IL CAVALLO QUARTER HORSE - Istituto di Istruzione Superiore "Vincenzo.Dandolo" Sede coordinata di Lonato del Garda (BS)

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IL CAVALLO QUARTER HORSE - Istituto di Istruzione Superiore "Vincenzo.Dandolo" Sede coordinata di Lonato del Garda (BS)
Istituto di Istruzione Superiore
                    “Vincenzo.Dandolo”
              Sede coordinata di Lonato del Garda (BS)

                      IL CAVALLO
                 QUARTER HORSE

Alunno: Ventura Federico                   Travagliato cavalli 2013

Classe: 5 M

Anno Scolastico: 2013/2014

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INDICE

1 storia del cavallo                               pag.3

2 storia del Quarter Horse                         pag.4

3 presentazione del animale                        pag.5

3.1 aspetti comportamentali                        pag.6

4 alimentazione del cavallo sportivo               pag.7

4 alimentazione del puledro sportivo               pag.8

5 le diverse tipologie di gare del quarter horse   pag.9

5.1 il cutting                                     pag.9

5.2il reining                                      pag.10

5.3 barrel                                         pag.11

6 le andature                                      pag.12

6.1 il passo                                       pag.12

6.2 il trotto                                      pag.13

6.3 il galoppo                                     pag.14

7 le principali malattie                           pag.15

8 Autore Giovanni Pascoli                          pag.16

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STORIA DEL CAVALLO

I presunti progenitori del cavallo sono apparsi sulla terra circa 55 milioni di
anni fa.

Gli evoluzionisti hanno una buona conoscenza del processo evolutivo che ha
portato alla specie attuale. Gli studi sui fossili dimostrano che il probabile
progenitore dell’odierno cavallo (Hyracotherium) era alto non più di 30-40
cm al garrese ed i suoi arti avevano almeno 4 dita; il suo ambiente era la
foresta ed aveva una dentatura di tipo onnivoro. Durante il processo
evolutivo, i suoi discendenti si adattarono progressivamente alla condizione di
erbivori stretti e alla vita nelle praterie; la statura aumentava, gli arti
diventavano più lunghi, diminuiva il numero delle dita e i denti si modificavano
progressivamente aumentando in lunghezza e nei caratteri della superficie
masticatoria.

Il cavallo odierno poggia sull’unico dito rimastogli: il medio.

In America, il cavallo si estinse in epoca preistorica; fra le ipostesi per tali
estinzioni, il disturbo antropico costituito dalla caccia da parte dell’uomo.

Il cavallo cominciò a diffondersi sul continente europeo e, grazie a esploratori
quali Cristoforo Colombo anche nel resto mondo incluse le Americhe dove si
era nel frattempo estinto.

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LA STORIA DEL QUARTER HORSE

Introduzione
I Quarter Horse sono cavalli americani, derivati da incroci tra PUROSANGUE
INGLESI, MUSTANG (cavalli autoctoni del territorio statunitense) e cavalli di
razza SPAGNOLA (arrivati con i primi viaggi verso il Nuovo Mondo). Questa
razza è così chiamata poiché è la più veloce nel quarto di miglio.
AMERICA
In America la razza Quarter Horse è nata dall’esigenza di creare dei cavalli con
cow sense cioè con attitudine specifica alla gestione della mandria e inoltre
con velocità su brevi distanze da qui il nome “quarto di miglio”. Nel 1940 gli
allevatori americani riuscirono a registrare un unico libro genealogico della
razza: lo STUD BOOK. In quell’anno ad Amarillo in Texas, fu costituita l’
AMERICAN QUARTER HORSE ASSOCIATION (A.Q.H.A.) con lo scopo di “
raccogliere, registrare e preservare i Quarter Horse “, di pubblicare un
registro e di promuovere tutto ciò che ne concerne la storia, l’ allevamento,
la pubblicità, la vendita e il controllo di questa razza.
ITALIA
I primi Q.H. arrivati in Italia, nel 1970 circa, sono stati importati
dall’America da allevatori di bovini cremonesi; poi si è avuta una rapida
diffusione e la nascita dell’ ASSOCIAZIONE ITALIANA QUARTER HORSE
(A.I.Q.H.). Quest’ultima nasce a Verona nel 1977 quale risultato dell’impiego
di un gruppo di amici, i quali per primi importarono dagli Stati Uniti i primi
Quarter Horse. I cavalli di questa razza che oggi sono presenti sul territorio
nazionale sono circa 15.000 e tutti regolarmente iscritti nel libro genealogico
Della razza che viene unicamente tenuto dall’ A.Q.H.A. Lo scopo Dell’ AIQH è
quello di promuovere ed attuare tutte le iniziative che possono utilmente
contribuire all’allevamento, al miglioramento, alla valorizzazione ed alla
diffusione della razza.

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PRESENTAZIONE DELL’ANIMALE
- ASPETTI ANATOMO-MORFOLOGICI

ALTEZZA: 150-160 cm al garrese.
PESO: 430-550 kg.
MANTELLO: sauro, sauro bruciato, isabella, palomino, roano blu, roano
vinoso, grigio, grullo, baio, morello, dun.
Le balzane non devono oltrepassare l’altezza del ginocchio e i marchi sulla
testa non possono essere troppo grandi;
CORPO: compatto e muscoloso.
TESTA: piccola con fronte larga e profilo rettilineo. Ganasce sviluppate.
Orecchie dritte, fini e mobili. Occhi dallo sguardo dolce ed espressivo.
INCOLLATURA: fine ma muscoloso di lunghezza media e con una leggera
curvatura. Attaccatura alta.
GARRESE: mediamente pronunciato e ben definito.
TORACE: largo e profondo.
SPALLE: larghe, muscolose ed oblique.
DORSO: corto e robusto.
RENI: forti, larghi e potenti.
GROPPA: lunga, muscolosa e curvata.
POSTERIORI: massicci e potenti.
ARTI: corti, fini ma solidi.
PIEDE: zoccolo piccolo, resistente e di buona conformazione.

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ASPETTI COMPORTAMENTALI

Il QH è apprezzato per il suo equilibrio mentale e per la sua enorme
disponibilità. Altre sue doti sono la docilità e la spiccata intelligenza.
E’ un cavallo calmo, ma che può essere vivo e rapido secondo le
richieste del cavaliere. Vero cavallo da lavoro, si dice che possieda il COW
SENSE (istinto di gestione della mandria), qualità ricercata per il lavoro con
il bestiame.

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L’ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO SPORTIVO

Il cavallo è un atleta deve essere nutrito e allenato in modo appropriato per
produrre massimi risultati.

L’alimentazione viene gestita normalmente utilizzando fieno, vari tipi di
cereali e mangimi specifici. L’avena, l’orzo, il granoturco (il più energetico)
vengono normalmente assimilati meglio se “schiacciati” o “fioccati” e vanno
utilizzati in base al fabbisogno energetico del soggetto. I concentrati, o
mangimi, contengono i cereali e i loro derivati di alto valore energetico o
proteico, trattati e presentati in vario modo (pellettati o fioccati) con
aggiunta di vitamine e sali minerali.

Il cavallo necessita di un costante apporto di sale che dovrebbe essere sempre
lasciato a disposizione in rulli o in grani; sarebbe preferibile utilizzare sale a
cui vengono aggiunte tracce di iodio, ferro, rame, cobalto, zinco e selenio.

I cavalli rendono al meglio quando sono nutriti con regolarità.

Per un cavallo da compagnia o da concorso questo significa 3 o più volte al
giorno ed il concetto di “poco e spesso” è sempre valido.

Un cavallo non dovrebbe mai lavorare a stomaco pieno, se vengono
somministrati 3 pasti al giorno, la razione del foraggio dovrebbe essere divisa
in mattina e sera e offerta almeno 1 o 2 ore prima del lavoro. La razione di
mezzogiorno dovrebbe essere leggera.

L’acqua deve essere sempre a disposizione dell’animale tenendo conto che un
cavallo ne assume mediamente 30 litri al giorno con notevoli aumenti di
consumo nella stagione calda.

Ai soggetti accaldati bisogna dare solo piccole quantità di acqua fino a quando
non si siano asciugati.

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L’ALIMENTAZIONE DEL PULEDRO SPORTIVO

Ogni allevatore, conosce l’importanza di una giusta e corretta alimentazione
del puledro sportivo. Al giorno d’oggi esistono vari tipi di mangimi e
integratori specifici adatti alla formazione ossea e sopratutto muscolare. Con
questi accorgimenti si arriverà,all’età di 2 anni per la doma e
addestramento, ad avere un cavallo ben strutturato in grado poi di reggere la
pressione fisica delle ore che in seguito verranno effettuate.

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LE DIVERSE TIPOLOGIE DI GARE DEL QUARTER HORSE

IL CUTTING

Il Cutting è uno sport a cavallo, una specialità di equitazione americana
(western). Nata per un’esigenza pratica dei mandriani che dovevano dividere i
capi della mandria per la marchiatura o cattura, si è trasformata in seguito
in una vera e propria specialità sportiva oggetto di gare.

Questa disciplina è caratterizzata da un’elevata spettacolarità per i movimenti
velocissimi del cavallo che costringono il cavaliere a reggersi alla sella per non
essere sbalzato.

Il Cutting è uno sport particolarmente indicato per le razze americane, in
particolar modo il Quarter Horse.

L’obiettivo del Cutting è isolare un capo dalla mandria senza spaventare il
resto della mandria. Una volta separato, il cavallo deve impedire al vitello di
rientrare nella mandria mettendosi contro. L’aiuto con le redini da parte del
cavaliere equivale a 1 punto di penalità, mentre l’aiuto della gambe è
permesso solo se impartito correttamente dietro le spalle (speronate sulle
spalle vengono punite con 3 punti di penalità) e in maniera non cruenta. La
durata della prova è di 2 minuti e mezzo. Un comportamento aggressivo del
cavallo verso il vitello comporta una penalità di 3 punti, mentre il
maltrattamento del cavallo da parte del cavaliere porta alla squalifica. Inoltre
i giudici tengono conto della determinazione del bovino nel rientrare nella
mandria stessa.

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REINING

Il Reining è una disciplina dell’equitazione Western. Letteralmente tradotto
significa “lavorare di redini”: trae le sue origini dal lavoro con il bestiame
svolto dai cowboy che utilizzavano i cavalli per radunare, muovere e contenere
le mandrie di bovini nelle vaste praterie. I cavalli dovevano essere agili,
atletici, docile e veloci e dovevano rispondere repentinamente ai comandi
impartiti dai cavalieri tramite le redini.

Con il passare degli anni i cowboy, orgogliosi dei loro cavalli ben addestrati e
pronti al lavoro, iniziarono a cimentarsi in competizioni che consistevano in
una serie di manovre, tra cui sliding stop e giravolte (spin o pivot). Queste
esibizioni costituirono le fondamenta dello sport omonimo.

Il Reining è oggi una disciplina equestre che ha una posizione di rilievo
nell’ambito dell’equitazione internazionale: nelle arene di tutto il mondo si
svolgono gare di Reining e centinaia di cavalli e cavalieri, di ogni livello tecnico,
hanno modo di esibirsi e dare dimostrazione della propria abilità.

Durante le competizioni giudici qualificati sono preposti alla determinazione del
punteggio ed emettono il loro verdetto basandosi su regole stabilite, con le
quali valutano l’esecuzione dei percorsi, o pattern, che sono 10 più 1 dedicato
ai bambini. I pattern non sono altro che percorsi in cui vengono ripetute le
medesime manovre in successioni diverse. Le manovre fondamentali sono:

   Cerchi a diverse velocità
   Spin (rotazione di 360° facendo perno
     sugli arti posterirori)
   Cambi di galoppo
   Stop (arresto) e rollback (dietro front
     al galoppo).

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BARREL RACING

Il Barrel Racing ha un percorso standard, chiamato pattern, che segue una
misurazione internazionale stabilita dalle associazioni americane. I tre barili
devo essere posti ai vertici di un triangolo isoscele a una distanza di sicurezza
di almeno 6 metri dallo steccato (fence), cioè la recinzione dell’arena. Se
l’arena è abbastanza grande i barili che formano la base del triangolo, vengono
posti, ad almeno 18 metri dalla linea di partenza, distanzi l’uno dall’altro 27
metri, mentre il terzo barile sarà posto ad una distanza di 32 metri. Il
tempo parte quando il naso del cavalo raggiunge la linea di partenza e sarà
fermato quando il naso del cavallo attraverserà la linea d’arrivo. È consentita
la rincorsa. Al segnale dello starter, il concorrente dovrà correre al barile sulla
sua destra, puntare il secondo barile girargli attorno allo stesso modo ed
infine completare il percorso roteando intorno al terzo e ultimo barile. Il
concorrente terminerà la gara passando tra i primi due barili e chiudendo la
fotocellula. Questo percorso può essere effettuato anche al contrario ,
partendo da sinistra. Nel caso in cui il concorrente faccia cadere il barile si ha
un “no time” ovvero la squalifica dalla gara. I giudici in campo potrebbero
squalificare il concorrente nel caso in cui utilizzi il frustino in modo eccessivo.

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LE ANDATURE

Sono i movimenti naturale del cavallo ed hanno tre caratteristiche principali:

   IMPULSO
   RITMO
   CADENZA

PASSO

Il passo è un andatura basculata “camminata”, nella quale gli arti del cavallo
si posano uno dopo l’altro in “quattro tempi”, quando l’anteriore ed il
posteriore dello stesso lato si posano quasi contemporaneamente, il passo
tende a diventare un movimento laterale. Questa irregolarità, che può
diventare un movimento ambio, è un serio deterioramento dell’andatura.

È al passo che si fanno meglio notare le imperfezioni dell’addestramento.

La sequenza del passo è:

  1. Posteriore sinistro
  2. Anteriore destro
  3. Posteriore destro
  4. Anteriore sinistro.

Il passo può essere: raccolto, medio o allungato.

Distanza percorsa al passo 5/6 Km all’ora.

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TROTTO

Il trotto è una andatura a due tempi separati da un tempo di sospensione. Il
cavallo avanza per bipedi diagonali con appoggio simultaneo. L’incollatura
rimanendo ferma svolge la sua funzione di bilanciere. Per diagonale destra del
trotto, si intende il movimento dell’anteriore destro e del posteriore sinistro,
viceversa per la diagonale sinistra.

Nel trotto seduto l’andatura è normalmente più lenta. Nel trotto battuto si
dice che il cavaliere trotta sulla diagonale destra se la seduta avviene nel
momento in cui il cavallo appoggia l’anteriore destro, viceversa per il trotto
sulla diagonale sinistra. Per richiedere il cambio di diagonale, il cavaliere rimane
seduto per due tempi di battuta.

Il trotto può essere: riunito, di lavoro, medio o allungato.

Distanza percorsa al trotto: 12/15 km all’ora.

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GALOPPO

Il galoppo è un’andatura a “tre tempi”, saltata, asimmetrica e basculata. Il
movimento dell’incollatura contribuisce all’equilibrio in relazione agli appoggi
non simmetrici.

Può essere destro (quando l’anteriore destro appoggia come ultima battuta al
terreno ed in questo caso la sequenza è la seguente: posteriore sinistro,
diagonale sinistro, anteriore destro).

È sinistro quando la sequenza è: posteriore destro, diagonale destro, anteriore
sinistro.

Nel circolo e nel lavoro in maneggio si galoppa sempre destro o sinistro a
seconda della “mano” (direzione) intrapresa: mano sinistra-galoppo sinistra,
mano destra-galoppo destro.

Il galoppo è FALSO quando il cavallo galoppa destro a mano sinistra e
viceversa.

Il galoppa è DISUNITO quando il cavallo galoppa male con i posteriori.

Il galoppo può essere: riunito, di lavoro, medio o allungato.

La distanza percorsa al galoppo è di 20/25 Km orari.

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PRINCIPALI MALATTIE

Il cavallo ha bisogno di particolari cure e prevenzioni per non ammalarsi.

Esistono norme di profilasi che non vanno mai dimenticate, alcune di queste:

   Regolare vaccinazione con il tetano e l’influenza equina;
   Regolare sverminatura del cavallo ogni tre mesi nei puledri.

TETANO

Il tetano è una malattia infettiva ma non contagiosa nella quale il tasso di
mortalità è molto elevato; è causata da una tossina liberata da un batterio
che penetra nell’organismo attraverso una ferita.

INFLUENZA

È una malattia respiratoria contagiosa, causata da un virus e caratterizzata
da febbre e tosse. Può essere pericolosa e predisporre a malattie molto serie.
La febbre dura 3-5 giorni e possono insorgere complicazioni batteriche.

Altri tipi di malattie.

COLICHE (DOLORI ADDOMINALI)

Causate da disturbi allo stomaco e al tratto intestinale. Ai primi sintomi, il
cavallo è irrequieto e raspa il terreno con un anteriore, continua a guardarsi il
fianco, manifesta eccessiva sudorazione su collo, addome, torace, e
successivamente inizia rotolarsi a terra. È necessario consultare
immediatamente un veterinario, perché una colica per un cavallo può essere
mortale.

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La cavalla storna di Giovanni PASCOLI

Pascoli nasce a San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1855. Il padre Ruggero
è un fattore nella vasta tenuta “La torre”dei principi Torlonia . dopo le
elementari , frequenta il ginnasio e in seguito il liceo Urbino .

Il 10 agosto il padre viene assassinato da dei sicari mentre torna a casa ,
l’episodio lascia un segno forte e incancellabile nella sensibilità del Pascoli.

Nel 1883 finiti i suoi anni di studio e di insegnamento inizia la sua storia di
scrittore , e negli stessi anni comincia a scrivere nove brevi liriche con il titolo
Myricae. Il Pascoli muore nel 1912 a Bologna consumato dalla cirrosi epatica.

Uno dei brani che vi vorrei esporre è “La cavalla storna” che viene racchiusa
nei Canti di Castelvecchio. questo poesia racconta la morte violenta del padre
, una morte avvenuta da parte di ignoti, mentre Ruggero Pascoli tornava a
casa col proprio calesse tirato dalla cavalla storna. I protagonisti in questa
poesia sono la madre e la cavalla e tutte e due sono strettamente collegate
da una relazione profonda, la madre è legata alla casa e alla natura, invece la
cavalla storna e caratterizzata da un mantello pezzato e selvaggia ed è
simbolo di una natura pienamente libera e non dominata dal uomo, ma alla
fine rivela alla madre il nome del colpevole.

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