PRESENTATA STAGIONE 2019-2020 :Rossetti-TRIESTE al via la stagione 2019 - 2020 con Paolini, Elio e "Notre dame de Paris" - Il Discorso

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PRESENTATA    LA   STAGIONE
2019-2020 :Rossetti-TRIESTE
al via la stagione 2019 –
2020 con Paolini, Elio e
“Notre dame de Paris”
Da lunedì 2 settembre informazioni e depliant saranno
disponibili presso la Biglietteria del Politeama Rossetti e
presso gli altri punti vendita.

La campagna abbonamenti sarà aperta da venerdì 6 settembre,
giorno in cui ci si potrà rivolgere per informazioni, acquisti
e prenotazioni in tutti i punti vendita dello Stabile
regionale.

La conferma degli abbonamenti a turno fisso va effettuata
entro venerdì 27 settembre: i posti non confermati verranno
messi in vendita a partire da lunedì 30 settembre.

Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

“Oltre 50 titoli in cartellone e 5 nuove produzioni
tratteggiano, attraverso tutti i    linguaggi del teatro, la
poesia e le contraddizioni del nostro tempo. Si alza il
sipario sulla Stagione 2019-2020 de Il Rossetti – Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia con “L’onore perduto di
Katharina Blum” di Böll: un giallo e un’antesignana critica al
mondo della comunicazione fra fake news e “macchine del
fango”, in cui Franco Però dirige Elena Radonicich e Peppino
Mazzotta. Attraverso la Prosa parlano Shakespeare e Goethe,
Sofocle e Molière, e riecheggia il Novecento in Scarpetta e
Nemirovsky, e nell’ironia di Kesserling e Frayn. Ma parole
importanti richiedono interpreti importanti: come Giulia
Lazzarini, Gabriele Lavia, Roberto Herlitzka, Luigi Lo Cascio,
Maddalena e Giovanni Crippa, Massimo De Francovich, Franco
Branciaroli, Sergio Rubini, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi,
Marco Paolini, Laura Curino, Francesco Mandelli, Giuseppe
Cederna, Gioele Dix… Negli Altri Percorsi la drammaturgia
contemporanea si contamina con la magia in “Valzer per un
mentalista” di Davide Calabrese e Fabio Vagnarelli, con il
fumetto in “Kobane Calling on Stage” da Zerocalcare, con il
cabaret in “Sacco e Vanzetti” di Michele Santeramo. E
naturalmente ci si apre a un vasto orizzonte di generi: ecco i
Musical & Eventi con l’imponenza di “Notre Dame de Paris” con
il cast
originale, l’energia di “The Choir of Man” che ha stregato
l’Edinburg Fringe Festival 2017, la poesia di “Slava’s
Snowshow” e l’allegria di “Pinocchio Reloaded”. Poi
l’internazionalità della Danza con “The Beginning of Nature”
dell’Australian Dance Theatre per la prima volta in Italia,
con l’hip hop di Käfig, la classe di Bodytraffic da Los
Angeles, la Hubbard Street Dance e il talento coreografico di
Micha Van Hoecke in “Shine” sulle note dei Pink Floyd.
Fra gli Eventi brilla “Il Grigio” di Gaber con Elio, che
Assicurazioni Generali offre a studenti e dipendenti. Presenti
alla conferenza stampa, accanto al direttore Franco Però e
alla vicepresidente dello Stabile Chiara Valenti Omero,
l’Assessore alla Cultura della Regione Tiziana Gibelli,
l’Assessore ai Teatri del Comune Serena Tonel, la presidente
della Fondazione CRTrieste Tiziana Benussi e la responsabile
di Corporate Identity del Gruppo Generali Emma Ursich”.

A partire da “L’onore perduto di
Katharina Blum” di Heinrich
Böll, per la regia di Franco
Però, debutto assoluto, con cui
si inaugurerà il 22 ottobre la
nuova Stagione al Politeama
Rossetti.
La magia e la poesia del teatro,
ma anche la sua incisività critica e la sua spinta emozionale
saranno gli strumenti con cui attraversare e raccontare “i
nostri giorni”, per comprenderne le contraddizioni
e le utopie, ha spiegato il direttore Franco Però illustrando
le evoluzioni di una programmazione che, come di consueto,
propone una pluralità di generi – Prosa, Altri Percorsi,
Danza, Musical & Eventi – ha respiro internazionale e si
rivolge ad un pubblico ampio ed eterogeneo.
La proposta di Prosa e la dinamica attività di produzione sono
impegno fondamentale per il Teatro
Stabile che nella Stagione 2019-2020 circuita nelle città
italiane ben 8 spettacoli, di cui 5 sono
novità assolute. Dopo il già citato “L’onore perduto di
Katharina Blum” che nasce dalla
collaborazione fra lo Stabile regionale, il Teatro Stabile di
Napoli e quello di Catania, “L’infinito
tra parentesi” di Marco Malvaldi, con Maddalena e Giovanni
Crippa diretti da Piero Maccarinelli
è una coproduzione con il Teatro della Toscana e Mittelfest
(dove ha debuttato in anteprima con
deciso successo). È invece firmato solo dallo Stabile “Valzer
per un mentalista” di Davide
Calabrese e Fabio Vagnarelli con Vanni De Luca, Andrea Germani
e Romina Colbasso per la regia
di Marco Lorenzi. Il Teatro Stabile rinnova l’impegno verso i
vincitori del Premio Nazionale
“Giovani Realtà del Teatro”, esprimendo sensibilità verso i
talenti più giovani e attenzione ai nuovi
linguaggi della scena: quest’anno si allestisce “Saduros” un
lavoro del Collettivo L’Amalgama
tratto dalle opere di Daniil Charms. Proseguono poi la tournée
nazionale de “I Miserabili” di Victor Hugo con Franco
Branciaroli e la regia di Franco Però e di “(Tra parentesi) La
vera storia di un’impensabile rivoluzione” di e con
Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua diretti da Erika Rossi.
Infine il nuovo spettacolo dei giovani allievi
dell’Associazione Culturale StarTs Lab, “Canto di      Natale.
Buon Natale Mr.Scrooge!” che Luciano Pasini trae dal classico
di Charles Dickens, mentre rimane “in repertorio” al Museo de
Henriquez “A Sarajevo il 28 giugno” di Gilberto Forti.
Una così cospicua attività è possibile anche grazie
all’impegno degli attori di riferimento del Teatro,
che continuano a recitare nella maggior parte degli spettacoli
di produzione: Filippo Borghi,
Romina Colbasso, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea
Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria
Grazia Plos. Anche quest’anno è la grande letteratura ad
ispirare lo spettacolo d’apertura della Stagione: una
contaminazione che ritornerà in più momenti della
programmazione. Si inizia dunque dal premio Nobel Heinrich
Böll che nei primi anni Settanta, con ironia ed acutezza e
usando il modello del “giallo”, ne “L’onore perduto di
Katharina Blum” denuncia in modo straordinariamente
antesignano la deriva del mondo della comunicazione. Quella
che oggi definiamo “macchina del fango” o le “fake news”
dell’epoca social sono già intuite dallo scrittore tedesco nel
tratteggiare la vicenda dell’irreprensibile segretaria
Katharina Blum che, trascorsa una notte d’amore con un piccolo
criminale conosciuto a un ballo, resta coinvolta in
un’indagine di polizia e nel conseguente
e infamante scandalo giornalistico. La sua vita ne viene
stravolta. La pièce si avvale dell’efficace
adattamento drammaturgico di Letizia Russo e della regia di
Franco Però che vi dirige gli attori di
riferimento del Teatro, cui si aggiungono Elena Radonicich
(applaudita nella fiction “La Porta
Rossa”, oltre che sul grande schermo) che sarà Katharina, e
Peppino Mazzotta che il grande
pubblico ammira nel ruolo di Fazio ne “Il commissario
Montalbano” ma che è soprattutto un
bravissimo attore di teatro.
Una seconda produzione “L’infinito
                            tra parentesi” segue immediatamente
                            quest’inaugurazione proseguendo nel
                            dialogo fra scienza e linguaggi
                            della scena che lo Stabile percorre
                            in attesa di ESOF2020. Scritto dal
                            romanziere, giallista e chimico
                            Marco Malvaldi, questo confronto
fra cultura umanistica e scientifica è incarnato da due
eccellenti interpreti quali Maddalena e Giovanni Crippa:
diretti da Piero Maccarinelli restituiscono ogni sfumatura del
testo avvincendo il pubblico in una
perfetta alchimia di talenti e sapienze.
Il cartellone Prosa continua alternando grandi classici del
Teatro di tutti tempi alla sensibilità di autori novecenteschi
e contemporanei. Come Furio Bordon di cui ritorna in scena “Le
ultime
lune” nella bella edizione diretta da Daniele Salvo e
interpretata da Andrea Giordana e Galatea Ranzi, o l’argentino
Mario Diament che in “Cita a Ciegas” disegna un intreccio
d’incontri apparentemente casuali che svelano sorprendenti
relazioni d’amore: ne sono interpreti, diretti da Andrée Ruth
Shammah Gioele Dix e Laura Marinoni.
L’eclettico Michael Frayn racconta attraverso il “teatro nel
teatro” sentimenti e debolezze umane nell’esilarante “Rumori
fuori scena” architettura comica perfetta che il regista
Valerio Binasco affida agli attori dello Stabile di Torino.
Ma la comicità più accesa e raffinata ritorna anche nella
scrittura del novecentesco Joseph Kesserling in “Arsenico e
vecchi merletti” che conta su due assolute fuoriclasse quali
protagoniste – Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini – e
nella compiutezza drammaturgica di Carlo Goldoni ne “La casa
nova” diretto da Giuseppe Emiliani, e ancora nell’ironia cupa
di Eduardo Scarpetta in “Miseria e nobiltà” dove Lello Arena
diretto da
Luciano Melchionna interpreta in
modo personale l’iconica figura
di Sciosciammocca. Marco Paolini
rilegge con occhi contemporanei
il mito di Ulisse in “Nel tempo
degli dei-Il      calzolaio di
Ulisse” per la regia di Gabriele Vacis e traccia un ponte fra
il presente e l’universalità
del mondo classico. Un mondo che traduce inquietudini e
dilemmi contemporanei con una forza che       non smette di
stupire: basti pensare alla voce di Sofocle, nell’“Antigone”
di cui Laura Sicignano
cura adattamento e regia affidando a Sebastiano Lo Monaco il
ruolo di Creonte, oppure alla capacità
di “leggere” l’animo umano di Shakespeare, di cui va in scena
il capolavoro più denso di poesia, “La Tempesta” per la regia
di Roberto Andò, con il magistrale Prospero di Renato
Carpentieri. Ma il grande elisabettiano è anche oggetto di
un’interessante rilettura – a firma del regista Antonio
Calenda e di Nicola Fano – in “Falstaff e il suo servo”, in
cui si confrontano due protagonisti assoluti della scena
italiana, Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka. Il genio di
Molière   attraverso la regia attualizzante di Roberto Valerio
nel “Tartufo” che – interpretato da Giuseppe
Cederna – pone alla berlina la nostra società vuota di valori,
corruttibile e materialista. E poi la
travolgente prova d’attore di Gabriele Lavia nel “John Gabriel
Borkman” di Ibsen: uno scontro fra maschile e femminile, fra
repressione e istinto, gelo e desiderio di felicità che il
regista Marco    Sciaccaluga inscena in un allestimento di
potente impatto.
Delinea continuità con il mondo della narrativa “Jezabel” di
Irène Nemirovsky, scrittrice che è stata vittima dei momenti
più drammatici del secolo scorso e che tratteggia una figura
femminile   Seducente e misteriosa incarnata dalla brava Elena
Ghiaurov. Infine “Le affinità elettive”, una vera perla del
cartellone: il regista Andrea Baracco (che lo scorso anno ha
diretto l’applaudito “Il Maestro e Margherita”) porta in scena
il capolavoro di Goethe con la medesima forza, affidando a un
eccellente cast il tema senza tempo della lotta fra ragione e
                              sentimento, sensualità e morale.
                              Energia e momenti poetici
                              vibrano nel cartellone Musical &
                              Eventi.        L’appuntamento
                              d’apertura   Torta a Trieste in
                              esclusiva nazionale 1The Choir
                              of Man” prodotto da Nic Doodson
ed Andrew
Kay (un team accreditato) che ha conquistato l’Edinburgh
Fringe Festival 2017. Lo show avvolge il pubblico
nell’atmosfera allegra di un enorme (vero) pub dove un cast
tutto maschile di nove
performer esegue un      crescendo   di   numeri   musicali   e
coreografici. Trascinanti canzoni pop, folk,     classici di
Broadway, rock, ballate… da Adele ai Queen, da Paul Simon ai
Red Hot Chili Peppers, da Kety Perry al musical.
Evento di caratura è “Notre Dame De Paris” che nel suo
imponente allestimento va in scena per la seconda volta sul
palcoscenico del Rossetti: l’effetto è davvero spettacolare e
la resa delle coreografie, dei            movimenti   scenici,
dell’interpretazione rende davvero
preziosa l’opportunità di vederlo
in questo contesto. Tratto dal
capolavoro di Victor Hugo da Luc
Plamondon e Pasquale Panella, sulle
musiche di Riccardo Cocciante e con
l’accurata regia di Gilles Maheu,
lo spettacolo è ormai un “cult” e a
Trieste ne saranno interpreti gli artisti del cast originale.
“Pinocchio Reloaded. Favola di un burattino senza fili” è un
musical inedito che grazie alle
coinvolgenti musiche di Edoardo Bennato e all’intuizione
registica di Maurizio Colombi (già regista
di “We Will Rock You” e “Peter Pan”) rivisita in modo surreale
la famosa favola di Collodi.
“Aggiungi un posto a tavola”, amatissima commedia musicale che
tocca Trieste nella ricca
messinscena originale (memorabile la costruzione dell’arca) è
ripresa da Gianluca Guidi che
interpreta un ammirevole Don Silvestro. La forza dello
spettacolo è nel cast brillante (con Lorenza
Mario nel ruolo di Consolazione), nelle belle musiche di
Armando Trovaioli e nello spirito ironico e
ineguagliabile di Garinei e Giovannini e Jaja Fiastri che
rivivono nelle battute e nel’’intreccio.
Non necessiterebbe parole di presentazione l’incantevole
“SLAVA’S SNOWSHOW” che ritorna al
Rossetti dopo 6 anni d’assenza con il suo linguaggio che
sgorga dai sogni e dalle fiabe. Considerato
“il miglior clown del mondo”, incluso stabilmente – con alcuni
estratti nello spettacolo Alegrìa del
Cirque du Soleil – Slava raccoglie nello SNOWSHOW i suoi
numeri migliori e crea un’esperienza
immersiva che culmina nella travolgente tempesta di neve cui
allude il titolo.
Otto spettacoli, per la massima parte selezionati dal panorama
internazionale compongono il
cartellone Danza. La prima eccellenza è certo l’Australian
Dance Theatre è un ospite di pregio, al
suo debutto in Italia: compagnia di danza contemporanea
impeccabile ed elegante, si presenta al
Rossetti con “The Beginning of Nature” del coreografo Garry
Stuart, definita a Broadway “la
performance del secolo”. La coreografia esplora la natura, i
suoi ritmi, i suoi mutamenti e veicola un
prezioso messaggio di rispetto per le popolazioni aborigene.
Un’altra punta di diamante è la Hubbard Street Dance Chicago
che ritorna allo Stabile per la terza
volta: composta da 18 danzatori superlativi per intensità
d’interpretazione e duttilità presenta
quattro coreografie di alcuni fra i più interessanti maestri
contemporanei: la canadese Crystal Pyte,
l’israeliano Ohad Naharin, lo spagnolo Alejandro Cerrudo e
l’americana Robin Mineko Williams. Dopo il deciso successo di
“Pixel” qualche stagione fa, lo Stabile ha coinvolto
nuovamente la
compagnia francese “Käfig” di Mourad Merzouki, che contamina
hip hop e altre discipline
artistiche: il loro “Charte Blanches” evoca la libertà
creativa e nasce per celebrare i vent’anni dalla
fondazione del gruppo. Ne raduna i primi elementi che creano
una successione di numeri pieni di
virtuosismi e di assoli memorabili.
Micha van Hoecke – coreografo amato e richiesto dai maggiori
teatri internazionali – è una
presenza prestigiosa e carismatica: alla guida della compagnia
di danza di Daniele Cipriani crea
“Shine”, magnetico balletto sulla musica dei Pink Floyd
eseguite dal vivo dai Pink Floyd
Legend.
Da Los Angeles arriva invece Bodytraffic, una compagnia
giovane (è nata solo nel 2007) che in
pochi anni si è imposta fra le più interessanti degli Stati
Uniti, con il suo stile aperto a diversi
impulsi, capace di armonizzare danza moderna e street dance.
Dopo qualche anno d’assenza ritorna in scena il tango, in uno
spettacolo puro e seducente: “Tango
Fatal” creato dal danzatore, maestro e coreografo Guillermo
Berzins e dal suo gruppo di ballerini
che danzeranno sulle musiche eseguite dal vivo dall’orchestra
“Corazon de Tango”.
Ma nel carnet spicca ancora la compagnia italiana MM
Contemporary Dance Company, che
presenta un dittico: il direttore artistico Michele Merola
traduce in danza le suggestioni della musica
di Gershwin e della pittura di Edward Hopper; la coreografia
di Enrico Morelli invece si lascia
ispirare dalla musica commovente di Schubert.
Infine il repertorio classico e la tradizione russa sono
protagoniste dell’appuntamento natalizio con
“Lo schiaccianoci” di Čiaikovskij nell’esecuzione del Russian
Classical Ballet.      Alla proposta dei quattro regolari
cartelloni, si aggiungono numerosi Eventi speciali: alcuni
titoli
vengono svelati nel corso della stagione, ma fin d’ora lo
Stabile annuncia i due concerti di Patti
Smith, quello di Simone Cristicchi, le due serate con l’Harlem
Gospel Choir, il Galà
dell’Operetta promosso dall’Associazione Internazionale
dell’Operetta e il ritorno di Alessandro
Albertin in “Perlasca. Il coraggio di dire no”.

Enrico Liotti
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