’emergenza     piccolo, deve essere consapevole che            non abbiamo un pianeta B e che sarà
che ci riguarda e coinvolge direttamente,      il cambiamento è possibile solo se              possibile riparare i danni del passato
e per la quale abbiamo il dovere e             parte dalle abitudini di ogni giorno,           soltanto attraverso un cambio radicale
l’opportunità non solo di farci carico del     dall’educazione al rispetto dell’ambiente.      del nostro stile di vita. Un cambio che ci
problema, ma di diventare leader nella                                                         impone di mettere l’ambiente al centro di
ricerca di soluzioni.                          Con la legge Salvamare, licenziata nel          ogni idea di sviluppo e crescita.
Come ministro dell’Ambiente, sin dai           mese di ottobre alla Camera e che mi            Se così non sarà, ai nostri figli
primi mesi del mio mandato ho dato             auguro possa avere un iter celere al Senato,    lasceremo la devastazione che anni di
priorità assoluta alle campagne contro         abbiamo coinvolto i pescatori dando             utilizzo smodato delle risorse naturali,
l’utilizzo della plastica monouso: l’ho        loro la possibilità di portare i rifiuti nei    di inquinamento senza freni, sta
fatto nella consapevolezza dell’urgenza e      porti, nei quali è previsto l’allestimento di   continuando a produrre in vastissime aree
necessità di limitare la quantità di rifiuti   specifici punti di raccolta.                    della Terra.

                                                                                                                                                3
SALVIAMO IL MARE DALLA PLASTICA - Arpae Emilia-Romagna
SOMMARIO

                                                                  ISSN 2039-0424
                                                                                   3    Editoriale                                             44   Microplastiche e possibili
                                                                                        Salviamo il mare dalla plastica                             effetti sull’uomo
                                                                                        Sergio Costa                                                Carlo Nebbia

                                                                                        Attualità                                              46   Plastiche in mare: l’attività
                                                                                   5    Cop25, piccoli passi avanti                                 della guardia costiera
                                                                                        in attesa di Glasgow                                        Contrammiraglio (CP) Aurelio Caligiore
                                                                                        Daniele Violetti, Andrea Camponogara
                                                                                                                                               48   Il plastic marine litter,
                                                                                   7    L’aria nel bacino padano,                                   la specie aliena artificiale
                                                                                        un problema complesso                                       Marco Faimali
                                                                                        Marco Deserti, Katia Raffaelli,
                                                                                                                                               50   Ricerca e imprese insieme
                                                                                        Marco Ottolenghi, Michele Bartolomei
                                                                                                                                                    per ripulire i mari
                                                                                                                                                    Francesca Garaventa

                                                                                                                                               52   L’Europa e il problema
                                                                                   Balneazione                                                      della plastica in mare
                                                                                                                                                    Fedra Francocci, Fabio Trincardi,
                Rivista di Arpae            Numero 1 • Anno XI                     10   Un approccio preventivo                                     Mario Sprovieri, Fabio Fava
             Agenzia regionale              Febbraio 2020                               per le acque di balneazione                            54   La normativa sul recupero
    prevenzione, ambiente ed                                                            Luca Lucentini, Lucia Bonadonna,
                                                                                                                                                    di rifiuti da mitilicoltura
  energia dell’Emilia-Romagna                                                           Marcello Iaconelli, Giuseppe Bortone
                                                                                                                                                    Giuseppe Prioli
                                                                                   12   Snpa al lavoro
                                                                                                                                               55   Quando la pesca
                                                                                        per nuove linee guida
                                                                                        Roberta De Angelis, Antonello Bruschi, Iolanda Lisi
                                                                                                                                                    coniuga la sostenibilità
                                                                                                                                                    Giorgio Fanciulli
                                                                                   14   Balneazione e tutela
                                                                                                                                               56   Pescatori e parchi marini insieme
                                                                                        della salute in Emilia-Romagna
                                                                                                                                                    per salvare il mare
               SEGRETERIA            COMITATO EDITORIALE                                Adriana Giannini, Giovanna Mattei
                                                                                                                                                    Antonino Miccio, Raffaele Di Palma
   Ecoscienza, redazione             Coordinatore                                  16   Un nuovo protocollo preventivo
Via Po, 5 40139 - Bologna            Franco Zinoni                                                                                             58   Ripulire il mare dai rifiuti,
                                                                                        in Emilia-Romagna
           Tel 051 6223887                                                                                                                          un impegno comune
                                     Paola Angelini                                     Francesco Tornatore
                                                                                                                                                    Teresa Panzarella, Giulio Kerschbaumer
     ecoscienza@arpae.it             Raffaella Angelini                            18   Verso un sistema di gestione
                                     Giuseppe Battarino                                                                                        60   I parchi naturali verso
              DIRETTORE                                                                 più efficace e tempestivo
        Giuseppe Bortone             Vito Belladonna                                    Luigi Vicari
                                                                                                                                                    “buone pratiche circolari”
                                                                                                                                                    Ilaria Bergamaschini
                                     Francesco Bertolini
DIRETTORE RESPONSABILE               Gianfranco Bologna                                                                                        62   Quante microplastiche
            Stefano Folli            Giuseppe Bortone                                                                                               sono presenti nel Po?
            In redazione             Mario Cirillo                                 Mare e plastica                                                  Roberto Cavallo, Franco Borgogno,
                                                                                                                                                    Maurizio Bongioanni, Luca Conti, Ivan Grasso,
         Daniela Raffaelli           Roberto Coizet
          (coordinatrice)            Nicola Dall’Olio                              22   La strategia europea                                        Manuela Orengia, Emanuela Rosio

           Daniela Merli             Paolo Ferrecchi                                    a salvaguardia dei mari                                65   Humans of Mediterranean,
                                                                                        Michail Papadoyannakis
                                     Matteo Mascia                                                                                                  il manifesto dei pescatori
         Progetto grafico
                                     Giancarlo Naldi                               24   Dati e informazioni sul mare,                          66   Problema plastica, serve
           Miguel Sal & C.
                                     Giorgio Pineschi                                   il ruolo chiave di Snpa                                     un cambiamento di paradigma
          Impaginazione,             Attilio Raimondi                                   Stefano Laporta
                                                                                                                                                    Alessandra Bonoli
       grafica e copertina           Karl Ludwig Schibel                           26   Strategia per l’ambiente marino,
         Mauro Cremonini                                                                                                                       68   Biodegradabilità del
                                     Andrea Segré                                       cosa fa l’Italia
               (Odoya srl)           Marco Talluri                                                                                                  Mater-Bi, la ricerca Novamont
                                                                                        Giuseppe Italiano
                                                                                                                                                    Francesco Degli Innocenti
                                     Stefano Tibaldi
                                                                                   28   I dati della regione                                   70   Valutare il rendimento
            Registrazione            Alessandra Vaccari
                                                                                        Mediterraneo occidentale                                    del recupero di materia con Lca
          Trib. di Bologna           Stampa                                             Fabrizia Colonna, Claudia Riccio, Alessandro Dagnino
   n. 7988 del 27-08-2009                                                                                                                           Simonetta Tunesi, Luca Mariotto, Tania Tellini
                                     Premiato stabilimento                         30   I dati della sottoregione
                                     tipografico dei comuni                                                                                    72   Favorire l’effettivo riciclo
                                                                                        Mare Adriatico                                              per la competitività
                                     Santa Sofia (FC)                                   Carla Rita Ferrari
                                                                                                                                                    Walter Regis
                                     Stampa su carta                               32   I dati della regione Mar Ionio                         74   Immagina un futuro senza plastica
                                     IGLOO Offset                                       Mediterraneo centrale                                       Eilidh Robb
                                                                                        Emilio Cellini, Laura Pirrera
                                                                                                                                               76   Microfibre in mare,
                                                                                   34   Le microplastiche nel mare                                  le proposte di Marevivo
                                                                                        della regione Lazio                                         Rosalba Giugni
                                                                                        Giulia Durante, Emanuela Viaggiu, Andrea Bonifazi,
                                                                                        Gaia Foti, Elena Madeo, Antonio Malara,                82   Attualità
             Tutti gli articoli, se non altrimenti specificato,                         Antonella Giorgio, Laura Aguzzi                             Il manifesto di Assisi
             sono rilasciati con licenza Creative Commons
          http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/                        36   I progetti europei di Ispra                                 contro la crisi climatica
                                                                                        sul marine litter
            Chiuso in redazione: 19 febbraio 2020
                                                                                   40
                                                                                        Marco Matiddi, Cecilia Silvestri

                                                                                        La nuova sede Ispra
                                                                                                                                               Rubriche
                                                                                        per lo studio del mare                                 78   Legislazione news
                                                                                        Andrea La Camera, David Pellegrini                     79   Osservatorio ecoreati
                                                                                   41   Il nuovo centro regionale                              80   Libri
                                                                                                                                               81   Eventi
                                                                                        mare di Arpa Puglia
                                                                                        Anna Maria Pastorelli, Enrico Barbone

                                                                                   42   Aumenta la sensibilità,
                                                                                        recuperiamo il ritardo
                                                                                        Cristina Mazziotti
SALVIAMO IL MARE DALLA PLASTICA - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2020

COP25, PICCOLI PASSI AVANTI
IN ATTESA DI GLASGOW
LA COP 25 DI MADRID RAGGIUNGE QUALCHE OBIETTIVO, MA NON CENTRA L’OBIETTIVO
PRINCIPALE. LA SOLUZIONE DEI NODI PIÚ URGENTI È RIMANDATA A GLASGOW. IL PIÙ GRANDE
INSUCCESSO È LA MANCATA APPROVAZIONE DELLE NORME SUL NUOVO MECCANISMO PER LO
SCAMBIO DI EMISSIONI DI CO2 CHE AVREBBE CATALIZZATO NUOVE RISORSE FINANZIARIE.

I

                                                                                                                                                FOTO: UNFCCC.
     l giorno dopo la chiusura della
     Cop25 di Madrid, le principali
     testate giornalistiche internazionali
riassumevano gli esiti della conferenza in
poche parole: un fallimento, negoziale e
politico. Ripercorrendo ora le conclusioni
di Madrid, non tutto sembra però da
archiviare come una débacle. Qualche
significativo passo avanti è stato fatto.
Alcuni analisti sostengono che
avrebbe potuto essere una conferenza
relativamente tranquilla, intesa a
concludere la negoziazione sugli elementi
del rulebook per l’attuazione dell’Accordo
di Parigi lasciati in sospeso a Katowice
durante la Cop24. In breve, una
Conferenza principalmente tecnica e di
transizione, che doveva da un lato trovare
un accordo sull’articolo 6 dell’Accordo di

                                                                                                                                                FOTO: UNFCCC.
Parigi e, dall’altro, dare visibilitá e risalto
alle azioni climatiche intraprese dai
molteplici soggetti nelle varie regioni del
mondo. Con la Cop25 si sarebbe dovuta
chiudere la fase negoziale iniziata a Parigi
e aprire una fase di implementazione
che, come prima cosa, avrebbe portato i
paesi a definire più ambiziosi obiettivi di
riduzione dei gas serra in occasione della
Cop26.
Da Katowice in poi, invece, la Cop25
ha via via acquistato toni piú politici,
presentandosi all’appuntamento di
Madrid con un menu forse troppo ricco
di portate, che ha distratto l’attenzione
dalle questioni chiave e anticipato
riflessioni e discussioni che avrebbero
avuto nella Cop di Glasgow la loro sede
ideale. Si capisce che certe pressioni
esterne non potevano essere ignorate              Non sorprende che la presidenza                e sottolinenando la necessità di convertire
e meritavano dovuta considerazione                cilena, nel suo discorso di apertura in        la scienza in un alleato chiave.
durante i lavori di Madrid; per citarne           mondovisione, abbia taciuto questioni
alcune: il movimento Friday for Future            tecniche come quella sull’articolo 6 e         Quella che doveva essere una conferenza
di Greta Thunberg, che con forza ha               enfatizzato temi di natura più politica.       sul clima concreta e d’azione, si è limitata
dato eco alle preoccupazioni della società        “Questa Cop deve segnare un cambio di          a centrare qualche obiettivo, mancando
civile; i rapporti dell’Intergovernmental         direzione” ha dichiarato Carolina Schmidt,     però il bersaglio grosso. I nodi più urgenti
Panel on Climate Change su Suolo e                presidente della Cop25, ponendo                sono rimasti irrisolti e la loro soluzione
cambiamento climatico e Oceano e criosfera        l’accento su un’azione climatica inclusiva,    rimandata alla Cop26 di Glasgow.
in un clima che cambia, che hanno                 capace di coinvolgere tutti gli attori della   Il più grande insuccesso è stato
rinnovato l’urgenza di intraprendere              societá civile, introducendo nuovi temi        ovviamente la mancata approvazione
azioni correttive.                                come quello della protezione degli oceani      dell’articolo 6, l’anello mancante per il

                                                                                                                                                                5
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ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2020

            completamento dell’Accordo di Parigi,

                                                                                                                                                          FOTO: UNFCCC.
            che avrebbe dovuto stabilire il nuovo
            meccanismo per lo scambio di emissioni
            di CO2 cosí da catalizzare energie nuove
            e immettere nel settore nuove risorse
            finanziarie, come a suo tempo seppe fare
            il Clean Development Mechanism (Cdm)
            del Protocollo di Kyoto.
            Nonostante le 48 ore extra di
            negoziazione, le parti non hanno saputo
            raggiungere un accordo su svariati
            elementi, tra cui:
            - la possibilità di utilizzare i crediti di
            carbonio già generati sotto il Cdm nel
            quadro del nuovo meccanismo
            - la tassazione degli introiti derivati dallo
            scambio di crediti di carbonio al fine di
            sostenere programmi di adattamento al
            cambiamento climatico
            - la determinazione delle linee di base per
            il calcolo della riduzione di emissioni e
            relativi crediti
ATTUALITÀ

            - l’introduzione di clausole a tutela
            delle comunità locali nei meccanismi di
            compravendita dei crediti di emissione.
            Nonostante la pressione di consegnare
            l’unica parte rimanente del rulebook            Progressi sono stati fatti anche per quanto    Infine, un piccolo contentino per chi
            di Parigi, diversi negoziatori, tra cui         riguarda i diritti e la partecipazione delle   nelle piazza chiedeva a gran voce più
            l’Unione europea, hanno rifiutato               donne nel quadro dell’azione climatica         coraggio e ambizione: la decisione finale
            di barattare diritti umani e integrità          internazionale, con il via libera a un         prevede l’obiettivo di innalzare i target
            ambientale per un mercato del carbonio          nuovo Gender Action Plan quinquennale          di taglio alle emissioni di ogni singola
            non propriamente regolamentato. “Meglio         che, diversamente dal primo, spinge            nazione rispetto agli obiettivi attuali. Ma
            nessun accordo, che un brutto accordo” hanno    per un’integrazione sistematica della          solo alcuni paesi hanno preso impegni
            dichiarato alcuni negoziatori.                  questione femminile nelle politiche            concreti nel corso della Cop25, come
                                                            climatiche e a una più equa e piena            il significativo numero di paesi che si è
                                                            partecipazione delle donne nei lavori          impegnato a raggiungere “emissioni zero”
            Qualche piccolo progresso                       negoziali della Convenzione sul clima e        entro il 2050. Si tratta, tuttavia, solo di
                                                            dell’Accordo di Parigi e dei loro organi.      una piccola percentuale delle emissioni
            su “loss and damage” e                          Oltremodo importante è il riferimento          globali.
            partecipazione delle donne                      nel testo della decisione ai diritti umani e   Il segretario generale delle Nazioni
                                                            alle difficoltà delle popolazioni indigene,    Unite, António Guterres, si è detto
            Dunque tutto rimandato a Glasgow.               e il richiamo alla necessità di soluzioni      deluso dall’esito della Cop, definendola
            Piccoli progressi, ma comunque segnali          climatiche specifiche che tutelino le fasce    “un’occasione persa”. Ma ha altresì aggiunto
            positivi, si sono invece registrati sul         più vulnerabili della società.                 che non si dà per vinto. Sulla stessa linea
            versante loss and damage, quel meccanismo                                                      si è espressa Greta Thunberg.
            stabilito a sostegno dei paesi più colpiti      Le questioni relative alla finanza climatica   In vista della Cop26, ci sarà tanto lavoro
            e vulnerabili agli effetti catastrofici dei     hanno, come da tradizione, scaldato gli        per la presidenza britannica che verrà
            cambiamenti climatici.                          animi. I paesi in via di sviluppo hanno        supportata dal governo italiano, che
            Le parti alla conferenza hanno                  preteso chiarezza sulla mobilitazione di       organizzerà fra le molteplici attività la
            sottolineato l’urgenza di portare al            100 miliardi di dollari all’anno promessa      cosidetta pre-Cop in Italia insieme a Cop
            meccanismo nuove e piú massicce risorse,        dai paesi industrializzati a partire dal       per i giovani. La priorità sarà comunque
            e stabilito un gruppo di esperti che ha         2020 a sostegno dell’implementazioni           quella di ricucire un rapporto tra politica
            il compito di identificare e informare          di attività pro-clima più incisive. Una        e società civile ormai drasticamente
            sulle opzioni finanziare disponibili. Le        richiesta che ha creato non poche              incrinato.
            parti hanno anche stabilito il Santiago         tensioni, vista l’incertezza sulla capacità    Il rischio più grande è che il rinvio
            Network, una rete di soggetti, istituti e       dei paesi industrializzati di ottemperare      sancito a Madrid possa creare un altro
            organizzazioni finalizzata a facilitare la      ai loro impegni. Il gruppo negoziale è         sovraccarico di temi nell’agenda dei lavori
            fornitura di assistenza tecnica ai paesi più    stato molto vicino a un compromesso            di Glasgow.
            vulnerabili. Il meccanismo resta tuttavia       che avrebbe consentito di continuare la
            privo di un fondo dedicato, dettaglio non       discussione il prossimo anno, soprattutto
                                                                                                           Daniele Violetti, Andrea Camponogara
            da poco: come dire che la macchina è            quella relativa a finanziamenti di lungo
            pronta a partire, ma non c’è benzina.           termine post-2020. Nella plenaria finale,      Segretariato United Nations Framework

            La negoziazione dovrà pertanto proseguire       tuttavia, diverse parti hanno espresso         Convention on Climate Change (Unfccc)

            durante la Cop26, ma a Madrid i paesi si        dissenso e non è stato raggiunto nessun
            sono mossi nella giusta direzione.              accordo.

   6
SALVIAMO IL MARE DALLA PLASTICA - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2020

L’ARIA NEL BACINO PADANO,
UN PROBLEMA COMPLESSO
LA QUALITÀ DELL’ARIA NEL BACINO PADANO HA UNA PLURALITÀ DI CAUSE. NON È POSSIBILE,
NÉ CORRETTO, INDIVIDUARNE UNA SOLA. ANCHE LA SOLUZIONE AL PROBLEMA DOVRÀ
RISPECCHIARE QUESTA COMPLESSITÀ. È IMPORTANTE ANALIZZARE IL PROBLEMA NEL
DETTAGLIO PER IDENTIFICARE SOLUZIONI EFFICACI E AGIRE IN MANIERA INTEGRATA.

N
           elle prime settimane del 2020
           la qualità dell’aria è stata sotto
           i riflettori dei media. La causa
dell’attenzione collettiva sono state le
elevate concentrazioni di inquinanti,
soprattutto particolato (PM10 e PM2,5)
registrate in alcune grandi città (Milano,
Torino, Roma), ma anche nell’area vasta
della pianura Padana.                           FIG. 1
Non sempre gli interventi sui media             QUALITÀ DELL’ARIA
nazionali e locali hanno restituito la          BACINO PADANO
complessità della questione, spesso
additando un’unica causa del problema: il       La concentrazione di PM10
traffico, la biomassa, il meteo.                nel bacino padano il
La realtà è che la qualità dell’aria, in        14 gennaio 2020.
quanto problema complesso, ha una
pluralità di cause e non è possibile, né
corretto, individuarne una sola. Va da sé       FIG. 2
che anche la soluzione al problema dovrà        QUALITÀ DELL’ARIA
rispecchiare questa pluralità e complessità.    BACINO PADANO

                                                La concentrazione di PM10
                                                nel bacino padano il 18
Il problema, la natura                          gennaio 2020.

del bacino Padano                               Fonte figure: Prepair “data
                                                sharing infrastructure”,
                                                dati forniti dai partner
                                                del progetto. I cerchietti
Quasi tutte le attività umane emettono          mostrano i dati delle
inquinanti in atmosfera. In aree poco           stazioni di monitoraggio, la
                                                mappatura è ottenuta con il
popolate o in cui si concentrano poche          modello chimico di trasporto
                                                e dispersione NINFA.
attività questo può essere un problema
trascurabile; il discorso cambia nelle zone
                                                di inquinanti, rendendone difficile e lenta     pianura e maggiormente nel nord-ovest.
densamente popolate e industrializzate.
                                                la dispersione.                                 Le concentrazioni sono poi calate in modo
Nel bacino del Po vive circa il 40% della
                                                Com’è noto la pianura è circondata su tutti     consistente a seguito della pioggia del 17
popolazione italiana, oltre 23 milioni
                                                i lati da montagne (Alpi e Appennini), a        gennaio. Il monitoraggio dell’evoluzione
di persone che complessivamente
                                                parte a est dove si affaccia sull’Adriatico,    delle concentrazioni sull’intera pianura
producono più del 50% del Pil nazionale.
                                                un mare chiuso. Questa condizione viene         Padana è stato possibile grazie alla
La pianura Padana è uno dei luoghi più
                                                spesso paragonata a una stanza con una          piattaforma di condivisione dei dati di
densamente popolati e industrializzati
                                                sola finestra, in cui non è possibile creare    monitoraggio e di modellazione della
d’Europa. Questo comporta elevati
                                                “la corrente” per cambiare l’aria.              qualità dell’aria realizzata nell’ambito del
livelli di emissioni di inquinanti, ma
                                                                                                progetto Life PrepAir.
non basta a spiegare perché la qualità
dell’aria costituisca un problema così
rilevante: altre zone in Europa hanno           I picchi di PM10 in gennaio
un livello di emissioni paragonabile, ma                                                        Che cosa si può fare?
non gli stessi livelli di inquinamento.         Tornando alla questione degli elevati livelli
A rendere particolarmente critica la            di inquinamento di inizio anno, come            Posto che non si possono cambiare le
qualità dell’aria della pianura Padana          si vede dalle figure, la concentrazione         condizioni meteo-climatiche, si può agire
contribuiscono le condizioni orografiche        di PM10 è aumentata fino al 16 gennaio          per ridurre le emissioni di inquinanti, ed
e meteo-climatiche del bacino del Po, che       con picchi nell’area di Torino e Milano,        è su questo che si sono impegnate tutte
favoriscono l’aumento delle concentrazioni      ma con concentrazioni elevate su tutta la       le amministrazioni regionali e locali del

                                                                                                                                               7
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ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2020

            bacino del Po anche grazie al progetto
            Prepair, un progetto Life – coordinato da        FIG. 3                                     150
            Regione Emilia-Romagna – che ha come             QUALITÀ DELL’ARIA
            obiettivo l’integrazione delle politiche sulla   BACINO PADANO

                                                                                        Value (µg/m3)
                                                                                                        100
            qualità dell’aria del bacino del Po. Partner
            di progetto sono Regioni e Agenzie               Andamento                                  50
            ambientali di Piemonte, Valle d’Aosta,           concentrazione di PM10
            Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia,        12-18/1/2020.                               0
                                                                                                              12 Gen   13 Gen       14 Gen         15 Gen           16 Gen          17 Gen       18 Gen
            Provincia autonoma di Trento, Arso               Fonte: Prepair “data                                                                 Anno 2020
            Agenzia dell’ambiente slovena, Comuni            sharing infrastructure”.
                                                                                        Ciascun box rappresenta la distribuzione statistica dei dati osservati dalle stazioni di monitoraggio.
            di Milano, Torino e Bologna, Art-ER e
            Fondazione Lombardia per l’ambiente.

            Da dove viene il particolato?
                                                             FIG. 4
            Come abbiamo detto, quasi tutte le attività      FONTI EMISSIONI
            umane emettono sostanze inquinanti               EMILIA-ROMAGNA
            che appartengono a diverse tipologie:
            particolato (PM10 e PM2,5), ossidi di azoto      Emissioni di “PM10
            (NOx), ossidi di zolfo (SOx), ossido di          equivalente” in
                                                             Emilia Romagna. La
            carbonio (CO), Ipa (idrocarburi policiclici
ATTUALITÀ

                                                             larghezza della banda
            aromatici, come il benzene), ammoniaca           è proporzionale al “PM10
            e altri. I problemi maggiori registrati in       equivalente”.
            questo periodo sono derivati dalle elevate
            concentrazioni di particolato e ossidi di        Altri importanti settori che danno origine                                impianti vecchi (soprattutto i camini
            azoto: in questo articolo abbiamo scelto         al particolato sono il riscaldamento                                      aperti) con stufe di ultima generazione,
            di concentrarci sul primo, che rappresenta       domestico, il settore agricolo e il settore                               che hanno emissioni molto più basse.
            uno degli inquinanti più dannosi alla            industriale. Il settore agricolo è forse il                               Per raggiungere gli obiettivi di qualità
            salute e per il quale si osservano situazioni    dato più inaspettato (e spesso ignorato                                   dell’aria posti dall’Unione europea, non
            di inquinamento più diffuse.                     dai media): allevamenti intensivi e                                       ci si può limitare a intervenire su un
            Rispondere alla domanda sulle fonti              concimazioni emettono poco particolato                                    singolo aspetto (il traffico, la combustione
            del particolato richiede una risposta            primario, ma in compenso sono la                                          di biomassa o l’agricoltura): è necessario
            complessa. In figura 4 è mostrata l’origine      principale fonte di ammoniaca (il 97%                                     sviluppare un approccio integrato che
            delle emissioni di PM10 equivalenti in           del totale nel bacino padano, fonte Life                                  tenga in considerazione tutti questi aspetti.
            Emilia-Romagna (fonte: La qualità                PrepAir, Dataset delle emissioni del                                      Allo stesso modo, il problema della qualità
            dell’aria in Emilia-Romagna. Edizione            bacino Padano), principale precursore di                                  dell’aria nel bacino del Po non può essere
            2018, Arpae). Il grafico mostra una stima        particolato secondario.                                                   affrontato solo a livello di una singola
            dell’origine dell’inquinamento da PM10 in                                                                                  regione e tantomeno di una singola città,
            una tipica situazione del bacino padano                                                                                    ma è necessario sviluppare delle politiche
            (Emilia-Romagna) e ci fornisce gli ordini        Perché si parla tanto                                                     integrate di bacino.
            di grandezza dei diversi contributi.                                                                                       Per questo, all’interno del progetto
            Come si vede, c’è una prima distinzione          di biomassa domestica?                                                    PrepAir i territori e le città del bacino
            da fare tra particolato primario e secondario.                                                                             Padano stanno affrontando insieme
            Una parte di particolato è emesso                Come abbiamo detto, il riscaldamento                                      il problema della qualità dell’aria, con
            direttamente in atmosfera come tale              domestico è responsabile del 56%                                          interventi che riguardano una pluralità di
            (particolato primario), ma non è la parte        delle emissioni di particolato primario                                   temi. I 5 pilastri di progetto: Valutazione
            preponderante: la maggior parte di               sull’intero bacino padano (fonte Life                                     e monitoraggio, Agricoltura, Biomassa,
            particolato si crea a seguito dell’emissione     PrepAir, Dataset delle emissioni). Come                                   Trasporti, Efficienza energetica.
            di altri inquinanti, detti precursori, che       abbiamo visto, questo non significa che                                   Il fine delle attività di PrepAir è di rendere
            una volta in atmosfera si trasformano            sia la principale fonte di polveri sottili in                             più efficaci le politiche regionali e locali
            chimicamente dando origine al particolato        assoluto, ma ne produce comunque una                                      sulla qualità dell’aria nel bacino padano
            secondario.                                      quota significativa. Entrando nel dettaglio                               mettendole a sistema, ma anche quello
            Come ribadito alcuni giorni fa in un             dei dati, si scopre che il 90% di queste                                  di sensibilizzare i cittadini, perché per
            dettagliato articolo a firma di Guido            emissioni è dovuta all’uso di biomassa,                                   migliorare la qualità dell’aria è necessario
            Lanzani apparso sul sito di Snpa                 principalmente legno e pellet.                                            che tutti facciano la propria parte.
            (www.snpambiente.it), uno dei maggiori           Quindi sostenere che la biomassa è il
            contributi è dovuto al traffico su strada        principale responsabile dell’emissione di
            (trasporto merci e veicoli leggeri), non         PM10 e che pertanto non è necessario                                      Marco Deserti1, Katia Raffaelli1, Marco
            solo come prodotto della combustione, ma         agire sul traffico su strada, è sicuramente                               Ottolenghi2, Michele Bartolomei2
            anche ad esempio a causa dell’usura dei          inesatto, ma rimane una componente                                        1. Regione Emilia-Romagna,
            freni e dell’asfalto.                            molto significativa e su cui è possibile                                  lead partner di progetto
            La parte preponderante del particolato           intervenire in modo molto efficace, ad                                    2. Art-ER, agenzia della Regione Emilia-
            generato dal traffico è inoltre dovuta alla      esempio seguendo delle buone pratiche                                     Romagna, coordinamento comunicazione di
            emissione di precursori (soprattutto NOx).       di utilizzo e in prospettiva sostituendo                                  progetto

   8
SALVIAMO IL MARE DALLA PLASTICA - Arpae Emilia-Romagna
BALNEAZIONE, SERVE UN
APPROCCIO PREVENTIVO
      Una gestione più efficiente
        per la tutela della salute

      L’
               approccio dei Piani di          gestione condiviso per tutte le
               sicurezza delle acque,          regioni costiere italiane.
               elaborati a livello
      internazionale per le acque potabili     L’approccio preventivo alla gestione
      dall’Organizzazione mondiale della       delle acque di balneazione, in
      sanità, può essere esteso anche alla     particolare per quelli che vengono
      gestione delle acque di balneazione.     definiti episodi di “inquinamento
      La valutazione del rischio a tutela      di breve durata”, è una delle
      della salute dei bagnanti verrebbe       priorità anche per l’Emilia-
      in questo modo effettuata con            Romagna, dal momento che
      una visione globale, che tenga in        l’impostazione dell’attuale sistema
      considerazione l’intero ciclo delle      di monitoraggio e controllo rischia
      acque, le potenziali sorgenti di         spesso di disattendere l’obiettivo
      inquinamento, le caratteristiche         di tutela della salute. Sulla base
      del sistema complessivo, con             dell’esperienza maturata negli
      l’integrazione di diverse discipline e   anni precedenti nell’area riminese,
      il coinvolgimento di tutti i decisori    nel 2020 sarà esteso in tutta la
      e degli operatori. Una migliore          costa regionale un Protocollo di
      conoscenza del territorio e sistemi      allertamento sperimentale basato
      modellistici possono permettere          su strumenti di valutazione
      l’applicazione di un approccio           preventiva per l’adozione di divieti
      preventivo, a migliore tutela della      di balneazione in caso di eventi
      sicurezza igienico-sanitaria.            meteorologici intensi.
      Il Sistema nazionale di protezione       Inoltre, è allo studio l’utilizzo di
      dell’ambiente, in questa direzione,      indicatori indiretti e di ulteriori
      sta elaborando delle Linee di            parametri fisici per valutare i rischi
      indirizzo, che potranno essere la        relativi alla balneabilità in tempo
      base per fornire un modello di           reale. (SF)
SALVIAMO IL MARE DALLA PLASTICA - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2020

              UN APPROCCIO PREVENTIVO
              PER LE ACQUE DI BALNEAZIONE
              L’OMS HA PROPOSTO L’APPLICAZIONE DEI PIANI DI SICUREZZA DELL’ACQUA, GIÀ IN ATTO
              PER LE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO, ANCHE ALLE ACQUE DI BALNEAZIONE.
              PREVENZIONE, VALUTAZIONE GLOBALE DEL CICLO, INTEGRAZIONE DI CONOSCENZE
              POTREBBERO CONTRIBUIRE A SUPERARE LE CRITICITÀ DELL’ATTUALE SISTEMA DI CONTROLLI.
BALNEAZIONE

                                                                                                                                     FOTO: L. BANZI, AIUSG - REGIONE ER

              I
                   l Protocollo di Annapolis, redatto nel    qualità delle acque, comunque necessario       qualità delle acque di balneazione e
                   1999, è stato il primo documento teso     nel rispetto delle normative esistenti.        abrogazione della direttiva 76/160/
                   a fornire un approccio metodologico       In senso più ampio, l’Oms raccomanda           CEE”) stabilisce disposizioni in materia
              armonico per la gestione delle acque           una gestione integrata delle aree destinate    di monitoraggio e classificazione delle
              a uso ricreativo. Le due principali            alla balneazione, e in particolare delle       acque di balneazione e gestione della
              raccomandazioni redatte dal Protocollo         aree costiere per le quali è necessaria        loro qualità per preservare, proteggere
              riguardavano:                                  una valutazione ad ampio respiro delle         e migliorare la qualità dell’ambiente
              1) l’abbandono dell’idea che semplici          condizioni in atto, la definizione di          e tutelare la salute umana. In breve
              conte di batteri indicatori di                 obiettivi da raggiungere, la pianificazione    sintesi, la direttiva prevede per le acque
              fecalizzazione potessero rappresentare         della gestione dei sistemi costieri e delle    di balneazione l’assegnazione di un
              l’unico criterio di conformità delle acque     risorse, insieme alla considerazione delle     profilo che include una descrizione
              di balneazione                                 prospettive culturali e storiche e degli       delle caratteristiche fisiche, geografiche
              2) l’introduzione di disposizioni volte a      interessi e usi potenzialmente in conflitto,   e idrologiche e del rispettivo bacino
              scoraggiare la frequentazione delle aree       attraverso un processo iterativo capace        drenante; l’identificazione delle
              adibite a balneazione in periodi a rischio     di evolvere in rapporto all’esigenza di        cause dell’inquinamento, anche con
              più elevato.                                   far fronte a condizioni suscettibili di        una valutazione del potenziale di
              Tali raccomandazioni vennero recepite          cambiare nel tempo, il tutto nell’ambito       proliferazione algale; la classificazione
              dalle Linee guida per la sicurezza delle       del principio di uno sviluppo sostenibile.     delle acque di balneazione secondo 4
              acque ad uso ricreativo dell’Organizzazione    Questa proposta implica evidentemente          classi (eccellente, buono, sufficiente e
              mondiale della sanità (Oms, Guidelines         una dimensione di valutazione e                scarso) mediante sia la valutazione di
              for safe recreational water environments)      pianificazione complessive, e non solo la      parametri microbiologici (Escherichia
              che, pubblicate nel 2003, rappresentano        verifica e il controllo degli indicatori di    coli ed enterococchi intestinali) sia i
              un modello per lo sviluppo di approcci sia     riferimento.                                   controlli eseguiti negli ultimi 4 anni; la
              nazionali sia sovranazionali finalizzati al                                                   calendarizzazione mensile dei prelievi.
              controllo dei rischi sanitari correlati alle                                                  Laddove si verifichino criticità
              acque a uso ricreativo. Le Linee guida                                                        legate a una situazione anomala (es.
              danno risalto alla necessità di adottare       Le criticità della normativa vigente           inquinamento di breve durata) vengono
              strategie di pianificazione e gestione                                                        messe in opera misure di gestione
              della qualità delle acque di balneazione       La direttiva europea 2006/07/CE,               preventive (ordinanze di divieto) atte a
              per il miglioramento delle condizioni          recepita in Italia con il Dlgs 116/2008        mitigare il rischio sanitario per i bagnanti.
              ambientali-sanitarie, con azioni che           e s.m.i. (“Attuazione della direttiva          La normativa affronta comunque
              vadano oltre il semplice controllo della       2006/7/CE relativa alla gestione della         il problema da un punto di vista

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ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2020

retrospettivo e le misure di gestione           descrizione del sistema. Nel caso delle
risultano pertanto tardive rispetto             acque di balneazione, sarà fondamentale
                                                                                                 Il protocollo operativo
all’insorgenza dei fenomeni, per effetto        la descrizione del territorio che                in Emilia-Romagna
della tempistica delle analisi che spesso       dovrà comprendere anche il bacino
vengono comunicate a evento già                 imbrifero a esso sotteso; le misure di           In questo ambito, Ispra (Istituto speriore
concluso. Inoltre, un ulteriore elemento di     georeferenziamento dei punti di scarico          per la protezione e la ricerca ambientale)
criticità è rappresentato dagli indicatori      di acque reflue trattate e del troppo pieno,     sta elaborando linee guida di indirizzo per
microbiologici previsti dalla normativa         delle condotte delle acque meteoriche,           lo studio dell’area di influenza ai fini della
che, è ormai dimostrato, sono insufficienti     nonché le informazioni su dati storici           gestione delle acque di balneazione in
a garantire la sicurezza igienica delle         relativi alle alluvioni.                         ambiente marino.
acque di balneazione, perché non in             È noto che gli elementi che intervengono a       In Regione Emilia-Romagna è stato
grado di indicare l’eventuale presenza          condizionare, in particolare, la qualità delle   condiviso un “Protocollo di allertamento
di patogeni più resistenti nell’ambiente,       acque marine lungo le coste possono essere       per l’individuazione dei fenomeni di
come virus e protozoi.                          numerosi e nessuno, singolarmente, risulta       inquinamento di breve durata lungo la
L’ipotesi di allargare ad altri parametri       determinante per definirne la qualità.           costa della regione Emilia-Romagna”,
risulta tuttavia poco praticabile, a causa      Le informazioni necessarie per delineare         a cui partecipano, oltre alla Regione,
delle difficoltà oggettive di ottenere i        le caratteristiche di un determinato             anche Arpae, i gestori del Servizio
risultati in tempi accettabili e a costi        territorio dovrebbero quindi considerare         idrico integrato e i Consorzi di
sostenibili. Anche il monitoraggio              tutti quei fattori che possono influenzare       bonifica. L’obiettivo è quello di
stagionale presenta a sua volta limiti          e contribuire alle modifiche e/o al              sviluppare strumenti di valutazione
legati al basso numero di analisi previste,     deterioramento della qualità delle acque.        delle precipitazioni, delle portate dei
che non sono in grado di interpretare           In questo ambito, tutti quei parametri,          principali corsi d’acqua e della diffusione
correttamente la qualità delle acque di         funzione della pressione antropica,              dei contaminanti lungo la fascia costiera,
balneazione di un’area definita.                derivanti dall’uso del territorio, assumono      acquisire in tempo reale le informazioni
                                                una forte rilevanza: l’urbanizzazione,           tecnico-gestionali fornite dai gestori del
                                                la presenza di fonti potenziali di               Servizio idrico integrato (condizioni
                                                contaminazione legata ad attività                di attivazione degli scolmatori di rete
Water safety plan, un approccio                 produttive (industriali, agricole e              e degli scolmatori di testa impianto
preventivo integrato                            zootecniche), l’immissione nei corpi             per gli impianti di depurazione ecc.) e
                                                idrici recettori di fonti puntiformi di          dai Consorzi di bonifica. È previsto il
La consapevolezza acquisita su queste           contaminazione (fiumi, torrenti e scarichi       supporto dell’Istituto superiore di sanità,
criticità ha portato l’Oms a concepire          diretti) e non puntiformi, nonché la             per condividere gli indirizzi, valutare i dati
l’idea di un approccio preventivo in            presenza di impianti di trattamento delle        e gli elementi informativi, anche al fine di
materia di sicurezza igienica delle acque       acque reflue e il grado e la tipologia di        definire un modello generale di analisi di
di balneazione, sul modello del Water           trattamento che esse subiscono. D’altra          rischio di prevenzione sanitaria.
safety plan (Piano di sicurezza dell’acqua)     parte, non sono da trascurare, ma                In conclusione, i piani di sicurezza
già in applicazione per le acque destinate      possiedono bensì una propria valenza             devono essere intesi come approccio
al consumo umano.                               nella caratterizzazione specifica di             innovativo in grado di garantire
I piani di sicurezza hanno l’obiettivo,         ogni territorio, tutti quei fattori che          sicurezza igienico-sanitaria delle acque
attraverso l’individuazione di tutti gli        costituiscono la struttura peculiare di          di balneazione in maniera proattiva e
elementi di criticità lungo una filiera         quell’ambiente. Assumono quindi un               preventiva, piuttosto che da un punto di
produttiva o all’interno di un ecosistema,      carattere significativo la diversa tipologia     vista retrospettivo. In termini generali,
di effettuare, per ciascuno di essi, una        degli ecosistemi acquatici (acque marine,        i nuovi criteri di valutazione del rischio
individuazione dei pericoli e degli eventi      fluviali, estuariali, lacustri, salmastre),      associato alla balneazione, attualmente in
pericolosi, una conseguente valutazione del     la configurazione fisica dell’area, il           fase di evoluzione, possono permettere
rischio, di eseguire piani di monitoraggio      clima, le caratteristiche idrogeologiche         di costruire modelli che considerino le
e di verifica dell’efficienza delle misure di   e meteo-marine (venti, maree, correnti),         diverse variabili che possono concorrere
controllo messe in atto al fine di ridurlo.     la conformazione dei corpi idrici                alla previsione del rischio e a una gestione
In termini generali, i criteri di gestione      recettori, gli eventi meteorologici e tutti      integrata delle risorse.
delle attività legate alla balneazione          quegli elementi biotici e abiotici che
non possono quindi prescindere da               caratterizzano un ecosistema.
una valutazione dell’intero ciclo delle         Oltre alla considerazione di tutti gli           Luca Lucentini1, Lucia Bonadonna1,
acque, considerando le sorgenti di              aspetti sopra citati, il piano di sicurezza      Marcello Iaconelli1, Giuseppe Bortone2
inquinamento, le capacità proprie di            dovrà inoltre prevedere un monitoraggio          1. Istituto superiore di sanità
depurazione naturale del sistema, le            operativo mediante l’uso di parametri            2. Direttore generale Arpae Emilia-Romagna
caratteristiche dei corpi recettori che         di controllo predeterminati per lo
impattano sull’area.                            sviluppo di un sistema di allerta precoce
In termini sintetici, il Wsp viene              rispetto a eventi che superino i limiti
sviluppato attorno a un team costituito         operativi definiti dalla normativa. I dati
da portatori di conoscenza di diverse           di monitoraggio derivati dovranno infine
discipline (ambientali, sanitarie,              essere continuamente aggiornati e resi
ingegneristiche ecc.) e da decisori (le         disponibili su piattaforme condivise per
autorità competenti).                           essere utilizzati a fini statistici o per la
Il passo successivo è quello di procedere       realizzazione di modelli previsionali
alla raccolta documentale e alla                basati sulla modellistica.

                                                                                                                                                  11
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2020

              SNPA AL LAVORO
              PER NUOVE LINEE GUIDA
              ISPRA E LE AGENZIE AMBIENTALI COSTIERE HANNO COSTITUITO UN GRUPPO DI LAVORO PER
              LA STESURA DI LINEE DI INDIRIZZO PER LO STUDIO DELL’AREA D’INFLUENZA AI FINI DELLA
              GESTIONE DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE: DALLA CONDIVISIONE DELLE ESPERIENZE ALLE
              PROSPETTIVE DI PIANI INTEGRATI DI SICUREZZA DELLE ACQUE.

              G
                         arantire “una salute migliore,
                         un ambiente più salubre e
                         scelte sostenibili” è l’ambizioso
              obiettivo condiviso nella Sesta conferenza
              interministeriale di Ostrava su Ambiente
BALNEAZIONE

              e salute dai ministri della regione
              europea dell’Organizzazione mondiale
              della sanità (Oms) del giugno 2017. La
              strategia che presiede al raggiungimento
              di questo obiettivo è articolata su due
              azioni sinergiche. Da un lato, condividere
              le competenze e trasferire le conoscenze
              scientifiche mediante una collaborazione
              e comunicazione strutturata tra esperti
              di ambiente e salute a livello nazionale
              e internazionale. Dall’altro, promuovere
              policy coerenti e sinergiche basate            secondo criteri di prevenzione applicati al   particolare, la 2006/7/CE integra la
              sulle evidenze nei settori ambiente e          ciclo naturale dell’acqua e all’interazioni   direttiva 2000/60/CE, dalla quale trae
              salute finalizzate al conseguimento            di questo con il ciclo idrico integrato.      l’approccio integrato, basato su attività
              degli Obiettivi di sviluppo sostenibile        L’analisi si estende a qualsiasi fattore      di monitoraggio e di valutazione. Più
              dell’Agenda Onu 2030.                          di rischio di origine climatico, naturale,    precisamente, al monitoraggio viene
              Il recente Protocollo d’intesa tra Istituto    ambientale e antropico che interviene a       affiancato un ulteriore strumento
              superiore di sanità (Iss) e Sistema            monte dell’esposizione umana correlabile      di gestione: il profilo dell’acqua di
              nazionale per la protezione dell’ambiente      all’uso delle acque nell’ambiente naturale    balneazione. Il profilo dell’acqua di
              (Snpa) si prefigge, tra l’altro, di fornire    e negli ambienti di vita e di lavoro, come    balneazione rappresenta uno strumento
              contributi concreti per potenziare la          pure all’utilizzo dei servizi igienici.       di supporto per un’efficace gestione delle
              prevenzione sanitaria improntata alla          Su tali premesse, l’approccio basato          acque di balneazione, perché contiene
              sinergia con la protezione ambientale,         sull’analisi di rischio sta caratterizzando   informazioni sulle principali attività
              l’inter-settorialità e l’inclusione delle      a livello europeo la revisione della          antropiche (fonti di contaminazione)
              dimensioni sociali ed economiche a             normativa sulle acque destinate al            presenti nel territorio e sulla loro
              supporto dello sviluppo sostenibile            consumo umano e il riuso delle acque          incidenza sulla qualità delle acque. Il
              e ottimizzare, a livello nazionale, le         reflue depurate.                              profilo dell’acqua di balneazione include,
              attività a supporto delle politiche e degli                                                  infatti, una valutazione ambientale a
              interventi di prevenzione e promozione         La direttiva europea sulle Acque di           scala di bacino idrografico, volta alla
              della salute adottati a livello regionale      balneazione (2006/7/CE) raccomanda            prevenzione del rischio sulla base
              e territoriale, per il rafforzamento           che la tutela della salute dei bagnanti       dell’individuazione delle pressioni
              dell’efficacia e dell’efficienza della         sia garantita attraverso un approccio         presenti e dello studio dei relativi
              prevenzione, sorveglianza e risposta           integrato basato sulla conservazione,         impatti in termini di natura, estensione
              alle emergenze nel paese, aggiornando          la protezione e il miglioramento della        e durata. Fondamentale, ai fini della
              le azioni allo stato delle conoscenze          qualità dell’ambiente. Per tale ragione la    stesura del profilo, è l’individuazione
              scientifiche e agli indirizzi Oms e            2006/7/CE è stata predisposta in linea        dell’area di influenza, definita come
              internazionali.                                con altre direttive comunitarie volte alla    l’area di riferimento per lo studio delle
              Secondo le più recenti acquisizioni            tutela della qualità delle acque, come: la    caratteristiche ambientali di un’acqua
              tecnico-scientifiche, trasposte                direttiva del Consiglio sul Trattamento       di balneazione e delle connessioni
              progressivamente in linee guida                delle acque reflue urbane (91/271/CEE),       con le fonti di contaminazione che
              internazionali e misure normative,             la direttiva sulla Protezione delle acque     potrebbero condizionarne in maniera
              il pilastro della sicurezza sanitaria          dall’inquinamento da nitrati provenienti      diretta o indiretta la qualità. Il profilo
              associata all’utilizzo umano delle acque       da fonti agricole (91/676/CEE) e la           delle acque di balneazione è chiaramente
              si fonda sull’analisi di rischio integrata,    direttiva quadro per l’azione comunitaria     ispirato alla direttiva quadro sulle Acque
              multisettoriale e multidisciplinare            in materia di Acque (2000/60/CE). In          (2000/60/CE), ma anche ai principi

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ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2020

dei Water safety plans definiti dall’Oms

                                                                                                                                                      FOTO: M. CASELLI, AIUSG - REGIONE ER
per la tutela della salute dei cittadini,
in relazione ai possibili effetti sanitari
derivanti dalla presenza di fattori di
rischio nelle acque potabili.

Le linee guida Snpa
La gestione della qualità delle acque di
balneazione, di competenza regionale,
è esercitata, nella maggior parte delle
regioni, con il supporto tecnico scientifico
delle Agenzie regionali e provinciali per
l’ambiente (Arpa/Appa). Con legge n.
132 del 28 giugno 2016 è stato istituito il
Sistema nazionale a rete per la protezione
dell’ambiente (Snpa), di cui fanno parte
le Arpa/Appa e l’Istituto superiore per la
protezione e la ricerca ambientale (Ispra),       gestione (es. protocolli operativi per          modelli matematici alla stesura del
con la finalità “di assicurare omogeneità ed      il controllo delle proliferazioni algali        profilo in relazione a: definizione degli
efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva   di specie potenzialmente tossiche,              scenari di modellazione; caratterizzazione
e di controllo pubblico della qualità             gestione della presenza di meduse, dei          delle diverse tipologie di fonti di
dell’ambiente a supporto delle politiche di       dati di monitoraggio e l’informazione           contaminazione puntuali e diffuse;
sostenibilità ambientale e di prevenzione
                                                  al cittadino), sempre evidenziando le           tecniche di analisi e di elaborazione
sanitaria a tutela della salute pubblica”.
                                                  esperienze condotte dalle Arpa.                 dei risultati mediante opportuni indici
In tale contesto, e in considerazione del
                                                                                                  sintetici.
fatto che nel primo ciclo di attuazione
                                                  La seconda parte delle linee di                 Infine sono fornite indicazioni circa
della direttiva balneazione (2010-2020)
                                                  indirizzo, invece, delinea i “principi per      il possibile utilizzo della modellistica
sono emerse diverse criticità riguardanti
                                                  l’applicazione della modellistica matematica    come supporto per l’ottimizzazione del
la gestione della qualità delle acque
                                                  a supporto della gestione delle acque di        programma di monitoraggio e delle
di balneazione, è stato recentemente
                                                  balneazione”. Essa fornisce i criteri per       misure di gestione.
istituito un gruppo di lavoro Snpa per la
                                                  l’implementazione della modellistica a
stesura di “Linee di indirizzo per lo studio
                                                  supporto delle procedure di gestione e          Al gruppo di lavoro stanno al momento
dell’area d’influenza ai fini della gestione
delle acque di balneazione”, proposto e           prevenzione della qualità di un’acqua di        collaborando con Ispra 13 delle Arpa
coordinato da Ispra.                              balneazione, anche al fine di adempiere         costiere, con lo scopo di fornire un
Il manuale, volto a supportare la gestione        al concetto di previsione dei rischi,           modello di gestione condivisibile. Il
delle acque di balneazione in ambiente            contemplato nella direttiva 2006/7/CE.          gruppo di lavoro costituisce, inoltre,
marino, è suddiviso in due parti.                 La previsione dei rischi, infatti, si colloca   un’occasione di confronto sulle principali
                                                  nell’ambito della redazione del profilo         criticità riscontrate in questa prima
La prima parte è finalizzata a delineare i        delle acque di balneazione come uno             fase di attuazione (individuazione
“principi metodologici per l’individuazione       strumento gestionale, permettendo di            delle pressioni e degli impatti, natura
e la definizione degli indicatori di pressione    ottimizzare l’attività di monitoraggio dei      ed estensione di alcune forme di
in applicazione della direttiva balneazione”.     due indicatori di contaminazione fecale         inquinamento, ampiezza ed estensione
Essa fornisce un inquadramento della              (enterococchi ed Escherichia coli).             dell’acqua di balneazione rispetto alle
tematica e del contesto normativo                 A partire dalla messa a sistema della           potenziali pressioni).
internazionale e nazionale, mettendo              letteratura esistente, la seconda parte del     Considerata la diversità territoriale della
in evidenza le principali criticità               manuale riporta una descrizione degli           costa italiana, il manuale, a partire dalle
riscontrate dalle varie Arpa nell’ambito          strumenti modellistici per lo studio            esperienze di ciascuna Arpa, vuole fornire
dell’applicazione della normativa di              dell’idrodinamica e del trasporto di            un quadro organico e linee di indirizzo
riferimento. In seguito, vengono prese in         inquinanti dalle diverse potenziali fonti       condivise il più possibile generalizzabili ai
esame le diverse tipologie di pressioni,          di rilascio (puntuali e diffuse). L’obiettivo   diversi ambiti territoriali regionali.
per arrivare a una metodologia condivisa          principale è quello di fornire indicazioni
che preveda degli indicatori di pressione         operative per l’implementazione
                                                                                                  Roberta De Angelis, Antonello Bruschi,
e delle soglie di significatività. Sono           dell’approccio modellistico più idoneo          Iolanda Lisi
forniti, inoltre, alcuni criteri per meglio       per lo studio e la prevedibilità di eventi
                                                                                                  Ispra, Istituto superiore per la protezione e la
collocare il punto di monitoraggio                di inquinamento di breve durata, per
                                                                                                  ricerca ambientale
rispetto a quanto stabilito dalla direttiva       i quali vi è l’obbligo di segnalare nel
e per stabilire la corretta delimitazione         profilo la loro possibile insorgenza, le        Si ringraziano M. Di Risio (Università
delle acque di balneazione rispetto alla          cause che li innescano, la modalità con         dell’Aquila) e le Arpa: Basilicata, Campania,
presenza delle pressioni (es. punti di            cui possano essere previsti e le misure         Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Emilia-
                                                                                                  Romagna, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia,
scarico e foci). Infine, nella prima parte        di gestione, nonché per la gestione di          Toscana (in collaborazione con il Consorzio
delle linee di indirizzo sono passate             situazioni anomale. In particolare, sono        Lamma) e Veneto per aver supportato l’avvio
in rassegna alcune possibili misure di            fornite indicazioni per il supporto tramite     delle attività e per i contributi finora forniti.

                                                                                                                                                                                             13
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2020

              BALNEAZIONE E TUTELA DELLA
              SALUTE IN EMILIA-ROMAGNA
              SULLA BASE DI QUANTO PREVISTO DALLA NORMATIVA EUROPEA E NAZIONALE, LA REGIONE
              EMILIA-ROMAGNA OGNI ANNO INDIVIDUA IL PERIODO DI CONTROLLO, LE ACQUE DESTINATE
              ALLA BALNEAZIONE, LE MODALITÀ E IL CALENDARIO DEI CONTROLLI. A TUTELA DELLA SALUTE
              PUBBLICA, TUTTE LE INFORMAZIONI SONO DIVULGATE TEMPESTIVAMENTE.

              N
                        elle acque di balneazione

                                                                                                                                                         FOTO: M. CASELLI, REGIONE ER
                        possono essere presenti alcuni
                        fattori di rischio per la salute dei
              bagnanti, pertanto vengono effettuate
              attività di sorveglianza allo scopo di
BALNEAZIONE

              controllarne la qualità ed evitare possibili
              esposizioni che costituiscano un rischio
              sanitario.
              L’Organizzazione mondiale della sanità,
              nelle Guidelines for safe recreational
              water environments 1 ha rilevato in
              particolare l’importanza del ruolo della
              qualità microbiologica delle acque
              di balneazione per la sicurezza degli
              utilizzatori. I contaminanti chimici, di
              norma, sono presenti a concentrazioni
              sufficientemente basse da comportare
              raramente rischio di carattere sanitario.
              Le potenziali fonti di inquinamento per
              un’acqua di balneazione possono essere
              molteplici: in generale, le fonti sulla
              terraferma responsabili dell’inquinamento        per la salute umana, quali, ad esempio,      acque di balneazione e di un livello di
              sono principalmente rappresentate da             l’eutrofizzazione, con conseguente           protezione elevato.
              liquami non depurati, scarichi industriali       proliferazione di alghe tossiche marine      Si applica a qualsiasi acqua superficiale
              e acque di dilavamento di suoli agricoli.        e cianobatteri che vengono anch’esse         nella quale l’Autorità competente
              Il rischio per i bagnanti causato da una         monitorate per i possibili effetti sulla     preveda che un congruo numero di
              fonte di contaminazione può variare in           salute.                                      persone pratichi la balneazione e non
              relazione alle caratteristiche idrologiche       Altre fonti di inquinamento includono        oggetto di un divieto permanente di
              del bacino drenante; generalmente la             ad esempio scarichi di navi e piattaforme    balneazione o di un avviso che sconsigli
              presenza di una foce di un fiume di vasta        offshore per la produzione di energia;       permanentemente la balneazione.
              portata in prossimità di un’area adibita         l’inquinamento di tipo chimico può           Gli stati membri individuano ogni
              alla balneazione può rappresentare un            anche provenire per via aerea attraverso     anno tutte le acque di balneazione e
              potenziale rischio per i bagnanti, in            fenomeni di deposizione atmosferica.         determinano la durata della stagione
              rapporto al carico di inquinanti che viene       La direttiva europea 2006/7/CE del           balneare.
              veicolato da quel determinato corso              15 febbraio 2006 relativa alla gestione
              d’acqua.                                         della qualità delle acque di balneazione,    Nella Regione Emilia-Romagna la
              In relazione a tale aspetto assumono             recepita dall’Italia con il Dlgs n.116 del   materia è di competenza:
              particolare importanza anche i fenomeni          30 maggio 2008 e successivo decreto          - del Servizio Turismo che emana
              meteorologici.                                   attuativo (Dm 30 marzo 2010 n. 97),          l’Ordinanza balneare che definisce tra
              È noto, infatti, che a seguito di forti          stabilisce disposizioni in materia di:       l’altro il periodo nel quale devono essere
              piogge la qualità di un’acqua di                 - monitoraggio e classificazione della       eseguiti i controlli delle acque (ai sensi
              balneazione può peggiorare, perché               qualità delle acque di balneazione           del Dlgs 116/2008 e smi) a garanzia della
              gli inquinanti, sia microbiologici che           - gestione della qualità delle acque di      salute dei bagnanti
              chimici, sono dilavati dai suoli e veicolati     balneazione                                  - del Servizio Prevenzione collettiva e
              attraverso i fiumi nell’area adibita a           - informazione al pubblico in merito alla    sanità pubblica che, successivamente
              balneazione.                                     qualità delle acque di balneazione.          all’Ordinanza balneare, propone
              Anche l’aumento di temperatura                   La direttiva è finalizzata al                annualmente la delibera di giunta
              dei mari, legato ai cambiamenti                  raggiungimento, sulla base di standard       regionale (“Acque di balneazione:
              climatici può provocare un aumento               comuni a tutti i paesi dell’Unione           adempimenti relativi all’applicazione
              di fenomeni potenzialmente nocivi                europea, di una buona qualità delle          del Dlgs 116/2008 e smi e del

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