Quali sono le abitudini intestinali da considerare "normali"? Sono diverse da quanto percepito dalla popolazione generale?
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NUMERO 4 | LUGLIO 2020 Quali sono le abitudini intestinali da considerare “normali”? Sono diverse da quanto percepito dalla popolazione generale? Lo scopo di questo articolo è quello di far riflettere sulla tematica della stipsi, presentando alcune diffuse convinzioni sull’argomento e illustrando come semplici cambiamenti nell’assunzione di fibre potrebbero apportare più benefici di quanto non si pensi. La quantità raccomandata di fibre da assumere con la dieta, infatti, viene determinata in modo da favorire una normale evacuazione1. Tuttavia, nonostante le ben note raccomandazioni2,12, il fatto che un’alta percentuale della popolazione non ne consumi a sufficienza potrebbe indicare che le persone percepiscano erroneamente come “normali” le proprie abitudini intestinali, non riconoscendo talvolta anche la presenza di un leggero stato di stipsi. LA “NORMALITÀ” È SEMPLICEMENTE L’ASSENZA DI SINTOMI CHE PERCEPIAMO COME ANORMALI? Quanti pazienti affermano di mangiare “moltissima frutta e verdura” e sembrano poi stupiti quando una valutazione della loro dieta suggerisce diversamente? Quante volte riferiscono che se mangiano più frutta e verdura il loro “intestino fa i capricci” o hanno l’impressione che le feci perdano in consistenza. Per far sì che i pazienti raggiungano i livelli di assunzione di vegetali (frutta, verdura, cereali integrali e legumi) raccomandati e migliorino la loro alimentazione, dobbiamo innanzitutto aiutarli a capire cosa si intende per abitudini intestinali “adeguate”. È bene specificare che non vi è un unico profilo identificato come ottimale, ma esistono una serie di criteri che ci aiutano nella valutazione (tabella 1). La stipsi rappresenta un ingente onere socioeconomico e comporta costi significativi per la Sanità. A tal proposito si riportano i risultati dello studio di Lucioni3 su di un gruppo di popolazione comprendente anziani italiani. Egli ha stimato, relativamente alla costipazione, un costo annuale per paziente pari a 1,357.98 €, comparabile a quelli su 3 soffrono di stipsi e 162 milioni di sterline sono Inoltre, la ricerca suggerisce l’esistenza di una correlati a malattie considerate ad alto impatto spese ogni anno dal National Health Service (Servizio discrepanza nella percezione e definizione della economico, quali l’asma, l’epilessia e l’ipertensione. Sanitario Nazionale) per il trattamento di questa stipsi tra la popolazione generale adulta e gli Inoltre, una ricerca condotta in Italia su pazienti condizione5. operatori sanitari, che spesso porta a non affetti da stipsi cronica non organica suggerisce che Sebbene feci dure e grumose ed evacuazioni poco riconoscerla correttamente e induce i primi a non all’aumento della gravità della stipsi sono collegati frequenti possano suggerire la presenza di stipsi, la comprendere di essere costipati, quando invece lo una più elevata perdita di produttività e un maggiore serie di fattori che influenzano la sua diagnosi è più sono (secondo i criteri di Roma IV)6. ricorso all’assistenza sanitaria4. La situazione è simile diversificata e va ben oltre la semplice “consistenza (Continua a pagina 2) nel Regno Unito, dove fino a 1 adulto su 7 e 1 bambino delle feci e frequenza di defecazione”. www.californiaprunes.it PAGINA UNO
Nonostante la ben nota importanza dell’assunzione di fibra per l’evacuazione1, un’alta percentuale della popolazione non ne consuma a sufficienza2 e i tassi di stipsi sono elevati5. In che misura questi aspetti risultano legati fra loro? Diagnosticare la stipsi Tabella 1: Valutazione delle abitudini intestinali- una selezione di criteri diagnostici accettati: Esistono validi strumenti diagnostici (vedi tabella 1) che possono essere impiegati per definire le Fonte (elenco non esaustivo) Criteri diagnostici abitudini intestinali (inclusa la stipsi) e i medici di base o gli specialisti possono effettuare anche Rome IV7 Criteri diagnostici per stipsi funzionale: presenza di almeno 2 dei diagnosi pragmatiche. Inoltre, spesso si assiste anche seguenti elementi per almeno 3 mesi, con insorgenza dei sintomi ad autodiagnosi da parte del paziente. almeno 6 mesi prima della diagnosi: La stipsi è definita in base ai suoi sintomi e a. Sforzo in più del 25% delle evacuazioni comprende quella cronica o funzionale (condizione b. Feci a grumi o dure (BSFS 1-2) in almeno più del 25% delle presente da lungo tempo, con nessuna causa evacuazioni fisiologica o anatomica) e la sindrome dell’intestino c. Sensazione di incompleto svuotamento in più del 25% delle irritabile con stipsi quale elemento predominante. evacuazioni La costipazione prolungata nel tempo può condurre d. Sensazione di ostruzione/blocco anorettale in più del 25% delle evacuazioni alla coprostasi, alle emorroidi e all’incontinenza e. Necessità di ricorrere a manovre manuali per facilitare più intestinale10. del 25% delle evacuazioni (es. rimozione manuale delle feci, Percezioni della stipsi sostegno del pavimento pelvico) f. Meno di 3 evacuazioni spontanee alla settimana. Un ampio studio prospettico trasversale condotto nel Regno Unito6 ha indagato la complessa relazione Scala di Bristol (BSFS)8 La BSFS fornisce una rappresentazione grafica che classifica 7 tipi tra le diverse percezioni, i sintomi e la diagnosi di di evacuazione: questo disturbo nonché le differenze presenti tra la - i tipi 1 e 2 rappresentano feci “dure”; popolazione generale adulta e gli operatori sanitari. - i tipi da 3 a 5 sono considerati “normali”; Dimidi6 conclude che “È necessario educare la - i tipi 6 e 7 rappresentano feci “molli/liquide”. popolazione generale sui criteri diagnostici utilizzati per identificare la stipsi e deve essere garantita la formazione Autorità Europea per la I criteri che caratterizzano evacuazioni normali sono: degli operatori sanitari sugli aspetti che i pazienti - frequenza di 1 evacuazione al giorno; Sicurezza Alimentare percepiscono come importanti, cosicché i sintomi più - tempo di transito intestinale pari a circa 2-3 giorni; gravi possano essere gestiti in modo adeguato”. (EFSA)1 - contenuto di acqua nelle feci pari a >70%. Questi risultati mettono ulteriormente in risalto il McCallum et al (2009)9 Questa rassegna del BMJ affronta la stipsi cronica negli adulti ruolo chiave svolto dai dietisti sia nel soddisfare il e afferma: “Preferiamo una definizione più inclusiva della stipsi bisogno educativo della popolazione generale in cronica, ovvero che comprenda qualsiasi paziente con persistenti relazione a questa tematica che nell’agevolare difficoltà nella defecazione”. l’operato dei medici per il preciso riconoscimento e la presa in carico del paziente che soffre di stipsi correlata alla dieta. È noto, infatti, che riconosce che 25g di fibre al giorno sono necessari in Italia12), dunque sarebbe ragionevole dedurre l’alimentazione e lo stile di vita possono contribuire per la “normale evacuazione” e riconosce inoltre che un’alta percentuale della popolazione generale alla stitichezza. I principali fattori da prendere in ulteriori benefici per la salute derivanti da una non rispetta l’assunzione di 25g/giorno di fibre considerazione sono: una scarsa assunzione di fibre maggiore assunzione (tra i quali un ridotto rischio di raccomandata per una “normale evacuazione” e che e liquidi, bassi livelli di attività, stress, ansia o coronaropatia, patologie cardiache e diabete di tipo presumibilmente le abitudini intestinali di tale depressione, l’abitudine di ignorare “lo stimolo”, 2, oltre a un migliore mantenimento del peso gruppo siano per definizione NON adeguate. cambiamenti nella dieta o nella routine, gravidanza corporeo)1. Inoltre, nuove evidenze scientifiche Indipendentemente dal fatto che le persone siano ed effetti collaterali dei farmaci11. approfondiscono il ruolo della fibra nei confronti del o meno preoccupate per le proprie attuali abitudini Conseguenze delle diete povere di fibre microbioma, in particolare la sua capacità di agire intestinali, l’impatto a lungo termine sulla salute come substrato per alimentare i batteri e l’effetto a derivante da una bassa assunzione di fibre è Le fibre assunte con la dieta sono importanti per la catena che ciò provoca sulla nostra salute2. significativo. salute dell’intestino, poiché contribuiscono a migliorare la massa, il transito e la consistenza delle Tuttavia, a livello globale il consumo di fibre è Opzioni per incrementare l’assunzione di fibre feci. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare inferiore a 20g/giorno2 (ed è solo di 17-18g/giorno e migliorare la salute intestinale: • Aumentare l’assunzione di frutta e verdura • Selezionare cereali integrali, ad esempio fiocchi d’avena, prodotti con farina integrale, bulgur, quinoa, crusca di frumento • Includere frutta secca oleosa, semi oleosi e legumi nella dieta • Fare spuntini con frutta a guscio e frutta essiccata, ad esempio le prugne • Aumentare la varietà di vegetali assunti per alimentare il proprio microbioma • Prediligere i frutti interi rispetto ai succhi di frutta • Assicurarsi di assumere abbastanza liquidi- ciò risulta fondamentale durante il graduale aumento dell’assunzione di fibre • Fare regolare attività fisica ed evitare lo stress aiutano a mantenere la salute intestinale. (Continua a pagina 3) www.californiaprunes.it PAGINA DUE
Come possono contribuire le prugne? Le prugne possono vantare un Health Claim autorizzato dall’UE13 poiché contribuiscono alla normale funzione intestinale se ne vengono consumate circa 100g al giorno. Le prugne sono inoltre classificate come AD ALTO CONTENUTO DI FIBRE e contengono 7g di fibre ogni 100g: corrispondenti al 28% dei 25g giornalieri consigliati per una normale evacuazione! Solo tre prugne (30g) forniscono 2.1g di fibre ed equivalgono a una porzione di frutta fresca; inoltre, essendo un semplice frutto secco, le prugne non contengono zuccheri aggiunti. Le Prugne della California hanno una shelf life di almeno 12 mesi: per questo motivo sono un alimento strategico da inserire nella dispensa domestica. L’essicazione è un metodo tradizionale per la conservazione della frutta, che richiede Le fibre solubili e insolubili apportano benefici alla nostra salute intestinale: le prime contribuiscono bassissimi livelli di umidità per evitare il alla conservazione dei liquidi, stimolano la produzione batterica e ammorbidiscono le feci; le seconde deperimento. creano la massa fecale e stimolano l’intestino, agevolando il passaggio delle feci. Le Prugne della La prolungata conservabilità delle succulente e California contengono sia fibre solubili (3,9g/100g) che insolubili (3,2g/100g) in quantitativi utili. pratiche Prugne della California è aiutata Inoltre, l’assunzione giornaliera di 100g di prugne contribuisce alla normale funzione intestinale. dall’aggiunta del sorbato di potassio, un additivo di Ricerche approfondite continuano a studiare il meccanismo esatto grazie al quale questo frutto uso consolidato e permesso dall’UE, impiegato in esercita il proprio effetto sull’intestino e sul microbiota intestinale, ma si pensa che a rivestire un ruolo una vasta gamma di cibi, tra cui la frutta secca e gli importante siano le fibre, il sorbitolo (che viene assorbito poco e lentamente dall’intestino tenue) e i yogurt, per prevenire la crescita di muffe e lieviti14. composti fenolici15 in esso contenuti. Riassunto: Mentre la ricerca fa passi avanti nella comprensione dei sintomi associati alla stipsi, il vero problema è che molte persone non riconoscono che le proprie abitudini intestinali potrebbero non essere “normali”. Un contributo significativo potrebbe venire dall’aumento dell’apporto di fibre con la dieta al fine di avvicinarsi ai valori raccomandati e la varietà degli alimenti assunti risulta necessaria per massimizzare gli effetti benefici sul microbioma intestinale. Le prugne forniscono una soluzione pratica per raggiungere questo obiettivo, grazie al loro alto contenuto di fibre e alla loro capacità di contribuire alla normale funzione intestinale. Le prugne Insalata e la salute di fave, delle ossa crescione, Svariati studi indicano che l’assunzione giornaliera di prugne (50-100 g) è benefica feta e per la salute delle ossa16,17. La scienza continua a esplorare i meccanismi grazie ai quali le prugne potrebbero apportare benefici alla salute delle ossa e cerca di Prugne della comprendere se il ruolo chiave risieda in specifici componenti nutritivi o nel frutto California nel suo complesso. Tuttavia, è già noto che le prugne presentano un alto contenuto di vitamina K e sono una fonte di manganese, Per 4 persone Tempo di preparazione: 25 minuti due nutrienti che contribuiscono al mantenimento di ossa sane. Inoltre presentano un elevato contenuto di INGREDIENTI PROCEDIMENTO potassio, importante per la normale 275g di fave fresche/surgelate/in scatola, private 1. Cuocere le fave in una padella con un po’ di funzionalità muscolare. del baccello acqua bollente fino a che non risulteranno 100g di taccole, tritate grossolanamente tenere, poi sciacquarle sotto l’acqua fredda e scolarle. 100g di Prugne della California, divise a metà 50g di crescione 2. Le fave possono essere consumate così, ma risultano più gradevoli se si rimuove la dura 30g di noci Pecan, tritate grossolanamente buccia esterna. 175g di feta, tagliata a dadini 3. Dividere il crescione in 4 piatti e adagiarvi sopra 3 cucchiai di olio extravergine di oliva le fave, le taccole, le Prugne della California e le 1 cucchiaio di aceto di vino bianco noci pecan, poi guarnire con la feta. 1 cucchiaino di senape integrale 4. Mescolare gli ingredienti rimanenti e utilizzarli 1 cucchiaino di miele per condire l’insalata. www.californiaprunes.it PAGINA TRE
Burger vegretariano con Prugne Smoothie di della California e fagioli banana, Prugne Per 4 persone Tempo di preparazione: 10 minuti della California, PROCEDIMENTO lampone e 1. Mescolare le Prugne della California con l’uovo, creando una purea. fiocchi d’avena 2. Scaldare un po’ d’olio, soffriggere la cipolla e l’aglio fino a che non saranno ammorbiditi, poi aggiungere i semi di zucca e tostarli per 1 Per 3 persone minuto, mescolando di tanto in tanto. 3. In una ciotola capiente, schiacciare i fagioli con Tempo di preparazione: 5 minuti una forchetta. 4. Aggiungere ai fagioli tutti gli ingredienti (tranne INGREDIENTI 100g di Prugne della l’olio rimanente e i semi di sesamo) e mescolarli California accuratamente con un cucchiaio di metallo. 1 banana INGREDIENTI 12 Prugne della California 5. Coprire e lasciare in frigorifero per almeno 30 100g di lamponi 1 uovo minuti, sino a quando l’impasto non risulterà 2 cucchiai di fiocchi 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva compatto. di avena 3 cucchiai di semi di zucca, tritati grossolanamente 6. Dividere il composto in 8 parti e dare a ciascuna 1 lime ½ cipolla, tritata finemente la forma di un hamburger. 225ml d’acqua 2 spicchi d’aglio, tritati finemente 7. Versare il sesamo in un piattino, appoggiarvi ghiaccio, per servire 400g di fagioli rossi in scatola, scolati e risciacquati lo Smoothie 4 cucchiai di fiocchi d’avena ciascun burger e ricoprirlo con i semi da ogni lato. 1 carota media, pelata e grattugiata Riporre i burger su di un piatto pulito: sono pronti per la cottura oppure possono essere conservati PROCEDIMENTO 4 cucchiai di semi di sesamo 1. Mettere tutti gli ingredienti in un 1 cucchiaio di semi di lino in frigorifero fino a un massimo di 3 giorni. frullatore e mischiare fino a ottenere un 1 cucchiaio di coriandolo o prezzemolo fresco, tritato 8. Scaldare l’olio e cuocere i burger a fiamma composto omogeneo 2 cucchiaini di cumino media per 4-5 minuti per lato, controllandoli ½ - 1 cucchiaino di peperoncino in polvere regolarmente per evitare che si brucino e 2. Versare in 3 capienti bicchieri insieme a 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere affinché risultino croccanti all’esterno e ben del ghiaccio. 1 cucchiaino di aceto balsamico cotti all’interno. BIBLIOGRAFIA 1. European Food Safety Authority. Scientific opinion on dietary reference values for 9. McCallum I, Ong S and Mercer-Jones M (2009). Chronic constipation in adults. BMJ. 338; carbohydrates and dietary fibre. EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition, and b831-b831. Allergies. EFSA J. 2010, 8, 1462. 10. NHS (2020) Constipation. 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Per leggere l’intera newsletter delle Prugne della California dedicata agli operatori sanitari, incluso l’elenco completo di riferimenti bibliografici da cui è stato aggiornato questo estratto, visita: https://californiaprunes.it/wp-content/uploads/2020/03/FINAL-CP_Newsletter11_Mar20_R4-Approved-LMcG-03Mar20.pdf Per ricevere informazioni nutrizionali, sulla salute e sulla ricerca relative ai benefici delle Prugne della California, pensate specificamente per gli operatori sanitari, ti invitiamo a registrarti nel nostro database. Segui il link: https://californiaprunes.it/health-professionals/ Scopri di più su: www.californiaprunes.it www.facebook.com/PrugneDellaCalifornia/ www.instagram.com/prugne_della_california/
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