"Regions are back in town" Un approccio strategico e transcalare alla governance dei confini nella Città Metropolitana di Firenze - fupress.net
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“Regions are back in town” Un approccio strategico e transcalare alla governance dei confini nella Città Metropolitana di Firenze Camilla Perrone, Maddalena Rossi, Flavia Giallorenzo Università degli Studi di Firenze camilla.perrone@unifi.it nenarossa@gmail.com flavia.giallorenzo@gmail.com The Author(s) 2019. This article is published with Creative Commons L’orientamento regionale degli attuali processi license CC BY-SA 4.0 Firenze University Press. di urbanizzazione produce fenomeni di DOI: 10.13128/contest-10664 www.fupress.net/index.php/contesti/ estensione ed esplosione della latitudine delle unità tradizionali di governo e dei loro confini orizzontali. La necessità di parole chiave urbanizzazione regionale; The regional oriented nature of reinterpretare approcci e confini In-between; the current urbanization process- tradizionali della governance governance regionale; San Giovanni Valdarno, es produces widespread phenom- urbana e territoriale, sempre Città metropolitana di Firenze ena of implosion/explosion of più rigidi rispetto alle esigenze keywords the traditional governance units’ di questa diversa modalità regional Urbanisation; latitude and horizontal borders. del dispiegarsi dei problemi In-between; regional governance; Indeed, it is in the ‘in-between’ di natura regionale, trova nei San Giovanni Valdarno; Greater Metropolitan spaces, located in the geographi- territori ‘in-between’, situati Area of Florence cal, political, social space among nello spazio geografico, politico the urban and the rural, among e sociale tra urbano e rurale, places and world, among the luoghi e mondo, urbanizzazione CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI urbanization and the city region, e città regionale, il proprio where the need for reinterpreting campo preferenziale di studio traditional urban and regional e di analisi. In relazione a ciò, governance approaches and il contributo illustra i primi borders, rigid as compared with risultati delle attività di ricerca the requirements of this differ- condotte dal Laboratorio di ent development of the regional Critical Planning & Design issues, finds a feasible framework dell’Università di Firenze nel 204 of study and analysis. Referring to these conditions, the paper
205 “REGIONS ARE BACK IN TOWN” presents the results of a variety of research activities headed by the Critical Planning & Design Laboratory, University of Florence, in the last 5 years. The selected researches have been aimed to investigate policy fields, strategic addresses and approaches defined as cross-scale, relative to the gov- ernance of borders in a regional horizon. Through the reconstruc- tion of the case study of the Strate- gic Urban Agenda of San Giovani regionale che ha prodotto profonde implicazioni Valdarno (Arezzo), an ‘in-between’ sulle strutture spaziali, politiche e sociali, place of the Florence urban re- ereditate dalle forme tradizionali dell’urbano gion, the paper aims to offer some (Soja 2011; Keil 2013; 2018; Brenner 2014; Paba e reflections about the governance Perrone 2017 pp. 256-265). Questa transizione of cities through regions (in this da una dimensione metropolitana di sviluppo sense it has been referred to the text urbano ad un processo di urbanizzazione Regions are back in town). regionale è sostanzialmente riconducibile corso degli ultimi 5 anni, volte ad indagare a tre fattori principali — la globalizzazione campi di policy, indirizzi e approcci strategici del capitale, del lavoro e della cultura, la e transcalari alla governance dei confini in ristrutturazione economica e la nascita di una chiave regionale. Attraverso il caso dell’Agenda new economy, la rivoluzione nelle tecnologie strategica di San Giovani Valdarno (Arezzo), dell’informazione e della comunicazione (Soja un territorio in-between’ della regione urbana 2011) — ha determinato l’esplodere di molte di Firenze, il contributo mira a offrire alcune questioni fondamentali, tra cui l’innesco di riflessioni sulle forme di governo delle città dinamiche di indebolimento dell’efficacia degli attraverso le regioni (in questo senso il strumenti preposti al governo dello sviluppo riferimento al testo Regions are back in town). urbano e, conseguentemente, la domanda e la sperimentazione di nuovi meccanismi di La regionalizzazione dell’urbano e l’emergere governance. Sollecitata da tali fenomeni l’idea di territori in-between della città, intesa come unità di governance, Come ormai rilevato da una generosa ovvero come riferimento amministrativo e letteratura internazionale, la natura dei processi sociale contrapposto al territorio, è entrata di urbanizzazione negli ultimi trent’anni è in crisi. Ciò ha determinato la necessità stata segnata da un rilevante orientamento di ripensare gli approcci tradizionali della
La natura complessa di questi spazi e dei processi che contribuiscono a nutrire quella che sembra preannunciarsi come una nuova questione della governance, richiede di essere interpretata alla luce di un cambiamento che si sta manifestando a livello mondiale in molti e tra loro diversi contesti istituzionali e costituisce una delle sfide più rilevanti per i territori dei prossimi anni. governance urbana e territoriale, sempre più nuove unità territoriali di carattere regionale rigidi rispetto alle esigenze di un diverso modo a confini variabili e temporalmente instabili, di dispiegarsi dei problemi di natura regionale, legate a progetti specifici, orientate da processi a densità convergente, a geometria variabile, economici, contingenti, locali o globali (Allen ‘inafferrabili’ e ‘intrattabili’ attraverso gli e Cochrane 2007, pp. 1161-1175; Paasi 2013, ambiti istituzionali e di governance ereditati pp. 1206-1219; Paasi e Zimmerbauer 2016, dalla struttura amministrativa tradizionale. pp. 75-93; Perrone 2019, pp. 27-43). Si tratta Tale orientamento è evidente sia nel contesto di fenomeni di implosione/esplosione della europeo che in quello italiano, nei quali si latitudine delle unità tradizionali di governo esprime attraverso un ‘distaccamento’ quasi e dei loro confini orizzontali, che riguardano sistematico di ‘nuove’ unità di governance dai e sollecitano la sfera del governo e della ‘vecchi’ ambiti amministrativi racchiusi dentro governance regionale nella sua funzione di confini istituzionali, che talvolta produce mediazione tra processi pubblici e iniziative frammentazione, talvolta innesca fenomeni di private di sviluppo, e tra stato, capitale e forme rinnovamento istituzionale e di rigenerazione autoritative di governo (Hamel e Keil 2015; Paasi territoriale provocata, in alcuni casi, e Metzger 2017, 19-30). Essi definiscono nuove dall’emersione di nuove actorship pubblico/ e dinamiche geografie territoriali, a loro volta private. Le corrispondenze di tipo tradizionale costituite da costellazioni aggregative inedite CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI governance regionale/ambito territoriale caratterizzate da dinamiche di cooperazione regionale, governance metropolitana/ambito tra attori di varia natura (istituzionali e non) istituzionale metropolitano, governance locale/ e ambiti territoriali spesso non compresi o ambito istituzionale comunale, si scompongo pienamente inclusi dentro confini istituzionali. (Paba et al. 2017, pp. 45-64; Perrone et al. Essi producono, sempre più frequentemente 2017, pp. 23-52), esplodono e si ridefiniscono all’interno del territorio regionale, la dentro ambiti che poco hanno a che vedere proliferazione di ‘in-between-space’, ovvero di con i confini amministrativi, ma molto con spazi intermedi, situati nella faglia tra territorio 206
207 “REGIONS ARE BACK IN TOWN” urbanizzato e città territoriale (Brighenti e sistemi reticolari e interconnessi di flussi di Rahola 2014, pp. 373-378; Rossi e Zetti 2019), persone, beni, merci e informazioni. luoghi instabili, frazionati, splintered, territori Sul tema della governance regionale è di transizione, che giocano la loro partita recentemente tornata a riflettere la letteratura sperimentando nuove modalità di relazione/ internazionale (Addie 2013, pp. 188-217; aggregazione delle unità di governance Young e Keil 2014, pp. 1589-1608; McFarlane e orientate al problema, spesso intermittenti, a Rutherford 2008, pp. 363-374) interessata ad geometria istituzionale e territoriale variabile, indagare come la nuova dimensione regionale flessibili, strategici e cooperativi. Modelli e transcalare (Fedeli et al. 2017, pp.199-228) dei che la letteratura internazionale definisce processi di programmazione e di cooperazione con l’aggettivo fuzzy (De Roo e Porter 2007; istituzionale e di networking pubblico-privato Allmendinger e Haughton 2009, pp. 617–633; tra attori dello sviluppo urbano ridefinisca Heley 2013, pp. 1325-1348). La natura complessa le nuove politiche ‘post-metropolitane’, di questi spazi e dei processi che contribuiscono le modalità dell’azione pubblica volta alla a nutrire quella che sembra preannunciarsi trasformazione del territorio attraverso progetti come una nuova questione della governance, e attività di gestione e, in particolare, le nuove richiede di essere interpretata alla luce di tendenze alla regionalizzazione dei processi un cambiamento che si sta manifestando di governo delle trasformazioni socio-spaziali a livello mondiale in molti e tra loro diversi del territorio, compensative o sostitutive contesti istituzionali e costituisce una delle delle ordinarie modalità di cooperazione inter- sfide più rilevanti per i territori dei prossimi istituzionale vincolate, o contenute, dentro ai anni. Tali territori ‘in between’ lanciano cioè tradizionali ambiti istituzionali. Su tale filone interessanti quesiti di ricerca relativi al di studi si è innestata una pluriennale attività cambiamento dei modelli, delle forme e della di ricerca del Laboratorio di Critical Planning scala della governance regionale in termini di & Design del Dipartimento di Architettura quali tipi di competizione e/o cooperazione dell’Università degli Studi di Firenze1, in siano immaginabili per superare i confini collaborazione con una rete di ricerca nazionale amministrativi e gestire la transcalarità dei coordinata dal Politecnico di Milano (PRIN processi decisionali e degli effetti delle decisioni Postmetropoli 2015). Tale ricerca è finalizzata in un quadro regionale e di come tenere insieme a interpretare, quantomeno cominciando a la questione dei bordi amministrativi, che descriverle, alcune dinamiche complesse del producono strumenti e processi compressi cambiamento in atto nei sistemi di governance dentro spazi che non li contengono più, con territoriale, che caratterizza una loro fase di
transizione da strutture riconoscibili a modelli densità di ruoli, di processi, di organizzazioni ancora in corso di definizione in Toscana, di cui insediative, di tipo regionale sottolineata dal questo saggio riporta alcune delle esperienze dibattito scientifico. Il ritratto dei processi di più significative (Paba e Perrone 2018). regionalizzazione della governance in Toscana produce infatti nuove geografie di cooperazione La Città Metropolitana di Firenze e le sue ‘ali’ trans-istituzionale orientate da obiettivi e da metropolitane problemi, che contribuiscono a costituire de Lo studio delle dinamiche di cambiamento dei facto un diverso ‘dispositivo’ della governance sistemi di governance verso una dimensione regionale che anticipa il consolidamento di regionale, sviluppato dal Laboratorio, è stato un nuovo modello reticolare, poli-nucleare, esplorato in riferimento al territorio della a densità convergente di azioni (oltre le Regione Toscana in generale e della Città centralità urbane) (Granatiero et al. 2015 pp.123- metropolitana di Firenze in particolare, per poi 143, Perrone e Rossi, 2018 pp. 157-194). Un essere ricondotto ad un più specifico ambito di modello strutturato su approcci governativi ricerca che è quello del Comune di San Giovanni e azioni strategiche di natura cooperativa, Valdarno. tran-scalare, multi-agente, a obiettivo/ La transizione in atto è stata osservata tema differenziato, in base ad almeno tre attraverso lo studio delle geografie territoriali fattori: le politiche territoriali, il quadro e istituzionali della governance in essere sul strategico della programmazione regionale, territorio toscano, attuato mediante l’analisi l’europeizzazione delle politiche pubbliche (quantitativa e qualitativa) delle forme di (natura degli strumenti, ruolo del territorio e cooperazione inter-istituzionale messe in atto delle regioni, opportunità di investimento). Un dai diversi enti territoriali2. L’analisi ha rilevato ‘dispositivo’ che sembra quasi preannunciarsi come il dibattito scientifico sulla rivisitazione come un sistema ordinatore dei processi della governance, che Soja (2015, pp. 372–381) di regionalizzazione delle cooperazioni, CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI e altri (Addie e Keil 2015, pp. 407-417) hanno che avvicina il caso toscano a un contesto definito come un nuovo regionalismo reale, internazionale di cambiamento dei modelli, assuma, nel caso del suddetto territorio, delle forme e della scala della governance la forma di una complessa articolazione di territoriale (ivi). In Toscana, più nello specifico, cooperazioni tra enti che scavalcano, includono, tale cambiamento si riflette in un processo ridefiniscono i confini di azione pubblica, di transizione complesso, ancora aperto natura e consistenza delle progettualità e difficile da indagare, annunciato da una politico-istituzionali, verso la convergenza di evidente tendenza verso la regionalizzazione 208
209 La transizione in atto è “REGIONS ARE BACK IN TOWN” stata osservata attraverso lo studio delle geografie territoriali e istituzionali della governance in essere sul territorio toscano, attuato mediante l’analisi (quantitativa e qualitativa) delle forme di cooperazione inter-istituzionale messe in atto dai diversi enti territoriali. dei processi di cooperazione tra attori pubblici istituzionali della governance metropolitana e privati e dall’emersione di pratiche, mobili esplorando l’intreccio tra: le forme di e transcalari, che producono nuove geografie cooperazione inter-istituzionale interne al della governance urbana e territoriale che territorio della Città metropolitana di Firenze; le sfuggono alle tradizionali dinamiche di governo azioni collaborative di connessione tra la Città istituzionale dei territori (Paba e Perrone 2016, metropolitana di Firenze e il resto della Regione pp. 52-58). Toscana. L’indagine ha rilevato due principali Tale analisi è stata quindi approfondita tendenze in atto: attraverso lo studio dettagliato delle 1. un sostanziale incremento dei cooperazioni inter-istituzionali messe in atto disallineamenti, e quindi della divergenza, dalla Città metropolitana di Firenze, esplorando tra le modalità reali della governance il rapporto tra pianificazione strategica, metropolitana (ovvero come effettivamente pianificazione territoriale e progetti/politiche a gli attori pubblici e privati progettano, tema, con l’obiettivo di evidenziare tematiche trasformano, prendono decisioni su come e problematiche legate allo sviluppo strategico gestire il territorio) spesso innovative nei e al governo del territorio metropolitano al fine processi, nei contenuti, negli strumenti, di contribuire all’aggiornamento annuale del e il modo (claudicante e inefficace) in cui Piano strategico metropolitano e di suggerire le strutture amministrative e normative direzioni per la costruzione di una Agenda tradizionali continuano ad operare; urbana metropolitana. Nello specifico, lo studio 2. l’effettiva emersione di nuovi processi di ha analizzato e indagato quantitativamente regionalizzazione dell’urbano, estesi oltre i e qualitativamente le geografie territoriali e confini istituzionali della Città metropolitana
Geografia della Governance: cooperazioni stabili e mobili Cartografia istituzionale a progetto, ovvero un Progetto integrato di territorio (PIT) di derivazione regionale. Nel caso del Chianti senese si tratta invece di una serie di cooperazioni volontarie inter-istituzionali a progetto, potenzialmente attuabili mediante la costruzione di filiere operative in attuazione di alcune strategie del e indifferenti rispetto alle tradizionali unità Piano strategico metropolitano. San Giovanni della governance istituzionale come vettori di Valdarno costituisce un esempio di processo innovazione, rigenerazione e trasformazione di cooperazione più intenso, basato su un istituzionale sensibili al cambiamento dei progetto di annessione istituzionale alla Città confini concettuali dell’urbano. metropolitana di Firenze, palesatosi nella primavera del 2017. Per quanto infine concerne il In particolare sono state rilevate alcune Comune di Prato, l’intensità delle cooperazioni ‘direzioni’ prioritarie di sviluppo delle è data dalla pluralità di connessioni (fisiche, cooperazioni in termini di intensità delle economiche, produttive, sociali, ecc.) che legano stesse, definite nella ricerca ‘ali metropolitane’, tale città al territorio metropolitano. ovvero: l’area del Padule di Fucecchio (FI-PI); il Da tale quadro emergono molteplici sfide e Chianti senese (FI-SI); l’Alto Valdarno con un domande che il ritratto di queste forme di CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI maggiore grado di intensità con il Comune di cooperazione lanciano al governo metropolitano San Giovanni Valdarno (AR); l’area della Piana in termini di necessità di costruzione di una Firenze-Prato-Pistoia, anche in questo caso Agenda urbana composta da un intreccio un maggiore grado di intensità con il Comune complesso di atti, strumenti, politiche e attori, di Prato (PO). Nel caso del Padule di Fucecchio, fondata su un approccio strategico orientato, da è importante rilevare che la cooperazione una parte, verso l’individuazione di obiettivi e dei comuni dell’area del Padule con la Città modalità propedeutiche al loro perseguimento metropolitana, si è innestata su un accordo (azioni strategiche concrete); dall’altra, verso 210
Foto di un evento pubblico 211 di co-progettazione durante “REGIONS ARE BACK IN TOWN” il percorso del processo partecipativo l’individuazione delle connessioni (sinergie, caratteristiche territoriali e socio-economiche complementarietà, allineamenti) tra diversi ed anche le dinamiche di governance che ambiti, competenze e strumenti del governo lo caratterizzano, esso si configura come metropolitano. un esempio di territorio ‘in-between’ nell’accezione sopra delineata. Nonostante L’Alto Valdarno: uno spazio in-between come infatti il suo territorio sia ricompreso nei limiti orizzonte delle azioni strategiche del governo amministrativi della Provincia di Arezzo, metropolitano fiorentino innumerevoli sono i legami (di diversa natura: Il lavoro condotto per conto del Comune di San identitari, sociali, infrastrutturali, produttivi, Giovanni Valdarno ha permesso al Laboratorio ecc.), che lo rendono intimamente connesso di confrontarsi con alcune delle sfide emerse alla Città metropolitana di Firenze, con la quale, dai suddetti lavori di ricerca. In particolar modo, di volta in volta, sperimenta inedite coalizioni attraverso un intenso programma di ricerca- di attori e ‘patti’ inter-istituzionali di natura azione, si è cercato di riflettere sulle modalità collaborativa (di diversa intensità e natura), attraverso le quali sia possibile individuare attraverso i quali gestire, congiuntamente, e mettere a frutto, sinergie, connessioni, alcuni assi strategici del loro sviluppo comune. complementarietà e allineamenti tra diversi In virtù di tale intensa collaborazione e a attori e ambiti istituzionali, in grado di fronte di una precisa volontà politica di ridisegnare, in chiave regionale, i ‘confini’ della mobilitare l’iter istituzionale di annessione governance territoriale, secondo modalità della sua municipalità al territorio della Città capaci di abbracciare la complessità delle metropolitana di Firenze3, esso incarica, condizioni dei territori contemporanei. nella primavera 2017, il Laboratorio di Critical Il Comune di San Giovanni Valdarno è un Planning e Design di condurre uno strutturato territorio di circa 16500 abitanti, situato nella lavoro di ricerca-azione sul proprio territorio, Provincia di Arezzo, confinate con il Comune di propedeutico all’innesco del processo di Figline Valdarno, limite estremo sud-est della annessione istituzionale. Il percorso di ricerca- Città Metropolitana di Firenze. Stanti le sue azione ha perseguito fin dall’inizio alcuni
Il capitale di industrie e servizi del Valdarno Superiore Cartografia obiettivi fondamentali, ovvero: costruire progressivamente definendo attraverso la un avvicinamento progressivo del territorio creatività collettiva espressa durante gli eventi comunale all’ente metropolitano, sondando, dai diversi attori in gioco, si articola in cinque al contempo, la disponibilità a tale percorso linee strategiche (a loro volta declinate in una espressa dalla comunità locale; costruire serie di azioni volte al loro perseguimento). Le percorsi e progetti strategici di intervento alla strategie individuate sono: scala urbana e territoriale e sperimentare ‘patti 1. Oltre la città. Verso un nuovo sistema di di collaborazione’ multiattoriali che potessero governance multiattoriale e multilivello per contribuire, almeno in alcune fasi preliminari, a una programmazione territoriale del Valdarno tale avvicinamento istituzionale. Superiore La prima chiave strategica riguarda la In tale prospettiva il lavoro di ricerca è stato necessità di ridefinire le modalità di governo indirizzato, mediante un consistente corpus del territorio comunale, in un’ottica di di azioni di coinvolgimento della comunità ripensamento della scala degli interventi di locale4, alla costruzione collettiva di un Agenda programmazione delle forme di interazione CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI urbana del Comune di San Giovanni Valdarno, tra gli attori che devono impegnarsi per la sua intesa quale insieme di issue e sfide di sviluppo realizzazione. territoriale espresse e ritenute centrali 2. Tra tradizione e innovazione. Verso un nuovo dal contesto locale (comunità e istituzioni sviluppo socio-economico diversificato, pubbliche) e sulle quali lo stesso proietta e innovativo e inclusivo del sistema impegna il proprio sforzo di azione collettiva. sangiovannese Essa, che ha assunto quale orizzonte temporale La seconda linea strategica riguarda la il 2050, secondo un’immagine che si è andata messa in campo di una serie di azioni volte a 212
213 “REGIONS ARE BACK IN TOWN” La mobilità dolce e il trasporto pubblico su gomma. Capitale attuale e obiettivi di sostenibilità Cartografia reinventare una nuova fisionomia per la città La quarta linea sollecita la pubblica di San Giovanni fondata su una rinnovata amministrazione a delineare una strategia relazione tra identità storica e innovazione chiara e articolata secondo una visione e finalizzata a trasformare il territorio comprensiva e integrata di ‘rigenerazione comunale in un luogo attrattivo, innovativo, territoriale’ di San Giovanni. Tale strategia deve intelligente e inclusivo. basarsi su una nuova visione dello sviluppo del 3. Tra arte, natura e mestieri. Verso un sistema territorio di San Giovanni; visione nella quale, turistico integrato per il Valdarno superiore territorio, ambiente e paesaggio vengono La terza chiave strategica sollecita il Comune assunti come la base materiale e culturale di San Giovanni Valdarno a farsi promotore per costruire modelli socioeconomici che, di uno sviluppo turistico del suo territorio proprio sulla valorizzazione delle peculiarità attraverso un corretto coordinamento patrimoniali locali, fondano la propria strategico delle sue risorse turistiche, sostenibilità e durevolezza, e attivano energie che faccia leva su una gestione integrata endogene per elevare il benessere, la qualità del potenziale a disposizione e che vada della vita e produrre ricchezza durevole. necessariamente oltre i limiti comunali, 5. Accessibilità e resilienza. Verso un sistema di con l’obiettivo di sviluppare e consolidare mobilità sostenibile, responsabile e intelligente un’offerta turistica a due diverse scale La quinta e ultima strategia invita il Comune territoriali: quella relativa all’intero territorio di San Giovanni Valdarno a procedere ad un del Valdarno Superiore e quella relativa alla riordino dell’attuale sistema della mobilità rete delle Terre Nuove Fiorentine. che interessa il proprio territorio, tentando 4. Territorio bene comune. Verso un disegno di delinearne un disegno complessivo, che, complessivo di rigenerazione territoriale valorizzando pienamente i potenziali asset
Tavola di sintesi delle strategie proposte dall’Agenda Urbana SGV 2050. territoriali (turistici, culturali, abitativi) ‘patti di collaborazione’; far emergere alcuni ai fini di una maggiore accessibilità, sia assi strategici di sviluppo territoriale, sui quali comunque in grado di soddisfare i tre impostare la costruzione di tutte le politiche requisiti di sostenibilità economica, sociale e pubbliche e al cui perseguimento finalizzare ambientale. tutte le azioni e le sinergie pubbliche e private a tutti i livelli territoriali. I risultati dell’Agenda urbana sono stati quindi Tale matrice di coerenza è stata sottoposti ad una verifica della loro coerenza successivamente vagliata al netto delle con alcune politiche/azioni strategiche collaborazioni inter-istituzionali già in perseguite dalla Città metropolitana di Firenze, atto tra Comune di San Giovanni Valdarno secondo una filiera valutativa-connettiva che e Città metropolitana. Le operazioni dal Comune è risalita alle politiche dell’Unione condotte hanno reso evidenti alcune linee di Europea. In particolar modo si è tentato di addensamento di intensità cooperativa e di ricostruire la coerenza tra gli obiettivi/azioni coerenza strategica dello sviluppo territoriale dei seguenti strumenti: l’Agenda urbana di (snellimento amministrativo, sviluppo turistico, San Giovanni Valdarno; il Piano strategico rigenerazione urbana e territoriale, sostenibilità CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI della Città metropolitana di Firenze; la ambientale) dei due diversi enti. Programmazione regionale di Sviluppo 2016- Nonostante, nel susseguirsi degli eventi, 2020; gli obiettivi di Eu 2020. Questo al fine l’iter istituzionale di annessione del Comune di: capire su quali assi strategici lo sviluppo di di San Giovanni Valdarno al territorio della San Giovanni Valdarno già trovava una filiera Città metropolitana di Firenze non sia solida e/consolidata di strategie/azioni di livello stato attivato, per ragioni principalmente progressivamente superiore, da confermare ascrivibili ai cambiamenti dell’assetto politico- e rafforzare con appositi nuovi e innovativi istituzionale locale, i risultati emersi mostrano 214
215 “REGIONS ARE BACK IN TOWN” che lo sviluppo strategico dei territori coinvolti La maggior parte degli strumenti di governance potrebbe e dovrebbe, anche secondo le sono stati concepiti e attuati con riferimento indicazioni emerse dal dialogo costante avuto a unità istituzionali e/o geografiche che non con la comunità locale, essere opportunamente racchiudono o non comprendono più, i processi consolidato attraverso un ridisegno dei confini che hanno generato la domanda di governance. della governance territoriale metropolitana in Tali strumenti finiscono con il complicare una chiave regionale. ulteriormente i problemi e costituire una gabbia amministrativa che non ne consente Conclusioni: agenda urbana e una gestione efficace, piuttosto che creare le regionalizzazione dell’urbano condizioni per cui gli attori istituzionali possano Le attività di ricerca descritte evidenziano con cooperare efficacemente e i territori essere chiarezza che i territori contemporanei nella trattati come risorse. Evidenziano sempre loro interezza e complessità (e quelli in-between di più, in sintesi, la distanza tra la geografia in particolare) si muovono secondo logiche, istituzionale della governance e le dinamiche collaborazioni e ‘patti’ di collaborazione che socio-spaziali in atto nei territori della vanno oltre i confini tradizionali. Le geografie contemporaneità. Se da una parte le nuove descritte hanno evidenziato nuovi ruoli del tendenze sociali ed economiche facilitano territorio riequilibrando il rapporto tra aree processi di governance sempre più cooperativi, urbanizzate e regioni interne del territorio efficaci e orientati dall’obiettivo, dinamici e non regionale. Ciò implicitamente sottolinea proprio curanti dei confini amministrativi, siano essi quella tendenza sottolineata dal dibattito comunali, metropolitani, provinciali; dall’altra, scientifico verso la convergenza di densità di le strategie di pianificazione, le politiche ruoli, di processi, di organizzazioni insediative, urbane e territoriali e i processi di democrazia di tipo regionale. Il modello di governance deliberativa, che costituiscono alcuni degli che prende forma diventa quasi un sistema appartati fondamentali della governance, ordinatore dei processi di regionalizzazione sembrano non essere pienamente in grado di delle cooperazioni, anticipando il passaggio catturare, e quindi adattarsi, alla complessità e da un modello per ambiti a un modello inter- all’estensione di molti fenomeni socio-spaziali. scalare a intensità convergente, interconnesso, Quest’ultima considerazione, unita polinucleare e interregionale (Perrone e Rossi, alla tendenza allo sviluppo di sistemi di 2018 pp. 157-194). collaborazione istituzionale a geografia Con quali sfide diventa quindi importante variabile e orientate al problema, come visto misurarsi? nel contributo, indicano la necessità di un
cambiamento profondo nella cultura politico- Di fronte a questa transizione amministrativa che tutte queste grandi postmetropolitana dell’urbano (Paba e trasformazioni in atto richiedono. Il tema non Perrone 2018), governare le città attraverso è riconducibile esclusivamente al superamento le regioni sembra aprirsi come orizzonte dei limiti della legge 56/2014, in ordine alla strategico di governance dei confini territoriali ridefinizione dell’architettura istituzionale e amministrativi, inclusivo delle questioni di o all’attribuzione di funzioni e risorse o competitività economica, coesione sociale, ancora rispetto alle modalità di elezione questione abitativa e trasporti, e amplia il dei propri organi delle Città metropolitane, lavoro comparato sulla governance municipale ma richiama anzitutto all’idea della nascita a scala regionale. L’esperienza dell’agenda di un ente di nuova natura, che si prenda strategica di San Giovanni Valdarno (sebben cura dello sviluppo strategico del territorio non conclusasi nel modo atteso) mostra metropolitano, proponendosi di promuovere/ come processi di scaling up and down di coordinare giochi cooperativi progettuali in strategie e progetti locali, possano consentire più direzioni e quindi di regolare in forma di individuare azioni di governance di una pluralistica il protagonismo degli attori e degli intera regione, persino in filiera con le politiche interessi che calcano la scena metropolitana, europee. “Cities are back in town” è l’appello attraverso modelli innovativi e sperimentali di (preso in prestito a Roger Keil et al. 2016) che ‘contratti urbani’ volti a sostenere le diverse questo contributo offre al dibattito e alla coalizioni di attori e finalizzati a dare risposte ricerca sul ruolo delle istituzioni del nuovo strategiche e innovative ai nuovi e complessi millennio nella governance dei processi estesi di problemi emergenti dalla dimensione regionale urbanizzazione. dell’urbanizzazione contemporanea. L’urbanizzazione galoppante ha portato CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI all’inevitabile superamento delle nozioni storiche di città e ‘metropolizzazione’ per come le abbiamo ereditate dal diciannovesimo secolo. Le città-regioni hanno sperimentato, nei termini di Edward Soja (2011), un cambiamento epocale rappresentato dai processi di regionalizzazione dell’urbano, segnando l’inizio della fine della metropoli moderna. 216
217 “REGIONS ARE BACK IN TOWN” Note 1 II laboratorio di Critical Planning 2 Per una più precisa ricognizione dell’Ente alla Città metropolitana, il and Design è stato fondato nel del lavoro di analisi e di indagi- parere della regione di riferimento, 2015 con la direzione di Camilla ne delle forme di cooperazione referendum popolare interno al Perrone. I lavori cui il testo fa inter-istituzionale svolto dal Comune richiedente. Stimati tutti riferimento, sono stati condotti Lab di Critical Planning & Design positivi i pareri richiesti ai diversi all’interno dei seguenti progetti sul territorio toscano si vedano: soggetti a diverso titolo, con legge di ricerca: la ricerca PRIN 2015 Granatiero A., Perrone C., Rossi M. dello Stato viene modificato il peri- “Territori post-metropolitani come 2015, Geografie della governance metro della Città metropolitana. forme urbane emergenti: le sfide in Toscana: cooperazioni, attori, 4 Il percorso partecipativo, durato della sostenibilità, abitabilità e tendenze, in Agnoletti C., Iommi S., circa 8 mesi, ha coinvolto le diverse governabilità”; la ricerca “Verso il Lattarulo P. (a cura di), Rapporto realtà socio-economiche del territo- Piano territoriale della Città me- sul territorio. Configurazioni urbane rio comunale e i cittadini in forma tropolitana di Firenze: contributo e territori negli spazi europei, IRPET, singola e associata, mediante un alla costruzione di un’agenda di Firenze, pp.123-143; Perrone C., sistema strutturato di azioni quali: governo” sviluppata nell’ambito Rossi M. 2018, La regionalizzazio- un processo di Ascolto del territorio del Protocollo di intesa tra UNIFI ne della governance in Toscana, realizzato attraverso una batteria (DIDA — Dipartimento di Archi- in Paba G., Perrone C. (a cura di), di interviste in profondità rivolte ai tettura) e Città metropolitana di Transizioni urbane. Regionalizzazio- principali attori sociali, economici e Firenze; la ricerca “SGV 2050. Verso ne dell’urbano in Toscana tra storia, associativi del territorio; una serie la costruzione di un Agenda urbana innovazione e autorganizzazione, di eventi pubblici di co-proget- del Comune di San Giovanni Val- Guerini e Associati, Milano, pp. tazione dello sviluppo strategico darno” sviluppata nell’ambito del 157-194. del territorio realizzati attraverso Protocollo di intesa tra UNIFI (DIDA 3 Si ricorda che la legge Delrio (leg- una molteplicità di strumenti di — Dipartimento di Architettura) e ge n. 56/2014) consente l’annes- lavoro (Open Space Open Space Comune di San Giovanni Valdarno; sione al perimetro della Città Me- Technology, focus group di ascolto, la ricerca “Makecity - Network ter- tropolitana dei Comuni contermini laboratori progettuali). ritoriale per l’innovazione urbana” e che tale annessione segue un finanziato dalla Fondazione Cassa iter istituzionale che prevede una di Risparmio di Firenze. domanda formale di annessione
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