"Quelle strane etichette": breve storia degli ex libris - 10 Righe
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cultura «Quelle strane etichette»: breve storia degli ex libris Testo e fotografie di Piero Paci Una brevissima premessa volantini disegnati dallo stesso Prima di entrare nel magico e Leo Longanesi per la pubblicità complesso mondo degli ex libris, dei libri delle collane da lui dirette. ho voluto anteporre al titolo «Quelle Anche in questo caso, come nel strane etichette», in ricordo di nostro che vedremo in seguito, «Quella strana pubblicità», che è questi contrassegni col tempo e un bel catalogo di successo uscito con le mode mutarono destinazione nel lontano 2003 a cura di Massimo e divennero oggetti ambiti di Gatta (1) e che documenta la raccolta per raffinati collezionisti, raccolta delle etichette o semplici tanto richiesti da essere ricercati e Fig. 1. Impresa della famiglia Branderburg (collezione privata). Fig. 2. Impresa della famiglia Knabensberg (collezione privata). al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 53
faticosamente classificati, per poi Gli ex libris documentale, che ci permette di conseguente piacere di raccoglierli. confluire in una nutrita antologia che La definizione di ex libris fornita da conoscere l’itinerario del libro a Prima della invenzione della stampa però ancor oggi, come allora, non è Wikipedia conferma l’origine latina causa delle dispersioni per passaggi il possessore di un volume scriveva certamente completa e sicuramente della locuzione, che sta per “dai libri” ereditari e vendite, le vicissitudini spesso sul foglio di guardia, oltre non lo sarà mai. Ciononostante e si riferisce sostanzialmente ad della biblioteca di appartenenza e le al proprio nome, una frase, alcuni viene comunemente riconosciuta una sorta di etichetta personalizzata successive collocazioni. versi, qualche volta un intero sonetto dagli esperti un corpus unico di ornata di figure e di motti, che si Fino a non molti anni fa, in effetti, o un’ode. Alcuni di questi ex libris grande impatto emotivo e altrettanta applica ad un libro per indicarne il pochi erano in Italia coloro che primitivi sono curiosissimi: se ne suggestione visiva. proprietario. conoscevano esattamente il incontrano di ironici e di morali. C’è L’argomento è comunque troppo Può essere un contrassegno visibile significato e la forte valenza bibliofilo- chi afferma che i libri sono per gli vasto per poterlo affrontare in modo nella parte interna della copertina, artistica del termine ex libris. Esso è amici più che per sé, e possono essere dettagliato all’interno di un singolo in materiale cartaceo, ma anche in dunque sostanzialmente l’indicazione preghiere cortesi rivolte sempre agli articolo. In questa sede mi atterrò cuoio o pergamena, o sotto forma di proprietà che il possessore di amici affinché non dimentichino quindi ad una rapida carrellata, di firma autografa o di timbro a una biblioteca pone sul cartone o di rendere il libro al suo legittimo giusto per stimolare nel lettore inchiostro, a fuoco, a lacca od sul foglio di guardia di ogni volume. proprietario. Insomma nei loro la curiosità verso un approccio altro. È un elemento para testuale Si tratta di un uso vecchio quasi multiformi aspetti racchiudono infiniti prevalentemente collezionistico. di fondamentale valore storico e quanto le raccolte di libri, come il motivi di comunicazione, tanto che Fig. 3. Ex libris inciso da Dürer per Lazarus Spengler (1515) (collezione privata). Fig. 5. Ex libris della famiglia Grassi di Bologna (collezione privata). Fig. 4. Ex libris di Giovanni Battista Ferretti (1601) (collezione L. Battistelli, Milano). Fig. 6. Ex libris della famiglia Sampieri di Bologna (collezione privata). 54 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 55
è difficile se non impossibile poterli dare maggior decoro alla proprietà artisti, vissuti tra il Quattrocento Hildebrand Brandenburg. Raffigura degnamente classificare. In omaggio del volume, e quindi maggiore e il Cinquecento, come Martino un angelo che regge lo stemma su cui ad un consumismo imperante, queste possibilità di distinzione, al fine di Schoen, Michael Wolgemut ed sono visibili le insegne della famiglia etichette, con relativi motti, sono oggi rendere più difficile il furto. Con molta Albrecht Dùrer, il più grande di tutti. Brandenburg, cioè un toro con prodotti in serie e si acquistano già probabilità nacquero in Germania, Ovviamente col mutare dei governi e l’anello infilato nelle narici (Fig.1). belle confezionate senza nemmeno assai accurati e di fattura artistica, delle scuole cambiarono anche gli ex L’altro è una silografia e appartenne chiedersi se si possano adattare alla non solamente perché là ebbe origine libris, esprimendo nuove tendenze ad Hans Knabensberg detto Jgler, un propria personalità o alla propria la stampa dopo il perfezionamento di gusti letterari ed artistici di molte cappellano della famiglia bavarese cultura. dell’arte tipografica, messa a punto generazioni. Sappiamo che è dunque Von Shoenstett, il cui nome possiamo da Gutenberg tra il 1439 e il 1450, ma dalla Germania che provengono i rintracciarlo impresso in caratteri Uno sguardo al passato perché in quel paese si sviluppò la due più antichi finora conosciuti, di gotici nel cartiglio “Hanns Igler das Gli ex libris nacquero quasi certamente xilografia (o silografia: antico metodo autore anonimo, entrambi silografici, dich ein Igel kuss” (Hanns Igler ti dà parallelamente all’aumento della di stampa che riproduceva scritti e datati approssimativamente intorno un bacio da riccio) sotto il quale vi è un diffusione del libro, a sua volta disegni attraverso una matrice di al 1470. Il primo, muto e con testo ramoscello ed un porcospino o riccio: conseguenza dell’invenzione della legno duro inciso a mano). calligrafico di appartenenza, è Igel in tedesco vuol dire appunto stampa. Ebbero l’obbiettivo pratico di Agli ex libris si dedicarono insigni dedicato al monaco cistercense porcospino (Fig.2). Questo esemplare Fig. 7. Ex libris della famiglia Sacchetti di Roma (collezione privata). Fig. 9. Ex libris di Francesco Riccardi di Vernaccia (collezione privata). Fig. 8. Ex libris D. De Auria Montis Aldei, della famiglia dei conti Doria di Montaldeo (collezione Fig. 10. Firma autografa di appartenenza di Spirito Giuseppe Riccardi (1675-1744) (collezione privata). privata). 56 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 57
degli anni 1470-80 presenta in sé che si stava preparando, e del la comparsa di cappelli cardinalizi, Il Settecento, secolo di grandi già i tratti dei moderni ex libris: un successivo rococò. mitre, elmi piumati e corone nobiliari. trasformazioni sociali e culturali, formato rettangolare incorniciato Dalla fine del Cinquecento a tutto il Nel 1601 si ha il primo ex libris italiano allargò l’interesse per l’ex libris anche con una figura al centro in rapporto Seicento gli ex libris si presentavano con data. E’ appartenuto a Giovanni a fasce sociali che lo utilizzarono semantico col nome del proprietario quasi sempre con lo stemma araldico Battista Ferretti, giureconsulto e per motivi di lavoro o di passione; iscritto nel cartiglio. privo di annotazioni, oppure con il letterato ferrarese, inciso in rame interesse che si estese anche in Alla tecnica silografica, negli ultimi motto proprio della famiglia che stava da Giuseppe Maria Carena, in grande America. Da unico monopolio di anni del XV secolo andò gradualmente ad indicare un intendimento morale formato (Fig.4). Di questo cimelio conventi e castelli, la costituzione di affiancandosi la calcografia o o ideale proprio della committenza. esiste un solo esemplare, scampato biblioteche diventò una possibilità incisione su rame; una ingegnosa Rigidi ed austeri apparivano nel per miracolo, poiché della biblioteca effettiva anche per una borghesia applicazione dell’antica arte orafa Cinquecento gli stemmi, come quello di quel dotto non c’è più traccia e di studiosi, avvocati, notai, medici, per sbalzare i metalli. È una tecnica appartenuto nel 1548 al vescovo forse è stata distrutta da un incendio. architetti, letterati, scienziati, a incavatura che, per la versatilità di Tortona, poi divenuto cardinale Risale al 1550 la stampa del più antico, mercanti con velleità intellettuali, etc.. data dalla sottigliezza del segno, dai Giovanni Francesco Gambara, sembra, appartenuto a Niccolò Pilli Verso la fine del secolo, forse in chiaroscuri, dalle sfumature a mezzo così come lo erano quelli tedeschi di Pistoia. Gli ex libris italiani del XVII contrapposizione al gusto carico tinto, meglio si sarebbe adattata alla (Fig.3), mentre nel Seicento erano secolo, finora conosciuti, sono circa imperante, presero a diffondersi ricchezza ornamentale del barocco ricchi ed elaborati nel disegno, con un centinaio. piccole etichette tipografiche con il Fig. 11. Timbro di Francesco Maria Zambeccari (1682-1767) su manoscritto di fine sec. XVII (ex collezione privata Piero Paci, ora nella raccolta Manoscritti A dell’Archiginnasio, segn. A.2946). Fig. 13. Ex libris di Syston Park della famiglia Beckford di Londra (collezione privata) Fig. 12. Timbro dell’incisore Claude Olivier Gallimard (1720-1774) (collezione privata). Fig. 14. Ex libris di Felice Calvi (1822-1901) (collezione privata) 58 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 59
semplice nome e cognome del titolare (Figg.10, 11 e 12). Soltanto con la moderno, come lo conosciamo oggi. Nel primo Novecento abbiamo o della biblioteca, a volte preceduto Rivoluzione Francese e con i moti E fu infatti tra la fine dell’Ottocento e “l’epoca d’oro degli ex libris” grazie dal titolo nobiliare, oppure era libertari dell’inizio Ottocento, gli ex l’inizio del Novecento che avvenne il al simbolismo dell’Art Nouveau nelle possibile trovare dai cartolari etichette libris si svincolarono dal loro passato suo rinnovamento, riportato in auge sue diverse espressioni nazionali anepigrafi con piccole cornici o disegni storico per iniziare ad essere alla non solo come marchio di proprietà, (Figg.17, 18 e 19) (2). È anche vero geometrici sulle quali veniva apposto portata di tutti gli studiosi e lettori. ma anche come collezionismo di che i tempi stessi aiutarono perché il nome manualmente e avevano il Anche per l’Ottocento e oltre scelgo grafica autonoma. Allora nacquero cadde la distinzione tra arti maggiori doppio uso di ex libris o carta da visita. altri esemplari: della Beckford associazioni di raccoglitori un po’ in e minori, ed artisti di grande rilievo si Di questo secolo ho scelto alcuni Collection di Londra (Fig.13), di Felice tutta Europa, ed in particolare nelle dedicarono alla produzione di mobili, esemplari: delle famiglie Grassi Calvi (Fig.14), di Grace Whitney Hoff riviste d’arte, un equivalente di ciò che manifesti, stoffe, oggetti, libri, etc., (Fig.5) e Sampieri (Fig.6) di Bologna, (Fig.15) e di Diana Russel (Fig.16). oggi chiameremmo d’avanguardia, imprimendo gusto creativo anche Sacchetti di Roma (Fig.7), Doria Purtroppo con la Restaurazione e si iniziò a guardare con curiosità in orizzonti che prima non venivano di Montaldeo (Fig.8), Riccardi di ritorneranno araldici e bisognerà ed attenzione a questa forma di arte contemplati e rimanevano, semmai, Vernaccia di Firenze (Fig.9) e altri attendere la fine del XIX secolo applicata. a un livello di superbo artigianato. con firme o timbri di appartenenza per vedere la nascita dell’ ex libris Fig. 17. Ex libris di Daniel Vogelmann (collezione privata). Fig. 15. Ex libris di Grace Whitney Hoff (1862-1938) (collezione privata). Fig. 18. Ex libris del dr. Miendert Niemeijer (1902-1987) compositore di scacchi e mecenate Fig. 16. Ex libris di Diana Russell presente nel King’s College di Cambridge (collezione privata). olandese (collezione privata). 60 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 61
Gli ex libris oggi il collezionista e bibliofilo bolognese proposta in occasione di Expo 2015 venduti, gli ex libris dal titolare che Le raccolte esistenti sono Remo Palmirani (1943-2005), sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia deve usarli o metterli in circolazione: ragguardevoli, come quella del British direttore di una nota collana dedicata per la Vita” con la mostra dal titolo francobolli ed ex libris non emessi Museum che conta circa centomila agli ex libris europei ed autore di una “Il cibo negli ex libris”. Alcune delle rispettivamente dal proprio titolare esemplari, mentre a Milano andrebbe raccolta dedicata alla Massoneria opere esposte vennero realizzate sono da considerarsi falsi, escluso visitata quella del milanese Achille (2002), che alla sua morte lasciò agli con la partecipazione di artisti di 25 però il caso degli ex libris per omaggio Bertarelli (1863-1938), custodita eredi ben trentamila pezzi (Fig.20). nazioni, dal Cile all’India, dal Canada a personalità contemporanee e quelli nel museo del Castello Sforzesco. E All’estero la letteratura degli ex libris al Giappone, con più di 250 opere fittizi e anonimi. tante sono le collezioni eseguite da conta oltre un centinaio di volumi elaborate appositamente sul tema Esistono anche riproduzioni moderne artisti di tutto il mondo, realizzate ed alcune decine di riviste. In Italia, dell’Esposizione Universale, mentre su carta magnifica di importanti con tecniche di ogni tipo. già nel 1902 il sopra citato Achille altre provenivano dalla Biblioteca o rari esemplari dei secoli scorsi; Appositi incontri e convegni vengono Bertarelli, che fu ad un tempo un Nazionale Braidense di Milano. questi ex libris apocrifi dovrebbero periodicamente organizzati per valente bibliografo ed un grande E’ bene però ricordare subito che, essere senz’altro rifiutati per una favorire scambi e dibattiti culturali. collezionista, pubblicava in unione al come per i francobolli, anche per gli raccolta seria. Sono da considerarsi Potrei fare molti nomi di artisti collezionista e bibliofilo David Henry ex libris esistono i falsi o apocrifi. I falsi anche gli ex libris ritagliati da specializzati in questo settore, ma Prior (1862-1934) un bel volume, francobolli sono emessi dallo Stato certe pubblicazioni. Falsi sono pure ricorderò il più amato e il più grande riccamente illustrato, intitolato nel quale devono essere impiegati o quelli antichi ricavati da biglietti di tutti, il pittore e incisore di origine Gli Ex-Libris italiani. Uscì anche ebraica Michel Fingesten (1884- il manuale di Jacopo Gelli (1858- 1943), un maestro degli ex libris 1935) nelle due edizioni del 1908 e Fig. 21 e 22. Due ex libris inapplicati (collezioni private). erotici, peraltro molto ricercati (3) e 1930. Una recente raccolta venne Fig. 19. Ex libris di Jacopo Gelli (collezione privata). Fig. 20. Ex libris di Remo Palmirani (collezione privata). 62 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016 63
da visita o altre piccole stampe del collezionisti che se ne servono per tempo aggiungendovi la dicitura ex gli scambi oppure di artisti che ne libris. Quelli veri si possono anzitutto fanno un oggetto di speculazione, distinguere in: effettivi e inapplicati. vendendoli per le raccolte. Occorre Gli effettivi sono impiegati realmente perciò essere molto accorti nel per contrassegnare le biblioteche saperli selezionare durante le e vengono applicati nei volumi. ricerche sulle bancarelle o sui Gli inapplicati sono invece ideati numerosi siti Internet, ove peraltro e riprodotti solo per farne oggetto abbondano. Mi viene spontaneo dire: di scambio tra i collezionisti (Figg. in bocca al lupo e buona caccia! 21 e 22), cioè sono un pretesto per nuovi soggetti e nuovi concetti, che comunque non sarebbero adatti Note come marchio di possesso. Gli (1) Mauro Chiabrando, Piero Gadda, Alberto inapplicati si distinguono poi in: da Ravaglioli (a cura di Massimo Gatta), Quella strana pubblicità - L’album dei “santini” di Leo collezione, per omaggio e fittizi. I Longanesi, Università degli Studi del Molise, primi sono quelli emessi dal vero 2003. titolare, i secondi quelli intitolati (2) Jacopo Gelli, Gli ex libris italiani. Guida per omaggio a qualche personalità del raccoglitore, Milano, Istituto Editoriale contemporanea e gli ultimi quelli Cisalpino-Goliardica, 1976. (3) “Fingesten sta alla storia degli ex libris in cui il titolare non esiste e quindi come Pablo Picasso a quella della pittura”, in il nome è fittizio. Queste due ultime «Panorama», Giampiero Mughini, 11 febbraio categorie sono emesse a cura di 2003. 64 al sâs 34 - anno XVII - II semestre 2016
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