SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME - BILANCIO DI MANDATO 2015-2018 IRCCS BURLO GAROFOLO
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2 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME 3 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME 4.8 INFORMATIZZAZIONE.................................................................................................. 59 SOMMARIO 4.9 INTEGRAZIONE CON ASUITS....................................................................................... 63 CAPITOLO 5 BILANCIO DELLE ATTIVITÀ....................................................... 67 PRESENTAZIONE..............................................................................5 5.1 RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI AZIENDALI....................................................................67 5.2 “PATTO DG”................................................................................................................... 69 CAPITOLO 1 5.3 ATTIVITÀ DI RICOVERO, AMBULATORIALE E PS......................................................... 69 CONTESTO DI RIFERIMENTO..................................................... 7 5.4 QUALITÀ DEGLI ESITI................................................................................................... 80 1.1 LA STORIA: DA OSPEDALETTO A IRCCS...........................................................................7 5.5 AREA EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE..................................................................... 83 1.2 IL CONTESTO DEMOGRAFICO SOCIO-SANITARIO...........................................................9 CAPITOLO 6 CAPITOLO 2 LA RICERCA................................................................................. 87 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE................................................. 17 6.1 PERSONALE DELLA RICERCA....................................................................................... 89 2.1 LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE..................................................................................... 19 6.2 FONTI DI FINANZIAMENTO ......................................................................................... 90 6.3 PROGETTI DI RICERCA.................................................................................................. 91 2.2 LE RISORSE UMANE...................................................................................................... 21 6.4 I PRODOTTI DELLA RICERCA........................................................................................ 96 2.3 ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA............................................................................33 6.5 I RECENTI SUCCESSI DELL’IRCCS................................................................................100 2.4 TUTELA DELLA PRIVACY.............................................................................................. 34 CAPITOLO 7 CAPITOLO 3 STAKEHOLDERS......................................................................... 35 SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, FINANZIARIA E PATRIMONIALE...................................................................... 103 3.1 CITTADINI........................................................................................................................35 7.1 PERFORMANCE ECONOMICA....................................................................................... 103 3.2 FORNITORI.................................................................................................................... 43 7.2 SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA E PATRIMONIALE........................................................108 3.3 PARTNERSHIP CON ALTRI ENTI DI RICERCA E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI....... 44 7.3 DETERMINAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO.................................110 3.4 ASPETTI ETICI............................................................................................................... 44 7.4 LE DONAZIONI E IL 5X1000......................................................................................... 112 CAPITOLO 4 7.5 INVESTIMENTI.............................................................................................................. 113 GOVERNO AZIENDALE.............................................................. 47 CAPITOLO 8 4.1 LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE.............................................................................47 IL NUOVO BURLO...................................................................... 119 4.2 POLITICHE PER LA QUALITÀ........................................................................................ 49 4.3 GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO................................................................................. 50 CAPITOLO 9 4.4 L’ATTIVITÀ IN RETE....................................................................................................... 51 UNO SGUARDO AL FUTURO.....................................................121 4.5 RAPPORTI CON L’UNIVERSITÀ..................................................................................... 54 UN GIORNO AL BURLO................................................................... 122 4.6 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO.............................................................................55 4.7 NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI................................................................................ 56 GLOSSARIO................................................................................... 125
5 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME PRESENTAZIONE Perché un Bilancio di Mandato, il primo del Siamo partiti dal Libro Bianco realizzato Burlo? Per due ordini di motivi: nel novembre 2015, a breve distanza • Per dovere di trasparenza, per rendicontare dall’insediamento della nuova Direzione le attività che abbiamo svolto in questi Strategica, per definire una fotografia anni e dare una chiave di lettura a quan- della situazione, una linea di partenza to è stato fatto, aldilà della semplice con la quale confrontarsi a fine mandato, elencazione di attività e di bilanci, a volte e individuare le priorità dell’Istituto. difficilmente leggibili dai non addetti ai Il Bilancio di Mandato è quindi il racconto di lavori. Gli anglosassoni usano il termine come in questi anni abbiamo lavorato insieme accountability, difficilmente traducibile sulla scala dei valori, sul ruolo e posizionamen- in italiano, per indicare “la responsabi- to del Burlo a livello regionale e nazionale e, lità, da parte degli amministratori che nello stesso tempo, sulla sostenibilità azien- impiegano risorse finanziarie pubbliche, dale con una politica di contenimento dei costi di rendicontarne l’uso sia sul piano della e di incremento, quantitativo e qualitativo, regolarità dei conti sia su quello dell’effi- dell’attività, sia in ambito assistenziale che cacia della gestione”. in quello della ricerca scientifica. • Per storicizzare quanto fatto in questi Questi risultati sono stati il presupposto anni e condividerlo con tutti coloro che per il recente affidamento al Burlo del hanno contribuito a realizzarlo. Quanto coordinamento della Rete Pediatrica del riportato in questo Bilancio è infatti il FVG e per l’attesa conferma, nel contesto risultato dell’impegno di quanti hanno la- dell’imminente riforma del Servizio Sanitario vorato e lavorano nel nostro Istituto, con Regionale, del proprio ruolo di IRCCS dedizione, spirito di sacrificio, motivazio- autonomo. ne e orgoglio, per rispondere con profes- sionalità e umanità a coloro che quotidia- Avere una grande e prestigiosa storia alle namente a noi si affidano in situazioni spalle non è merito nostro, è una grande di disagio e sofferenza, contribuendo a opportunità; progettare il futuro, invece, mantenere l’eccellenza nel campo dell’as- è il nostro compito e la nostra principale sistenza, della ricerca e della didattica. responsabilità. Gianluigi Scannapieco Direttore Generale
6 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME 7 CONTESTO DI RIFERIMENTO CAPITOLO 1 CONTESTO DI RIFERIMENTO - CAPITOLO 1 nella promozione dello stato sociale. 1.1 LA STORIA: Rappresenta uno dei primi Ospedali DA OSPEDALETTO A IRCCS Pediatrici istituiti al mondo, il secondo in Italia. C on la denominazione “Ospedale Infantile”1, popolarmente chiamato Ospedaletto, si inaugura il 19 novembre Nel 1907, a seguito del lascito fondazionale di duecentomila corone austriache da 1856 una Fondazione di beneficenza parte della baronessa Maria AnnaLaura ospedaliera con lo scopo di “assicurare Garofolo, nata Burlo, ultima erede della gratuitamente ai fanciulli di poveri famiglia, l’ospedale assume la denomina- genitori adeguato asilo”, dove “vengono zione Ospedale Infantile e Pie Fondazioni accolti e trattati gratuitamente fanciulli Burlo Garofolo. Nel 1928, grazie ad un d’ambo i sessi, realmente poveri, di importante lascito da parte della Fonda- tutti i culti, ed affetti da morbi curabili.” zione dott. Alessandro de Manussi, viene Patrocinante dell’iniziativa assistenziale costruito un padiglione per il ricovero di e la ricca e multietnica borghesia bambini con malattie croniche, incurabili e cittadina, desiderosa di esprimere per bambini minorati. L’Istituzione si intitola anche concretamente il proprio impegno “Ospedale Infantile e Pie Fondazioni Burlo filantropico, e nel contempo sottolineare Garofolo e dott. Alessandro ed Aglaia de all’Imperatore il proprio coinvolgimento Manussi”. 1. Nell’Osservatorio Triestino del 19 novembre 1856 si legge. “Oggi, giorno di S. Elisabetta, onomastico della graziosissima M.S. la nostra Imperatrice e Regina, e vigilia del fausto di Lei arrivo fra noi, ebbe luogo la solenne apertura del nuovo Ospitale per bambini, iniziato dalla pietà di S.E. la signora Baronessa di Mertens, or sono poche settimane, ed il quale, per la solerzia ed attività dell’ottima ed egregia iniziatrice, del lodevole comitato, e mercé la generosità e lo spirito di beneficienza dei nostri buoni concittadini, poté essere posto così prontamente in attività. Il nuovo Ospizio, posto nel locale dei R.R.P.P. Mechitaristi sul colle di Santa Lucia degli Armeni, è, sebbene alquanto ristretto per ora, opportunissimo all’uopo, perché in posizione salutare, benissimo ventilato e lontano da ogni strepito od incomoda vicinanza. L’egregio sig. Dr. Lorenzutti, direttore del civico ospitale e zelante membro del comitato, annunziava con brevi parole, ma calde ed eloquenti, l’apertura solenne del nuovo ospitale, ringraziando i benemeriti fondatori e pregandoli a voler continuare anche per l’avvenire il valido loro patrocinio al nuovo Istituto. Monsignor Illustrissimo e rev.mo il nostro Vescovo, benediceva indi il nuovo ospitale coi riti consueti, dopo di che il signor barone Carlo di Pascotini, i.r. consigliere aulico, per espresso incarico di S.E. il signor Luogotenente, ringraziava con sentite parole monsignor Vescovo d’avere invocato le celesti benedizioni sul nascente Ospizio…”.
8 9 Tabella 1: Gli Ospedali Pediatrici SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME CONTESTO DI RIFERIMENTO sono fatti interpreti con un contributo certo natalità ha reso l’Italia uno dei paesi con più essenziale che ha fatto scuola in Italia, i mae- elevato livello di invecchiamento. L’età media OSPEDALE CITTÀ ANNO DI APERTURA stri prof. Franco Panizon e prof. Sergio Nordio, ha oltrepassato i 45 anni e la popolazione Hopital des enfants malades (Necker) Parigi 1802 arrivati in Istituto nel 1968. sotto i 15 anni continua a ridursi (13,4% nel Ospedale pediatrico S. Anna Vienna 1837 2017 a livello nazionale, 12% in FVG). Nel 1978 l’Istituto acquisisce le cattedre di Ospedale infantile Regina Margherita Torino 1843 Igiene e di Genetica e nel 1979 la cattedra di A contrastare il processo di invecchiamento Ospedale Elisabetta Berlino 1843 Ostetricia e Ginecologia. interviene la presenza straniera, che tra il 2007 e il 2017 è quasi raddoppiata. Nel 2017 a livello Great Ormond Street Londra 1852 L’ultimo decennio del ventesimo secolo propone nazionale gli stranieri rappresentavano l’8,3% Children Hospital Philadelphia 1855 all’Istituto la ricontestualizzazione della propria della popolazione residente e in FVG l’8,8%, Spedale Infantile Trieste 19/11/1856 missione, nell’ambito della nuova organizzazio- con un aumento del 2,6% rispetto al 2016 nella - ne di tipo aziendalistico, secondo gli schemi e gli CAPITOLO 1 Children Hospital Boston 1869 nostra Regione. indirizzi contenuti nella legge 502/92. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma 1869 Anche in area materno-infantile la situazio- Ospedale dei Bambini Palermo 1882 Negli anni 2000 il Burlo Garofolo rivisita il suo ne epidemiologica del FVG rispecchia quella passato riformulando il presente e proponen- nazionale. Due sono i fenomeni che la ca- Ospedale Meyer Firenze 1891 dosi come Ospedale per la salute materno ratterizzano: il progressivo calo di natalità e Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi Milano 1906 infantile, polo di riferimento pediatrico della fecondità e il miglioramento generale dello Istituto Giannina Gaslini Genova 1931 Regione FVG. stato di salute dei bambini accompagnato da Con Decreto del Ministero della Salute del un aumento nella complessità di alcune ma- Inizialmente collocato, sino al 1869, sul colle di le malattie dei bambini, riservata ai lattanti e lattie pediatriche, sia in acuto che in cronico. 23/11/2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale San Vito, al pianterreno dell’Ospizio dei Padri alla seconda infanzia e viene costruito il Centro Altri fenomeni di rilievo, alla cui conoscenza della Repubblica Italiana Serie Generale - n. 13 Mechitaristi, nell’odierna via dei Giustinelli, e Immaturi. Pochi anni dopo, nel 1967, acquisisce peraltro il nostro Istituto sta contribuendo del 17/01/2018, è stato confermato il riconosci- successivamente sino al 1938 nella seconda le Cattedre universitarie di Pediatria e Puericul- attraverso il coordinamento di attività di mento del carattere scientifico dell’IRCCS nella sede ubicata in via del Bosco 4, l’Ospedaletto tura. Con Decreto del Ministro della Sanita di ricerca e monitoraggio, sono quelli legati disciplina «Materno infantile» viene quindi spostato in Villa Bousquet a Chiar- concerto con quello della Pubblica Istruzione, agli stili di vita della popolazione pediatrica bola superiore; alla fine di un complesso tra- in data 10/12/1968, a norma dell’art. 1 della Con DGR n. 730 del 21/03/2018 è stata istituita e alla mortalità materna. sferimento, l’edificio principale di via dell’Istria Legge 12/2/1968 n. 132, all’Ospedale viene la Rete Pediatrica del FVG, coordinata dal Burlo, 65, progettato dall’architetto triestino Vittorio riconosciuto il carattere di Istituto di Ricovero e coronamento di un percorso che ha portato Denatalità Frandoli, per una capienza di centocinquanta Cura a Carattere Scientifico e con Decreto del l’Istituto al centro della Sanità regionale per l’am- A partire dal 2009 abbiamo assistito in posti letto, viene inaugurato il 21 aprile 1938. 3/3/1969 viene approvato lo Statuto organico, bito materno-infantile e che rappresenta il punto Italia ad un progressivo calo del numero in base al quale l’Ente assume la denomina- di partenza per il futuro ruolo del Burlo nella di nati, analogamente a quanto avvenuto Nel corso del secondo dopoguerra vengono Sanità e nella Ricerca regionale e nazionale. zione di “Istituto per l’Infanzia e Pie Fondazioni in molti paesi sviluppati. La cosa si può notare inaugurati due nuovi padiglioni, destinati uno Burlo Garofolo e dott. Alessandro ed Aglaia de nella figura 1 dove nel 2017 la forma della ai lattanti e l’altro ai bambini affetti da tuberco- Manussi”. losi polmonare, portando la capacita ricettiva 1.2 IL CONTESTO DEMOGRAFICO base della piramide si restringe rispetto al 2008 per effetto della riduzione della natalità. della struttura a 600 posti letto. Accanto all’at- Poco dopo, nel 1972, con l’arrivo della Divisione tività di assistenza, a partire dal 1955 il Burlo di Ostetricia e Ginecologia, modifica ancora gli SOCIO-SANITARIO In Italia i nati nel 2017 sono stati 464.000 istituisce, su autorizzazione dell’Alto Commis- ambiti assistenziali trasformandosi da Ospe- Negli ultimi 10 anni in Italia, come pure in FVG, (-2% sul 2016). Nell’arco di 9 anni (dal 2008 al sario per l’igiene e la sanità pubblica, di concer- dale Pediatrico in Materno-Infantile, con una si è assistito a fondamentali trasformazioni 2017) le nascite in Italia sono diminuite di oltre to con il Ministro della Pubblica Istruzione, una concezione, per l’epoca, originale nel panorama socio-demografiche, caratterizzate da una 100 mila unità. Le cause della riduzione della Scuola per puericultrici e vigilatrici d’infanzia. sanitario italiano. Nasce pressappoco negli progressiva decrescita e invecchiamento della natalità sono molteplici: il progressivo calo stessi anni e si sviluppa in una prima fase entro popolazione residente. A partire dal 2015, il delle nascite da coppie di genitori entrambi Per i bambini malati costretti a lunghe degen- gli anni Settanta e successivamente negli anni consistente saldo naturale negativo (dovuto italiani, il venir meno della spinta dell’immi- ze, il Provveditorato agli Studi apre in quegli ottanta un modello assistenziale che consiste all’effetto congiunto del calo delle nascite e grazione (dal 2012 la natalità è in calo anche anni al Burlo due classi di scuola materna e sei in quella che allora si chiamava “umanizza- dell’aumento dei decessi) unito alla continua per gli stranieri), la progressiva “occidentaliz- corsi elementari interni. zione delle cure”: accesso ai genitori sempre diminuzione del saldo migratorio, ha portato al zazione” dei costumi degli immigrati (famiglie Nel 1964, con il D.P.R. n. 1421/1964 l’Ospedale libero, riduzione delle formalità nei rapporti tra decremento della popolazione. meno numerose), la riduzione del contingente infantile si fonde con la “Società amici dell’in- familiari e personale di assistenza, attenzione In Italia il saldo naturale nel 2017 è negativo di donne in età feconda (15-50 anni), il pro- fanzia”; portando all’interno dell’Istituto le ai bisogni psicologici del bambino. Di questo (-183.000) come pure in FVG (-6.500). gressivo spostamento in avanti del calendario competenze, i ruoli e i pazienti della Clinica per modello, se non la paternità esclusiva, se ne L’aumento della sopravvivenza e il calo della riproduttivo, la crisi economica.
10 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME 11 CONTESTO DI RIFERIMENTO La fecondità nel 2017 è stata pari a 1,34 anni nel 2017. Anche questo indicatore è determinando la riduzione delle nascite e 15 anni è sostanzialmente sovrapponibile figli per donna, con valore analogo a in continuo aumento in Italia sin dal 1980 modificando le caratteristiche strutturali del all’andamento nazionale (Figura 3). quello del 2016. La figura 2 evidenzia (27,5 anni). La riduzione della propensione, comportamento riproduttivo, quali l’ordine Il tasso di natalità per mille abitanti il progressivo calo a partire dal 2010 (1,46). negli ultimi decenni, a procreare (indice di e la cadenza delle nascite. è sceso da 8,2 nel 2011 a 7,0 nel 2015; L’età media delle madri al parto sale a 31,8 fecondità) interessa tutte le Regioni italiane, La riduzione delle nascite in FVG negli ultimi l’età media della madre al parto è salita Figura 1. Piramidi delle età della popolazione italiana e straniera Italiani M F Figura 3. Nati vivi in Italia e in FVG, andamento residente al 1° gennaio - Anni 2008 e 2017 (valori percentuali) Stranieri M F dal 2001 al 2015 (fonte: Istat e SISSR FVG) ETÀ 2008 2017 ETÀ ITALIA - 100+ 100+ CAPITOLO 1 95 95 600.000 90 90 85 85 580.000 80 80 75 75 560.000 70 70 65 65 540.000 60 60 520.000 55 55 50 50 500.000 45 45 40 40 480.000 35 35 30 30 460.000 25 25 20 20 440.000 15 15 10 10 2001 2002 5 5 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 FRIULI VENEZIA GIULIA 2011 0 0 2012 2013 2014 2015 2 1 0 1 2 2 1 0 1 2 12.000 11.500 Figura 2. Andamento della fecondità in Italia, anni 2005-2015 Numero medio di figli per donna 11.000 1,50 10.500 10.000 1,40 1,45 1,45 1,46 9.500 1,44 1,40 1,42 1,37 9.000 1,34 1,39 1,30 1,37 8.500 1,35 8.000 1.20 2001 2002 2005 2006 2003 2004 2007 2005 2006 2008 2007 2008 2009 2010 2009 2010 2011 2011 2012 2012 2013 2013 2014 2014 2015 2015
12 13 Tabella 3. Tassi (x 1000) di ospedalizzazione in regime ordinario e diurno per l’età pediatrica, SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME CONTESTO DI RIFERIMENTO da 31,5 anni nel 2011 a 31,9 anni nel 2015. che evidenzia ancora il trend in calo con una differenza percentuale dal 2011 al 2017 FVG e Italia, anni 2010 e 2015 In Tabella 2 si riporta il dato relativo del 16% a livello regionale. all’andamento delle nascite per Struttura RICOVERI ORDINARI RICOVERI IN REGIME DIURNO di nascita in FVG nel periodo 2011-2017, 2010 2015 2010 2015 Tabella 2. Totale dei parti in Regione FVG per Struttura ospedaliera, FVG 47,4 41,7 26,4 23,7 trend temporale 2011-2017 Italia 76,5 60,8 39,3 29,0 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Δ% 2011-2017 P.O. S.Maria Misericordia Udine 1.601 1.583 1.607 1.526 1.491 1.605 1.523 -5% - Figura 4. Ricoveri Ospedalieri pediatrici (0-17 anni) in FVG. CAPITOLO 1 IRCCS Burlo Garofolo 1.751 1.776 1.600 1.613 1.528 1.569 1.495 -15% Trend temporale 2011-2017 P.O. S.Maria Angeli Pordenone 1.113 1.069 1.041 959 935 1.001 987 -11% 14.895 P.O. San Vito 776 805 791 776 725 956 799 3% 14.948 P.O. San Daniele 1.115 1.120 996 1041 880 879 905 -19% 14.686 14.442 P.O. Palmanova 846 802 809 758 770 846 729 -14% 14.368 13.241 Policlinico San Giorgio 808 741 743 757 696 716 694 -14% 13.433 Pordenone P.O. Monfalcone 494 503 466 616 708 664 741 +50% 6.049 6.062 Ordinari 5.848 6.065 5.667 4.777 4.330 P.O. Tolmezzo 496 531 521 518 509 459 388 -22% P.O. Latisana 450 478 445 406 440 110 0 Day Hospital P.O. Gorizia 347 343 275 135 0 0 0 8.886 8.656 8.846 8.911 8.594 8.701 8.621 Totale 9.799 9.756 9.295 9.108 8.683 8.805 8.261 -16 Lo stato di salute dei bambini sono tra i più bassi in Italia (nel 2015 il tasso di mortalità sotto l’anno di vita è stato di Grazie alle migliori condizioni di vita, alla 2,1x1.000 in FVG vs 2,9 a livello nazionale, 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 diagnosi prenatale, agli screening neonatali, fonte ISTAT). ai vaccini e all’efficacia della prevenzione e delle cure, lo stato di salute dei bambini I tassi di ospedalizzazione in età pediatrica in Italia è progressivamente migliorato. Si nel 2015 sono risultati tra i più bassi a livello Regione, confermando il trend nazionale. minore di ricoveri sul totale degli accessi stanno invece profilando problemi nuovi, nazionale, in calo rispetto al 2010 (Tabella 2). Nel 2017 in FVG ci sono stati 91.845 accessi (3%). Sia l’elevato numero di accessi che legati prevalentemente agli stili di vita (es. vs 88.635 nel 2016 (+4%). Il 92% degli la bassa gravità denotano la necessità di l trend in calo dei ricoveri pediatrici accessi sono avvenuti presso Pronto una maggiore integrazione tra ospedale sedentarietà, obesità) e all’incremento di è evidenziabile anche in termini soccorso pediatrici o comunque presidi e territorio. patologie croniche, disabilità gravi, malattie assoluti: dal 2011 al 2017 si sono ridotti ospedalieri con struttura di Pediatria e con complesse e disagio psichico, conseguenza complessivamente del 9% (Figura 4). Obesità e stili di vita anche dei cambiamenti nella struttura delle guardia pediatrica H24. La maggior parte famiglie e della società in generale. Il conteggio sintetizzato nella figura degli accessi pediatrici ai Pronto soccorso Le attività di sorveglianza nutrizionale non tiene conto dei ricoveri con DRG 391, della Regione riguarda casi non urgenti realizzate in Regione sotto il coordinamento In FVG nell’anno 2017 erano presenti corrispondente al neonato sano. o con urgenze differibili che in gran parte dell’IRCCS Burlo Garofolo, consentono 181.476 residenti
14 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME 15 CONTESTO DI RIFERIMENTO gravidanza la presenza di eccesso ponderale alimentazione, attività fisica e altri aspetti nel 25% delle gravide (con prevalenza di so- della salute su un campione rappresentativo Figura 6. HBSC: Trend temporale della percentuale di sovrappeso e obesità vrappeso e obesità rispettivamente di 17,1% e di bambini della scuola primaria. I risultati dal 2010 al 2014, FVG e Italia 8%). Rispetto alle linee-guida internazionali, a evidenziano per la regione FVG un trend di termine gravidanza il 34% delle donne presen- sovrappeso e obesità sostanzialmente stabile, 18,2 3,5 15,9 2,8 ta un incremento ponderale eccessivo e il 29% con il 19% dei bambini sovrappeso e il 5% obesi nel 2016, al di sotto della media nazionale 13,4 1,8 11,7 1,4 troppo basso. (21% e 9% rispettivamente) (Figura 5). Il progetto nazionale “OKkio alla salute” for- Complessivamente il 24,2% dei bambini della nisce informazioni su peso corporeo, statura, Regione Friuli Venezia Giulia presenta un Sovrappeso nazionale 20 - CAPITOLO 1 Sovrappeso 15 Figura 5. Trend temporale di sovrappeso e obesità in FVG, FVG rilevate nell’ambito del progetto OKkio alla salute 10 Obesità nazionale Sovrappeso Obesità 5 2014 Obesità 0 FVG 2010 20% 20,5 20 17 settimana e solo 1 ragazzo su 10 raggiunge fumare sigarette, anche se non abitualmente, 15% 18 19 il valore raccomandato di sette giorni alla con un picco tra i quindicenni (27%); la percen- settimana, con sedentarietà maggiore nelle tuale dei ragazzi che dichiarano di bere alcolici, ragazze; 1 ragazzo su 4 in regione guarda la TV anche se raramente, è circa del 50%; Il 20% dei 10% oltre le due ore al giorno. L’utilizzo di computer, quindicenni ha fatto uso di cannabis. tablet o smartphone è in aumento: 1 ragazzo La figura 7, descrive, a partire dai dati dei su 7 li usa più di più di 2 ore al giorno per progetti di sorveglianza coordinati dall’Istituto, 5% 7 giocare e 1 su 5 per chattare. Alcuni compor- lo stato ponderale della popolazione del FVG 4,5 5 tamenti a rischio sono diffusi: lʼ11% dei ragazzi nell’arco di tutta l’età pediatrica e a partire dalla 6 coinvolti nella rilevazione ha dichiarato di gravidanza. 5 0% 2008 Figura 7. Eccesso di peso della popolazione del Friuli Venezia Giulia in gravidanza e in età pediatrica 2010 2012 2014 Donne a inizio 2016 Bambini a 1 anno Bambini a 8-9 anni Ragazzi a 11-15 anni gravidanza eccesso ponderale e solo 1 bambino su 3 ha un 13 e 15 anni) sono fornite dallo studio HBSC livello di attività fisica raccomandato per la sua (Health Behaviour in School-aged Children – 25% 5% 24% 13% età; il consumo di frutta e verdura tra i bambini Comportamenti collegati alla salute in ragazzi della regione è insufficiente e la percezione dei di età scolare) che, per il 2014, riporta trend di genitori sullo stato nutrizionale dei loro figli, sovrappeso e obesità per il FVG stabili e al di della loro alimentazione e del livello di attività sotto della media nazionale (Figura 6). fisica appare errata. HBSC evidenzia inoltre che la maggioranza Informazioni sulla salute degli adolescenti (tra dei ragazzi svolge attività fisica 2-3 volte a
16 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME 17 - ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Mortalità materna Friuli Venezia Giulia dal 2017, indicano che In Italia, il tasso di mortalità materna per il MMR sarebbe più del doppio. Le stime CAPITOLO 2 condotte dal Burlo Garofolo per la regione, 100.000 nati vivi (MMR) che nel 2012 si attestava secondo dati Istat a 2 e secondo seguendo i protocolli ISS, mostrano che nonostante la nostra regione abbia un ORGANIZZAZIONE stime dell’OMS a 41, risulterebbe in realtà ancora significativamente sottostimato. I risultati di uno studio di record-linkage, MMR tra i più bassi a livello nazionale, il problema dei suicidi in gravidanza e nel primo anno dopo l’esito di gravidanza è AZIENDALE coordinato dall’Istituto Superiore di Sa- significativamente più alto che nelle altre nità e che ha visto la partecipazione del regioni considerate. 1. WHO. Trends in Maternal Mortality: 1990 to 2015. Geneva, World Health Organization, 2015 CAPITOLO 2 L’ Atto Aziendale è il documento che individua e definisce l’assetto istituzio- nale e quello organizzativo dell’IRCCS Burlo l’area triestina, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste. Garofolo1. Definisce l’identità aziendale, Il Burlo, in quanto IRCCS, coerentemente mission e vision, valori e il modello organiz- con le Direttive del Ministero della Salute zativo dell’Azienda. e in rete con gli altri IRCCS, svolge Elemento caratterizzante della nostra istituzionalmente attività di ricerca clinica organizzazione è la piena integrazione traslazionale e gestionale in ambito fra assistenza e ricerca, che si declina nel materno-infantile, rappresentando modello organizzativo dipartimentale: non il riferimento per la Regione nella vi è distinzione fra Dipartimenti assistenziali definizione delle politiche sanitarie e della ricerca: tutti i Dipartimenti sanitari in questo ambito. svolgono entrambe le attività e afferiscono Il Burlo, in quanto sede di riferimento per al Direttore Sanitario e al Direttore Scientifi- il Dipartimento Universitario Clinico di co per gli ambiti di rispettiva competenza. Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute La Mission aziendale dell’Università degli Studi di Trieste per l’am- Il Burlo Garofolo, in quanto ospedale di bito materno-infantile, garantisce l’integra- alta specializzazione di rilievo nazionale zione delle attività di assistenza, didattica e in coerenza con gli indirizzi del Piano e ricerca, contribuendo al raggiungimento Sociosanitario Regionale, garantisce delle finalità proprie dell’Università. l’assistenza ad alta complessità e specia- La Vision aziendale lità per l’area materno-infantile in ambito La visione strategica del Burlo è orientata a: regionale, nazionale e internazionale, in rete con le strutture di Pediatria e Ostetri- : Garantire lo stesso, elevato, livello di cia-Ginecologia regionali e con gli Ospe- salute a tutti i bambini, gli adolescenti dali Pediatrici italiani. Garantisce inoltre e le donne della Regione Friuli Venezia l’assistenza materno-infantile di base per Giulia, direttamente o indirettamente, 1. Decreto del DG n. 100 del 10/11/2016
18 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME 19 - ORGANIZZAZIONE AZIENDALE svolgendo il ruolo di hub regionale per sionisti di collaborare anche a distanza, va- ai problemi di sostenibilità ambientale, 9. Ricerca e Innovazione l’area materno-infantile, in un sistema lorizzando l’integrazione tra attività istituzio- economica e organizzativa con particolare : Promuovere la ricerca e l’innovazione hub-spoke non solo ospedaliero, ma nali e attività sociali, culturali, di volontariato attenzione al benessere organizzativo, in ambito di prevenzione, diagnosi, cura anche ospedale-territorio, coordinando e di assistenza sociale. al rispetto dei principi di pari opportunità e riabilitazione, per rispondere ai bisogni nel contempo la ricerca e l’innovazione, 3. Eticità e al contrasto di qualsiasi forma di di salute dei cittadini nell’ambito mater- nonché la didattica e la formazione per Riconoscere la rilevanza delle problematiche discriminazione. La sostenibilità deve no-infantile che, per complessità, gravità l’area materno-infantile. di natura etica relative alla pratica clinica, nascere dalla consapevolezza delle risorse e rarità, necessitano di soluzioni innova- alla sperimentazione e all’organizzazione, a disposizione, dalla costante attenzione tive realizzate anche in stretta collabora- : Sviluppare il proprio ruolo nella rete impegnandosi a tutelarne i principi nei ri- a evitarne lo spreco e dall’appropriatezza zione con Università e altri Enti regionali, assistenziale e scientifica nazionale e spettivi ambiti anche attraverso la creazione dell’erogazione delle prestazioni sanitarie nazionali e internazionali e con il mondo internazionale al fine di confrontare e tra- di organismi dedicati. (“la risposta giusta, con la giusta priorità, delle imprese. sferire esperienze, nonché di rappresen- da parte dell’operatore sanitario giusto, nel : Promuovere l’innovazione gestionale CAPITOLO 2 tare un polo di attrazione per pazienti e 4. Trasparenza contesto assistenziale giusto, a chi ne ha attraverso lo sviluppo di nuovi modelli professionisti, promuovendo nel contem- Rendere visibile e comprensibile il processo effettivamente bisogno”). organizzativi di erogazione delle presta- po la crescita e lo sviluppo di altre realtà decisionale, all’interno e all’esterno dell’Isti- sanitarie, soprattutto in aree disagiate del tuto, attraverso la disponibilità al confronto, 8. Qualità della prestazione sanitaria zioni sanitarie. mondo. la definizione di regole esplicite nell’acquisi- e amministrativa zione e cessione dei servizi, nella definizione : Promuovere percorsi assistenziali I Valori aziendali L’identità dell’Istituto si fonda su principi degli obiettivi, nel monitoraggio del loro in grado di avvalersi delle diverse e 2.1 LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE stato di avanzamento e del grado di raggiun- specifiche competenze professionali e valori condivisi, che ispirano gli scopi, le allo scopo di realizzare un’assistenza L’assetto organizzativo prevede una Direzione gimento, anche nell’ottica della prevenzione strategica e una gestione operativa basata azioni e i comportamenti di tutti coloro che della corruzione. Questo presuppone un’a- appropriata, basata sui bisogni vi lavorano, concorrono all’adempimento complessivi dei destinatari e sulle sul modello dipartimentale. deguata comunicazione che garantisca una della sua missione e ne orientano la pro- trasparente informazione e rendicontazione migliori evidenze scientifiche, sicura La Direzione strategica è composta dal grammazione strategica. Il Burlo si riconosce sull’utilizzo e valorizzazione delle risorse nonché ispirata al principio delle Direttore Generale, dal Direttore Scientifico, nel sistema dei valori della Costituzione, del assegnate. cure progressive in relazione alle nonché dal Direttore Sanitario e dal Ministero della Salute e della Regione FVG, caratteristiche di intensità e comples- Direttore Amministrativo, che lo coadiuvano e d’altra parte condivide il sistema di valori 5. Integrazione sità degli interventi necessari. nell’esercizio delle funzioni che gli sono legato alla ricerca clinica. Garantire la presa in carico complessiva : Perseguire la tutela dal rischio sia per gli attribuite. È sede del governo dell’Azienda e Vengono considerati valori aziendali: del singolo caso, con piena integrazione utenti che per gli operatori, non solo ad essa compete la definizione delle strategie fra le diverse componenti professionali, 1. Centralità della persona: “Persone che si attraverso la realizzazione di soluzioni e delle politiche aziendali. fra i dati consolidati della pratica clinica, prendono cura di Persone” quelli della ricerca traslazionale e la didattica, tecniche, strutturali e organizzative come Il Direttore Sanitario, in particolare, dirige i Per centralità della persona s’intende la anche attraverso la condivisione di percorsi da obbligo normativo, ma anche e soprat- servizi sanitari ai fini organizzativi ed igienico- capacità del “sistema azienda” di porre al clinico-assistenziali, al fine di offrire tutto adottando strategie di partecipazio- sanitari. È responsabile del processo di centro delle sue azioni la persona, intesa sia un’assistenza di qualità tesa al continuo ne attiva, consapevole e informata nelle governo clinico dell’Istituto, con riferimento come soggetto fruitore che come soggetto miglioramento. relazioni di cura. sia alla qualità, che all’efficienza e all’efficacia. erogatore di assistenza, realizzando una 6. Metodologia : Garantire la tracciabilità delle attività Il Direttore Amministrativo dirige i servizi organizzazione di “Persone che si prendono Utilizzare un adeguato approccio metodolo- assistenziali erogate attraverso una amministrativi dell’Istituto; indirizza, cura di Persone”. gico, basato sull’analisi puntuale e condivisa corretta gestione della documentazione coordina ed orienta l’esercizio di tutte 2. Equità e Universalità dei dati e dei processi, nonché sul confronto sanitaria e la trasparenza dei processi de- le funzioni tecniche, amministrative e Promuovere la cultura dell’accoglienza in con precedenti esperienze di successo, come cisionali clinici nella tutela del trattamento logistiche a supporto dell’organizzazione e sanità, semplificando i percorsi e facilitando elemento imprescindibile per garantire che il dei dati concernenti lo stato di salute della dell’erogazione delle prestazioni sanitarie. la rimozione di eventuali ostacoli all’accesso processo decisionale, sia in ambito sanitario persona assistita. La Direzione strategica si avvale di uno staff ai servizi, in base ai bisogni specifici. che amministrativo e gestionale, avvenga in : Promuovere l’adozione di procedure di supporto posto alle dirette dipendenze Garantire l’accesso alle attività erogate in modo rigoroso e trasparente. amministrative volte a prevenire/mitigare del Direttore Generale, articolato in strutture, qualità di centro hub, sviluppando modalità 7. Sostenibilità i rischi amministrativi-contabili e a garan- uffici e servizi, che svolge funzioni di piani- organizzative capaci di rispondere alle richie- Promuovere la sostenibilità complessiva tire la massima efficienza, assicurando- ficazione e controllo direzionale, di gestione ste in base all’appropriatezza e attraverso la del sistema sanitario, intesa come capacità ne l’uniformità e l’integrazione a livello della comunicazione interna ed esterna, della creazione di “reti” che permettano ai profes- di sviluppare politiche gestionali attente aziendale. formazione e della sicurezza.
20 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME 21 - ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Sono Organi aziendali: complessivamente, assicurano l’esperien- : il Comitato di Bioetica per la Pratica cliniche e assistenziali proprie delle : il Direttore Generale, nominato dal za nel campo del management, della valu- Clinica Materno-infantile e per la Salute specifiche aree materno-infantile e Presidente della Regione, sentito il Mini- tazione delle prestazioni, della valutazione della Donna1: ha il fine di assicurare un della salute della donna. stro delle Salute e il Rettore dell’Università del personale e della programmazione e adeguato esame delle possibili proble- L’organigramma aziendale è illustrato di Trieste: è l’organo responsabile della controllo di gestione. L’OIV valuta, sotto il profilo gestionale, l’effettiva attuazione da matiche etiche connesse alle attività di seguito: gestione complessiva dell’Istituto del qua- le è il legale rappresentante e titolare dei parte delle strutture aziendali delle scelte rapporti esterni. contenute negli atti di indirizzo strategico, Figura 8. Organigramma aziendale in termini di congruenza tra obiettivi pre- : il Direttore Scientifico, nominato dal fissati e risultati ottenuti. Tale funzione di Ministro della Salute, sentito il Presidente controllo s’inserisce nella logica più ampia Consiglio di Comitato della Regione, è responsabile delle attività del processo strategico di pianificazione e indirizzo Staff, Uffici DIRETTORE DIRETTORE Tecnico SC e SSD GENERALE SCIENTIFICO CAPITOLO 2 e verifica Scientifico di ricerca dell’Istituto e della gestione dei controllo aziendale; finanziamenti della ricerca dei quali ne- Collegio Staff, Uffici Comitato Etico : i Collegi tecnici, sono nominati dal DG ed SC e SSD per la Pratica gozia l’appropriato utilizzo con il Direttore Sindacale Clinica effettuano la verifica delle attività profes- Generale; sionali svolte e dei risultati raggiunti da Collegio Consiglio dei : il Consiglio di Indirizzo e Verifica, parte di tutti i dirigenti, ai fini del conferi- di Direzione DIRETTORE DIRETTORE Staff, Uffici sanitari composto di tre componenti designati mento o della conferma degli incarichi; Organismo AMMINISTRATIVO SANITARIO SC e SSD Indipendente dalla Giunta regionale, uno designato : il Comitato tecnico scientifico (CTS): è di Valutazione dal Consiglio delle Autonomie Locali e nominato dal Direttore Scientifico e pre- uno designato dal Ministro della Salute. sieduto dallo stesso e ha funzioni oltre che Dipartimento Dipartimento Il Consiglio indirizza l’attività dell’Istituto e Dipartimento della Dipartimento consultive, di supporto tecnico scientifico Gestione Tecnico Dipartimento Materno Neonatale dei Servizi e ne verifica la congruità rispetto alle finalità Amministrativa di Pediatria di Chirurgia e delle Terapie di Diagnostica Piattaforme all’attività clinica di ricerca; Intensive Avanzata strategiche e agli obiettivi assistenziali e di ricerca perseguiti; : il Comitato Unico di Garanzia (CUG), SC E SSD SC E SSD SC E SSD SC E SSD SC E SSD per le pari opportunità, la valorizzazione : il Collegio Sindacale, è l’organo collegiale Ostetrica del benessere di chi lavora e contro le titolare della funzione di controllo isti- discriminazioni: sostituisce, unificando Infermieristica tuzionale sull’andamento delle attività Emergenza le competenze in un solo organismo, i Urgenza dell’Istituto e sulla rispondenza delle atti- Infermieristica comitati per le pari opportunità e i comitati vità di governo e di gestione della stessa Degenza e Ambulatoriale paritetici sul fenomeno del mobbing; ai principi di legalità e di economicità, in Tecnica particolare sotto il profilo della gestione : il Comitato Etico Unico Regionale (CEUR), dei Servizi di Supporto economica, finanziaria e patrimoniale. secondo quanto previsto dalla normativa Riabilitativa regionale, ha competenza nelle valuta- Sono altresì indicati quali Organismi collegiali: zioni delle sperimentazioni proposte sul : il Collegio di Direzione: svolge funzione territorio regionale riguardanti le strutture consultiva e concorre al governo delle at- sanitarie del Servizio Sanitario Regionale. capitale umano è stata inquadrata in tività cliniche, partecipa alla pianificazione delle attività, incluse la ricerca, la didattica, A livello aziendale le attività della ricerca clinica e i rapporti con il CEUR vengono 2.2 LE RISORSE UMANE una logica di tipo strategico- funzionale, i programmi di formazione e le soluzioni coordinati dall’Ufficio per la Ricerca Clinica. 2.2.1 Le politiche del personale attraverso una politica non solo di nuovo organizzative per l’attuazione dell’attività reclutamento, ma anche attraverso libero-professionale intramuraria; In questi anni l’Istituto ha posto al centro un utilizzo appropriato delle risorse e dell’attenzione il miglioramento del : il Consiglio dei sanitari: è organismo attraverso un processo premiante sia in processo produttivo, rispetto al quale le elettivo, svolge funzioni di consulenza termini retributivi che di sviluppo, al fine politiche del personale rappresentano una tecnico-sanitaria ed è presieduto dal di rafforzare la ricerca dell’adeguatezza leva strategica fondamentale: il personale Direttore Sanitario; qualitativa della produzione nei confronti non viene più considerato solo come il dei compiti affidati e del livello dei servizi : l’Organismo Indipendente di Valutazione principale fattore di costo aziendale, ma come la principale risorsa produttiva da erogare. (OIV), è costituito con atto del DG ed è com- posto da tre unità esterne all’Istituto che, dell’IRCCS. In tal senso la gestione del L’ultimo quadriennio è stato caratterizzato 1. Decreto del DG n. 49 del 20/04/2018
22 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME 23 - ORGANIZZAZIONE AZIENDALE dalla redazione ed applicazione del nuovo Tale cambiamento, se da una parte ha Dipartimento di Dipartimento dei Servizi Atto Aziendale mediante l’emanazione di rappresentato un momento di potenziale Diagnostica avanzata e e della Diagnostica Sperimentazioni Cliniche Avanzata regolamenti attuativi relativi agli incarichi criticità legato al venir meno di profes- SC Genetica medica SC Genetica Medica Vanna Pecile f.f. Paolo Gasparini Burlo Convenzionato dirigenziali, alle posizioni organizzative sionisti esperti che hanno contribuito in UNITS e ai coordinamenti. In questo percorso il modo importante al raggiungimento di SSD Diagnostica Manola Comar Convenzionato fattore tempo è stato determinante, e in elevati standard assistenziali e di ricerca, avanzata microbiologica UNITS effetti, una volta approvato l’Atto Aziendale, dall’altro ha rappresentato l’opportunità di traslazionale entro un anno è stata garantita la piena nuovi inserimenti e di una gestione effi- SC Radiologia ad SCR Radiologia Pierpaolo Guastalla Massimo Gregori Burlo attuazione del nuovo modello organizzativo, cace del cambiamento del ruolo regionale indirizzo pediatrico pediatrica con l’attivazione di tutte le nuove SC/SSD e del nostro Istituto. SC Immunopatologia SCR Laboratorio di Oriano Radillo f.f. Oriano Radillo Burlo disattivazione di quelle non più previste, la Il turnover dei responsabili di SC e SSD clinica, materno-fetale e Diagnostica Avanzata nomina dei nuovi responsabili di SC/SSD, è stato realizzato in parte valorizzando dei trapianti con servizio Traslazionale CAPITOLO 2 la pressoché completa assegnazione personale già in servizio presso il nostro d’urgenza degli incarichi dirigenziali, delle posizioni Istituto, in parte con personale proveniente SSD Epidemiologia SCR Epidemiologia Luca Ronfani f.f. Luca Ronfani Burlo organizzative e dei coordinamenti. clinica e ricerca sui servizi clinica e ricerca sui servizi da altre Aziende Sanitarie, in particolare da sanitari sanitari In particolare si è dato corso alla copertura alcuni dei più prestigiosi ospedali pediatrici Dipartimento di Pediatria Dipartimento di Pediatria delle nuove SC e SSD, caratterizzata da italiani, a testimonianza della capacità del Pediatria d’urgenza SC Pediatria Egidio Barbi Claudio Germani f.f. Burlo un importante turnover, legate al nuovo Burlo di rappresentare anche un polo e Pronto soccorso d’urgenza e Pronto assetto organizzativo e a numerosi pensio- di attrazione per professionisti qualificati. pediatrico soccorso pediatrico namenti, in linea e nel rispetto delle indica- Nella tabella 4 viene evidenziata la UCO Clinica pediatrica SCU Clinica Pediatrica Alessandro Ventura Egidio Barbi Burlo Convenzionato zioni regionali relative al cronoprogramma situazione di partenza e quella di arrivo UNITS di attivazione e dismissione delle stesse. per le SC e SSD Aziendali. SC Neuropsichiatria SC Neuropsichiatria Marco Carrozzi Marco Carrozzi Burlo infantile infantile SC Oncoematologia SC Oncoematologia Giorgio Zanazzo f.f. Marco Rabusin Burlo Tabella 4. Responsabili di SC/SSD pediatrica Dipartimento di Pediatria Dipartimento di Chirurgia STRUTTURA STRUTTURA RESPONSABILE 2015 RESPONSABILE 2018 PROVENIENZA SC Chirurgia e urologia SC Chirurgia Waifro Rigamonti f.f. Jurgen Schleef Ospedale (Atto Aziendale 2011) (Atto Aziendale 2016) pediatrica infantile “Regina Direzione Strategica Direzione Generale Margherita” Torino SC SSD Gabriella Clarich Milena Cadenaro ASUITS SC Pianificazione, controllo SSD Programmazione e Patrizia Visconti f.f. Alessandra Rachelli Burlo Odontostomatologia Odontostomatologia Convenzionato direzionale e sviluppo Controllo ad interim pediatrica UNITS Direzione Direzione SC Oculistica e strabologia SC Oculistica Stefano Pensiero f.f. Stefano Pensiero Burlo Amministrativa Amministrativa SC ORL e Audiologia SC ORL e Audiologia Eva Orzan Eva Orzan Burlo SC Politiche e gestione del SSD Politiche Serena Sincovich Eugenio Possamai ad Burlo personale del Personale interim Dipartimento Dipartimento materno materno neonatale neonatale e delle terapie SC Ingegneria clinica, SC Ingegneria Clinica, Riccardo Zangrando Eugenio Possamai ad Burlo intensive acquisizione tecnologie, informatica e interim beni e servizi approvvigionamenti SC Clinica Ostetrica e SC Clinica Ostetrica e Giuseppe Ricci Giuseppe Ricci Burlo Convenzionato Ginecologica Ginecologica UNITS SC Servizio Economico- SC Gestione Economico- Alessandra Rachelli f.f. Alessandra Rachelli Burlo finanziario Finanziaria SC Patologia Ostetrica SSD Gravidanza a rischio Salvatore Alberico Gianpaolo Maso Burlo SC Affari Generali e Legali SC Affari Generali e Legali Benedetta Smedile Daniela Zaro f.f. ASUITS SC Neonatologia e terapia SC Neonatologia Sergio Demarini Francesco Maria Risso Istituto Gaslini di intensiva neonatale Genova SC Servizio Tecnico SC Gestione Tecnica e Massimiliano Liberale Elena Clio Pavan ASUITS edile-impiantistico Realizzazione del nuovo SSD Diagnostica ecografica SSD R Medicina Fetale e Tamara Stampalija f.f. Tamara Stampalija Burlo ospedale prenatale e ginecologica Diagnostica Prenatale SC Anestesia e SC Anestesia e Stefano Furlan Raffaella Sagredini Ospedale Direzione Sanitaria Direzione Sanitaria rianimazione rianimazione infantile “Regina SS Direzione delle SC Direzione delle Maria Rosaria Livia Bicego f.f. ASUITS Margherita” Torino professioni sanitarie professioni sanitarie Bortoluzzi f.f. SSD PMA SCR Fisiopatologia della Giuseppe Ricci Giuseppe Ricci Burlo Convenzionato SC Farmacia e SSD Farmacia Aba Pettinelli f.f. Anna Arbo AAS 2 Riproduzione Umana e ad interim ad interim UNITS Farmacologia clinica PMA
24 SALUTE E RICERCA PER CRESCERE INSIEME 25 - ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Il personale presente in Istituto, comprensi- siti di cui al comma 1 dell’art. 20 del D.Lgs. vo di personale universitario convenzionato, 75/2017 e riguardante figure professionali Figura 9. Distribuzione del personale Figura 10. Distribuzione del personale si articola come segue: dell’area del comparto (23 unità) e della in base al genere per fasce d’età dirigenza medica (5 unità). Tabella 5 Il Burlo ha adottato anche il Piano degli interventi straordinari per la stabilizzazione < 30 31.12. 31.08. del personale precario, il documento che Maschi Femmine > 60 2014 2018 6% analizza la situazione del precariato al Burlo 30 - 39 40% 60% 9% RUOLO SANITARIO al 31 dicembre 2017 e disciplina, sempre 19% 50 - 59 sulla base della stessa norma, tempistiche Medici 134 141 e modalità per le ulteriori stabilizzazioni 40% mediante concorso: ai precari interni, infatti, CAPITOLO 2 Farmacisti 3 4 sono riservati il 50% dei posti disponibili nel Biologi 12 13 prossimo biennio. Chimici 1 1 Regolamenti 40 - 49 Psicologi 2 4 L’adozione del nuovo Atto Aziendale ha determinato altresì la revisione di tutti i 26% Altri dirigenti sanitari 1 1 regolamenti aziendali, e in particolare di Personale infermieristico/ostetrico 289 293 quelli che attengono all’area delle risorse umane: Personale tecnico sanitario 32 23 : Regolamento sugli incarichi dirigenziali Altro personale sanitario 44 38 delle aree della dirigenza; Totale ruolo sanitario 518 518 : Regolamento sulle posizioni Tabella 6. Costo del personale, compresi gli oneri organizzative del comparto; RUOLO TECNICO PROFESSIONALE 2015 2016 2017 : Regolamento sui coordinamenti del Dirigenti tecnici professionali 3 4 comparto; Personale sanitario 28.893.326 28.707.569 28.128.684 Operatori tecnici– OSS 95 96 : Regolamento sulla valutazione della Personale professionale 186.794 200.255 194.395 Altro personale tecnico 23 24 performance del comparto; Personale tecnico 3.725.987 3.699.769 3.899.505 : Regolamento sull’orario di lavoro della Totale ruolo tecnico 121 124 Personale amministrativo 2.654.252 2.515.769 2.444.527 dirigenza e del comparto; RUOLO AMMINISTRATIVO : Regolamento sull’attività libero IRAP su personale dipendente 2.334.891 2.311.169 2.294.373 Dirigenti amministrativi 5 8 professionale. TOTALE 37.795.250 37.434.531 36.961.484 Personale amministrativo 71 68 Personale della ricerca L’Istituto è coinvolto nel percorso di stabi- mento e di valutazione. Nell’attesa che tiche e in particolare tutti gli atti derivanti Totale ruolo amministrativo 76 76 lizzazione del personale con contratto di questo percorso normativo vada a regime, dall’applicazione del nuovo Atto Aziendale TOTALE COMPLESSIVO 715 718 lavoro flessibile addetto all’attività di ricer- si è provveduto a “mettere in sicurezza” i e dall’introduzione di nuovi modelli organiz- ca negli IRCCS. Questa possibilità, prevista ricercatori precari in attività presso il Burlo zativi. dalla Legge 205/2017 (legge di bilancio in modo da garantire la continuità per loro Politiche per la stabilizzazione Principali accordi sottoscritti: 2018), stabilisce l’istituzione presso gli e per la ricerca dell’Istituto. del personale precario IRCCS di un ruolo non dirigenziale della : Graduazione incarichi dirigenza medica Nel corso del quadriennio 2015/2018, l’Istituto Relazioni sindacali ricerca sanitaria e delle attività di supporto e sanitaria. ha posto particolare attenzione alle norma- alla ricerca sanitaria, previa definizione di I profondi cambiamenti che hanno coinvolto : Graduazione incarichi dirigenza PTA. tive volte alla stabilizzazione del personale apposita sezione nel CCNL comparto sani- l’ambito del personale sono stati realizzati precario, in applicazione, in particolare, del tà che ne identificherà profilo e trattamen- anche grazie alla piena collaborazione con le : Contrattazione risorse per istituzione D.Lgs.75/2017. Si è dato corso alla stabilizza- to economico ed emanazione di decreto Organizzazioni sindacali che hanno discus- nuovo assetto posizioni organizzative zione del personale in possesso dei requi- e regolamenti sulle modalità di recluta- so, condiviso e contrattato molteplici tema- e coordinamenti.
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