PROMUOVERE E SOSTENERE LO SVILUPPO DEL SISTEMA DI RICERCA E INNOVAZIONE LOMBARDO - 15 dicembre 2020
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Allegato 1 Relazione annuale della clausola valutativa ai sensi dell’art. 7 comma 1 della l.r. 29/2016 PROMUOVERE E SOSTENERE LO SVILUPPO DEL SISTEMA DI RICERCA E INNOVAZIONE LOMBARDO 15 dicembre 2020
È stato predisposto il programma strategico triennale per la ricerca l'innovazione e il trasferimento tecnologico? Art. 2.2. – LR 29/2016 La cabina di regia di cui al comma 1 predispone, con il supporto del Foro regionale per la ricerca e l'innovazione di cui all'articolo 3 e con il contributo dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, il programma strategico triennale per la ricerca l'innovazione e il trasferimento tecnologico, in raccordo con il documento strategico per le politiche industriali di cui all'articolo 6, comma 2, della legge regionale 24 settembre 2015, n. 26 (Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0) Regione Lombardia, così come disposto dalla Legge n. 29 del 23 novembre 2016 “Lombardia è ricerca e innovazione”, nonostante le difficoltà emerse a causa dell’emergenza sanitaria per la diffusione su scala globale del Coronavirus, ha proseguito nel potenziare l’investimento in ricerca e innovazione al fine di favorire la competitività del sistema economico-produttivo, la crescita del capitale umano, lo sviluppo sostenibile e di contribuire ad elevare il benessere sociale e la qualità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese. Gli strumenti di attuazione e governance del sistema regionale della ricerca, previsti dalla Legge, hanno permesso anche nel corso del 2020 di rafforzare il dialogo tra l’amministrazione e i cittadini per rispondere ai nuovi bisogni delle persone secondo un approccio di ricerca e innovazione responsabile (RRI): una progettazione partecipata delle politiche e degli strumenti di innovazione in cui gli attori del territorio e i cittadini divengono non solo beneficiari bensì anche partner dell’azione di governo. Nel corso del 2020 si è confermata l’attenzione verso il monitoraggio del Programma Strategico Triennale per la ricerca l’innovazione e il trasferimento tecnologico (in breve PST) approvato all’unanimità da parte del Consiglio regionale nel corso della seduta del 19 marzo u.s. Si ricorda che il Programma, arricchito anche dal contributo dei 10 membri del Foro Regionale per la Ricerca e l’Innovazione, rappresenta l’elemento trasversale di sintesi e di raccordo di tutti gli interventi regionali in tema di ricerca e innovazione previsti nel triennio 2018-20201. Gli investimenti sono suddivisi in: a. sperimentazioni e progetti strategici su innovazioni dirompenti in specifiche aree di sviluppo con ricadute significative sul territorio; b. azioni e strumenti in grado di concorrere trasversalmente allo sviluppo degli ecosistemi del territorio identificati a partire dai bisogni dei cittadini. Così come avvenuto nel 2019, a partire dal mese di ottobre 2020 si è proceduto a raccogliere le informazioni relative all’avanzamento delle attività relative alle 42 iniziative mappate nel capitolo 6 del Programma2 e di competenza di 12 diverse Direzioni Generali. Le informazioni di tipo qualitativo e quantitativo sono state inserite in singole schede, mantenendo il modello utilizzato nella ricognizione effettuata l’anno precedente. 1 Oltre al percorso descritto, è importante ricordare come il PST sia stato costruito a partire dall’identificazione e dall’analisi dei principali megatrend che impattano sul territorio lombardo, dei bisogni dei cittadini, degli attori che collaborano per rispondere ai bisogni stessi e delle tecnologie e innovazioni emergenti. Da qui la lettura del territorio lombardo per ecosistemi introdotta dal PST, dove per “ecosistema” si intende l’insieme di attori pubblici e privati e dell’associazionismo che operano in un determinato territorio, le cui attività e risorse contribuiscono a soddisfare un bisogno individuale o collettivo. Al potenziamento degli 8 ecosistemi individuati (nutrizione, salute e life science, cultura e conoscenza, connettività e informazione, smart mobility e architecture, sostenibilità, sviluppo sociale, manifattura avanzata) si rivolge l’azione regionale, che attraverso il Programma mira a dare indicazioni circa gli interventi da realizzare, le risorse necessarie e i risultati attesi su elementi strategici. Il punto di partenza è rappresentato da cinque grandi aree di sviluppo: trasferimento tecnologico; sviluppo del capitale umano; utilizzo tecnologie Internet of Things (IoT) e Information Communication Technology (ICT) di frontiera per trasformare la Lombardia in un territorio 'smart'; medicina personalizzata; agricoltura e filiera agro-alimentare avanzate. 2 Per comodità di lettura e confronto, si è preferito mantenere la classificazione delle iniziative utilizzata inizialmente, nonostante l’avanzamento effettivo di alcune azioni programmate (AP) sia nel frattempo passato alla fase successiva di avvio (AA). 2
Si segnala che, nonostante il periodo emergenziale vissuto in questi ultimi mesi, il PST mantiene un investimento complessivo di risorse superiore al miliardo di euro (1,025), grazie anche alla pronta risposta dimostrata dall’ente di governo a supporto del territorio attraverso l’approvazione di una serie di interventi finalizzati a fronteggiare l’impatto economico derivante dall’emergenza sanitaria da Covid-19, a partire dalla L.r. n. 9 del maggio 20203. Per proseguire l’approccio di ricerca e innovazione responsabile, la Direzione Generale Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione, dovendo rimandare al 2021 i principali eventi plenari pubblici previsti, ha: - creato sulla piattaforma Open Innovation la sezione Open Lombardia, stimolando il confronto e la discussione attorno ai temi prioritari, che in questi mesi sono stati al centro dell’attenzione, attraverso una selezione di contributi autorevoli, articoli, pubblicazioni, documenti di carattere nazionale ed internazionale che “fotografano” la situazione attuale. La sezione include anche interviste ad esperti e professionisti di rilievo in diversi campi di specializzazione; - coinvolto i cittadini attraverso 3 consultazioni pubbliche avviate utilizzando la piattaforma regionale Open Innovation come strumento di raccolta delle informazioni sulle tematiche relative allo smartworking, alla scuola e alla Strategia di Specializzazione Intelligente 2021- 2027. Lo strumento della consultazione pubblica risponde all’esigenza di coinvolgere il cittadino fin dalle prime fasi di progettazione degli interventi, favorendo la realizzazione di esperienze che rispondono ai paradigmi della co-progettazione delle iniziative, dell’innovazione sociale e della ricerca e innovazione responsabile; - aderito al progetto europeo TRANSFORM - Territories as Responsive and Accountable Networks of S3 through new Forms of Open and Responsible Decision-Making, approvato nell’ambito della call Horizon 2020 - Supporting the development of territorial Responsible Research and Innovation. Il tema del progetto, la promozione della RRI, si inserisce tra quei “fattori abilitanti” finalizzati alla valorizzazione delle iniziative di ricerca e innovazione che incentivano, non solo la trasparenza della Pubblica Amministrazione, ma anche la partecipazione della società nelle scelte programmatiche. Al progetto partecipano regioni, università e realtà appartenenti a 4 aree: Lombardia, Bruxelles, Catalogna, Boston. L’emergenza sanitaria ha necessariamente ridefinito le priorità della Giunta regionale a supporto del territorio lombardo: se da un lato sono state adottate misure straordinarie per re-indirizzare le risorse economiche a supporto del territorio, dall’altro sono state lanciate nuove iniziative in risposta ai bisogni emersi ad inizio della pandemia. Si riporta come prima segnalazione l’iniziativa “Linea 2 – Covid: Misura a sostegno dello sviluppo di collaborazioni per l’identificazione di terapie e sistemi di diagnostica, protezione e analisi per contrastare l’emergenza Coronavirus e altre emergenze virali del futuro” proposta dalla Direzione Generale Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione, in collaborazione con Fondazione Cariplo e Fondazione Umberto Veronesi con l’obiettivo di raccogliere idee progettuali volte a far progredire la conoscenza della SARS-CoV-2 e della più ampia famiglia di Coronavirus, ovvero, in generale, di contribuire a una gestione efficiente del paziente e/o alla capacità di preparazione e risposta a focolai attuali e futuri. L’iniziativa ha visto un totale di 21 progetti approvati 3 Si veda in particolare la DGR n. XI/3531 del 5/08/2020 e i relativi allegati 3
con il coinvolgimento di 81 partner beneficiari di cui 36 Organismi di Ricerca Pubblici, 14 Organismi di Ricerca Privati, 31 imprese ed un finanziamento complessivo di oltre 7 milioni di euro4. La Direzione Generale Sicurezza ha attivato un sistema Integrato per il Monitoraggio del Territorio e la Gestione delle Emergenze. Il Cruscotto Emergenze5 è un servizio on-line che consente la visualizzazione, su base cartografica, di eventi, luoghi strategici, risorse e situazioni di pericolo, attuale o potenziale. Questo strumento rappresenta un potente mezzo di controllo e di intervento sul territorio, sia per il patrimonio informativo che lo alimenta sia per le potenzialità che è in grado di esprimere. Visualizzando in modo integrato i dati del territorio, permette di arricchire gli elementi di analisi e i fattori decisionali delle sale operative degli enti coinvolti nella gestione degli interventi di emergenza. Opera, in particolare, sfruttando il protocollo informatico sviluppato all’interno dell’ecosistema digitale E015 di cui Regione Lombardia è soggetto attuatore e promotore. Tra le nuove iniziative si conferma la volontà di Regione Lombardia di realizzare proposte a supporto della sostenibilità ambientale. Il bando “New Design” attivato dalla Direzione Generale Turismo, Marketing Territoriale e Moda6 ha l’obiettivo di sostenere le micro, piccole e medie imprese (MPMI) appartenenti al settore del design che nell’anno 2020 hanno effettuato investimenti in innovazione tecnologica finalizzati alla sostenibilità attraverso l’acquisizione di impianti, macchinari e attrezzature per consolidare la propria attività o attraverso l’attività di prototipazione di nuove soluzioni di design, nonché spese per l’acquisizione di servizi finalizzati alla promozione e alla digitalizzazione7. In continuità con quanto svolto lo scorso anno, si è proceduto con il monitoraggio delle iniziative avviate dagli stakeholder territoriali in materia di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico. Nel corso del 2020 si sono mappate oltre 25 azioni attivate sul territorio con impatto sugli 8 ecosistemi e con focus su temi ad essi trasversali. I progetti, avviati o in corso, vedono il coinvolgimento di imprese e organismi di ricerca lombardi, con l’obiettivo di sviluppare collaborazioni in diversi ambiti della ricerca e innovazione. Da segnalare le iniziative sulla sostenibilità ambientale e più precisamente con focus sul tema dell’economia circolare quali il Circular economylab che promuove progetti di sistema e open innovation in ambito circular, Open Innovation for Circularity e la Piattaforma Trace, piattaforma costruita al fine di favorire la conoscenza delle modalità di sviluppo strategico della circular economy. Tra le iniziative intraprese dai cluster tecnologici lombardi si segnala il progetto EU-Techbridge che vede la collaborazione tra cluster europei, il progetto R-ACES: fRamework for Actual Cooperation on Energy on Sites and Parks e il Gruppo di Lavoro sui Microinquinanti Emergenti. Si confermano anche per il 2020 le iniziative a supporto della formazione dei talenti quali Fastweb Digital Academy e Talenti Inauditi, Next Energy una “Call For Talents” e per il settore della smart mobility il Corso di Laurea Magistrale in Mobility Engineering. Sempre in ambito formazione è stata formalizzata la Convenzione tra il Lombardia Aerospace Cluster e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano per favorire lo scambio di esperienze e competenze tra il mondo industriale ed il mondo accademico al fine di incrementare la competitività del settore aerospaziale; inoltre si segnala l’iniziativa “Prodotti per la Ricerca” prevede eventi di matchmaking, con cadenza annuale, partendo da una sorta di catalogo delle migliori idee e progetti provenienti dal mondo accademico e con impatto industriale. 4 Per approfondimenti: https://www.fesr.regione.lombardia.it/wps/portal/PROUE/FESR/Bandi/DettaglioBando/agevolazioni/call-covid-19 5 Per approfondimenti: https://www.cruscottoemergenze.servizirl.it/html/login.jsf 6 Per approfondimenti: https://www.bandi.regione.lombardia.it/procedimenti/new/bandi/bandi/ricerca-innovazione/ricerca-sviluppo- innovazione/new-design-innovazione-tecnologica-contributi-l-innovazione-settore-design-RLP12020014362 7 Sono state segnalate dalle Direzioni Generali e dal SiREG diverse nuove iniziative avviate/in programma nel 2020: nella relazione sono state riportate in particolare quelle più attinenti con le priorità del PST. 4
Progetti quali Grow it Up, BioUpper, Get it sono focalizzati invece sui temi dello scale up e del trasferimento tecnologico in particolare tra startup e grandi aziende. Si confermano le iniziative per la promozione e diffusione della cultura e della conoscenza dell’innovazione, di buone pratiche e casi di eccellenza del territorio afferenti all’ecosistema della connettività e informazione quali la Milano Digital Week 2020, e Smart cities per cui si è avviata la seconda fase che punta a fare di Milano un laboratorio della Smart City in vista delle Olimpiadi 2026, aggregando operatori, di ogni settore rilevante, insieme alle istituzioni. In ambito nutrizione si rilevano alcuni progetti di sviluppo di soluzioni che abilitano il controllo della qualità e migliorano la tracciabilità del cibo, quali Food Trials e Food Policy Hot Pot, soluzioni per il recupero delle eccedenze alimentari e nuove modalità di riciclo, di riuso o di trasformazione di possibili scarti alimentari, che migliorano il rapporto con i fornitori di materie prime e abilitano la sostenibilità dei fornitori in ambito agri-tech e logistico. Per l’ecosistema smart mobility and architecture si segnalano le attività che vedono il coinvolgimento di soggetti lombardi quali: il simulatore dinamico presso il politecnico di Milano; Hub su componenti per veicoli elettrici in Lombardia con i progetti INPROVES e HYPER che prevedono attività di networking al fine di creare un hub della conoscenza sulla elettrificazione dei veicoli in Lombardia. Gli stakeholder lombardi hanno continuato anche per il 2020 ad incrementare le attività di networking e di scambio di buone pratiche, con il coinvolgimento di soggetti regionali, nazionali ed europei anche attraverso la partecipazione a call e a progetti europei tra cui European Digital Innovation Hub, Aerospace Matchmaking Interceptor, progetto PM3 - Piattaforma Modulare Multi Missione. Diversi gli eventi realizzati in Lombardia di concerto con Vanguard Initiative, una rete che comprende le 30 regioni più avanzate d’Europa e si propone di contribuire alla rivitalizzazione dell’industria europea sulla base della Strategia di Specializzazione Intelligente. In ambito sostenibilità ambientale da segnalare i Bioeconomy Dialogues organizzati in forma di Living Labs, quali occasioni di incontro, dialogo e co-creazione di nuove opportunità di cooperazione tra tutti gli innovatori pubblici e privati che operano in Lombardia nel settore della sostenibilità e della bioeconomia. L’approccio è quello partecipativo aperto a tutti gli attori della quadrupla elica8. In allegato alla presente relazione: - Allegato A: Aggiornamento delle sperimentazioni e delle azioni inserite nel PST - Allegato B: Aggiornamento del piano finanziario del PST 8 Le iniziative territoriali sono state trasmesse da: Fondazione Cariplo - Cariplo Factory, Associazione Cluster Lombardo della Mobilità, Lombardia Aerospace Cluster, Lombardy Energy and Cleantech Cluster, Lombardy Green Chemistry Association. 5
Sono state promosse specifiche intese per l’accesso agli incentivi da parte delle imprese? Art. 2.6.a. – LR 29/2016 La Giunta regionale promuove specifiche intese con il Governo, i comuni e gli altri attori istituzionali coinvolti per l'accesso agli incentivi da parte delle imprese Entrando nel dettaglio delle iniziative, si riepilogano di seguito specifiche intese avviate per l’accesso agli incentivi da parte delle imprese lombarde con il Governo ed altri attori istituzionali. A livello regionale, in risposta all’emergenza COVID-19 è stato firmato l’Accordo per la “riprogrammazione dei programmi operativi dei fondi strutturali 2014-2020, (schema approvato con DGR n. XI/3372 del 14 luglio 2020), tra il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e il Presidente della Regione Lombardia. Le priorità identificate per l’utilizzo di risorse rese disponibili a seguito della riprogrammazione dei POR e destinate ad iniziative non ancora attivate, vengono valutate in ottica di risposta agli effetti della pandemia: - emergenza sanitaria - istruzione e formazione - attività economiche - lavoro - sociale L’accordo con Regione Lombardia definisce di destinare le risorse riprogrammate ai seguenti ambiti: emergenza sanitaria (fino a 193,5 milioni di euro): spese sostenute da Centrali di committenza nazionali per l’acquisto di apparecchiature e materiali sanitari (Dipartimento Protezione Civile, Consip, Struttura Commissariale) e da Centrali di Committenza Regionali nonché da Agenzie regionali di Protezione civile e da Aziende dei Servizi sanitari regionali; Assunzione di personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale; Incentivi al personale medico; aree sanitarie temporanee; rafforzamento di reti e presidi territoriali per la salute; lavoro (fino a 168,5 milioni di euro): Sostegno ai redditi dei lavoratori dipendenti del settore privato mediante finanziamento di ammortizzatori sociali e di strumenti di conciliazione fra lavoro, formazione e cura dei minori; sviluppo del lavoro agile; indennità di tirocinio. Le risorse riprogrammate per contribuire agli ambiti prioritari di cui sopra, sono state riassegnate a Regione Lombardia mettendo a disposizione equivalenti risorse a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) al fine di garantire la copertura di progetti anche a supporto delle imprese lombarde già approvati e non più finanziati dai fondi strutturali europei. A livello nazionale, su iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’interno della Cabina di Regia Spazio, nel maggio 2016 è stato redatto il Programma Multiregionale Space Economy per promuovere l’integrazione dei programmi spaziali nazionali e le politiche di sviluppo e coesione nazionali e regionali. Nel Programma Space Economy sono stati individuati tre ambiti di intervento: 1. osservazione della terra 2. navigazione e telecomunicazioni, 3. esplorazione spaziale e tecnologie connesse. Il MISE - Ministero dello Sviluppo Economico con Delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016 ha approvato a favore del Programma lo stanziamento nazionale pari a 350.000.000 di euro a valere 6
sui fondi per lo sviluppo e la coesione (FSC). La Giunta regionale con DGR n. X/5893/2016 ha approvato l’adesione di Regione Lombardia al Programma e contestualmente stanziato 3.317.660,00 di euro quale cofinanziamento a favore delle progettualità con la partecipazione di soggetti lombardi. Nel 2017 è stata avviata la definizione della prima iniziativa relativa al secondo ambito “navigazione e telecomunicazioni” e nel febbraio 2018 è stato approvato il Protocollo di Intesa per l’attuazione del Piano multiregionale di aiuti alla ricerca e sviluppo del Programma “Mirror GovSatCom” (Regioni aderenti: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Trento). Con DGR n. X/7897/2018 è stato approvato lo schema di Protocollo di Intesa per l’attuazione del Piano Multiregionale di aiuti alla Ricerca e Sviluppo del Programma “Mirror GovSatCom” e deliberato che 663.532,00 euro (dei 3.317.660,00 euro stanziati nel 2016) venivano destinati alla prima iniziativa per l’ambito navigazione e telecomunicazioni, ovvero al Programma “Mirror GovSatCom”. Nel 2019 sono avanzate a livello nazionale le procedure per l’individuazione delle progettazioni strategiche interregionali da cofinanziare (Ministero dello Sviluppo Economico, Regioni, soggetti privati). Tra fine novembre e dicembre 2019 sono pervenute le comunicazioni del MISE avente ad oggetto il Programma Space Economy - Accordi di innovazione per la Space Economy di cui al DM del 2 agosto 2018. Il MISE ha trasmesso l’elenco delle 9 proposte progettuali presentate. Per ciascuna delle proposte verranno sottoscritti tra il MISE, le Regioni coinvolte e i soggetti proponenti degli appositi Accordi per l’Innovazione. La proposta progettuale denominata “Space Power and powder Enabling Solutions -SPES” presentata dalla società capofila Neat S.r.l. vede il coinvolgimento dei seguenti soggetti: Hypertech Solution Srl, Rina Consulting, CESI spa e Bercella Srl. Il soggetto lombardo coinvolto è CESI spa. A seguito della comunicazione del 29 gennaio 2020 ricevuta dal MISE avente ad oggetto “Fondo crescita sostenibile – Proposta progettuale n. 2362, presentata dalla società capofila NEAT S.r.l. ai sensi del decreto ministeriale 2 marzo 2018 e del successivo decreto direttoriale del 26 settembre 2018 - Calcolo delle agevolazioni concedibili”, con DGR n. XI/2996 del 30 marzo 2020 è stato approvato lo Schema di Accordo per l’Innovazione tra MISE, Regione Emilia-Romagna, Regione Lazio, Regione Lombardia, Provincia Autonoma di Trento per la realizzazione del Progetto SPES nell’ambito del Programma Space Economy. Regione Lombardia contribuisce in particolare con 213.002,74 di euro quale cofinanziamento regionale. In primavera 2020 sono stati perfezionati anche i piani operativi di dettaglio relativi agli altri 2 ambiti di intervento: osservazione della terra ed esplorazione spaziale e tecnologie connesse. Con DGR XI/3060 del 20 aprile 2020 sono stati approvati gli schemi di protocollo d’intesa per l’attuazione dei Piani Multiregionali di aiuti alla ricerca e sviluppo dei Programmi I-CIOS e MIRROR COPERNICUS e confermata la messa a disposizione di 1.327.064,00 euro che per ciascuna iniziativa da parte di Regione Lombardia. Il Piano Operativo di Dettaglio COMMERCIAL IN ORBIT SERVICING – I-CIOS, volto a favorire l’inserimento del sistema produttivo nazionale nel mercato emergente del Commercial In Orbit Servicing costituisce la seconda iniziativa di attuazione del Piano a stralcio Space Economy nell’ambito esplorazione spaziale e tecnologie connesse mediante la modalità realizzativa del Piano Multi – Regionale di aiuti alla ricerca e sviluppo. Il Piano Operativo di Dettaglio MIRROR COPERNICUS, volto a rafforzare il posizionamento del sistema produttivo nazionale nell’emergente mercato europeo e globale dei servizi geo-spaziali attraverso un innovativo sistema infrastrutturale denominato Infrastruttura Abilitante il Mercato dei 7
Servizi Geospaziali, aperto, scalabile, interoperabile con altri sistemi analoghi in grado di accelerarne lo sviluppo e aumentare la competitività, costituisce la terza iniziativa di attuazione del Piano a stralcio Space Economy nell’ambito osservazione della terra mediante la modalità realizzativa del Piano Multi – Regionale di aiuti alla ricerca e sviluppo. Con il protrarsi della situazione di emergenza il processo di attuazione nazionale ha subito ulteriori rallentamenti. A ottobre 2020 il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato il gruppo di lavoro nazionale dedicato al Programma Space Economy per illustrare i contenuti del nuovo Programma Space Economy ed il relativo percorso di definizione, evidenziando le caratteristiche e gli obiettivi perseguiti. A livello macroregionale, e in particolare in EUSALP9, attraverso la piattaforma AlpGip - Alpine Growth Investment Platforrm – prosegue l’iniziativa che permette di combinare risorse pubbliche e risorse private nell’ambito della macroregione alpina, finalizzata a sviluppare il mercato del capitale di rischio (equity) a favore di imprese (principalmente ma non esclusivamente di dimensioni medie e piccole) in fase di forte espansione (no early stage). E’ stato costituito un fondo di fondi avente una dotazione complessiva di 50,75 milioni di euro, di cui 29 milioni apportati dalle regioni partecipanti e 21,75 milioni dal FEI, a cui hanno aderito regioni appartenenti alla Macroregione attraverso le società controllate, imprese, fondi di private equity e venture capital10. Il Fondo ha chiuso la fase di investimenti e attualmente stanno operando i 5 fondi sottostanti. Tra gli elementi di innovazione, si evidenzia l’effetto leva generato dalla forma tecnica di coinvestimento in strumenti di venture capitale e private equity, in grado di generare una ricaduta di circa 53 milioni di euro di investimenti sul territorio lombardo in 6 imprese ad alto potenziale, a fronte dei 15 milioni di euro di risorse messe in campo dall’Amministrazione. 9 Si ricorda che la Macroregione alpina, ufficialmente EUSALP (EU Strategy for the Alpine region), è un accordo siglato nel 2013 dai paesi che fanno parte dell’unione Europea: Italia, Francia, Germania, Austria, Slovenia e da due stati extra europei Svizzera e Liechtenstein; ne fanno parte le 48 regioni e province autonome che si trovano attorno alla catena alpina. Le regioni italiane sono la Lombardia, la Liguria, il Piemonte, la Valle d’Aosta, il Veneto, Il Friuli Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano. La strategia alpina punta a promuovere una gestione sostenibile dell’energia e delle risorse naturali e culturali e la protezione ambientale del territorio, ad aumentare lo sviluppo del territorio favorendo una mobilità sostenibile, una rafforzata cooperazione accademica tra i paesi e le regioni che ne fanno parte, nonché lo sviluppo di servizi, trasporti e infrastrutture per la sua comunicazione. Al centro dello sviluppo alpino vuole assicurare una crescita sostenibile e promuovere piena occupazione, la competitività e l'innovazione facendo dialogare, attraverso la cooperazione, le aree montane con le aree urbane. 10 Hanno aderito al Fondo Regione Lombardia, Finpiemonte s.p.a. (Regione Piemonte), F.I.L.S.E. s.p.a. (Regione Liguria), Alto Adige Finance (Provincia di Bolzano), Finaosta s.p.a. (Valle d’Aosta) 8
Sono stati resi disponibili i dati in forma open? Art. 2.6.b. – LR 29/2016 La Giunta regionale rende disponibili propri dati in forma open, secondo modalità stabilite dalla stessa Giunta regionale Per quanto concerne la messa a disposizione di propri dati in forma open, già da marzo 2012 è online il portale di Regione Lombardia www.dati.lombardia.it per la pubblicazione di dati in formato aperto; la messa on line del portale è seguita all’adozione dei "Criteri generali per l’open data" (DGR IX/2904 dell’11 gennaio 2011) e di altri documenti che hanno stabilito le regole dell'attività di Regione. Il portale di Regione Lombardia mette a disposizione di cittadini e imprese migliaia di "dataset"11, suddivisi in varie categorie, ma anche strumenti che facilmente consentono a chiunque di farne viste filtrate, grafici, mappe, o di scaricarli per poterli rielaborare, o ancora, di interrogarli con strumenti automatici per inserirli all'interno di proprie applicazioni. I dati pubblicati sono in massima parte di Regione Lombardia, ma sono ospitati anche dati provenienti da Enti del Sistema Regionale; a fine 2017, con la DGR 7256 del 23/10/2017, è stato dato un contributo agli enti che hanno voluto pubblicare i propri dataset sul portale regionale. I dati sono pubblicati con la licenza CC-by 4.012, che concede all’utente la possibilità di riprodurre, distribuire, trasmettere e adattare liberamente i dati, anche a scopi commerciali, a condizione che venga citata la fonte. Il portale Open Data è in continua evoluzione e fortemente in crescita. Da inizio anno fino a novembre 2020, sono stati pubblicati 344 nuovi dataset; il portale è diventato uno strumento molto utilizzato anche dagli Enti locali, registrando - a partire dal 2012 fino a novembre 2020 - più di 150 utenti “pubblicatori” (di cui 120 appartenenti agli Enti Locali aderenti all’iniziativa). Dal 2012 si registrano: 20 milioni di pagine viste (+ 1,5 milioni nell’ultimo anno), 3.400.000 di visualizzazioni dataset (circa 680.000 nel 2020) e 3.700.000 di download dei dataset (circa 440.000 nel 2020), oltre 6.000 oggetti pubblicati (di cui oltre 3.500 dataset, 400 mappe e 1.000 viste filtrate). I dati pubblicati su Open Data vengono poi riutilizzati per altri portali, articoli e app sviluppate da Regione Lombardia o da utenti esterni. Diverse collaborazioni sono inoltre state stipulate nel corso degli anni con determinati soggetti del territorio (Università, civic hackers, giornalisti). In linea con la volontà di Regione Lombardia di semplificare ed innovare, attraverso le tecnologie digitali, i processi di funzionamento interni alla filiera pubblica lombarda e le relazioni con i cittadini, le imprese, le associazioni e gli Enti del territorio, la definizione di una strategia digitale è stata declinata dapprima nel Programma Strategico di Semplificazione e Trasformazione Digitale, approvato con DGR XI/1042 del 17 dicembre 201813 e successivamente nel Piano triennale per la trasformazione digitale 2021-2023 approvato con DGR XI/3833 del 17 novembre 2020. Il Piano triennale intende dare continuità al percorso di trasformazione digitale già avviato e delineato attraverso le dieci Linee di Intervento Strategiche contenute nel Programma approvato nel 2018, traducendo quest’ultime in trenta interventi strategici concreti da attuare nel triennio 2021-2023 per raggiungere la “vision” digitale di Regione Lombardia. Gli interventi sono stati individuati con 11 Con il termine dataset si intende un insieme di dati in formato tabellare, esportabili in formato testuale come CSV (compatibile con Excel), JSON, XML, RDF ma che è anche possibile importare come fonte ODATA su Excel per avere in qualsiasi momento i dati aggiornati sul foglio di lavoro senza doverli ogniqualvolta riscaricare. 12 https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/legalcode 13 Per approfondimenti: https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/istituzione/Lombardia+semplice/programma- strategico/programma-strategico 9
l’obiettivo primario di abilitare una vera e propria trasformazione digitale dell’amministrazione lombarda14. L’Unità Organizzativa Semplificazione, Trasformazione Digitale e Sistemi Informativi di Regione Lombardia coordina e lavora, in sinergia con il gruppo di lavoro di ARIA SpA - Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti - per lo sviluppo degli Open Data, la gestione della piattaforma Socrata (soluzione cloud su cui è basato il portale Open Data) e il supporto agli Enti Locali e al sistema Sistema Regionale. I portali di riferimento per ulteriori approfondimenti: https://www.dati.lombardia.it/ https://www.dati.lombardia.it/stories/s/qbug-k84i https://www.trasformazionedigitale.regione.lombardia.it/ 14 Per approfondimenti: https://www.trasformazionedigitale.regione.lombardia.it/wps/portal/site/trasformazionedigitale/dettaglioredazionale/trasformazione- digitale/programma-strategico/pttd-2020 10
Sono stati approvati i criteri ambientali minimi per gli acquisti di soluzioni innovative sostenibili? Art. 2.6.c. – LR 29/2016 La Giunta regionale approva i criteri ambientali minimi per gli acquisti di soluzioni innovative sostenibili Con il Codice appalti (D.lgs. 50/2016), e con le modifiche apportate successivamente con il Correttivo del Codice appalti (D.lgs. 56/2017), il Green Public Procurement (GPP) non è più uno strumento volontario ma è diventato obbligatorio. I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. I CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del mare15. L’art. 34 ha introdotto l’obbligo di applicazione, per l’intero valore dell’importo della gara, delle “specifiche tecniche” e delle “clausole contrattuali”, contenute nei CAM, “per gli affidamenti di qualunque importo”: le gare d’appalto aggregate di Regione Lombardia tengono conto di criteri di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale. Tale approccio consente di incrementare i benefici ambientali del Green Public Procurement (GPP) attraverso l’aggregazione della domanda di beni e servizi verdi di entità tale da poter ottenere prezzi di acquisto competitivi e orientare il mercato verso una maggiore sostenibilità, offrendo al tempo stesso agli enti pubblici la possibilità di risparmiare sui costi e sulle risorse umane per espletare gare proprie. In quest’ottica, Regione Lombardia ha predisposto ed elaborato il Piano di azione regionale sugli acquisti verdi16 – che è stato formalizzato attraverso la Comunicazione del Presidente di concerto con l'Assessore Cattaneo alla Giunta regionale nella seduta del 26 maggio 2020. Regione Lombardia intende quindi tracciare una roadmap rivolta alle Pubbliche Amministrazioni, così come alle imprese e agli stakeholder, che vede l’Ente regionale e le società controllate impegnati in prima linea nella diffusione di un’idea (una cultura) di consumo sostenibile. Il Piano prevede attività da realizzare in due orizzonti temporali distinti: il primo step, con un orizzonte di breve periodo (1 anno), comprende attività di trasferimento delle conoscenze sull’intero territorio regionale, propedeutiche a consentire e agevolare l’adeguamento delle competenze da finalizzare nel medio periodo (entro 3 anni). In questa seconda fase saranno predisposte linee d’azione espressamente dedicate alle imprese, nonché azioni dedicate alla comunicazione, sensibilizzazione, disseminazione verso la popolazione - anche con il coinvolgimento di scuole o forme associate di cittadini - dei principi alla base del green procurement. 15 L’applicazione dei CAM sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione. Per approfondimenti: https://www.minambiente.it/pagina/i-criteri-ambientali-minimi e https://www.arca.regione.lombardia.it/wps/portal/ARCA/Home/bandi-convenzioni/centralizzazione-acquisti/acquisti-sostenibili 16 Per approfondimenti: https://www.ariaspa.it/wps/portal/Aria/Home/chi-siamo/comunicazione/notizie-ed-eventi/DettaglioNews/chi-- siamo/comunicazione/notizie-ed-eventi/05-giugno-acquisti-verdi/05-giugno-acquisti-verdi 11
Tra gli obiettivi individuati dal Piano d’Azione si evidenzia l’applicazione dei criteri ambientali nella programmazione e negli strumenti di pianificazione regionali e locali: il corretto inserimento dei CAM nei bandi di gara, l’applicazione di buone pratiche, la previsione di azioni innovative sotto il profilo ambientale, dovranno essere assunte da Regione Lombardia e dagli Enti locali e territoriali quali condizioni di base anche nell’implementazione delle proprie politiche di sviluppo economico e territoriale, affinchè il GPP diventi un principio ispiratore trasversale a tutti i settori. Regione Lombardia – recuperando terreno rispetto alle altre regioni italiane già da tempo attive sul tema e in conformità agli adempimenti nazionali – si è dunque dotata di uno strumento di riferimento che contiene obiettivi/azioni volte al miglioramento ed alla corretta implementazione degli acquisti verdi in Lombardia per la concreta realizzazione della green economy, anche in questo grave periodo di crisi economica. Il Piano d’Azione GPP rappresenta inoltre uno strumento importante nell’attuazione degli obiettivi di sostenibilità, che saranno consolidati nella Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile. Il Green Public Procurement è inoltre incluso negli obiettivi e nei risultati attesi del Documento di Economia e Finanza regionale (DEFR) del 2020, ed è dunque parte integrante delle politiche di sostenibilità di Regione Lombardia. Il documento è stato predisposto grazie al proficuo confronto con i partner europei all’avanguardia nel campo del Green public Procurement all’interno del progetto “GPP4GROWTH - Green Public Procurement for resource efficient regional growth” e realizzato con il contributo degli stakeholder lombardi nell’ambito del Tavolo del Patto per lo Sviluppo. Il progetto è stato approvato nell’ambito del programma europeo Interreg Europe,con un importo totale finanziato pari a circa 1.700.000 euro, di cui 200.000 euro in capo a Regione Lombardia. L’obiettivo principale del progetto è infatti il miglioramento dell’implementazione e dell’utilizzo del Green Public Procurement nei paesi partner, attraverso lo scambio di esperienze, l’armonizzazione dei processi e l’individuazione di strumenti di analisi tecnico-scientifici. Lo scopo finale è quello di introdurre, all’interno delle procedure di evidenza pubblica, norme specifiche in termini di eco compatibilità e sostenibilità ambientale che i contraenti saranno tenuti a rispettare per poter partecipare ai bandi pubblici17. 17 Per maggiori informazioni: https://www.interregeurope.eu/gpp4growth/ 12
Qual è il grado di raggiungimento dei risultati da parte dei progetti a carattere sperimentale? Quali esiti hanno prodotto i progetti sperimentali approvati? Art. 2.6.d. – LR 29/2016 La Giunta regionale approva progetti a carattere sperimentale replicabili sul territorio lombardo al fine di valorizzare gli esiti della ricerca e innovazione e in particolare i trasferimenti tecnologici che hanno ricadute positive sul sistema economico produttivo e occupazionale. Con la DGR n. X/ 6593 del 12/05/2017 è stato approvato il percorso per l’attivazione di progetti a carattere sperimentale18 di cui all’art. 2 comma 6 lettera d) della L.r. 29/2016, replicabili sul territorio lombardo al fine di valorizzare gli esiti della ricerca e innovazione e in particolare i trasferimenti tecnologici con ricadute positive sul sistema economico produttivo e occupazionale. Come prima applicazione, sono state individuate le seguenti aree tematiche ritenute di interesse strategico: a. Trasferimento Tecnologico: - Aggregazione funzionale dei centri di ricerca - Laboratori condivisi - Modalità efficaci ed efficienti per trasferire al mercato i risultati della ricerca b. Trasformazione digitale: - Sicurezza - Dati (Big data, open data) - Internet delle cose (IoT) c. Responsabilità della ricerca e dell’innovazione Con D.d.s. del 25 settembre 2017 - n.11572 sono stati approvati 10 progetti a copertura delle risorse economiche messe a disposizione da Regione Lombardia pari ad euro 2.000.000,00 a valere sul Fondo “Lombardia è ricerca e innovazione” (istituito con l’art. 6 comma 3 lettera a della Legge). L’adesione regionale ad ogni progetto sperimentale prevede il riconoscimento del 50% del valore economico complessivo dello stesso, fino ad un massimo di 250.000 euro per progetto. I progetti ammessi sono stati realizzati ed è stata resa informativa alla Giunta Regionale nella seduta del 20 maggio 2019, dando conto dei relativi esiti, ed identificando per ciascuna sperimentazione gli elementi di replicabilità e la eventuale presenza delle condizioni necessarie per attivare ulteriori azioni di sistema regionali. Le sperimentazioni realizzate hanno permesso di: - valutare la fattibilità di un living techlab nel settore agroalimentare; - valutare la fattibilità dell'istituzione di una struttura operativa a supporto della costruzione di politiche e di un set di indicatori di valutazione per tutte le dimensioni chiave della ricerca responsabile; - individuare linee guida e best practice per la nascita di un'Infrastruttura regionale di nanomedicina clinica; - identificare strumenti efficaci (modello di governance e linee guida per lo scouting delle ricerche da valorizzare) per il trasferimento tecnologico attraverso il coinvolgimento collaborativo di più atenei; - creare un modello per la gestione e la governance della sicurezza digitale favorendo la condivisione di protocolli e norme tecniche; - creare un modello per il potenziamento e la creazione di laboratori condivisi università/impresa per l’innovazione e la competitività del sistema economico produttivo lombardo, la crescita del capitale umano e l’attrattività regionale; 18 Intesi come “azioni progettuali che prevedano lo sviluppo di studi di fattibilità che contengano anche la quantificazione dei risultati e la valutazione di efficacia tramite approcci che consentano di stimare il valore aggiunto dell’intervento per l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione lombardo”, cfr. DGR n. X/ 6593 del 12/05/2017 13
- verificare la potenzialità di un progetto pilota di selezione e valorizzazione della ricerca nel settore life science attraverso lo strumento di un bando mirato a finanziare progetti con alto potenziale di sviluppo da trasferire a venture capital; - creare una Rete lombarda di laboratori di ricerca sui materiali per l’energia per massimizzare e velocizzare l'interazione tra domanda delle industrie regionali e i laboratori in grado di offrire supporto; - definire Linee guida per l'adozione di tecnologie IoT e strutturare un modello replicabile di analisi del contesto e dei bisogni dei cittadini e di coinvolgimento diretto degli attori territoriali; - verificare l'interazione di un device tecnologico di ausilio (occhiali tattili che permettono di trasformare l’informazione visiva in una di tipo tattile) con una piattaforma web. Anche il Foro regionale per la Ricerca e l'Innovazione ha ricevuto da Regione Lombardia il monitoraggio sui 10 progetti sperimentali realizzati e nella seduta del 24 giugno 2019 ha valutato positivamente la prosecuzione di 2 progetti sperimentali rispettivamente dell’area AREA B - “Internet delle Cose (IoT)” e dell’AREA C - Responsabilità della ricerca e dell’innovazione: AREA B: “Internet delle Cose (IoT)” IoT – Fattori Abilitanti Strategici per il Futuro di Regione Lombardia: Tale sperimentazione ha portato, da un lato, alla definizione di una proposta di visione strategica quale contributo alla redazione del primo Programma Strategico Triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico e, dall’altro, alla selezione di tre progettualità che prevedono l’utilizzo di tecnologie IoT. Le tre progettualità individuate appartengono ai seguenti tre ambiti di lavoro: Sanità, Ambiente e Territorio e Mobilità e turismo. Tra gli esiti della sperimentazione, in ambito Mobilità si segnala la costituzione del Tavolo di Lavoro “Smart Mobility & Intelligenza Artificiale” con l’obiettivo di predisporre un documento strategico capace di definire nel dettaglio il piano delle azioni necessarie per: - creare un ecosistema favorevole all’innovazione per i player industriali e dei servizi attivi nel campo della mobilità, anche con il coinvolgimento delle Università, dei Centri di Ricerca, degli attori della filiera e degli Enti territoriali; - rendere disponibili contesti di sperimentazione per i veicoli di nuova generazione (a guida autonoma), anche tramite lo sfruttamento di asset strategici del territorio (Autodromo di Monza, la pista ACI di Lainate, i tratti autostradali di ILSPA, ecc.); - avviare una riflessione di alto livello su un possibile modello di mobilità urbana. Il percorso ha visto un confronto costante con le Direzioni Generali Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile e Ambiente e Clima. I lavori del Tavolo sono stati gestiti con il supporto di The European House – Ambrosetti e la collaborazione di ARIA Spa, CAL - Concessioni Autostradali Lombarde Spa, Finlombarda Spa e Fondazione Giannino Bassetti. Il 30 novembre 2020 è stato approvato, con DGR n. XI/3924, il documento “Smart Mobility & Artificial Intelligence – Strategia e progetti per l’innovazione del sistema della mobilità di Regione Lombardia”. Il documento identifica quattro progettualità che costituiscono le priorità di Regione Lombardia nell’ambito della mobilità: - connettività/dati con riferimento all’evoluzione digitale dei servizi di mobilità; - hub di sperimentazione per la guida assistita e autonoma; - supporto alle filiere nella transizione verso le nuove motorizzazioni; - reattività delle filiere della componentistica. 14
AREA C: Responsabilità della ricerca e dell’innovazione - AGORA’ RRI: Tale progetto sperimentale si inserisce nell'alveo dell'articolo 3 della L.r. 29/2016. Il modello descritto nel documento "FUTURO RRI" prevede un'analisi approfondita del contesto e dei bisogni dei cittadini lombardi nell'ambito Responsible Research Innovation" e pertanto un coinvolgimento diretto degli attori sociali, anche tramite l'utilizzo di Open Innovation, in tutto il percorso. La metodologia descritta è pertanto finalizzata ad affiancare i policy maker nella definizione di politiche di reale impatto sui bisogni del territorio. Il modello proposto ha portato all'identificazione di una struttura a supporto della costruzione di politiche e di un set di indicatori di valutazione per tutte le dimensioni chiave della ricerca responsabile. Si è quindi ritenuto prioritario proseguire l’analisi dell’applicazione del modello AGORA’ RRI ad una delle aree prioritarie previste dal “Programma strategico triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico”, la medicina di precisione, al fine di applicare la metodologia ad un ambito specifico e completare la modellizzazione come strumento replicabile a supporto di Regione Lombardia. Un primo esempio di applicazione della sopracitata metodologia è stato lo studio dell’impatto dei test di screening genomico dei nuovi nati. Il precorso intrapreso a partire dal 2018 si è poi concluso a luglio 2020 con la pubblicazione del bando RINGS – Responsible Initiative on Newborn Genome Sequencing. In seguito alla pandemia causata da SARS-CoV-2, che ha colpito il territorio italiano e in particolare il territorio lombardo, il progetto ha concentrato l’azione sull’applicazione di pratiche di RRI per la gestione della crisi e per la successiva fase di recovery post-Covid. Il team di progetto ha quindi coordinato il lavoro di stesura del documento del Foro Regionale per la Ricerca e l’Innovazione: Forum’s Flash recommendations on COVID-19 emergency. Le raccomandazioni hanno preso in considerazione i seguenti aspetti afferenti alle politiche RRI: la comunicazione trasparente da attuare in frangenti di emergenza e incertezza scientifica e sanitaria; le misure di gestione di contenimento e individuazione dei contagi che dovrebbero essere basate su evidenze scientifiche condivise, aperte e facilmente consultabili, nonché adeguate al contesto culturale e sociale in cui si inseriscono; il governo dei dati (che hanno giocato un ruolo preponderante nella gestione di questa crisi) e delle tecnologie (quali app o tamponi) per contenere e identificare i contagi, secondo parametri di protezione della privacy e principi etici universali; l’innovazione sociale, condivisa e bottom-up, anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini nella co-creazione di soluzioni concrete per affrontare l’emergenza. 15
Sono stati assegnati premi a ricercatori, studenti e imprenditori in occasione della Giornata della ricerca? Art. 2.6.e. – LR 29/2016 La Giunta regionale istituisce la Giornata della ricerca nella quale assegnare uno o più premi a ricercatori, studenti e imprenditori che si sono particolarmente distinti nell'ambito della ricerca, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico Art. 2.6 bis – LR 29/2016 La Giornata della ricerca si tiene l’8 novembre di ogni anno in ricordo dell’oncologo Umberto Veronesi Art. 2.6 ter – LR 29/2016 La Giunta regionale definisce gli aspetti organizzativi afferenti all’assegnazione dei premi di cui al comma 6, lettera e) [omissis]. Ogni anno la Giunta regionale definisce, altresì, la consistenza del premio o dei premi e l’area strategica per cui vengono assegnati, nonché eventuali variazioni della data di svolgimento degli eventi correlati alla Giornata della ricerca La Giunta regionale istituisce la giornata della ricerca intitolata a Umberto Veronesi, nella quale assegnare premi a ricercatori e imprese che si sono particolarmente distinti nell'ambito della ricerca, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico. Ha l’obiettivo di riconoscere e valorizzare il contributo della conoscenza scientifica e tecnologica al progresso economico-sociale e al miglioramento della qualità della vita, attraverso l’assegnazione del Premio Internazionale “Lombardia è Ricerca”: un riconoscimento eccezionale, sia dal punto di vista culturale che economico - pari a un milione di euro - assegnato ad una scoperta di alto valore scientifico nell’ambito delle scienze della vita e selezionato da una giuria di “top scientists” italiani. Sono state realizzate 3 edizioni fino ad oggi, ogni anno in occasione dell’anniversario della scomparsa di Umberto Veronesi (8 novembre), nella prestigiosa cornice del Teatro alla Scala di Milano. Nel 2017 si è svolta la prima edizione della Giornata della Ricerca dedicata in particolare agli stili di vita e al ruolo delle scienze come motore primario di sviluppo e miglioramento delle condizioni di vita in ogni ambito. Il premio, pari a un milione di euro, è stato assegnato al neuroscienziato Giacomo Rizzolatti per la sua identificazione dei neuroni specchio. Nel 2018 si è svolta la seconda edizione della Giornata della Ricerca, dedicata alla medicina di precisione, ultima frontiera nel campo della salute e delle scienze della vita. Il premio, da un milione di euro, è stato assegnato ai professori Michele De Luca e Graziella Pellegrini e al chirurgo Tobias Hirsch per la scoperta di una terapia genica ex vivo per trattare la forma giunzionale dell’epidermolisi bollosa, chiamata anche “Sindrome dei bambini farfalla”. In aggiunta nell’edizione 2018, sono stati assegnati 4 premi “Lombardia è Ricerca” alle innovazioni realizzate dagli studenti delle scuole superiori e dei percorsi di istruzione e formazione professionale lombardi, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, per un valore complessivo pari a euro 84.000. Nel 2019 si è svolta la terza edizione della Giornata della Ricerca, dedicata al tema dell’healthy aging. Il riconoscimento è stato assegnato al medico e biologo cellulare Guido Kroemer per la sua scoperta sulla restrizione calorica, in grado di indurre l’autofagia, un fattore chiave per la longevità, mantenendo l’organismo in salute La scoperta di Kroemer è stata selezionata tra 179 candidature attraverso l’utilizzo della tecnologia blockchain per certificare la trasparenza e la validità della procedura. Anche durante l’edizione del 2019 sono stati assegnati ulteriori 3 premi “Lombardia è Ricerca” alle innovazioni realizzate dagli studenti delle scuole superiori e dei percorsi di istruzione e formazione 16
professionale lombardi, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, per un valore complessivo pari a euro 60.000. Altri 4 riconoscimenti sono stati attribuiti dal “Premio RYoung” del valore complessivo pari a euro 30.000, erogato dal Comitato Premio Claudio De Albertis a progetti dedicati allo sviluppo di smart cities, con particolare attenzione all'ambiente e alla qualità della vita. Da segnalare inoltre i 3 personali contributi consegnati nel corso dell’anno da Gerry Scotti, nominato nel 2018 “ambasciatore della Ricerca di Regione Lombardia” sul palco della Scala in occasione della seconda edizione della Giornata della Ricerca, a 3 soggetti diversi sul territorio lombardo. Ogni edizione ha visto la partecipazione di 2.000 persone appartenenti sia a realtà scientifiche/accademiche che industriali: imprese, enti di ricerca, atenei, studenti delle scuole superiori lombarde, cluster e cittadini hanno potuto essere testimoni durante le 3 edizioni, registrandosi attraverso la piattaforma regionale Open Innovation. Con DGR XI/2388 dell’11 novembre 2019 è stato infine approvato lo schema di Accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e l’Università degli Studi dell’Insubria per l’istituzione del progetto “Riemann Prize”, finalizzato all’istituzione del premio internazionale Riemann Prize intitolato al grande matematico Bernhard Riemann da assegnare ad uno scienziato scelto tra una rosa di candidati della massima caratura internazionale, che siano entrati nella short list per i più importanti premi internazionali quali il premio Nobel, la Fields Medal, il premio Abel, la Chern Medal. L’iniziativa mira ad assegnare premi a ricercatori che si sono particolarmente distinti nella ricerca pura o applicata e che idealmente si ricollega alla Giornata della Ricerca. Sono stati stimati costi amministrativi complessivi in 240.000,00 euro di cui 120.000,00 euro come contributo di Regione Lombardia al progetto. Il protrarsi della situazione emergenziale a causa della pandemia, ha imposto il dovere sociale di rimandare le più importanti manifestazioni internazionali previste nel corso del 2020. Anche il comitato direttivo della Riemann International School of Mathematics ha ritenuto opportuno riprogrammare gli eventi in presenza con il nuovo anno. Nel 2020, la Giunta regionale aveva originariamente progettato di dedicare al tema della sostenibilità ambientale e qualità della vita il Premio Internazionale “Lombardia è Ricerca”, confermando - come per le precedenti edizioni – il valore di un milione di euro, e il Premio riservato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Con DGR n. XI/2745 del 20 gennaio 2020 era stato pertanto indetto il Premio Internazionale e con DGR n. XI/2938 del 16 marzo 2020 il Premio rivolto agli studenti. Il cambiamento di contesto causato dall’emergenza sanitaria ha successivamente portato a modificare le decisioni assunte. Una delle principali misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica ha infatti riguardato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado con DPCM del 04 marzo 2020 e lo svolgimento delle attività didattiche in modalità a distanza fino alla fine dell’anno scolastico 2019/2020. Con DGR n. XI/3353 del 14 luglio 2020 è stato pertanto annullato il Premio riservato agli studenti. Inoltre, con DGR n. XI/3514 del 21 settembre 2020 la Giunta ha stabilito, anche come segno di sobria vicinanza alle famiglie delle vittime, proprio della Regione Lombardia così duramente colpita, di non celebrare la Giornata della Ricerca per l’anno 2020. Per quanto concerne il Premio Internazionale “Lombardia è Ricerca”, la stessa delibera ha stabilito: 17
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