REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA
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Campania 109/2022/PRSS REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA composta dai Magistrati: Maria Paola Marcia Presidente Stefania Calcari Referendario Tommaso Martino Referendario (relatore) Nell’adunanza pubblica del 17 novembre 2022 ha pronunciato la presente DELIBERAZIONE Visti gli artt. 32, 81, 97, 100 e 119 della Costituzione; Visto il T.U. delle leggi sull’ordinamento della Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214; Vista la legge 14 febbraio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), in particolare l’art. 1, commi 166, 167 e 170; Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, contenente “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli artt. 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”; Visto il decreto–legge 10 ottobre 2012, n. 174, recante “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012”, convertito dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, in particolare l’art. 1, commi 3 e 7; Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 243, recante “Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione”, in particolare gli artt. 9, 13 e 20; 1
Visto il “Regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti”, approvato con deliberazione delle Sezioni Riunite n. 14/2000 del 16 giugno 2000, modificato e integrato con delibera del Consiglio di Presidenza in data 24 giugno 2011, ai sensi dell’art. 3, comma 62, della legge 24 dicembre 2007, n. 244; Vista la deliberazione n. 169/2021/INPR, con la quale questa Sezione ha approvato il programma di controllo per l’anno 2021, integrando la deliberazione n. 4/2021/INPR; Vista la deliberazione n. 5/2022/INPR, con la quale questa Sezione ha approvato il programma di controllo per l’anno 2022; Viste le deliberazioni n. 16/SEZAUT/2019/INPR, n. 6/SEZAUT/2020/INPR e n. 09/SEZAUT/2021/INPR delle Sezione delle Autonomie della Corte dei conti che dando attuazione alla disposizione dettata dall’art. 1, comma 170, della suddetta legge n. 266/2005, hanno definito le linee guida per la redazione delle relazioni dei Collegi sindacali degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale sul bilancio d’esercizio 2018, 2019 e su quello inerente al 2020; Viste le delibere di recepimento della Sezione regionale di Controllo per la Campania n. 179 del 2019, n. 92 del 2020 e n. 188 del 2021, ritualmente comunicate alle Aziende sanitarie del SSR; Vista l’istanza di deferimento del 28 ottobre 2022, con la quale il Magistrato istruttore ha chiesto il deferimento della questione all’esame collegiale, allegando a tale richiesta la propria Relazione istruttoria prot. SC CAM n. 7454 del 31 ottobre 2022; Vista l’ordinanza presidenziale n. 59 del 2022 di convocazione della Sezione per l’adunanza pubblica del 17 novembre 2022, con acclusa relazione di deferimento; Visti tutti gli atti del procedimento; Presenti per l’ASL Salerno il Direttore generale, il Direttore amministrativo, il Dirigente amministrativo UOC Gestione Economica Finanziaria, il Dirigente Alpi/Liste di Attesa, il Direttore UOC Gestione Acquisizione Beni e Servizi ed Economato e, in rappresentanza della Regione Campania, la Dirigente della UOD Governo economico finanziario in raccordo con la DG Risorse finanziarie; Assenti tutti componenti del Collegio Sindacale dell’ASL Salerno; Uditi per l’ASL Salerno il Direttore generale, il Direttore amministrativo, il Dirigente amministrativo UOC Gestione Economica Finanziaria e, in rappresentanza della Regione Campania, la Dirigente della UOD Governo economico finanziario in raccordo con la DG Risorse finanziarie; Udito il Magistrato relatore, Ref. Tommaso Martino; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. 2
FATTO E DIRITTO Verifiche sui bilanci d’esercizio 2018, 2019 e 2020 dell’ASL Salerno ai sensi dell’art. 1, commi 166, 167 e 170, della L. n. 266/2005 e dell’art. 1, commi 3 e 7, del D.L. n. 174/2012, conv. dalla L. n. 213/2012 e del d.lgs. n. 118/2011. 1. PREMESSA. L’art. 1, comma 3, del decreto - legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, prevede che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminino i bilanci preventivi e consuntivi degli enti che compongono il Servizio sanitario nazionale, con le modalità e secondo le procedure di cui all’articolo 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, che, similmente a quanto previsto per gli enti locali, ha introdotto una forma di controllo esterno sui bilanci degli enti sanitari da esercitare mediante l’esame di una relazione annuale (questionario), redatta dai collegi sindacali sulla base delle linee guida definite annualmente dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei conti. Con le deliberazioni n. 16/SEZAUT/2019/INPR, n. 6/SEZAUT/2020/INPR e n. 09/SEZAUT/2021/INPR dando attuazione alla disposizione dettata dall’art. 1, comma 170, della suddetta legge n. 266/2005, la Sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha definito le linee guida per la redazione delle relazioni dei Collegi sindacali degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale sul bilancio d’esercizio 2018, 2019 e su quello inerente al 2020. Tali deliberazioni di “linee guida” sono state recepite dalla Sezione di controllo per la Campania a mezzo delle deliberazioni, rispettivamente n. 179 del 2019, n. 92 del 2020 e n. 188 del 2021, ritualmente comunicate alle Aziende sanitarie, cui ha fatto seguito la trasmissione dei questionari alla Sezione regionale da parte delle stesse Aziende. Per mera completezza, mette conto precisare che l’obbligo di trasmissione della relazione del Collegio sindacale (ex art. 1, comma 166 e ss., della legge n. 266/2005) è sempre stato inteso dalla Sezione della Autonomie (v., inter alia, oltre alle deliberazioni già citate, 25 giugno 2018, n. 12/2018/INPR; 21 luglio 2017, n. 180/2017/INPR) come riferito al solo bilancio d’esercizio, anche se, a seguito dell’avvento del d.lgs. n. 118/2011 (cfr. art. 25), tutti gli enti del SSN sono tenuti a redigere e adottare un “bilancio preventivo economico annuale” (che, ex art. 32, comma 5, del decreto sull’armonizzazione, va anche approvato dalla competente regione). 3
Conformemente a quanto precisato, il presente controllo di legalità finanziaria della magistratura contabile si appunta sui bilanci consuntivi 2018, 2019 e 2020 fermo restando che l’esame del bilancio preventivo è funzionale alla verifica di eventuali disallineamenti fra gli importi iscritti nel bilancio preventivo stesso con quelli rilevati in sede di bilancio d’esercizio: tali scostamenti costituiscono, infatti, un chiaro sintomo di criticità inerenti alla programmazione. La Corte costituzionale (ord. n. 17/2019) ha statuito che la corretta fruizione del diritto alla salute viene garantita (anche) da un bilancio in equilibrio e che la tutela dei diritti sociali deve essere garantita mediante un collegamento con un bilancio in equilibrio, che trova fondamento nel precetto contenuto nell’articolo 97 della Costituzione, l’effettiva salvaguardia dei diritti sociali non può prescindere da un’adeguata contabilizzazione delle spese che si prevede di sostenere o che si sono già sostenute per l’erogazione dei livelli essenziali o dei livelli aggiuntivi delle prestazioni. L’osservanza delle norme di contabilità pubblica fornisce i criteri per il conseguimento dell’equilibrio di bilancio di cui alla legge costituzionale n. 1/2012, da un lato, e alla necessaria (perché propedeutica) armonizzazione dei sistemi contabili di cui al d.lgs. n. 118/2011. Tale sistema assume un ruolo centrale nella tutela sostanziale dei diritti sociali, perché è proprio attraverso il rispetto di tali precetti che è possibile individuare con certezza le risorse da destinare al finanziamento delle prestazioni. Il significato del controllo di legittimità-regolarità si sostanzia in un controllo sui saldi e sui fenomeni gestionali sottostanti. 2. INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE. 2.1 Dati Generali L'Azienda Sanitaria Locale "Salerno" è stata costituita con DGRC n. 505 del 20.03.2009 ai sensi e per gli effetti dell'art. 2, comma j, lett. A, della L.R. n.16 del 28.11.2008. Essa si connota come Azienda con personalità giuridica pubblica contraddistinta da autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale, tecnica e imprenditoriale. L’Ente ha sede legale in Salerno, alla Via Nizza n. 146 cap. 84124 – C. F. & P. IVA 04701800650, il legale rappresentante è il Direttore Generale. L'Azienda comprende l’intera area della provincia di Salerno, che si estende su una superficie di 4.917,17 Kmq. e rappresenta il 36% della superficie regionale, ripartita tra montagna interna, per il 29%, collina interna, per il 44,61%, collina litoranea, per il 14,85% e pianura per l’11,45% del territorio. 4
La popolazione residente nella Provincia di Salerno al 31.12.2015 è pari a 1.106.506 abitanti (fonte Atto Aziendale), che rappresenta il 19% della popolazione regionale (al 31.12.2020 il numero di abitanti è pari a 1.065.967). Nella provincia di Salerno insistono 158 comuni: - 21 con un elevato grado di urbanizzazione e una popolazione residente pari al 56% del totale; - 40 con un livello medio di urbanizzazione e una popolazione residente pari al 23%; - 97 con un basso livello di urbanizzazione e una popolazione residente pari al 21%. L’area ad elevato grado di urbanizzazione o metropolitana della provincia di Salerno è costituita soprattutto dai comuni compresi nella fascia di territorio che va dall’Agro Nocerino-Sarnese a Nord fino a Pontecagnano e Battipaglia a Sud. L’area con livello medio di urbanizzazione è localizzata a ridosso di quella metropolitana, lungo la costa cilentana e del Vallo di Diano. L’area a basso livello di urbanizzazione è localizzata prevalentemente nelle zone della collina e della montagna interna, area Cratere, Cilento Interno e Vallo di Diano. 2.2. Organizzazione in Distretti e Presidi, numero dipendenti e costo del personale L’Azienda è organizzata in Distretti Sanitari e Presidi Ospedalieri, così come individuati nella L.R. n. 16 del 28.11.2008, nelle Delibere di Giunta Regionale n. 504 e 505 del 20.3.2009 e nel DCA n. 33 del 17.5.2016. La dotazione organica dell’Ente è definita sulla base delle linee guida per la determinazione omogenea di unità di personale da assegnare ai Servizi ospedalieri e territoriali, adottate dalla Giunta Regionale. (Fonte dati: BURC n° 5 del 16 gennaio 2017 – Atto Aziendale). Distretti Sanitari ASL Salerno – Ambiti Sociali Ambito Distretto Sede Distretto Numero Popolazione Sociale Sanitario Comuni Ambito S 60 Nocera 4 93.068 01-1 Inferiore Ambito S 61 Angri-Scafati 4 96.243 01-2 5
Ambito S 62 Sarno-Pagani 4 88.752 01-3 Ambito S 63 Cava-Costa 14 93.690 02 d’Amalfi Ambito S 64 Eboli 18 103.341 03 ex S5 Ambito S 03 ex S8 Ambito S 65 Battipaglia 3 71.232 04 Ambito S 68 Giffoni Valle 9 80.248 04 Piana Ambito S 66 Salerno 2 146.226 05 Ambito S 67 Mercato San 6 70.207 06 Severino Ambito S 69 Capaccio - 21 55.632 07 Roccadaspide Ambito S 70 Vallo della 37 96.377 08 Lucania Ambito S 71 Sapri 17 44.453 09 Ambito S 72 Sala Consilina 19 67.037 10 - Polla TOTALI 158 1.106.506 Presidi Ospedalieri (totale posti letto n. 1.811) 6
PRESIDIO POSTI LETTO Presidio ospedaliero “Umberto I” di Nocera Inferiore 366 Presidio ospedaliero “Tortora” di Pagani 82 Presidio ospedaliero “Mauro Scarlato” di Scafati 118 Presidio ospedaliero “Villa Malta” di Sarno 161 Presidio ospedaliero “Maria Addolorata” di Eboli 166 Presidio ospedaliero “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia 138 Presidio ospedaliero di “San Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra 92 Presidio ospedaliero “San Luca” di Vallo della Lucania 322 Presidio ospedaliero di Agropoli 20 Presidio ospedaliero di Roccadaspide 20 Presidio ospedaliero “Dell’Immacolata” di Sapri 114 Presidio ospedaliero di Polla 212 Nella sede legale vengono effettuate le attività aziendali di supporto e sono allocati gli Uffici della Direzione Generale. Il Piano dei fabbisogni di personale triennale 2021 – 2023, adottato (in via provvisoria) il 18 ottobre 2022, è rappresentato, nella sua sintesi, nel seguente prospetto: Schema Piano dei fabbisogni del Personale Asl Salerno (Delibera Direttore Generale 1222 del 18/10/2022) Fabbisogno Standard nel Personale al Personale al Azienda Fabbisogno rispetto del 21/12/2020 31/12/2020 DGRC Azienda tetto di TI TD (Covid) 593/2020 2021/2023 spesa Ruolo Sanitario 5.221 497 6.547 1.326 831 Ruolo tecnico 896 2 1.464 568 539 Ruolo professionale 20 1 286 266 17 7
Ruolo amministrativo 754 2 1.027 273 137 TOTALE 6.891 502 9.324 2.433 1.524 Elaborazione Corte dei conti Lo schema di fabbisogno del personale per il triennio considerato, indica un totale di 6.891 dipendenti a tempo indeterminato, 502 a tempo determinato. Il costo del personale dell’Asl Salerno, in relazione agli esercizi 2018, 2019 e 2020, è rappresentato nel prospetto seguente: Costi del Personale Asl Salerno anni 2018 - 2020 Anni 2018 2019 2020 costi totali del personale 417.630.540 416.489.543 426.815.909 a) personale dirigente medico 176.175.329 175.449.951 178.183.545 personale dirigente ruolo sanitario non b) medico 11.518.454 11.090.815 11.905.817 c) personale comparto ruolo sanitario 163.357.930 163.162.267 171.496.969 d) personale dirigente altri ruoli 6.458.939 6.414.834 6.097.508 e) personale comparto altri ruoli 60.119.888 60.371.676 59.132.070 Elaborazione Corte dei conti Dall’analisi dei dati del costo del personale dell’Asl Salerno nel triennio considerato, emergono i seguenti elementi: Il Costo del Personale nell’anno 2018 ammonta ad €. 417.630.540, in aumento rispetto all’esercizio 2017. L'aumento è pari a € 2.587.904, che in termini percentuali corrisponde a 0,62%; Il Costo del Personale nell’anno 2019 ammonta ad €. 416,489,453, in diminuzione rispetto all’esercizio 2018. La diminuzione è pari a € 1.040.998, che in termini percentuali corrisponde a - 0,27%; Il Costo del Personale nell’anno 2020 ammonta ad €. 426.815.909, in aumento rispetto all’esercizio 2019. L’aumento è pari a € 10.326.366, che in termini percentuali corrisponde a 2,48%. 2.3. Definizione obiettivi sul “Patrimonio” definiti nell’Atto Aziendale 8
Nell’abito dell’Atto Aziendale, pubblicato sul BURC n° 5 del 16 gennaio 2017, all’Art. 6 si definisce il Patrimonio nei seguenti termini: “Il patrimonio dell’Azienda Sanitaria Salerno è costituito da tutti i beni mobili ed immobili ad essa appartenenti, trasferiti dalle soppresse Aziende Sanitarie Salerno 1, Salerno 2 e Salerno 3, nonché da tutti i beni che andranno ad acquisirsi nell’esercizio della propria attività o a seguito di atti di liberalità. L’Azienda Sanitaria, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 2, del D. Lgs. n. 502/92 e s.m.i., dispone del proprio patrimonio secondo il regime della proprietà privata, in particolare secondo le disposizioni cui all’art. 830 del Codice civile. I beni mobili ed immobili utilizzati per il perseguimento dei propri fini istituzionali costituiscono patrimonio indisponibile e, pertanto, non possono essere sottratti alla loro destinazione, se non nei modi stabiliti dalla legge. L'Azienda, infatti, riconosce la valenza strategica del proprio patrimonio quale strumento di potenziamento e di qualificazione strutturale e tecnologica e, in questa prospettiva, valuta, quale ulteriore fonte di entrata, processi di alienazione del patrimonio da reddito e di trasferimento di diritti reali, previa autorizzazione regionale, ex art. 5, comma 3, del D. Lgs. 229/1999. Ai sensi di quanto disposto dalla DGRC n. 505 del 20.3.2009, acquisiti tutti i dati del trasferimento della gestione, l’Azienda provvede ad una ricognizione dello stato di consistenza dei beni patrimoniali, sia mobili che immobili, ricognizione che sarà approvata con atto deliberativo e costituirà documento di determinazione del patrimonio aziendale in uno agli altri atti relativi.” Nei paragrafi successivi verranno esaminati i risultati delle indagini svolte dalla Sezione al fine della verifica delle ricognizioni relative al patrimonio immobiliare di proprietà dell’Asl Salerno. 3. Rilievi ed osservazioni del competente Ufficio Regionale in sede di approvazione dei bilanci d’esercizio. Ai sensi dell'art. 32, comma 7, del d.lgs. n. 118/2011, i bilanci d’esercizio delle aziende sanitarie devono essere approvati dalla Giunta regionale. Nel caso di specie, l’Organo de quo ha approvato i bilanci della ASL Salerno, dettando una serie di prescrizioni ovvero precisazioni alle quali l’Azienda deve attenersi. Segnatamente, con la Delibera della Giunta Regionale n° 595 del 22/12/2020 recante oggetto: “Approvazione, con prescrizioni, del bilancio consuntivo anno 2019 dell'ASL Salerno, ai sensi dell'articolo 32, comma 7, del d.lgs. n. 118/2011”, veniva approvato il bilancio d’esercizio 2019 con l’indicazione di alcune prescrizioni consistenti nei due sottoindicati punti: 9
a) intraprendere azioni volte al superamento delle criticità dettagliate nel verbale del Collegio sindacale n. 47 del 17.12.2020, relazionando trimestralmente alla Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del SSR, sui risultati conseguiti, a partire dal 31.03.2020; b) proseguire l’attuazione puntuale del Percorso Attuativo della Certificabilità dei bilanci, al fine di migliorare ulteriormente i sistemi di rilevazione contabile e introdurre stabilmente un sistema di controllo interno adeguato, onde garantire la certificabilità del bilancio. Con la Delibera della Giunta Regionale n° 595 del 28/12/2021 recante oggetto: “Approvazione del bilancio consuntivo anno 2020 dell'ASL Salerno ai sensi dell'art. 32 comma 7 del d.lgs. n. 118/2011” veniva approvato il bilancio relativo all’esercizio 2020, senza indicazione di specifiche prescrizioni, con la presenza, tuttavia, di precisazioni da parte della Giunta in relazione all’evenienza che l’ASL di Salerno “… è tenuta ad ultimare il Percorso Attuativo della Certificabilità dei bilanci, come disposto dalla DGRC n. 595 del 22/12/2020, al fine di migliorare ulteriormente i sistemi di rilevazione contabile ed introdurre stabilmente un sistema di controllo interno adeguato, onde garantire la Certificabilità del bilancio.” Nel BURC n° 50 del 21 luglio 2018, è stato pubblicato il nuovo decreto con la sostituzione dell’allegato A al decreto commissariale n. 22 del 16 marzo 2018, contenente la nuova programmazione delle azioni per l’attuazione del Percorso Attuativo della Certificabilità dei Bilanci delle Aziende Sanitarie (PAC), nonché delle specifiche azioni relative alla Contabilità Analitica, in base alle scadenze riportate nell’allegato A (Piano Analitico delle Azioni e Rimodulazione Scadenze), che forma parte integrante del decreto, nonché il cronoprogramma delle attività relative alla implementazione della Contabilità Analitica, secondo quanto esposto nell’allegato B del decreto, distinto per i diversi gruppi di Aziende individuati nel citato decreto commissariale n. 22 del 16 marzo 2018. Giova sin d’ora precisare che le prescrizioni dettate dalla Regione evocano irregolarità e criticità emerse anche nell’ambito delle verifiche effettuate da questo Ufficio di controllo. Invero, il rilievo attribuito dalla Regione al rispetto del percorso di certificabilità ed implementazione della contabilità economica dell’Asl rappresentano dei punti cardine delle indagini della Sezione al fine di verificare il livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati. 10
4. Dati contabili principali del conto economico dei bilanci Asl Salerno esercizi 2018, 2019, 2020. Appare utile fornire un quadro sinottico della situazione patrimoniale ed economica relativa agli esercizi oggetto della presente verifica. Come è noto, i principali documenti di sintesi contabile che discendono dalla contabilità economico-patrimoniale solo lo Stato Patrimoniale (SP) e il Conto Economico (CE). sintesi confronto per singole gestioni consuntive bilancio 2018 2019 2020 ASL Salerno 2020 2019 2018 descrizione consuntivo consuntivo consuntivo A1 contributi c/esercizio 1.903.949.655 1.878.948.755 1.848.283.955 A2 rettifica Contributi c/es per dest. investimenti -24.128.422 -17.138.981 -15.800.490 A3 utilizzo fondi per quote inutilizzate contr. vincolati es. precedenti 4.846.061 2.595.898 10.012.533 A4 ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilev. Sanitaria 101.249.580 100.725.491 99.654.080 A5 concorsi recuperi e rimborsi 6.936.858 3.977.127 2.867.649 A6 compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie (tickets) 4.827.775 8.739.116 8.561.035 A7 quota contributi in c/capitale imputata all'esercizio 17.472.544 12.827.363 12.932.432 A8 incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni A9 altri ricavi e proventi 1.075.217 1.522.653 1.434.896 TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 2.016.229.268 1.992.197.422 1.967.946.090 B1 acquisti di beni 270.472.671 271.945.702 227.130.146 B2 acquisti di servizi sanitari 1.043.750.465 1.084.748.306 1.070.917.640 B3 acquisti di servizi non sanitari 78.499.513 79.999.274 86.483.156 B4 manutenzione e riparazione (ordinaria esternalizzata) 18.341.795 19.041.566 21.452.166 B5 godimento di beni di terzi 10.848.860 10.174.451 8.871.473 B6 costi del personale 426.815.909 416.489.543 417.630.541 B7 oneri diversi di gestione 2.659.532 3.586.501 3.514.762 B8 ammortamenti 20.607.213 16.401.898 16.207.061 B9 svalutazione delle immobilizzazioni e dei crediti 7.147.721 B10 variazione delle rimanenze 3.603.818 -10.827.634 -2.916.116 B11 accantonamenti dell'esercizio 111.084.022 76.421.929 85.236.694 TOTALE COSTO DELLA PRODUZIONE 1.986.683.798 1.967.981.536 1.941.675.244 risultato della gestione caratteristica 29.545.470 24.215.886 26.270.846 C PROVENTI ED ONERI FINANZIARI -3870 -5.641 -10.883 D RETTIFICHE AL VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE E PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 2.570.531 7.235.659 6.525.624 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+C+D+E) 32.112.131 31.445.904 32.785.587 Y IMPOSTE SUL REDDITO D'ESERCIZIO 31.796.978 31.351.553 32.508.209 UTILE (PERDITA DELL'ESERCIZIO 315.153 94.351 277.378 11
5. L’attività istruttoria dell’Ufficio di controllo della Corte dei conti. Preliminarmente, si precisa che l’Ufficio del Magistrato istruttore ha proceduto all’analisi: - delle relazioni pervenute dalla ASL in riscontro alla richiesta istruttoria di questa Sezione prot. n. 4251 del 11/06/2020 (Vs. prot. n. 144129 del 13/07/2020, protocollato presso questa Sezione al n. 4786 del 13/07/2020; Vs. prot. n. 144617 del 14/07/2020, protocollato presso questa Sezione al n. 4840 del 14/07/2020; Nota del Collegio sindacale dell’Asl Salerno n. 153250 del 24/07/2020, protocollata presso questa Sezione al n. 5103 del 24/07/2020) e prot. 6543 del 19/09/2020 (Vs. Prot. 233400 del 20/11/2020, protocollato presso questa sezione al n. 7772 del 23/11/2020, Nota del Collegio sindacale dell’Asl Salerno n. 212962 del 23/10/2020, protocollata presso questa Sezione al n. 7335 del 26/10/2020); - della documentazione successivamente trasmessa alla Sezione nel corso dell’anno 2021 (Nota 194477 del 23/09/2021 del Collegio sindacale dell’Asl Salerno, protocollata presso questa Sezione al n. 10155 del 24/09/2021, relativa alle motivazioni del ritardo nell’invio del questionario dell’esercizio 2020 Asl Salerno ai sensi della Deliberazione 188/2021/INPR; Nota 232614 del 18/11/2021 del Collegio sindacale dell’Asl Salerno, protocollata presso questa Sezione al n. 12413 del 18/11/2021 relativa all’invio del questionario d’esercizio 2020 Asl Salerno ai sensi della Deliberazione 188/2021/INPR); - dei questionari relativi ai bilanci degli esercizi 2018, 2019 e 2020 e della documentazione rinvenuta nella sezione trasparenza dell’Asl Salerno relativa ai bilanci ed alla concernente documentazione accessoria per gli esercizi 2018, 2019 e 2020. A seguito dell’analisi della documentazione sopra citata, è emersa la necessità di richiedere ulteriori chiarimenti. Questa Sezione ha inviato una richiesta di integrazione istruttoria in data 27 maggio 2022, protocollata in pari data al n° 2957, nella quale, in ragione delle rilevate criticità, si invitava l’Azienda ed il Collegio sindacale, ognuno per quanto di competenza, a relazionare in merito. La sopra mentovata richiesta di integrazione istruttoria appuntava l’attenzione su talune criticità secondo quanto di seguito succintamente riportato. In relazione al questionario relativo all’esercizio 2020, inviato dal Collegio sindacale, emergono una serie di osservazioni che richiedono un approfondimento. In particolare, 12
alla domanda (11.3), ove si chiede se il Collegio sindacale abbia rilevato gravi irregolarità nell’ambito del controllo amministrativo degli atti, la risposta è stata affermativa. Al punto successivo (11.3.1) sono elencate nel dettaglio le irregolarità riscontrate, come di seguito indicato “Principali osservazioni mosse dal Collegio Sindacale nell'esercizio 2020: - Questioni contabili - Errata imputazione di costi su esercizi diversi rispetto a quello di competenza - Alcuni Costi relativi ad anni pregressi sono imputati all'esercizio 2020; - Questioni contabili - Carenze e/o irregolarità riscontrate nell'adozione dell'atto - La circolarizzazione dei debiti e dei crediti è risulta poco significativa ai fini della riconciliazione dei saldi creditori e debitori; - Questioni contrattuali - Illegittimo ricorso all'istituto della proroga contrattuale - Si ricorre alla proroga contrattuale; - Personale - Tardiva adozione dell'atto - Mancato invio dei dati relativi al Conto Annuale (anno 2019) e monitoraggio anno 2020; - Personale - Carenze e/o irregolarità riscontrate nell'adozione dell'atto - Mancato riscontro alle osservazioni del Collegio Sindacale sulle retribuzioni del personale della Dirigenza e del Comparto – anni 2018 e 2019; - Questioni contabili - Mancato rispetto di disposizioni di contenimento della spesa pubblica - Mancata redazione del piano di razionalizzazione degli immobili di proprietà e in locazione; - Personale - Mancata individuazione dei responsabili di procurato danno erariale - La segnalazione di danno erariale non consegue alla richiesta del Collegio Sindacale di invio della documentazione alla competente Procura Regionale della Corte dei conti; - Questioni contrattuali - Ritardato pagamento di fatture con conseguente aggravio di oneri - Aggravio di interessi e spese legali su ritardati pagamenti; - Personale - Carenze e/o irregolarità riscontrate nell'adozione dell'atto - Il Collegio Sindacale, relativamente alle retribuzioni anno 2020 del personale della dirigenza e del comparto, non ha potuto procedere all'approfondimento dell'esame, in quanto non ancora ricevuto le informazioni prioritarie, relative agli anni 2018 e 2019; - Personale - Mancata determinazione dei fondi annuali 2020 e mancato recupero degli sforamenti pregressi. Mancata esibizione delle relazioni tecnico-finanziarie ed illustrative sulla determinazione provvisoria dei Fondi 2019 di cui alle Delibere n. 443 e n. 444 del 15/04/2020”. 13
In ordine alla errata imputazione di costi su esercizi diversi rispetto a quello di competenza si invitava l’azienda a quantificare l’importo dettagliato delle somme relative a costi degli anni pregressi imputate all’esercizio 2020 e relazionare sul loro impatto sul risultato economico patrimoniale dell’esercizio. In relazione alla circolarizzazione dei debiti e dei crediti si chiedeva di relazionare in merito alla significatività dei risultati ottenuti. Particolare attenzione veniva, poi, riservata alle componenti positive del bilancio – conto economico ed alle componenti negative del bilancio – conto economico, con riferimento, all’acquisto di beni e servizi ed al costo del personale. Per l’esercizio 2020, in merito al costo del personale, in particolare, sulle verifiche della compatibilità dei costi connessi con la contrattazione integrativa con i vincoli di bilancio, si chiedevano chiarimenti circa la verifica dei costi della contrattazione integrativa con i vincoli di bilancio nell’anno 2020 e quelli derivanti dalle norme di legge. Dalla analisi delle macro-voci di bilancio 2018 - 2020 emergevano differenze di valori contabili nella nota integrativa al bilancio 2018. Si chiedevano chiarimenti circa la valutazione del raggiungimento degli obiettivi di smaltimento delle liste d’attesa ai sensi del Piano Nazionale del Governo delle Liste di Attesa 2019/2021 ed eventuali provvedimenti correlati al mancato conseguimento degli stessi. Informazioni, venivano richieste anche in tema di terreni e fabbricati di proprietà dell’Azienda ed in relazione ai fabbricati utilizzati con contratti di locazione passiva da parte dell’Azienda. Si invitava, poi, l’Azienda ad esplicare le ragioni del mancato adempimento, alla data della citata integrazione istruttoria, della pubblicazione nella sezione trasparenza del sito dell’Asl Salerno della Delibera n. 97/2019 (ex art.1, co. 170, l.266/2005 e art. 1, co. 7, d.l.174/2012) della Sezione regionale di controllo per la Campania della Corte dei conti. Infine, si invitava l’Azienda a relazionare circa i rapporti con la regione Campania. 6. LE RISULTANZE ISTRUTTORIE La sopra mentovata richiesta istruttoria veniva riscontrata dalla Giunta regionale della Campania – Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale – in data 1 giugno 2022 con nota 0288084, protocollata in pari data presso questa Sezione, che la riceveva per conoscenza, al n° 3033, con cui la Regione 14
chiedeva all’Asl Salerno di relazionare analiticamente, nei tempi dovuti, sulle misure correttive intraprese e finalizzate alla risoluzione delle irregolarità riscontrate. In relazione alla richiesta istruttoria di questa Sezione prot. 2957 del 27 maggio 2022, l’Asl Salerno rispondeva con invio di documentazione prot. 139520 in data 28 giugno 2022, protocollata presso questa Sezione al n° 3371 in pari data. L’Azienda concludeva con la richiesta di una proroga di ulteriori 20 giorni per poter rispondere adeguatamente agli ulteriori aspetti evidenziati in sede istruttoria, precisando che i direttori delle strutture interessate erano già stati sollecitati all’adempimento. In data 1° luglio 2022, il Magistrato istruttore, concedeva la proroga di giorni 20, come richiesta con nota n. 139520 del 28 giugno 2022, a mezzo posta certificata inviata tramite il Direttore della Sezione regionale di Controllo della Corte dei conti, alla posta certificata della Direzione generale dell’Asl Salerno. Il termine richiesto dall’Asl Salerno e concesso dal Magistrato istruttore è decorso senza che siano pervenuti ulteriori riscontri documentali da parte dell’Azienda ovvero dal Collegio sindacale. A seguito dell’ordinanza presidenziale n. 59 del 2022 di convocazione della Sezione per l’adunanza pubblica del 17 novembre 2022 perveniva alla sezione una comunicazione del Collegio sindacale del 3 novembre 2022, prot.7641, con la quale il Presidente del Collegio sindacale dell’Asl Salerno specifica che il Collegio è stato costituito in data 25 luglio 2022 con deliberazione del Direttore Generale n° 967 e si è insediato in data 1 agosto 2022, relazionando che il precedente Collegio, in carica dal 31 gennaio 2019, aveva cessato di svolgere le sue funzioni in data 15 marzo 2022, per l’avvenuta scadenza dell’incarico triennale e della prorogatio legale di 45 gg. In ragione di tali accadimenti, l’Azienda sarebbe restata senza Collegio sindacale dal 16 marzo 2022 al 31 luglio 2022. A seguito della nomina, il Collegio avrebbe prontamente esaminato, con verbale n° 2 del 8 agosto 2022, la richiesta istruttoria della Sezione, e che per mero disguido tale verbale non sarebbe stato trasmesso alla Sezione. Tra gli allegati inviati è compreso il verbale citato, con cui si chiede all’Azienda una copia della relazione trasmessa dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti. Il Collegio conclude indicando che sarebbe già stata programmata una riunione al fine di deliberare il dovuto riscontro alle richieste della Sezione ed all’accluso deferimento. In data 10 novembre 2022 venivano protocollate presso questa Sezione al n° 8061 memorie inviate dal Collegio Sindacale dell’ASL Salerno a seguito dell’Ordinanza Presidenziale di deferimento n. 59 del 2022 di questa Sezione. 15
Tali ultime memorie (del 10 novembre 2022) sono composte da diversi documenti: - Comunicazione del 9 novembre 2022, dal Dipartimento Governo Clinico Asl Salerno a vari Organi dell’Asl tra cui il Collegio con cui si chiarisce che verrà dato impulso all’implementazione della contabilità analitica nella gestione ALPI. - Estratto del verbale del Collegio inviato alla U.O.C. Gestione Flussi Finanziari ed Economico Gestionali, avente ad oggetto la circolarizzazione dei crediti e dei debiti al 31/12/2020, in cui si evidenzia la risposta all’Azienda in merito alla richiesta di quest’ultima di procedere a nuove estrazioni al fine della procedura di circolarizzazione. - Relazione del Collegio sindacale in merito alle diverse criticità emerse a seguito del procedimento istruttorio e sfociate nell’ordinanza n. 59 del 2022 di questa Sezione. In merito alla relazione del Collegio, si riporta nuovamente, in parte, quanto già espresso con la comunicazione inviata dal Collegio in data 3 novembre 2022 e protocollata in pari data al n° 7641, con riferimento alle date di insediamento del Collegio, costituitosi il 25 luglio 2022 ed insediatosi il 1° agosto 2022, con indicazione dell’evenienza che il precedente Collegio, in carica dal 2019, aveva cessato le sue funzioni in data 15 marzo 2022, per l’avvenuta scadenza dell’incarico triennale e della sua prorogatio legale di 45 gg., con conseguente indicazione che l’Asl Salerno sarebbe restata priva di Organo di controllo per il periodo dal 16 marzo 2022 al 31 luglio 2022, e che le richieste istruttorie della Corte sarebbero state portate a conoscenza dei componenti del Collegio solo in data 1 agosto 2022. A seguito della nomina, il Collegio avrebbe prontamente esaminato, con verbale n 2 del 8 agosto 2022, la richiesta istruttoria della Sezione, e che per mero disguido tale verbale non sarebbe stato trasmesso alla Sezione. In via preliminare in merito alla risposta contenuta nelle memorie del Collegio, la Sezione osserva quanto segue. Occorre, in primis, rilevare che dalla data di insediamento del “nuovo” Collegio alla data del 28 ottobre 2022, data del deferimento, sono trascorsi quasi 3 mesi. Pur considerando i rallentamenti dovuti al periodo agostano caratterizzato dall’assenza per ferie di parte del personale, si ritiene che il tempo trascorso dalla data dell’insediamento e della conoscenza dell’istruttoria in corso da parte del Collegio (vedi verbale 2 allegato dal Collegio Stesso) e la data del Deferimento, sia da considerare più che adeguata per poter relazionare in merito alle richieste istruttorie formulate dalla Sezione, tanto più che le stesse erano parte di un percorso istruttorio già instaurato a far data dall’anno 2020. 16
Occorre, altresì, rilevare che la figura del Presidente del Collegio è la medesima del precedente Collegio sindacale in carica. Tale continuità non può non essere considerata al fine di valutare la celerità, ovvero un adeguato tempismo nelle risposte del Collegio alle richieste istruttorie formulate. La Sezione non può non considerare che il procedimento istruttorio in oggetto ha radici lontane, e riguarda indagini da parte di codesta Sezione che sono cominciate già nell’anno 2015, e che di fatto hanno avuto come epilogo la Delibera n. 97 del 2019. La circostanza che molte criticità evidenziate siano già state indicate, unita alla evenienza che il presente procedimento istruttorio successivo prende forma a partire dalle istruttorie del 2020 fino alla seconda integrazione istruttoria del 27 maggio 2022, fa apparire alquanto dubbio che l’attuale Collegio sindacale, il cui Presidente, peraltro, era lo stesso del cessato Collegio, non fosse a conoscenza delle importanti criticità evidenziate, per le quali il Deferimento può essere considerato come un conclusivo compendio. Inoltre, le memorie, dovrebbero rappresentare un momento di conclusione del procedimento istruttorio, con cui l’Ente deferito fornisce delle precisazioni utili al fine di una integrazione ed un perfezionamento di questi. In tale peculiare situazione, tuttavia, le Memorie possono essere considerate, sostanzialmente, come l’unica risposta fornita dal Collegio, successiva al deferimento. Tale comportamento non può essere considerato dalla Sezione adeguatamente collaborativo. Infine, sebbene il Collegio sindacale abbia evidenziato rilievi importanti nel corso degli esercizi oggetto di controllo, non può non rilevarsi che, la comunicazione della assenza del Presidente del Collegio sindacale alla adunanza pubblica, rappresenta un vulnus che ha effetti sulla integrità e la completezza del contraddittorio, anche in considerazione della peculiarità delle circostanze che si sono verificate in merito ai ritardi delle risposte ed alla condizione di “vacatio” dell’Organo di controllo nell’Asl Salerno. A seguito dell’Ordinanza di Deferimento n. 59 del 2022, l’ASL Salerno presentava copiose memorie in relazione a vari punti di criticità evidenziati nell’ambito del suddetto Deferimento, mediante invio di memorie in data 11 novembre 2022, protocollo n° 8140. Preliminarmente si osserva che molti allegati sono delle copie di comunicazione tra i diversi Uffici dell’Ente, questa Corte considera le risposte pervenute necessariamente nella loro unitarietà, pur se provenienti da Uffici diversi. A tal proposito non si può non notare un sostanziale disordine delle risposte, a volte date più sulla base delle attività istituzionali svolte dai singoli Uffici che in base alle specifiche richieste istruttorie della 17
Sezione. Non può non rilevarsi una certa criticità nel coordinamento non adeguato nel relazionare in base alle richieste effettuate. Nella nota 231106 del 11 novembre 2022, la Direzione Generale dell’Asl Salerno, premette che l’insediamento della stessa è avvenuto il 9 agosto 2022, ed invia una serie di relazioni con ulteriori chiarimenti ricevuti dalle UU.OO. Aziendali, indicando il seguente elenco: - Prot. 229804 del 9/11/22, a firma del Direttore UOC Serv. Gest. Economico Finanziaria; - Prot 228829 del 8/11/2022 a firma del Direttore UOC Acquisizione beni e Servizi; - Prot 228576 del 8/11/2022 a firma del Direttore UOC Tecnico Patrimoniale; - Prot. 229803, 229579,229344 del 9/11/2022 a firma del Dir. UOSD Esame e Valutazione liste d’attesa; - Prot. 229757 del 9/11/2022 a firma del Dirigente UOSD Monitoraggio e Controllo SDO; - Prot 288741 del 8/11/2022 a firma del Coordinatore UOC GRU. 7. CONSIDERAZIONI. Si procede, quindi, di seguito alla analisi delle risposte fornite dalla Azienda e dal Collegio Sindacale. In primo luogo, appare opportuno richiamare il quadro sinottico della situazione patrimoniale ed economica relativa agli esercizi oggetto della presente verifica (già indicato al paragrafo 4 della presente delibera) che per mera comodità espositiva si riporta di seguito. 18
sintesi confronto per singole gestioni consuntive bilancio 2018 2019 2020 ASL Salerno 2020 2019 2018 descrizione consuntivo consuntivo consuntivo A1 contributi c/esercizio 1.903.949.655 1.878.948.755 1.848.283.955 A2 rettifica Contributi c/es per dest. investimenti -24.128.422 -17.138.981 -15.800.490 A3 utilizzo fondi per quote inutilizzate contr. vincolati es. precedenti 4.846.061 2.595.898 10.012.533 A4 ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilev. Sanitaria 101.249.580 100.725.491 99.654.080 A5 concorsi recuperi e rimborsi 6.936.858 3.977.127 2.867.649 A6 compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie (tickets) 4.827.775 8.739.116 8.561.035 A7 quota contributi in c/capitale imputata all'esercizio 17.472.544 12.827.363 12.932.432 A8 incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni A9 altri ricavi e proventi 1.075.217 1.522.653 1.434.896 TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 2.016.229.268 1.992.197.422 1.967.946.090 B1 acquisti di beni 270.472.671 271.945.702 227.130.146 B2 acquisti di servizi sanitari 1.043.750.465 1.084.748.306 1.070.917.640 B3 acquisti di servizi non sanitari 78.499.513 79.999.274 86.483.156 B4 manutenzione e riparazione (ordinaria esternalizzata) 18.341.795 19.041.566 21.452.166 B5 godimento di beni di terzi 10.848.860 10.174.451 8.871.473 B6 costi del personale 426.815.909 416.489.543 417.630.541 B7 oneri diversi di gestione 2.659.532 3.586.501 3.514.762 B8 ammortamenti 20.607.213 16.401.898 16.207.061 B9 svalutazione delle immobilizzazioni e dei crediti 7.147.721 B10 variazione delle rimanenze 3.603.818 -10.827.634 -2.916.116 B11 accantonamenti dell'esercizio 111.084.022 76.421.929 85.236.694 TOTALE COSTO DELLA PRODUZIONE 1.986.683.798 1.967.981.536 1.941.675.244 risultato della gestione caratteristica 29.545.470 24.215.886 26.270.846 C PROVENTI ED ONERI FINANZIARI -3870 -5.641 -10.883 D RETTIFICHE AL VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE E PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 2.570.531 7.235.659 6.525.624 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+C+D+E) 32.112.131 31.445.904 32.785.587 Y IMPOSTE SUL REDDITO D'ESERCIZIO 31.796.978 31.351.553 32.508.209 UTILE (PERDITA DELL'ESERCIZIO 315.153 94.351 277.378 Dalla analisi della su estesa tabella si evince che l’azienda consegue un utile d’esercizio per tutti e tre i periodi d’imposta considerati. La Sezione deve rilevare, tuttavia, che il citato conseguimento dell’utile di esercizio è stato influenzato, in particolare, dall’incremento della contribuzione in conto esercizio, proveniente dal bilancio regionale. Si rileva, invero, una tendenza crescente dei contributi in conto esercizio, cui corrisponde un correlato incremento del valore della produzione. 19
La differenza tra il valore della produzione e il costo della produzione è il primo risultato intermedio che compare nel Conto Economico e rappresenta il risultato più importante poiché fornisce informazioni sulla efficienza di tutta la gestione aziendale, caratteristica ed accessoria, ordinaria e straordinaria, ad eccezione della sola gestione finanziaria. La sotto estesa tabella rappresenta un raffronto di tutte le voci di entrata di conto economico componenti il valore della produzione tra gli esercizi 2018, 2019, 2020. Risulta evidente una crescita complessiva del valore della produzione nel triennio, che incrementa di euro 24.251.332 dal 2018 al 2019, e di euro 24.031.846 dal 2019 al 2020. Tuttavia, tale incremento (del valore della produzione) inteso come componente di entrata totale al fine della determinazione del risultato della gestione caratteristica, è composto nella sua interezza dall’incremento nel corso degli esercizi considerati della voce A1 relativa ai “contributi in conto esercizio”. I grafici che seguono indicano rispettivamente il trend di incremento della voce A1 relativa ai contributi in conto esercizio e l’incremento delle entrate totali (somma delle voci da A1 ad A9) della gestione tipica. Dall’analisi delle dinamiche indicate, è agevole individuare una sostanziale coincidenza della crescita delle due curve. La voce A1 relativa ai contributi in conto esercizio subisce un incremento pari ad euro 30.664.800 dal 2018 al 2019, e pari a euro 25.000.900 dal 2019 al 2020. Anche considerando le variazioni relative alla gestione straordinaria, il cui risultato “positivo” è in diminuzione dal 2019 al 2020, la riduzione della perdita dal 2019 al 2020 della gestione finanziaria appare relativo all’aumento dell’utile, che passa da euro 94.351 nel 2019 ad euro 315.153 nel 2020. Tale incremento, come del resto l’intero importo dell’utile di esercizio, appare sostanzialmente assorbibile nella sua interezza dall’aumento dei contributi in conto esercizio nello stesso intervallo di tempo considerato. Nell’ultima nota inviata dall’ASL Salerno (11.11.2022), non riceve alcuna evidenziazione il fenomeno della crescita dei contributi in conto esercizio per gli anni 2018, 2019 e 2020, con un utile d’esercizio sostanzialmente invariato o, comunque, poco significativo, per cui valgono le considerazioni espresse in fase istruttoria e di deferimento, ove si evidenzia che, a fronte di contributi in conto esercizio crescenti, non vi è una corrispondente razionalizzazione sul versante della componente dei costi della gestione caratteristica. In sede di adunanza pubblica il Dirigente amministrativo UOC Gestione Economica Finanziaria riferisce che “l’Azienda è in utile dall’esercizio 2013 ed, a seguito della 20
delibera n.97/2019 della Corte dei Conti, hanno introdotto l’inventario fisico per ogni singolo reparto”. CONTRIBUTI E RICAVI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA ASL SALERNO ANNI 2018, 2019, 2020 2018 2019 2020 Descrizione consuntivo consuntivo consuntivo A1 contributi c/esercizio 1.848.283.955 1.878.948.755 1.903.949.655 rettifica Contributi c/es per A2 dest. Investimenti -15.800.490 -17.138.981 -24.128.422 utilizzo fondi per quote inutilizzate contr. vincolati A3 es. precedenti 10.012.533 2.595.898 4.846.061 ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a A4 rilev. Sanitaria 99.654.080 100.725.491 101.249.580 A5 concorsi recuperi e rimborsi 2.867.649 3.977.127 6.936.858 compartecipazione alla spesa per prestazioni A6 sanitarie (tickets) 8.561.035 8.739.116 4.827.775 quota contributi in c/capitale A7 imputata all'esercizio 12.932.432 12.827.363 17.472.544 incrementi delle immobilizzazioni per lavori A8 interni A9 altri ricavi e proventi 1.434.896 1.522.653 1.075.217 TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 1.967.946.090 1.992.197.422 2.016.229.268 Elaborazione Cdc 21
Elaborazione Cdc Elaborazione Cdc La destinazione dell’utile d’esercizio 2020 dell’Asl Salerno, (in base alle indicazioni della delibera della Regione di approvazione con indicazioni del bilancio, cfr. par 3 della presente delibera), ad incremento del patrimonio netto, alla luce delle osservazioni effettuate sull’incremento dei contributi in conto esercizio tra i diversi esercizi considerati (voce A1 conto economico), si sostanzierebbe in un finanziamento indiretto da parte della Regione al patrimonio netto dell’Asl Salerno, avendo la Regione indicato di destinare l’utile d’esercizio a “riserve patrimoniali”, il cui utilizzo è subordinato all’emanazione di specifiche disposizioni da parte della Giunta Regionale. 22
Sempre in tema di rapporti con la Regione, con particolare riferimento alle prescrizioni in sede di approvazione dei bilanci d’esercizio, in ordine alla errata imputazione di costi su esercizi diversi rispetto a quello di competenza, in sede istruttoria si chiedeva all’azienda di quantificare l’importo dettagliato delle somme relative a costi degli anni pregressi imputate all’esercizio 2020 e di relazionare sul loro impatto sul risultato economico patrimoniale dell’esercizio. L’Azienda ribadiva le attività poste in essere nel triennio in esame: adozione del regolamento delle determine dirigenziali che, per la parte che riguarda la liquidazione delle fatture, ha imposto l’aggancio obbligatorio ordine/Bolla/Fattura, che consente la giusta imputazione dei costi e il rispetto del principio di competenza in quanto il costo viene addebitato all’esercizio competente in base alla data della bolla e consente la determinazione dei “Debiti per fatture da ricevere”; adozione del work flow per la liquidazione delle fatture con l’aggancio ordine-bolla-fattura; invito tempestivo ai centri di costo (n. 12 Presidi Ospedalieri, n. 13 Distretti Sanitari, Dipartimento di Salute Mentale, Dipartimento di Prevenzione, Dipartimento delle Dipendenze e Funzioni Centrali) a realizzare le azioni propedeutiche alla chiusura di bilancio d’esercizio, necessarie per il rispetto del principio della competenza economica; attestazione dei Direttori dei Macrocentri dell’avvenuto rispetto del principio della competenza economica e della insussistenza dei debiti fuori bilancio; rilevazione in contabilità delle scritture di assestamento riguardanti la voce “Accantonamenti dell’esercizio”, a titolo di esempio nel 2020 sono incrementati di euro 34.662.093,22 (+45,36%), in parte per gli accantonamenti Covid-19, per euro 18.198.704,99 ed in parte come frutto delle comunicazioni sia con i macrocentri periferici; Adozione della procedura PAC, con il piano dei controlli aziendali adottato con delibera n° 485 del 18/05/2017. In particolare, l’Azienda ribadiva “che le suddette azioni, atte a contenere il sorgere di rilevazioni contabili imputabili alla voce straordinaria “Sopravvenienze Passive”, hanno prodotto risultati rilevanti in particolare nel 2020 il cui importo della voce di bilancio EA0440 è pari a euro 0,574 milioni, con una riduzione rispetto al 2019 di -52,6%, una riduzione rispetto al 2018 di -54,8% e una riduzione rispetto al 2015 di -94,5%.” L’Ente forniva anche delle tabelle dimostrative della riduzione del fenomeno delle sopravvenienze passive. Si rileva la riduzione del fenomeno, in termini assoluti, dall’esercizio 2015 all’esercizio 2020. L’azienda specifica che le azioni intraprese finalizzate alla progressiva eliminazione del sorgere di rilevazioni contabili imputabili alle voci straordinarie sarà accelerata, per i 23
prossimi esercizi contabili, a partire dal 2022, da ulteriori novità che potranno essere d’aiuto per la corretta imputazione contabile: “Con il passaggio al nuovo software amministrativo-contabile SIAC/SAP, l’azienda ha implementato tutto il ciclo contabile MM (Material Management, cioè gestione del settore logistico aziendale, magazzino e vendita) nelle sue diverse fasi: contratto, ordine, bolla/ricevimento e fattura. In particolare, il costo dei beni e servizi è imputato all’esercizio di competenza nel momento del ricevimento del bene/servizio attraverso i carichi/scarichi di magazzino e l’acquisizione delle prestazioni di servizio (…) dal 1° gennaio 2021, è partito l’obbligo (che era già previsto per l’acquisto di beni) di effettuare gli ordini in NSO anche per i servizi, ai sensi del D.M. del Ministero dell’Economia e Finanze del 7 dicembre 2018 e sono state definite le “modalità e i tempi per l’attuazione delle disposizioni in materia di emissione e trasmissione dei documenti attestanti l’ordinazione degli acquisti di beni e servizi effettuata in forma elettronica da applicarsi agli enti del Servizio Sanitario Nazionale, ai sensi dell’articolo 1, comma 414, della legge 27 dicembre 2017, n. 205”.” La Sezione rileva che le risposte fornite dall’Azienda sono da ritenersi parzialmente esaustive. La rappresentazione contabile della riduzione del fenomeno fornita dall’ASL può ritenersi adeguata. Permangono, tuttavia, delle perplessità in ragione di quanto evidenziato in sede istruttoria, in particolare nelle osservazioni contenute nelle relazioni del Collegio sindacale relative alla imputazione all’esercizio 2020 di alcuni costi relativi ad anni pregressi. Inoltre, per quanto riguarda le spese per il personale si rileva la mancata determinazione dei fondi relativi all’anno 2020, il mancato recupero degli sforamenti pregressi in relazione alle spese per il personale e la mancata esibizione delle relazioni tecnico-finanziarie ed illustrative sulla determinazione provvisoria dei Fondi 2019 di cui alle Delibere n. 443 e n. 444 del 15/04/2020. Pertanto, la Sezione ritiene che, nonostante i progressi generali evidenziati dall’Asl sul fronte della riduzione del fenomeno delle sopravvenienze ed in generale sulla gestione straordinaria, non sia stata fornita una risposta analitica circa il superamento delle singole criticità in relazione alle osservazioni formulate nei verbali (anche recenti del Collegio sindacale). Il Collegio sindacale nella ultima memoria inviata rappresenta che “… tale criticità si sia fortemente attenuata sia rispetto agli anni precedenti, sia in relazione all’ingente massa documentale”. La Sezione nel prendere atto del miglioramento, peraltro già indicato, rappresenta il permanere della rilevata criticità e manifesta l’esigenza di effettuare un puntuale 24
monitoraggio del fenomeno che l’ASL Salerno avrà cura di operare e precisa che le risultanze del citato monitoraggio saranno oggetto di verifiche nei successivi cicli di bilancio. In relazione alle criticità rilevate in merito alla circolarizzazione dei crediti, in sede di integrazione istruttoria, la Sezione formulava le seguenti richieste. Nell’ambito delle verifiche del Collegio sindacale dell’Asl Salerno sulla riconciliazione dei rapporti di credito e di debito intercorrenti con i soggetti terzi a seguito delle operazioni di circolarizzazione sul bilancio d’esercizio 2020, l’Organo di revisione riferisce che (23.1) “il Collegio ha indicato i nominativi di n. 60 Crediti ed altrettanti Debiti, ma le poche risposte pervenute al G.E.F.F., sono risultate inferiori al 15%, per cui la circolarizzazione è stata ritenuta priva di effetti significativi”. Alla domanda 24.1, ove si chiede se esistano significativi contenziosi su crediti o debiti aziendali, il Collegio sindacale evidenzia che: “Tra i crediti non riconciliati risulta in contenzioso la Casa di Cura Cobellis Luigi per € 999,696,82. (Si rimanda a quanto riportato nella N.I.)”. La Sezione rileva che l’attività di “circolarizzazione”, intesa come conferma esterna della presenza di una posizione debitoria o creditoria, rappresenta un adempimento fondamentale ai fini dell’attendibilità delle risultanze contabili dell’Azienda. La ratio di tale operazione, infatti, è quella di accertare che i valori esposti in bilancio afferenti a specifiche poste dello Stato Patrimoniale siano veritieri ed attendibili. Pertanto, una condizione necessaria affinché i dati iscritti nei bilanci aziendali possano essere considerati attendibili è che venga effettuata una efficace attività di conciliazione tra i debiti e i crediti intercorrenti con la Regione e con gli altri enti del SSN. Tale operazione di circolarizzazione investe anche i rapporti intercorrenti con altri enti pubblici e con soggetti privati. L’Azienda, circa la significatività dei risultati della circolarizzazione in relazione alle situazioni creditorie e debitorie, riporta nella risposta in sede istruttoria, ampi stralci ed estratti dalle note integrative ai bilanci d’esercizio relativi al 2018, 2019 e 2020. In ordine al fenomeno della circolarizzazione dei crediti e dei debiti ed al suo stato di avanzamento, si sottolinea che l’obiettivo di tali procedure è quello di acquisire elementi probativi attendibili sulla sussistenza effettiva della massa dei crediti e dei debiti da iscrivere in bilancio. L’obiettivo della revisione è quello di acquisire sufficienti ed appropriati elementi probativi che diano la ragionevole sicurezza al revisore che il bilancio non contenga errori significativi. Gli elementi probativi vengono acquisiti dal revisore mediante lo svolgimento di procedure di valutazione del rischio, procedure di 25
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