Return to Play del calciatore con lesione muscolare: modello di gestione del percorso riabilitativo
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ARTICOLO ORIGINALE Return to Play del calciatore con lesione muscolare: modello di gestione del percorso riabilitativo Giacomo LUCENTEFORTE Isokinetic Milano, Isokinetic Medical Group, FIFA Medical Centre of Excellence Introduzione ed il completamento delle stesse, rap- presenta dopo alcuni giorni dal presenta ad oggi l’unico strumento in trauma in zone declivi rispetto al Le lesioni muscolari sono tra gli infor- grado di riportare l’atleta ad una con- sito della lesione. tuni più comuni nel calcio ed una loro dizione atletica pari o se possibile mi- • Palpazione, fondamentale per defi- corretta gestione risulta spesso molto gliore rispetto al momento in cui si è nire il sito della lesione e valutare impegnativa, sia per l’atleta che per il verificato l’infortunio. la presenza di contrattura della personale medico. In particolare, muscolatura peri-lesionale e dell’e- quelle legate ad infortuni di non con- ventuale diastasi. tatto o “indirette” sono spesso motivo Diagnosi e Classificazione • Valutazione del range di movimen- di grande preoccupazione per il cal- La definizione di un infortunio mu- to dell’articolazione o delle artico- ciatore, in quanto molto frequenti. scolare come “lesione muscolare”, im- lazioni in riferimento al muscolo Costituiscono infatti il 31% di tutti gli plica che vi sia un danno strutturale interessato. infortuni nei giocatori professionisti del muscolo e/o delle strutture ad • Test funzionali: Test di estensibilità [1]. Colpiscono frequentemente gli esso collegate anatomicamente e fun- muscolare, utile a valutare il grado arti inferiori e nel calcio il 92% di esse zionalmente, come ad esempio i tendi- di allungamento in cui compare interessano i gruppi muscolari degli ni e le relative inserzioni. dolore a livello del muscolo infor- hamstring (flessori di ginocchio), ad- La diagnosi è basata sulla storia clini- tunato. Test di contrazione musco- duttori, quadricipite e tricipite surale ca, sull’esame obiettivo e supportata lare contro resistenza manuale [2–4]. Le lesioni muscolari da trauma dalla diagnostica per immagini. Que- (isometrica, concentrica, eccentri- indiretto sono spesso indicate come sti rappresentano i tre elementi impre- ca), che permette di evidenziare la “strappi muscolari”[5]. La terminolo- scindibili per una definizione detta- presenza di dolore in contrazione. gia corretta e aggiornata prevede in- gliata delle caratteristiche dell’infortu- Valutazione della qualità del cam- nanzitutto una suddivisione degli in- nio. mino [3,7]. fortuni muscolari in strutturali (lesioni) e non strutturali (infortuni La storia clinica si concentra su: La diagnostica per immagini è basata funzionali) ed il Munich Consensus • Tipo di dolore percepito ed even- prevalentemente sull’utilizzo dell’eco- Statement, pubblicato da Mueller-Wol- tuali sensazioni associate (schioc- grafia come esame di primo livello fhart nel 2013, rappresenta uno degli co, scatto, ecc.). [8]. Tuttavia, in determinati casi può attuali sistemi di classificazione di rife- • Localizzazione dei sintomi. rivelarsi necessario un approfondi- rimento [6]. La classificazione • Meccanismo di infortunio. mento mediante RMN, particolarmen- ISMULT, più recente, può esserne • Tempo di comparsa dei sintomi in te utile per indagare sospetti di lesioni considerata un’evoluzione, poiché in- relazione all’evento traumatico. di basso grado, ecograficamente non clude ulteriori elementi quali la loca- • Momento della partita o dell’alle- evidenti (per localizzazione o per la lizzazione, il tipo di tessuto interessato namento in cui si verifica l’infortu- natura del muscolo stesso, come nel ed il fatto che si tratti o meno di una nio. caso dello psoas e del soleo), oppure recidiva [3]. • Momento della stagione, specifi- per definire il grado di interessamento Una corretta diagnosi è imprescindibi- cando il volume e l’intensità di ca- di un tendine e/o della relativa inser- le per stimare i tempi di recupero e rico a cui l’atleta è stato sottoposto zione ossea in caso di lesioni miotendi- definire un adeguato percorso riabili- al momento e nel periodo che ha nee o tendinee. tativo, finalizzato al massimo recupero preceduto l’infortunio. In questo contesto, l’ecografia diagno- funzionale e quindi al Return to Play L’esame clinico si basa su: stica (US) è diventata un metodo di (RTP). Un percorso di cure basato • Ispezione, utile a valutare l’even- imaging sempre più utilizzato, sia in prevalentemente sull’esercizio fisico tuale presenza di tumefazione e/o fase di diagnosi che di follow-up, gra- con un’ottimale progressione per fasi ematoma. Quest’ultimo spesso si zie all’immediatezza, alla ricchezza di 50 Vol. 38 - N. 3 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE dettagli e al suo costo relativamente muscolari strutturali), posso essere grafia e RMN), mostrano disconti- basso. Ciò favorisce una precoce dia- così suddivise [6]: nuità sub-totale o completa del mu- gnosi e pianificazione del percorso ria- scolo o del tendine, talvolta bilitativo ed è di grande utilità nella Lesioni muscolari da trauma diretto: associate a retrazione. L’ematoma stima dei tempi di recupero [1,9–11]. • Contusioni: Causate da una forza intramuscolare è di notevole enti- Tuttavia, in alcuni casi può non essere esterna, che provoca un ematoma tà. accurata come la risonanza magnetica diffuso o circoscritto all’interno nel rilevare lesioni minori in fase acu- del muscolo, provocando dolore Relativamente alla suddetta classifica- ta [12]. Inoltre l’ecografia è preziosa ed impotenza funzionale, in gene- zione, è opportuno menzionare anche nel monitoraggio del processo di gua- re direttamente proporzionali alla il grading relativo agli infortuni non rigione che guida il RTP negli atleti gravità dell’impatto. L’ecografia e strutturali ovvero funzionali, suddivisi [10,13–18], è utile per evidenziare la RMN evidenziano disomogenei- in infortuni da sovraccarico, classifica- eventuali complicazioni durante la fi- tà strutturale del muscolo ed ema- ti come 1A (indotti da fatica) e 1B (do- nestra di trattamento [19] e per diri- toma diffuso o circoscritto di di- lore muscolare ad insorgenza ritardata gere al meglio il lavoro del team riabi- mensioni variabili. – DOMS), e infortuni legati a disordi- litativo[8]. • Lacerazioni: Poco frequenti nel ni neuromuscolari, classificati come La corretta esecuzione di un esame calcio, sono causate da oggetti che 2A (disordini di pertinenza della co- ecografico nel sospetto di una lesione provocano ferite lacero-contuse. lonna vertebrale) e 2B (disordini neu- muscolare, prevede: romuscolari di pertinenza del musco- • Formazione specialistica ed espe- Lesioni muscolari da trauma indiretto: lo stesso). Tali infortuni non rienza da parte dell’operatore. • 3A: Lesione parziale minore, con provocano alterazioni strutturali a ca- • Tempo dall’infortunio compreso diametro massimo non superiore rico del muscolo, pertanto la loro dia- possibilmente tra le 48 e le 72 ore. ad un fascicolo muscolare. Si pre- gnosi è essenzialmente clinica. L’esa- • Utilizzo di una sonda lineare con senta con dolore acuto, spesso pre- me ecografico rimane tuttavia utile sia frequenza di 5-15 MHz. ceduto da una sensazione di per escludere alterazioni strutturali, • Scansioni in asse corto ed asse lun- “schiocco”. Il dolore è facilmente sia per evidenziare eventuali variazioni go, necessarie ad individuare e suc- localizzabile ed è aggravato da ma- funzionali del muscolo, talvolta testi- cessivamente misurare i diametri novre di stretching. L’ecografia e la moniate da una sfumata iperecogeni- della lesione nei 3 piani dello spa- RMN evidenziano disomogeneità/ cità in assenza di discontinuità fibrilla- zio, distinguendo opportunamente distruzione delle fibre muscolari, re [8]. l’area lesionale dall’edema peri-le- talvolta associata alla presenza di sionale. ematoma intramuscolare di esigua Percorso Riabilitativo • Individuazione dell’eventuale inte- entità. ressamento di strutture tendinee o • 3B: Lesione parziale moderata, con Una corretta gestione del percorso di inserzioni ossee in caso di avulsio- diametro superiore ad un fascicolo cure riabilitative necessita in primis di ni. muscolare. Si presenta con dolore un corretto approccio al paziente piut- • Individuazione di raccolte fluide in acuto e lancinante, spesso associa- tosto che alla sola lesione, ed è impor- corrispondenza della lesione. to a sensazione di “schiocco”, a se- tante che ciò avvenga con la massima • Valutazione dinamica, quando pos- guito del quale spesso l’atleta cade tempestività. Una volta definita l’enti- sibile, in allungamento e in contra- a terra. La localizzazione del dolo- tà dell’infortunio attraverso l’esame zione muscolare. re è ben definita e peggiora con le clinico, ecografico o eventualmente la • Valutazione delle condizioni vasco- manovre di stretching. È frequente RMN, è possibile disegnare un ade- lari del tessuto interessato, median- la comparsa di ematoma superfi- guato progetto riabilitativo individua- te l’utilizzo dell’Eco-Color-Doppler ciale. L’ecografia e la RMN eviden- le (PRI). È importante, a tal proposito, e/o del Power-Doppler. ziano significativa disomogeneità/ tener presente i vari stadi del processo • Refertazione dettagliata che inclu- distruzione delle fibre muscolari, di guarigione di una lesione muscola- da le dimensioni della lesione ed il talvolta associata a retrazione delle re, che rispecchiano il grado di matu- relativo grading, la sua localizzazio- fibre stesse ed ematoma intramu- razione biologica (della lesione) e al ne (terzo distale, medio o prossi- scolare. contempo funzionale (dell’atleta) male) e il tipo di tessuto interessato • 4: Lesione (sub)totale/avulsione [20]. (miofasciale, miotendineo, tendi- tendinea. Si manifesta con dolore ne). “sordo” al momento della lesione Immediato post-infortunio: e/o con sensazione di «scatto» se- Caratterizzato dalla risposta infiamma- Tutti gli elementi di significato dia- guito da dolore improvviso. Spesso toria al danno tissutale, con conse- gnostico che sono stati descritti aiuta- l’atleta cade a terra. L’ematoma su- guenti edema ed eventuale ematoma a no il medico riabilitatore nella classifi- perficiale è evidente, la diastasi è livello del sito della lesione, contrattu- cazione della lesione diagnosticata. In palpabile, si apprezzano retrazione ra delle fibre peri-lesionali, dolore e particolare, utilizzando il sistema di muscolare, dolore nei movimenti e deficit funzionale. In questa fase è rac- classificazione secondo Mueller-Wohl- importante deficit funzionale comandata l’applicazione del proto- fahrt, le lesioni muscolari (infortuni dell’arto. I metodi di imaging (eco- collo sintetizzato con l’acronimo “PO- Vol. 38 - N. 3 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 51
ARTICOLO ORIGINALE LICE”, utile soprattutto a prevenire drenante della muscolatura integra, sverso profondo. In questa fase è prio- possibili complicanze [21]. Tale proto- evitando di trattare direttamente il ritario lavorare sul recupero dell’e- collo, sviluppato per il trattamento in sito della lesione; Il recupero dell’arti- stensibilità muscolare e della forza acuto degli infortuni ai tessuti molli colarità attiva e passiva; Il recupero di [24]. A tal proposito è importante degli arti, può essere applicato alle le- un corretto schema del passo attraver- un’adeguata esecuzione degli esercizi sioni muscolari come di seguito: so il training deambulatorio. di stretching [18,25] e di rinforzo mu- P (protection): Protezione dell’arto Il principale obiettivo da raggiungere scolare, che seguiranno un’opportuna da insulti meccanici. in questa fase è il cammino in assenza progressione del lavoro, che va dall’at- OL (optimal load): Carico ottimale, di sintomi e/o compensi. Questo tra- tivazione isometrica, a quella concen- da gestire in fase acuta con l’utilizzo di guardo, unitamente al risultato del trica ed infine eccentrica bastoni canadesi se la deambulazione primo controllo ecografico (utile so- [18,20,24,26,27]. È inoltre molto im- è dolorosa. È di fondamentale impor- prattutto nel monitoraggio dell’ema- portante, già in questa fase, avviare un tanza, inoltre, l’educazione al corretto toma ove presente), definisce il pas- lavoro di correzione posturale e di utilizzo delle ortesi e della corretta ge- saggio alla fase successiva. core stability, che soprattutto nel caso stione del carico. In molti casi la riabi- delle lesioni a carico degli hamstring litazione in acqua facilita la ripresa di Fase precoce: risulta finalizzato al raggiungimento un adeguato schema del passo, preve- di un corretto assetto biomeccanico a Caratterizzata dall’inizio dei processi nendo l’instaurarsi di compensi. livello del cingolo lombo-pelvico [18]. biologici di riparazione, che avviene I (ice): Crioterapia locale, da effettua- L’inizio di esercizi propedeutici alla già dopo le prime re circa 3-4 volte al giorno per 20 mi- corsa e la progressione degli esercizi 48 ore per protrarsi fino alla terza set- nuti, immediatamente dopo l’infortu- ad intensità aerobica su cyclette, ellitti- timana circa dall’infortunio. È in atto nio e durante la prima settimana, per ca, camminata e progressivamente la formazione del tessuto cicatriziale, un numero giorni proporzionale corsa a bassa velocità, giocano un ruo- unitamente all’attivazione di cellule all’entità della lesione, allo scopo di lo fondamentale nella preparazione satelliti (mioblasti) impegnate nella limitare l’infiammazione e l’eventuale alla fase successiva in quanto incidono rigenerazione del tessuto muscolare stravaso ematico. sul recupero biologico della lesione e [20]. L’esame ecografico di controllo, C (compression): Compressione me- sul ricondizionamento dell’atleta eseguito entro una settimana circa diante bendaggio elastocompressivo, [27]. Gli obiettivi di questa fase sono utile a favorire il drenaggio linfatico dall’esame iniziale, è necessario a valu- tare l’aspetto strutturale della lesione l’assenza di sintomi durante la corsa a ed il ritorno venoso, a limitare l’ede- bassa velocità (jogging), la negativizza- ma e a permettere la giustapposizione ed in particolare l’evoluzione dell’e- matoma (quando presente) e ad esclu- zione del test di estensibilità muscola- dei margini della lesione interessati re, la buona tolleranza agli esercizi di dalla diastasi. dere eventuali complicanze (ulteriore estensione dell’ematoma, eventi trom- rinforzo con carichi progressivi, la E (elevation): Elevazione dell’arto, nei botici). In tal senso la valutazione con buona evoluzione dei processi di ripa- casi in cui è possibile e come coadiu- Power e/o Color-Doppler fornisce in- razione all’esame ecografico di con- vante alla compressione, agendo sul formazioni importanti, tra cui il grado trollo. Se tali criteri sono soddisfatti, è sistema venoso e linfatico. di iper-vascolarizzazione della lesione, possibile definire il passaggio alla fase È inoltre molto importante evitare i che indica indirettamente il grado di riabilitativa successiva. farmaci antinfiammatori per os o topi- ci, in quanto potrebbero inibire i pro- attività metabolica [8,22]. Un’ attenta rivalutazione clinica è fondamentale Fase intermedia: cessi rigenerativi, ed educare adegua- tamente il paziente alla corretta per definire nel dettaglio i tempi, le È la fase di maturazione dei processi gestione delle attività della vita quoti- tipologie e le modalità di ogni singolo riparativi, che portano al rimodella- diana (ADL). Relativamente al tratta- intervento terapeutico. Gli ambienti mento morfo-strutturale dell’area le- mento dell’ematoma intramuscolare, riabilitativi utili in questa fase riman- sionale attraverso la formazione di attualmente non vi è consenso rispetto gono, come per la fase precedente, la una cicatrice strutturalmente resisten- ad un approccio non invasivo piutto- piscina e la palestra. Le terapie stru- te e alla ricostituzione delle giunzioni sto che interventistico, quest’ultimo mentali, con l’inserimento della laser- miotendinee [20]. L’esame ecografico finalizzato all’aspirazione della raccol- terapia e dell’ipertermia [23] di controllo permette di valutare in ta ematica/siero-ematica, e la scarsità (quest’ultima controindicata in caso questa fase la qualità del tessuto cica- di studi in letteratura implica una ge- di persistente sanguinamento della le- triziale sia dal punto di vista statico stione basata sull’esperienza del singo- sione), sono utili a favorire i processi (eventuale persistenza di diastasi, gra- lo operatore. biologici descritti. La massoterapia de- do di fibrosi della cicatrice) che dina- Gli ambienti riabilitativi indicati in contratturante, nel rispetto dell’area mico (comportamento del tessuto ci- questa fase sono la piscina e la pale- lesionata, permette di controllare le catriziale e delle fibre muscolari stra, in cui è possibile lavorare sul con- contratture muscolari antalgiche an- peri-cicatriziali in contrazione isome- trollo della flogosi e della contrattura che a carico dei muscoli agonisti. Se trica/concentrica/eccentrica contro attraverso le terapie strumentali (in possibile, in relazione all’evoluzione resistenza, generalmente esercitata particolare ultrasuoni e TENS) ed il dei processi cicatriziali/riparativi, è manualmente dall’operatore)[8]. La massaggio decontratturante e linfo- possibile introdurre il massaggio tra- rivalutazione clinica fornirà informa- 52 Vol. 38 - N. 3 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE zioni fondamentali rispetto al grado di L’esame clinico di controllo è basato nei pattern motori. recupero funzionale e permetterà di prevalentemente sull’esecuzione di • Recupero di adeguati livelli di fit- aggiornare il PRI, definendo la pro- test funzionali e sulla raccolta di detta- ness aerobica e anaerobica (uguali gressione ottimale per il raggiungi- gli relativi a sintomi e ad aspetti psico- o migliori a quelli del pre-infortu- mento di nuovi obiettivi ed il passag- logici del paziente. Non è infrequente nio). gio alla fase successiva. L’ambiente infatti che in questo tipo di infortuni • Valori al GPS quantitativamente e riabilitativo prevalente in questa fase è l’atleta sviluppi difficoltà nel distin- qualitativamente sovrapponibili a la palestra. Tuttavia non va esclusa l’u- guere sintomi di natura nocicettiva da quelli di una prestazione sportiva. tilità di ulteriori sedute in piscina, fi- sensazioni anticipatorie di dolore/di- • Sensazioni positive da parte dell’at- nalizzate alla progressione di esercizi scomfort, spesso conseguenti a feno- leta, psicologicamente pronto al dinamici e di preparazione alla fase meni di sensitizzazione centrale e alla RTP. avanzata. In palestra è possibile valuta- paura di reinfortunio [35–40]. L’am- • Completamento di almeno un test re la possibilità di interrompere le te- biente riabilitativo in cui è opportuno sport specifico sul campo a massi- rapie fisiche utilizzate nelle fasi prece- lavorare in questa fase è il campo spor- ma intensità e in condizioni di affa- denti. Il massaggio trasverso profondo tivo, indispensabile a riportare l’atleta ticamento. rimane utile soprattutto in caso di ci- ad un livello di performance pari o • Completamento di almeno 2 alle- catrici particolarmente estese e ten- superiore a quello del pre-infortunio, namenti con la squadra. denti alla fibrosi. Il lavoro di recupero in quanto offre la possibilità di lavora- della forza massima, che riveste un re in modo dinamico e sport-specifico. Bibliografia ruolo centrale in questa fase, può esse- In tal senso è importante seguire re eseguito con esercizi di rinforzo un’ottima progressione dei carichi di 1. Hall MM. Return to Play After con sovraccarichi, in contrazione con- allenamento, con particolare enfasi Thigh Muscle Injury: Utility of Se- centrica, eccentrica e sfruttando eser- sugli esercizi propedeutici alla ripeti- rial Ultrasound in Guiding Clini- cizi di forza funzionale e pliometria zione del gesto che ha provocato la le- cal Progression. Curr Sports Med [27–29]. Il recupero dell’integrità sione [41,42]. Dal punto di vista stru- Rep 2018;17:296–301. https:// anatomo-funzionale del muscolo per- mentale, l’uso del GPS permette di d o i . o r g / 1 0 . 1 2 4 9 / mette inoltre di seguire un’ottimale monitorare i carichi di lavoro in ma- JSR.0000000000000516. progressione per quanto riguarda gli niera oggettiva e di conseguenza per- 2. Valle X. Clinical practice guide esercizi di recupero della qualità del sonalizzarli, massimizzando quindi for muscular injuries: epidemiol- movimento/coordinazione, con cor- l’efficacia della seduta e prevenendo il ogy, diagnosis, treatment and pre- rezione dei pattern motori eventual- rischio di sovraccarico [43–47]. È inol- vention. Br J Sports Med mente alterati, talvolta implicati tre un importante mezzo per la comu- 2011;45:e2–e2. https://doi. nell’insorgenza dell’infortunio stesso. nicazione dei dati con la squadra. Il o r g / 1 0 . 1 1 3 6 / Questo tipo di lavoro si può eseguire completamento della fase di rieduca- bjsm.2010.081570.20. con sistemi di video-showing dei movi- zione funzionale su campo sportivo 3. Nanni G, Frizziero A, Miceli R, Vit- menti, con correzione ed auto-corre- rappresenta l’ultimo step del percorso tadini F, Finotti P, Gamberini J, et zione da parte del rieducatore e del riabilitativo, che si concluderà nel mo- al. Muscle Injuries 2020 Update of paziente stesso. In questa fase è utile mento in cui verranno soddisfatti tutti the I.S.Mu.L.T. Classification. eseguire test finalizzati alla valutazione i criteri clinici fondamentali per il Muscle Ligaments and Tendons della forza muscolare e della condizio- RTP. Journal 2020;10:562. https://doi. ne di fitness. In particolare, il test iso- org/10.32098/mltj.04.2020.03. cinetico ed il test di soglia forniscono Return to Play 4. Ekstrand J, Hägglund M, Waldén rispettivamente informazioni sulla for- È l’obiettivo finale del paziente e M. Epidemiology of muscle injuries za massima e resistente, permettendo dell’intero team riabilitativo, e si rag- in professional football (soccer). di evidenziare l’eventuale presenza di giunge con il completamento progres- Am J Sports Med 2011;39:1226–32. deficit, e sulle soglie aerobica ed anae- sivo di tutte le fasi previste dal percor- h t t p s : / / d o i robica, utili a studiare il livello di con- so di recupero funzionale. I criteri org/10.1177/0363546510395879. dizione metabolica dell’atleta e a defi- necessari al RTP possono essere sinte- 5. Ueblacker P, Müller-Wohlfahrt nire un programma di allenamento tizzati come di seguito [48,49]. H-W, Ekstrand J. Epidemiological personalizzato [30–34]. and clinical outcome comparison • Assenza di dolore of indirect (‘strain’) versus direct Fase avanzata: • Completa estensibilità muscolare. (‘contusion’) anterior and poste- È biologicamente caratterizzata dal • Recupero completo della forza. rior thigh muscle injuries in male completamento dei processi di rimo- • Durata e intensità della corsa pari a elite football players: UEFA Elite dellamento strutturale, con conse- quelli del pre-infortunio e raggiun- League study of 2287 thigh inju- guente guarigione anatomo-funziona- gimento di velocità massimali du- ries (2001-2013). Br J Sports Med le del muscolo, valutabile anche dal rante la corsa. 2015;49:1461–5. https://doi. punto di vista ecografico ed in partico- • Esecuzione di sprints massimali. o r g / 1 0 . 1 1 3 6 / lare con i test dinamici già descritti. • Assenza di alterazioni/compensi bjsports-2014-094285. Vol. 38 - N. 3 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 53
ARTICOLO ORIGINALE 6. Mueller-Wohlfahrt H-W, Haensel 13. Guermazi A, Roemer FW, Robin- 2005;33:745–64. https://doi. L, Mithoefer K, Ekstrand J, En- son P, Tol JL, Regatte RR, Crema org/10.1177/0363546505274714. glish B, McNally S, et al. Termi- MD. Imaging of Muscle Injuries 21. Norton C. How to use PRICE nology and classification of mus- in Sports Medicine: Sports Imag- treatment for soft tissue injuries. cle injuries in sport: The Munich ing Series. Radiology Nurs Stand 2016;30:48–52. consensus statement. Br J Sports 2017;282:646–63. https://doi. https://doi.org/10.7748/ Med 2013;47:342–50. https:// org/10.1148/radiol.2017160267. ns.2016.e10506. d o i . o r g / 1 0 . 1 1 3 6 / 14. Yamada AF, Godoy IRB, Pecci 22. Boesen MI, Boesen M, Langberg bjsports-2012-091448. Neto L, Taneja AK, Hernandez H, Koenig MJ, Boesen A, Bliddal 7. Ishøi L, Krommes K, Husted RS, Filho G, Skaf AY. Diagnostic Im- H, et al. Musculoskeletal colour/ Juhl CB, Thorborg K. 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