Relazione sulla Performance per l'anno 2018 - ARPA ...
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Relazione sulla Performance per l’anno 2018 art. 10, comma 1, lettera b) del D.Lgs. 150/2009 e s.m.i. Direzione Generale Approvato con Decreto del Direttore Generale di ARPA Lombardia n.387 del 26/06/2019 giugno 2019 1
ARPA Lombardia Agenzia Regionale per l’Ambiente della Lombardia Direzione Generale Via Rosellini, 17 20124 Milano Italy Tel. +39 02 69 666 1 www.arpalombardia.it Redazione a cura della U.O. Sistemi di Gestione: Felice Pocchiari Luciano De Amici Approvazione finale Direttore Generale: Fabio Carella Validazione Nucleo di Valutazione delle Performance 2
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Sommario 1. PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE .......................................................................... 4 2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI ....................................................................................................................... 5 2.1. I principali fattori di pressione regionali ..............................................................5 2.2 Il contesto esterno di riferimento ........................................................................6 2.2.1 Il Contesto a livello nazionale ................................................................................ 6 2.2.2 Il Contesto a livello regionale ................................................................................ 6 2.3 Il contesto SNPA e gli adeguamenti operativi .......................................................8 2.3.1 Linee di sviluppo del SNPA ed interazione con le attività strategiche di ARPA Lombardia .... 8 2.3.2: Azioni di omogeneizzazione tecnica del Sistema e ruolo di ARPA Lombardia ................... 9 2.3.3 Ricadute sugli strumenti di gestione di ARPA Lombardia ............................................ 10 2.4 La gestione dei mutamenti ................................................................................ 11 3. L’AMMINISTRAZIONE .............................................................................................. 13 3.1 La struttura organizzativa ................................................................................. 13 3.2 Come opera ARPA.............................................................................................. 14 3.3 Le risorse umane .............................................................................................. 16 3.3.1 Pari opportunità e bilancio di genere..................................................................... 18 3.4 La dimensione economico finanziaria ................................................................. 20 4. OBIETTIVI STRATEGICI E RISULTATI RAGGIUNTI .................................................... 24 4.1 Attività istituzionale realizzata nel 2018................................................................. 24 4.1.1 Controlli .......................................................................................................... 24 4.1.2 Monitoraggi...................................................................................................... 26 4.1.3 Monitoraggio del rischio naturale ........................................................................ 28 4.1.4 L’attività analitica svolta dal laboratorio ................................................................ 29 4.2 Il raggiungimento degli obiettivi ............................................................................ 30 4.2.1 Performance Organizzativa: .................................................................................. 30 4.2.2 Performance Individuale: ..................................................................................... 31 4.2.3 Fonte del dato .................................................................................................... 32 4.2.4 Grado di raggiungimento degli obiettivi................................................................... 32 5. IL PROCESSO DI REDAZIONE DELLA RELAZIONE SULLA PERFORMANCE .................... 33 6 L’ALBERO DELLA PERFORMANCE ............................................................................... 34 6.1 Modifiche degli obiettivi in corso d’opera................................................................ 36 6.2 Punti di forza e debolezza del ciclo di gestione della performance ........................... 36 6.3 Rendicontazione delle attività dell’albero delle performance ................................... 37 6.3.1 Acronimi.......................................................................................................... 44 pag. 3 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 1. Presentazione della Relazione La presente Relazione sulla Performance è redatta ai sensi del D.lgs. 150/2009 e s.m.i. e costituisce strumento conclusivo del ciclo di gestione della performance per l’anno 2018, sulla base del quadro definito dal “Piano della Performance per gli anni 2018-2020” (adottato con DDG n° 56 del 30/01/2018); quest’ultimo documento è reperibile sul sito istituzionale dell’Agenzia all’indirizzo: http://www.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/trasparenza/dati_trasparenza/Pi ano%20delle%20Performance%202018-2020.pdf La relazione della performance è stata strutturata in ossequio alle linee guida fornite da: 1) Linee Guida CIVIT -delibera della Presidenza del consiglio dei Ministri n°. 5/2012 2) Linee guida per la Relazione annuale sulla performance -Dipartimento della funziona Pubblica LG n° 3 del nov. 2018 e si configura come un documento snello e facilmente comprensibile atto a rendicontare le attività descritte analiticamente all’interno del “Programma annuale di lavoro 2018” adottato con delibera CDA n. V/76 del 28.11.2017 redatto in linea con gli indirizzi della Giunta Regionale. La relazione persegue le finalità: • di miglioramento gestionale, grazie al quale l’amministrazione potrà riprogrammare obiettivi e risorse tenendo conto dei risultati ottenuti nell’anno precedente e migliorando progressivamente il funzionamento del ciclo della performance; • di accountability, attraverso il quale l’amministrazione rendiconta a tutti gli stakeholder, interni ed esterni, i risultati ottenuti nel periodo considerato e gli eventuali scostamenti – e le relative cause – rispetto agli obiettivi programmati. In questa prospettiva, saranno privilegiati i principi di sinteticità, chiarezza espositiva, comprensibilità, anche facendo ampio ricorso a rappresentazioni grafiche e tabellari dei risultati per favorire una maggiore leggibilità delle informazioni. Il documento è ispirato ai principi di trasparenza, intellegibilità, veridicità e verificabilità dei contenuti, e contiene informazioni di carattere economico- pag. 4 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 finanziario in ossequio ai principi contabili definiti nell’Allegato 1, del D.lgs. n. 91/2011 Disposizioni sull’armonizzazione e l’adeguamento dei sistemi contabili. 2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni In questa sezione vengono esposti i risultati della performance raggiunti dall’Agenzia rispetto alla programmazione, contestualizzandoli in ragione dei fattori esterni intervenuti nel corso dell’anno. Rispetto alle attività programmate nel Piano delle performance 2018-2020, sono intervenuti nel corso dell’anno fattori esterni che hanno influenzato la gestione, come di seguito sinteticamente e partitamente evidenziati. 2.1. I principali fattori di pressione regionali I principali fattori di pressione (al 31/12/2018) IL TERRITORIO e GLI INDICI di PRESSIONE AMBIENTALE 23.861 km quadrati di territorio monitorato. • montuoso per il 42% del territorio • collinare per IL 13% del territorio • pianeggiante per il 45% del territorio 10 milioni di abitanti (16% della popolazione italiana) 1.527 comuni 420,6 (Abitanti/Kmq), • 4.992 Km di fiumi monitorati + 50 laghi 40.000.000 di presenze turistiche (2017) 74.501 aziende agricole, zootecniche e forestali 27 milioni di capi avicoli 1.604.620 capi bovini 3.809.192 capi suini 466,7 kg/abitante di rifiuti urbani pro- capite per anno (2016) 16.800.724 tonnellate di rifiuti speciali Aziende con Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) 1.949 Aziende a Rischio di Incidente Rilevante (RIR) 285 Aziende industriali (no aziende di costruzione edilizia) 84.125 Aziende registrate alla Camera di commercio (3° trim 2018) 961.552 pag. 5 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 2.2 Il contesto esterno di riferimento Il 2018 è stato caratterizzato da forti innovazioni sia livello nazionale che regionale descritti nei paragrafi seguenti. 2.2.1 Il Contesto a livello nazionale Con l’avvio dell’operatività della nuova L. 132/2016 di istituzione del Sistema a rete per la protezione dell’ambiente (SNPA), nel 2018 il sistema ha impostato e sviluppato iniziative significative per implementare, pur nelle more dei provvedimenti legislativi attuativi che daranno sostanza alla visione del legislatore, le prime azioni di convergenza delle Agenzie Ambientali e dell’ISPRA verso una logica di Sistema. In questa direzione è da considerare l’approvazione di documenti di riferimento preparatori alle azioni di supporto che, ai sensi dell’art. 9 della L. 132/2016, il Consiglio del SNPA dovrà offrire al Governo nella predisposizione dei provvedimenti attuativi della legge, e l’approvazione del Programma triennale 2018-2020 del SNPA (deliberazione n° 33 del 4/4/2018), quale primo strumento volontario di indirizzo del Sistema. Quanto sopra riportato in anticipazione del Piano che dovrà essere definito dal MATTM (art. 13 della L. 132/2016). Attraverso tale deliberazione il Sistema si pone obiettivi quali-quantitativi comuni per l’erogazione di 16 prestazioni di particolare rilievo e priorità, quale prima e volontaria azione per l’attuazione, sull’intero territorio nazionale, dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Tecniche Ambientali (LEPTA), cuore della L. 132/2016. Il documento approvato dal Sistema diviene anche, di conseguenza, un documento di orientamento delle Agenzie per la proposizione, a propri organi di governo a livello regionale, dei propri piani e programmi di lavoro. 2.2.2 Il Contesto a livello regionale In ARPA Lombardia si è proceduto ad aggiornare sulla base delle leggi: L.R. 38/2015, LR. 15/2017 e LR 28/2017 ed in attuazione della L. 132/2016, la legge istitutiva, semplificandone la governance e sostituendo il precedente Consiglio di Amministrazione con un Presidente, amministratore unico che ne assume i relativi poteri e rimodulandone i compiti come segue: pag. 6 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 • le competenze del Presidente sono state ridefinite ed integrate, alla luce dell’abrogazione del Consiglio di Amministrazione; • è stato istituito un Comitato di indirizzo con funzioni di programmazione e verifica dei risultati dell’Agenzia. Il Comitato è composto da: - l’Assessore regionale competente in materia di ambiente, con funzioni di Presidente; - l’Assessore regionale competente in materia di sanità; - il Presidente dell’Unione delle Provincie Lombarde, (UPL); - il Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Lombardia, (ANCI); - un rappresentante delle associazioni ambientaliste; - un rappresentante delle associazioni delle imprese esercenti attività produttive. Modello dei nuovi stakeholder dopo la modifica della legge istitutiva di ARPA pag. 7 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 2.3 Il contesto SNPA e gli adeguamenti operativi Nel corso del 2018 è proseguito il lavoro nel SNPA per la predisposizione di strumenti utili per i futuri sviluppi normativi, visto il ruolo che è riservato al Sistema in tale contesto, e per perseguire, sul piano operativo, gli obiettivi di omogeneizzazione tecnica essenziali per un corretto ed uniforme esercizio delle proprie attività sull’intero territorio nazionale. Ciò ha inciso, naturalmente, su molti aspetti della vita dell’Agenzia e si rende di conseguenza opportuno delineare le principali logiche ed azioni di Sistema sviluppate nel corso del 2018. 2.3.1 Linee di sviluppo del SNPA ed interazione con le attività strategiche di ARPA Lombardia Fra gli adempimenti previsti della legge vi è l’adozione di un Catalogo Nazionale dei Servizi, unitamente alla definizione dei LEPTA (Livelli Essenziali delle Prestazioni Tecniche Ambientali) e dei criteri di finanziamento per il raggiungimento di questi ultimi. Il complesso delle Agenzie e dell’ISPRA, già prima della approvazione della L. 132/2019, ha promosso valutazioni e studi finalizzati a creare il substrato tecnico e, non di meno, culturale, per lo sviluppo dei LEPTA. Rappresentativo di queste attività è il “Documento istruttorio ai fini della determinazione dei LEPTA” approvato dal Consiglio del SNPA il 9 gennaio 2018, trasmesso al MATTM quale “documento propedeutico alla definizione dei LEPTA” (cfr). L’elaborazione del documento ha permesso di mettere a fuoco, comunque, gli elementi principali del percorso necessario a comporre, in dettaglio, il quadro, descritto dalla legge 132/2016: identità del Sistema, attraverso la determinazione dell’ambito delle proprie attività, attenzione alle esigenze delle diverse realtà territoriali del Paese, per una declinazione corretta del principio di omogeneità delle azioni del Sistema, congruenza tra impegno tecnico richiesto al Sistema e quadro economico finanziario, anche attraverso la definizione di costi standard. Sempre sul piano tecnico, è notevole la relazione tra l’attività svolta dal TIC LEPTA per l’analisi di processo delle attività ritenute prioritarie, finalizzata alla definizione di tempi e di costi standard sul piano nazionale, rispetto alle attività svolte in ARPA Lombardia per la mappatura e la valutazione dei tempi medi di riferimento delle proprie principali attività. pag. 8 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Nel corso del 2018, il sistema di pianificazione e controllo di gestione di ARPA Lombardia ha opportunamente avviato un percorso di integrazione delle proprie funzioni definendo un modello per calcolare il carico orario necessario per ogni processo definito all’interno della Carta dei Servizi, primo passo per la definizione dei costi medi delle prestazioni anche in una prospettiva di armonizzazione con il lavoro svolto dal TIC LEPTA. Il lavoro svolto per definire i tempi medi di erogazione dei processi è stato utilmente valorizzato ai fini della programmazione delle attività del 2019 è stata un fondamentale riferimento per stimare e giustificare correttamente agli Enti di governo territoriale il fabbisogno di risorse umane (“Piano triennale dei fabbisogni”). 2.3.2: Azioni di omogeneizzazione tecnica del Sistema e ruolo di ARPA Lombardia Il Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale ha ritenuto indispensabile proseguire nelle azioni di omogeneizzazione tecnica delle proprie attività e dare continuità alle attività di produzione (es. reporting) e supporto ai propri componenti che già avevano caratterizzato la storia del Sistema Agenziale. Il Sistema ha ritenuto di dotarsi di una nuova organizzazione per lo sviluppo di tale attività: i Tavoli Istruttori del Consiglio (TIC), sotto il diretto coordinamento dei Direttori Generali delle Agenzie e dell’ISPRA hanno comportato l’introduzione di notevoli elementi di complessità organizzativa e di gestione complessiva, oggi in corso di risoluzione. ARPA Lombardia ha comunque ritenuto opportuno, considerato l’impatto strategico del SNPA, partecipare attivamente alle iniziative più significative del Sistema stesso che porteranno a delinearne le attività, il modo di svolgerle, i prodotti comuni, le forme di integrazione e collaborazione. Ciò ha richiesto un significativo impegno nella partecipazione alle attività dell’organo deliberativo del SNPA, il suo Consiglio, e alle attività del TIC, il cui onere è riassunto nel seguente schema: pag. 9 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Il coinvolgimento di ARPA nelle attività dei Tavoli istruttori del Consiglio 2.3.3 Ricadute sugli strumenti di gestione di ARPA Lombardia L’introduzione di elementi di maggiore complessità, giustificati dall’esigenza di una sempre più puntuale descrizione e quantificazione delle proprie attività e dagli effetti dell’avvento del SNPA, richiede una continua evoluzione del sistema controllo di gestione implementato presso ARPA Lombardia anche in relazione all’esigenza di trovare una adeguata armonizzazione alle tante e legittime sollecitazioni dei diversi livelli istituzionali. Tra gli esempi di sviluppo del sistema di controllo di gestione, si ricorda che nel corso del 2018 sono stati definiti nuovi indicatori relativi alle attività tecniche e un’ulteriore definizione è avvenuta per i processi analitici ed ecotossicologici di laboratorio attivandone contestualmente la rilevazione quadrimestrale nel software di controllo di Gestione AGORA’. pag. 10 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 2.4 La gestione dei mutamenti Il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2017 adottato dalla Giunta Regionale di Regione Lombardia con deliberazione X/7279 del 30.10.2017 ha costituito il riferimento per la programmazione regionale 2018-2020 ed ha aggiornato il Programma Regionale di Sviluppo (PRS 2013-2018) con le priorità indicate per la legislatura, adeguando la visione strategica dell’azione regionale alle novità del contesto. Inoltre, l’Allegato al DEFR 2017 “Aggiornamento degli indirizzi agli Enti e Aziende dipendenti e Società Partecipate” ha valorizzato le seguenti linee programmatiche: • sviluppo dell’azione agenziale di Ente tecnico scientifico di controllo e monitoraggio delle matrici ambientali a supporto dell’attuazione delle politiche regionali per la sostenibilità, all’interno di un contesto normativo in continua evoluzione e sempre più collegato al Sistema nazionale della protezione ambientale istituito dalla legge 132/2016; • è stato definito un maggiore e formalizzato raccordo tra le priorità programmatiche del Sistema nazionale per l’ambiente, la Giunta Regionale e l’ARPA stessa. Il sistema di pianificazione peraltro troverà il suo consolidamento una volta definiti i livelli essenziali di prestazione di tutela ambientale (LEPTA), istituiti dalla L.132/2016, che garantiranno omogeneità ed uniformità della tutela ambientale su tutto il territorio nazionale; • attuazione della cosiddetta legge sugli ecoreati, per il tramite del supporto che sarà fornito a cura del personale dell’Agenzia che svolge attività di controllo e vigilanza, al quale è stata attribuita la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria (UPG). Nel corso del 2018 ARPA è stata impegnata, inoltre, nel recepimento all’interno delle proprie procedure e attività delle nuove norme emanate in merito alla Conferenza dei Servizi (d.lgs. 30 giugno 2016, n. 127), alle terre e rocce da scavo (DPR 13 giugno 2017, n. 120) e alla procedura di VIA (D.lgs. 16 giugno 2017 n. 104) anche in coordinamento con le procedure autorizzative conseguenti. Le valutazioni relative alle problematiche degli inquinanti emergenti (ad esempio le sostanze perfluoroalchiliche) hanno comportato un impegno significativo, sia dal punto di vista del monitoraggio che del controllo, con impatti pag. 11 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 anche sul sistema dei laboratori di ARPA che già nel 2017 si sono dotati di nuove metodiche analitiche (tra cui quelle per i PFAS) e che dovranno progressivamente integrarsi con il sistema a rete dei Laboratori del SNPA (di cui all’art. 12 della L. 132/2016). In riferimento al d.lgs. 74/2017 l’Agenzia ha avviato l’aggiornamento del proprio ciclo di misurazione della performance, anche con nuovi strumenti per il controllo di gestione ed ha avviato le procedure di cui al d.lgs. 75/2017 per il consolidamento e la valorizzazione dell’organico dell’Agenzia con particolare riferimento all’art. 20 sul superamento del precariato. Nell’ambito dei monitoraggi e controlli, è proseguito lo sforzo dell’Agenzia per un potenziamento, anche al fine di poter meglio contribuire in termini preventivi a situazione di carattere emergenziale, quali per esempio i roghi negli impianti di smaltimento o stoccaggio di rifiuti e fenomeni di inquinamento delle acque superficiali, in stretto raccordo con tutti gli Enti e le Autorità coinvolte, anche mediante la condivisione di buone prassi di intervento. Proprio in tal senso è proseguita l’innovazione tecnologica e la ricerca a supporto dell’attività di controllo e di monitoraggio, anche tramite l’utilizzo di droni già nella disponibilità di ARPA, per l’utilizzo dei quali sono stati formati sei piloti tra i dipendenti dell’Agenzia. Inoltre, si è dato seguito ad attività a supporto delle diverse componenti del SiReg, (Protezione Civile, Direzione Generale Ambiente e Clima di Regione Lombardia) con tecnologie all’avanguardia all’interno dello Sviluppo del Centro Regionale per l’Osservazione Terrestre (CREO). Dal punto di vista della comunicazione e dell’educazione ambientale, sono stati sviluppati strumenti innovativi volti ad una informazione e responsabilizzazione puntuale ed efficace degli stakeholder e dei diversi pubblici di riferimento anche tramite la prosecuzione dell’implementazione del nuovo sito web istituzionale e al rilascio di aggiornamenti delle diverse APP agenziali tra cui quella del Meteo che è stata implementata (release 2° del 20/12/2018) con i dati della rilevazione della qualità dell’aria e degli eventuali superi. Infine, ARPA per integrare la rete idrometeorologica regionale con applicazioni di “early warning” anche in ambito di idro-meteorologia urbana, ha avviato le procedure per l’acquisizione di un sistema radar mobile in banda X, che consentirà l’acquisizione e l’integrazione di dati alla massima risoluzione spaziale e temporale fornendo tempestivamente informazioni sulla posizione e velocità di pag. 12 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 spostamento delle celle temporalesche anche ai fini di supporto alla protezione civile nell’ambito delle alluvioni in centri abitati (es. esondazione Seveso). 3. L’Amministrazione 3.1 La struttura organizzativa ARPA Lombardia è un ente tecnico-scientifico di diritto pubblico istituito con L.R. 16/1999, dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, tecnica e contabile che svolge attività, servizi e funzioni volte a migliorare le scelte di politica ambientale degli enti territoriali di riferimento (Regione ed Enti Locali). Le funzioni che ARPA Lombardia svolge attengono al: supporto tecnico-scientifico alle istituzioni, controllo ambientale e segnalazione alle autorità competenti delle violazioni in materia ambientale, monitoraggio ambientale, gestione dell’informazione ambientale, promozione della ricerca e diffusione dell’innovazione, promozione dell’educazione e della formazione ambientale. Nello specifico, le competenze riguardano le materie seguenti: a) attività di controllo: - rischi di incidente rilevante; - autorizzazioni integrate ambientali; - fonti energia rinnovabile; - controllo agli scarichi; - bonifiche; - controlli su materiali da scavo; - controlli emissioni; - radiazioni ionizzanti; b) attività di monitoraggio: - monitoraggio delle acque; - monitoraggio della qualità dell’aria; - reti di monitoraggio del rischio naturale, con particolare riferimento al monitoraggio delle frane, idrologico e alla previsione meteorologica, nivometeorologica e degli eventi valanghivi; c) attività di valutazione ambientale - valutazioni di impatto ambientale; - valutazioni ambientali strategiche; pag. 13 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 d) attività laboratoristiche: - azioni analitiche per campioni e parametri oggetto delle attività di controllo (compreso quanto derivante da richieste di Autorità Giudiziaria); - azioni analitiche per campioni e parametri oggetto delle attività di monitoraggio; - azioni analitiche di supporto alle emergenze ambientali; - messa a punto e validazione nuovi metodi per le necessità emergenti in tema di controllo e monitoraggio; - mantenimento/estensione dell’accreditamento dei metodi a garanzia della qualità del dato: il dato analitico è infatti dato su cui si basano le azioni decisionali di Agenzia. 3.2 Come opera ARPA La struttura organizzativa di ARPA Lombardia nel 2018 è stata caratterizzata da una struttura centrale articolata in tre Direzioni Centrali (Operazioni, Amministrativa e Tecnico Scientifica) e quattro Settori Tematico-Funzionali ed una struttura periferica articolata in bi-dipartimenti che contempla anche dei servizi territoriali, quali articolazioni operative dei dipartimenti. Le funzioni della struttura organizzativa sono: • funzioni accentrate con compiti di: indirizzo e coordinamento tecnico scientifico; supporto al Direttore Generale nella programmazione delle attività e nel monitoraggio delle stesse e degli obiettivi assegnati annualmente; reportistica su attività territoriale; svolgimento di attività operativa laddove previsto da disposizioni organizzative interne (laboratori, monitoraggio della qualità dell’aria e delle acque, radioprotezione, controllo delle emissioni, meteorologia,) ovvero previsto da accordi convenzionali; tutte le funzioni amministrative e degli affari generali di supporto alla attività della agenzia quali: gestione del personale, gestione delle risorse finanziarie, gestione degli acquisti, manutenzione immobili, gestione dei contratti di Global services, relazioni istituzionali, comunicazione e educazione ambientale, legislazione e diritto ambientale. • funzioni provinciali decentrate (Dipartimenti) con compiti di: definizione e realizzazione strategie territoriali; realizzazione attività “sul campo” pag. 14 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 (esempio controlli, ispezioni,…); supporto tecnico agli Enti Locali; definizione delle priorità e programmazione attività territoriali. A supporto delle attività di campo l’Agenzia ha il Settore Laboratori che garantisce la “domanda analitica” emergente dai Dipartimenti e dai Settori Attività Produttive e Controlli e Monitoraggi Ambientali di Agenzia. Il sistema risulta costituito, per gli aspetti di produzione del dato, dalle due strutture operative di area: UO Laboratorio di Milano (tre sedi) e U.O. Laboratorio di Brescia (due sedi), che con le sedi laboratoristiche di Sondrio e di Pavia, ancora operative seppure in forma ridotta. Nell’annualità 2018 si è registrata una richiesta analitica in ingresso ai laboratori pari a circa 33.000 campioni annui e circa 670.000 parametri determinati su base annuale. pag. 15 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 3.3 Le risorse umane Alla data del 31 dicembre 2018 il numero complessivo dei dipendenti era pari a 959 unità, di cui 136 aventi qualifica dirigenziale e 823 unità di personale del comparto. Nell’ambito di successivi aggiornamenti organizzativi e per effetto delle vigenti norme di legge si è registrata dal 2014 al 2018 una significativa riduzione della dirigenza: si è passati dai 175 dirigenti in servizio nel dicembre 2013 ai 136 al 31/12/2018. Altra considerazione da farsi è relativa al ridimensionamento del personale ARPA dovuto al succedersi dei vincoli assunzionali degli ultimi anni, che hanno determinato una significativa contrazione del turn over, contribuendo alla riduzione del personale in servizio. In relazione alla necessità di adempimento dei vincoli di finanza pubblica che hanno significativamente inciso sul turn over delle assunzioni di personale a tempo indeterminato, si è verificata, negli ultimi anni, una rilevante riduzione del personale in servizio, come riportato nel seguente grafico: pag. 16 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 La riduzione di organico si è inserita su di un trend di continuo incremento delle competenze attribuite dal legislatore ad ARPA che ha condotto Regione Lombardia a riconoscere un incremento della precedente dotazione organica e ad aggiornarla, con delibera della Giunta Regionale n° X/4165 del 16/10/2015, sino a 1101 unità. Tuttavia, la normativa nazionale vigente - segnatamente art. 1, c. 557, della l. 296/2006, e art. 3 comma 5 del D.L. 90/2014 – non ha permesso nel corso del 2018 ad ARPA Lombardia di dare corso all’incremento della dotazione organica approvata con la citata deliberazione della Giunta Regionale n. X/4165 del 15 ottobre 2015. Pertanto, l’Agenzia ha potuto procedere ad assunzioni nella misura consentita da un lato dall’esigenza di mantenimento dei costi complessivi di personale entro il valore medio del triennio 2011-2011-2013 “sterilizzando” quindi il 2012 per gli Enti che hanno partecipato alla sperimentazione del nuovo sistema contabile ex D.lgs. 118/2011 (ARPA è tra questi). pag. 17 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 A tal fine è stato definito il Piano Triennale dei Fabbisogni 2018-2020 approvato con Decreto del Direttore Generale n.° 171 del 13/03/2018, che contempla anche quanto disposto dalla Giunta Regionale con deliberazione n X/7344 del 13 novembre 2017, ad ARPA si è applicato, per il personale del comparto, l’indice di turnover vigente per Regione Lombardia. Di conseguenza, la capacità assunzionale per l’anno 2018 è stata computata con riferimento ad una spesa pari al 75% della spesa sostenuta per il personale del comparto nell’anno 2017. La legge finanziaria per il 2018 ha demandato alle Regioni la facoltà di riconoscere alle Agenzie per la protezione dell’Ambiente regionali un incremento del turn over pari al 25% delle cessazioni avvenute l’anno precedente. Conseguentemente, con DGR N XI/701 del 24 ottobre 2018, la Giunta Regionale ha deliberato l’incremento del 25%, ex art. 1 co. 563 l.205/2017, della percentuale di turn over per l’anno 2018 dell’Agenzia regionale di protezione dell’ambiente della Lombardia (ARPA) per l’efficace svolgimento delle funzioni di monitoraggio e controllo ambientale ex. L. 132/2016. Nel Piano dei fabbisogni è stata prevista e dimensionata la manovra di “superamento del precariato” al fine di stabilizzare il personale del comparto a tempo determinato con contratti a tempo indeterminato nel triennio 2018- 2020. Nel corso del 2018 sono state quindi sottoscritte due specifiche intese con le OO.SS. e avviate le relative procedure per l’assunzione in ruolo del personale avente diritto. Si è inoltre deciso di utilizzare l’istituto della mobilità da altri enti soggetti ai medesimi vincoli assunzionali dell’Agenzia (c.d. mobilità “neutra”), procedendo all’indizione di specifici avvisi di mobilità volontaria. Le procedure sopra descritte hanno permesso di incrementare il personale del comparto di 11 risorse controbilanciate sempre nel 2018 dalla perdita di 13 risorse in ambito dirigenziale. 3.3.1 Pari opportunità e bilancio di genere Per quanto attiene alla suddivisione di genere, nel corso degli ultimi 5 anni si è consolidato un costante trend di crescita della presenza femminile sia nel comparto, (che passa da una presenza del 49% del 2012 al 55% del 2018), che nella dirigenza che cresce (dal 45% del 2012 al 47% del 2018). pag. 18 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Trend di crescita del personale femminile nel comparto e dirigenza ARPA pag. 19 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Nel corso del 2018 il CUG di ARPA ha sostenuto l’esperienza del Telelavoro (attribuite 11 postazioni di telelavoro) e ha favorito il passaggio ad una fase più strutturata dell’attività con la definizione del nuovo Regolamento sul Telelavoro, in coerenza con il nuovo Piano Triennale di Azioni Positive 2018-2020, presentato dal CUG ed approvato con DDG n°429 19/07/2018, che riporta l’azione specifica all’interno dell’area Conciliazione vita-lavoro. In data 12.02.2018 si è tenuta presso ARPA Lombardia la riunione della RETE CUG AMBIENTE per il rinnovo della Presidenza e delle vice-Presidenze, in tale circostanza è stata riconfermata, la Presidenza del CUG di ARPA Lombardia insieme alle due Vicepresidenti dei CUG di ISPRA e di ARPA Toscana. Nel corso del 2018 è stato approvato con DDG. n. 427 del 16.07.2018 il “Il Codice di Condotta” a sostegno della “lotta contro le discriminazioni e alla cura del benessere di chi lavora”, si è inoltre deciso di programmare l’attività dell’anno e di lanciare il piano del triennio a venire. Tra gli obiettivi della programmazione 2018 è stata approvata la partecipazione della RETE CUG AMBIENTE a possibili eventi organizzati a livello nazionale anche dal SNPA. È stato avviato il percorso per la definizione di un regolamento per l’attuazione dello Smart Working, in ossequio alla direttiva fornita con DPCM n° 3 del 2017. 3.4 La dimensione economico finanziaria L’Agenzia ha una dotazione finanziaria derivante dal trasferimento ordinario di funzionamento regionale (da Fondo Sanitario Regionale), da contributi finalizzati attraverso accordi di natura convenzionale con Regione Lombardia o con altri enti pubblici (Province, Comuni ecc.), nonché da ricavi da prestazioni tariffabili e da finanziamenti nazionali e comunitari ai quali accede tramite programmi e progetti pluriennali. Il contesto finanziario nel quale è stata predisposta la manovra di bilancio si contrassegna in termini di limitata disponibilità di risorse, tenuto in particolare conto dei seguenti elementi: • l’entrata in vigore dal 2016 del vincolo costituzionale del pareggio di bilancio, con conseguente divieto di prevedere investimenti mediante lo strumento del debito; pag. 20 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 • l’esigenza di continuare a concorrere al consolidamento degli equilibri di finanza pubblica, in linea con le previsioni del DDL Stabilità 2017, al fine di rispettare i parametri e i vincoli di derivazione europea. Regione Lombardia per l’anno 2018 ha garantito ad ARPA Lombardia una sostanziale invarianza delle risorse disponibili. Mediamente, oltre i quattro quinti delle entrate correnti dell’Agenzia derivano dai trasferimenti annui provenienti dalla Regione, mentre le entrate proprie si attestano al 15% del totale circa € 8 milioni. Sono state inoltre trasferite le risorse finanziarie finalizzate alla realizzazione di importanti interventi progettuali ed investimenti per la tutela ambientale e la protezione civile. Fonti di finanziamento ARPA Lombardia tratte dalle note al Bilancio Consuntivo per gli anni dal 2011 al 2018. pag. 21 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 I dati esposti nel bilancio di ARPA mettono in evidenza l’ammontare delle risorse economiche messe a disposizione per gli obiettivi di performance programmati per l’anno 2018. STATO PATRIMONIALE % SU TOTALE % SU TOTALE ATTIVO ANNO 2018 ANNO 2017 ATTIVO ATTIVO Totale immobilizzazioni immateriali € 12.227.383 7,8% € 15.636.931 9,3% Totale immobilizzazioni materiali € 41.345.778 26,5% € 36.183.495 21,5% TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) € 53.573.161 34,4% € 51.820.426 30,8% Totale crediti € 10.465.806 6,7% € 13.687.389 8,1% Disponibilità liquide € 90.821.565 58,3% € 102.639.545 61,0% TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) € 125.495.874 80,5% € 116.326.933 69,1% Totale ratei e risconti attivi € 105.456 0,1% € 119.670 0,1% TOTALE DELL'ATTIVO € 155.896.080 99,4% € 168.267.030 100,0% % SU TOTALE % SU TOTALE PASSIVO ANNO 2018 ANNO 2017 PASIVO PASSIVO Totale patrimonio netto € 103.789.998 54,8% € 93.784.463 52,7% Totale debiti € 41.279.201 29,9% € 43.124.130 32,0% Totale ratei e risconti passivi € 34.105.293 15,3% € 31.358.438 15,3% TOTALE DEL PASSIVO € 179.174.493 100,0% € 168.267.030 100,0% CONTO ECONOMICO % sul valore % sul valore VALORE DELLA PRODUZIONE ANNO 2018 totale della ANNO 2017 totale della produzione produzione Proventi da trasferimenti e contributi € 78.058.960 89,4% € 78.680.919 87,6% Ricavi delle vendite e prestazioni € 8.392.423 9,6% € 10.438.383 11,6% Altri ricavi e proventi diversi € 902.020 1,0% € 678.768 0,8% TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) € 87.353.403 100% € 89.798.070 100% % sul totale % sul valore COSTI DELLA PRODUZIONE ANNO 2018 costi della ANNO 2017 totale della produzione produzione Acquisto di materie prime e/o beni di consumo € 1.830.588 2,4% € 2.573.736 3,3% Prestazioni di servizi € 10.628.085 13,9% € 11.740.684 15,1% Utilizzo beni di terzi € 1.218.718 1,6% € 1.322.805 1,7% Trasferimenti e contributi € 4.120.000 5,4% 0,0% Personale € 52.859.839 68,9% € 54.738.616 70,5% Ammortamenti e svalutazioni € 5.613.722 7,3% € 6.881.752 8,9% Oneri diversi di gestione € 418.242 0,5% € 429.365 0,6% TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B) € 76.689.197 100% € 77.686.957 100% AVANZO D'ESERCIZIO € 6.173.014 8% € 12.111.112 16% TOTALE PROVENTI ED ONERI FINANZIARI (C) € 12.823 € 16.235 TOTALE RETTIFICHE (D) €0 €0 Totale proventi e oneri straordinari (E) -€ 84.600 -€ 4.717.725 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+C+D+E) € 10.592.429 € 7.409.623 Imposte (Irap) € 3.263.398 € 638.941 RISULTATO DELL'ESERCIZIO € 7.329.030 € 6.770.683 pag. 22 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Il bilancio d’esercizio è stato predisposto secondo le disposizioni regionali conformi al dettato del D.lgs. 118/2011, come integrato e corretto dal D.lgs. n., 126/2014 “Disposizioni integrative e correttive del D.lgs. n. 118/2011 recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali ed i loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della L. 42/2009”. Il costo del personale esposto in bilancio per il 2018 diversamente dai precedenti bilanci non è più comprensivo del costo dell’IRAP, il cui costo è stato riportato nella penultima riga di bilancio. Il costo, pur in calo da diversi anni a causa del blocco del turnover, incide per circa il 70% del totale dei costi di produzione del 2018, nel corso dell’ultimo anno grazie alle stabilizzazioni e al turn over si è stabilizzato a circa € 53 milioni. Grafico relativo ai tempi pagamento ARPA (Indicatore di tempestività dei pagamenti - Art. 33, d.lgs. n. 33/2013) pag. 23 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 4. Obiettivi strategici e risultati raggiunti Si rappresentano sinteticamente le attività realizzate nel 2018 desunte dai data base dell’Agenzia e riportati nel portale unico dei sistemi informativi AGORÀ. 4.1 Attività istituzionale realizzata nel 2018 In estrema sintesi, le principali attività tecnico scientifiche erogate da ARPA Lombardia nel corso del 2018 rappresentate con pochi numeri significativi 4.1.1 Controlli In ARPA Lombardia si considerano afferenti all’area dei “controlli”: le attività di controllo preventivo e successivo dei fattori di inquinamento, con particolare riferimento alle aziende a rischio di incidente rilevante e alle aziende con autorizzazione integrata ambientale. Sempre nell’ambito dei controlli devono essere considerati i controlli agli scarichi, le bonifiche, i controlli su materiali da scavo, i controlli alle emissioni, delle radiazioni ionizzanti. Nel corso del 2018 particolare rilievo hanno assunto i controlli alle aziende AIA, sia zootecniche che industriali e i controlli sulle aziende RIR di soglia inferiore, pag. 24 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Tali attività sono state svolte a livello dipartimentale inoltre il Settore Attività Produttive e Controlli si è fatto carico di ulteriori 7 controlli AIA nazionali e di 8 AIA Regionali, a questi bisogna aggiungere altre 12 visite ispettive straordinarie presso gli inceneritori. Il resto delle attività di controllo a livello dipartimentale è stato programmato dando priorità ai controlli sui depuratori, ai controlli sulle radiazioni ionizzanti (radioattività) e non ionizzanti (impianti Radio TV e rete telefonica), e sul riutilizzo di materiali di scavo. Si riportano di seguito alcuni dati di attività svolte nel corso del 2018: Aziende AIA Anno 2018 N° istruttorie (finalizzate al rilascio dell’autorizzazione) 5 N° pareri su piani di monitoraggio 419 N° controlli zootecnia 114 N° controlli industriali 296 N° controlli straordinari AIA 40 Aziende RIR N° verifiche RIR (SSI) 25 N° istruttorie (SSS) 9 N° piani di emergenza (SSI e SSS) 20 N° verifiche RIR (SSS) 38 Depuratori N° campionamenti effettuati 1151 Scarichi in CIS N° controlli scarichi industriali 66 N° pareri scarichi in CIS 12 Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) N° controlli ispettivi 117 N° esami documentale pratiche SCIA 1288 Bonifiche N° campionamenti 6702 N° pareri 965 pag. 25 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 N° relazioni di valutazione e commento dei dati analitici 1172 N° relazioni finali (art. 248 del d.lgs. 152/06 e smi) 102 N° sopralluoghi 1910 Emissioni in atmosfera N° controlli SME (relazioni) 23 N° controlli ad aziende di nuova autorizzazione 312 N° pareri 29 Rifiuti N° controlli 40 37 N° pareri Acque di scarico N° pareri (scarichi in fognatura) 108 Materiali di scavo N° relazioni sui controlli a campo 171 N° sopralluoghi 129 N° campionamenti 154 4.1.2 Monitoraggi In ARPA Lombardia si considerano afferenti all’area dei “monitoraggi” le attività di monitoraggio e valutazione in materia di qualità dell’aria e di inquinamento atmosferico locale e climalterante; monitoraggio della qualità delle acque. Nella attività di monitoraggio è ricompresa anche tutta l’attività di pareristica in materia di rumore, vibrazioni, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Altre attività di monitoraggio sono poi erogate in forma di pareristica interna ad ARPA alle strutture deputate alle attività di “valutazione ambientale”, ovvero attività quali la Valutazione Ambientale Strategica, la Valutazione di Impatto Ambientale, il monitoraggio delle grandi opere, etc. Nel corso del 2018 particolare rilievo hanno assunto le attività di monitoraggio della qualità dell’aria, in supporto ad eventi di carattere emergenziale (roghi impianti di stoccaggio rifiuti). Si riportano di seguito alcuni dati di attività di monitoraggio svolte nel corso del 2018. pag. 26 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Dimensioni delle reti di monitoraggio aria e acqua gestite da ARPA Radiazioni ionizzanti Anno 2018 N° misure (Centro Regionale Radioprotezione) 1109 N° pareri 54 N° verbali di sopralluogo (interventi svolti) 27 Radiazioni non ionizzanti N. pareri autorizzazioni SRB (telefonia) 137 N. risposte (SCIA stazioni radio base Telefonia) 1844 N° pareri (impianti radio/TV) 50 N° comunicazioni inserite in catasto (SRB RTV) 886 Inquinamento acustico N° campagne indagine di rumore per grandi infrastrutture e 14 aereoportuali. N° pareri emessi 1548 N° relazioni 411 pag. 27 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Monitoraggio grandi opere N° pareri 85 N° sopralluoghi 179 N° Partecipazioni (Osservatori Ambientali) 21 VAS N° pareri inviati 697 VIA N° pareri inviati 78 Acque superficiali (laghi + fiumi) N° campagne di misura di portata 744 N° campioni (chimico/fisico) 3597 N° campioni (biologico) 964 Acque superficiali N° monitoraggio dighe gestione svasi 77 N° supporti tecnici/partecipazione tavoli 14 Acque sotterranee N° campioni 136 N° misure 1622 Qualità dell’aria N° campagne di monitoraggio con laboratorio mobile 34 CRMQA -Rendimento rete (%) 95 4.1.3 Monitoraggio del rischio naturale Nell'ambito del monitoraggio del rischio naturale, ARPA Lombardia fornisce supporto tecnico-scientifico a Regione Lombardia nell'espletamento di funzioni di: protezione civile - con riferimento alla previsione e al monitoraggio di eventi naturali quali pioggia, vento, grandi frane, valanghe e alluvioni - e utilizzo sostenibile delle acque - con riferimento agli aspetti quantitativi dei corpi idrici. Tali attività concorrono altresì alle attività di competenza di Regione Lombardia di valutazione, adozione ed eventuale diffusione di avvisi di criticità, pag. 28 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 individuazione di scenari di rischio e revoca dell'allerta, monitoraggio dell'evento in corso e gestione dell'emergenza, ivi inclusi gli aspetti di comunicazione alla popolazione. ARPA fornisce inoltre supporto tecnico-scientifico a Regione Lombardia nell'ambito dei procedimenti di autorizzazione delle istanze per la derivazione delle acque e per gli aspetti quantitativi relativi alla gestione dei sedimenti degli invasi artificiali, oltre che per il supporto tecnico-scientifico nell'ambito degli aspetti quantitativi del Deflusso Minimo Vitale con riguardo alle valutazioni tecniche, all'espressione di parere agli Enti concedenti, alla partecipazione alle sperimentazioni e all'estensione di linee guida. Centro di Monitoraggio Geologico Anno 2018 N° grandi aree di frana monitorate in continuo 43 N° turni annuali di reperibilità 893 Centro Nivo Meteo N° bollettini neve e valanghe ordinario 210 N° Trasmissione dati stazioni nivometeorologiche manuali 140 N° turni di pronta disponibilità 576 Meteoclima e Idrologia N° bollettini Meteo emessi 2258 N° Misure di portata (acque superficiali) 107 N° Pareri sulle derivazioni 78 4.1.4 L’attività analitica svolta dal laboratorio Nel 2018 sono stati analizzati 33.000 campioni per un totale di 670.000 parametri. Nel grafico sotto riportato il numero dei campioni viene suddiviso per prestazioni tecniche secondo il catalogo dei servizi d laboratori ARPA Lombardia. Come si evince dalla raffigurazione dei dati, quasi il 55% dei campioni risulta afferente alla matrice acque. Il 16% è rappresentato da campioni effettuati a supporto del monitoraggio della qualità dell’aria e il 15% da campioni provenienti da siti contaminati e potenzialmente contaminati. pag. 29 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Le restanti analisi sono suddivise tra le altre prestazioni in cui si articolano controlli e monitoraggi. 4.2 Il raggiungimento degli obiettivi Il ciclo della performance traduce su base triennale e annuale gli obiettivi specifici (di natura programmatica e strategica) tenendo in considerazione tutte le dimensioni della performance organizzativa. Gli obiettivi specifici in ARPA Lombardia per il 2018 sono stati suddivisi e pesati come segue: 4.2.1 Performance Organizzativa: • obiettivi di sistema, che si riferiscono allo sviluppo gestionale di ARPA Lombardia; • obiettivi trasversali, che riguardano lo sviluppo di nuove metodologie o l’adeguamento organizzativo dell’intera struttura a sollecitazioni di natura normativa o programmatica o a richieste degli enti territoriali. pag. 30 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 4.2.2 Performance Individuale: • obiettivi core che si prefigurano come obiettivi specifici delle strutture generalmente correlati al mandato istituzionale di ARPA; • obiettivi Manageriali che intendono misurare alcuni aspetti della gestione manageriale del Team di lavoro affidato al Dirigente apicale elencati nella tabella sottostante: Obiettivi di performance individuale di cui DDG n° 332 del 21.06.2016 aggiornamento 2018 Obiettivi Descrizione Corretto utilizzo del budget straordinari e del budget spese per missioni per tutto il personale Budget straordinari e spese di missioni assegnato alle Direzioni: contenimento della spesa nei limiti assegnati Fruizione delle ferie pregresse e delle ferie Smaltimento ferie spettanti per l’anno 2018 Coinvolgimento di tutto il personale nelle attività Formazione Agenziale formative obbligatorie. Redazione da parte di ciascuna Direzione di una Comunicazione interna ed esterna comunicazione (pillola mensile) da pubblicare sulla Newsletter iNARPA Attuazione del Piano Triennale Prevenzione della Prevenzione della Corruzione Corruzione e della Trasparenza 2018-2020. Gli obiettivi manageriali rappresentavano il 10% della premialità e avevano lo scopo di coinvolgere negli aspetti gestionali e comunicativi tutti i dipendenti con funzioni dirigenziali, tra questi è contemplata l’attuazione di tutte le azioni previste nel Piano Triennale Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2018-2020. Il piano della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2018-2020 è stato adottato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione nr. V/78 del 28 febbraio 2018, quest’ultimo è stato attuato e rendicontato con relazione dedicata da parte del RUO Internal auditing inviata al DG del 18 gennaio 2019. pag. 31 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 Tipologia obiettivi di ciascuna scheda individuale “Scheda di Direzione” Il monitoraggio è stato articolato in tre quadrimestri: • maggio • ottobre • dicembre 4.2.3 Fonte del dato I monitoraggi si sono svolti attraverso una duplice metodologia: • per le attività tecnico scientifiche (quota parte degli obiettivi CORE) erogate dalle sedi territoriali e in parte anche dai Settori sono state rilevate le evidenze oggettive, questa rilevazione si avvale di uno specifico strumento software per il monitoraggio delle attività, che si interfaccia con la piattaforma “AGORÀ”, la quale, a sua volta, integra i principali software gestionali (VISPO, RIAL, SISCO, LIMS,…), al fine di alimentare in automatico il sistema di controllo di gestione, evitando duplicazioni e limitando il più possibile gli inserimenti manuali. • per gli obiettivi di sistema e trasversali le evidenze sono state raccolte attraverso appositi format di monitoraggio degli obiettivi della scheda di Direzione. 4.2.4 Grado di raggiungimento degli obiettivi Una quota del 21% dei Dirigenti Responsabili di Unità Organizzativa (R.U.O.), nel corso del 2018 ha raggiunto il punteggio pieno, anche in considerazione del fatto che le valutazioni dipendono: • per il 40%, dal punteggio assegnato al Direttore del Settore/Dipartimento di appartenenza, sulla cui scheda convergeva la valutazione degli obiettivi di Performance Organizzativa, i cui esiti incidono sulla valutazione del RUO solo se la valutazione si attesta al di sotto della soglia del 95% al di sopra la valutazione è parificata al 100%; pag. 32 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 • il 60% della valutazione della scheda dei RUO dipende dal raggiungimento degli obiettivi di Performance individuale. Trend delle valutazioni medie dei dirigenti. % media di N° Tipologia dirigenti raggiungimento degli (2018) obiettivi 2018 Direttori 13 98,70 Dirigenti RUO. S. Complessa 48 98,95 Dirigenti RUO. S. Semplice 20 99,30 Dirigenti Professional 71 99,30 TOTALI 152 Trend di distribuzione delle fasce di performance dirigenziale negli anni 2014-2018. A conclusione dell’analisi svolta sui risultati ottenuti, si evidenzia come il livello di raggiungimento degli obiettivi assegnati alla dirigenza delle strutture organizzative sia complessivamente più che soddisfacente. 5. Il processo di redazione della Relazione sulla Performance I documenti relativi al processo seguito da ARPA Lombardia per la redazione della Relazione, con l’indicazione delle fasi, i soggetti, i tempi e le responsabilità con pag. 33 di 44
Relazione sulla Performance per l’anno 2018 evidenza dei punti di forza e debolezza del ciclo della performance possono essere scaricati al seguente indirizzo: http://www.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/trasparenza/Pagine/trasparenza _pubblicato.aspx?l1=20&l2=23 6 L’albero della performance L’albero della Performance è una mappa logica che rappresenta i legami tra il mandato istituzionale, la missione, le aree strategiche, gli obiettivi strategici ed eventuali piani operativi. Viene predisposto con l’obiettivo di rappresentare in modo semplice e diretto agli stakeholder il legame tra l’attività dell’Agenzia e i bisogni e le aspettative della collettività nelle diverse forme nelle quali queste si esprimono (norme leggi, emergenze, richieste di intervento, etc.). L’Agenzia ha orientato le proprie attività secondo linee strategiche contenute nel Piano Pluriennale 2018-2020 e il Programma di lavoro annuale 2018 che si sono inserite nel più ampio contesto della Programmazione Regionale. L’Agenzia, nell’aggiornamento dei suoi strumenti di programmazione, ha recepito tali linee di indirizzo e individuato le priorità strategiche di intervento in due fasi successive: 1. Verifica dello stato di attuazione del Piano pluriennale: con questa fase si sono identificate le aree di criticità oggetto di necessaria ricalibrazione degli obiettivi. 2. Calibrazione dei target nell’eventuale variazione del Piano o individuazione di possibili nuovi obiettivi. Tali fasi non possono prescindere da uno stretto raccordo con il bilancio pluriennale 2018-2020 e che completa il quadro degli strumenti di programmazione tecnico finanziaria pluriennale. Gli obiettivi strategici contenuti nel Piano pluriennale 2018-2020 dell’Agenzia, che è di riferimento per il Piano della performance dello stesso periodo, vengono di seguito rappresentati secondo un processo a cascata che parte dalla mission e vengono sviluppati all’interno di 4 Macro Aree di intervento strategico ognuna declinata in un numero variabile di Attività Operative (A.O.). pag. 34 di 44
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