RREEPPOORRTT AATTTTIIVVIITTÀÀ 22001177 - Dipartimento di Prevenzione - Alto Friuli - Collinare - Medio Friuli
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Elaborazione a cura di: Ivonne Caliz – Responsabile del Dipartimento di Prevenzione; Sandro Venturini - Responsabile del Servizio delle Professioni Tecniche dalla Prevenzione Hanno collaborato: Strutture Operative del Dipartimento di Prevenzione – Piattaforma Sicurezza e Salute – Piattaforma Prevenzione e Salute Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 2
SOMMARIO INTRODUZIONE ........................................................................................................................................................ 4 INQUADRAMENTO .................................................................................................................................................. 5 1. PREVENZIONE MALATTIE INFETTIVE E SANITA’ PUBBLICA ..................................................... 7 2. TUTELA DELLA COLLETTIVITA’ ............................................................................................................21 3. PREVENZIONE ONCOLOGICA ..................................................................................................................27 4. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO .....................................................................................................33 5. SICUREZZA ALIMENTARE .........................................................................................................................41 6. SANITA’ ANIMALE ........................................................................................................................................55 7. PROMOZIONE DELLA SALUTE ................................................................................................................66 Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 3
INTRODUZIONE Il Dipartimento di Prevenzione persegue obiettivi di promozione della salute, prevenzione delle malattie e delle disabilità e miglioramento della qualità della vita secondo criteri di equità e sostenibilità. Il modello organizzativo dal Dipartimento di Prevenzione dell’AAS3 prevede un’articolazione in grado di coniugare la capillare conoscenza del territorio con un’autorevole referenza tecnica, ottenuta con un’organizzazione, decentrata e condivisa. Peculiarità del Dipartimento di Prevenzione è infatti la presenza di professionalità molteplici. I professionisti, oltre a garantire le attività connesse alla loro specificità nell’ambito delle rispettive aree, assicurano un approccio trasversale e multidisciplinare ai problemi di salute, di livello Aziendale o sovraziendale, orientati agli obiettivi strategici di sanità pubblica indicati dal Piano Regionale della Prevenzione. Con il presente Rapporto vogliamo descrivere i programmi e i risultati conseguiti nel corso dell’anno 2017 da parte del Dipartimento di Prevenzione, con l’obiettivo di rendere conto ai cittadini, in maniera trasparente e semplice. Nel corso del 2017 il Dipartimento di Prevenzione ha proseguito il proprio riassetto organizzativo, conseguente alla riforma del Sistema Sanitario Regionale di cui alla L.R. 17/2014, implementando le proprie risorse umane e consolidando la presenza sul territorio. Il personale dirigente è passato da 20 a 34 unità mentre quello del comparto da 46 a 70 unità. Sono state inoltre insediate nuove funzioni tecniche presso la sede di San Daniele e consolidate le sedi di erogazioni nei Distretti e nei Centri di Assistenza Primaria. Di notevole rilevanza, per quanto riguarda il miglioramento dell’organizzazione e della qualità delle prestazioni erogate dall’area della sicurezza alimentare e veterinaria, è stato il processo che ha condotto queste strutture, nel corso del 2017, ad ottenere l’accreditamento all’eccellenza da parte dell’Accreditation Canada International. Va inoltre ricordata la grave emergenza vaccinale, verificatasi nella Primavera del 2017 nel distretto di Codropio, a causa di mancate vaccinazioni da parte di un operatore sanitario. La risposta, mediante la campagna di vaccinazione straordinaria denominata “Vaccinare- Si” è stata rapida ed efficace, a dimostrazione del buon grado di resilienza della nostre Strutture. Il Responsabile del Dipartimento di Prevenzione Dr.ssa Ivonne Caliz Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 4
INQUADRAMENTO Con la recente riforma del servizio sanitario regionale la nuova AAS3 risulta composta da 68 Comuni, con, al 31.12.2013, 171.980 abitanti, divisi in quattro Distretti: Carnia (38.101 ab. e 28 Comuni); Gemonese (33.695 ab. e 15 Comuni); San Danielese (48.272 ab. e 14 Comuni) e Codroipese (51.912 ab. e 12 Comuni). Vi sono 9 Comuni con più di 5.000 abitanti, 22 Comuni tra i 2.000 e i 5.000 abitanti, 14 Comuni tra i 1.000 e i 2.000 abitanti e ben 23 Comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. Va considerato che le località abitate sono molto più numerose, poiché i Comuni constano di molteplici frazioni. A titolo d’esempio in Carnia (28 Comuni) vi sono 180 centri abitati, popolati anche da poche decine di persone e spesso anche distanti tra loro e con il fondovalle. comuni dell'AAS anno 2013 - popolazione residente totale CODROIPO 15.995 TREPPO GRANDE 1.709 GEMONA DEL FRIULI 11.135 SAN VITO DI FAGAGNA 1.688 TOLMEZZO 10.580 CAMINO AL TAGLIAMENTO 1.665 SAN DANIELE DEL FRIULI 8.127 PONTEBBA 1.481 BUIA 6.627 SUTRIO 1.351 FAGAGNA 6.363 ENEMONZO 1.323 MAJANO 5.991 FLAIBANO 1.198 BASILIANO 5.400 CAVAZZO CARNICO 1.091 MORTEGLIANO 5.072 RESIA 1.064 TARVISIO 4.502 FORNI DI SOPRA 1.020 TALMASSONS 4.127 AMPEZZO 1.017 SEDEGLIANO 3.921 MALBORGHETTO VALBRUNA 958 CASTIONS DI STRADA 3.852 SOCCHIEVE 937 LESTIZZA 3.833 PRATO CARNICO 910 RAGOGNA 2.958 VERZEGNIS 882 OSOPPO 2.957 AMARO 837 ARTEGNA 2.897 BORDANO 761 VARMO 2.843 LAUCO 760 MERETO DI TOMBA 2.666 CERCIVENTO 688 PAULARO 2.651 CHIUSAFORTE 683 BERTIOLO 2.538 TREPPO CARNICO 624 RIVE D'ARCANO 2.490 FORNI AVOLTRI 620 MORUZZO 2.451 FORNI DI SOTTO 608 DIGNANO 2.369 ZUGLIO 594 PALUZZA 2.312 RAVASCLETTO 559 TRASAGHIS 2.259 MONTENARS 552 COLLOREDO DI MONTE ALBANO 2.250 COMEGLIANS 533 VILLA SANTINA 2.247 RAVEO 478 COSEANO 2.236 RIGOLATO 469 ARTA TERME 2.228 SAURIS 413 VENZONE 2.183 RESIUTTA 306 OVARO 1.984 PREONE 259 FORGARIA NEL FRIULI 1.815 DOGNA 187 MOGGIO UDINESE 1.770 LIGOSULLO 1261 In sintesi, l’evoluzione del profilo di salute della comunità che afferisce all’AAS3, si può così descrivere: Nei Distretti dell’Alto Friuli la popolazione dell’AAS3 sta calando e invecchiando in modo rapido, diversamente da quanto sta accadendo nei due Distretti Collinare e Medio Friuli, e la crescita di questi è sostenuta principalmente da fenomeni migratori (alloctoni o intra-regione) più che da sviluppo autoctono (incremento di fecondità). Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 5
Esiste un problema di sostenibilità dell’assistenza della popolazione anziana; questo è più acuto nei Comuni più periferici scarsamente popolati. ANDAMENTO POPOLAZIONE > 64 ANNI PER DISTRETTO La fecondità è in ripresa per effetto dell’immigrazione di popolazioni giovani alloctone, in tutti i territori ove questa si realizza. Ciò avviene anche nei centri più dislocati e periferici. In questi essa è sostenuta da popolazione autoctona, che però sconta il carico di un contesto sfavorevole (territorio, servizi, economia, reti sociali disgregate, emigrazione giovanile, calo demografico) La popolazione adulta risulta quella a cui sono affidate la sostenibilità sia degli anziani (peso relativo crescente in modo accelerato) che delle nuove generazioni, con un carico assistenziale complessivo che non è mai stato così forte da decenni. Per giunta la stabilità/conflittualità delle coppie è da molti anni più precaria che nel recente passato Il peso dei fattori economici, sociali, lavorativi e delle reti relazionali è decisivo rispetto alle scelte familiari (figli e domicilio) Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 6
1. PREVENZIONE MALATTIE INFETTIVE E SANITA’ PUBBLICA ATTIVITÀ AMBULATORIALE DI MEDICINA PUBBLICA Nel corso dell’anno 2017 è proseguita l’attività ambulatoriale di Medicina Pubblica, garantita in 8 sedi territoriali dell’AAS3, con accessibilità tramite agende CUP con prenotazioni attraverso il numero verde regionale. Le prestazioni erogate riguardano visite mediche con rilascio di certificazioni monocratiche, previste da Leggi e regolamenti nazionali o Regionali e dai Livelli Essenziali di assistenza per l’area di Sanità Pubblica. Gli ambulatori presenti nei distretti di san Daniele e Codroipo, nel corso del 2017 sono stati effettuati da medici dell’ASUIUD in convenzione. Tale funzione, al pari di tutte le altre riferite all’Igiene e Sanità Pubblica dal 1/1/2018 è transitata alla ns. Azienda Sanitaria Obiettivi e azioni intraprese nel corso del 2017: Riorganizzazione degli ambulatori di Tolmezzo e Gemona per permettere la presenza del medico in concomitanza con l’apertura degli ambulatori vaccinali. In tali occasioni il medico è anche referente della seduta vaccinale. Riduzione delle aperture ambulatoriali di Gemona (da maggio 2017) per permettere la presenza dei medici nella sede di Codroipo, interessata all’emergenza Vaccinaresi Dati di attività per l’anno 2017 e confronto con il 2016 San anno 2017 Gemona Tarvisio Tolmezzo Ovaro Ampezzo Paluzza Daniele Codroipo visite per idoneità alla guida 467 123 745 68 56 92 visite per idoneità all'uso delle armi 87 39 237 18 22 18 alte visite per certificazioni di Sanità Pubblica 156 13 157 211 12 totale 710 175 1139 88 121 nd 90 nd San anno 2016 Gemona Tarvisio Tolmezzo Ovaro Ampezzo Paluzza Daniele Codroipo visite per idoneità alla guida 675 128 743 63 50 85 visite per idoneità all'uso delle armi 76 27 250 18 23 21 alte visite per certificazioni di Sanità Pubblica 168 16 137 6 17 5 totale 919 171 1130 87 90 111 nd nd Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 7
COMMISSIONE INVALIDITA’ CIVILE Nel corso dell’anno 2016 è stato posto un obiettivo aziendale di contenere i tempi della visita collegiale sotto i 3 mesi. A fine 2016 il monitoraggio ha confermano il contenimento al di sotto dei tre mesi di attesa tra domanda amministrativa e convocazione a visita collegiale per l’accertamento dello stato invalidante in tutte le 4 sedi distrettuali. Obiettivi e azioni intraprese nel corso del 2017: Mantenimento di almeno una seduta settimanale per invalidità/handicap/disabilità in ogni sede (Tolmezzo, Gemona, San Daniele e Codroipo) Contenimento al di sotto dei tre mesi di attesa tra domanda amministrativa e convocazione a visita collegiale Modulazione delle convocazioni dei soggetti con neoplasia in moda da garantire la visita entro 30 gg dalla domanda amministrativa (Legge 80/2006) Verifica puntuale delle domande ai sensi del sostegno scolastico (Legge 104/92 e DPCM 185/2006) Mantenimento nella sede di Gemona delle commissioni per cecità e sordità dei residenti in Alto Friuli e delle commissioni ai sensi art. 13 L.274/91 (inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro) e art. 5 L.300/70 (idoneità lavorativa generica su richiesta del datore di lavoro) per tutta la popolazione residente in AAS3 Attivazione delle commissioni di cecità e sordità a Codroipo per gestire le domande del territorio del Friuli Medio e Collinare Espletamento delle visite domiciliari entro 30 gg dalla domanda amministrativa Formazione dei medici in servizio presso dipartimento di Prevenzione e Distretti di recente assunzione per l’immissione dei dati nel sistema informatico dell’INPS prima e durante le sedute per la produzione del verbale telematico realizzazione delle sedute collegiali anche con il solo numero minimo legale (tre medici, cioè presidente, medico esperto, medico di categoria), rispetto ai cinque previsti dalla normativa regionale per completare le commissioni (medico legale, medico del lavoro, medico esperto, medico di categoria, medico INPS) semplificazione amministrativa (verbale unico di seduta, non necessità di firma sui singoli verbali, assenza del segretario dalle sedute di Codroipo e San Daniele con espletamento delle funzioni amministrative da parte del Presidente della Commissione) garanzia dell’ apertura al pubblico dello sportello per l’invalidità civile nelle 4 sedi riduzione al minimo delle convocazioni a visita dell’utente, con rilascio di plurime valutazioni medico legali (invalidità, handicap, disabilità) a fronte di un'unica visita collegiale. Dati di attività per l’anno 2017 delle visite medico collegiali Sede Numero Visite ambulatoriali Visite domiciliari Totale Totale valutazioni sedute visitati Codroipo 62 813 112 925 1662 San Daniele 50 619 169 788 1490 Gemona 40 426 62 488 857 Tolmezzo 50 472 80 552 869 Ciechi Gemona 3 20 0 20 20 Sordi Gemona 0 0 0 0 0 L300/1970 idoneità fisica 2 6 0 6 6 del lavoratore L274/1991 inabilità a 5 23 0 23 23 proficuo lavoro Ciechi Codroipo 5 29 0 29 29 Sordi Codroipo 1 1 0 1 1 Totale 218 2409 423 2932 4957 Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 8
SISTEMI DI SORVEGLIANZA DI POPOLAZIONE In sanità pubblica, sorvegliare significa raccogliere informazioni mirate relative ad eventi ben definiti che possono essere modificati da un preciso intervento. La sorveglianza è la sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione dei dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono decidere di intraprendere eventuali interventi. I sistemi di sorveglianza sono fondamentali per identificare le esigenze di salute della popolazione e, dunque, le priorità sulle quali è necessario intervenire. Un sistema di sorveglianza permette, infatti, di ottenere informazioni utili sull’andamento della malattia o dei fattor di rischio, di studiare l’influenza dei determinanti sui fattori di rischio e di osservare cambiamenti a seguito di interventi e politiche. Caratteristica unica dei sistemi di sorveglianza è la continuità nella raccolta dati. Le sorveglianze di popolazione attivate sono: OKkio alla Salute - Promozione della salute e della crescita sana nei bambini della scuola primaria (rilevazioni a cadenza biennale) HBSC - Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute degli adolescenti (rilevazioni a cadenza quadriennale) PASSI - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia - monitoraggio sullo stato di salute delle popolazione adulta (rilevazioni a cadenza annuale) A seguito della raccolta dati, i risultati delle rilevazioni vengono riportati e commentati in specifici report che vengono divulgati agli stakeholders e pubblicati nei siti istituzionali (Istituto Superiore di Sanità – Epicentro, sito regionale e aziendale) con la cadenza prevista da ogni singolo programma. OKKIO ALLA SALUTE INTRODUZIONE OKkio è un sistema di sorveglianza biennale che stima la prevalenza di sovrappeso e obesità, attraverso la rilevazione diretta dei valori antropometrici e di alcuni comportamenti nei bambini della classe terza della scuola primaria. Coordinato dall’Istituto superiore di sanità/Cnesps è promosso dal Ministero della salute in accordo col Ministero dell’istruzione, università e ricerca, in attuazione del programma Guadagnare salute. Scopo principale di OKkio alla SALUTE è descrivere la variabilità geografica e l’evoluzione nel tempo dello stato ponderale, degli stili alimentari, dell’abitudine all’esercizio fisico dei bambini al fine di orientare la realizzazione d’iniziative utili ed efficaci per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute. Descrivere nel tempo l’evoluzione della situazione nutrizionale dei bambini delle scuole primarie e del loro ambiente scolastico, in relazione alle sue caratteristiche favorenti una corretta nutrizione e l’attività fisica, è fondamentale per suggerire azioni appropriate e basate su prove di efficacia. La sorveglianza è orientata alla raccolta di poche informazioni basilari, mediante l’utilizzo di strumenti e procedure semplici, accettabili da operatori e cittadini e sostenibili dai sistemi di salute. La raccolta delle informazioni avviene attraverso 4 strumenti: • Scheda antropometrica, in cui sono indicati peso e altezza dei bambini (misurati dagli operatori dell’Azienda con strumenti forniti dall’ISS); • Questionario della scuola, compilato dal Dirigente Scolastico (o dal suo vicario) che accetti la rilevazione nella sua scuola; • Questionario dei bambini, compilato dai bambini stessi (qualora vi sia il consenso dei genitori); • Questionario dei genitori, compilato dai genitori che scelgono di aderire L’analisi dei dati complessivi è eseguita dall’ISS, successivamente è prodotto il report definitivo regionale e aziendale che sarà divulgato alle scuole interessate dal campionamento, agli operatori sanitari del Dip. di Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 9
Prevenzione e ai portatori d’interesse, nonché pubblicato nel sito aziendale. L’ISS produce anche materiale informativo per i genitori da distribuire alle scuole che hanno partecipato alla rilevazione. ATTIVITÀ SVOLTE Relativamente alla rilevazione effettuata nell’anno scolastico 2015/2016, il Dipartimento di Prevenzione dell’A.A.S. 3 oltre alla partecipazione con rappresentatività regionale, ha ritenuto opportuno, viste le peculiari caratteristiche socio-demografiche e di salute della popolazione residente, richiedere una specifica rilevazione e analisi dei dati con campionamento aziendale. Nel corso del 2017 sono stati elaborati i dati ed è stato predisposto e pubblicato il report regionale relativo alla rilevazione e sono pervenuti i dati specifici delle classi campionate nel territorio aziendale. La redazione del relativo report è in fase conclusiva. Il campione aziendale era costituito da 22 classi distribuite nell’intero territorio. L’adesione delle scuole è stata pari al 100% mentre vi sono stati dei rifiuti da parte di alcuni genitori. In totale sono stati valutati 393 bambini. Il campione di classi estratto in modo casuale del centro di riferimento regionale Burlo Garofalo era così distribuito: DISTRETTO ISTITUTI COMUNI SCUOLE CAMPIONATE N. COMPRENSIVI CLASSI Distretto n.1 3 Tolmezzo (Caneva), Ovaro, Socchieve (Mediis) 4 “Carnia” Distretto n.2 1 Artegna 1 “Gemonese, Val Canale – Canal del Ferro” Distretto n.3 6 San Daniele, Fagagna, Majano, Forgaria nel Friuli, 9 “Sandanielese” Coseano (Cisterna), Flaibano, Colloredo di M. Albano Distretto n.4 3 Codroipo, Camino al Tagliamento, Castions di Strada, 8 “Codroipese” Basiliano (Blessano), Sedegliano H.B.S.C. INTRODUZIONE Lo studio HBSC ha lo scopo di fotografare e monitorare la salute degli adolescenti italiani di 11, 13 e 15 anni, al fine di costituire un supporto per l’orientamento delle politiche di educazione e promozione della salute. HBSC è uno studio multicentrico internazionale svolto in collaborazione con l'Ufficio Regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l`Europa e prevede indagini ripetute ogni quattro anni. Questo studio è stato promosso da Inghilterra, Finlandia e Norvegia nel 1982e oggi conta 41 paesi partecipanti. L’Italia ne è entrata a far parte nel 2000 ed ha svolto finora quattro indagini nazionali (2002, 2006, 2010 e 2014). Lo strumento utilizzato per la raccolta delle informazioni è un questionario elaborato da un gruppo di ricerca multidisciplinare e internazionale, parzialmente integrato da alcune domande inserite su iniziativa del gruppo nazionale di coordinamento. Il questionario comprende sei sezioni riguardanti: dati anagrafici (età, sesso, struttura famigliare) classe sociale (occupazione e livello di istruzione dei genitori) indicatori di benessere percepito (stato di salute e di benessere) autostima (valutazione del proprio aspetto fisico e del grado di accettazione di sé) rete di sostegno socio-affettivo (rapporto con i genitori, i coetanei, l’ambiente scolastico) Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 10
comportamenti collegati alla salute (attività fisica e tempo libero, abitudini alimentari e igiene orale, alcol e fumo) Ai quindicenni è stato inoltre somministrato un questionario contenente domande relative all’uso di sostanze stupefacenti e al comportamento sessuale. I questionari, auto-compilati dai ragazzi ed anonimi, sono stati somministrati nelle scuole con il sostegno degli insegnanti, che hanno ricevuto informazioni opportune sulle procedure da seguire. ATTIVITÀ SVOLTE L’ultima rilevazione regionale è stata condotta nel 2014 e nel corso dell’anno 2017 le attività relative allo studio in oggetto, si sono orientate alla divulgazione ai vari portatori di interesse dei report prodotti per una migliore programmazione delle attività di promozione del benessere dei giovani con gli ambiti dei servizi sociali dei comuni, nonché con l’area dei consultori familiari. A questo indirizzo è reperibile il report del 2014: http://www.aas3.sanita.fvg.it//opencms/export/sites/ass3/it/_organigramma/5_dip_prevenzione/_documenti/ Report-HBSC-2014_FVG_new.pdf In tutte le occasioni di attività di collaborazione con i dipartimenti aziendali e con le istituzioni scolastiche sono stati divulgati, anche i focus paper predisposti dalla direzione regionale proprio a tale scopo. P.A.S.S.I. INTRODUZIONE PASSI è un sistema di sorveglianza cui collaborano le Regioni e province autonome, coordinato dal Cnesps dell’ISS. Obiettivo di Passi è effettuare un monitoraggio sullo stato di salute delle popolazione adulta italiana, attraverso la rilevazione sistematica e continua delle abitudini, degli stili di vita e dello stato di attuazione dei programmi di intervento che il Paese realizza per modificare i comportamenti a rischio. Di seguito le aree indagate dal sistema di sorveglianza: principali fattori di rischio per le malattie croniche inseriti nel programma Guadagnare salute: sedentarietà, eccesso ponderale, consumo di alcol ed abitudine al fumo; rischio cardiovascolare: ipertensione, ipercolesterolemia, diabete e calcolo del rischio; programmi di prevenzione oncologica per il tumore cervicale, mammario e colon rettale; adesione alle vaccinazioni contro influenza e rosolia; sicurezza stradale e sicurezza in ambito domestico; percezione dello stato di salute e presenza di sintomi depressivi ATTIVITÀ SVOLTE Nell’AAS n. 3 Alto Friuli Collinare Medio Friuli la popolazione in studio è costituita da 115.855 residenti di 18-69 anni iscritti nelle liste delle anagrafi sanitarie. Le donne sono il 49,3% e gli uomini il 50,7% Da gennaio a dicembre 2017, sono state intervistate 275 persone nella fascia 18-69 anni, selezionate con campionamento proporzionale stratificato per sesso e classi di età dalle anagrafi sanitarie. Il campione intervistato è composto in maniera sovrapponibile da donne (49,3%) e uomini (50,7%). Il campione è costituito per: - il 24% da persone nella fascia 18-34 anni - il 34% da persone nella fascia 35-49 anni - il 42% da persone nella fascia 50-69 anni La distribuzione per sesso e classi di età del campione selezionato è sovrapponibile a quella della popolazione di riferimento. L’indagine PASSI è effettuata tramite la somministrazione telefonica di un questionario, standardizzato a livello nazionale. Le interviste che nel corso degli anni sono sempre state eseguite dal personale afferente Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 11
alla “Piattaforma Prevenzione e Salute”, a partire dal mese di aprile 2017 sono state affidate, dal servizio epidemiologico regionale, ad un ente esterno alle Aziende Sanitarie. In capo al dipartimento è rimasta la fase dell’organizzazione e della gestione riguardante il campionamento e le sostituzioni, nonché il rapporto annuale dei dati in rientro. È in corso la redazione del report relativo ai dati rilevati nel 2016. PREVENZIONE DELLE MALATTIE PREVENIBILI DA VACCINO INTRODUZIONE Le vaccinazioni sono un fondamentale intervento di prevenzione ed il modo più sicuro ed efficace per prevenire malattie infettive gravi e potenzialmente mortali. I vaccini si collocano tra gli interventi più efficaci, costo-efficaci e sicuri a disposizione della Sanita Pubblica per la prevenzione primaria delle malattie infettive. Grazie alla loro introduzione, infatti, l’epidemiologia di alcune malattie infettive prevenibili con vaccino come ad esempio il vaiolo, la poliomielite, la difterite, si è completamente modificata. La prevenzione vaccinale, nel corso del 2017, nel territorio dell’A.A.S. n.3 è stata garantita dagli ambulatori di Gemona, Tolmezzo, San Daniele, Codroipo, nonché da quelli dei centri di Ampezzo, Ovaro, Paluzza e Tarvisio. Per questi ultimi, il servizio è andato incontro all’esigenza di un territorio vasto con le difficoltà che la montagna porta in sè ed ha permesso l’accessibilità al servizio vaccinale in maniera equa. Nel territorio della Carnia, inoltre, è stata portata l’offerta vaccinale anche nelle scuole per agevolare gli adolescenti e favorire l’adesione alle campagne vaccinali. Questa attività è stata svolta grazie alla collaborazione e disponibilità, ormai collaudata negli anni, dei dirigenti, degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. È stata data applicazione al Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale e alle indicazioni regionali in materia di vaccinoprofilassi. Il calendario vaccinale, da questi indicato, determina chi deve essere vaccinato e scandisce la successione cronologica delle vaccinazioni. Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 12
ATTIVITÀ SVOLTE L’offerta vaccinale ha riguardato sia l’infanzia che l’adulto. Per l’infanzia fino all’adoescenza esiste un sistema di chiamata attiva ed i soggetti di queste fasce d’età sono stati convocati mediante lettera e ricontattati in caso di assenza. Gli adulti, invece, abitualmente si presentano ai servizi vaccinali o spontaneamente, per esempio per i richiami decennali dell’antitetanica o inviati da medici curanti o specialisti. Nel corso del 2017 sono stati vaccinati soggetti a rischio come da indicazioni date dal calendario regionale ed è stata data risposta a domande particolari dell’utenza come ad esempio la vaccinazione anti meningoencefalite da zecca (TBE) che ha avuto il suo consueto picco di richiesta in primavera. Dal mese di Luglio 2016 anche i centri di San Daniele e Codroipo sono stati autorizzati dal Ministero della Salute alla somministrazione del vaccino contro la febbre gialla ed in particolare nel centro di Codroipo sono ricominciate le consulenze ai viaggiatori internazionali. A coloro che si rivolgono all’ambulatorio dei viaggiatori internazionali vengono date informazioni sui rischi connessi al viaggio, sui comportamenti da assumere per evitare di contrarre malattie infettive e proposta la profilassi con farmaci e vaccini in relazione alla destinazione e al tipo di viaggio e al tempo di soggiorno. Nel mese di ottobre è stata avviata la consueta campagna antinfluenzale e antipneumococcica preceduta dall’acquisto e distribuzione capillare ai Medici di Medicina Generale dei vaccini antinfluenzali. Nel complesso, nel 2017, sono state somministrate presso i centri vaccinali dell’A.A.S. 3 36.844 dosi di vaccino. MESE TOLMEZZO AMPEZZO OVARO PALUZZA GEMONA TARVISIO S. DANIELE CODROIPO TOT GEN 592 17 26 50 448 68 736 949 2886 FEB 621 29 44 49 292 98 721 961 2815 MAR 624 41 57 64 515 69 981 897 3248 APR 657 42 80 65 449 73 819 752 2937 MAG 884 92 42 165 480 184 1093 929 3869 GIU 528 54 40 69 468 57 930 536 2682 LUG 640 95 77 82 570 167 729 691 3051 AGO 807 37 46 102 548 56 881 788 3265 Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 13
SET 619 64 77 55 492 78 938 744 3067 OTT 762 42 34 57 522 92 1039 749 3297 NOV 1082 67 97 81 690 62 812 743 3634 DIC 347 5 17 40 539 89 576 480 2093 8163 585 637 879 6013 1093 10255 9219 36844 L’andamento dell’ attività vaccinale è aumentato rispetto agli anni precedenti, sia per effetto riorganizzativo del servizio che aveva l’obiettivo di dare uniformità al processo vaccinale in tutti i distretti, sia per gli effetti delle nuove norme sull’obbligatorietà delle vaccinazioni pediatriche. Un importente calo nell’andamento annuale si evidenzia nei mesi di maggio e giugno dovuto all’evento eccezionale accaduto presso il distretto di Codroipo che ha necessariamente riorientato le forze verso una criticità che vedeva la popolazione infantile vulnerabile a seguito della scoperta della mancata vaccinazione dei bambini da parte di un operatore sanitario che ha operato in quel distretto per alcuni anni. Si rapresentano di seguito le coperture vaccinali nei primi due anni di vita, espresse in percentuale, raggiunte nell’anno 2017 in AAS 3 suddivise per distretto e tipologia di vaccino: TOLMEZZO GEMONA SAN DANIELE CODROIPO TOTALE AAS3 NATI ANNO 2015 239 211 312 381 1143 Difterite tetano pertosse d3 95 95,3 90,4 93,2 93,2 Polio d3 95 95,7 90,4 93,2 93,3 Epatite B d3 94,6 89,6 88,1 92,9 91,3 Haemophilus d3 94,6 89,6 88,5 92,9 91,4 Pneumococco d3 87,5 89,1 86,2 89 88 Morbillo Parotite Rosolia d1 88,7 91 88,1 90,5 89,6 Meningococco C d1 92,9 93,4 88,1 91,6 91,2 Varicella d1 88,7 89,6 84 85,6 86,5 Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 14
Per migliorare l’accesso dei cittadini ai servizi vaccinali a partrire dal mese di marzo 2017 è stato istuituito un call center unico, per i distretti 2 – 3 e 4, al quale gli utenti possono chiamare per informazioni e prenotazioni. Gli orari di apretura dello sportello telefonico sono i seguenti: Orario apertura Ore lunedì 9.00-12.00 13.30-16.00 05:30 mercoledì 9.00-12.00 13.30-15.00 04:30 giovedì 9.00-12.00 13.30-15.00 04:30 venerdì 9.00-12.00 03:00 tot settimanale 17:30 Gli operatori mantengono la risposta telefonica anche in orari e giornate non aperte ufficialmente per un totale coplessivo di 25 ore settimanali. In questi otto mesi di nuova attività si è potuto rispondere a 9.779 chiamate e gestire 11.424 persone. La media degli accessi telefonici rappresentata nella tabella sottostante, evidenzia nell’andamento mensile un calo nei mesi di maggio e giugno, sempre dovuto all’improvvisa criticità vaccinale nel distretto di Codroipo. Chiamate Operazioni ricevute effettuate media mese 977 1142 media settimana 227 266 Gli incrementi del mese di marzo sono rappresentativi delle richieste di vaccinazione anti TBE consuete nella stagionalità primaverile, mentre a settembre-ottobre la maggior richiesta è stata influenzata dalle campagne mediatiche sull’obbligo vaccinale per l’accesso/permanenza a scuola. CAMPAGNA STRAORDINARIA “VACCINARE-SÌ” Immagine tratta da Messaggero Veneto Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 15
La campagna vaccinare-sì è stata intrappresa a seguito del caso delle sospette mancate vaccinazioni da parte di un’operatrice sanitaria che ha prestato servizio presso gli ambulatori vaccinali di Codroipo dal 2009 al 2015. Il caso, straordinario ed inatteso, che ha raggiunto anche le cronache nazionali, ha innescato un percorso che ha permesso di rispondere con urgenza a questo evento improvviso e grave: dall’attivazione immediata di una task force che ha messo in campo professionalità di alto livello (inclusi Università di Udine e Trieste) per poter garantire la miglior risposta possibile, all’avvio di una strategia di comunicazione con l’utenza che postesse dare più informazioni possibili ed aggiornate (comunicati stampa aggiornati, sito aziendale con sezione FAQ, casella di posta elettronica dedicata, numero verde attivo in orario serale, sabato e festivi inclusi), alla chiamata attiva degli utenti, dapprima telefonica e poi con lettera. L’organizzazione ha previsto da subito l’attivazione di una rete con Sindaci, PLS, MMG, rappresentanze dei cittadini al fine di poter dare la più capillare e trasparente informazione per rassicurare ed aiutare le famiglie. Nel corso dei 6 anni in cui l’operatrice aveva prestato servizio presso gli ambulatori di Codoripo, sono risultate mancanti oltre 6000/7000 vaccinazioni e fin da subito è stato deciso di adottare il principio di massima precauzione, e di (ri)somministrare tutte le “vaccinazioni dubbie”, in modo da essere sicuri di dare una protezione completa e duratura a coloro che si sarebbero presentati per essere rivaccinati. Nel corso dell’anno 2017, a partire dal 2 maggio, pertanto, sono state somministrate 11.303 dosi di vaccino, questa attività si è aggiunta alla programmazione ordinaria e continuerà nel 2018. Sono stati sostenuti oltre 8.000 collqui con l’utenza che aveva necessità di comprendere la situazione e decidere con una scelta consapevole verso la rivaccinazione, non sempre facile da accettare. I dati di attività dei centri vaccinali, compresa la quota straordinaria, sono rappresentati in tabella che evidenzia un incremento di attività per tutti i centri nonostante l’evento eccezionale. L’attività vaccinale dell’AAS 3 del 2017, che ha visto quasi 50.000 dosi di vaccino somministrato (vaccinazioni ordinarie e vaccinare-sì) è stata pertanto incrementata di un 22,6% dalla campagna straordinaria oltre che dalla quota del 30% di incremento dell’attività ordinaria rispetto all’anno precedente, come già detto in funzione della riorganizzazione dei servizi e all’introduzione di nuove offerte vaccinali. REAZIONI AVVERSE A VACCINO INTRODUZIONE Per vaccinovigilanza si intende l’insieme delle attività di farmacovigilanza relative alla “raccolta, valutazione,analisi e comunicazione degli eventi avversi che seguono l’immunizzazione (Adverse Event Following Immunization o AEFI). In termini più ampi, la farmacovigilanza e la vaccinovigilanza rappresentano un insieme complesso di attività finalizzate a valutare in maniera continuativa tutte le informazioni relative alla sicurezza dei prodotti medicinali e ad accertare che il rapporto beneficio/rischio (B/R) si mantenga favorevole nel corso del tempo. Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 16
La vaccinovigilanza rappresenta, pertanto, uno strumento utile per monitorare l’uso sicuro dei vaccini, in quanto permette, anche dopo l’approvazione e l’immissione in commercio del prodotto medicinale, di controllarne costantemente efficacia e tollerabilità. In coerenza con gli obiettivi ministeriali il Piano regionale della prevenzione prevede per l’anno 2017 di garantire la rilevazione delle reazioni avverse a vaccino in collaborazione tra servizi di farmacovigilanza e servizi vaccinali realizzando il causality assessment per tutte le reazioni gravi a vaccino. L’indicatore di risultato prevede la registrazione nella banca dati regionale SIASI di tutte le reazioni avverse ai vaccini, la predisposizione del report annuale e il suo invio alla Direzione Centrale della Salute. ATTIVITÀ SVOLTE Nel corso dell’anno 2017, in accordo con il calendario vaccinale regionale per l’età evolutiva, è continuata l’offerta attiva di: Vaccino esavalente, antipneumococcico e meningococcico tipo C e meningococcico di tipo B nel primo anno di vita; Vaccino antivaricella, in somministrazione singola o associato al vaccino contro il morbillo, parotite e rosolia, nel corso del secondo anno di vita; Richiami vaccinali previsti nel sesto anno di vita; Vaccino antipapillomavirus al dodicesimo anno. Nel corso dell’anno 2017 la rilevazione di effetti collaterali è avvenuta tramite un questionario concordato a livello regionale dai responsabili dei servizi vaccinali. All’atto della vaccinazione dei bimbi nel primo e secondo anno di vita, è stato consegnato ai genitori detto questionario con invito a compilarlo, se nel mese successivo alla somministrazione di vaccino si fossero verificati degli eventi indesiderati a carattere locale o generale. Veniva data facoltà ai genitori di restituire il questionario via fax, mail o con consegna brevi mano presso l’ambulatorio. I questionari che evidenziavano reazioni tali da richiedere anche la comunicazione all’AIFA (febbre >38°, rossore e/o gonfiore > 5cm, convulsioni febbrili), sono stati poi registrati sul programma regionale INSIEL dedicato alle reazioni avverse a vaccino e successivamente inviati al Servizio di Farmacovigilanza Aziendale o inviati direttamente all’AIFA attraverso il portale specifico VIGIFARMACO. I questionari consegnati al momento della somministrazione del vaccino meningococcico di tipo B e al vaccino antipapillomavirus 9valente sono state registrate tutte nel programma regionale INSIEL dedicato alle reazioni avverse a vaccino e inviati all’AIFA, essendo questo un farmaco sottoposto a monitoraggio addizionale. RISULTATI Nel corso dell’anno 2017, in tutti gli ambulatori vaccinali del Dipartimento di Prevenzione, sono state raccolte n. 432 reazioni avverse a vaccino. Di queste, 338 rispondevano ai criteri AIFA o erano riferiti a vaccini sottoposti a monitoraggio addizionale e sono state registrate sul programma INSIEL, di cui: Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 17
5 avvenute al 4° mese (2 ESA e 2 PVC13) 113 avvenute al 7° mese (1 MENB) Grafico n. 1 – Percentuale di reazioni a vaccino 46 avvenute al 9° mese (2 MENB) segnalate suddivise per età 10 avvenute al 13° mese (3 ESA e MENC) 13 avvenute al 15° mese (3 PVC13 e MMRV o 3 MENB) 41 avvenute tra il 2° e 5° anno (MENB e recuperi VACCINARE-SI’) 7 avvenute al 5° anno (DTPaP e MMR/MMRV) 19 avvenute tra il 6° e 11° anno (recuperi VACCINARE-SI’) 7 avvenute al 12° anno (HPV-G/HPV9) 1 avvenuta al 15° anno (DTPPA e MENTC) 4 avvenute dopo il 18° anno di vita Le segnalazioni possono riferirsi a una singola somministrazione o alla co-somministrazione di due vaccini in un'unica seduta vaccinale e pertanto raccolti in una sola scheda di segnalazione. Nelle 338 schede inserite sono state riportate reazioni avverse a 385 vaccinazioni. Di queste, 47 sono riferite a co-somministrazioni e le restanti 291 a dosi singole. Le segnalazioni sono attribuite alle seguenti tipologie di vaccino: 277 da MENB - meningococco tipo B Grafico n. 2 – Percentuale di reazioni avverse a vaccino 30 da MMRV – morbillo, parotite, rosolia, segnalate suddivise per tipologia di vaccino varicella 24 da ESA - esavalente 20 da PVC13 - pneumococcico coniugato 9 da DTPaP – difterite, tetano, pertosse, polio - pediatrico 8 da MENC - meningococcico tipo C 4 da MMR – morbillo, parotite, rosolia 4 da MENTC - meningococco A,C,W,Y 2 da HPV-G - papillomavirus umano 4valente 2 da HPV9 - papillomavirus umano 9valente 1 da T - tetano 1 da DTa - difterite, tetano 1 da DTPaa - difterite, tetano, pertosse 1 da DTPPa - difterite, tetano, pertosse, polio - adulti 1 da HBV - epatite B pediatrico L’analisi delle 338 reazioni ha dato i seguenti risultati; si è trattato in tutti i casi di reazioni lievi con guarigione. Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 18
REAZIONI LOCALI: n. 238 Tra i casi segnalati, che possono contemplare la presenza di più sintomi, è stato rilevato il seguente numero di: o Dolore n. 167 casi o Gonfiore n. 155 casi, di cui < 5 cm n. 115 casi ≥ 5 cm n. 40 casi o Rossore n. 140 casi, di cui < 5 cm n. 101 casi ≥ 5 cm n. 39 casi La durata mediana di tali reazioni è stata di 7 giorni (min. qualche ora - max 30 giorni). In 87 occasioni è stato applicato del ghiaccio e in 102 è stata applicata della pomata. Grafico n. 3 – Durata delle reazioni locali REAZIONI GENERALI: n.270 Tra i casi segnalati, che possono contemplare la presenza di più sintomi, è stato rilevato il seguente numero di: Febbre n. 250 casi, di cui o tra 37,5° e 38° n. 95 casi o tra 38° e 39,5° n. 142 casi o superiore a 39,5° n. 13 casi Esantema n. 21 casi Nausea o vomito n. 14 casi Diarrea n. 5 casi Vescicole n. 8 casi Orticaria n. 1 caso Prurito n. 6 casi Cefalea n. 16 casi Sonnolenza n. 4 casi Dolori articolari n. 12 casi Dolori muscolari n. 24 casi Iporesponsività n. 4 casi Irritabilità n. 23 casi Pianto persistente n. 11 casi Convulsioni febbrili n. 4 casi. Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 19
La durata mediana di tali reazione è stata di n. 4 giorni ( min. qualche ora - max 10 giorni). Grafico n. 4 – Durata delle reazioni generali Buona parte delle reazioni si sono risolte spontaneamente, 209 soggetti hanno assunto farmaci e 67 soggetti si sono rivolti a specialisti per risolvere i sintomi, di cui: Grafico n. 5 – Specialisti n. 36 al Pediatra di Libera Scelta (PLS) n. 7 al Pronto soccorso (PS) n. 7 al reparto di Pediatria n. 15 all’ambulatorio vaccinazioni n. 2 al Medico di Medicina Generale (MMG). Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 20
2. TUTELA DELLA COLLETTIVITA’ TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI APERTI E CONFINATI SALUTE E AMBIENTE Non essendo stata l’attività di igiene ambientale ancora oggetto di scorporo, le prestazioni e i pareri rilasciati in tale ambito dal personale del Dipartimento sono limitati ai territori dei distretti del Gemonese e della Carnia. Nella tabella seguente si riportano i pareri resi dal Dipartimento nel corso del 2017 nei diversi procedimenti autorizzativi a supporto dei decisori. Ambito numero pareri AIA - Autorizzazione Integrata Ambientale 4 Strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica 8 VIA - Valutazione Impatto Ambientale 6 Bonifica siti contaminati 1 VAS - Valutazione Ambientale Strategica 1 Autorizzazione Unica Impianti produzione energia da fonti 5 rinnovabili AUA – Autorizzazione Unica Ambientale 15 Classificazione Industria Insalubre 3 Pareri per stazioni radiobase ed elettrodotti 1 Altri pareri su richiesta del Comune 8 È proseguita la partecipazione al tavolo tecnico interistituzionale, istituito in Regione, sulla valutazione delle ricadute sulla salute dei determinanti ambientali; in particolare si segnala la collaborazione con la Direzione Centrale Salute della Regione per l’applicazione della procedura VISPA (Valutazione Impatto sulla salute per la Pubblica Amministrazione) per la VAS dell’accordo di programma tra la Regione e i Comuni interessati al II lotto della tangenziale sud di Udine. C’è stata inoltre la partecipazione di personale del Dipartimento al percorso formativo organizzato nell’ambito del progetto CCM EpiAmbNet e previsto dal Piano Nazionale delle Prevenzione 2014-2018 per la formazione a cascata in materia di effetti sulla salute umana dei principali fattori di rischio ambientali. Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 21
Personale del Dipartimento ha infine preso parte alle attività del Comitato Tecnico Regionale sugli impianti con rischio di incidente rilevante (Direttiva “Seveso”) e dei relativi Gruppi di Lavoro. STRUTTURE DESTINATE AD ATTIVITÀ SANITARIA E SOCIO-SANITARIA Nel corso del 2017, personale del Dipartimento ha partecipato all’iter previsto dal DPReg. 0151/Pres del 2016 per il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento delle strutture sanitarie di riabilitazione funzionale per disabilità fisiche e sensoriali. Inoltre, secondo quanto previsto dal piano attuativo locale ha partecipato all’attuazione del processo di autorizzazione all'esercizio dei servizi per anziani secondo le modalità e i termini previsti dal DPReg. N. 0144/2015. Attività nell’ambito delle strutture sanitarie e socio assistenziali Numero Strutture autorizzate ai sensi del DPReg 0151/Pres del 2016 2 Strutture autorizzate ai sensi del DPReg 083/Pres. del 1990 5 Rilascio parere igienico sanitario nell’ambito del DPReg 0144/Pres. del 2015 2 Sopralluoghi effettuati nell’ambito del processo di riclassificazione delle strutture 18 residenziali per anziani ai sensi del DPReg 0144/Pres. del 2015 Sopralluoghi effettuati nell’ambito dell’autorizzazione all’esercizio di attività sanitaria 2 CONTROLLI NEGLI IMPIANTI NATATORI Nell’ambito delle attività di tutela della salute nell’uso delle piscine pubbliche o di uso private previste dai LEA, nel corso del 2017 è stato attuato un piano di controllo con l’esecuzione di campionamenti dell’acqua di vasca. Impianti natatori Numero Impianti natatori oggetto di campionamento 12 Punti di campionamento 27 Campioni totali 92 Campioni analisi chimiche 46 di cui favorevoli 17 Campioni analisi microbiologico 46 di cui favorevole 40 Richiesta adeguamenti 35 Sospensione temporanea 7 Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 22
TUTELA DELLE CONDIZIONI IGIENICHE E DI SICUREZZA DEGLI EDIFICI AD USO SCOLASTICO /RICREATIVO Edifici ad uso scolastico e ricreativo Numero Sopralluogo scuola secondario di secondario grado 1 Sopralluogo presso servizio educativo domiciliare 1 INTERVENTI TECNICI PER SEGNALAZIONI DI LEGIONELLOSI A seguito di notifica di casi di legionellosi è stata attivata l’indagine ambientale di competenza dei tecnici, secondo quanto previsto “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” approvate il 7 maggio 2015 dalla conferenza Stato Regioni. Legionellosi Numero Notifiche di malattia pervenute 8 Punti di prelievo totali 78 Casi negativi 5 Casi positivi 3 Campioni post-bonifica 8 CONTROLLI SU ATTIVITÀ DI SERVIZIO ALLA PERSONA Nell’ambito delle linee di attività previste dal piano attuativo locale, nel corso del 2017 è stato sperimentato il protocollo operativo dei controlli definito a livello regionale nell’ambito del programma VIIII del PRP “Miglioramento della qualità nelle attività del Dipartimento di Prevenzione con particolare riferimento alle attività di vigilanza e controllo”. Attività di servizio alla persona Numero Ispezioni totali 13 Attività di estetica 1 Attività di acconciatore 4 Attività di tatuaggio/piercing 7 Attività di centro massaggi 1 Pratiche archiviate senza richiesta di adeguamenti 2 Pratiche con richiesta di adeguamenti 11 Esercizi che hanno cessato la propria attività 2 Attività che hanno ottemperato 4 Attività con iter in corso 5 Richieste sospensione attività 1 Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 23
Nel corso del 2017, inoltre, personale del Dipartimento ha partecipato agli incontri del gruppo di lavoro coordinato dall’ASUIUD per la definizione delle linee guida regionali per le attività correlate alle pratiche estetiche, inclusi tatuaggi. Nell’ambito di un convegno regionale, il giorno 11 dicembre 2017 le linee guida sono state presentate ai portatori di interesse. Con delibera n. 2668 “Migliorare la qualità e l’omogeneità dei controlli per le attività correlate alle pratiche estetiche, inclusi i tatuaggi” del 28 dicembre 2017, la Giunta regionale ha approvato le linee guida regionali sulla prevenzione di rischi infettivi nelle attività correlate alle pratiche estetiche ed i protocolli operativi sulla uniformità dei controlli. ATTIVITÀ VARIE Di seguito si riporta in forma tabellare altre prestazioni e attività a tutela della collettività svolte nel corso del 2017, suddivise per marco-aree. Sopralluoghi su delega Numero Comando Carabinieri 3 Tribunale 3 Gas tossici Numero Rinnovo quinquennale patentini gas tossici 14 Richieste nuovo rilascio patentini gas tossici 10 di cui rilasciati 9 Duplicato patentino gas tossici 1 SCIA – Gestione archivi Numero Registrazione SCIA nuove attività 13 Registrazione cessazioni 8 Attività varie Numero Parere igienico sanitario per struttura da destinare all’accoglienza di 1 migranti Sopralluoghi nell’ambito delle attività di autorizzazione e 5 accreditamento per strutture sanitarie, RSA e Hospice “Gruppo di Valutazione Regionale” Sopralluoghi nell’ambito della Sorveglianza Sanitaria negli Istituti di 1 pena Organizzazione incontri informativi con i Comuni dell’AAS n. 3 per 4 illustrare le misure da adottare al fine della prevenzione e controllo delle malattie trasmesse da insetti vettori (arbovirosi) Supporto indagine ambientale per un caso confermato di Dengue 1 Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 24
REACH Nel corso dell’anno 2017 è proseguita l’attività di controllo e vigilanza da parte degli Stati membri per garantire il rispetto dei requisiti previsti dai regolamenti (CE) 1272/2008 e s.m.i. (CLP) e 1907/2006 e s.m.i. (REACH). L’attività, affidata al Dipartimento di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali che la esercita mediante funzionari appositamente formati, è stata svolta in ottemperanza all'Accordo Stato-Regioni N. 181/CSR del 29 ottobre 2009 e alla Delibera di Giunta della Regione Friuli Venezia Giulia N. 1597 del 2 settembre 2011 dall’equipe sovra aziendale cui afferisce il personale addetto alla vigilanza e controllo ai fini dell’accertamento dell’osservanza delle norme del regolamento REACH sui territori della AAS n. 3 “Alto Friuli – Collinare – Medio Friuli” e dell’ASUI UD, con la quale vige una convenzione di area vasta per il supporto allo svolgimento delle predette attività. Nel corso dell’anno 2017 sono state verificate 2 sostanze soggette a restrizione su matrici campionate presso un punto di grande distribuzione. Le analisi, svolte in collaborazione con ARPA FVG, hanno dato esito conforme. Si sono inoltre svolti 3 controlli su sostanze soggette ad autorizzazione, risultando la conformità a tutti gli aspetti analizzati. Nel corso del 2017, l’AAS3 ha collaborato alla realizzazione del convegno nazionale “L’applicazione dei regolamenti REACH e CLP nel settore legno-arredo” che si è svolto il 7 Novembre a Udine. ATTIVITÀ IMPIANTISTICA A partire da gennaio 2017 si è completato il trasferimento delle competenze in materia di verifiche periodiche impiantistiche anche per le prestazioni rese nei territori dei distretti di San Daniele e Codroipo. Il principale filone di attività ha riguardato le prestazioni rese su richiesta della ditta utente: nel corso del 2017 sono state 89 le ditte visitate per un totale di 664 attrezzature/impianti verificati. Nel corso dei sopralluoghi effettuati, non sono emerse violazioni o non conformità. Personale dell’ufficio ha inoltre partecipato come esperto nelle commissioni di vigilanza delle strutture sanitarie e nei sopralluoghi nei processi di riclassificazione delle strutture residenziali per anziani, nonché in sede di collaudo e rinnovo quindicennale degli impianti stradali di distribuzione carburante. Nella seguente tabella sono riportati i dati delle verifiche periodiche effettuate a partire dal 2012; si evidenzia come i dati relativi agli anni 2012-2016 compresi sono riferiti esclusivamente al territorio dei distretti del Gemonese e della Carnia. VERIFICHE ASS3 AAS3 2012 2013 2014 2015 2016 2017 n. richieste 224 160 142 118 127 155 ditte visitate 185 121 91 75 55 89 n. attrezzature/impianti verificati attrezzature a pressione 157 194 138 114 99 237 serbatoi GPL 66 67 86 29 16 137 apparecchi di sollevamento 380 336 223 254 163 268 centrali termiche 39 6 9 3 10 22 impianti elettrici 24 8 18 3 - - ascensori 4 9 - - - - totale 670 620 474 403 288 664 Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 25
cantieri con attrezzature verificate 81 28 17 16 9 11 stabilimenti con attrezzature verificate: ricadenti in AUA 7 7 7 6 3 9 ricadenti in “Grandi rischi industriali” 2 2 2 2 1 4 (Direttiva Seveso) nel comparto agricoltura/ selvicoltura/ 1 1 1 2 0 5 zootecnica in strutture collettive (ospedali, scuole, 7 8 12 1 3 13 case di riposo, …) ALTRE PRESTAZIONI Rilascio copia libretti matricolari - - 0 2 ilascio libretti aspiranti conduttori di - - 6 2 6 3 generatori di vapore Accertamento tirocinio aspiranti conduttori - - 0 6 1 2 di generatori di vapore Altri accertamenti (inattività, tarat. valvole - 2 9 9 0 17 di sicurezza, demolizione,...) Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 26
3. PREVENZIONE ONCOLOGICA SCREENING ONCOLOGICI I programmi di screening oncologici sono considerati dalla comunità scientifica il metodo più efficace per diagnosticare precocemente alcune neoplasie e quindi intervenire tempestivamente con le cure necessarie, poichè più precoce è la diagnosi, maggiore è la garanzia di guarigione e la possibilità di incorrere in interventi meno invasivi. Un programma di screening oncologico organizzato propone controlli a donne e uomini in specifiche fasce di età, attraverso accertamenti mirati, con periodicità definite in base al rimo di crescita della patologia che si vuole ricercare. Nell’ambito delle neoplasie, sono tre i tumori per i quali esistono chiare evidenze scientifiche che questi controlli periodici siano in grado di abbattere la mortalità: il tumore della mammella il tumore della cervice uterina il tumore del colon retto Nei programmi di screening oncologici si distinguono due livelli di attività: Primo livello (territoriale) garantisce il test di screening, la sua refertazione e, se il test dà esito positivo, l’accesso agli accertamenti per approfondire la diagnosi. Secondo livello (ospedaliero) garantisce l’approfondimento successivo ad un test di primo livello positivo e tutte le eventuali cure e i controlli successivi. Il Dipartimento di Prevenzione, attraverso l’Unità Aziendale Screening, organizza e assicura l’accesso ai due livelli previsti dai programmi, anche attraverso attività di counseling e informazione. Si fa inoltre garante della presa in carico complessiva della persona dal momento in cui un test di primo livello dà una risposta positiva per cui è necessario procedere nel percorso di diagnosi e cura con i controlli successivi. Offre alla persona che lo necessita, insieme agli specialisti ospedalieri, un percorso organizzato in tutti i suoi passaggi. Inoltre garantisce il mantenimento dei requisiti che i programmi di screening devono rispettare secondo quanto richiesto dai documenti nazionali e internazionali. Gli screening sono gratuiti, non prevedono il pagamento di ticket, né il rilascio dell’impegnativa da parte del medico curante né per l’esecuzione del primo test, né per gli accertamenti successivi, qualora necessari. Gli screening oncologici sono raccomandati dalla maggior parte degli organismi governativi e delle società scientifiche nazionali e internazionali, sono anche sostenuti da norme istituzionali che ne promuovono la diffusione. Il Ministero della salute li ha previsti nei Piani Nazionali della Prevenzione a partire dagli ultimi anni 90. Da alcuni anni sono entrati nei Livelli Essenziali di Assistenza che le Aziende Sanitarie devono garantire alla popolazione. Dipartimento di Prevenzione - Report attività 2017 27
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