Politecnico di Torino Porto Institutional Repository

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Politecnico di Torino

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[Article] Installazioni per i percorsi Olimpici Invernali Torino 2006

Original Citation:
Bozzola M., Germak C. (2012). Installazioni per i percorsi Olimpici Invernali Torino 2006. In:
ARCHALP, vol. 3, pp. 50-51. - ISSN 2039-1730
Availability:
This version is available at : http://porto.polito.it/2501706/ since: July 2012
Publisher:
IAM Istituto di Architettura Montana
Terms of use:
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                                    (Article begins on next page)
Politecnico di Torino Porto Institutional Repository
Foglio semestrale dell’Istituto di Architettura Montana ISSN 2039-1730
                                                                                                          LP
                                                                                              numero 3 luglio 2012

I laboratori di progettazione
 Nuovi insediamenti e paesaggio in Valle d’Aosta
 Vivere e lavorare a Bardonecchia
 Un’architettura affacciata sul Monviso
 Ri-abitare Susa                                                                   Perchè studiare l’architettura
 Ripensare Settimo Vittone                                                                             primitiva?
 Abitare a Novalesa
                                                                           Fascino e rispetto: come incentivare
                                                                             lo sviluppo dell’architettura alpina
Laurearsi “in montagna”
                                                                                La città dell’Adige tra paesaggi
 Valliera: studi progettuali per la rinascita di                          naturali e paesaggi di trasformazione
 una borgata alpina in alta Valle Grana
 Il bosco come risorsa, la costruzione nel bosco:
                                                                                               Atelier AlpHouse
 confronto internazionale da Salbertrand a Teijo
 Dentro-fuori Novalesa
 Polo positivo: un centro di ricerca in Val Maira                           Bando per il recupero delle borgate
 Rifugio “Chaberton”                                                       a cura della delegazione piemontese
 Un centro polifunzionale a Sappada nelle                                                               UNCEM
 Dolomiti Bellunesi
                                                                                  Piccole architetture nel Parco:
                                                                         cantieri didattici al Parco Nazionale del
                                                                                                    Gran Paradiso

                                                                         Torretta di osservazione faunistica del
                                                                                       parco del Gran Paradiso

                                                                                      Installazioni per i percorsi
                                                                                  Olimpici Invernali Torino 2006

                                                                         La costruzione dell’espositore in legno

                                                                                   Allestire nel Parco Nazionale
                                                                                                   Gran Paradiso

                              Insegnare l’architettura alpina
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ARChALP
Foglio semestrale dell’Istituto di Architettura Montana
ISSN 2039-1730

Registrato con il numero 19/2011 presso il Tribunale di Torino in data
17/02/2011

Direttore Responsabile:
Enrico Camanni

Comitato redazionale:
Antonio De Rossi, Roberto Dini

Comitato scientifico Istituto di Architettura Montana:
Paolo Antonelli, Maria Luisa Barelli, Luca Barello,
Liliana Bazzanella, Clara Bertolini, Guido Callegari, Francesca Camorali,
Simona Canepa, Massimo Crotti, Antonio De Rossi,
Andrea Delpiano, Roberto Dini, Claudio Germak, Mattia Giusiano,
Lorenzo Mamino, Rossella Maspoli, Alessandro Mazzotta,
Barbara Melis , Paolo Mellano, Enrico Moncalvo, Sergio Pace,
Daniele Regis, Marco Trisciuoglio, Marco Vaudetti.

Realizzazione grafica e impaginazione: PensatoaMano

IAM-Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design,
Viale Mattioli 39 10125 Torino
www.polito.it/iam iam@polito.it
tel. 011.5646535
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4
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LP
                                                                                                                       Indice
 Premessa
 Il numero 3 della rivista Archalp è dedicato al         Sei ontologie pedagogiche
 progetto di architettura in montagna come stra-         Antonio De Rossi...........................................          p. 7
 ordinaria palestra di esercizio per i futuri archi-
                                                         Perchè studiare l’architettura primitiva?
 tetti e progettisti. Le pagine quindi raccolgono        Lorenzo Mamino...........................................             p.8
 varie esperienze didattiche maturate in moltepli-
 ci laboratori progettuali e tesi di laurea all’inter-   Fascino e rispetto. Come incentivare
 no del Politecnico di Torino. A ciò si aggiunge         lo sviluppo dell’architettura alpina
                                                         Conradin Clavuot .........................................           p.10
 anche il racconto di altre realtà pedagogiche
 europee, come nel caso dell’articolo dell’archi-        I laboratori di progettazione
 tetto e docente svizzero Conrandin Clavuot che          Mattia Giusiano............................................          p.15
 ringraziamo fortemente per il suo contributo.
 Quali sono le ragioni di questa scelta monogra-         Laurearsi “in montagna”
                                                         Roberto Dini................................................         p.29
 fica? A noi ne vengono in mente sostanzialmen-
 te tre.                                                 La città dell’Adige tra paesaggi naturali e
 La prima. La montagna è un laboratorio estre-           paesaggi di trasformazione
 mamente proficuo e produttivo in termini peda-          Laura Brugnolli, Pino Scaglione....................                  p.40
 gogici. Insegna agli studenti – ma anche ai do-
                                                         Atelier AlpHouse
 centi – a guardare le cose da punti di vista ardui      Chiara Bertolin, Erika Favre...........................              p.42
 e inaspettati, come si può leggere nell’editoriale
 che segue questa breve premessa.                        Bando UNCEM per il recupero
 Seconda ragione. Attraverso il progetto del             delle Borgate Alpine.....................................            p.45
 territorio alpino, la scuola con i suoi docenti
                                                         Piccole architetture nel Parco
 sperimenta nuove forme e nuovi modi di fare             cantieri didattici al Parco Nazionale del
 architettura. E’ una sperimentazione che tocca          Gran Paradiso
 l’elaborazione di nuovi linguaggi – tema estre-         Luca Barello.................................................        p.46
 mamente delicato per le sue relazioni, come si
                                                         Torretta di osservazione faunistica
 sa, con gli immaginari collettivi e le convenzioni      del Parco del Gran Paradiso
 culturali –, come anche il rapporto tra società         Roberto Dini, Mattia Giusiano.......................                 p.48
 e architettura, tra sviluppo locale e qualità del
 paesaggio e dell’abitare.                               Installazioni per i percorsi Olimpici
                                                         Invernali Torino2006
 Tre. Riteniamo importante presentare i lavo-
                                                         Marco Bozzola, Claudio Germak...................                     p.50
 ri didattici alpini del Politecnico di Torino, che
 da sempre costituisce una realtà rilevante nella        La costruzione dell’espositore in legno
 determinazione di saperi scientifici sulla mon-         Marco Vaudetti..............................................         p.52
 tagna. Da questo punto di vista, il Politecnico
                                                         Allestire nel Parco Naturale del Gran Paradiso
 contribuisce in maniera non piccola all’idea e
                                                         Simona Canepa............................................. p.55
 all’identità di Torino come Città delle Alpi.
 Buona lettura.                                          Eventi............................................................   p.58
                                                         Convegni.......................................................      p.60
 A. De Rossi, R. Dini, M. Giusiano                       Recensioni....................................................       p.61

I n d i c e                                                                                                                     5
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stimonianze, alcune confermate a livello di espe-
                                                              rimento, altre moltiplicatesi in questi anni su ini-
Installazioni per i percorsi                                  ziativa di alcuni tra i 28 Comuni della provincia di
Olimpici Invernali                                            Torino che avevano aderito al Progetto.
                                                              Nata come iniziativa per fare incontrare univer-
Torino 2006                                                   sità e impresa, nello specifico il sistema delle
                                                              imprese artigiane locali, il programma è stato
Marco Bozzola, Claudio Germak                                 precursore di diverse altre esperienze che negli
                                                              anni a venire hanno visto il Design Politecnico
Sono 4 le parole chiave attraverso cui leggere                di Torino entrare in attività sul territorio in favo-
l’operazione Arredo e Territorio: Territorio, Olim-           re dello sviluppo di micro e medie economie di
piadi, Artigianato, Design. Ideato da Alberto Do-             scala, intervenendo non solo a livello di prodotto
nini e promosso da Camera di Commercio di                     ma anche di revisione dei processi produttivi del
Torino con il contributo di Regione Piemonte,                 fare artigiano.
Provincia di Torino e Città di Torino, il progetto            Lo scenario olimpico, a quell’epoca in fase di
pre-olimpico ha coinvolto 3 Scuole di Architet-               completamento, ben si prestava alla sperimen-
tura e Design europee (Politecnico di Torino Cor-             tazione di allestimenti alle diverse scale, micro e
so di Studi in Disegno Industriale; EAL - Ecole               macro, lungo i tracciati delle Valli Chisone, Susa,
d’Architecture de Lyon; Ecole d’Architecture                  Pellice e Germanasca in Piemonte. Oggetto di
Languedoc - Roussillon de Montpellier) sul tema               studio comune alle tre Scuole, il mutare del pae-
dell’allestimento del territorio lungo e nell’intor-          saggio, da quello della Torino suburbana all’alta
no dei percorsi olimpici invernali di Torino 2006.            montagna, nell’ottica di mettere a punto un si-
Quasi un itinerario sperimentale di cui, archiviate           stema di requisiti, di vincoli e di opportunità di
le proposte effimere, oggi rimangono diverse te-              progetto che potessero stimolare la percezione

 PRASSINOSCOPIO                                                 FONTANA A PONTE
 Sistema segnaletico stradale pensato per una lettu-            Attrezzatura design for all, accessibile anche ai disa-
 ra prospettica dall’automobile, in entrambi i sensi            bili e bambini. Realizzata in pietra di Perosa è lasciata
 di marcia. La struttura può essere utilizzata, inoltre,        alla creatività dell’artigiano/artista la scolpitura del
 come barriera (es. isole ecologiche).                          canale di scolo dell’acqua.

50                                                         I n s t a l l a z i o n i         T o r i n o        2 0 0 6
LP
degli studenti nei confronti degli elementi fisici,        delle eccellenze dell’artigianato locale.
ambientali, naturalistici, ma anche delle diverse          Scelte condivise in funzione dell’immagine co-
espressioni culturali associate al territorio. Da          ordinata degli allestimenti hanno riguardato
questo momento comune di riflessione sono                  l’impiego dei materiali, dei semilavorati, delle
scaturite linee guida a cui ogni scuola, in autono-        tecnologie realizzative e delle soluzioni energe-
mia, ha dato una propria interpretazione: dall’al-         tiche. Una unica specie di legno, il Larice, molto
lestimento di singoli luoghi o tratti di percorso, ai      comune nelle valli alpine, qui trattato con impre-
sistemi di arredo declinabili su porzioni di territo-      gnanti naturali ed esente da giunzioni a colla. Un
rio più estese, fino ai più articolati interventi sui      unico tipo di pietra, la pietra di Perosa, ovvero un
nodi infrastrutturali come l’allestimento a siste-         gneiss dioritico dalla colorazione grigio-marrone,
ma delle rotatorie stradali.                               composto da quarzo, feldaspati e mica che per
Per il Design Politecnico l’esperimento ha por-            la sua tessitura mineralogica e la sua durezza ri-
tato studenti e artigiani insieme a confrontarsi           sulta essere facilmente lavorabile sia con tecni-
con i parametri del progetto consapevole, a li-            che a sega sia con tecniche a spacco. I metalli,
vello funzionale (usabilità, sicurezza, sostenibilità      dal ferro forgiato introdotto come espressione
ambientale) e di identità (espressività, scelta dei        di abilità tecnica e sapienza artigianale ai semi-
materiali, integrazione paesaggistica), lasciando          lavorati in acciaio zincato a caldo a vista o inox.
però aperti alla personale interpretazione del sin-        Inoltre, per garantire l’autonomia energetica (il-
golo artigiano altri aspetti, quali la caratterizza-       luminazione e dispositivi info digitali) di alcune
zione di alcuni dettagli stilistici e le tecniche di       installazioni, l’adozione di pannelli fotovoltaici in
lavorazione del prodotto. Oggetto della prototi-           monocristallino, il tutto progettato per resistere
pazione, 10 tra le oltre 40 proposte elaborate in          agli atti vandalici e alle temperature rigide inver-
particolare sui temi del sostare, giocare, ammi-           nali (-20°) dell’alta valle.
rare, segnalare, informare e promuovere la rete

  SOLE OMBRA                                                INFOVOLTAICO
  Sistema di sedute ombreggiate in continuità               Attrezzatura digitale informativa ad
  con la contrapposta seduta sdraio con profilo ergo-       alimentazione solare, collocabile isolata o, per una
  nomico.                                                   migliore efficienza energetica, in gruppo.

I n s t a l l a z i o n i       T o r i n o      2 0 0 6                                                           51
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