Rosewood Duet 8 marzo 2023 - Auditorium Gaber - Palazzo Pirelli - Consiglio regionale della Lombardia
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8 marzo 2023 rosewood Duet Concerto per la Giornata Internazionale della Donna Alla scoperta del cantautorato femminile nel mondo da Aretha Franklin a Amy Winehouse, da Edith Piaf a Gianna Nannini Auditorium Gaber - Palazzo Pirelli
Pubblicazione a cura di: Emanuele Scataglini Coordinamento e testi: Marzia Steffani Progetto grafico libretto: Rossana Perrone Organizzazione evento: Donatella Modica Video riprese: Sabrina Muri L’evento è organizzato dal Servizio Comunicazione, Relazioni istituzionali e Stampa Stampato presso il Centro stampa del Consiglio regionale
8 In Italia siamo fortunate. Ma non è fortuna la nostra, è il frutto della lotta delle nostre madri o anche di noi stesse, dipende dall’età. Diritti che non sono tuttora pienamente rispettati, anche se ci sembrano talmente acquisiti da non sentire il bisogno di difenderli rischiando così di perderli. marzo Tuttavia, nonostante le molestie per strada, le violenze in casa, l’essere sottovalutate al lavoro e in politica, possiamo dirci fortunate. Basti pensare a quei paesi dove 2023 le donne non hanno alcun diritto, non hanno voce, non hanno identità, non hanno immagine: anche quella è coperta da un velo. Donne, ragazze, bambine che non hanno nessun diritto, possono essere vendute, mutilate, uccise senza che nessuno paghi. Gli usi, le consuetudini, a volte la legge, dicono così. Le donne in Italia possono votare dal 1946; fino al 1970 il divorzio non esisteva; fino al 1975 il diritto di famiglia non riconosceva l’uguaglianza giuridica tra i coniugi, la potestà condivisa, la comunione dei beni, il diritto di ereditare alla morte del coniuge; fino al 1978 non c’era il diritto all’aborto; solo nel 1981 vengono aboliti il delitto d’onore e il matrimonio riparatore; fino al 1996 lo stupro era considerato un reato contro la morale e non contro la persona. Praticamente fino a ieri. Quegli anni di lotta hanno portato a questi diritti e non dimentichiamo che in prima fila c’erano le donne, le ragazze di quegli anni. Adesso sembra tutto acquisito, ma attenzione a non perdere ciò che abbiamo guadagnato. Vedere giovani donne che non hanno dovuto manifestare, lottare, gridare per essere riconosciute uguali all’uomo, per poter scegliere la maternità, poter stare con chi si vuole o non starci più se è stata una scelta sbagliata che ritengono più importante apparire e barattano con un “like” questi diritti fondamentali dolorosamente conquistati deve farci riflettere sul loro valore. Anche quest’anno il Consiglio regionale ricorda la Giornata Internazionale della Donna con un concerto, un viaggio nel mondo delle cantautrici, italiane e straniere, nuove leve e mostri sacri. Il Rosewood Duet, una cantante e un chitarrista, ci porterà alla scoperta del cantautorato femminile nel mondo ed il titolo del concerto già la dice lunga: La potenza delle donne attraverso la musica. Il concerto è dedicato a donne e uomini perché l’emancipazione della donna passa anche attraverso la comprensione dell’uomo, un’apertura mentale facendo proprie le richieste delle donne.
PROGRAMMA Carmen Consoli AAA Cercasi Susanna Parigi Così è Se Vi Pare Levante Abbi Cura di Te Miriam Makeba Soweto Blues Fatoumata Diawara Timbuktu Fasso Amy Winehouse Tears Dry On Their Own Edith Piaf Hymne a l’Amour Amy Winehouse Back to Black Billie Holiday Strange Fruit Tracy Chapman Baby Can I Hold You Joni Mitchell A Case of You Aretha Franklin Respect Nina Simone Four Women Miley Cyrus Flowers Bjork Human Behaviour Noa My Little Star Chantal Bitar Beirut Carmen Consoli La Signora del Quinto Piano Gianna Nannini America
Il Rosewood Duet si è formato in occasione della laurea in Canto Jazz-Popular di Giulia al Conservatorio di Musica Arrigo Boito di Parma, per poi consolidarsi con la partecipazione a serate ed eventi. Il nome del duo è la traduzione inglese di palissandro, un legno duro e pregiato utilizzato per la costruzione degli strumenti musicali. Il palissandro anticamente simboleggiava la forza che permette di affrontare le difficoltà e in questo senso si instaura un parallelismo con la musica.
Giulia Senesi Studia canto moderno dall’età di 14 anni e si laurea nel corso di Canto Jazz indirizzo Popular Music al Conservatorio Arrigo Boito di Parma nel giugno 2021. Nel corso degli anni è stata allieva di Paola Folli, Susanna Parigi e Rossana Casale. Canta in varie formazioni corali e prende parte come cantante principale in gruppi musicali di vario genere, dal blues al pop e metal. Con il gruppo blues Mustang Mama partecipa al Camigliano Blues Band mentre come solista apre insieme a Susanna Parigi il concerto di Paolo Jannacci. Ha partecipato come corista alla realizzazione del nuovo album di Gianluca Grignani e di Susanna Parigi.
Marco Giuseppe Pappolla Ha intrapreso gli studi di chitarra elettrica e acustica presso la scuola civica di musica di Cassina de Pecchi dall’anno 2009 al 2016. Dal 2015 al 2016 ha affiancato lo studio di pianoforte e solfeggio presso la medesima scuola. Nel giugno 2020 ha conseguito il diploma al triennio accademico di primo livello di chitarra Jazz Popular con valutazione 110/110 presso il conservatorio Arrigo Boito di Parma con i docenti di chitarra Luca Colombo e Diego Donati. Nel marzo 2021 ha conseguito il diploma al biennio di secondo livello di chitarra Pop-rock con valutazione 110 e lode presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con il docente di chitarra Rocco Zifarelli. Attualmente insegna in alcune scuole civiche dell’hinterland milanese, svolge attività di sostegno e di educatore in scuole statali e partecipa a serate con progetti musicali di vario genere.
QUATTRO PREGIUDIZI SU DONNE E MUSICA DI CUI SBARAZZARCI AL PIÙ PRESTO La nostra cultura considera la musica come una faccenda da uomini e per uomini. In quanto a discriminazione sessista in campo musicale l’Italia non è messa così male: la musica è rimasta un ambito relativamente immune a problemi di genere, forse perché di donne non ce ne sono affatto, o comunque pochissime, proprio perché la musica è considerata roba da uomini. Ecco quindi quattro pregiudizi che fanno malissimo alla musica di qualsiasi genere, sia a chi la fa, sia a chi l’ascolta. 1. LE DONNE NON HANNO CULTURA MUSICALE È una convinzione che hanno tanti uomini, pensano che le donne abbiano bisogno di un uomo che le consigli su chi e cosa ascoltare perché non sono in grado di farlo da sole, a meno che non sia musica di sottofondo facendo i mestieri o da canticchiare sotto la doccia. 2. UNA DONNA NEL BACKSTAGE È LA FIDANZATA DI UN MEMBRO DELLA BAND Il pregiudizio secondo cui le donne non sanno suonare e per questo hanno bisogno di un uomo che spieghi loro come funzionano gli strumenti, quali scegliere, come montarli, ecc., è talmente radicato nella cultura che se una donna è nel backstage può essere solo una fidanzata o una groupie con tutto quello di brutto e volgare che viene sottinteso…
3. È LECITO PARLARE DI MUSICA AL FEMMINILE? No, non lo è. Quante volte si legge l'espressione "band tutta al femminile" o "rock al femminile"? Troppe. Mettiamo in chiaro una cosa: femmina non è un genere musicale. Questo tipo di espressioni contribuiscono solamente a rinforzare l'idea che le donne rappresentino l'eccezione che è doveroso segnalare e portano a due false convinzioni. La prima è che le musiciste facciano musica destinata alle sole donne e quei testi sono percepiti come troppo femminili per essere ascoltati con dignità da un uomo; la seconda è la deduzione secondo cui se i fan di un artista sono prevalentemente donne, è probabile che la musica di quell'artista sia di scarsa qualità. 4. UNA MUSICISTA È DEGNA DI ATTENZIONE SOLO SE È BELLA Non sembra una strana coincidenza che tutte le artiste che hanno raggiunto una certa popolarità siano anche delle bellissime ragazze? Anche se non sempre viene ammesso, è chiaro che ad una musicista che si esibisce su un palco è richiesto un livello di cura dell'aspetto fisico che non viene richiesto ad un uomo (che invece può vestirsi come vuole, anzi più è brutto e marcio e più è rock e sexy). Non solo, è sottinteso che una musicista usi la sua femminilità e la sua carica erotica per migliorare la sua presenza scenica. Il pregiudizio secondo cui le donne non sanno suonare è talmente radicato nella cultura italiana che spesso le ragazzine non provano nemmeno ad imbracciare una chitarra, quasi fosse un tabù: ci pensate a quante band fantastiche ci stiamo perdendo?
Prossimi eventi Domenica 30 aprile 2023 h. 15.30 Scuola di Musica “Fondazione Piseri” di Brugherio Prima parte Piseri Ensemble con musiche di Bach e Händel Seconda parte FLP Band, ensemble di musica moderna brani di Sonny Bono, Lennon, McCartney Ingresso gratuito con prenotazione per info, dettagli e prenotazioni seguici sul nostro sito www.consiglio.regione.lombardia.it seguici anche sui social Via Fabio Filzi 22 - 20124 Milano Tel. +39 02 67486358 ragazzicheconcerto@consiglio.regione.lombardia.it
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