SAFETY E SECURITY NELLE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE LE CIRCOLARI MINISTERIALI E I RIFLESSI SULLA POLIZIA LOCALE - Relazione del Dott. Marco Agostini ...
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SAFETY E SECURITY NELLE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE LE CIRCOLARI MINISTERIALI E I RIFLESSI SULLA POLIZIA LOCALE Relazione del Dott. Marco Agostini Comandante Generale Polizia Locale di Venezia Roma, 12 giugno 2018 1
UNA PREMESSA TRA IL FACETO E IL SERIO Per parlare dell’organizzazione degli eventi dopo le direttive ministeriali di giugno luglio 2017 sento necessario richiamare le parole di un grande Pontefice all’inizio del suo pontificato il 22 ottobre 1978 NON ABBIATE PAURA 2
UNA PREMESSA TRA IL FACETO E IL SERIO Le parole di questo grande Santo della contemporaneità mi sembrano le più appropriate da rivolgere a tutti coloro che si occupano di eventi dopo il 3 giugno 2017!!! La paura è una pessima consigliera, fa perdere di lucidità, induce a tenere comportamenti irrazionali!!! 3
UNA PREMESSA TRA IL FACETO E IL SERIO Personalmente ritengo che la circolare del signor Capo della Polizia, il pref. Franco Gabrielli, del 7 giugno 2017 sia invece il frutto della paura o meglio della necessità di dire qualche cosa dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino il 3 giugno precedente dove ci sono stati 1 morto e 1.526 feriti. Molto meglio se si fosse preferito, dopo una adeguata riflessione e smaltito lo stress derivante dal tragico evento, intervenire con una nuova normativa stabilendo le regole per gli eventi. 4
EVENTI ≠ PUBBLICI SPETTACOLI Nel merito dobbiamo subito precisare che esiste una profonda differenza, anche normativa tra EVENTI e PUBBLICI SPETTACOLI ALL’ APERTO. 5
EVENTI ≠ PUBBLICI SPETTACOLI Per gli EVENTI il riferimento normativo è dato dall’art. 18 del T.U.L.P.S. e richiede la sola autorizzazione comunale per l’occupazione del suolo pubblico. Per i PUBBLICI SPETTACOLI il riferimento normativo è dato dall’art. 68 del T.U.L.P.S. 6
PUBBLICO SPETTACOLO Richiesta organizzatore Istruttoria del SUAP sulla base della Relazione Tecnica di un tecnico abilitato prodotta dall’Organizzatore Parere C.V.L.P.S. (con eventuali prescrizioni) AUTORIZZAZIONE SINDACO (dal 1998 atto dirigenziale) 7
EVENTI (ANTE CIRCOLARI 2017) ORGANIZZATORE Richiesta SUAP COMUNICAZIONE QUESTORE Occupazione suolo pubblico CONCESSIONE OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO 8
EVENTI (POST CIRCOLARI 2017) ORGANIZZATORE Elaborazione piano di emergenza securety & safety evento Comunicazione al Richiesta S.U.A.P Questore occupazione suolo pubblico ISTRUTTORIA COMUNE con sopraluoghi congiunti FF.OO. – P.L. – VV.F. - 118 Parere C.P.O.S.P. C.V.L.P.S. «DIVIETO» SVOLGIMENTO «AUTORIZZAZIONE» EVENTO EVENTO 9
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE • Nella fase dell’istruttoria preliminare • In sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica • In sede di riunione tecniche di coordinamento presso le Questure • Per la predisposizione delle ordinanze sindacali e dirigenziali • In fase operativa 10
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE NELLA FASE DELL’ISTRUTTORIA PRELIMINARE: Due terzi degli eventi in Italia si svolgono fuori dai comuni capoluoghi e dai centri dove vi è un Commissariato di Pubblica Sicurezza Questo comporta che l’istruttoria degli eventi grava in capo alla Polizia Locale ed in particolare del Comandante che deve essere in grado di compiere un’analisi delle caratteristiche dell’evento 11
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE NELLA FASE DELL’ISTRUTTORIA PRELIMINARE: L’analisi deve avvenire sulla base della circolare Morcone In sede locale sono state sviluppate elaborazioni delle linee guida contenute nella circolare Morcone 12
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Frutto dell’implementazione locale è un nuovo modello di valutazione del rischio che individui 4 livelli di rischio: PUNTEGGIO LIVELLO DI RISCHIO 1-15 < 200 PERSONE MOLTO BASSO 1-15 > 200 PERSONE BASSO 16-35 MEDIO >35 ALTO 13
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO TIPOLOGIA DI EVENTO PUNTEGGIO RELIGIOSO 1 SPORTIVO 2 INTRATTENIMENTO 3 POLITICO - SINDACALE 4 CONCERTO POP - ROCK 5 14
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DURATA PUNTEGGIO INFERIORE ALLE 2 ORE 1 TRA LE 2 E LE 8 ORE 2 OLTRE LE 8 ORE 3 15
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO ALTRE VARIABILI COLLEGATE ALL’EVENTO PUNTEGGIO (+ scelte) POSSIBILE VENDITA/CONSUMO ALCOOL 2 POSSIBILE CONSUMO DI STUPEFACENTI 2 RILEVANTE PRESENZA DI CATEGORIE 1 DEBOLI (bambini, anziani, disabili) EVENTO AMPIAMENTE PUBLICIZZATO SUI 1 MEDIA PRESENZA DI FIGURE POLITICO - 1 RELIGIOSE PRESENZA DI TENSIONI POLITICO - 1 SOCIALI 16
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO ACCESSIBILITA’ SERVIZI EMERGENZA PUNTEGGIO OSPEDALE dista a più di 20 minuti 1 PRESIDIO VV.F. dista a più di 20 minuti 1 UFFICIO PdS o CASERMA CC dista a più di 1 20 minuti 17
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CARATTERISTICHE DEL LUOGO (+ scelte) PUNTEGGIO EVENTO ALL’APERTO 1 EVENTO IN LOCALI CHIUSI 3 EVENTO DINAMICO NON LOCALIZZATO 1 EVENTO IN UNO SPAZIO ESTESO (oltre un 2 ettaro) LUOGO NON DELIMITATO DA RECINZIONI 1 LUOGO DELIMITATO DA RECINZIONI 2 PRESENZA SI SCALE IN ENTRATA E/O IN 3 USCITA VIABILITA’ LIMITROFA CARENTE 2 PRESENZA RECINZIONI TEMPORANEE 3 PRESENZA DI PONTEGGI, STRUTTURE 3 TEMPORANEE, COPERTURE 18
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO LOGISTICA DELLE AREE (+ scelte) PUNTEGGIO SERVIZI IGIENICI DISPONIBILI in numero - 1 congruo DISPONIBILITÀ ACQUA CORRENTE - 1 PRESENZA DI «PUNTO DI RISTORO» - 1 DIFFICOLTOSA ACCESSIBILITÀ PER MEZZI 1 DI SOCCORSO BUONA ACCESSIBILITÀ MEZZI DI - 1 SOCCORSO 19
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STIMA NUMERO DEI PARTECIPANTI PUNTEGGIO FINO A 200 PARTECIPANTI 1 TRA I 201 E I 1.000 PARTECIPANTI 3 TRA I 1.000 E I 5.000 PARTECIPANTI 7 TRA I 5.001 E I 10.000 PARTECIPANTI 10 OTRE 10.000 PARTECIPANTI 35 20
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO ETÀ MEDIA DEI PARTECIPANTI PUNTEGGIO ETÀ MEDIA INFERIORE AI 25 ANNI 2 ETÀ MEDIA TRA I 25 E I 65 ANNI 1 ETÀ MEDIA OLTRE I 65 ANNI 3 21
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DENSITÀ PARTECIPANTI PER MQ PUNTEGGIO BASSA (inferiore a 0,7 persone per mq) 0 MEDIO BASSA (da 0,7 a 1,2 persone per 1 mq) MEDIO ALTA (da 1,2 a 2 persone per mq) 2 22
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONDIZIONE DEI PARTECIPANTI PUNTEGGIO RILASSATO 0 ECCITATO 1 AGRESSIVO 3 23
L’IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO COLLOCAZIONE DEI PARTECIPANTI PUNTEGGIO SEDUTI 1 IN PARTE SEDUTI IN PARTE IN PIEDI 2 IN PIEDI 3 24
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE NELLA FASE DELL’ISTRUTTORIA PRELIMINARE: L’analisi preliminare deve valutare se ci siano possibili riflessi sotto il profilo dell’ordine pubblico e dell’anti terrorismo, e ovviamente richiede l’interazione con le Forze di Polizia dello Stato competenti per territorio. 25
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE LA FASE DELL’ISTRUTTORIA PRELIMINARE COMPRENDE ANCHE LA FASE DEI SOPRALUOGHI CONGIUNTI FORZE DI POLIZIA, POLIZIA LOCALE, VIGILI DEL FUOCO, 118. L’apporto della Polizia Locale è costituito dalla profonda conoscenza del territorio, dei luoghi degli eventi, delle dinamiche della mobilità, delle abitudini dei cittadini e delle problematiche collegate (commercio abusivo, tempi, ect.) 26
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE Per questo i sopralluoghi congiunti non devono essere un mero adempimento formale ma devono far emergere tutte le problematiche collegate all’evento. I dettagli sono fondamentali e non vanno sottovalutati, cambiano radicalmente gli scenari, ………….. 27
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE NEL COMITATO PROVINCIALE PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA: Il Comandante della Polizia Locale nel C.P.O.S.P. apporta un valore aggiunto costituito dalla profonda conoscenza del territorio e delle problematiche ad esso collegate nonché dell’esperienze pregresse. CONOSCERE I PRECEDENTI SULLA CARTA È BEN DIVERSO DA AVERLI VISSUTI PERSONALMENTE 28
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE NELLE RIUNIONI TECNICHE DI COORDINAMENTO PRESSO LE QUESTURE: Le riunioni di coordinamento servono a concordare nel dettaglio chi fa che cosa. Il coordinamento spetta al Questore ma non è il luogo della subordinazione ma del confronto franco e dignitoso tra pari che concorrono a garantire il «bene sicurezza». 29
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE NELLE RIUNIONI TECNICHE DI COORDINAMENTO PRESSO LE QUESTURE: La distribuzione dei compiti è fondamentale, non può essere l’occasione dello scarico delle responsabilità ma al contrario il momento del carico delle responsabilità!!! In sede di riunioni tecniche deve emergere anche l’eventuale necessità di particolari misure di sicurezza che richiedono l’emissione di ordinanze sindacali e dirigenziali 30
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE LA PREDISPOSIZIONE DELLE ORDINANZE: Le Ordinanze Sindacali e dirigenziali sono fondamentali per la buona riuscita degli eventi. Con altrettanta chiarezza è necessario che le ordinanze vengano applicate concretamente!!! Dalla Polizia Locale, prioritariamente, ma anche da tutte le Forze di Polizia dello Stato 31
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE NELLA FASE OPERATIVA SPETTA ALLA POLIZIA LOCALE: • La viabilità • L’applicazione delle ordinanze • La repressione del commercio abusivo • Il supporto all’attività di Ordine Pubblico 32
LE COMPETENZE DELLA POLIZIA LOCALE NELLA FASE OPERATIVA NON SPETTA ALLA POLIZIA LOCALE: • I compiti di stewards • La gestione delle emergenze 33
GLI STEWARDS 34
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GLI STEWARDS L’attuale disciplina normativa prevede dei corsi o per addetto antincendio con livelli basso, medio, alto, disciplinati dal D.M. 10 marzo 1998 e s.m.i. ovvero per steward di stadio, il cui percorso formativo è disciplinato dal D.M. 8 agosto 2007. La stragrande maggioranza degli eventi pubblici appare sfuggire a questa accezione e alla specifica preparazione degli addetti. 37
GLI STEWARDS Per eventi quali grandi concerti o eventi sportivi, la specifica preparazione degli addetti mediante la frequentazione degli specifici corsi, non appare solo necessaria ed opportuna ma anche resa cogente dai disposti normativi. 38
GLI STEWARDS Diversa questione appare delinearsi per eventi quali feste di piazza, piccole mostre mercato e fiere, manifestazioni religiose, folcloristiche e culturali La funzione degli stewards in questo contesto, laddove ne sia accertata la necessità a valle dell’analisi di rischio, è quella di contribuire alla gestione degli esodi, indicare i punti di soccorso garantire, nei limiti del possibile, un corretto andamento alla manifestazione 39
L’ASSISTENTE CIVICO Per eventi quali feste di piazza, piccole mostre mercato e fiere, manifestazioni religiose, folcloristiche e culturali gli stewards potrebbero essere sostituiti tranquillamente dai così detti «assistenti civici» Volontari che si mettono a disposizione delle Amministrazioni per consentire lo svolgimento di eventi che altrimenti rischierebbero di essere cancellati. 40
LA FORMAZIONE PER GLI ASSISTENTI CIVICI IN SEDE LOCALE ABBIAMO RITENUTO: Il personale già appartenente alle Forze di Polizia, alle Forze Armate, alla Polizia Locale, ai Vigili del Fuoco, al SUEM 118, sia assolutamente in grado di svolgere adeguatamente tale ruolo senza necessità di ulteriori corsi formativi. 41
LA FORMAZIONE PER GLI ASSISTENTI CIVICI IN SEDE LOCALE ABBIAMO RITENUTO: Per la totalità degli altri soggetti si potrebbe prevedere un corso formativo ad hoc della durata di 8 ore le cui materie potrebbero essere tratte dai precedenti corsi già citati e mirate allo specifico impiego: • Normativa di pubblica sicurezza 2h • Piani di emergenza 2h • Modalità di gestione dell’esodo 2h • Cenni di prevenzione incendi 1 h • Cenni di primo soccorso sanitario 1h 42
RINGRAZIAMENTI VOGLIO PUBBLICAMENTE RINGRAZIARE PER IL CONTRIBUTO DI PENSIERO SU QUESTI TEMI (CON I LORO COLLABORATORI): • L’ING. ENNIO AQUILINO (Comandante VVF Venezia) • DOTT. NATALINO MANNO (già Capo Gabinetto Prefettura di Venezia oggi a Milano) • DOTT. MARCO ODORISIO (già Vicario del Questore di Venezia oggi Questore di Pordenone) • DOTT. PAOLO CAPUTO (Primario SUEM 118 Venezia) 43
GRAZIE PER L’ATTENZIONE 44
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