Raccomandazioni della Società Italiana di Reumatologia sulla gestione della gotta

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                                                                                      Reumatismo, 2013; 65 (1): 5-24      originale

        Raccomandazioni della Società Italiana
     di Reumatologia sulla gestione della gotta
                 Italian Society of Rheumatology recommendations
                                        for the management of gout
        M. Manara1, A. Bortoluzzi2, M. Favero3, I. Prevete4, C.A. Scirè1, G. Bianchi5,
           C. Borghi6, M.A. Cimmino7, G.M. D’Avola8, G. Desideri9, G. Di Giacinto10,
      M. Govoni2, W. Grassi11, A. Lombardi12, M. Marangella13, M. Matucci Cerinic14,
                    G. Medea15, R. Ramonda3, A. Spadaro16, L. Punzi3, G. Minisola4

                                         1
                                           Unità Epidemiologica Società Italiana di Reumatologia (SIR), Milano, Italia;
             2
                 Sezione di Reumatologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Ferrara,
Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna, Ferrara; 3Unità di Reumatologia, Dipartimento di Medicina DIMED,
   Università di Padova; 4Unità Operativa Complessa di Reumatologia, Ospedale di Alta Specializzazione “San
                               Camillo”, Roma; 5U.O. Reumatologia, ASL3, Azienda Sanitaria Genovese, Genova;
          6
            Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Cattedra di Medicina Interna, Università di Bologna,
                          Bologna, Italia; Delegato Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC);
                            7
                             Clinica Reumatologica, Dipartimento di Medicina Interna, Università di Genova, Italia;
       8
        Servizio Reumatologia e Osteoporosi ASP Catania; 9U.O.C. Geriatria, Dipartimento di Medicina Clinica,
         Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dall’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila; Delegato Società
    Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG); 10Medico di Medicina Generale, ASUR Marche Area Vasta n. 1,
                              Urbino, Italia; Delegato Società Italiana Interdisciplinare per le Cure Primarie (SIICP);
                                        11
                                           Clinica Reumatologica, Università Politecnica delle Marche, Jesi, Ancona;
    12
      Medico di Medicina Generale, ASL 10 Firenze, Italia; Delegato Società Scientifica dei Medici di Medicina
                                               Generale, Federazione Italiana dei Medici di Famiglia (FIMMG-METIS);
13
  S.C. Nefrologia e Dialisi, A.O. Ordine Mauriziano di Torino, Italia; delegato Società Italiana di Nefrologia (SIN);
               14
                 Dipartimento Biomedicina, SOD Reumatologia AOUC, & Dip. Medicina Interna, Denothe centre,
         Università Firenze, Italia; 15Medico di Medicina Generale, Brescia; Delegato Società Italiana di Medicina
                                         Generale (SIMG); 16Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche,
                                                            U.O.C. di Reumatologia, “Sapienza”, Università di Roma

                                                     SUMMARY
  Objective: Gout is the most common arthritis in adults. Despite the availability of valid therapeutic options,
  the management of patients with gout is still suboptimal. The Italian Society of Rheumatology (SIR) aimed
  to update, adapt to national contest and disseminate the 2006 EULAR recommendations for the management
  of gout.
  Methods: The multidisciplinary group of experts included rheumatologists, general practitioners, internists,
  geriatricians, nephrologists, cardiologists and evidence-based medicine experts. To maintain consistency with
  EULAR recommendations, a similar methodology was utilized by the Italian group. The original propositions
  were translated in Italian and priority research queries were identified through a Delphi consensus approach. A
  systematic search was conducted for selected queries. Efficacy and safety data on drugs reported in RCTs were
  combined in a meta-analysis where feasible. The strength of recommendation was measured by utilising the
  EULAR ordinal and visual analogue scales.
  Results: The original 12 propositions were translated and adapted to Italian context. Further evidences were
  collected about the role of diet in the non-pharmacological treatment of gout and the efficacy of oral corticoste-
  roids and low-dose colchicine in the management of acute attacks. Statements concerning uricosuric treatments
  were withdrawn and replaced with a proposition focused on a new urate lowering agent, febuxostat. A research
  agenda was developed to identify topics still not adequately investigated concerning the management of gout.
  Conclusions: The SIR has developed updated recommendations for the management of gout adapted to the
  Italian healthcare system. Their implementation in clinical practice is expected to improve the management of
  patients with gout.                                                                                                     Indirizzo per la corrispondenza:
                                                                                                                          Leonardo Punzi
                                                                                                                          Via Giustiniani, 2 - 35128 Padova
                                                                                        Reumatismo, 2013; 65 (1): 5-24    E-mail: punzireu@unipd.it

                                                                                                                          Reumatismo 1/2013                   5
lavoro
    originale                                                                 M. Manara, A. Bortoluzzi, M. Favero et al.

                        n INTRODUZIONE                                   n METODI

                        L    a gotta è l’artrite più frequente negli
                             adulti, con una prevalenza che oscilla
                        tra lo 0,9% in Italia e il 3,9% negli USA e
                                                                         Un gruppo multidisciplinare di esperti è
                                                                         stato incaricato dalla SIR di aggiornare e
                                                                         adattare al contesto italiano le raccoman-
                        un’incidenza in aumento sia in Italia che        dazioni EULAR del 2006 per la gestio-
                        negli altri Paesi sviluppati (1, 2).             ne del paziente con gotta (8). Il gruppo
                        Oltre ad un’elevata frequenza di malat-          di esperti era composto da reumatologi e
                        tia, la gotta si associa a disabilità, com-      da medici rappresentanti diverse società
                        promissione della qualità della vita ed          scientifiche di specialisti coinvolti nella
                        aumentata mortalità, rappresentando un           diagnosi e nel trattamento del paziente af-
                        sempre più urgente problema di salute            fetto da gotta, come nefrologia, medicina
                        pubblica (3-5).                                  interna, geriatria, cardiologia e medicina
                        Nonostante le conoscenze attuali sulla           generale.
                        gotta siano sufficientemente approfondite        Gli obiettivi della task force erano i se-
                        e siano disponibili valide opzioni terapeu-      guenti: traduzione delle raccomandazioni,
                        tiche, la gestione dei pazienti con gotta è      contestualizzazione nella realtà farmaceu-
                        ancora largamente subottimale (6).               tica italiana (tenendo contro dei farmaci
                        Condizione predisponente necessaria allo         disponibili e delle nuove opportunità tera-
                        sviluppo della gotta è l’iperuricemia, de-       peutiche), identificazione di quesiti prio-
                        finita in presenza di livelli di acido urico     ritari da approfondire, raccolta e interpre-
                        nel sangue superiori a 6.8 mg/dL (404            tazione critica delle evidenze, definizione
                        µmol/L), che rappresentano approssimati-         di raccomandazioni basate sulla combina-
                        vamente il punto di saturazione dell’urato       zione delle migliori evidenze disponibili e
                        monosodico a livelli fisiologici di tempe-       del parere degli esperti. Il pannello degli
                        ratura e pH (7).                                 esperti, suddiviso in 3 gruppi multidisci-
                        Il modello di malattia prevede, in presen-       plinari, ha lavorato rispettivamente sulle
                        za di iperuricemia, la deposizione intra-        seguenti 3 aree di intervento: comorbidità
                        articolare di cristalli di urato monosodico      e stili di vita; terapia dell’attacco acuto; te-
                        (UMS), responsabili della genesi dell’at-        rapia cronica della gotta.
                        tacco acuto di gotta e dell’artropatia cro-      La traduzione delle raccomandazioni ori-
                        nica.                                            ginali è stata effettuata all’interno di cia-
                        Sulla base di questo semplice modello,           scun gruppo multidisciplinare ed approva-
                        la gestione dei pazienti con gotta implica       ta dall’intero pannello.
                        quindi il controllo dei fattori di rischio le-   L’identificazione dei quesiti da approfon-
                        gati alla iperuricemia, il controllo rapido      dire è stata condotta mediante tecnica Del-
                        ed efficace degli attacchi e la persistente      phi. Affinché i quesiti ricadessero nelle 3
                        riduzione dei livelli serici di UMS.             diverse aree terapeutiche (comorbidità e
                        Queste 3 diverse linee di intervento rap-        stili di vita; terapia dell’attacco acuto; te-
                        presentano i principi alla base delle racco-     rapia cronica della gotta), sono state effet-
                        mandazioni EULAR 2006 per la gestione            tuare votazioni separate per ogni area e se-
                        dei pazienti con gotta elaborate da una task     lezionati i 4 quesiti che avevano raggiunto
                        force di esperti europei (8).                    il punteggio più elevato.
                        La Società Italiana di Reumatologia (SIR)        I seguenti 4 quesiti identificati dagli esper-
                        ha ritenuto prioritario contestualizzare, ag-    ti sono stati successivamente riformulati
                        giornare e diffondere le raccomandazioni         secondo strategia PICO (Population-Inter-
                        EULAR sul trattamento della gotta.               vention-Comparator-Outcome):
                        Questo documento si rivolge a reumatolo-         1. nei pazienti con gotta, l’esposizione a
                        gi, medici di medicina generale, interni-            specifici alimenti e bevande ha un’in-
                        sti, geriatri, cardiologi, nefrologi e a tutti       fluenza su esiti di malattia (es. urice-
                        i professionisti della salute coinvolti nella        mia, numero di flares, disabilità, mor-
                        gestione del paziente con gotta.                     talità)?;

6   Reumatismo 1/2013
lavoro
Raccomandazioni della Società Italiana di Reumatologia sulla gestione della gotta                       originale

2. nei pazienti con attacco acuto di gotta,       o rapporto tra rischi (RR), e relativi inter-
    l’utilizzo di steroidi per os rispetto ad     valli di confidenza (IC) al 95%. Dal punto
    altro trattamento è efficace e sicuro?;       di vista clinico, un ES di 0,20 è da conside-
3. nei pazienti con attacco acuto di gotta        rarsi piccolo, 0,50 moderato e superiore a
    l’utilizzo di colchicina a basso dosag-       0,80 grande. Il NNT è la stima del numero
    gio (0.5 mg fino a 3 volte al giorno) è       di pazienti che dovrebbero essere sottopo-
    efficace e sicuro rispetto alla colchicina    sti a trattamento per ottenere un effetto de-
    ad alto dosaggio?;                            siderato (o prevenire un evento indeside-
4. nei pazienti con gotta cronica, febuxo-        rato), per cui a valori bassi di NNT corri-
    stat rispetto ad altri trattamenti ipouri-    sponde un più elevato effetto. L’influenza
    cemizzanti o nessun trattamento, è effi-      di fattori di rischio è stata espressa come
    cace e sicuro?                                RR o odds ratio (OR), sulla base del di-
Per ogni quesito è stata definita una stra-       segno di studio applicato. Le meta-analisi
tegia per una ricerca sistematica della           sono state effettuate utilizzando Review
letteratura. Le 4 ricerche sono state effet-      Manager (Version 5.1. Copenhagen: The
tuate sui principali database bibliografici       Nordic Cochrane Centre, The Cochrane
elettronici (Medline, Embase e Cochrane           Collaboration, 2011).
Library), utilizzando limiti temporali dal        Il livello di evidenza per l’efficacia è sta-
1/1/1950 al 25/3/2012, restringendo la ri-        to definito sulla base del disegno di studio
cerca a pubblicazioni in italiano o inglese       degli studi disponibili utilizzando una ge-
e a studi sull’uomo. La ricerca è stata inol-     rarchia prestabilita (Tab. I). La risposta ai
tre completata da una ricerca manuale ne-         quesiti clinici sollevati si è quindi basata
gli atti dei congressi EULAR e ACR 2010           sulle evidenze di migliore livello dispo-
e 2011 e dalla ricerca incrociata delle refe-     nibili: per esempio, se si poteva dare una
renze degli studi inclusi. Per ogni quesito       risposta ad un dato quesito sulla base di
sono stati definiti specifici criteri di inclu-   risultati di revisioni sistematiche di RCT
sione nella revisione e sviluppate schede         veniva aggiornata la revisione esistente e
di estrazione dati sviluppate ad hoc. La          non venivano inclusi studi con disegno più
selezione degli articoli per ogni quesito         debole. Quesiti su fattori di rischio o even-
è stata effettuata da un singolo revisore         ti avversi si sono basati sia su RCT sia su
(MM, AB, MF e IP).                                studi osservazionali. Sono stati considera-
In generale sono stati inclusi studi che ri-      ti per primi gli studi con evidenze dirette,
guardassero aspetti clinici della gotta. Gli      e, solo laddove non disponibili, sono state
studi sull’iperuricemia sono stati inclusi solo   esaminate le evidenze indirette.
qualora valutassero l’influenza di specifici      Al fine di essere consistenti con le racco-
fattori di rischio (quali per esempio le abitu-   mandazioni originali, la forza di ogni racco-
dini alimentari) sull’insorgenza di gotta.        mandazione (strength of recommendation,
Sono stati inclusi studi con i seguenti dise-     SOR) è stata misurata utilizzando la scala
gni: revisioni sistematiche e meta-analisi,       ordinale EULAR A-E (A=raccomandata
studi clinici randomizzati e controllati          completamente; B=raccomandata forte-
(RCT), studi controllati, per i quesiti di
efficacia e sicurezza, e anche studi di coor-
te, caso-controllo e trasversali per i quesiti    Tabella I - Livelli dell’evidenza.
relativi ai fattori di rischio. Case reports,      Ia     Meta-analisi di trials clinici randomizzati
revisioni narrative ed editoriali sono stati
                                                   Ib     Studio clinico randomizzato
in ogni caso esclusi.
I dati di efficacia e di sicurezza di farmaci,     IIa    Studio controllato
provenienti da studi controllati, sono stati
                                                   IIb    Studio quasi-sperimentale
combinati attraverso meta-analisi, laddove
appropriato, e presentati come differenza          III    Studi descrittivi non sperimentali
standardizzata tra medie (SMD, o Effect
                                                   IV     Opinione di gruppi di esperti
Size: ES), Number Needed to Treat (NNT)

                                                                                                        Reumatismo 1/2013   7
lavoro
    originale                                                                    M. Manara, A. Bortoluzzi, M. Favero et al.

                        mente; C=raccomandata moderatamente;                differente a seconda della presentazione
                        D=raccomandata debolmente; E=non rac-               clinica (iperuricemia isolata, gotta acuta o
                        comandata) e una scala analogica visiva             gotta cronica tofacea durante la fase inter-
                        (VAS) da 0-100 mm (8), tenendo in con-              critica). I suggerimenti dati al paziente e
                        siderazione sia le evidenze (efficacia, si-         la scelta del dosaggio terapeutico dipendo-
                        curezza e costo-efficacia) che l’esperienza         no da diversi fattori, quali ad esempio età,
                        clinica (fattibilità, accettabilità, tollerabili-   sesso, presenza di comorbidità e fattori di
                        tà). I risultati sono riportati per ogni racco-     rischio (sovrappeso o consumo di alcoli-
                        mandazione come media delle VAS con IC              ci). Uno studio di coorte che ha confronta-
                        al 95% e come percentuale di proposizioni           to gli effetti a lungo termine della terapia
                        raccomandate completamente o con forza              ipouricemizzante tra pazienti con gotta
                        (A-B).                                              cronica con differenti caratteristiche di
                                                                            malattia (presenza o meno di tofi e danno
                                                                            radiografico) non ha dimostrato significa-
                        n RISULTATI                                         tive differenze tra i diversi gruppi (9).
                                                                            Tuttavia, studi non controllati hanno di-
                        Il trattamento ottimale della gotta ri-             mostrato che la dose di allopurinolo ne-
                        chiede strategie farmacologiche e non               cessaria per il raggiungimento del target
                        farmacologiche e dovrebbe essere per-               di uricemia può variare tra sottogruppi di
                        sonalizzato in base a:                              pazienti (10, 11), mentre l’influenza di
                        1. specifici fattori di rischio (livelli di         comorbidità quali ipertensione e insuffi-
                            uricemia, attacchi precedenti, alte-            cienza renale sulla risposta al trattamen-
                            razioni radiologiche);                          to è stata dimostrata in trial randomizzati
                        2. fase clinica (gotta acuta/ricorrente,            controllati (12, 13).
                            fase intercritica, gotta cronica tofa-          Nella gestione a lungo termine del pazien-
                            cea);                                           te con gotta cronica l’efficacia di tratta-
                        3. fattori di rischio generali (età, sesso,         menti farmacologici è ben documentata
                            obesità, consumo di alcool, farmaci             (14-16) e la combinazione con trattamenti
                            che possono indurre iperuricemia,               non farmacologici appare razionale anche
                            interazioni farmacologiche e comor-             sulla base dei risultati di uno studio che ha
                            bidità).                                        dimostrato come l’applicazione locale di
                                                                            ghiaccio in concomitanza al trattamento
                        Forza della raccomandazione (95% CI):               con colchicina ne potenzi l’effetto analge-
                        86 (79, 93)                                         sico e antiinfiammatorio (17). In ogni caso
                        Commento. La raccomandazione originale              l’utilizzo di trattamenti non farmacologici
                        è stata globalmente recepita dagli esperti          viene sempre consigliato nella gestione a
                        italiani. È stata apportata un’unica modifi-        lungo termine del paziente, in considera-
                        ca, sostituendo il termine ‘segni radiogra-         zione del minor rischio di effetti collaterali
                        fici’ con il più ampio ‘alterazioni radiolo-        e del minor costo.
                        giche’. In tal modo gli esperti hanno volu-         Riguardo alla terapia farmacologica, deve
                        to sottolineare l’importanza nella gestione         essere posta attenzione per evitare l’au-
                        del paziente gottoso dell’apporto fornito           mento della tossicità legato a interazioni
                        non solo da metodiche di radiologia ‘tra-           con altri farmaci, quali ad esempio eritro-
                        dizionali’, quali per esempio la radiogra-          micina o ciclosporina con l’allopurinolo
                        fia, ma anche da metodiche di imaging più           (18, 19).
                        recentemente introdotte in questo campo,            Conclusioni. Nella gestione del paziente
                        quali l’ecografia e la risonanza magnetica,         affetto da gotta è importante tener conto
                        sebbene la loro utilità sia ancora da dimo-         della fase clinica (livello Ib), dell’uricemia
                        strare.                                             e della frequenza di attacchi precedenti (li-
                        Le raccomandazioni EULAR del 2006                   vello IIb) e di fattori di rischio e comorbi-
                        sottolineavano come la strategia di ge-             dità associati (livello Ib). Ci sono evidenze
                        stione del paziente affetto da gotta fosse          riguardo al fatto che la combinazione di

8   Reumatismo 1/2013
lavoro
Raccomandazioni della Società Italiana di Reumatologia sulla gestione della gotta                 originale

trattamento farmacologico e non farmaco-          no di birra si associava a un RR di 1,49
logico sia più efficace rispetto alla mono-       (1,32, 1,70), quello di superalcolici a un
terapia (livello Ib).                             RR di 1,15 (1,04, 1,28), mentre il consu-
                                                  mo di vino alle dosi studiate (circa 120
Sono aspetti fondamentali del tratta-             ml/die) non aumentava significativamente
mento l’educazione del paziente ed uno            il rischio di gotta (25). La birra, inoltre,
stile di vita appropriato (sana alimenta-         potrebbe esercitare un effetto alcol-indi-
zione e moderato consumo di bevande               pendente sull’uricemia legato all’elevato
contenti fruttosio ed alcol, in particolar        contenuto purinico.
modo di birra).                                   Più recentemente è stata evidenziata un’as-
                                                  sociazione tra il consumo di bevande con-
Forza della raccomandazione (95% CI):             tenenti fruttosio e l’insorgenza di gotta: in
83 (75, 91)                                       uno studio prospettico su un’ampia coorte
Commento. La raccomandazione è stata              di uomini l’assunzione quotidiana di be-
parzialmente modificata nella versione            vande zuccherate si associava a un RR di
italiana. È stata rimossa la dicitura ‘calo       sviluppare gotta pari a 1,45 (1,02, 2,08)
di peso in caso di obesità’ in quanto si è        (33), mentre nelle donne si osservava un
ritenuto che l’approccio a tale comorbi-          RR di 1,74 (1,19, 2,25) rispetto a un con-
dità fosse meglio inquadrato all’interno          sumo di queste bevande uguale o inferiore
della terza raccomandazione. L’impatto            a una volta al mese (34).
della dieta e del consumo di bevande sul          Inoltre, analizzando l’introito globale di
rischio di gotta è stato rivalutato tramite       fruttosio nella stesse coorti di pazienti, si
un aggiornamento della revisione della let-       riscontrava un RR incrementato di gotta
teratura effettuata per le raccomandazioni        nel quintile superiore rispetto al quintile
EULAR del 2006.                                   inferiore, rispettivamente di 2,02 (1,49,
Le raccomandazioni EULAR del 2006 ri-             2,75) negli uomini e 1,43 (1,09, 1,88) nelle
portavano l’educazione del paziente come          donne (33, 34). Le evidenze sul rischio di
elemento importante nella gestione della          gotta associato al consumo di frutta sono
gotta, specialmente in relazione alle mo-         invece discordanti: lo stesso studio pro-
dificazioni degli stili di vita e all’aderenza    spettico precedentemente citato mostrava
alla terapia ipouricemizzante a lungo ter-        che il consumo di almeno un frutto al gior-
mine; tuttavia, in assenza di studi specifici     no si associava a un rischio incrementato
sull’argomento, la raccomandazione era            di gotta [RR 1,64 (1,05, 2,56)] (33), men-
basata sul parere degli esperti.                  tre in un altro studio prospettico il consu-
Due studi di coorte prospettici hanno mo-         mo di frutta era associato a una riduzio-
strato che gli alimenti ricchi di purine,         ne del rischio di gotta, con un RR di 0,73
come carne e frutti di mare, sono associati       (0,62, 0,84) (21).
a un rischio incrementato di gotta. Il pri-       I derivati del latte sembrano avere un
mo ha evidenziato un RR di 1,21 (95% CI:          ruolo protettivo sulla gotta, in particolare
1,04, 1,41) per il consumo di carne e di          quelli a basso contenuto di grassi: il loro
1,07 (1,02, 1,12) per il consumo di frutti di     consumo si associava a una riduzione del
mare (20); il secondo un RR di 1,45 (1,06,        rischio di gotta in un’ampia coorte di sog-
1,92) per il consumo di carne (21).               getti sani, con un RR di 0,79 (0,71, 0,87)
Numerosi studi hanno evidenziato che il           (20). Un RCT ha dimostrato una riduzione
consumo di alcolici si associa ad un au-          significativa del numero di flares nei pa-
mentato rischio di sviluppare gotta, con          zienti gottosi che consumavano latte scre-
un incremento del rischio dose-dipendente         mato arricchito con alcune frazioni (glico-
(21-32).                                          macropeptide ed estratto lipidico G600)
Uno studio prospettico su un’ampia coor-          rispetto al controllo (lattosio), suggerendo
te di soggetti ha dimostrato come il ruo-         che queste frazioni possano essere impli-
lo dei diversi tipi di alcolici sul rischio di    cate nello spiegare l’effetto protettivo dei
gotta sia differente: il consumo quotidia-        derivati del latte sul rischio di gotta (35).

                                                                                                  Reumatismo 1/2013   9
lavoro
     originale                                                                  M. Manara, A. Bortoluzzi, M. Favero et al.

                         Il consumo cronico di caffè nella popola-          evidenze dirette del ruolo del fumo come
                         zione generale è risultato associato a una         fattore di rischio per la gotta, esso mostra
                         ridotta incidenza di gotta (36, 37). Infine,       una forte associazione con il consumo di
                         recenti studi suggeriscono un ruolo protet-        alcool (46), che è associato ad un incre-
                         tivo della vitamina C nei confronti della          mento significativo del rischio di gotta.
                         gotta (29, 38).                                    Inoltre, il fumo rappresenta un fattore di
                         Conclusioni. C’è consenso generale nel ri-         rischio modificabile per patologie cardio-
                         tenere l’educazione del paziente affetto da        vascolari, pertanto deve essere considerato
                         gotta essenziale per migliorare l’outcome          in un approccio olistico al paziente.
                         sia direttamente che indirettamente, grazie        Oltre alla necessità di ricercare e trattare
                         a un effetto sull’aderenza e sulle modifi-         tali comorbidità di per sé, ci sono eviden-
                         cazioni degli stili di vita (livello IV). Ci       ze derivate da RCT che alcune delle tera-
                         sono evidenze riguardo al fatto che nella          pie utilizzate per queste patologie possa-
                         popolazione generale l’assunzione di cibi          no dare un beneficio sulla gotta, quali ad
                         ad alto contenuto purinico e il consumo di         esempio losartan e fenofibrati per il conco-
                         alcolici e di bevande contenenti fruttosio         mitante effetto ipouricemizzante (47-52).
                         siano fattori di rischio per gotta, mentre al      Conclusioni. La ricerca e il trattamento
                         contrario è riportato un effetto protettivo        delle comorbidità devono essere conside-
                         nei confronti della gotta legato all’assun-        rati parte integrante della gestione del pa-
                         zione di latte e derivati a basso contenuto        ziente affetto da gotta e possono dare be-
                         di grassi, caffè e vitamina C (livello III).       nefici sia nei confronti delle comorbidità
                         Pertanto, sebbene non vi siano evidenze            che della gotta stessa (livello Ib).
                         dirette del fatto che la modificazione della
                         dieta migliori l’outcome dei pazienti affet-       Colchicina e/o FANS, inclusi i COX-2
                         ti da gotta, il controllo dei fattori di rischio   inibitori, sono farmaci di prima linea
                         alimentari può essere ritenuto efficace nel-       per il trattamento degli attacchi acuti
                         la gestione del paziente affetto da gotta          di gotta. I corticosteroidi possono essere
                         (livello IV).                                      considerati un’opzione utile ed accetta-
                                                                            bile. La proposta terapeutica dovrà co-
                         Gestione delle comorbidità e controllo             munque tener conto delle comorbidità e
                         di eventuali fattori di rischio quali iper-        delle controindicazioni.
                         lipidemia, ipertensione, iperglicemia,
                         obesità e fumo devono essere conside-              Forza della raccomandazione (95% CI):
                         rati parte integrante della gestione dei           93 (90, 97)
                         pazienti con gotta.                                Commento. Il trattamento dell’attacco acu-
                                                                            to di gotta si basa sull’impiego di FANS,
                         Forza della raccomandazione (95% CI):              colchicina orale o corticosteroidi prefe-
                         85 (78, 93)                                        ribilmente entro le prime 12-24 ore dalla
                         Commento. Su questa raccomandazione vi             comparsa dei sintomi clinici. Le racco-
                         è stata un’unanimità di giudizio da parte          mandazioni EULAR del 2006, formulate
                         del pannello di esperti, che non ha ritenuto       sulla base dell’analisi di RCT, concludeva-
                         di doverne modificare il testo, procedendo         no come l’efficacia di colchicina o FANS
                         solo alla sua traduzione.                          fosse sovrapponibile.
                         È nota l’associazione tra iperuricemia e           L’efficacia clinica della colchicina, rispet-
                         manifestazioni cliniche della ‘sindrome            to al placebo, nella riduzione del dolore
                         metabolica’ [iperlipidemia (39-41), iper-          in corso di attacco gottoso acuto, è stata
                         tensione (42, 43), diabete e insulino-resi-        dimostrata da due RCT, in cui si eviden-
                         stenza (44, 45) ed obesità (14, 29)]. Per-         zia, a parità di risposta clinica, una minor
                         tanto è buona pratica clinica considerare          incidenza di effetti collaterali gastrointe-
                         la presenza di queste condizioni cliniche          stinali (vomito e diarrea soprattutto) per la
                         quando si prende in carico un pazien-              posologia a basso dosaggio rispetto all’alto
                         te affetto da gotta. Sebbene non vi siano          dosaggio (16, 53). I FANS, pur possedendo

10   Reumatismo 1/2013
lavoro
Raccomandazioni della Società Italiana di Reumatologia sulla gestione della gotta                 originale

un meccanismo d’azione diverso rispetto           [ES: -0,33 (-0,64, -0,02)]. In termini di
alla colchicina, presentano un’efficacia cli-     sicurezza, complessivamente non sono
nica analoga a questa, sebbene non vi siano       state riportate differenze nel numero de-
in letteratura studi testa a testa. Un RCT ha     gli eventi avversi registrati nei pazienti in
dimostrato un’efficacia superiore del teno-       trattamento con corticosteroide rispetto ad
xicam rispetto al placebo nella risoluzione       altro trattamento (FANS, canakinumab),
dell’attacco gottoso acuto (54). Numerosi         benché la tossicità a breve termine sia sta-
studi di confronto diretto tra FANS hanno         ta tendenzialmente inferiore nei pazienti
dimostrato come l’efficacia tra i diversi         sottoposti a trattamento con steroide [RR:
principi attivi sia sovrapponibile.               0,53 (0,23, 1,19)].
L’aspetto maggiormente critico riguarda il        Conclusioni. In conclusione, la colchicina
profilo di sicurezza, con particolare riferi-     orale, i FANS (tradizionali o COX-2 ini-
mento alla tossicità gastrointestinale. Ri-       bitori specifici) e i corticosteroidi posso-
sultati di meta-analisi suggeriscono come         no essere efficaci nell’alleviare i sintomi
questa possa essere minimizzata adottan-          dell’attacco gottoso acuto (livello Ib). La
do strategie terapeutiche che prevedano la        colchicina ad alto dosaggio può causare
co-somministrazione di gastroprotettori o         diarrea, mentre i FANS tradizionali sono
preferendo l’utilizzo di inibitori selettivi      associati ad un aumentato rischio di tos-
delle COX-2, prestando tuttavia attenzione        sicità gastrointestinale. Nei casi di intol-
ai pazienti che presentino comorbidità car-       leranza o controindicazione all’utilizzo
diovascolari (8).                                 di colchicina o FANS, lo steroide per os
L’impiego dei corticosteroidi rappresenta         rappresenta un’alternativa terapeutica effi-
un’alternativa terapeutica da considerare         cace e sicura.
in casi selezionati. Dalla revisione siste-
matica della letteratura sono stati analizza-     La colchicina a basse dosi (fino a 2 mg/
ti complessivamente 5 RCT in cui è stata          die) è efficace e sicura per alcuni pazien-
valutata l’efficacia dello steroide sommi-        ti con gotta acuta.
nistrato per via sistemica (orale o paren-
terale in forma di triamcinolone acetato)         Forza della raccomandazione (95% CI):
(55-59). Lo studio di equivalenza condot-         86 (81, 91)
to da Janssens su 118 pazienti ha eviden-         Commento. L’efficacia del trattamento
ziato che il prednisone orale assunto per         dell’attacco acuto di gotta con colchicina è
5 giorni ha un’efficacia sovrapponibile al        dimostrata dalla presenza in letteratura di
naprossene sulla riduzione del dolore a           due RCT (16, 53).
90 ore [ES (95% CI): -0,06 (-0,42, 0,31)]         Lo studio di Ahern del 1987 compara l’ef-
e sulla disabilità [ES: 0,01 (-0,37, 0,35)]       ficacia del trattamento con colchicina (1
(58); analogamente lo studio di Man ha            mg, seguito da 0,5 mg ogni 2 ore fino alla
evidenziato l’equivalenza del trattamento         completa risposta clinica o alla tossicità)
con prednisone somministrato per 5 gior-          al placebo, mentre lo studio di Terkeltaub
ni rispetto all’indometacina in termini di        del 2010 confronta basse dosi (fino a un
riduzione del dolore nelle prime due ore          massimo di 1,8 mg) ed alte dosi (fino a
[ES: 0,33 (-0,09, 0,74)] e una superiorità        un massimo di 4,8 mg) di colchicina sia
del cortisone dopo 2 settimane [ES: 0,70          tra di loro che con il placebo. Lo studio di
(0,25, 1,14)] (57).                               Ahern dimostra l’efficacia della colchicina
Uno studio più recente, realizzato su 200         rispetto al placebo nel ridurre il 50% del
pazienti, ha confrontato l’efficacia del          dolore dell’attacco acuto di gotta (73% dei
triamcinolone rispetto al trattamento con         pazienti in colchicina vs 32% dei pazienti
anticorpo monoclonale umanizzato anti-            in placebo a 36 ore; 73% dei pazienti in
IL 1 (59). È stata osservata un’efficacia         colchicina vs 36% dei pazienti in placebo
lievemente inferiore per lo steroide sulla        a 48 ore).
riduzione della VAS dolore a 72 ore [ES:          Lo studio di Terkeltaub, oltre a confermare
-0,42 (-0,73, -0,10)] e ad una settimana          la superiorità del trattamento con colchici-

                                                                                                  Reumatismo 1/2013   11
lavoro
     originale                                                                M. Manara, A. Bortoluzzi, M. Favero et al.

                         na rispetto al placebo, evidenzia l’effica-     L’artrocentesi e l’infiltrazione intra-
                         cia sia del trattamento con basse dosi che      articolare con corticosteroide a lento
                         di quello con alte dosi con un OR (95%          rilascio sono un trattamento efficace e
                         CI) versus il placebo rispettivamente di        sicuro dell’attacco acuto.
                         3,31 (1,41, 7,77) e di 2.64 (1,06, 6,62) nel-
                         la riduzione del 50% del dolore a 24 ore.       Forza della raccomandazione (95% CI):
                         Ambedue gli studi descrivono un elevato         86 (78, 94)
                         rischio di effetti collaterali (dal 76,9% al    Commento. Non sono state apportate mo-
                         100%) in seguito all’utilizzo di colchicina     difiche alla raccomandazione originale.
                         ad alto dosaggio, con un OR di 9,0 (3,8,        Gli esperti italiani hanno voluto sottoline-
                         21,2) rispetto al placebo (16, 53). Lo stu-     are che prima di eseguire un’infiltrazione
                         dio di Terkaltaub dimostra, inoltre, che la     con corticosteroide è sempre necessario
                         colchicina a basso dosaggio ha un profilo       escludere la presenza o la concomitanza di
                         di sicurezza nettamente superiore a quella      un’artrite infettiva.
                         ad alto dosaggio e paragonabile a quella        I dati sui quali si basavano le raccoman-
                         del placebo [OR eventi avversi colchicina       dazioni EULAR del 2006 rilevavano che,
                         a basso dosaggio verso il placebo di 1,5        sebbene l’artrocentesi e l’infiltrazione
                         (0,7, 3,2)] (60).                               siano manovre terapeutiche comunemen-
                         Lo studio randomizzato controllato del          te utilizzate nella pratica clinica, non vi
                         2010 ha conferito evidenza scientifica a        sono studi clinici controllati a confermare
                         quello che nelle raccomandazioni EULAR          l’efficacia e la sicurezza di tali trattamenti.
                         del 2006 si basava solo sul parere degli        Veniva riportato un solo studio non con-
                         esperti e cioè che l’utilizzo di colchicina     trollato di 19 pazienti nel quale una sin-
                         a basso dosaggio è ugualmente efficace          gola dose di triamcinolone acetonide 10
                         all’utilizzo ad alto dosaggio, ma con si-       mg intra-articolare risultava efficace nel
                         gnificativi minori effetti collaterali. Com-    ridurre il dolore senza dimostrati effetti
                         binando i dati provenienti dai due studi        collaterali (61).
                         attraverso una meta-analisi si sono osser-      Conclusioni: L’infiltrazione con cortico-
                         vati i seguenti NNT per la riduzione di più     steroide a lento rilascio è efficace nel ri-
                         del 50% del dolore: 4,34 (2,77, 11,11) per      durre il dolore nell’attacco acuto (livello
                         colchicina ad alto dosaggio verso placebo,      IIb).
                         4,54 (2,70, 12,50) per colchicina a basso
                         dosaggio verso placebo e 20 (4,45, ∞) per       La terapia ipouricemizzante è indicata
                         colchicina a basso dosaggio verso alto do-      nei pazienti con attacchi acuti ricorren-
                         saggio. I dati combinati di sicurezza hanno     ti, artropatia cronica, depositi tofacei
                         evidenziato un elevato rischio di tossicità     o alterazioni radiologiche tipiche della
                         gastro-intestinale per colchicina ad alto       gotta.
                         dosaggio vs placebo [RR: 43,04 (2,78,
                         667,15)], e quindi significativamente infe-     Forza della Raccomandazione (95% CI):
                         riore per il basso dosaggio rispetto all’alto   91 (87, 95)
                         dosaggio [RR: 0,33 (0,22, 0,51)].               Commento. Il modello di malattia della
                         Per contestualizzare nella realtà farmaceu-     gotta considera il deposito tissutale di cri-
                         tica italiana, essendo disponibile esclusi-     stalli di UMS responsabile degli attacchi
                         vamente la formulazione 1 mg, è stato de-       acuti e della malattia cronica. L’obiettivo
                         finito basso un dosaggio di colchicina fino     del trattamento è quindi quello di ridurre
                         2 mg/die.                                       l’acido urico sierico al di sotto del punto
                         Conclusioni. La colchicina sia a basse          di saturazione e di rimuovere i depositi
                         che ad alte dosi è efficace nel trattamen-      di UMS. Gli interventi sugli stili di vita,
                         to dell’attacco acuto di gotta rispetto al      in particolare quelli dietetici, sono spesso
                         placebo (livello Ib). La colchicina a basse     insufficienti per raggiungere questo obiet-
                         dosi è più sicura rispetto alla colchicina ad   tivo per cui si ricorre a terapie ipourice-
                         alte dosi nell’attacco acuto (livello Ib).      mizzanti.

12   Reumatismo 1/2013
lavoro
Raccomandazioni della Società Italiana di Reumatologia sulla gestione della gotta                originale

Non esistono dati scientifici che indichino       Uno studio retrospettivo su 5.942 pazienti
quando iniziare il trattamento. Gli esper-        con gotta e un’analisi su banche dati am-
ti suggeriscono di iniziare un trattamento        ministrative su 18,243 pazienti con gotta
ipouricemizzante in pazienti con gotta con        hanno mostrato che i livelli di uricemia >6
attacchi acuti ricorrenti, artropatia gottosa,    mg/dL sono associati con un rischio signi-
alterazioni radiologiche tipiche all’ima-         ficativamente aumentato di attacco acuto,
ging e in presenza di tofi.                       con un OR di 1,59 (95% CI: 1,21, 2,09)
Gli esperti italiani indicano che ogni deci-      e 1,29 (1,07, 1,56), rispettivamente (64,
sione clinica sulla scelta dell’inizio della      65). Un altro studio osservazionale con-
terapia deve essere individualizzata sulla        dotto su 2.237 pazienti di età superiore
base delle caratteristiche del paziente e del     ai 65 anni, ha evidenziato un incremento
rapporto rischio/beneficio del trattamento        medio del rischio di attacchi acuti pari a
(raccomandazione 1).                              circa il 12% per ogni unità di incremento
Conclusioni. In conclusione, gli esperti in-      dei livelli di uricemia al di sopra di 6 mg/
dicano il trattamento ipouricemizzante nei        dL (66). La riduzione dei livelli di acido
pazienti con attacchi acuti ricorrenti, artro-    urico è stata inoltre associata alla ridu-
patia cronica, tofi e alterazioni radiologi-      zione delle dimensioni dei tofi (62); sulla
che tipiche della gotta (livello IV).             base di queste evidenze, come obiettivo
                                                  terapeutico temporaneo per il trattamento
L’obiettivo della terapia ipouricemiz-            aggressivo della gotta tofacea sono stati
zante consiste nel promuovere la disso-           anche proposti livelli di uricemia inferiori
luzione e nel prevenire la formazione             a 4 mg/dL (63).
dei cristalli di urato monosodico. Ciò è          Conclusioni. Lo scopo della terapia ipou-
possibile mantenendo i livelli di urice-          ricemizzante è quello di promuovere la
mia al di sotto del punto di saturazione          dissoluzione e di prevenire la formazione
dell’urato monosodico (≤360 µmol/L o 6            dei cristalli di UMS tessutali. Al tal fine,
mg/dL).                                           i livelli sierici di uricemia devono essere
                                                  mantenuti al di sotto di 6 mg/dl, valore che
Forza della Raccomandazione (95% CI):             riflette una concentrazione tissutale infe-
91 (87, 95)                                       riore al punto di saturazione dell’UMS (li-
Commento. La gotta è una malattia da de-          vello III).
posito di cristalli di UMS. Il meccanismo
di deposizione tessutale dipende da fattori       L’allopurinolo è un farmaco appro-
locali articolari e dalla concentrazione di       priato per la terapia ipouricemizzante
acido urico articolare, motivo per cui non        a lungo termine. La somministrazione
tutti i soggetti con iperuricemia sviluppa-       andrebbe iniziata a basse dosi (100 mg/
no la gotta. La terapia della gotta si propo-     die) e aumentata, se necessario, di 100
ne di mantenere livelli articolari di acido       mg ogni 2-4 settimane. Il dosaggio deve
urico al di sotto del punto di saturazione        essere adattato nei pazienti con insuf-
al fine di prevenire la formazione di nuovi       ficienza renale. Opzioni terapeutiche
depositi e di riassorbire quelli già forma-       alternative in caso di tossicità da allo-
ti. I livelli ematici di acido urico sono un      purinolo includono l’uso di farmaci uri-
buon indicatore dei livelli articolari, per       cosurici (laddove disponibili) o di altro
cui rappresentano un buon bio-marcatore           inibitore della xantina-ossidasi.
del processo patologico intra-articolare e
un target pratico della terapia. Un livello       Forza della Raccomandazione (95% CI):
sierico di uricemia ≤6 mg/dL riflette un          88 (82, 94)
livello tissutale che è probabilmente infe-       Commento. Nonostante l’allopurinolo sia
riore al punto di saturazione.                    il farmaco più frequentemente impiegato
Diversi studi hanno dimostrato i benefici         nella terapia ipouricemizzante della got-
e i vantaggi del mantenimento di questi li-       ta, la sua efficacia è stata dimostrata da
velli di uricemia (62, 63).                       un RCT contro placebo per la prima volta

                                                                                                 Reumatismo 1/2013   13
lavoro
     originale                                                                M. Manara, A. Bortoluzzi, M. Favero et al.

                         nel 2008, nel corso di un trial di efficacia    Tabella II - Farmaci ipouricemizzanti disponibili in
                         su febuxostat (67). In questo trial il trat-    Italia.
                         tamento con allopurinolo 300 mg si asso-         Principio attivo   Posologia
                         ciava ad un ES pari a 2,34 (95% CI: 2,07,
                         2,60) sulla riduzione dell’uricemia e a un       Allopurinolo       100-300 mg, fino a 800 mg in
                                                                          100 mg             2-3 somministrazioni al giorno.
                         NNT per raggiungimento del target tera-          300 mg             In base ai valori della ClCr:
                         peutico pari a 2,63 (2,27, 3,12).                                   - ClCr >20 mL/min:
                         Risultati derivanti da studi non controllati                        300 mg/die
                         riportati nelle raccomandazioni EULAR                               - ClCr tra 10-20 mL/min:
                         (10, 11) dimostrano una risposta dose-                              100-200 mg/die
                                                                                             - ClCr
lavoro
Raccomandazioni della Società Italiana di Reumatologia sulla gestione della gotta                                  originale

drebbe iniziata a basse dosi e aumenta-                  ficacia e sicurezza di febuxostat 80, 120 e
ta, se necessario.                                       240 contro allopurinolo 300 mg in 1.072
                                                         pazienti con gotta e uricemia ≥8,0 mg/dL,
Forza della Raccomandazione (95% CI):                    inclusi pazienti con insufficienza renale
82 (76, 89)                                              moderata. I pazienti con insufficienza re-
Commento. Febuxostat è un farmaco ipou-                  nale (livelli di creatininemia 1,5-2,0 mg/
ricemizzante orale a struttura non purinica              dL) ricevevano dosi fisse di febuxostat 80,
di recente introduzione in commercio in                  120 e 240 mg ma dosi ridotte di allopuri-
Italia, che agisce inibendo selettivamente               nolo (100 mg).
la xantino-ossidasi e rappresenta un’alter-              Una proporzione significativamente mag-
nativa all’allopurinolo.                                 giore di pazienti trattati con febuxostat
I dati di efficacia e sicurezza di febuxo-               raggiungeva l’endpoint primario, definito
stat sono stati raccolti principalmente me-              come persistenza alle ultime 3 visite di li-
diante una revisione sistematica ad hoc e                velli di uricemia ≤6.0 mg/dL [NNT (95%
a meta-analisi di RCT che confrontassero                 CI): 2,22 (1,81, 2,63)].
qualsiasi dosaggio di febuxostat con allo-               L’entità dell’effetto risultava crescere in
purinolo. Gli outcomes di efficacia analiz-              proporzione al dosaggio (NNT 2,85, 2,17
zati sono stati relativi al target terapeutico           e 1,88 per febuxostat 80, 120 e 240 mg ri-
(disease-oriented) e al rischio di flare (pa-            spettivamente). Questo studio riporta an-
tient-oriented), mentre quelli di sicurezza              che un incremento del rischio di flare dose
relativi agli eventi avversi seri.                       dipendente statisticamente significativo
Un RCT in doppio cieco della durata di 52                per il dosaggio di 240 mg rispetto ad allo-
settimane che includeva 760 pazienti che                 purinolo (67).
ricevevano febuxostat 80 mg o 120 mg o                   Un RCT della durata di 6 mesi ha valu-
allopurinolo 300 mg, ha evidenziato che,                 tato efficacia e sicurezza di febuxostat 40
al termine del follow-up, un numero si-                  e 80 mg rispetto ad allopurinolo 300/200
gnificativamente maggiore di pazienti tra                mg in 2.269 pazienti con gotta e uricemia
quelli che ricevevano febuxostat rispetto                ≥8 mg/dL, reclutati mediante campiona-
a quelli che ricevevano allopurinolo rag-                mento stratificato, finalizzato ad includere
giungevano livelli di uricemia ≤6,0 mg/                  almeno 35% di soggetti con insufficienza
dL (72), con un NNT di 4 (95% CI: 3,3,                   renale di grado lieve o moderato (73). La
5) per febuxostat 80mg e di 2,2 (1.8, 2,6)               proporzione di soggetti che raggiungevano
per febuxostat 120 mg. Parallelamente ve-                un valore di uricemia ≤6.0 mg/dL all’ulti-
niva evidenziato un lieve incremento non                 ma valutazione non risultava significativa-
statisticamente significativo del rischio di             mente diversa nel confronto febuxostat 40
attacchi acuti nel gruppo trattato con fe-               mg rispetto ad allopurinolo 300 mg [NNT:
buxostat 120 mg.                                         33,33 (12,50, ∞)], mentre si evidenziava
Un secondo RCT di fase III ha valutato ef-               una efficacia maggiore per febuxostat 80

Tabella III - Meta-analisi di outcome di efficacia e sicurezza su dati provenienti da RCT di confronto tra
febuxostat ed allopurinolo in pazienti con gotta.

                Misura di      Febuxostat
 Outcome
                associazione   40 mg                80 mg                120 mg               240 mg
 Target
                NNT (95% IC)   20 (11,1, ∞)*        3,2 (2,9, 3.6)*      2,3 (2,1, 2,6)*      1,9 (1,6, 2,2)*
lavoro
     originale                                                                M. Manara, A. Bortoluzzi, M. Favero et al.

                         mg [NNT: 4,00 (3,33, 5,00)]. Lo studio          lo 300 mg su una coorte iniziale di 1086
                         non riporta misure di associazione relative     pazienti con gotta e iperuricemia. I risul-
                         al rischio di flares.                           tati di efficacia hanno evidenziato un RR
                         Dall’analisi sistematica della letteratu-       di raggiungimento del target terapeutico
                         ra sono inoltre emersi 2 studi di piccole       per febuxostat 80mg vs allopurinolo 300
                         dimensioni, che sono stati inclusi nelle        mg pari a 1,76 (1, 46, 2,11) a 6 mesi, che
                         meta-analisi sui 2 outcomes prespecificati      si riduce progressivamente nel tempo, una
                         (74, 75).                                       riduzione delle dimensioni dei tofi per tut-
                         Dai dati derivanti dalla prima meta-analisi     ti i trattamenti ipouricemizzanti a lungo
                         si evidenzia un maggiore effetto sulla pro-     termine e una progressiva riduzione del
                         babilità di raggiungimento del target tera-     rischio di flare in tutti i trattamenti (76).
                         peutico per dosaggi di febuxostat maggiori      Uno studio retrospettivo su 13 pazienti ha
                         o uguali a 80 mg rispetto ad allopurinolo       indicato un buon profilo di sicurezza in
                         300 mg (Tab. III). Dai dati relativi alla       pazienti con pregressa reazione severa ad
                         seconda meta-analisi emerge un maggior          allopurinolo (77).
                         rischio di attacco acuto per febuxostat ri-     L’evidenza di un incremento del rischio di
                         spetto ad allopurinolo per dosaggi superio-     eventi avversi cardiovascolari non è al mo-
                         ri a quelli comunemente impiegati, mentre       mento supportata dai risultati degli RCT
                         non si osservano differenze statisticamente     (78).
                         significative per i dosaggi abituali di 80 e    Conclusioni. Febuxostat è un farmaco
                         120 mg.                                         ipouricemizzante efficace (livello Ia) nei
                         La valutazione combinata dei dati di sicu-      pazienti con gotta, e a dosaggi pari o su-
                         rezza di febuxostat in confronto con allo-      periori a 80 mg ha dimostrato un’effica-
                         purinolo derivanti dagli RCT non eviden-        cia superiore ad allopurinolo al dosaggio
                         zia differenze statisticamente significative    massimo di 300 mg nel ridurre l’uricemia
                         tra febuxostat e allopurinolo 300 mg per        a breve termine (livello Ia).
                         ogni singolo dosaggio, ma un RR combi-          La terapia con febuxostat si è dimostrata
                         nato per tutti i dosaggi lievemente a favore    sicura rispetto ad allopurinolo anche in pa-
                         di febuxostat [RR: 0,76 (0,59, 0,98)].          zienti con insufficienza renale lieve o mo-
                         Nell’interpretazione dei risultati dei trials   derata (livello Ib).
                         clinici di confronto tra febuxostat e allo-
                         purinolo è opportuno tuttavia considerare       Come profilassi dell’attacco acuto, nei
                         l’inclusione di soggetti con pregresso falli-   primi mesi della terapia ipouricemiz-
                         mento di allopurinolo e il dosaggio di allo-    zante possono essere utilizzati colchici-
                         purinolo vincolato a 300 mg.                    na a basso dosaggio (0,5-1 mg/die) e/o
                         Ulteriori dati provenienti da sub-analisi di    FANS. Nei pazienti non rispondenti o
                         RCT, estensioni osservazionali di RCT o         intolleranti a questi farmaci, i cortico-
                         studi osservazionali forniscono ulteriori       steroidi a basso dosaggio rappresentano
                         informazioni di efficacia e sicurezza di fe-    una possibile alternativa, se non sussi-
                         buxostat.                                       stono controindicazioni.
                         Uno studio open label di estensione di un
                         RCT di fase II ha valutato l’efficacia e la     Forza della raccomandazione (95% CI):
                         sicurezza di febuxostat a 5 anni su 116 pa-     87 (81, 93)
                         zienti trattati, evidenziando una probabi-      Commento. L’inizio del trattamento con
                         lità di raggiungimento di un’uricemia ≤6        farmaci ipouricemizzanti può precipitare
                         mg/dL all’ultima valutazione pari all’83%       un attacco gottoso in conseguenza della
                         e una risoluzione dei tofi nel 69% dei casi,    rapida riduzione dei livelli sierici di acido
                         in assenza di reazioni avverse gravi ascri-     urico che si realizza in risposta al tratta-
                         vibili al farmaco.                              mento istituito. Su tale base un trattamento
                         Un ulteriore studio di estensione di un         profilattico è parte integrante della terapia.
                         RCT ha valutato efficacia e sicurezza di        Nelle raccomandazioni EULAR del 2006
                         febuxostat 80 e 120 mg contro allopurino-       gli esperti indicavano l’impiego di colchi-

16   Reumatismo 1/2013
lavoro
Raccomandazioni della Società Italiana di Reumatologia sulla gestione della gotta                   originale

cina orale e/o FANS quale prima opzione           di insufficienza renale oltre che della pos-
terapeutica da adottare nella profilassi del-     sibile tossicità cardiovascolare e gastroin-
le riacutizzazioni.                               testinale associata a terapie prolungate. In
Due studi clinici controllati hanno valuta-       questi casi l’impiego di corticosteroide a
to e dimostrato l’efficacia della profilassi      basso dosaggio per un periodo di 3-6 mesi
con colchicina (79,80). Un primo studio           può rappresentare una valida alternativa
condotto in pazienti gottosi che iniziavano       terapeutica. Tuttavia l’efficacia del tratta-
un trattamento con allopurinolo ha compa-         mento con corticosteroidi non è stata di-
rato l’efficacia della colchicina (0.6 mg/        rettamente determinata e mancano studi in
die) rispetto al placebo, osservando una          cui si valutino efficacia e sicurezza a lungo
significativa riduzione nel numero di at-         termine del trattamento profilattico con
tacchi acuti nei primi tre mesi di terapia        steroide nei pazienti in terapia con ipou-
nei pazienti per i quali era stata adottata       ricemizzante.
la combinazione colchicina ed allopurino-         Conclusioni. Le evidenze disponibili a
lo [7/21 vs 17/22, NNT 2(1-6)], a fronte          supporto dell’impiego della colchicina
di un aumentato numero di eventi avversi          orale nella profilassi di recidiva di attacco
gastrointestinali (diarrea), [RR (95% CI):        gottoso acuto nei primi mesi di trattamento
8.38 (1,14, 61,38)]. Un altro studio con-         con farmaci ipouricemizzanti sono solide
dotto su 52 pazienti con gotta intercritica       (livello Ib), mentre i dati relativi all’impie-
ha confrontato l’efficacia del probenecid         go dei FANS non conclusivi (livello IIa).
(500 mg per 3 volte/die) in associazione          L’efficacia dell’impiego di steroide a bas-
alla colchicina a basso dosaggio (0,5 mg/         so dosaggio non è stata direttamente deter-
die) rispetto alla sola monoterapia con pro-      minata e la raccomandazione si basa, per-
benecid. Per entrambi i trattamenti è stata       tanto, sul parere degli esperti (livello IV).
riportata un’efficacia simile sulla riduzio-
ne dei livelli sierici di acido urico, a fronte   Quando la gotta si associa a terapia
però di un numero di attacchi acuti signifi-      diuretica è opportuno sospendere, se
cativamente inferiore nel primo gruppo di         possibile, il diuretico; per il trattamen-
trattamento [ES: 0,74 (0,08, 1,4)]. Il profi-     to dell’ipertensione e l’iperlipidemia oc-
lo di sicurezza, peraltro, è risultato analo-     corre considerare l’uso rispettivamente
go tra i due gruppi di trattamento.               di losartan e fenofibrati, in considera-
Anche i FANS possono essere impiegati             zione del loro modesto effetto uricosu-
come trattamento profilattico delle reci-         rico.
dive di attacco gottoso acuto nei primi
mesi di terapia con ipouricemizzante. A           Forza della raccomandazione (95% CI):
tal proposito due RCT hanno dimostrato            87 (82, 92)
come nei pazienti in terapia con allopuri-        Commento. Su questa raccomandazione vi
nolo l’azapropazone, un FANS con effetto          è stata un’unanimità di giudizio da parte
uricosurico, somministrato al dosaggio di         del gruppo di esperti, che non ha ritenuto
600 mg per 2 volte al dì, esercitasse un ef-      di doverne modificare il testo, procedendo
fetto profilattico verso le recidive di attac-    solo alla sua traduzione.
chi acuti (81); d’altra parte però il numero      I diuretici, ampiamente prescritti nella po-
di eventi avversi gastrointestinali riportati     polazione generale, sono un noto fattore
risultava superiore nel gruppo in tratta-         di rischio per la gotta [OR (95% CI): 1,72
mento con FANS.                                   (1,67, 1,76)] (82). A seconda dell’indica-
Relativamente alla durata della profilassi i      zione, si potrebbe interrompere la terapia
dati disponibili sono frammentari. L’inizio       diuretica in un paziente che sviluppi la
di un trattamento prolungato con FANS             gotta, o cambiare trattamento utilizzando
necessita di un corretto bilanciamento del        un regime terapeutico che non preveda
rapporto rischio-beneficio in cui si tenga        diuretici. Per i pazienti affetti da gotta e
conto dei limiti prescrittivi correlati alla      ipertensione, si dovrebbe considerare un
presenza di intolleranza gastrointestinale o      trattamento antipertensivo che non conten-

                                                                                                    Reumatismo 1/2013   17
lavoro
     originale                                                                 M. Manara, A. Bortoluzzi, M. Favero et al.

                         ga diuretici tiazidici. Il losartan, antago-     ni terapeutiche attualmente disponibili in
                         nista del recettore II dell’angiotensina, in     Italia. Il metodo utilizzato dalla task force
                         virtù del suo effetto uricosurico, potrebbe      italiana rispecchia quello adottato da EU-
                         ridurre sia i valori pressori che i livelli di   LAR e ne conserva gli elementi di forza.
                         uricemia (50-52).                                Il pannello di esperti che ha preso parte
                         Oltre all’ipertensione, l’iperlipidemia e al-    alla realizzazione delle raccomandazioni
                         tre manifestazioni della sindrome metabo-        italiane rappresenta lo spettro dei profes-
                         lica possono associarsi alla gotta. Un RCT       sionisti della salute che possono essere
                         sul farmaco ipolipemizzante fenofibrato          coinvolti nella gestione dei pazienti con
                         ha dimostrato che esso ha un effetto uri-        gotta.
                         cosurico e ipouricemizzante: il trattamen-       Il risultato di questa scelta potrebbe tra-
                         to si associava a una riduzione dei livelli      dursi in un’ampia adesione alle raccoman-
                         di uricemia del 20% (95% CI: 14%, 26%)           dazioni da parte di clinici con formazione
                         con un ES di 1,13 (0,18, 2,07); la riduzione     diversa e complementare, migliorando la
                         dell’uricemia era accompagnata da un au-         gestione del paziente e delle sue comorbi-
                         mento del 30% della clearance dell’acido         dità in maniera armonica.
                         urico (47). Tuttavia non vi sono RCT che         La metodologia applicata presenta diverse
                         abbiano valutato direttamente l’utilizzo di      caratteristiche di rigore, che si traducono
                         losartan e fenofibrati come ipouricemiz-         nell’affidabilità dei risultati. I temi su cui
                         zanti nella gotta, perciò la loro efficacia      ricercare nuove evidenze sono stati definiti
                         nel trattamento della gotta rimane da di-        a priori dagli esperti, mediante un proces-
                         mostrare.                                        so di consenso, allo scopo di rispondere
                         Conclusioni. Nei pazienti affetti da gotta       a domande ritenute rilevanti dal punta di
                         la terapia diuretica andrebbe interrotta, se     vista clinico e quindi per il paziente affetto
                         possibile (livello IV) e un trattamento an-      da gotta.
                         tipertensivo alternativo senza diuretici an-     La raccolta sistematica di nuove evidenze
                         drebbe considerato (livello IV). Un effetto      su tali temi è stata effettuata mediante la
                         uricosurico e ipouricemizzante è stato di-       metodologia Cochrane ripercorrendo le
                         mostrato per il farmaco antipertensivo lo-       strategie di ricerca bibliografica già segui-
                         sartan (livello IIb) e per il farmaco ipolipe-   te per le raccomandazioni EULAR e inte-
                         mizzante fenofibrato (livello Ib); pertanto      grandole con quelle derivanti da revisioni
                         potrebbe essere auspicabile il loro utilizzo     sistematiche Cochrane (85, 86). Questo
                         nei pazienti affetti da gotta e, rispettiva-     approccio garantisce da una parte la conti-
                         mente, ipertensione o iperlipidemia, seb-        nuità con la raccolta delle evidenze prece-
                         bene il ruolo clinico e la costo-efficacia di    dentemente effettuata e dall’altra l’esigen-
                         questi farmaci nel trattamento della gotta       za di sistematicità necessaria per l’aggior-
                         siano ancora sconosciuti.                        namento delle evidenze disponibili.
                                                                          La forza della raccomandazione è stata va-
                                                                          lutata attraverso la metodologia proposta
                         n DISCUSSIONE                                    da EULAR, che assegna un grado all’evi-
                                                                          denza sulla base di una scala analogica vi-
                         In questo documento sono presentate le           siva e di una scala ordinale.
                         raccomandazioni della Società Italiana di        Questo approccio consente una sintesi dei
                         Reumatologia per il trattamento dei pa-          dati di efficacia e sicurezza filtrati sulla
                         zienti con gotta formulate a partire dalle       base dell’esperienza clinica, coniugando
                         raccomandazioni EULAR del 2006 (Tab.             evidenza e fattibilità, anziché fornire sem-
                         IV).                                             plicemente gradi di raccomandazioni de-
                         Recentemente sono state pubblicate anche         rivanti dal disegno degli studi disponibili.
                         altre raccomandazioni (60, 83, 84). Le rac-      Le raccomandazioni italiane presentano
                         comandazioni italiane rispondono, tutta-         diverse limitazioni.
                         via, principalmente all’esigenza di conte-       In primo luogo sono state effettuate re-
                         stualizzare le evidenze rispetto alle opzio-     visioni di aggiornamento solo per alcuni

18   Reumatismo 1/2013
lavoro
Raccomandazioni della Società Italiana di Reumatologia sulla gestione della gotta                                              originale

dei temi identificati dal gruppo di esper-                            per esempio, i quesiti che riguardano l’ef-
ti, per cui alcune domande con livello di                             ficacia e la sicurezza di antiaggreganti
priorità inferiore al livello prestabilito non                        diversi dall’aspirina, l’efficacia e la sicu-
sono state affrontate. Tra queste vi sono,                            rezza degli steroidi a basso dosaggio nella

Tabella IV - Raccomandazioni e relativa forza della raccomandazione.
 Raccomandazione                                                                                         VAS (95% IC)   A-B%
 Il trattamento ottimale della gotta richiede strategie farmacologiche e non                             86 (79–93)     100
 farmacologiche e dovrebbe essere personalizzato in base a:
 1. specifici fattori di rischio (livelli di uricemia, attacchi precedenti, alterazioni radiologiche);
 2. fase clinica (gotta acuta/ricorrente, fase intercritica, gotta cronica tofacea);
 3. fattori di rischio generali (età, sesso, obesità, consumo di alcool, farmaci che
     possono indurre iperuricemia, interazioni farmacologiche e comorbidità)
 Sono aspetti fondamentali del trattamento l’educazione del paziente ed uno stile                        83 (75-91)     86
 di vita appropriato (sana alimentazione e moderato consumo di bevande contenti
 fruttosio ed alcol, in particolar modo di birra)
 Gestione delle comorbidità e controllo di eventuali fattori di rischio quali                            85 (78-93)     93
 iperlipidemia, ipertensione, iperglicemia, obesità e fumo devono essere considerati
 parte integrante della gestione dei pazienti con gotta
 Colchicina e/o FANS, inclusi i COX-2 inibitori, sono farmaci di prima linea per il                      93 (90-97)     100
 trattamento degli attacchi acuti di gotta. I corticosteroidi possono essere considerati
 un’opzione utile ed accettabile. La proposta terapeutica dovrà comunque tener
 conto delle comorbidità e delle controindicazioni
 La colchicina a basse dosi (fino a 2 mg/die) è efficace e sicura per alcuni pazienti                    86 (81-91)     93
 con gotta acuta
 L’artrocentesi e l’infiltrazione intra-articolare con corticosteroide a lento rilascio sono             86 (78-94)     93
 un trattamento efficace e sicuro dell’attacco acuto
 La terapia ipouricemizzante è indicata nei pazienti con attacchi acuti ricorrenti,                      91 (87-95)     100
 artropatia cronica, depositi tofacei o alterazioni radiologiche tipiche della gotta.
 L’obiettivo della terapia ipouricemizzante consiste nel promuovere la dissoluzione                      91 (87-95)     100
 e nel prevenire la formazione dei cristalli di urato monosodico. Ciò è possibile
 mantenendo i livelli di uricemia al di sotto del punto di saturazione dell’urato
 monosodico (≤ 360 µmol/L o 6 mg/dL)
 L’allopurinolo è un farmaco appropriato per la terapia ipouricemizzante a lungo                         88 (82-94)     93
 termine. La somministrazione andrebbe iniziata a basse dosi (100 mg/die) e
 aumentata, se necessario, di 100 mg ogni 2-4 settimane. Il dosaggio deve essere
 adattato nei pazienti con insufficienza renale. Opzioni terapeutiche alternative in caso
 di tossicità da allopurinolo includono l’uso di farmaci uricosurici (laddove disponibili)
 o di altro inibitore della xantina-ossidasi
 Il febuxostat, come trattamento ipouricemizzante, costituisce una valida alternativa                    82 (76-89)     87
 all’allopurinolo, rispetto al quale risulta più efficace e con minori effetti indesiderati.
 La somministrazione andrebbe iniziata a basse dosi e aumentata, se necessario
 Come profilassi dell’attacco acuto, nei primi mesi della terapia ipouricemizzante                       87 (81-93)     93
 possono essere utilizzati colchicina a basso dosaggio (0,5-1 mg/die) e/o FANS.
 Nei pazienti non rispondenti o intolleranti a questi farmaci, i corticosteroidi a basso
 dosaggio rappresentano una possibile alternativa, se non sussistono controindicazioni
 Quando la gotta si associa a terapia diuretica è opportuno sospendere, se possibile,                    87 (82-92)     100
 il diuretico; per il trattamento dell’ipertensione e l’iperlipidemia occorre considerare
 l’uso rispettivamente di losartan e fenofibrati, in considerazione del loro modesto
 effetto uricosurico

                                                                                                                               Reumatismo 1/2013   19
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