Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola

Pagina creata da Alessandro Colucci
 
CONTINUA A LEGGERE
Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola
Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola

Quale leadership è più efficace?
Teramo 7 aprile 2017
Pescara 10 aprile 2017

                         di Mariella Spinosi
Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola
E il tema della valutazione del DS è di per sé un problema

                 Perché ci         Perché alla fine c’è   Perché spesso    Perché si sta avviando
Perché la
                 stiamo            un giudizio (e… a      il costo della   questo nuovo
nostra cultura
                 provando da       chi non crea           valutazione è    processo in un
valutativa è                       fastidio sapere di
                 più di 15 anni                           superiore alla   momento assai difficile
ancora acerba                      essere giudicato?)
                 senza riuscirci                          sua resa         per la nostra scuola

                                                                                            2
Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola
Ci sono problemi relativi alla funzionalità dello strumento… (portfolio)
Qualsiasi strumento nuovo ha bisogno di essere rodato per avere garanzia di funzionalità. Si
possono utilizzare diverse metodologie e conseguenti comportamenti istituzionali.

                                  La buona tenuta di un prodotto (percorso) dipende non
                                  solo dalla perfezione tecnica dello strumento, ma anche:
• Il modello va sperimentato, in • dalle modalità e metodologie d’uso
  genere, preventivamente su • dal tempo cui dedicarvi (i tempi sono importantissimi)
  campione
• Utilizzo di strumenti già messi
  alla prova in contesti analoghi
• Ecc.                                                                                   3
Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola
Perfettibilità del portfolio

• Vanno, sicuramente, chiariti e (speriamo)
  rivisti alcuni passaggi
• Dovrebbero essere semplificate alcune
  parti
• Bisognerà apportare qualche integrazione
  (forse…)
• Con tutta probabilità si sceglierà di fornire
  qualche strumento utile per i nuclei, e a
  maggiore garanzia dei dirigenti
                                                  4
Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola
Domande aperte sulle modalità di attuazione della valutazione… (i tempi)
Le modalità di attuazione rappresentano una precisa scelta istituzionale
•   Entro quando compilare il portfolio…
•   Quando e in quali scuole deve essere effettuata la visita
•   Quando e come leggere tutta la documentazione
•   Come e quando sentire i dirigenti tramite skype

                                                          Cosa fare per l’anno in corso?
                                                          • Solo una valutazione documentale?
                                                          • Rinviare l’avvio del processo al prossimo
                                                            anno?
                                                          • Distribuire la retribuzione di risultato a
                                                            prescindere dalla valutazione?
                                                                                                         5
Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola
Una cosa è certa: ai dirigenti scolastici si sta chiedendo tanto…

• Il senso di frustrazione è assai generalizzato
• Non è solo per una questione economica (anche…)
• È la percezione di lontananza tra le esigenze
  reali e le risposte istituzionali
• Sono i tempi dell’amministrazione mai in sintonia
  con quelli della scuola

                        Ce ne dobbiamo fare una ragione?     6
Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola
Possiamo farcela…
La valutazione può diventare utile se ci saranno alcuni presupposti di base
                               • Se viene percepita tale da tutti gli interessati
                               • Se sarà fatta tecnicamente bene (tempi giusti,
                                 strumenti che funzionano, nuclei preparati…)
                               • Se le procedure saranno trasparenti
                               • Se ci sarà il coinvolgimento del dirigente scolastico
                               • Se i valutatori sono riconosciuti come professionisti
                                 competenti
                               • Se la valutazione aiuterà il dirigente scolastico a
        della valutazione        migliorare
                                                                                  7
Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola
La valutazione del DS
tra leadership, richieste istituzionali e vita reale

                          La letteratura

 La normativa                                               La quotidianità

Come portare tutto a sintesi cercando di venirne a capo in maniera utile, o almeno
cercando di non farsi troppo male?                                             8
Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola
Ci può essere un sintesi efficace?
                             • La ricerca internazionale offre evidenze convergenti in
La letteratura                 merito al ruolo dei dirigenti scolastici come "leader per
                               l’apprendimento” (centralità dello studente)

                             • La vita reale di una istituzione scolastica pone il DS di fronte
La quotidianità                a situazioni diverse e difficili da gestire. Si rischia, a
                               volte di perdere di vista la centralità dello studente.
                               Leadership situazionale?
                             • La normativa più recente è molto impegnativa e assegna
                               al DS specifiche responsabilità dirigenziali (organizzative,
La normativa                   gestionali, disciplinari, contabili, civili, penali…).
                               Leadership gestionale ed educativa?                    9
Quale leadership è più efficace? - Dalla valutazione del dirigente scolastico al miglioramento della scuola
Qualche idea di leadership: una questione di equilibri

• Il segreto di una buona gestione della
  scuola sta nel riuscire a mantenere un
  equilibrio dinamico tra i tanti rompicapi,
  che restano comunque irrisolvibili.
  (Mintzberg, 2009)

                                                         10
Leadership e management: una questione di equilibri

• Tutti i principi di gestione e di      Si tratta di mantenere un buon equilibrio
  Leadership devono essere ripensati     tra leadership e management scolastico
  sulla base di come sono strutturate
  le scuole, di come viene attuata la
  pianificazione del miglioramento, di
  come si ottiene e si mantiene
  l’adesione, di come viene gestita la
  motivazione (Sergiovanni, 2001).       To lead = condurre     To manage = gestire
                                                                               11
Uplifting leadership: una questione di equilibri
Una leadership che vuole innalzare i risultati   Una leadership che vuole innalzare i risultati coniuga
non esclude la definizione di precisi target     questi aspetti in un approccio, gestionale in cui trova
collegati agli apprendimenti degli studenti,     un equilibrio, a breve e lungo periodo, tra competizione
la gerarchia, la misurazione, performance,       e cooperazione, tra pressione e supporto, tra utilizzo
                                                 di dati quantitativi e giudizi qualitativi
(Hargreaves, Boyle e Harris, 2014)

                                                                                                 12
Risultati e deep learning: una questione di equilibrio
Anche la Leadership per l’apprendimento si esplica su due traiettorie che vanno tenute in
equilibrio
1. La responsabilizzazione sui risultati che è
   alla base dei nuovi sistemi di accountability
   (Paletta, 2014; Loeb & Strunk, 2007).                                 RISULTATI
2. L’evoluzione delle pratiche professionali
   verso una “nuova pedagogia” che pone al
   centro dell’azione educativa lo studente e
   l’apprendimento autentico [deep learning]
   (Fullan & Langworthy, 2014; Conley & Darling-
   Hammond, 2013).                                           DEEP LEARNING       13
La leadership per l’apprendimento è un modello vincente
Secondo le ricerche in campo internazionale sulle scuole efficaci

• I dirigenti scolastici possono rappresentare la figura più importante all’interno dei
  sistemi educativi per promuovere il miglioramento scolastico e l’efficacia delle scuole.

 Ma quanto possono incidere?
                                              La leadership del DS spiega tra il 5 e il 7% di
                                              varianza degli apprendimenti degli studenti tra
                                              scuole.
                                              Le scuole non spiegano più del 20% (A. Paletta)
                                                                                         14
In che modo la leadership del DS fa la differenza?
È difficile capirla subito
Quasi tutti i DS fanno le stesse cose. La differenza sta nel come le fanno e con chi le fanno

                                            • Da solo dietro una scrivania
                                            • Insieme al collaboratore
                                            • Con lo staff
                                            • Condividendole con gli insegnanti (gruppi,
                                              dipartimenti, commissioni, collegio…)
                                            • Coinvolgendo l’ambiente esterno (famiglie,
                                              stakeholder, Enti locali …)
                                                                                        15
La leadership è una variabile complessa
Possiamo catturare alcuni significati e alcuni valori solo attraverso aspetti complementari
ed indiretti.

  Governare il sistema delle autonomie             La questione (dice A. Paletta) non è se i
                                                   dirigenti scolastici fanno “la differenza”,
                                                   ma in che modo, cioè attraverso quali
                                                   valori, qualità, pratiche contribuiscono a
                                                   sviluppare ambienti organizzativi e
                                                   professionali efficaci per l’insegnamento
                                                   e l’apprendimento.
                                                                                       16
Per esempio: life cycle leadership
Ci possono essere stili differenti anche in relazione alle diverse fasi della carriera dirigenziale

                                                            1. Start: ispettivo/autoritario
                                                            2. Sviluppo: team principal/autorevole
                       • Sergiovanni, 2000;
                         James et al., 2006;
                       • Jacobson & Bezzina,
                                                            3. Maturità: strategico
                         2008; Bendikson,
                         Robinson & Hattie, 2011;           4. Declino: rischio di derive manageriali
                       • Briggs, Coleman &
                         Morrison, 2012.

                                                                                                 17
Nella realtà, cosa fa il dirigente scolastico?
• Quali sono le attività principali svolte dal Dirigente
  Scolastico nella sua quotidianità professionale?               Modello di
• Quali e quanti ruoli si trova “costretto” a recitare?        leadership e
• Quanto interagisce
                                                                quotidianità
• Quali comportamenti adotta nel rapporto con docenti,
  personale ATA, studenti e soggetti esterni al campo             della vita
  scolastico?
                                                                 scolastica
• Che rapporto instaura con il Direttore dei Servizi
  Generali e Amministrativi e con gli altri suoi più stretti
  collaboratori?                                                         18
Ce lo conferma anche una ricerca del 2015   Fondazione Giovanni Agnelli
                                            Rubbettino ebook, 2015

 Massimo Cerulo                             È una ricerca sociologica che
                                            focalizza lo sguardo su una delle
                                            figure professionali più discusse
                                            soprattutto dopo la legge 107/2015
 Gli equilibristi                           L’autore segue “come un’ombra”
                                            [shadowing] quattro Presidi di
 La vita quotidiana del                     scuole secondarie superiori in
 dirigente scolastico:                      quattro regioni italiane (Piemonte,
                                            Veneto, Calabria, Puglia)
 uno studio etnografico                     Analizza e racconta comportamenti,
                                            dialoghi, interazioni, non detti.
                                                                              19
Dalle evidenze empiriche…
il dirigente scolastico…
• È sommerso da una molteplicità di problemi che si presentano tutti
  simultaneamente e che richiedono tutti priorità di attenzione.
• Può dedicare però solo pochi minuti, durante la giornata, per
  affrontare ogni singola situazione
• Legge la posta e risponde alle richieste spesso nelle ore notturne
• È costretto, in molti casi, a dedicare tempo prezioso a proteste,
  contestazioni, comportamenti scorretti, contenziosi…
• È risucchiato dagli adempimenti amministrativi
• Deve curare in maniera vigile la progettistica (Bandi, PON…)
• L’elenco può continuare….
                                                                       20
Dalla ricerca della fondazione Agnelli emergono due aspetti
1. Ruolo del DSGA
 Dove c’è sintonia, collaborazione fattiva,
  competenze… la scuola funziona meglio
 Fino ad oggi non è stata dedicata adeguata
  attenzione

                                               2. Il tempo del dirigente
                                                Impiegato prevalentemente per la
                                                 soluzione di problemi amministrativi

                                                                                        21
… Ma siamo in buona compagnia [altra fonte]
Indagine TALIS 2013 [partecipano 33 paesi, tra cui anche 9 paesi non membri dell’OCSE]                 Paesi     Italia
                                                                                                       Talis %   %

Percentuale del                    Compiti e riunioni relativi alla direzione e amministrazione        41        36
tempo di lavoro
                                   Compiti e riunioni relativi al curriculum e alla didattica          21        25
che il DS dedica,
in media,                          Rapporti con gli studenti                                           15        13
alle seguenti                      Rapporti con i genitori e i tutori                                  11        14
attività:
                                   Rapporti con la comunità locale/regionale, le associazioni e
                                                                                                7                10
                                   le imprese

               Tab. 3.1 [SQ_Q19]
                                   Si sente scarsamente valorizzato nella società                      56        92
                                                                                                  22
Principi, processi e pratiche

                                Pratiche

                                                        Processi

       Principi di management     Stili di leadership
                                                        23
Principi, processi e pratiche
Principi   Sono ricavati dalla letteratura in merito che riferisce e sintetizza gli esiti delle ricerche in campo internazionale

Processi   Quelli indicati in campo internazionale sono cinque:         Rubrica di autovalutazione e il comma 93, L. 107/2015
           • Direzione strategica                                       punto 1 autovalutazione, lettera e) legge
           • Gestione ed organizzazione della didattica                 punto 5 autovalutazione, lettera d) legge
           • Sviluppo del capitale professionale                        punto 2 autovalutazione, lettera b) legge
           • Gestione delle alleanze con i partner strategici           punto 3 autovalutazione, lettera e) legge
           • Autovalutazione e miglioramento                            punto 5 autovalutazione, lettera d) legge
           Non sono compresi il punto 4 della rubrica e la corrispondente lettera a della legge (specificità
           del DS) e la lettera c perché riguarda l’apprezzamento

Pratiche   È ciò che fa la differenza da dirigente a dirigente, che fa emergere l’efficacia della leadership
                                                                                                                      24
Un modello ad effetti indiretti                                    Cfr: Angelo Paletta

Apprendimento degli                       DIREZIONE
studenti                                 STRATEGICA

Variabile dipendente
                                      Auto-efficacia individuale
Ambiente di
apprendimento                            Esiti formativi e
Variabili di mediazione                apprendimenti degli
                                             studenti
 Processi che si attivano
 nel contesto scolastico            Auto-efficacia come gruppo

         Leadership del dirigente
         Variabile latente
                                                                       25
L’impatto indiretto sugli studenti non è un processo automatico
Dipende sostanzialmente da che cosa fa il dirigente, dalle scelte che compie, dalle decisioni
che assume. Dipende anche dalla capacità di far funzionare tutte le risorse umane
enfatizzando le funzioni e valorizzandole competenze [MG Dutto, 2016]

     Gli effetti della leadership sugli apprendimenti degli
     studenti sono, mediati da ciò che accade nel core
     pedagogico della scuola, ovvero dall’ambiente di
     apprendimento, ampiamente inteso come clima a scuola
     e in classe, autoefficacia, soddisfazione lavorativa dei
     docenti [Mulford, Silins, 2003; Bruggencate et. al. 2012; Fullan & Langworthy, 2014; Paletta,
     2015; 2016].
                                                                                                     26
Influisce, per esempio, sugli studenti la capacità del dirigente …
• di innovare tecnologicamente una scuola
• di far nascere opportunità creative (nel campo
  della musica, dello sport, letteratura …)
• di dar inizio ad attività di volontariato
• di sostenere sulla stampa locale le posizioni e
  le ragioni della propria scuola. [MG Dutto, 2016]

Riflettiamo sul piano di miglioramento… si tratta di perfezionare anche ciò che funziona bene,
                                                                                         27

oltre che porre rimedio alle carenze
Un modello ad effetti indiretti                             Cfr: Angelo Paletta

                                                  Soddisfazione
    Apprendimento                                   lavorativa
       studenti

                                    LEADERSHIP   Autoefficacia per
                                       del DS     l’insegnamento

    ESCS studenti
       (media scuola)
                                                  Clima educativo
 Status socio economico culturale
                                                                            28
Il dirigente è un professionista che conosce la realtà…
Il Dirigente di scuola non è solo persona di norma, di comunicazione, di marketing, di
regolarità amministrativa
Il dirigente di scuola è anche, e fondamentalmente, persona di ‘prodotto’, capace:

• di discernere tra le routines e le
  pratiche positive
• tra ambienti di apprendimento efficaci
  e soluzioni inefficaci, per generare
  quel capitale umano e professionale
  che sia di garanzia per il futuro.
La leadership è esercitata molto spesso attraverso gli insegnanti che costituiscono la variabile
interna più importante per la riuscita degli studenti.                                   29
La scuola ha bisogno di buoni docenti d’aula           [MG Dutto, 2016]

• La professionalità del buon docente d’aula si
  riconosce dalla profondità della cultura che
  trasmette, dalla passione con cui affascina gli
  studenti e dal progresso degli studenti che
  facilita; sostanzialmente dall’efficacia della sua
  azione in classe.

                                                               30
La scuola ha bisogno di docenti di qualità                              [MG Dutto, 2016]

                   • La qualità dell'istruzione ha radici anche nel sapere pratico:
                     un insieme di conoscenze, abilità e capacità, costruite nel
                     tempo, condivise e alimentate dal dialogo professionale.
                   • Le abilità disperse, non condivise né strutturate non sono
                     sufficienti. Il knowledge management è costruito sullo scambio
                     tra pari, è documentato e codificato; evita che ogni insegnante
                     riparta da capo o che l'esperienza personale si dissolva.
   di qualità      • Gli insegnanti capaci di valore aggiunto sono risorse pregiate
                     e fanno la differenza tra una classe e l'altra, tra un'istituzione
                     e l'altra.                                                 31
La cura della comunità professionale
                                       La 107/2015 postula un modello di scuola impegnativa
                                       dando maggiori risorse, più autonomia, aumentando,
                                       conseguentemente, le responsabilità

Il dirigente scolastico è chiamato in prima persona
a fare scelte. Ma quasi tutte le scelte devono essere
condivise con la comunità professionale e sulle sue
scelte verrà poi valutato [comma 93]
                                                                                   32
Cosa significa «Comunità professionale»
   In termini tecnici • La comunità professionale indica un aggregato di figure
                        professionali che condividono un insieme relativamente omogeneo
                        (e nel contempo dinamico) di fattori quali il know how di base,
                        i processi di lavoro ed i compiti che vi si svolgono, il contesto
                        organizzativo, un itinerario di formazione coerente e progressivo
                                                                             [Grisolia - Manzolini]

• I docenti non sono sinonimo di “comunità professionale”, ma
  lo diventano ogni qual volta condividono obiettivi, attività,
  procedure, responsabilità, quando cioè si sentono parte
  attiva nella costruzione dell’identità della scuola o quando si
  impegnano ad affrontare e superare un problema.                 In termini pedagogici          33
Fare «Comunità professionale»                                                                       [G. Cerini].

Cosa significa   Comunità professionale significa senso di appartenenza,
                 identità condivisa, sentirsi responsabili di una casa comune.
Cosa serve       L’arte di ascoltare e di comunicare, la capacità di prendersi
                 cura delle relazioni, l’apprendimento reciproco.

                 Quale stile di leadership è    Aperto e ‘distribuito’ che sappia mettere in opera strumenti
                 preferibile                    organizzativi coerenti con una visione democratica.

                 Come fare Bisogna curare il sistema delle decisioni; la progettazione partecipata dei
                           diversi aspetti della vita scolastica: quelli curricolari, quelli valutativi; la
                           condivisione delle informazioni e della comunicazione; i sistemi interni di
                           documentazione e di monitoraggio.                                            34
Una precisazione sullo stile di leadership
La ricerca educativa e l’osservazione quotidiana
del lavoro dei dirigenti, portano a riconoscere
apertamente che la leadership rappresenta una
componente chiave per una “scuola che funziona”.

                                        In realtà non esiste unanimità di vedute su come
                                        differenti stili di leadership contribuiscano al
                                        miglioramento delle scuole (processi), su come
                                        misurare l’efficacia della leadership (outcome)
                                        [Gronn, 2003; Barker, 2005; Bruggencate et al., 2012; Hallinger & Huber, 2012; Day &
                                        Sammons, 2013].
                                                                                                                 35
Il DS come costruttore di leadership interna

  • Gestione della collegialità (collaboratori, staff)
  • Attenzione ai problemi didattici e pedagogici
  • Controllo degli esiti formativi degli studenti
  • Cura dello sviluppo professionale
  • Sensibilità nei confronti delle esigenze (anche
    personali) della comunità professionale

A prescindere dalle responsabilità penali, civili, amministrative [patrimoniale-contabili], dirigenziali, disciplinari…
                                                                                                  36
Il DS è costruttore di leadership interna
Ce lo ricorda anche dalla normativa attuale, oltre che la letteratura
Il profilo, disegnato dal comma 78 della legge 107/2015, rappresenta una sintesi:
 del quadro normativo in evoluzione           •   Garantire
 dell’immagine sociale                        •   Assicurare
 delle ricerche in campo                      •   Dirigere
  internazionale sulla leadership              •   Gestire
                                               •   Organizzare
                                               •   Coordinare
                                               •   Valorizzare                      37
Funzioni del dirigente scolastico [comma 78, legge 107/2915]
Per dare piena attuazione all'autonomia scolastica e alla riorganizzazione del
sistema di istruzione, il dirigente scolastico, nel rispetto delle competenze
degli organi collegiali, fermi restando i livelli unitari e nazionali di fruizione
del diritto allo studio, garantisce un'efficace ed efficiente gestione delle
risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali, nonché gli elementi
comuni del sistema scolastico pubblico, assicurandone il buon andamento.
A tale scopo, svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e
coordinamento ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali e dei risultati del servizio secondo quanto previsto
dall'articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché della
valorizzazione delle risorse umane.
                                                                                     38
Le competenze su cui viene valutato il DS sono ulteriormente specificate
• Ha competenze gestionali ed organizzative?
• Sa valorizzazione il personale?
• Si fa apprezzare dalla comunità professionale
  e sociale?
• Contribuisce al miglioramento dei processi
  organizzativi e didattici e del successo
  formativo degli studenti?
                                                  • Sa promuovere la partecipazione e la
                                                    collaborazione delle diverse componenti
                                                    della comunità scolastica?
                                                  • Sa tenere i rapporti con il contesto sociale
                                                    e nella rete scolastica?                  39
Come è valutato il dirigente scolastico… [comma 93, legge 107/2915]
a. competenze gestionali ed organizzative finalizzate al raggiungimento dei
   risultati, correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia dell'azione
   dirigenziale, in relazione agli obiettivi assegnati nell'incarico
   triennale;
b. valorizzazione dell'impegno e dei meriti professionali del personale
   dell'istituto, sotto il profilo individuale e negli ambiti collegiali;
c. apprezzamento del proprio operato all'interno della comunità
   professionale e sociale;
d. contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli
   studenti e dei processi organizzativi e didattici, nell'ambito dei
   sistemi di autovalutazione, valutazione e rendicontazione sociale;
e. direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della
   collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica,
   dei rapporti con il contesto sociale e nella rete di scuole.               40
Va ricordato che la legge 107/2015 enfatizza la collegialità docente
Comma 5: Istituzione dell'organico funzionale dell'autonomia
I docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell'offerta
formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di
progettazione e di coordinamento.

                                                                                            41
Gli insegnanti partecipano alla definizione delle risorse
Comma 12: Le istituzioni scolastiche      Il predetto piano contiene anche la programmazione
predispongono, entro il mese di ottobre   delle attività formative rivolte al personale docente
dell'anno scolastico precedente al        e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la
triennio di riferimento, il piano         definizione delle risorse occorrenti in base alla
triennale dell'offerta formativa..        quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche.

                                                                                            42
Gli insegnanti elaborano il Piano triennale dell'offerta formativa
                                            Contesto e risorse disponibili    Identità strategica

Comma 14: Modifica articolo 3 del DPR
275/1999: Piano dell'offerta formativa
4. Il piano è elaborato dal collegio dei    Curricolo d’istituto         Organizzazione

docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di
gestione e di amministrazione definiti      Monitoraggio e verifica
dal dirigente scolastico. Il piano è
approvato dal consiglio d'istituto.
                                                                                               43
La direttiva 36/2016 sottolinea i passaggi normativi fondamentali…

Direttiva 18 agosto 2016 n. 36 [Articolo 4 comma 1]
La valutazione dei Dirigenti è effettuata ai sensi del comma 93
della Legge(1) e dell’articolo 25 delle Norme generali(2), al fine di
contribuire alla trasparenza, efficienza ed efficacia dell’azione
dirigenziale, nel rispetto delle finalità di cui all’articolo 3(3),
tenendo conto della specificità degli autonomi poteri di
direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane.
(1) Legge 107/2015        (2) Decreto legislativo 165/2001      (3) Direttiva 36/2016
… in particolar modo il ruolo formativo della valutazione…
Articolo 3, comma 1, Direttiva 18 agosto 2016, n. 36
                             1. Il processo di valutazione disciplinato con la presente
                             direttiva è finalizzato alla valorizzazione e al
                             miglioramento professionale dei Dirigenti nella
                             prospettiva del progressivo incremento della qualità
                             del servizio scolastico.

                             E noi aggiungiamo… «e del miglioramento degli esiti
                             formativi degli studenti»
La valutazione è un mezzo non un fine… ma l’esito è un "giudizio"
Si tratta quindi di far interagire in maniera virtuosa il processo di miglioramento con il giudizio
Il giudizio non riguarda il dirigente ma le azioni, e non tutte
Solo quelle collegate agli obiettivi di processo del RAV, messe in atto dal dirigente a partire
dall’anno scolastico 2016-2017 per il perseguimento degli obiettivi di miglioramento delle scuole
inseriti nella lettera d’incarico

                                                                                  OBIETTIVI E AZIONI

                                                                                   1…………………….
                                                                                   2…………………….
                                                     Lettera d’incarico            3…………………….

                                                                                                   46
Miglioramento e giudizio: qualche domanda per farsi leggere ed apprezzare
• Se gli obiettivi e le azioni non mettono in rilievo tutto quanto compreso nei
  cinque punti (del comma 93), cioè quelli su cui si valutano le azioni del DS,
  il nucleo potrebbe avere difficoltà a ritrovare ciò che serve tra i molteplici
  documenti messi a disposizione…
• Bisogna rispondere a tutti gli obiettivi della lettera d’incarico, ivi compresi
  quelli regionali e quelli nazionali, costruire le relative azioni professionali e
  presidiare tutti i processi?
• Se dalla lettera d’incarico la situazione scolastica è cambiata e sono
  subentrate altre priorità, che fare?
• Come farsi leggere oltre gli obiettivi del PdM? Come evidenziare cioè i
  punti di forza della scuola, come evidenziare il clima della scuola?                47
Una riflessione sulla seconda parte del portfolio
L’autovalutazione è facoltativa: ci sono alcuni dubbi se compilarla
• Mi conviene dedicare tempo anche all’autovalutazione, potendo evitarlo?
• Ma se non compilo la sezione dell’autovalutazione, rischio di
   influenzare negativamente il nucleo di valutazione?
• Che voto darmi?
     - Se mi valuto poco, evidenzio le mie debolezze specialmente
        se non dimostro di tenere sotto controllo le argomentazioni
        per le mancate azioni.
     - Se mi valuto molto, rischio di propormi come professionista
        che non ha bisogno di migliorarsi.
Si tratta di far capire che rispetto agli obiettivi della lettera d’incarico
ho presidiato in modo adeguato tutti i processi.                               48
L’autovalutazione è facoltativa: ma ci sono buoni motivi per farla

                     • Favorisce la riflessione, la capacità di stare nei processi e
                       di controllarne la tenuta
                     • Aiuta il DS a capire se le sue azioni sono efficaci, rilevanti e
                       ben collegate con il piano di miglioramento
                     • Aiuta a portare a sintesi l’insieme articolato e frammentato
                       delle azioni ordinarie (formali ed informali) e a non farsi
                       risucchiare dalla quotidianità
                     • Facilita l’interlocuzione con il nucleo di valutazione

                                                                                     49
Nello strumento ci sono disallineamenti tra le parti

1. Rubrica di autovalutazione e bilancio di competenze
   (divisa in 5 punti simili ai 5 criteri del comma 93 della
                                                                            Portfolio
   legge 107/2015, ma non identiche)
2. Criteri del comma 93 della legge 107/2015

3. Repertorio del dirigente scolastico [con 147 Azioni esemplificative] e con riferimenti alle aree e agli
   obiettivi di processi del RAV
4. Schema di giudizio finale dove i 5 criteri generali indicati dal comma 93 della legge 107/2015 vengono
   riaggregati in tre macro aree con pesi differenti (60%, 30%, 10%)

                                                                                                             50
Aree professionali
    Rubrica di autovalutazione e Rubrica di valutazione (all. 2)                                             Repertorio del dirigente scolastico – [148] Azioni                   Azioni DS           Document
    bilancio di competenze Criteri comma 93 della legge 107/2015                                             esemplificative – Aree ed obiettivi di processi del RAV              (lett.d’incarico)   azione
1   Definizione dell’identità,        e) Direzione unitaria della scuola, promozione della                   1. Curricolo, progettazione, valutazione
    dell’orientamento strategico e    partecipazione e della collaborazione tra le diverse                   3. Inclusione e differenziazione
    della politica dell’istituzione   componenti della comunità scolastica, dei rapporti con il              4. Continuità ed orientamento
    scolastica (e)                    contesto sociale e nella rete di scuole                                5 Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
                                                                                                             7. Integrazione con il territorio e collaborazione con le famiglie
2   Gestione, valorizzazione e        b) valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del          6. Sviluppo e valorizzazione risorse umane
    sviluppo delle risorse            personale dell’istituto, sotto il profilo individuale e negli ambiti
    professionali                     collegiali
3   Promozione della                  e) Direzione unitaria della scuola, promozione della                   6. Sviluppo e valorizzazione risorse umane
    partecipazione e cura delle       partecipazione e della collaborazione tra le diverse                   7. Integrazione con il territorio e collaborazione con le famiglie
    relazioni e legami con il         componenti della comunità scolastica, dei rapporti con il
    contesto                          contesto sociale e nella rete di scuole
4   Gestione delle risorse            a) competenze gestionali ed organizzative finalizzate al               2. Ambiente di apprendimento
    strumentali e finanziarie,        raggiungimento dei risultati, correttezza, trasparenza,                5 Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
    gestione amministrativa e         efficienza ed efficacia delle azioni dirigenziali in relazione agli    7. Integrazione con il territorio e collaborazione con le famiglie
    adempimenti normativi             obiettivi assegnati nell’incarico triennale
5   Monitoraggio, valutazione e       d) Contributo al miglioramento del successo formativo e                1. Curricolo, progettazione, valutazione
    rendicontazione                   scolastico degli studenti e dei processi organizzativi e didattici     2. Ambiente di apprendimento
                                      nell’ambito dei sistemi di autovalutazione, valutazione e              3. Inclusione e differenziazione
                                      rendicontazione sociale                                                4. Continuità ed orientamento
                                                                                                             5 Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
                                                                                                             6. Sviluppo e valorizzazione risorse umane
                                                                                                             7. Integrazione con il territorio e collaborazione con le famiglie
6                                     c) Apprezzamento del proprio operato all’interno della                 6. Sviluppo e valorizzazione risorse umane
                                      comunità professionale e sociale                                       7. Integrazione con il territorio e collaborazione con le famiglie                          51
In sintesi: una comunità scolastica che funziona ha bisogno, di…
• un dirigente che sappia utilizzare bene tutte i poteri e ne sappia rispondere responsabilmente
• docenti che oltre ad insegnare bene siano capaci di stare dentro i processi svolgendo
  anche altre funzioni assegnate
• un personale amministrativo preparato, che sappia condividere le scelte della scuola

                                                          Come tenere tutto insieme? Come coinvolgere la
                                                          comunità professionale? Come appassionare?
                                                          È questione di….

                                                          Leadership                           52
Due suggerimenti di casa nostra
                 A cura di         Mario G. Dutto
                 A. Paletta
                                   Vela d'altura
                 Dirigenti         Il dirigente
                 scolastici        scolastico e la
                 leader per        leadership della
                 l’apprendimento   scuola
                 2015              2016
                 Iprase            Tecnodid
                                                53
Grazie   54
Puoi anche leggere