Ricerca Giovani 2020 - primola.it
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Introduzione Questa è la 5° edizione della “Ricerca Giovani del Circondario Imolese” . Obiettivo principale della ricerca è la raccolta e la comparazione dei dati raccolti dai giovani dai 16 ai 25 anni nel 2020 con quelli delle ricerche precedenti 2
La Rilevazione Il periodo di rilevazione dei dati è stato da Giugno a Novembre 2020 Il questionario pone 18 domande suddivise tra formazione, percezione dello studio e stato di occupazione Per ultimi vengono chiesti dati anagrafici per inquadrare le risposte Sono stati intervistati ragazzi presi casualmente nei bar, tra gli iscritti a Primola, su internet o per via telefonica. Siamo riusciti a rimanere negli obiettivi stabiliti nonostante la pandemia di COVID- 19 3
Il Campione Il campione è stato deciso basandosi sulla popolazione dei giovani dei vari comuni, cercando di rimanere nel margine di errore ed incrementando il numero di campioni (+25%) per consentire di inserire anche giovani dai comuni più piccoli Pertanto il nostro campione di 201 persone è così diviso: 113 Imola, 31 Castel S. Pietro T., 25 Medicina, 20 Dozza, 4 Castel Guelfo, 3 Casalfiumanese, 2 Mordano, 2 Castel del Rio e 1 Borgo Tossignano per un totale di 201 campioni raccolti (+25% rispetto a ricerca 2018). 4
Genere 2020 2018 Genere 104 103 78,00 102 100 98 96 94 92 73,00 92 90 88 86 Femmina Maschio FEMMINE MASCHI
Distribuzione Popolazione 2020 2018 Distribuzione popolazione 140 133 120 120 100 98 100 80 80 60 60 40 40 31 25 20 18 20 20 11 4 3 2 2 1 5 4 4 3 3 3 0 0 ol a T A A O SE NO O NO ol a PT NA O FO O ZZ A IO IO P ZZ IN LF RI Im CS CI AN EL AN LR LR Im CS DO I C E E A L A ED I N U D DO E E ED U AN RD DE IG N IG G OR EL D EL D M L G M O L S M O SS TEL M T T IU M S T S S S TE LF STE TO O CA CA CA S A R G CA S CA O BO CA RG BO
1) Cosa fai nella vita? 2020 2018 studio studio lavoro lavoro nessuna delle preceden 5% nessuna delle precedenti; 28; 14% studio studio e lavoro 44% studio; 90; 45% 34% lavoro lavoro; 58; 29% nessuna delle pre- cedenti studio e lavoro; 24; 12% 17%
Commento Domanda 1 Possiamo notare come la percentuale sia dei lavoratori sia degli studenti lavoratori è scesa rispetto al totale. In parte è probabilmente dovuto alla pandemia in atto che ha causato una crisi economica. Il blocco dei licenziamenti imposto dal governo non obbliga i datori di lavoro a rinnovare i contratti in scadenza. Come vedremo più avanti molti giovani hanno contratti di lavoro precari e pertanto sono stati colpiti ugualmente. Aumenta la percentuale dei cosiddetti NEET (non studiano e non lavorano) Rimangono stabili gli studenti. In complesso si può dire che la situazione è peggiorata.
2°) Quale scuola frequenti? 2020 2018 Area professionale 16 Area Professionale 10 Area Tecnica 10 Area Tecnica 6 Area liceale 25 Area liceale 20
2b) Quale Facoltà Universitaria 2020 2018 altro Altra facoltà 14 umanis ca Facoltà umanis ca 29 scien fica Facoltà scien fica 30 0 5 10 15 20 25
2c) Corsi Professionali 2020 2018 ITS; 4 Corsi Professionali; 4 N/D Serie1 IFTS; 0
Commento Domanda 2 Il mercato del lavoro è diventato più esigente e pertanto l’accesso al lavoro è ritardato per consentire di proseguire nel percorso di studi. Pertanto vediamo dai dati che sono in aumento i liceali (in prospettiva dell’iscrizione all’università) e in diminuzione gli studenti di istituti tecnici e professionali. In riferimento alla sfera universitaria vediamo un aumento proporzionale delle facoltà umanistiche rispetto al 2018, come confermato anche da nostre ulteriori ricerche. Le facoltà scientifiche sono scelte dal 53% dei giovani universitari uomini contro solo il 47% delle donne, mentre rileviamo una grande disparità nella scelte delle facoltà umanistiche, un 66% delle femmine rispetto ad un 34% tra i maschi.
3)Pensi che la scuola ti servirà nel lavoro? 2018 si no non hanno risposto 6% 10% 84%
nella vita? 2018 si no non hanno risposto 8% 24% 68%
Commento Domanda 3 ¾ degli studenti pensa che la scuola serva nel mondo del lavoro. E’ preoccupante, però, che circa il 10% non trovi nella scuola per quanto riguarda il lavoro. Purtroppo rileviamo un dato in aumento. Un numero minore di giovani rispetto alla domanda precedente pensa che la scuola non gli servirà nella vita. Rispetto all’anno precedente il dato è migliorato. Troviamo più giovani che considerano la scuola importante per la vita. Sarebbe bene evidenziare le competenze non nozionistiche imparate a scuola per migliorare la percezione generale.
4) Che tipo di lavoro fai? 2020 2018 dipendente autonomo altro non lavoro 37% 49% 11% 3%
5) Che tipo di contratto hai? 2020 2018 Contra o A pico; Ex contra Che tipo di contratto hai? 4% o a proge o; 5% Autonomo; 7% Tempo indeter- minato; 39% Non ho contra o; 41 16% indetermi determina 59 Tempo determina- to; 30%
Commento Domanda 4-5 Una larga maggioranza non lavora. Notiamo anche una leggera diminuzione del tempo indeterminato ed evidenziamo un aumento del 3% di autonomi. Questa tendenza potrebbe indicare una maggiore intraprendenza nei giovani, che non riuscendo a trovare lavoro, o non trovando la sicurezza in un lavoro precario, decidono di mettersi in proprio. Ci siamo impegnati nel 2018 ad approfondire questa sezione, aggiungendo più opzioni per cercare di catturare tutte le alternative possibili e dare così un quadro più chiaro della situazione.
6) Fai più lavori contemporaneamente 2020 2018 NO; 61 N/D Serie1 Lavoro e studio con- temporaneamente; 15 Si; 8
Commento Domanda 6 In approfondimento al 2018 abbiamo voluto inserire la domanda relativa alla contemporaneità di più lavori. Oltre il 10% del campione trova necessario effettuare più di un lavoro per riuscire a mantenersi. Oltre il 20% del campione rileva di svolgere un lavoro contemporaneamente alla prosecuzione dello studio.
7)Come sei inquadrato nel lavoro 2020 trasportatore; 1% autonomo; 10% commerciale; 1% volontario; 2% apprendista; 32% impiegato; 25% operaio; 28%
Commento Domanda 7 Probabilimente a causa della legge del lavoro corrente, che riduce i costi per i contratti di apprendistato, si osserva un raddoppio degli apprendisti a discapito di operai, impiegati ed altri.
8) Il lavoro è per te: 2020 2018 esperienza esperienza; 27 piacere piacere; 37 indipendenza indipendenza; 40 realizzazione realizzazione; 40 necessità necessità; 56 dovere dovere; 60 0 10 20 30 40 50 60 70
Commento Domanda 8 Dal grafico possiamo notare una forte diminuzione della percezione del lavoro come «dovere» e come «necessità», mentre «indipendenza» e «piacere» scalano la classifica. In questo senso il quadro si presenta positivo, i giovani invece di vivere il lavoro come forzatura lo considerano un naturale percorso per raggiungere soddisfazione e indipendenza.
9) In che ambito lavori? 2020 2018 Edile; 1; 1% N/D Agricoltura Contabile; 2; 2% Agricoltura; 4; 5% Ristorazione; 3; 4% Tecnico Educazione; 9; 11% Comunicazione Tecnico; 18; 22% Vendite Sanità; 2; 2% Turismo Servizi alla persona Sanità Servizi alla persona; 21; Comunicazione; 3; 4% Educazione 26% Contabile Ristorazione Vendite; 14; 17% Edile Turismo; 4; 5%
Commento Domanda 9 Dalla ricerca i settori che emergono come protagonisti del lavoro giovanile sono servizi alla persona con un 26%, tecnici 22% e vendite al 17%. Dalle previsioni el mercato del lavoro è possibile vedere un aumento delle opportunità del settore "servizi alla persona"
10) In che ambito ti piacerebbe lavorare? 2020 2018 agricoltura agricoltura; 5 ven 4 turismo turismo; 10 a 12 altro altro; 14 educaz... 12 vendite vendite; 16 agricol... 16 servizi alla persona servizi alla persona; 17 sarvizi ala per... 25 sanità sanità; 19 sa 28 educazione educazione; 23 tur 29 comunicazione comunicazione; 34 comunicaz... 39 tecnico tecnico; 54 tec 40 0 10 20 30 40 50 60
Commento Domanda 10 Il trend rimane stabile in ambito tecnico e comunicazione. Si rilevano invece incrementi notevoli per educazione e vendite, un leggero incremento in altro e una diminuzione spinta di turismo e agricoltura. E' possibile che lo stato di pandemia abbia temporaneamente provocato un collasso del settore del turismo, in quanto i dati sono in controtendenza alle previsioni economiche.
11) Se cerchi/hai cercato lavoro, che strumenti usi/hai usato? 2020 2018 40 35,8 35 internet; 103 30 25 22,5 20 17,4 passaparola; 66 15,5 15 10 6,7 5 2,1 0 t ne ol a vo ro nz e eg o tro conoscenze; 23 r r e pi al in te pa l l a sc centro per l’impiego; 19 ss a ri no ' im pa pe co rl ia pe agenzia di lavoro; 9 nz ro altro; 4 g e ent a c
Commento Domanda 11 Spicca internet in trend molto positivo con un aumento del 10%. Stabili i dati sul passaparola e conoscenze come metodo di ricerca del lavoro. Crollo delle agenzie come punto di riferimento della ricerca del lavoro, leggero aumento per i centri dell'impiego. I servizi su internet che cercano di sostituire agenzie del lavoro hanno il potenziale di rimpiazzare le agenzie tradizionali.
12)Grado di corrispondenza scuola/mercato 2020 2018 basso medio alto 13% 21% basso; 42; 23% medio; 85; 46% medio alto basso alto; 56; 31% 66%
Commento Domanda 12 Vediamo aumentare notevolmente il giudizio «alto» rispetto a 2 anni fa. In diminuzione troviamo il grado «medio», mentre il giudizio «basso» rimane circa stabile. La situazione possiamo giudicarla positiva in quanto c'è una buona corrispondenza tra gli studi effettuati e la domanda del mercato del lavoro.
Curriculum?
14) Se sì, quanti?
risposta ai curriculum 2018 quasi sempre qualche volta pra camente mai 14% 21% 65%
Commento Domanda 13-14-15 La situazione per quanto riguarda l’invio e le risposte ai curriculum rimangono stabili.
16)Quale ritieni sia l’ambiente con la maggior offerta di lavoro per giovani? 2020 2018 sanità 4 Sanità 6 scuola e formazione 4 Agricoltura 19 agricoltura 6 Educazione 23 Tecnico 25 servizi alla persona 13 Turismo 28 comunicazione 16 Comunicazione 39 turismo 30 Servizi alla persona 58 Vendite 70 tecnologico 31 0 10 20 30 40 50 60 70 80 vendite 39
Commento Domanda 16 Confermiamo le vendite come settore con la maggior offerta di lavoro per i giovani secondo la loro percezione. Si denota una netta crescita dell'offerta nel settore dei servizi alla persona, al contrario si osserva una diminuzione nel settore tecnico e turistico. Si scambiano le tendenze tra i settori educativo e agricolo. Rimane in fondo alla graduatoria la sanità, sintomo che al momento la situazione di pandemia non ha dato un impulso netto alla percezione, o perlomeno non ne sono stati ancora percepiti i dati nel campione.
17)Hai contatti con organizzazioni del lavoro
18) Se sì quali? 2018 sindaca associazioni datoriali associaizioni di se ore 15% 54% 30%
Commento Domanda 17-18 Si rileva una diminuzione del 10% riguardante i contatti con le organizzazioni del lavoro. Vi è un aumento del 5% dei lavoratori che si rivolgono ai sindacati. Sindacati ed agenzie interinali aumentano i propri contatti, mentre le associazioni di datori di lavoro li perdono.
19)Quale futuro vedi per la tua vita professionale? 2020 2018 0,4 46% 21% 10% 9% 8% 7% i ua te ro as vo tro os ta es al si a Al si p e l l' u or eff ia q l av R di m or o ro na s tu rir l av tu s su fe u ag li as un f Ne e Tr e un nt er do ne Av ve n o a No eg pi Im
Commento Domanda 19 Rimane stabile l'ottimismo relativo al trovare un lavoro attinente agi studi svolti. Continua la fuga dei cervelli in quanto la scelta del trasferirsi all'estero riceve le stesse preferenze rispetto al 2018. In aggiunta alla precedente ricerca abbiamo inserito la possibilità di scegliere "proseguire nel lavoro corrente" e "realizzare un mio progetto" che si sono rivelate opzioni popolari.
CONCLUSIONI I risultati ottenuti dall’analisi dei dati di questa edizione della “Ricerca giovani del Circondario imolese” offrono uno spaccato significativo della realtà giovanile, sia scolastica che lavorativa, nell’area di Imola e degli altri Comuni del Circondario imolese. A seguire proviamo a fare una sintesi dei principali aspetti e delle principali tendenze riscontrate.
Conclusioni GIOVANI CHE STUDIANO E GIOVANI CHE LAVORANO Il primo dato significativo emerso dalla ricerca è costituito dall'inversione del trend di giovani di età compresa fra 16 e 25 anni che studiano oppure studiano e lavorano contemporaneamente. Il dato medio delle rilevazioni precedenti è di circa il 64%, quello da noi riscontrato nel 2020 è del 41%. Il calo è dovuto probabilmente alla pandemia che ha ridotto l'offerta di lavoro. I GIOVANI CHE NON LAVORANO E NON STUDIANO Un dato significativo emerso dalla ricerca riguarda l’incidenza dei giovani che “non sono occupati che non studiano”. Il campione ha rilevato che su 201 risposte 28 giovani pur non essendo impegnati nello studio non hanno un lavoro. Questo dipinge una grave situazione per il benessere economico dei giovani in genere, riteniamo che si debba urgentemente invertire il trend. È importante tenere presente che l’età media del campione è aumentata, nella nostra realtà sociale il fenomeno della disoccupazione giovanile si manifesta quando le persone smettono di studiare e iniziano a cercare un lavoro che spesso non trovano, ma in questo spaccato i giovani disoccupati aumentano per tutte le fasce. Questo dato percentuale non rappresenta ovviamente un indice di disoccupazione giovanile, perché molti giovani, in quella fascia di età, pur cercando lavoro, finché non lo trovano scelgono di continuare gli studi; nella statistica risultano come studenti, in realtà sono disoccupati non censiti. Questo dato indica la tendenza diffusa tra i giovani, anziché rimanere inoperosi, finché non trovano un lavoro continuano gli studi.
Conclusioni PREFERENZA PER LA FORMAZIONE SCIENTIFICA RISPETTO A QUELLA UMANISTICA In questa edizione della ricerca i valori di preferenza da parte dei giovani tra le facoltà universitarie scientifiche e quelle umanistiche sono molto simili rispetto al 2018 dove le facoltà scientifiche avevano un valore preponderante. Per quanto attiene alle scuole superiori si registra un ritorno di preferenza per quanto riguarda i licei. Si denota comunque una certa diversificazione della scelta, emergono nuovi indirizzi formativi: arti figurative, tecnica della moda, specializzazione musicale, varie specializzazioni tecniche e professionali post diploma. Relativamente al campione, sulla scelta della facoltà è interessante rilevare l’alto numero di iscritti a medicina, farmacia e fisioterapia, il 30% del totale degli iscritti a discipline scientifiche. Su tale scelta incide certamente la consapevolezza che, nonostante la difficoltà e la lunghezza del corso di laurea, queste facoltà offrono maggiori sbocchi occupazionali. Nel 2022 la FIASO (federazione aziende ospedaliere e sanitarie) stima che in Italia mancheranno 12.000 medici solo nel settore pubblico. DIMINUZIONE DEI GIOVANI CONVINTI DELL’UTILITÀ DELLA SCUOLA PER IL FUTURO LAVORATIVO Diminuisce la percentuale dei giovani convinti dell’importanza della scuola per il proprio futuro lavorativo. Per quanto riguarda l'importanza della scuola nella vita registriamo dati positivi.
Conclusioni TASSO DI PRECARIETÀ LAVORATIVA Purtroppo si denota una leggera flessione per i contratti a tempo indeterminato rispetto gli anni precedenti, specchio del periodo di incertezza che stiamo vivendo. Cresce il lavoro autonomo, forse in risposta all'offerta di lavoro per i giovani. Rispetto agli altri anni abbiamo reso la ricerca più dettagliata con diverse aggiunte per descrivere meglio la realtà del Circondario. Una di queste novità è l'analisi sulla contemporaneità di lavoro e studio, con oltre il 10% del campione trova necessario effettuare più di un lavoro per riuscire a mantenersi ed un 20% che dichiara di svolgere un lavoro contemporaneamente agli studi. Ulteriore approfondimento importante è dato dalle informazioni sui settori di lavoro dei giovani occupati. Si riscontrano tra i settori con più occupazione i servizi alla persona con un 26%, tecnici 22% e vendite al 17%. Dalle previsioni del mercato del lavoro è possibile vedere un aumento delle opportunità del settore "servizi alla persona". - Alla domanda “cosa è per te il lavoro possiamo notare una forte diminuzione della percezione del lavoro come «dovere» e come «necessità», mentre «indipendenza» e «piacere» scalano la classifica. In questo senso il quadro si presenta positivo, i giovani invece di vivere il lavoro come forzatura lo considerano un naturale percorso per raggiungere soddisfazione e indipendenza. - Alla domanda “in che ambito ti piacerebbe lavorare” la risposta più data è, fortunatamente, il tecnologico, seguita a ruota, dalla comunicazione. La pandemia si riflette in maniera evidente nel settore del turismo, relegato ad un settore di bassa fascia come preferenza, dovuto probabilmente alle incertezze che avrà il settore nei prossimi anni. In maniere opposta si registra una tendenza di forte crescita nella formazione, la quale potrebbe aver visto nella possibilità di lezioni in streaming e corsi online una nuova opportunità lavorativa. - Alla domanda “dove percepisci maggiori opportunità di lavoro” il campione conferma l'importanza del tecnologico e vendite, uniti alla crescita dei servizi alla persona. Subisce un calo l'offerta turistica mentre ancora non si hanno riscontri dalle manovre in campo medico sull'offerta sanitaria.
Conclusioni RICERCA DEL LAVORO E INFORMAZIONE Come si vede dall’elaborazione delle risposte e dai relativi commenti cambiano i comportamenti nella ricerca di lavoro, e nel rapporto con le Aziende e con le Associazioni sindacali. Alcuni di questi dati sono preoccupanti, emerge un allargamento del solco tra giovani e istituzioni sociali, ed oltre 20% dei giovani realizzano parte del loro percorso di studio e lavoro all’estero. Leggermente positiva la ripresa delle organizzazioni sindacali come punto di riferimento e l'aspettativa del campione di continuare il proprio percorso di crescita presso l'azienda nella quale lavora. INFINE Queste analisi e riflessioni sono aperte ad ulteriori approfondimenti e considerazioni; un cantiere aperto per proposte di politiche giovanili, per progetti di intervento anche per contrastare l'abbandono scolastico nelle scuole medie superiori e università ed infine per altre ricerche nei prossimi anni.
Puoi anche leggere