PLATELIA Candida Ag Plus 62784

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PLATELIA™ Candida Ag Plus
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RILEVAZIONE DELL’ANTIGENE MANNANO DI
CANDIDA NEL SIERO O PLASMA UMANO
MEDIANTE METODO IMMUNOENZIMATICO
1- FINALITÀ DEL TEST
     Platelia™ Candida Ag Plus è una tecnica immunoenzimatica tipo sandwich in
     micropiastra per la rilevazione dell’antigene mannano di Candida nel siero o
     plasma umano.

2- INDICAZIONI PER L’USO
     La diagnosi di candidosi invasiva deve essere basata sulla ricerca di anticorpi
     abbinata alla ricerca di antigeni circolanti. 13
     Platelia™ Candida Ag Plus (codice 62784) è un test che, utilizzato
     unitamente a Platelia™ Candida Ab Plus (codice 62785), contribuisce a
     migliorare la precocità e la sensibilità di tale diagnosi nell’ambito di una
     procedura diagnostica completa integrante i fattori di rischio intrinseci e
     iatrogeni e i dati clinici e micologici 10, 13, 14. Rientra inoltre nella logica di un
     sistema di sorveglianza bioclinica dei pazienti come aiuto alla decisione
     terapeutica. 8

3- INTERESSE CLINICO
     Le infezioni da Candida sono le più frequenti infezioni fungine nosocomiali
     e le candidemie rappresentano la quarta causa di setticemie di origine
     nosocomiale. 12, 15, 16
     Sul piano clinico, le candidosi invasive rappresentano le infezioni più
     gravi con un tasso di mortalità che oscilla tra il 30 e il 70% nei pazienti
     immunodepressi. La formulazione della diagnosi rimane difficile a causa della
     bassa specificità dei sintomi clinici e della ridotta sensibilità delle tecniche
     di emocoltura. Nella maggior parte dei casi è un insieme di valutazioni che
     consente di sospettare una candidosi invasiva e di approntare una terapia
     idonea 2. In questo contesto, la diagnosi delle candidosi sistemiche deve
     necessariamente associare le tecniche sierologiche ai metodi micologici
     diretti. La ricerca di antigeni in circolo nel siero o plasma sembra essere
     un modo per migliorare questa diagnosi nei pazienti a rischio di candidosi
     invasiva 10, 13, 14. I principali rischi includono la neutropenia successiva a
     chemioterapia o trattamento immunosoppressivo (cancerologia,
     oncoematologia, trapianto) 4, 10, l’antibioticoterapia ad ampio spettro, la
     presenza di cateteri venosi, la nutrizione parenterale, la dialisi renale,
     l’impianto di protesi (rianimazione medica e chirurgica). 5, 13, 16
     Tra gli antigeni della Candida, il mannano è un polisaccaride legato in modo
     non covalente alla parete cellulare e rappresenta oltre il 7% del peso secco
     di C. albicans. Tale antigene sembra costituire uno dei principali marcatori
     delle candidosi invasive.
     Un follow-up regolare dei pazienti a rischio, che abbini la rilevazione
     dell’antigene mannano e degli anticorpi anti-mannano, costituisce un aiuto
     alla diagnosi delle candidosi invasive. 9, 10, 13

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4- PRINCIPIO DELLA PROCEDURA
  Platelia™ Candida Ag Plus è una tecnica immunoenzimatica tipo sandwich,
  realizzata in una fase, su micropiastra, che consente la rilevazione
  dell’antigene mannano di Candida circolante nel siero o plasma umano.
  L’anticorpo monoclonale (Acm) di topo, EBCA-1, diretto contro le a 1-5
  oligomannosidi di Candida, caratterizzato nel corso di lavori precedenti 13, 14,
  viene utilizzato per:
  • Sensibilizzare i pozzetti della micropiastra e legarsi all’antigene mannano,
  • Rilevare l’antigene legato alla micropiastra sensibilizzata (coniugato: Acm
     marcato con perossidasi).
  I campioni di siero o plasma vengono trattati con il calore in presenza di
  EDTA per dissociare i complessi immuni e precipitare le proteine sieriche
  che potrebbero eventualmente interferire con la reazione immunoenzimatica.
  I campioni di siero o plasma trattati e il coniugato vengono distribuiti nei
  pozzetti della micropiastra sensibilizzati con l’anticorpo monoclonale anti-
  mannano.
  Dopo l’incubazione a 37°C, le strip vengono lavate per rimuovere tutto ciò
  che non viene legato. In presenza di mannano circolante nel campione
  umano, si forma un complesso: Ac anti-mannano – mannano - Ac anti-
  mannano/ perossidasi.
  L’aggiunta di cromogeno contenente il substrato della perossidasi e incubato
  a temperatura ambiente permette lo sviluppo dei complessi eventualmente
  formati.
  La reazione enzimatica viene bloccata attraverso l’aggiunta di acido
  solforico 1N.
  La lettura della densità ottica viene effettuata con uno spettrofotometro
  impostato su 450/620nm.

5- REAGENTI
  Le quantità di reagenti fornite sono state calcolate per consentire
  l’esecuzione di 96 test in un massimo di 9 cicli.
  Per informazioni sulle condizioni di conservazione e sulla data di scadenza
  dei reagenti, consultare le indicazioni riportate sulla confezione.
  Prima dell’uso, consentire a tutti i reagenti di raggiungere la temperatura
  ambiente (+18-30°C). Subito dopo l’uso, riportare tutti i reagenti a +2-8°C.
  Riporre le strip non utilizzate nell’involucro originario e richiudere con cura.
  Non rimuovere l’essiccante.

                                                                               93
Componente                           Contenuto                         Quantità
                      Micropiastra:
                      - 96 pozzetti (12 strip da 8 pozzetti ciascuna)
 R1     Microplate                                                              1
                         sensibilizzati con l’anticorpo monoclonale anti-
                         mannano EBCA-1.
                      Soluzione di lavaggio concentrata (20 x):
       Concentrated
                      - Tampone Tris-NaCl (pH 7,4)
 R2      Washing                                                             1 x 70 ml
                      - 2 %Tween® 20
       Solution (20x)
                      - Conservante: < 1,5% ProClin™ 300
                      Calibratore 0 pg/ml (pronto per l’uso):
                      - Tampone Tris-NaCl-Trealosio, non contenente
 R3     Calibrator 0     mannano purificato da Candida albicans             1 x 2,0 ml
                      - Conservante: < 1,5% ProClin™ 300

                   Calibratore 62,5 pg/ml (pronto per l’uso):
                   - Tampone Tris-NaCl-Trealosio
R4a Calibrator 62.5                                                         1 x 2,0 ml
                   - Mannano purificato da Candida albicans
                   - Conservante: < 1,5% ProClin™ 300
                   Calibratore 125 pg/ml (pronto per l’uso):
                   - Tampone Tris-NaCl-Trealosio
R4b Calibrator 125                                                          1 x 2,0 ml
                   - Mannano purificato da Candida albicans
                   - Conservante: < 1,5% ProClin™ 300
                   Calibratore 250 pg/ml (pronto per l’uso):
                   - Tampone Tris-NaCl-Trealosio
R4c Calibrator 250                                                          1 x 2,0 ml
                   - Mannano purificato da Candida albicans
                   - Conservante: < 1,5% ProClin™ 300
                   Calibratore 500 pg/ml (pronto per l’uso):
                   - Tampone Tris-NaCl-Trealosio
R4d Calibrator 500                                                          1 x 2,0 ml
                   - Mannano purificato da Candida albicans
                   - Conservante: < 1,5% ProClin™ 300
                        Controllo negativo:
         Negative
 R0                     - Siero umano negativo per il mannano               2 x 1,5 ml
         Control
                        - Conservante: < 1,5% ProClin™ 300
                        Controllo positivo:
          Positive
 R5                     - Siero umano contenente mannano                    2 x 1,5 ml
          Control
                        - Conservante: < 1,5% ProClin™ 300
                        Coniugato (pronto per l’uso):
                        - Anticorpo monoclonale anti-Mannano, marcato
 R6     Conjugate          con perossidasi                                  1 x 17 ml
                        - Porpora bromocresolo
                        - Conservante:
Componente                              Contenuto                     Quantità
                      Soluzione TMB cromogeno (pronta per l’uso):
        Chromogen
R9                    - Soluzione di 3,3’,5,5’ - tetrametilbenzidina   1 x 28 ml
           TMB
                         (< 0,1%), H2O2 (
10. Se il liquido contaminante è un acido, pulire o neutralizzare le superfici con
         bicarbonato di sodio, quindi risciacquare e asciugare la zona; nel caso in
         cui il liquido contaminante contenga materiale biologicamente pericoloso,
         lavare la zona con un disinfettante chimico.
     11. Eliminare tutti i campioni e i reagenti utilizzati per il test come materiale
         potenzialmente infettivo. L’eliminazione dei rifiuti chimici e biologici
         pericolosi deve essere effettuata conformemente alle normative in vigore.
     12. ATTENZIONE: Di seguito è riportato un elenco dei potenziali rischi chimici
         presentati da alcuni componenti del kit (fare riferimento al capitolo 5 -
         REAGENTI)
      AVVERTENZA: Alcuni reagenti contengono ProClin™ 300 < 1,5%
      Per i rischi e le raccomandazioni di sicurezza consultare la tabella alla
      fine dell’inserto della confezione.
     13. Su richiesta è disponibile la scheda dei dati di sicurezza.

7- PRECAUZIONI PER L’USO
      1. I CAMPIONI DI SIERO O PLASMA CONGELATI E CONSERVATI IN
         CONDIZIONI IGNOTE POSSONO FORNIRE FALSI RISULTATI POSITIVI
         DOVUTI ALLA CONTAMINAZIONE DA PARTE DI FUNGHI E/O BATTERI.
      2. Non utilizzare il kit o uno dei reagenti dopo la data di scadenza.
      3. Non mischiare, né combinare reagenti provenienti da kit con numeri di
         lotto diversi in uno stesso ciclo.
           OSSERVAZIONE: per la soluzione di lavaggio (R2, identificativo* 20x
           color verde), il Cromogeno (R9, identificativo* TMB color turchese) e
           la soluzione bloccante (R10, identificativo* 1N color rosso) è possibile
           utilizzare lotti diversi da quelli contenuti nel kit, a condizione che i
           reagenti siano strettamente equivalenti e venga utilizzato un unico
           lotto in uno stesso ciclo di analisi.
           OSSERVAZIONE: la soluzione di lavaggio (R2 identificativo* 20X color
           verde) non può essere mischiata con la soluzione di lavaggio (R2
           identificativo* 10X color blu) fornita nei kit reagenti Bio-Rad.
           * sull’etichetta del flacone
      4.   Prima dell’uso, attendere 30 minuti per consentire ai reagenti di
           raggiungere la temperatura ambiente (+18-30°C).
      5.   Utilizzare preferibilmente materiale monouso oppure elementi in vetro
           perfettamente lavati e risciacquati con acqua distillata.
      6.   Verificare l’accuratezza delle pipette e il corretto funzionamento delle altre
           strumentazioni.
      7.   Ricostituire con cura il reagente R2, evitando qualsiasi contaminazione.

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8. La reazione enzimatica è particolarmente sensibile al metallo o agli ioni
      metallici. Di conseguenza, evitare che gli elementi di metallo entrino
      in contatto con le varie soluzioni contenenti il coniugato o la soluzione
      substrato.
   9. Durante il pipettamento dei calibratori, dei controlli e dei campioni,
      utilizzare sempre un nuovo recipiente per distribuire il siero al fine di
      evitare qualsiasi contaminazione.
  10. Per garantire un lavaggio adeguato dei pozzetti, eseguire il numero di
      cicli di lavaggio raccomandato e assicurarsi che tutti i pozzetti, una
      volta riempiti, vengano completamente svuotati. Il lavaggio deve essere
      eseguito con un sistema di lavaggio per micropiastre.
  11. Non fare asciugare la micropiastra nell’intervallo di tempo compreso tra la
      fine del ciclo di lavaggio e l’aggiunta dei reagenti.
  12. Non utilizzare lo stesso contenitore per il coniugato e la soluzione di
      sviluppo.
  13. Evitare di esporre la soluzione di cromogeno o la soluzione di sviluppo
      ad una luce intensa durante lo stoccaggio o l’incubazione. Evitare che
      le soluzioni contenenti il cromogeno entrino in contatto con un agente
      ossidante.
  14. Il Cromogeno (R9) deve essere incolore. La colorazione blu indica che il
      reagente non può essere utilizzato, pertanto dovrà essere sostituito.
  15. Evitare che la soluzione bloccante entri in contatto con agenti ossidanti,
      metallo o ioni metallici.
  16. Non reintrodurre nel flacone originario il coniugato in eccesso non
      distribuito.

8- PREPARAZIONE E CONSERVAZIONE DEI REAGENTI
   Micropiastra (R1)
   Ogni vassoio contenente 12 strip è confezionato in una bustina. Con un paio
   di forbici, tagliare la bustina al di sotto della saldatura. Aprire la bustina ed
   estrarre il vassoio. Riporre il vassoio contenente le strip non utilizzate nella
   bustina originaria. Richiudere con cura la bustina e conservarla a +2-8°C.
   Dopo l’apertura della bustina sotto vuoto, le strip mantengono la stabilità fino
   a 8 settimane se conservate a +2-8°C nella bustina originaria, richiusa con
   cura. Verificare la presenza di essiccante.
   Soluzione di lavaggio (R2)
   Diluire in rapporto 1:20 la soluzione di lavaggio concentrata in acqua
   distillata: 50 ml di R2 in 950 ml di acqua distillata. (Prevedere 400ml di
   soluzione di lavaggio diluita per una piastra completa da 12 strip al di fuori
   del volume morto dovuto alla strumentazione utilizzata).

                                                                                 97
Dopo la diluizione, la soluzione di lavaggio può essere conservata per 14
     giorni a +2-30°C.
     Dopo l’apertura, la soluzione di lavaggio concentrata conservata a +2-30°C,
     in assenza di contaminazione, mantiene la stabilità fino alla data di scadenza
     indicata sull’etichetta.
     Calibratore 0 (R3), Calibratore 62,5 (R4a), Calibratore 125 (R4b),
     Calibratore 250 (R4c), Calibratore 500 (R4d):
     I calibratori sono pronti per l’uso.
     Dopo l’apertura e in assenza di contaminazione, i reagenti conservati a
     +2-8°C mantengono la stabilità fino a 8 settimane.
     Controllo Negativo (R0), Controllo Positivo (R5):
     Il controllo negativo (R0) e il controllo positivo devono essere trattati con la
     soluzione acida di EDTA (R7) come i campioni dei pazienti per fungere anche
     da prova del trattamento.
     Dopo l’apertura e in assenza di contaminazione, i reagenti conservati a
     +2-8°C mantengono la stabilità fino a 8 settimane.
     Coniugato (R6), Soluzione di trattamento dei campioni (R7),
     Soluzione TMB cromogeno (R9):
     Questi reagenti sono pronti per l’uso.
     Dopo l’apertura e in assenza di contaminazione, i reagenti conservati a
     +2-8°C mantengono la stabilità fino a 8 settimane.
     Soluzione bloccante (R10):
     Questo reagente è pronto per l’uso.
     Dopo l’apertura, questo reagente conservato a +2-8°C, in assenza di
     contaminazione, mantiene la stabilità fino alla data di scadenza indicata
     sull’etichetta.

9- CAMPIONI
     1. I test vengono eseguiti su campioni di siero o plasma raccolto su
        anticoagulante di tipo EDTA, eparina o citrato.
     2. Per il prelievo, il trattamento e la conservazione dei campioni ematici,
        attenersi alle seguenti raccomandazioni:
        • Prelevare un campione di sangue secondo le precauzioni in uso.
        • Per il siero, consentire la completa coagulazione dei campioni prima di
           procedere alla centrifugazione.
        • Conservare le provette chiuse.
        • Dopo la centrifugazione, estrarre il siero o il plasma e conservarlo in una
           provetta chiusa.
        • I campioni possono essere conservati a +2-8°C a condizione che il test
           venga eseguito entro 5 giorni.
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• Se il test non viene eseguito entro 5 giorni, congelare i campioni ad una
         temperatura di -20°C (o -80°C).
     • Si raccomanda di non procedere a più di cinque cicli di congelamento
         / scongelamento. I campioni devono essere accuratamente miscelati
         (Vortex) dopo lo scongelamento e prima del test.
  3. I campioni contenenti 60 g/l di albumina umana o 120 g/l di proteine
     totali oppure 200 mg/l di bilirubina non coniugata o 200 mg/l di bilirubina
     coniugata, i campioni lipemici contenenti l’equivalente di 30 g/l di trioleina
     (trigliceride) o 5 g/l di colesterolo o i campioni sottoposti ad emolisi
     contenenti 2 g/l di emoglobina non influenzano i risultati.
  4. Non riscaldare i campioni.

10- PROCEDURA
  Materiale fornito
  Vedere il capitolo REAGENTI
  Materiale richiesto ma non fornito
  1. Acqua distillata o demineralizzata sterile, per la diluizione della soluzione di
     lavaggio concentrata.
  2. Carta assorbente.
  3. Guanti monouso.
  4. Occhiali di protezione.
  5. Ipocloruro di sodio (candeggina) e bicarbonato di sodio.
  6. Pipette o multipipette automatiche o semi-automatiche, regolabili o
     preimpostate per misurare e dispensare da 10 µl a 1000 µl e 1 ml, 2 ml e
     10 ml.
  7. Provette per microcentrifuga in polipropilene da 1,5 ml con tappi a
     tenuta ermetica, in grado di tollerare una temperatura di 120°C (blocco
     riscaldante) o 100°C (bagnomaria bollente)
     • Provette con tappo a vite: provette coniche da 1,5 ml, Bio-Rad rif. 224-
        0010 o equivalente.
     OPPURE
     • Provette con cappuccio di chiusura: EZ Micro Test Tubes, 1,5 ml,
        Bio-Rad rif. 223-9480 o equivalente.
  8. Dispositivi di bloccaggio (VWR rif. 6054001 o equivalente). Questi
     dispositivi chiudono ermeticamente le provette con cappuccio di chiusura
     e impediscono qualsiasi apertura accidentale durante le variazioni di
     temperatura o di pressione. Una piccola impugnatura permette di togliere
     la microprovetta dal blocco riscaldante o dal bagnomaria evitando
     qualsiasi rischio di ustioni.
  9. Centrifuga da banco da laboratorio per provette in polipropilene da 1,5 ml
     in grado di raggiungere 10.000g.
                                                                                  99
10. Durante l’utilizzo di un blocco riscaldante per il trattamento dei sieri:
          • Blocco riscaldante. Si raccomandano i seguenti modelli di blocco
             riscaldante:
             - modello con 1 blocco: Grant rif. QBD1 (VWR rif. 460-0074)
             - modello con 2 blocchi: Grant rif. QBD2 (VWR rif. 460-0076)
          • Blocco per blocco riscaldante: i due blocchi riscaldanti (QBD1,QBD2)
             devono essere utilizzati con il blocco Grant rif. QB-E1 (VWR rif. 460-
             8517).
             Durante l’utilizzo di un bagnomaria bollente per il trattamento dei sieri:
          • Supporto galleggiante per provette da microcentrifuga
          • Bagnomaria bollente con regolazione termostatica impostata su 100°C.
      11. Cilindri graduati con capacità di 25 ml, 50 ml, 100 ml e 1000 ml.
      12. Contenitore per rifiuti contaminati.
      13. Agitatore tipo «Vortex».
      14. Incubatore di micropiastre con regolazione termostatica impostata su
          37°C ± 1°C (*).
      15. Sistema di lavaggio semi-automatico o automatico per micropiastre(*).
      16. Lettore di micropiastre dotato di filtri 450 e 620 nm(*).
       (*) Per informazioni dettagliate sulla strumentazione raccomandata, consultare
      il nostro reparto tecnico.
       Trattamento dei campioni
       Il trattamento del controllo negativo (R0) e del controllo positivo (R5) deve
       essere effettuato contempo-raneamente al trattamento di tutti i campioni
       dei pazienti mediante l’aggiunta di 100 µL di soluzione di trattamento R7. I
       calibratori R3, R4a, R4b, R4c e R4d, che sono pronti per l’uso, non devono
       essere sottoposti a questo trattamento.
       1. Distribuire 300 µl di ogni campione da analizzare del controllo negativo
           (R0) e del controllo positivo (R5) in provette in polipropilene da 1,5 ml.
       2. Aggiungere in ogni provetta 100 µl di soluzione di trattamento dei sieri
           (R7).
       3. Omogeneizzare vigorosamente vortexando Chiudere ermeticamente la
           provetta per mezzo di un dispositivo di bloccaggio al fine di prevenirne
           l’apertura accidentale durante il riscaldamento. Non forare il tappo.
       4. Blocco riscaldante:
           Collocare le provette in un blocco riscaldante a 120°C per 6 minuti. Le
           provette devono essere collocate nel blocco solamente al raggiungimento
           della temperatura indicata.(*)
           OPPURE

100
Bagnomaria:
    In caso di utilizzo di un bagnomaria: riscaldare le provette per 3 minuti a
    100°C.(*)
5. Togliere con cura le provette calde dal blocco riscaldante o dal
    bagnomaria e collocarle in una centrifuga. Centrifugare le provette a
    10.000 g per 10 minuti.
6. Il supernatante viene utilizzato per la rilevazione dell’antigene mannano.
    Analizzare i supernatanti attenendosi alla seguente procedura. Il test deve
    essere eseguito entro le due ore successive al trattamento del siero o del
    plasma.
(*) La stretta osservanza dei valori relativi alla durata e alla temperatura,
così come l’utilizzo del materiale raccomandato, sono fattori essenziali per
la riuscita del test. È opportuno non fare affidamento sulla temperatura
visualizzata dalla strumentazione, ma verificare che la temperatura sia
conforme alle specifiche utilizzando una sonda termica che verrà introdotto
in una provetta contenente olio minerale: devono essere raggiunti 120°C
all’interno della provetta nel blocco riscaldante e 100°C all’interno della
provetta nel bagnomaria bollente.
NB :
• Tutti i campioni trattati secondo questa procedura possono essere
  utilizzati per il test Platelia™ Aspergillus EIA, poiché le procedure di
  trattamento dei campioni sono identiche per questi due test.
• Non conservare i campioni (controllo negativo, controllo positivo e
  campioni) dopo il trattamento.
Procedura EIA
Attenersi strettamente al protocollo proposto.
Rispettare le buone prassi di laboratorio:
• Prima dell’uso, attendere almeno 30 minuti per consentire ai reagenti di
   raggiungere la temperatura ambiente (18-30°C).
• Ad ogni dosaggio, utilizzare tutti i calibratori e i controlli per convalidare i
   risultati del test.
Procedere nel modo seguente:
1. Definire accuratamente il piano di distribuzione e di identificazione dei
   calibratori, dei controlli e dei campioni, secondo lo schema seguente:
   - A1: Controllo positivo R5 (supernatante del controllo trattato)
   - B1: Calibratore 500 pg/ml (R4d)
   - C1: Calibratore 250 pg/ml (R4c)
   - D1: Calibratore 125 pg/ml (R4b)
   - E1: Calibratore 62,5 pg/ml (R4a)
   - F1: Calibratore 0 pg/ml (R3)
   - G1: Controllo negativo R0 (supernatante del controllo trattato)
                                                                              101
1      2     3     4      5     6     7      8     9     10     11    12
  A        R5    S2    S10
  B        R4d S3      S11
  C        R4c S4
  D        R4b S5
  E        R4a S6
  F        R3    S7
  G        R0    S8
  H        S1    S9

       2. Estrarre il vassoio e le strip (R1) dall’involucro protettivo. Riporre le strip
          non utilizzate nell’involucro originario e richiudere con cura l’involucro.
       3. Distribuire nei pozzetti corrispondenti 100 µl di supernatante del campione,
          del controllo negativo (R0) e del controllo positivo (R5) trattati.
       4. Distribuire quindi 100 µl di R4d, R4c, R4b, R4a e R3 secondo lo schema
          della piastra.
       NB: A questo stadio della manipolazione può essere controllata la
       distribuzione della gamma di calibrazione. Infatti, la gamma presenta
       una tonalità di colore che va dall’arancio (R4d) al giallo chiaro (R3).
       5. Omogeneizzare il contenuto del flacone R6 capovolgendolo prima
          dell’uso. Se si prevede di utilizzare una pipetta multicanale, prelevare solo
          il volume necessario alla realizzazione del ciclo: utilizzare 2,5 ml per due
          strip da 8 pozzetti.
       6. Distribuire in ogni pozzetto 100 µl di soluzione di coniugato (R6).
       7. Ricoprire la micropiastra con la pellicola adesiva premendo
          adeguatamente su tutta la superficie per assicurarne la tenuta.
       8. Incubare immediatamente la micropiastra in un incubatore a secco di
          micropiastre per 90 ± 10 minuti a 37°C (± 1°C).
       9. Preparare la soluzione di lavaggio diluita (fare riferimento al capitolo 8).
      10. Togliere la pellicola adesiva. Aspirare il contenuto di ogni pozzetto in
          un contenitore per rifiuti contaminati (contenente ipocloruro di sodio).
          Lavare la micropiastra 5 volte mediante un sistema di lavaggio per
          micropiastre (con 800 µl di soluzione di lavaggio diluita). Al termine
          dell’ultimo lavaggio, capovolgere la micropiastra e picchiettare
          delicatamente sulla carta assorbente per rimuovere il liquido in
          eccesso.
      11. Distribuire rapidamente in ogni pozzetto e al riparo dalla luce 200 µl di
          soluzione di cromogeno TMB (R9).

102
12. Incubare la micropiastra al buio a +19-25°C per 30 ± 5 minuti. Non
      utilizzare la pellicola adesiva durante questa fase di incubazione.
  13. Aggiungere 100 µl di soluzione bloccante (R10) in ogni pozzetto,
      osservando la stessa sequenza e lo stesso ritmo di distribuzione utilizzati
      per l’aggiunta della soluzione di sviluppo. Miscelare adeguatamente.
  14. Asciugare accuratamente il fondo di ogni piastra.
  15. Leggere la densità ottica di ogni pozzetto a 450 nm (filtro di riferimento a
      620 nm) entro i 30 minuti successivi all’aggiunta della soluzione bloccante
      (le strip devono sempre essere conservate al riparo dalla luce prima della
      lettura).
  16. Prima della trascrizione dei risultati, verificare la corrispondenza fra la
      lettura e il piano di distribuzione delle piastre.

11- CONTROLLO DI QUALITÀ (CRITERI DI VALIDITÀ)
   Utilizzare i calibratori e i controlli su ogni micropiastra per ciascun saggio.
   Per la convalida del test, è necessario soddisfare i seguenti criteri:
   • Valori della densità ottica:
   DO R4a > 0,280
   DO R0 < DO R4a
   • Rapporti:
   DO R4a / DO R3 > 1,25
   DO R4b / DO R4a > 1,15
   DO R4c / DO R4b > 1,15
   DO R4d / DO R4c > 1,20
   • Concentrazione di mannano nel controllo positivo R5:
   La concentrazione di R5 deve essere pari alla concentrazione indicata sul
   flacone ± 30%.

12- INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
   Tracciato della curva di calibrazione
   La curva di calibrazione viene realizzata con i 5 punti gamma (calibratori) 0
   pg/ml, 62,5 pg/ml, 125 pg/ml, 250 pg/ml e 500 pg/ml.
   Tracciare la curva di calibrazione [DO = funzione (pg/ml)] riportando sull’asse
   verticale (asse delle Y) le DO dei calibratori R3, R4a, R4b, R4c e R4d, e
   riportando sull’asse orizzontale (asse delle X) la rispettiva concentrazione di
   pg/ml.
   Optare per un tracciato punto per punto che colleghi i vari punti gamma.

                                                                                     103
 eterminazione della concentrazione di mannano (pg/ml) dei
      D
      campioni analizzati
      Dalla curva precedentemente tracciata, è possibile determinare, per ogni
      campione analizzato, la concentrazione di mannano, espressa in pg/ml.
      Interpretazione dei risultati
      • I campioni con concentrazioni inferiori a 62,5 pg/ml (C < 62,5) vengono
        considerati «negativi» per la presenza dell’ antigene mannano.
      • I campioni con concentrazioni comprese tra 62,5 e 125 pg/ml (62,5 ≤ C
        < 125) vengono considerati «intermedi» per la presenza dell’ antigene
        mannano.
      • I campioni con concentrazioni pari o superiori a 125 pg/ml (C ≥ 125)
        vengono considerati «positivi» per la presenza dell’ antigene mannano.
      • I calibratori utilizzati per il tracciato della curva di calibrazione non
        permettono una titolazione delle concentrazioni superiori a 500 pg/ml.
        Per conoscere in modo più preciso la concentrazione dei sieri fortemente
        positivi, sarà opportuno ripetere il test dopo la prediluizione in rapporto
        1:5 del supernatante del campione trattato (nuovo trattamento) con
        la soluzione di lavaggio (R2) diluita (fare riferimento al capitolo 8) . La
        concentrazione così ottenuta dovrà essere moltiplicata per un fattore 5.
        I risultati «intermedi» potranno essere confermati con un nuovo campione
        prelevato dal paziente nelle settimane successive alla data del prelievo
        che ha fornito una concentrazione intermedia.

13- LIMITI DI UTILIZZO
      1. Un test negativo non può escludere la diagnosi di candidosi invasiva in
         quanto i risultati potrebbero essere determinati da una concentrazione
         estremamente ridotta dell’antigene nel corso dell’infezione e dalla rapida
         eliminazione del mannano.
         La diagnosi di candidosi invasiva può essere stabilita solo dopo avere
         confrontato tutti gli aspetti clinici, terapeutici, radiologici, citologici,
         micologici diretti e sierologici, interpretando con oculatezza ogni elemento
         a sè stante.
      2. La negatività dell’antigenemia deve inoltre essere confrontata con il
         risultato della ricerca degli anticorpi anti-mannano: anche in caso di
         candidosi invasiva, l’antigene è più difficilmente rilevabile nei pazienti
         positivi alla ricerca di anticorpi anti-mannano (fare riferimento al paragrafo
         15- Efficacia).
      3. L’efficacia della rilevazione del mannano nel siero o plasma è correlata alla
         frequenza dei test realizzati sui pazienti. Al fine di migliorare la sensibilità e
         la precocità della positività del test, è auspicabile un follow-up regolare dei
         pazienti a rischio, così come la ricerca di anticorpi anti-mannano.

104
4. Attenersi alla procedura e all’interpretazione dei risultati descritte per il
      test Platelia™ Candida Ag Plus quando i campioni vengono analizzati
      per la presenza dell’antigene mannano. Si consiglia all’utente del kit di
      leggere attentamente il manuale prima di procedere alla realizzazione del
      test. In particolare, attenersi scrupolosamente al protocollo indicato per il
      pipettamento dei campioni e dei reagenti, il lavaggio della micropiastra e la
      durata delle fasi di incubazione.
   5. Un risultato falsamente negativo potrà essere ottenuto qualora
      i campioni e i reagenti non vengano aggiunti secondo la procedura
      indicata nel manuale. In caso di sospetta candidosi invasiva o di
      errore di procedura, dovrà essere analizzato un nuovo campione del
      medesimo paziente.
   6. I pozzetti contenenti campioni di pazienti negativi possono essere
      contaminati da pozzetti contenenti il controllo positivo, i calibratori o
      i campioni di pazienti qualora il contenuto di un pozzetto entri
      accidentalmente in contatto con un altro a causa di una maldestra
      manipolazione della micropiastra o di un’errata tecnica di pipettamento
      durante l’aggiunta dei reagenti.
   7. L’efficacia di Platelia™ Candida Ag Plus non è stata valutata con campioni
      di siero o plasma provenienti da neonati o pazienti pediatrici.
   8. L’efficacia di Platelia™ Candida Ag Plus non è stata stabilita per una
      lettura manuale e/o una determinazione visiva dei risultati.
   9. Nel corso di uno studio esterno, è stata osservata una reazione crociata
      nei pazienti sottoposti a perfusione con determinati lotti di liquidi di
      riempimento, composti da idrossietilamido (tipo Hestéril 6%), utilizzati nel
      trattamento delle insufficienze circolatorie: ipovolemia, shock emorragico,
      shock settico.
  10. Sono stati osservati risultati falsamente positivi quando i campioni
      contenevano un tasso di gammaglobuline umane ≥ 60 g/l nonché con
      alcuni campioni analizzati e risultati positivi alla ricerca di anticorpi anti-
      Toxoplasma.

14- VALORI ATTESI
   La prevalenza dell’antigene mannano specifico di Candida misurata
   mediante il test Platelia™ Candida Ag Plus è stata valutata su un pannello
   di 613 campioni provenienti da 51 pazienti olandesi (Sito 1 – Paesi Bassi)
   ospedalizzati per il trattamento di un tumore (emopatia maligna per 49
   pazienti e tumore non ematologico per 2 pazienti) mediante chemioterapia
   intensiva.

                                                                                 105
Su 613 campioni, 88 sono risultati positivi e 51 intermedi, pari ad una
      prevalenza di 88/613 = 14,4% [IC 95%: 11,7-17,4%] considerando negativi
      i risultati intermedi e 139/613 = 22,7% [IC 95%: 19,4-26,2%] considerando
      positivi i risultati intermedi. In termini di pazienti, su 51 analizzati, 23 hanno
      presentato almeno un campione positivo e 14 hanno presentato almeno un
      campione intermedio e nessuno positivo, pari ad una prevalenza di 23/51
      = 45,1% [IC 95%: 31,1-59,7%] considerando negativi i risultati intermedi
      e 37/51 = 72,6% [IC 95%: 58,3-84,1%] considerando positivi i risultati
      intermedi.
      Su questi 51 pazienti, 30 (388 campioni) non presentano alcuna candidosi
      invasiva documentata. Tra questi, 20 sono colonizzati da lieviti (12 da
      Candida albicans, 7 da Candida albicans associato ad un’altra specie di
      Candida e 1 colonizzato da almeno una specie di Candida non albicans).
      Quattro di questi pazienti presentano sintomi clinici e un’infezione
      superficiale da Candida dimostrata microbiologicamente.
      In 24 di questi pazienti sono presenti gravi danni delle barriere mucose. Sui
      388 campioni corrispondenti, 41 sono risultati positivi e 43 intermedi, pari
      ad una prevalenza di 41/388 = 10,6% [IC 95%: 7,7-14,1%] considerando
      negativi i risultati intermedi e 84/388 = 21,7% [IC 95%: 17,7-26,1%]
      considerando positivi i risultati intermedi. In termini di pazienti, su 30
      analizzati, 10 hanno presentato almeno un campione positivo e 11 hanno
      presentato almeno un campione intermedio e nessuno positivo, pari ad una
      prevalenza di 10/30 = 33,3% [IC 95%: 17,3-52,8%] considerando negativi
      i risultati intermedi e 21/30 = 70,0% [IC 95%: 50,6-85,3%] considerando
      positivi i risultati intermedi.

15- EFFICACIA
      A. Studi di riproducibilità
      • Precisione intra-saggio (ripetibilità):
      Al fine di valutare la ripetibilità intra-saggio, i cinque campioni positivi
      (due negativi e tre positivi) sono stati analizzati 32 volte durante lo stesso
      ciclo. Per ciascun campione è stata determinata la concentrazione di pg/
      ml. La tabella riportata di seguito fornisce la media delle concentrazioni, la
      deviazione standard (DS) e il coefficiente di variazione (%CV) per ciascun
      campione:

106
Precisione intra-saggio (ripetibilità)

                  Campione Campione Campione Campione Campione
    N=32           negativo fortemente debolmente mediamente fortemente
                             negativo    positivo  positivo    positivo

 Media delle
concentrazioni       25,1          54,8           63,7         154,1          261,8
   (pg/ml)

     DS              4,11          5,20           4,27          8,01          16,93

    % CV            16,3%          9,5%          6,7%           5,2%          6,5%

    • Precisione inter-saggio (riproducibilità):
    Al fine di valutare la riproducibilità inter-saggio, i cinque campioni (due
    negativi e tre positivi) sono stati analizzati in duplicato, in due cicli al giorno,
    per un periodo totale di 20 giorni. Per ciascun campione è stata determinata
    la concentrazione di pg/ml. La tabella riportata di seguito fornisce la media
    delle concentrazioni, la deviazione standard (DS) e il coefficiente di variazione
    (%CV) per ciascun campione:
    Precisione inter-saggio (riproducibilità)

                  Campione      Campione Campione Campione Campione
    N=80           negativo    fortemente debolmente mediamente fortemente
                                 negativo   positivo  positivo    positivo

 Media delle
concentrazioni       24,1          55,0          70,0          161,6          264,9
   (pg/ml)

     DS              6,99         11,47          14,50         30,07          38,62

    % CV            29,0%         20,8%         20,7%          18,6%         14,6%

                                                                                      107
B. Reattività crociata

                            Numero di campioni
        Patologia                                        Positivi        Intermedi
                                analizzati
Aspergillus                           10                    0                 1
Anticorpi anti-ds-ADN                 10                    0                 0
ANA positivi                          10                    0                 0
IgG e IgM Mieloma                     20                    0                 1
IgG anti-Toxoplasma                   10                    3                 1
Anticorpi umani
                                      10                    0                 0
anti-topo
Fattore reumatoide                    10                    0                 0

      C. Linearità
      Il range di linearità del test Platelia™ Candida Ag Plus è stato stabilito tra 20
      e 470 pg /ml sulla base di studi su diluizioni condotti su 4 campioni positivi.
      D. Studi clinici
      L’efficacia del kit Platelia™ Candida Ag Plus è stata valutata in 3 siti con un
      totale di 852 campioni provenienti da 505 pazienti.
      SENSIBILITÀ
      La sensibilità del kit Platelia™ Candida Ag Plus è stata determinata su un
      pannello di 436 campioni provenienti da 89 pazienti ospedalizzati in 2 siti
      situati nei Paesi Bassi e in Francia. La ripartizione dei campioni è la seguente:
      • Sito 1 (Paesi Bassi): 225 campioni provenienti da 21 pazienti olandesi
         ammessi in un reparto di oncoematologia per il trattamento di un’emopatia
         maligna (19 casi) o di un tumore non ematologico (2 casi) mediante
         chemioterapia intensiva, seguita, a seconda dei casi, da un innesto di
         cellule staminali ematopoietiche. Tutti questi pazienti hanno presentato
         una candidosi invasiva microbiologicamente dimostrata sulla base di
         almeno una coltura positiva a Candida (emocoltura o coltura di prelievo
         tissulare normalmente sterile). 17
      • Sito 2 (Francia): 211 campioni provenienti da 68 pazienti francesi
         ospedalizzati in vari reparti di rianimazione o di oncoematologia e aventi
         una candidosi invasiva microbiologicamente dimostrata sulla base di
         almeno una emocoltura positiva a Candida spp.
      NB: I pannelli di campioni utilizzati nel corso di questi due studi provengono
      da pazienti i cui campioni sanguigni sono stati prelevati tra il 1999 e il 2007.
      La stabilità relativa dell’antigene mannano e dell’anticorpo anti-mannano
      in questi campioni durante il periodo di congelamento, nonché al termine

108
di ogni ciclo di congelamento e scongelamento, rende i risultati presentati
    dipendenti dalle condizioni di conservazione del pannello analizzato. I valori
    di sensibilità del test determinati nell’ambito di studi clinici retrospettivi
    possono quindi essere inferiori a quelli ottenuti nel corso di studi clinici
    prospettici, realizzati su campioni prelevati in tempi più recenti.
    Risultati del Sito 1
    I 21 pazienti olandesi inclusi in questo studio sono stati ammessi in ospedale
    per il trattamento di un’emopatia maligna (leucemia mieloblastica acuta,
    leucemia linfoblastica acuta, leucemia linfoide cronica, mieloma, sindrome
    mielodisplasica, anemia aplasica o linfoma non Hodgkin) o di un tumore non
    ematologico mediante chemioterapia intensiva seguita eventualmente da
    un innesto di cellule staminali ematopoietiche 17. Questi 21 pazienti hanno
    sviluppato una candidosi invasiva microbiologicamente dimostrata sulla
    base di almeno una coltura positiva a Candida spp. (emocoltura o coltura
    di prelievo tissulare normalmente sterile). Lo stato di questi pazienti, per la
    presenza dell’antigene mannano specifico di Candida, rilevato con il test
    Platelia™ Candida Ag Plus, viene considerato positivo se almeno uno dei
    campioni del paziente è positivo. In assenza di campione positivo, lo stato
    viene considerato intermedio se almeno uno dei campioni del paziente è
    intermedio e negativo quando tutti i campioni del paziente sono negativi. 17
                                            Risultati con Platelia™ Candida Ag Plus
    Categorie di pazienti              Numero di pazienti            Sensibilità          Sensibilità
                                      (numero di campioni)           (intermedi           (intermedi
                                                                     considerati          considerati
  21 pazienti (225 campioni)     Positivo   Intermedio Negativo       negativi)             positivi)
presentanti almeno una coltura
                                                                       61,9 %               76,2 %
   positiva a Candida spp.       13 (47)      3 (8)      5 (170)   95% IC [38,4-81,9%] 95% IC [52,8-91,8%]

    Parallelamente al test Platelia™ Candida Ag Plus, questi stessi campioni
    sono stati analizzati per la presenza di anticorpi anti-mannano con il
    kit Platelia™ Candida Ab Plus 9. Lo stato del paziente per la presenza
    dell’antigene mannano o di anticorpi anti-mannano specifici di Candida viene
    considerato positivo se almeno uno dei due test è positivo. In assenza di test
    positivo, lo stato viene considerato intermedio se almeno uno dei due test è
    intermedio e negativo quando entrambi i test sono negativi.
                                  Combinazione dei risultati con Platelia™ Candida Ag Plus e
                                                   Platelia™ Candida Ab Plus
    Categorie di pazienti
                                        Numero di pazienti          Sensibilità    Sensibilità
                                       (numero di campioni)         (intermedi     (intermedi
                                                                    considerati   considerati
  21 pazienti (225 campioni)     Positivo Intermedio Negativo        negativi)       positivi)
presentanti almeno una coltura
                                                                       71,4 %               90,5 %
   positiva a Candida spp.       15 (98)      4 (34)     2 (93)    95% IC [47,8-88,7%] 95% IC [69,6-98,8%]

                                                                                                     109
Risultati del Sito 2
       I 68 pazienti francesi inclusi in questo studio sono stati ammessi in
       vari reparti di rianimazione (chirurgia, trapianto, ustioni, traumatologia,
       pneumologia, ecc.) o di oncoematologia (emopatia maligna). Tutti hanno
       sviluppato una candidosi invasiva microbiologicamente dimostrata sulla
       base di almeno un’emocoltura positiva a Candida (albicans, parapsilosis,
       norvegensis, glabrata, krusei o tropicalis) 6, 7, 14 nei giorni precedenti o
       successivi il prelievo sanguigno studiato. I campioni di sangue sono stati
       prelevati in media 6 giorni dopo la prima emocoltura positiva a Candida
       (minimo 61 giorni prima, massimo 67 giorni dopo). Lo stato di questi pazienti
       per la presenza dell’antigene mannano specifico di Candida, rilevato con il
       test Platelia™ Candida Ag Plus, viene considerato positivo se almeno uno
       dei campioni del paziente è positivo. In assenza di campione positivo, lo
       stato viene considerato intermedio se almeno uno dei campioni del paziente
       è intermedio e negativo se tutti i campioni del paziente sono negativi.

                                                  Risultati con Platelia™ Candida Ag Plus

                                             Numero di pazienti              Sensibilità          Sensibilità
       Categorie di pazienti
                                            (numero di campioni)             (intermedi           (intermedi
                                                                             considerati          considerati
                                       Positivo   Intermedio Negativo         negativi)             positivi)

    68 pazienti (211 campioni)
                                                                            51,5%               61,8%
presentanti almeno un’emocoltura       35 (86)      7 (14)    26 (111) 95% IC [39,0-63,8%] 95% IC [49,2-73,3%]
     positiva a Candida spp.

- di cui 34 a C. albicans                                                      64,7%               82,5%
                                       22 (55)      6 (12)     6 (46)
   (113 campioni)                                                          95% IC [46,5-80,3%] 95% IC [65,5-93,2%]

- di cui 15 a C. parapsilosis                                                  13,3%               20,0%
                                        2 (3)       1 (1)     12 (33)
   (37 campioni)                                                           95% IC [1,7-40,5%]   95% IC [4,3-48,1%]

- di cui 12 a C. glabrata                                                      58,3%               66,7%
                                        7 (13)      0 (0)      5 (19)
  (32 campioni)                                                            95% IC [27,7-84,8%] 95% IC [34,9-90,1%]

- di cui 4 a C. tropicalis
                                        4 (15)      0 (1)          0 (3)      100,0% *            100,0% *
   (19 campioni)

- di cui 2 a C. krusei (8 campioni)    0 (0)       0 (0)          2 (8)       0,0% *               0,0% *

- di cui 1 a C. norvegensis
                                        0 (0)       0 (0)          1 (2)       0,0% *               0,0% *
   (2 campioni)

       * : L’intervallo di confidenza del 95% non ha potuto essere calcolato a causa
       delle dimensioni insufficienti dei campioni.

110
Parallelamente al test Platelia™ Candida Ag Plus, questi stessi campioni
       sono stati analizzati per la presenza di anticorpi anti-mannano con il
       kit Platelia™ Candida Ab Plus 9. Lo stato del paziente per la presenza
       dell’antigene mannano o di anticorpi anti-mannano specifici di Candida viene
       considerato positivo se almeno uno dei due test è positivo. In assenza di test
       positivo, lo stato viene considerato intermedio se almeno uno dei due test è
       intermedio e negativo quando entrambi i test sono negativi.

                                        Combinazione dei risultati con Platelia™ Candida Ag Plus e
                                                      Platelia™ Candida Ab Plus

       Categorie di pazienti                 Numero di pazienti              Sensibilità         Sensibilità
                                            (numero di campioni)             (intermedi          (intermedi
                                                                             considerati         considerati
                                       Positivo   Intermedio Negativo         negativi)            positivi)

    68 pazienti (211 campioni)
presentanti almeno un’emocoltura                                                70,6%               82,4%
                                       48 (122)     8 (40)    12 (49)      95% IC [58,3-81,0%] 95% IC [71,2-90,5%]
     positiva a Candida spp.

- di cui 34 a C. albicans                                                      82,4%               88,2%
                                       28 (74)      2 (22)     4 (17)
   (113 campioni)                                                          95% IC [65,5-93,2%] 95% IC [72,6-96,7%]

- di cui 15 a C. parapsilosis                                                  33,3%               73,3%
                                        5 (7)       6 (15)     4 (15)
   (37 campioni)                                                           95% IC [11,8-61,6%] 95% IC [44,9-92,2%]

- di cui 12 a C. glabrata                                                      91,7%               91,7%
                                       11 (24)      0 (3)          1 (5)
  (32 campioni)                                                            95% IC [61,5-99,8%] 95% IC [61,5-99,8%]

- di cui 4 a C. tropicalis
                                        4 (17)      0 (0)          0 (2)      100,0% *            100,0% *
   (19 campioni)

- di cui 2 a C. krusei (8 campioni)    0 (0)       0 (0)          2 (8)       0,0% *               0,0% *

- di cui 1 a C. norvegensis
                                        0 (0)       0 (0)          1 (2)       0,0% *               0,0% *
   (2 campioni)

       *: L’intervallo di confidenza del 95% non ha potuto essere calcolato a causa
       delle dimensioni insufficienti dei campioni.
       SPECIFICITÀ
       La specificità è stata determinata su un pannello di 416 campioni, provenienti
       da 2 siti situati in Francia, suddivisi nel modo seguente:
       • Sito 1: 200 campioni provenienti da 200 pazienti francesi sottoposte a
         monitoraggio sierologico della toxoplasmosi durante le loro gravidanze e
         non presentanti alcun sintomo clinico d’infezione da Candida.
       • Sito 2: 216 campioni provenienti da 216 pazienti francesi donatori di
         sangue.

                                                                                                             111
Risultati con Platelia™ Candida Ag Plus

                                           Numero di pazienti            Specificità         Specificità
      Categorie di pazienti               (numero di campioni)           (intermedi           (intermedi
                                                                         considerati         considerati
                                   Positivo    Intermedio Negativo         positivi)           negativi)

200 donne incinte (200 campioni)
   sottoposte a monitoraggio                                                97,5%               98,5%
                                      3            2             195   95% IC [94,3-99,2%] 95% IC [95,7-99,7%]
 sierologico della toxoplasmosi
      216 donatori di sangue                                                99,1%               99,5%
                                      1            1             214
          (216 campioni)                                               95% IC [96,7-99,9%] 95% IC [97,5-100%]

16- CONTROLLO DI QUALITÀ DEL PRODUTTORE
      Tutti i prodotti fabbricati e commercializzati dalla società Bio-Rad sono
      preparati conformemente ad un Sistema di qualità dal ricevimento delle
      materie prime fino alla commercializzazione dei prodotti finali. Ogni lotto è
      sottoposto ad un controllo di qualità e può essere commercializzato solo se
      conforme ai criteri di accettazione prestabiliti. La documentazione relativa alla
      produzione e al controllo di ogni singolo lotto è conservata dal produttore.

112
17- BIBLIOGRAPHY
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