Ranking Internazionali a supporto organizzativo e strategico dell'Ateneo - Paola Costantini

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Ranking Internazionali a supporto organizzativo e strategico dell'Ateneo - Paola Costantini
Ranking Internazionali a supporto
organizzativo e strategico dell’Ateneo

  Il Green Metric per la Vision Sostenibilità

              Paola Costantini
Università degli Studi di Roma «Tor Vergata»

                              Cassino, 11 dicembre 2018
Ranking Internazionali a supporto organizzativo e strategico dell'Ateneo - Paola Costantini
ODG:

1)   Criteri e Indicatori dei principali ranking internazionali;

2)   L'esperienza di Sviluppo Sostenibile presso l'Università di Roma
     Tor Vergata;

3) Il Green Metric;

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Ranking Internazionali a supporto organizzativo e strategico dell'Ateneo - Paola Costantini
I ranking internazionali
Sono uno strumento di comunicazione che permette di
comparare gli Atenei secondo differenti parametri e variabili

 Non sono strumenti di valutazione appropriati, perché:
        ü
            non hanno una robusta metodologia statistica
        ü
            non sono trasparenti
        ü
            non sono comparabili tra loro

 Al mondo esistono circa 18.000 università e i principali
 ranking ne valutano circa 1.000, meno del 10%, per creare
 graduatorie top 100, 200, 400, e raramente arrivano oltre la
 500esima posizione. Collocarsi in una di queste graduatorie
 dunque significa essere riconosciuti come università di livello
 mondiale e assicurarsi di essere conosciute fuori dall’Italia
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Ranking Internazionali a supporto organizzativo e strategico dell'Ateneo - Paola Costantini
I ranking internazionali: quanti sono?

I ranking sono molto numerosi; i più noti e significativi per noi sono
sei:
ü
     ARWU Shanghai
ü
     THE
ü
     QS
ü
     US News
ü
     U- Multirank
    …MA A QUESTI SE NE AGGIUNGONO CONTINUAMENTE ALTRI, MOLTO SPESSO SI
ü
      GreenMetric
    TRATTA DEGLI STESSI, MA SETTORIALI O CHE RIGUARDANO DETERMINATI AMBITI
    GEOGRAFICI.
                       AD ES. IL THE RANKING SI SUDDIVIDE IN:

      WORLD (UNIVERSITY RANKING E REPUTATIONAL RANKING)
      TEACHING (EUROPE TEACHING RANKING, ETC..)
      SUBJECT (RANKLING PER MACROAREA, ETC..)
      REGIONAL (YOUNG UNIVERSITY RANKING, ETC..)
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I ranking internazionali: perché sono importanti?

ü
     Sono importanti per l’uso che ne fanno gli studenti nella
     scelta dell’ateneo in cui studiare
ü
     Sono utilizzati dagli atenei per selezionare i partner con cui
     stipulare accordi di cooperazione
ü
     Sono utilizzati da alcune agenzie nazionali per concedere
     finanziamenti o grant a studenti e/o docenti

    NON SONO BENVOLUTI, MA POI TUTTI LI
                USANO…
                                                        5
I ranking internazionali: quali?

 Classifiche di più elevato impatto mediatico:

   ARWU Shanghai (Cina)
Parametri: pubblicazioni e citazioni (WoS), premi

   THE-Times Higher Education (Regno Unito)
Parametri: pubblicazioni e citazioni (Scopus), survey (Elsevier), studenti/ docenti, dottorati, fondi

   QS (Regno Unito)
Parametri: pubblicazioni e citazioni (Scopus), survey (QS), studenti/docenti, stranieri

   US News (Stati Uniti)
Parametri: pubblicazioni e citazioni (WoS), survey (Thomson Reuters)

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I ranking internazionali: quali?

 Classifiche specifiche su ricerca e produttività scientifica:
   NTU (Taiwan)
Parametri: pubblicazioni e citazioni (WoS)

   Nature Index Rising Stars (Regno Unito)
Parametri: pubblicazioni e citazioni sulla rivista Nature

 Classifiche multidimensionali, senza graduatoria unica:

   Scimago (Spagna)
Parametri: pubblicazioni e citazioni (Scopus)

   Leiden CWTS (Olanda)
Parametri: pubblicazioni e citazioni (WoS)

   U-Multirank
Parametri: pubblicazioni e citazioni (WoS)                  7
I ranking internazionali: quali?

 Classifiche ad impatto mediatico medio:

   URAP (Turchia)
Parametri: pubblicazioni e citazioni (WoS)

   CWUR (Arabia Saudita)
Parametri: pubblicazioni e citazioni (WoS) premi e brevetti

   RUR (Russia)
Parametri: pubblicazioni e citazioni (WoS), survey (Thomson Reuters)

 Ranking specifico sul tema della sostenibilità:

   Green Metric (Indonesia)
Parametri: setting, energy, transport, water, waste, education

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I ranking internazionali: quali?

La conoscenza della metodologia utilizzata dai vari ranking è pertanto
fondamentale per leggere i risultati di una classifica nel giusto contesto. I
parametri più utilizzati sono:

   produzione scientifica (pubblicazioni e citazioni)
   dati dimensionali di input (rapporto docenti/studenti, numero dottorati,
   fondi gestiti (entrate ed uscite), mobilita’ internazionale, stage e tirocini,
   ecc.
   indagini svolte presso la comunità accademica mondiale e le aziende al
   fine di elaborare indicatori di reputazione (academic & employer
   reputation)
   premi dei
La scelta (Nobel,  Fields Medal,
             parametri           ecc.)
                          impiegati perottenuti  da classifiche
                                         stilare le docenti e laureati
                                                                porta a privilegiare
alcuni generi di università rispetto ad altri, a prescindere dalla loro effettiva
qualità: può essere privilegiata la dimensione, la vocazione alla ricerca (e in
alcune specifiche aree), il finanziamento, la vocazione internazionale (che
inevitabilmente avvantaggia il mondo anglosassone)
                                                                   9
I ranking internazionali: quali?

I quattro ranking più noti e consultati al mondo sono il cinese ARWU Shanghai,
elaborato dalla Jiao Tong University, i britannici Times Higher Education World
University Ranking e QS World University Ranking prodotti da agenzie private
e lo statunitense US News Best Global Ranking, redatto dalla società US News
and World Report.

Sono costruiti con l’obiettivo di evidenziare gli atenei di eccellenza e/o
prestigiosi che possano rappresentare un ottimo investimento per gli studenti
che vi si iscrivono e per questo danno un peso alle indagini reputazionali e ai
premi ottenuti da docenti e laureati.

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Metodo Survey per THE e QS

Per i due ranking britannici come QS e THE un forte peso, nell’elaborazione del
punteggio finale, e’ data alle indagini svolte presso la comunità accademica
mondiale e le aziende, al fine di elaborare indicatori di reputazione.

Secondo diverse voci si tratterebbe di una debolezza metodologica: se da un lato
infatti si profila il rischio che gli Atenei possano influire sulle survey con accordi di
scambio, dall’altro l’opinione rilevata tramite la survey tende, per come è
costruita e si svolge la rilevazione, ad alimentare la reputazione già consolidata di
poche realtà di fama internazionale in un circolo di autopromozione che lascia ai
margini le università italiane.

Lo stesso questionario utilizzato per l’indagine è disponibile in diverse lingue ma
non in italiano e il campionamento può risultare autoselezionato e non
probabilistico-casuale.

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IREG       (International Ranking Expert Group)

L’ (iREG Observatory on Academic Ranking and Excellence) è un'associazione
istituzionale internazionale non profit che raggruppa organizzazioni,
università e altri enti interessati ai ranking universitari e all'eccellenza
accademica.
L’ultima conferenza si e’ tenuta lo scorso maggio ad hasselt, in belgio, dal 23
al 25 maggio e Il tema del convegno era la possibile convergenza tra
l’accreditamento degli atenei e i ranking internazionali come forme di
«valutazione» degli atenei.

Nel corso della conferenza:

   E’ stata illustrata a grandi linee l’attività del gruppo di lavoro CRUI sui
   ranking internazionali che è stata apprezzata nello spirito e nelle finalità

   Sono stati avviati contatti preliminari per organizzare in Italia la IREG-10
   Conference nel 2019 (si terra’ a bologna 8-10 Maggio 2019)
                                                                12
gruppo di lavoro CRUI
                               sui ranking internazionali

Gli obiettivi del gruppo di lavoro crui

   aumentare il numero di atenei italiani che entrano nelle classifiche
   internazionali;
   migliorare il piazzamento degli atenei che già vi partecipano pur consapevoli che
   ciò dipende anche dalle prestazioni di tutti gli atenei che entrano in classifica;
   coordinare la comunicazione verso i Media all’uscita delle principali classifiche
   globali;
   elaborare Country How To per il conferimento di dati ad alcuni ranking ritenuti
   prioritari (iniziando con QS, THE);
   proporre eventuali integrazioni e modifiche metodologiche ai gestori dei
   ranking con un'unica voce, quella di CRUI.                      13
gruppo di lavoro CRUI
                               sui ranking internazionali
Principali spunti emersi

   nei pochi casi nei quali i gestori dei ranking chiedono dati ed informazioni agli
   atenei, il GdL potrebbe suggerire di utilizzare le basi dati ANVUR e Ministeriali (es.
   anagrafe studenti, UniversItaly, SUA-RD …).

   considerando che in tema di valutazione interna, autovalutazione, l’Italia ha già
   tanto (VQR, SUA-RD, SUA-CdS, ASN…) pare importante sfruttare
   consapevolmente quella forma di valutazione esterna e internazionale
   rappresentata dai ranking .

   a volte i ranking possono facilitare la stipula di accordi scientifici. La loro valenza
   comunicativa è innegabile.

   l’eccellenza scientifico-disciplinare di un ateneo non viene valorizzata dai ranking
   globali; mentre le classifiche by subject , se sfruttate mediaticamente, potrebbero
   darne conto e non solo nell’ambito medico-scientifiche e tecnologiche ma anche
   in quello delle scienze sociali e delle arts & humanities.       14
gruppo di lavoro CRUI
                               sui ranking internazionali
Principali spunti emersi

       alcune good practice che potrebbero essere condivise nei prossimi incontri
       del GdL sono:
  a)     metodi per la pulizia delle affiliazioni nei database bibliografici WoS e
         Scopus;
  b)     attività formativa-informativa verso la stampa locale all’uscita dei ranking
         per evitare distorsioni, errori e titoli sensazionalistici;
  c)     report ranking by subject utilizzato come elemento di autovalutazione del
         dipartimenti.

       alcuni gestori di ranking, come QS e THE, offrono servizi di consulenza ed
       organizzano fiere per presentare a potenziali studenti l’offerta formativa
       degli atenei. Il GdL potrebbe valutare di partecipare unitariamente a questi
       eventi o decidere di negoziare condizioni più vantaggiose per l’acquisto di
       servizi.

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gruppo di lavoro CRUI
                           sui ranking internazionali

Principali spunti emersi

U-multirank – l’alternativa europea alle league table internazionali– non
produce un’eco mediatica d’impatto; tuttavia, la filosofia di fondo e la
metodologia che caratterizza l’U-M, rende diversa questa iniziativa da quelle
di altre agenzie di ranking. In Italia, il gruppo di ricerca su Higher Education,
che collabora con Fondazione CRUI su questi temi (www.here-research.it), ha
stretti contatti con il centro tedesco che coordina l’iniziativa U-multirank. I due
gruppi di lavoro CRUI potrebbero quindi collaborare.

Il GdL potrebbe fungere come luogo di discussione per decidere se aderire o
se uscire deliberatamente da alcune classifiche.

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L'esperienza di Sviluppo Sostenibile
                                   presso l'Università di Roma Tor Vergata
L’ATTUAZIONE DELL’AGENDA 2030 RICHIEDE UN FORTE COINVOLGIMENTO DI TUTTE LE COMPONENTI DELLA SOCIETÀ, DALLE IMPRESE AL
SETTORE PUBBLICO, E CERTAMENTE UN SIGNIFICATIVO CONTRIBUTO È ATTESO DALLE UNIVERSITÀ E DAI CENTRI ED ISTITUTI DI RICERCA.

IN QUEST’OTTICA L’UNIVERSITÀ DI «TOR VERGATA» HA FATTO PROPRIA LA MISSIONE DI ESSERE UN ATENEO SOSTENIBILE, IN PIENA
COERENZA CON GLI OBIETTIVI DELLE NAZIONI UNITE, DI SEGUITO INDICATI SINTETICAMENTE (LE «CINQUE P»)

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Missione

LA MISSIONE DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA” È CONTRIBUIRE ALL’EDUCAZIONE
E FORMAZIONE DELLE PERSONE, ALLA RICERCA E ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, ORGANIZZATIVA E
SOCIALE NECESSARIE A REALIZZARE UN VERO SVILUPPO SOSTENIBILE PER L’ITALIA, L’EUROPA E IL RESTO
DEL MONDO, IN COERENZA CON GLI OBIETTIVI CHE LE NAZIONI UNITE HANNO DEFINITO NEL
SETTEMBRE 2015.

POICHÉ L’ATTUAZIONE DEI PROCESSI NECESSARI A REALIZZARE QUESTO AMBIZIOSO OBIETTIVO RICHIEDE
ELEVATE COMPETENZE E CAPACITÀ DI GOVERNARE LA COMPLESSITÀ, L’UNIVERSITÀ È IMPEGNATA NON
SOLO NELLA DIDATTICA E NELLA RICERCA SCIENTIFICA DI ECCELLENZA, MA ANCHE NELLE RELAZIONI
CON IL SETTORE PRIVATO, LE ISTITUZIONI PUBBLICHE E IL MONDO DEL NON-PROFIT, SIA A LIVELLO
NAZIONALE CHE INTERNAZIONALE, COSÌ DA FAVORIRE L’ADOZIONE DI POLITICHE E COMPORTAMENTI
ORIENTATI ALLA SOSTENIBILITÀ DEL BENESSERE DELLE PERSONE E DELLE CONDIZIONI DELL’ECOSISTEMA.

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Visione

L’Università di Tor Vergata vuole essere protagonista nel mondo della ricerca, della
didattica e dello sviluppo tecnologico, economico, organizzativo e sociale e intende
diventare non solo un “esempio di sviluppo sostenibile”, ma soprattutto una delle
migliori strutture accademiche europee entro il 2030, attraverso un percorso di
miglioramento continuo da valutare attraverso il raggiungimento di obiettivi
intermedi entro il 2020 e il 2025.

Si impegna ad essere un luogo aperto di elaborazione di conoscenza avanzata e di
qualità, di educazione e di formazione continua dei giovani e degli adulti, di
ideazione e di sperimentazione di soluzioni innovative per realizzare lo sviluppo
sostenibile, valorizzando la professionalità e l'integrità del personale docente,
amministrativo, tecnico e bibliotecario, assicurando appropriate condizioni i lavoro
e minimizzando il proprio impatto sull'ambiente.

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ASviS

L’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, nella sua missione e visione di
sviluppo della cultura della sostenibilità, ha aderito alla rete delle università
italiane “sostenibili” recentemente costituita dalla Conferenza dei Rettori delle
Università Italiane (CRUI). Inoltre il 3 febbraio del 2016 su iniziativa dell’Università
degli Studi di Roma “Tor Vergata” e della Fondazione Unipolis è nata L’Alleanza
Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), con l’obiettivo di far crescere nella
società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza
dell’importanza dell’Agenda globale e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
(Sustainable Development Goals ‐ SDGs nell' acronimo inglese) da raggiungere
entro il 2030.
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L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile L’Agenda 2030 si basa su 17
obiettivi e 169 sotto‐obiettivi, che riguardano la povertà, l’alimentazione, la
salute, l’educazione, l’occupazione, i diritti civili, la protezione dell’ambiente,
l’innovazione e molto altro. L’Italia si è impegnata a raggiungere tali obiettivi
al più tardi entro il 2030, anche se ce ne sono alcuni che devono essere
raggiunti prima di quella data, come la netta riduzione del numero dei
giovani che non studiano e non lavorano, che nel nostro paese sono ben 2,5
milioni. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile caratterizzerà l’agenda
politica in tutto il mondo per i prossimi 15 anni, le strategie delle imprese e
della società civile, i comportamenti dei cittadini e i loro orientamenti
politici.
                                                                   21
Finalità e aree strategiche dell’Ateneo

La Sostenibilità viene declinata all’interno delle aree strategiche, cui viene assegnata una specifica finalità.
La misurazione dei risultati di ciascuna area viene assicurata dagli indicatori di impatto e dagli indicatori
strategici.

La Piramide Strategica definisce il
processo       della     pianificazione
strategica adottato dall’Ateneo.
La finalità strategica individuata,
come      già     dichiarato, è       la
Sostenibilità come perseguimento di
obiettivi che soddisfino le esigenze
degli         stakeholder,         della
programmazione              economico-
finanziaria, delle risorse umane e del
contesto esterno di riferimento.

                                                                                     22
Finalità e aree strategiche dell’Ateneo

La      Sostenibilità     quale   Mission
istituzionale di Ateneo, viene declinata
nelle cinque aree strategiche. Ogni area
strategica definisce la propria finalità
strategica in stretta correlazione con la
finalità strategica di Ateneo.

                                                                        23
INDICE STRATEGICO DI SOSTENIBILITA’

L'uso degli indicatori di sostenibilità ambientale è sempre più praticato da enti, organizzazioni ed
istituzioni, a livello locale o globale (ONU, OCSE, UE, Comuni, Aziende, ecc.) che intendono
intervenire con logiche di sviluppo sostenibili.

L’indicatore di sostenibilità è stato costruito a partire dalle cinque finalità strategiche di area:
didattica, ricerca, servizi agli studenti, terza missione e amministrazione e ambiente di lavoro.

Ciascuna finalità strategica al suo interno ha una serie di fattori di impatto (azioni), ai quali è
assegnato un peso (wj) in funzione della rilevanza dell’azione nella specifica area.
I fattori di impatto vengono valutati attraverso l’uso di una scala di misurazione, con punteggi che
vanno da -5 a 5. Il punteggio (vj) è attribuito a ciascun fattore di impatto, misurando in termini
percentuali quanto il valore attuale si discosta da quello dell’anno precedente e assegnando il
punteggio secondo la tabella 1.

La scelta di questa di misura tiene conto sia di un sostanziale numero di modalità, sia di valori
negativi, per consentire al decisore un ampio margine di valutazione.

                                                                                 24
INDICE STRATEGICO DI SOSTENIBILITA’

                                          Tabella 1

Viene quindi determinato il punteggio dell’area strategica Aj
                                                                Peso assegnato ai fattori di impatto

                                                                  Punteggio assegnato ai fattori di impatto

                                                                Peso assegnato all’Area Strategica
  L’ISS è calcolato:
                                                                   Punteggio dell’Area

  L’indice complessivo (ISS) compreso tra (-5-e 5) descrive il miglioramento (valore ISS anno
  corrente > = + 10% rispetto all’anno precedente, il giallo situazione invariata con valore
  compreso tra -10% e +10%, il rosso peggioramento con il valore dell’ISS
INDICE STRATEGICO DI SOSTENIBILITA’

=+10%

                  Tabella 1

                                     26
AREA STRATEGICA: DIDATTICA

Peso area strategica: 35%

                                 PESO (Wi)
                                    20

                            27
AREA STRATEGICA: RICERCA

Peso area strategica: 20%

                                   PESO (Wi)
                                      20

                              28
AREA STRATEGICA: SERVIZIO AGLI
   STUDENTI

Peso area strategica: 10%

                                    PESO (Wi)
                                       50

                                    PESO (Wi)
                                       25

                            29
AREA STRATEGICA: TERZA MISSIONE

Peso area strategica: 15%

                                      PESO (Wi)
                                         20

                            30
AREA STRATEGICA: ORGANIZZAZIONE E
  AMBIENTE DI LAVORO

Peso area strategica: 20%

                                 PESO (Wi) 50
                                 PESO (Wi) 40
                                 PESO (Wi) 10

                            31
Ranking per la valutazione della
                          sostenibilità sostenibilità: GreenMetric

Il ranking GreenMetric, creato in Indonesia dall’Università di Jakarta nel 2010,
valuta la sostenibilità ambientale ed ecologica dei campus universitari in base a dati
forniti dalle università sulle infrastrutture, i consumi e le politiche di risparmio
energetico, sui rifiuti, acqua e trasporti, e sulle iniziative di formazione e ricerca in
tema di sostenibilità ambientale.

Questa classifica degli atenei eco-sostenibili è aperta a tutte le università del mondo
che vogliano confrontarsi sui risultati delle azioni e delle politiche attuate al riguardo
nelle loro strutture e ha l’obiettivo di spingere decisori e stakeholder degli atenei ad
impegnarsi nella lotta ai cambiamenti climatici con una gestione efficiente di acqua
ed energia, riciclaggio dei rifiuti e mobilità sostenibile e di promuovere nella società
comportamenti maggiormente attenti alla tutela ambientale.

Il questionario utilizzato mira infatti a mettere in luce gli sforzi fatti da ciascuna
università per diventare più green e suggerisce possibili aree di intervento; viene
pertanto rivisto ad ogni edizione per risultare più efficace come strumento
internazionale di promozione delle politiche ecosostenibili.

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GreenMetric

q
    40 item da compilare e 22 evidence da produrre
q
    Categorie: setting and infrastructure, energy and climat change,
    waste, transportation, education
q
    Edizione 2018: deadline compilazione questionnaire: 15 ottobre

Il questionario GreenMetric è uno strumento di autovalutazione che però
genera una classifica mondiale. Diversamente da altri ranking, il100% dei
dati è fornito dagli atenei.

                 Il primo e solo Ranking al mondo s
Per la compilazione – dato l’aspetto tematico – è preferibili impiegare

                        concetto di Sostenibilità
personale tecnico amministrativo competente sul tema.

Edizione 2017: 22 atenei italiani classificati, 3 top 100, 3 top 200

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Indicatori e Criteri del GreenMetric

Il Ranking UI GreenMetric World University è un'iniziativa dell’università dell’Indonesia,
che è stato lanciato nel 2010. L'obiettivo di questa classifica è quello di fornire on-line la
valutazione delle politiche connesse a campus verde e sostenibilità nelle università di
tutto il mondo. Le voci valutate sono:

Collocazione e infrastrutture (SI) (15%)
La collocazione del campus e le notizie infrastrutture danno le informazioni di base
dell’interazione dell'università con l’ambiente verde. Questo indicatore mostra anche se il
campus merita di essere chiamato Green Campus. L'obiettivo è quello di innescare la
participating university per fornire più spazio per il verde e la salvaguardia dell’ambiente,
nonché per lo sviluppo di energia sostenibile.
Gli indicatori sono:

-Collocazione del Campus
-Tipo di istituto di istruzione superiore
-Numero di siti campus
-Campus totale (mq)
-Totale superficie di edifici (mq)
-Numero di studenti
-Numero di personale accademico e amministrativo
-Percentuale di zona del campus coperta da vegetazione in forma di foresta.
-Percentuale di zona del campus coperta da vegetazione piantata (includere prati, giardini, tetti verdi,
impianto interno)
-Conservazione: le superfici non a ritenzione nel campus come percentuale della superficie totale per
l'assorbimento d'acqua
-Percentuale del bilancio universitario per lo sforzo di sostenibilità
Energia e cambiamenti climatici
Rifiuti e Acqua
Trasporti
Istruzione
Grazie a tutti per l’attenzione!

                          Paola Costantini
                           www.uniroma2.it
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