PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE - COMUNE DI CERVETERI Città Metropolitana di Roma Capitale 2022

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PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE - COMUNE DI CERVETERI Città Metropolitana di Roma Capitale 2022
COMUNE DI CERVETERI
Città Metropolitana di Roma Capitale

    PIANO TRIENNALE
 DELLE AZIONI POSITIVE
         2020 - 2022
INDICE
1.   Considerazioni preliminari
2.   Fonti normative
3.   Esiti del monitoraggio sulle azioni positive relative al Piano di Azioni Positive 2015/2017
4.   Alcuni dati sul personale del Comune di Cerveteri
5.   Piano Triennale delle Azioni Positive 2020/2022
1. CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

La promozione della parità e delle pari opportunità nella Pubblica Amministrazione necessita di un’adeguata
attività di pianificazione e programmazione, strumenti ormai indispensabili per rendere l’azione
amministrativa più efficiente e più efficace.

A tal riguardo, sono ormai più di vent’anni che la politica europea ha deciso di affidare alle cosiddette “Azioni
Positive”, il compito di dare attuazione ai principi di parità e di pari opportunità tra uomini e donne nei luoghi
di lavoro.

Ma cosa si intende per Azioni Positive? Queste ultime, sono l’insieme di tutti quegli strumenti finalizzati a
rimuovere l’insieme degli ostacoli che impediscono la reale e piena parità nel mondo del lavoro dando
attuazione alle Leggi sulle pari opportunità.

Il principio europeo che le norma, viene recepito in Italia grazie al D.Lgs. 198/2006 “Codice delle pari
opportunità tra uomo e donna” ove, in particolare, all’art. 48, viene stabilito che “le Amministrazioni
Pubbliche devono predisporre Piani Triennali di Azioni Positive tendenti ad assicurare la rimozione degli
ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione delle pari opportunità nel lavoro”.

Si vogliono così eliminare distinzioni, esclusioni o limitazioni basate sul genere, che abbiano come
conseguenza o come scopo, di compromettere o di impedire il riconoscimento, il godimento o l’esercizio dei
diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile e in qualsiasi
altro ambito. \

Ed è partendo da questi principi che, attraverso le Azioni Positive, si attivano misure temporanee speciali che,
in deroga al principio di uguaglianza formale, sono mirate a rimuovere gli ostacoli alla piena ed effettiva parità
di opportunità tra uomini e donne.

Sono misure “speciali” in quanto non generali, ma specifiche e ben definite, che intervengono in un
determinato contesto per eliminare ogni forma di discriminazione, sia diretta che indiretta, e “temporanee”
in quanto necessarie fintanto che si rileva una disparità di trattamento tra uomini e donne.

Difatti, il D.Lgs. 198/2006, al Capo II, pone i divieti di discriminazione che, dall’art. 27 in poi, riguardano:

    -   Il divieto di discriminazione nell’accesso al lavoro;
    -   Il divieto di discriminazione retributiva;
    -   Il divieto di discriminazione nella prestazione lavorativa e nella carriera;
    -   Il divieto di discriminazione nell’accesso alle prestazioni previdenziali;
    -   Il divieto di discriminazione nell’accesso agli impieghi pubblici;
    -   Il divieto di discriminazione nell’arruolamento nelle Forze Armate e nei Corpi speciali;
    -   Il divieto di discriminazione nel reclutamento delle Forze Armate e nel Corpo della Guardia di Finanza;
    -   Il divieto di discriminazione nelle carriere militari;
    -   Il divieto di licenziamento per causa di matrimonio.

Azioni Positive, dunque, per tutelare la formazione scolastica e professionale, nell’accesso al lavoro, nella
progressione di carriera, nella vita lavorativa, nei periodi di mobilità;

Azioni Positive, per favorire l’accesso al lavoro autonomo ed alla formazione imprenditoriale e la
qualificazione professionale delle lavoratrici autonome e delle imprenditrici;

Azioni Positive, per superare condizioni, organizzazione e distribuzione del lavoro che provocano effetti
diversi, a seconda del sesso, nella formazione, nell’avanzamento professionale e di carriera, nel trattamento
economico e retributivo, nell’inserimento nei settori tecnologicamente avanzati ed ai livelli di responsabilità;
ma soprattutto, Azioni Positive per favorire, anche mediante una diversa organizzazione delle condizioni e
del tempo di lavoro, l’equilibrio tra responsabilità familiari e professionali ed una loro migliore ripartizione
tra i due sessi.

A sottolineare la visione delle Azioni Positive come strumento per favorire le politiche di conciliazione ed
armonizzazione tra lavoro professionale e famiglia, dando vita ad una cultura della differenza di genere,
promuovendo l’occupazione femminile, troviamo la Direttiva del 23 maggio 2007 del Ministero per le
Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione e del Ministro per i diritti e le Pari Opportunità, la
quale, a sua volta, ha richiamato la Direttiva del Parlamento e del Consiglio Europeo 2006/54/CE “Misure
per attuare pari opportunità tra uomini e donne nelle Amministrazioni Pubbliche”.

Come indicato nelle linee guida della Direttiva del 4 marzo 2011, difatti, l’assicurazione della parità e delle
pari opportunità va raggiunta rafforzando la tutela delle persone e garantendo l’assenza di qualunque forma
di violenza morale o psicologica e di discriminazione, diretta ed indiretta, relativa anche all’età,
all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione, alla lingua, senza
diminuire l’attenzione nei confronti delle discriminazioni di genere.

Prende vita, così, la voglia di creare una Pubblica Amministrazione per pari opportunità nella gestione delle
risorse umane per il rispetto e la valorizzazione delle differenze, considerandole come fattore di qualità e per
azioni positive non solo come mezzo di risoluzione per le disparità di trattamento tra i generi ma, soprattutto,
come finalità di promozione delle stesse pari opportunità, sanando ogni altro tipo di discriminazione negli
ambiti di lavoro, favorendo l’inclusione lavorativa e sociale.

Infatti, una Pubblica Amministrazione che si prefigge di valorizzare l’ambiente professionale ed il benessere
organizzativo non deve farlo solo attraverso l’attuazione delle Direttive emanate dall’Unione Europea ma, in
particolare, accrescendo anche l’efficienza e l’efficacia delle organizzazioni migliorando la qualità del lavoro
e dei servizi resi ai cittadini ed alle imprese partendo dal concetto di diversità, di valorizzazione della diversità
con il rispetto per le pari opportunità.

Il presente Piano delle Azioni Positive, si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di
Cerveteri in attuazione del D.Lgs. 198/2006 “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna”.

Si tratta di un piano con valenza triennale, programmatica attraverso il quale la P.A. attua quelle azioni che
possono riequilibrare all’interno del contesto organizzativo le disuguaglianze e prevenire le discriminazioni.

Con il Piano Triennale 2020/2022 l’Amministrazione intende riaffermare la priorità rispetto all’obiettivo delle
pari opportunità di genere individuato dal D.Lgs. 198/2006 sopraindicato, focalizzando l’attenzione ai temi
della conciliazione, del contrasto alle discriminazioni, della promozione della cultura di genere e della
valorizzazione delle differenze, ponendo una particolare attenzione al benessere lavorativo, così come esorta
la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Gli interventi del Piano si pongono nel rispetto dei principi contenuti nel Documento Unico di
Programmazione (DUP), del Piano delle Performance e del Piano della Prevenzione della Corruzione e della
Trasparenza (PTPCT) e sono parte integrante di un insieme di azioni strategiche inserite in una visione
complessiva di sviluppo dell’organizzazione, diretta a garantire l’efficacia e l’efficienza dell’azione
amministrativa, anche attraverso la valorizzazione delle persone e delle loro competenze.

Dopo aver analizzato il contesto normativo che si è evoluto negli ultimi anni, si andrà procedendo con un
monitoraggio degli esiti delle azioni indicate nel precedente Piano approvato, passando per l’analisi del
personale dell’Ente e terminando con la proposta delle nuove Azioni Positive, connubio tra gli obiettivi che
la P.A. intende raggiungere tutelando il dipendente.
2. FONTI NORMATIVE

La redazione di un atto amministrativo è imprescindibile dal contesto normativo che lo caratterizza,
conferendogli legittimità e contestualizzandolo.

Diversi sono stati gli interventi normativi che negli ultimi decenni si sono susseguiti nel tempo, riconoscendo
in questo modo obbligatorietà ed autorevolezza ad uno strumento quale il Piano delle Azioni Positive, di
programmazione, di conciliazione lavoro – vita privata e pertanto capace di accrescere il raggiungimento di
efficienza, efficacia ed economicità, principi fondanti dell’azione amministrativa.

Di seguito le norme più significative che lo disciplinano:

    •   Legge n. 125/1991, “Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro”, che
        segna una tappa fondamentale nel cammino intrapreso verso la parità di trattamento e l'uguaglianza
        dei diritti e che traduce concretamente per la prima volta il concetto di azione positiva;
    •   Legge n. 53/2000 “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura
        e alla formazione e per il coordinamento dei tempi e delle città”;

    •   D.Lgs. n. 267/2000, “Testo Unico sull'ordinamento degli Enti Locali”;
    •   D.Lgs. n. 165/2001, “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Pubbliche
        Amministrazioni” che ha introdotto disposizioni volte a garantire pari opportunità tra uomini e donne
        in tema di accesso al lavoro e di gestione del personale;
    •   Direttiva del 24 marzo 2004, “Misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle
        Pubbliche Amministrazioni”;
    •   D.Lgs. n. 198/2006, “Codice delle Pari Opportunità” che ha imposto a ciascuna Pubblica
        Amministrazione l'obbligo di adottare il Piano di Azioni Positive, con la finalità, ai sensi dell'art.48, di
        “...assicurare...la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari
        opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne” ;
    •   Direttiva del Parlamento e del Consiglio Europeo 2006/54/CE del 5 luglio 2006, riguardante
        l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento tra uomini e donne in
        materia di occupazione e di impiego;
    •   Direttiva del Ministro per i diritti e le pari opportunità del 23 maggio 2007 “Misure per attuare
        parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche”, con cui sono state
        specificate anche le finalità che i Piani Triennali devono perseguire, individuando gli ambiti più
        significativi su cui intervenire (organizzazione del lavoro, politiche di reclutamento e di gestione del
        personale, formazione e cultura organizzativa);
    •   D.Lgs. n. 81/2008, “Attuazione dell'art.1 della Legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della
        salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” che, all'art. 28, comma 1, prevede che “...tutti i rischi per
        la sicurezza e la salute dei lavoratori...tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato...quelli
        riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza...nonchè quelli connessi alle differenze di genere,
        all'età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale, attraverso
        cui viene resa la prestazione di lavoro”;
    •   D.Lgs. n. 150/2009, “Attuazione della Legge 4 marzo 2009, n.15 in materia di ottimizzazione della
        produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni” che,
        nell'introdurre il ciclo di gestione della performance, richiama i principi in tema di pari opportunità e
        prevede che il sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa attesti anche il
        raggiungimento degli obiettivi di promozione dei principi in parola;
•   Legge n. 183/2010, “Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di
    congedi, di aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi
    all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro
    sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro”, che ha introdotto
    importanti modifiche al D.Lgs. 165/2001 ed in particolare, l'art.7, comma 1, ha stabilito che “le
    pubbliche amministrazioni garantiscano pari opportunità tra uomini e donne e l'assenza di ogni forma
    di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all'età, all'orientamento sessuale, alla razza,
    all'origine etnica, alla disabilità, alla religione, alla lingua, nell'accesso al lavoro, nel trattamento e
    nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro.
    Le pubbliche amministrazioni garantiscono altresì un ambiente di lavoro improntato al benessere
    organizzativo e si impegnano a rilevare, contrastare ed eliminare ogni forma di violazione morale o
    psichica al proprio interno”. Inoltre, nell'art. 57, comma 1, del predetto decreto, si richiede che “le
    pubbliche amministrazioni costituiscano al proprio interno, entro 120 giorni dalla data di entrata in
    vigore della presente disposizione e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il Comitato
    Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le
    discriminazioni (CUG)”;
•   Direttiva 4 marzo 2011, concernente le Linee Guida sulle modalità di funzionamento dei “Comitati
    Unici di garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le
    discriminazioni”;
•   D.Lgs. n. 80/2015, “Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e lavoro, in attuazione
    dell'art.1, commi 8 e 9, della Legge 10 dicembre 2014, n.183”, che, modificando il D.Lgs. 151/2001,
    ha previsto l'estensione dei diritti genitoriali nella fruizione dei congedi parentali;

•   Legge n. 124/2015, “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni
    pubbliche”, ed in particolare l'art.14 “Promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
    nelle amministrazioni pubbliche”;
•   D.Lgs. n. 151/2015, “Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli
    adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari
    opportunità, in attuazione della Legge 10 dicembre 2014, n. 183”;
•   D.Lgs. n. 90/2016, “Completamento della riforma della struttura del bilancio dello stato, in
    attuazione dell'art. 40, comma 1, della Legge 31 dicembre 2009, n.196” ed in particolare l'art. 9, con
    cui è stata modificata la Legge n. 196/2009, introducendo l'art.38 septies, rubricato “Bilancio di
    genere”;
•   Legge n. 81/2017, “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a
    favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”;
•   Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22/05/2017 (in materia di lavoro agile),
    “Indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 dell'art.14 della Legge n. 124/2015 e linee guida contenenti
    regole inerenti all'organizzazione del lavoro finalizzato a promuovere la conciliazione dei tempi di
    vita e lavoro dei dipendenti”.
3. ESITI DEL MONITORAGGIO SULLE AZIONI POSITIVE RELATIVE AL PIANO DI AZIONI POSITIVE
       2015/2017

L’Amministrazione del Comune di Cerveteri, con Deliberazione di Giunta Municipale n. 144 del 13/10/2015
“Aggiornamento del piano di azioni positive per la realizzazione delle pari opportunità di lavoro tra uomo e
donna. Triennio 2015 -2017”, ha individuato una serie di interventi per migliorare l’organizzazione del lavoro
nella dimensione del genere, promuovendo il superamento delle disparità e l’affermazione delle pari
opportunità, per il contrasto alle discriminazioni, alle molestie e al mobbing, per la tutela della salute e della
sicurezza sul lavoro e per il benessere lavorativo in generale.

Il Piano è stato predisposto in conformità agli obiettivi dell’Amministrazione ed alla normativa vigente in
materia di pari opportunità e pensato per essere non solo un formale adempimento ma uno strumento
concreto creato su misura per l’Ente, capace di rispecchiarne la realtà e proseguire gli obiettivi proposti in
termini positivi.

In particolare, aveva individuato i seguenti obiettivi ed annesse azioni da perseguire:

    -   Obiettivo 1: Tutela delle pari opportunità nell’ambiente di lavoro.
        Azione 1 - Nuova costituzione del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la
        valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni;
    -   Obiettivo 2: Tutela nell’ambito delle assunzioni di personale.
        Azione 1 – Prescrizioni per la redazione di avvisi e bandi di selezione del personale;
        Azione 2 – Composizione delle Commissioni Giudicatrici;
    -   Obiettivo 3: Assegnazione dei posti di lavoro.
        Azione 1 – Prescrizioni per la redazione del piano occupazionale;
    -   Obiettivo 4: Formazione professionale.
        Azione 1 – Prescrizioni per la redazione del programma formativo;
        Azione 2 – Iniziative formative in sede;
        Azione 3 – Aggiornamento professionale per favorire il reinserimento dovuto a lunghe assenze;
        Azione 4 – Formazione in materia di pari opportunità;
    -   Obiettivo 5: Flessibilità oraria e conciliazione dell’attività lavorativa con esigenze familiari.
        Azione 1 – Aumento della fascia di flessibilità oraria;
        Azione 2 – Assistenza a familiari invalidi;
        Azione 3 – Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale;
        Azione 4 – Telelavoro;
    -   Obiettivo 6: Banche dati utili per le necessità familiari.
        Azione 1 – Creazione di una banca dati dei servizi territoriali rivolti all’infanzia, baby sitters e badanti;
    -   Obiettivo 7: Corretto utilizzo del linguaggio amministrativo di genere.
    -   Obiettivo 8: Azioni contro la pubblicità offensiva della dignità della donna.
    -   Obiettivo 9: Informazioni.
        Azione 1 – Creazione di spazio divulgativo sul sito INTRANET;
        Azione 2 – Diffusione del Piano di Azioni Positive;

Obiettivo 1: Tutela delle pari opportunità nell’ambiente di lavoro – NON AVVIATO

Nel precedente Piano delle Azioni Positive è stata cura della P.A. attribuire la valorizzazione del benessere
lavorativo ad un organismo addetto, come riconosciuto ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 165/2001, il Comitato
Unico di Garanzia (CUG).
Nonostante non si sia arrivati ad una sua costituzione, l’obiettivo che doveva andare a raggiungere è stato lo
stesso perseguito attraverso una supervisione dell’azione amministrativa da parte sia degli organi preposti al
controllo interno nonché dalle RSU e dalle OO.SS. attraverso un loro costante coinvolgimento su tutti i
procedimenti relativi al personale.

L’istituzione del CUG rappresenta obiettivo da raggiungere all’interno del Piano 2020/2022.

Obiettivo 2: Tutela nell’ambito delle assunzioni di personale - RAGGIUNTO

Il Comune di Cerveteri si è impegnato ad assumere il proprio personale nel rispetto della normativa vigente
senza privilegiare l’uno o l’altro sesso.

In particolare, l’ufficio preposto alla stesura dei bandi di concorso, nell’elaborazione degli avvisi e dei bandi
di selezione del personale ha assicurato il costante rispetto delle condizioni di pari opportunità, evitando
l’individuazione di condizioni di ammissione o di prove concorsuali che possano favorire o pregiudicare le
pari opportunità.

Inoltre, è stata cura dell’Amministrazione indirizzare i propri uffici alla riserva a ciascuno dei due sessi, salva
motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle Commissioni Giudicatrici di procedure
selettive individuali.

A tal proposito, con Deliberazione di Giunta Comunale n. 128/2018 “Integrazioni all’art. 65, capo VIII del
vigente Regolamento per la disciplina sull’accesso agli impieghi e sulle altre forme di assunzione.
Determinazioni”, si è provveduto a modificare il suddetto Regolamento, approvato con Deliberazione di
Giunta 288/2006, per ciò che concerne l’esame delle domande, accrescendo il criterio di proporzionalità e
pari opportunità dei candidati.

Obiettivo 3: Assegnazione dei posti di lavoro – RAGGIUNTO

Le assegnazioni dei posti di lavoro nel Comune di Cerveteri si sono basate esclusivamente su professionalità,
attitudini e capacità professionali, come stabilito dall’art. 35 del D.Lgs. 165/2001 in tema di “Reclutamento
di personale”.

Difatti, considerata l’opportunità riconosciuta agli Enti Locali di procedere ad effettuare assunzioni anche
utilizzando le graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni, previo accordo tra le
amministrazioni interessate, qualora non abbiano a disposizione proprie graduatorie valide nei profili indicati
all’interno del Piano triennale di Fabbisogno del Personale, ogni assunzione è stata preceduta da appositi
colloqui conoscitivi con i candidati ritenuti idonei, al fine di poter scegliere i più capaci e meritevoli nel
rispetto dei dettami costituzionali.

Obiettivo 4: Formazione professionale – RAGGIUNTO

Riconosciuta l’importanza della formazione sia a livello individuale che di crescita dell’intero Ente, si è
provveduto a redigere un apposito Piano di Formazione per il Comune di Cerveteri, approvato con
Deliberazione di Giunta Comunale n. 49 del 24/04/2018. Quest’ultimo è stato elaborato tenendo conto delle
priorità formative di ciascun servizio, consentendo ai lavoratori, uomini e donne, pari opportunità, in ordine
alla possibilità di frequenza, attraverso l’organizzazione di iniziative formative compatibili con le situazioni
familiari o con i rapporti di lavoro a tempo parziale.

Per questo motivo, è stato favorito lo svolgimento di incontri di studio in sede, in orari compatibili con la
presenza in servizio degli stessi dipendenti nonché il rinnovo di abbonamenti on line di settore capaci di
garantire un repentino e continuo aggiornamento del personale.

Obiettivo 5: Flessibilità oraria e conciliazione dell’attività lavorativa con esigenze familiari – RAGGIUNTO
Il Comune di Cerveteri, compatibilmente con le necessità di funzionamento dei servizi erogati all’utenza, si è
impegnata ad assicurare a specifiche categorie di dipendenti una più ampia flessibilità oraria in entrata e in
uscita, attuata con la sottoscrizione del Contratto decentrato integrativo in data 18/09/2019 fra la
Delegazione di Parte Pubblica, RSU e le OO.SS.

In particolare, è stato attuato, per gli impiegati con figli di età minore di quattordici anni, al fine di agevolare
la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, un ampliamento di mezz’ora della fascia di flessibilità stabilita
dalla contrattazione decentrata integrativa dell’Ente, posticipando l’orario di entrata e di uscita dal lavoro di
quindici minuti in entrata e di quindici minuti in uscita.

Inoltre, in ossequio della L. 104/1992 ed ogni altra forma di tutela per assistenza a familiari invalidi e congedi
parentali, è stata assicurata ai lavoratori l’applicazione delle normative vigenti agevolandola attraverso
idonea modulistica ed adeguata informazione a cura dell’Ufficio preposto alla Gestione del Personale.

È stata poi riconosciuta la possibilità di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a parziale, di
durata non inferiore a tre mesi, presentata da apposita istanza, motivata da necessità di assistenza a familiari,
istruita in un periodo massimo di giorni 15 dalla presentazione.

Ma la vera novità adottata all’interno dell’obiettivo 5 ha riguardato il Telelavoro, visto come formula
organizzativa utile a coniugare le esigenze dei datori di lavoro e le esigenze dei lavoratori, consentendo un
approccio innovativo e la possibilità concreta di orientare le prestazioni professionali al risultato, ovviando le
problematiche ed i vincoli temporali e spaziali tipici della prestazione.

Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 10/2016 è stato esaminato ed approvato apposito Regolamento di
disciplina, riconoscendolo come valida soluzione organizzativa per il miglioramento della qualità delle
prestazioni in termini di efficienza e produttività, grazie alla flessibilità organizzativa, ottimizzazione delle
risorse umane ed ai tempi di lavoro meno rigidi, apportando un miglioramento della qualità della vita, con
conseguenti benefici sociali e personali.

Obiettivo 6: Banche dati utili per le necessità familiari – NON AVVIATO

Obiettivo 7: Corretto utilizzo del linguaggio amministrativo di genere – RAGGIUNTO

E’ stato intrapreso un percorso di revisione del linguaggio in tutta la modulistica ed in tutti gli atti promossi
dal Comune e dalla Società partecipata, includendo i testi relativi alla comunicazione interna, esterna ed al
sito internet.

Obiettivo 8: Azioni contro la pubblicità offensiva della dignità della donna – RAGGIUNTO

Sulle indicazioni dei presupposti di fatto e di diritto del Parlamento Europeo, risoluzione n. 2008/2038 (INI),
avente ad oggetto Impatto del Marketing e della Pubblicità sulla parità tra uomini e donne, il Comune di
Cerveteri si è impegnato ad intraprendere delle azioni di contrasto alla pubblicità lesiva della dignità di
genere.

Obiettivo 9: Informazioni – RAGGIUNTO

Al fine del miglioramento della comunicazione interna in materia di pari opportunità, assicurando inoltre una
maggiore circolazione di informazioni, è stato attivato sul sito istituzionale dell’Ente, l’opportunità di
effettuare delle segnalazioni, realizzabili anche per mezzo di indirizzi di posta elettronica.
4. ALCUNI DATI SUL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVETERI

Prima di procedere con una descrizione degli obiettivi previsti, è necessario scattare una fotografia del
personale del Comune di Cerveteri.

Al 31/12/2019 i dipendenti in servizio a tempo indeterminato (inclusi collaboratori a tempo determinato art.
90 TUEL, Dirigente art. 110 D.Lgs. 267/2000 e Segretario Comunale), erano n. 113 di cui n. 60 donne e n. 53
uomini:

 DIPENDENTE                                            N. 107 (100%)
 DONNE                                                 60 (53%)
 UOMINI                                                53 (47%)

Nel corso dell’anno si sono verificati:

    -    N. 11 cessazioni per pensionamento – n. 6 dipendenti uomini cat. D1/D6, D1/D5, D1/D6, C1/C2,
         D1/D6,D1/D6 e n. 5 dipendenti donne cat. D1/D6, D1/D6, D1/D6, D1/D6, C1/C5;
    -    N.1 comando da altra Pubblicazione Amministrazione – n. 1 dipendente donna cat. B3;
    -    N. 1 stabilizzazione di comando proveniente da altra P.A. – n. 1 dipendete uomo cat. D3/D5;
    -    N. 1 cessazione di rapporto di lavoro art. 90 TUEL – n. 1 dipendente uomo cat. D1;

A fronte di nuove assunzioni a tempo indeterminato, riscontrate nel corso del 2019 pari a n. 12 suddivise
equamente tra uomini e donne (n. 6 entrambi) appartenenti alle categorie C e D. n. 2 nuove assunzioni donna
sono state effettuate attraverso espletamento di procedure di mobilità ai sensi dell’art. 30 D.Lgs. 165/2001;

Al 31/12/2019 i dipendenti in servizio a tempo indeterminato, inclusi i collaboratori a tempo determinato
art. 90 TUEL e Dirigente 110 D.Ls. 267/2000, del Comune di Cerveteri, risultavano essere suddivisi per:

    a) Per categoria e per servizio:

Area 1

 CATEGORIA                   Uomini                    Donne                      TOTALE
 D6                          1                         1                          2
 D5                          1                         1                          2
 D4                          1                                                    1
 D1                          1                                                    1
 C5                          3                         3                          6
 C2                                                    2                          2
 C1                                                    2                          2
 B7                          4                         1                          5
 B6                                                    1                          1
 B4                                                    3                          3
 B2                                                    2                          2
 A5                          1                                                    1
 TOTALE                      12                        16                         28

Area 2

 CATEGORIA                   Uomini                    Donne                      TOTALE
 D6                                                    2                          2
 D5                                                    1                          1
D2                       1       1
 D1              2        2       4
 C5                       2       2
 C2              1        3       4
 C1              1                1
 B4              1        1       2
 B7                       1       1
 TOTALE          5        13      18

Area 3

 CATEGORIA       Uomini   Donne   TOTALE
 D6              2                2
 D5                       1       1
 D2                       2       2
 C5              1        1       2
 B4              3        4       7
 B3                       1       1
 TOTALE          6        9       15

Area 4

 CATEGORIA       Uomini   Donne   TOTALE
 D6              1        1       2
 D1              1        1       2
 C2              1        1       2
 B7                       1       1
 B4              1                1
 TOTALE          4        4       8

Area 5

 CATEGORIA       Uomini   Donne   TOTALE
 D6              1                1
 D2              1                1
 D1                       1       1
 C5              3        2       5
 C1              1                1
 B7              1                1
 B4              3                3
 B2              1                1
 A5              1        1       2
 TOTALE          12       4       16

Polizia Locale

 CATEGORIA       Uomini   Donne   TOTALE
 D5              1                1
D4                                                    1                          1
 D1                                                    1                          1
 C5                              3                     3                          6
 C3                              2                     2                          4
 C2                                                    4                          4
 C1                              2                                                2
 B4                              1                                                1
 TOTALE                          9                     11                         20

Art. 90 D.Lgs. 267/2000

 n. 1 dipendente uomo B3

Dirigenti

 n. 1 Dirigente uomo art. 110 D.Lgs. 267/2000
 n. 2 Dirigenti uomini

Segretario Comunale

 n. 1 uomo Segretario Comunale

      b) Per orario di lavoro:

 n. 1 dipendente donna part time 50% cat. C/C5 Area 1

Il Comune di Cerveteri si presenta come un Ente Locale caratterizzato principalmente da figure professionali
di categoria C con profilo di Istruttore Amministrativo, Istruttore Tecnico, Istruttore Contabile.

Grande la presenza anche di figure quali Collaboratore Amministrativo B3 e Esecutore Amministrativo B1 in
cui sono richieste buone conoscenze, parziale responsabilità dei risultati ed autonomia, svolgendo attività
prettamente di tipo operativo.

Sono stati registrati pensionamenti che hanno riguardato essenzialmente la categoria più alta quale quella di
D, Istruttore Direttivo di Vigilanza, Istruttore Direttivo Amministrativo ed Istruttore Direttivo Tecnico con
capacità istruttorie/direttive, riconoscimento di autonomia e responsabilità dei risultati.

Pochi sono i dipendenti che ricoprono posizioni di accesso alle categorie A/B/C/D segno di avanzamento di
carriera, rispecchiando la presenza di progressioni orizzontali negli anni.

Invece, per la situazione del personale a tempo determinato, il Comune di Cerveteri, al 31/12/2019, aveva in
essere n. 4 contratti così ripartiti:

 DIPENDENTI                          N4                                  CATEGORIA
 DONNE                               3                                   B3
 UOMINI                              1                                   B3
Come si può evincere dai dati riportati nelle tabelle, i dipendenti del Comune di Cerveteri sono
essenzialmente di sesso femminile pertanto, nella gestione del personale, è necessaria un’attenzione
particolare e l’attivazione di strumenti per la promozione delle pari opportunità come fattore significativo di
rilevanza strategica.

L’età anagrafica che risulta pone il focus sull’importanza di azioni promosse alla conciliazione vita – lavoro,
prevenzione dallo stress e dalle malattie professionali anche ad esso correlate, rendendo essenziale attuare
interventi mirati sia di carattere tradizionale che innovativo.

A seguito di diverse richieste di maggiore flessibilità dell’orario di lavoro, quest’ultimo è stato incluso nel
Contratto Decentrato Integrativo triennio 2019/2021, per assistenza e cura verso anziani, disabili e minori
ma con età superiore agli 8 anni, che non hanno più possibilità di usufruire di congedi o permessi anche se
non retribuiti.

Per armonizzare al meglio esigenze di vita personale e lavorativa oltre alla flessibilità oraria, sono stati avviati
progetti di Telelavoro come quello approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 174/2018.

Grande rispetto e riconoscimento alle misure di supporto alla genitorialità previste nella direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 22/05/2017 “Indirizzi per l’attuazione dei commi 1 e 2 dell’articolo
14 della Legge7 agosto 2015, n. 124 e linee guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro
finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti”.

Per programmare le azioni a sostegno della conciliazione tra tempi di vita (familiari e personali) e tempi di
lavoro, oltre alla ripartizione del genere ed alla conoscenza puntuale delle tipologie di permessi di cui
maggiormente beneficiano i dipendenti, è importante tenere presente l’età media del personale che incide
anche sulla fruizione dei benefici della Legge 104/92 per un familiare, usato soprattutto per prendersi cura
dei genitori anziani.

Da non trascurare anche il fattore formazione, dove si registra un bisogno costante di aggiornamento.

Infine, importante sono anche i dati sugli infortuni sul lavoro, con particolare attenzione per quelli relativi al
personale con indennità di rischio, turni e reperibilità e dare avvio a verifiche migliorative estratte dal
Documento Valutazione del Rischio e segnalate dagli stessi dipendenti.
5. PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2020/2022

L'obiettivo del Piano Triennale delle Azioni Positive 2020-2022 del Comune di Cerveteri è la creazione di un
ambiente di lavoro capace di valorizzare la diversità, vista come fattore di miglioramento della performance
individuale ed organizzativa, dalla reale assenza di discriminazioni e dall'effettiva promozione dei lavoratori
nella loro dimensione personale e professionale.

La diffusione di una “Cultura della Conoscenza” viene identificata come la chiave di volta per la lotta contro
la discriminazione.

News, aggiornamenti, formazione, incontri e confronti inerenti la multidisciplinarietà che tocca il tema delle
pari opportunità affiancati ad una promozione di sensibilizzazione e istituzione di organismi addetti sono le
linee guida che ispirano la redazione del seguente documento di programmazione amministrativa.

Ciò premesso, gli ambiti di intervento per il Piano delle Azioni positive per il triennio 2020/2022 per il Comune
di Cerveteri possono essere così riassunti:

            1.   Studi & Comunicazione;
            2.   Istituzione del Comitato Unico Di Garanzia;
            3.   Attuazione di misure di conciliazione tempi lavoro – famiglia;
            4.   Benessere e salute organizzativa e ambiente di lavoro;
            5.   Tutela dell’ambiente di lavoro da casi di molestie, mobbing e discriminazioni;
            6.   Aggiornamento tutela nell’ambito delle assunzioni di personale;
            7.   Formazione e riqualificazione professionale;
            8.   Valorizzazione delle competenze dei dipendenti;

L’obiettivo è migliorare l'organizzazione del lavoro nella dimensione del genere, promuovendo il
superamento delle disparità e l'affermazione delle pari opportunità, per il contrasto alle discriminazioni, delle
molestie e del mobbing, per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro e per il benessere lavorativo in
generale.

 AZIONE 1 Studi & Comunicazione
 OBIETTIVO                                               Realizzare studi e/o indagini per monitorare la
                                                         situazione del personale sia per il sostegno delle
                                                         pari opportunità sia per comprendere quali sono i
                                                         reali impegni di cura che gravano su di esso al fine
                                                         di orientare al meglio le scelte organizzative. Inoltre,
                                                         la raccolta dati da elaborare in base all’età, al
                                                         genere, al profilo professionale (da sintetizzare in
                                                         un report), consentirà di individuare la mutazione
                                                         nella composizione del personale e gli ambiti di
                                                         criticità su cui intervenire.
                                                         Acquisita la conoscenza il successivo step è la
                                                         diffusione di informazioni ed approfondimenti
                                                         riguardanti in generale il mondo della Pubblica
                                                         Amministrazione.
 DESCRIZIONE DEL PROGETTO                                Organizzazione periodica di report dei dati del
                                                         personale di ruolo organizzati per genere, in grado
                                                         di tracciare e far emergere eventuali ambiti di
                                                         criticità che potranno essere oggetto di azioni
                                                         positive future.
Attivazione di apposita sezione all’interno del sito
                                                      istituzionale del Comune di Cerveteri in modalità
                                                      intranet, denominata “Angolo del dipendente”
                                                      nonché supporto di email con comunicazioni
                                                      specifiche in merito.
RISULTATI ATTESI                                      Nascita di un nuovo e modulare approccio alle
                                                      politiche di uguaglianza, di pari opportunità e di
                                                      conciliazione dei tempi vita lavoro nonché
                                                      riconoscimento dei bisogni formativi in tema di pari
                                                      opportunità.
                                                      Creazione di uno spazio intranet per la promozione
                                                      di iniziative di sensibilizzazione rivolte agli stessi
                                                      dipendenti finalizzate a diffondere la cultura del
                                                      proprio ruolo e promuovere la consapevolezza della
                                                      propria posizione lavorativa, come la pubblicazione
                                                      dei vari riferimenti normativi e codici di
                                                      comportamento, fonti di diritti, doveri e status con
                                                      apposita sezione dedicata ai buoni pasto,
                                                      convenzioni attive, whisteblowing, avvisi di mobilità
                                                      e comando, avvisi di selezione, formazione.
RISORSE FINANZIARIE                                   Non necessarie. Il costo è indiretto perché relativo
                                                      al personale impegnato nelle attività in questione.

AZIONE 2 Istituzione del Comitato Unico Di Garanzia
OBIETTIVO                                           Istituzione di un Comitato Unico di Garanzia, ex art.
                                                    21 della Legge 183/2010, per le pari opportunità, la
                                                    valorizzazione del benessere di chi lavora e contro
                                                    le discriminazioni anche alla luce della Direttiva n. 2
                                                    del 2019 “Misure per promuovere le pari
                                                    opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici
                                                    di Garanzia nelle Amministrazioni pubbliche”
                                                    L’organismo dovrà ottimizzare la produttività del
                                                    lavoro pubblico, attraverso il miglioramento
                                                    dell’efficienza delle prestazioni collegata alla
                                                    garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal
                                                    rispetto dei principi di pari opportunità, benessere
                                                    organizzativo e contrasto di qualsiasi forma di
                                                    discriminazione e violenza morale o psichica per il
                                                    lavoratori.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO                            Istituzione del CUG, organismo con composizione
                                                    paritetica, formato da componenti designati da
                                                    ciascuna       delle     Organizzazioni      Sindacali
                                                    rappresentative ai sensi degli artt. 40 e 43 del D.gs.
                                                    165/2001 e, da un pari numero di rappresentanti
                                                    dell’amministrazione, nonché da altrettanti
                                                    componenti supplenti assicurando nel complesso la
                                                    presenza paritaria di entrambi i generi.
                                                    Rimane in carica per la durata di 4 anni e comunque
                                                    fino alla costituzione del nuovo Comitato. I
                                                    componenti possono essere rinnovati nell’incarico
                                                    per una sola volta.
RISULTATI ATTESI                                  Diffusione tra il personale della cultura delle
                                                  Pari Opportunità, del benessere organizzativo e
                                                  del contrasto verso ogni forma di
                                                  discriminazione.
                                                  Istituzione di un organismo capace di assicurare
                                                  parità e pari opportunità di genere, la tutela dei
                                                  lavoratori contro le discriminazioni ed i
                                                  mobbing, nonché l’assenza di qualunque forma
                                                  di violenza fisica e psicologica.
RISORSE FINANZIARIE                               Nessun finanziamento necessario.

              AZIONE 3 Attuazione di misure di conciliazione tempi lavoro – famiglia
OBIETTIVO                                         Favorire l'adozione di politiche di conciliazione
                                                  del tempo di lavoro, per una migliore
                                                  ripartizione delle responsabilità professionali e
                                                  sociali attraverso l'analisi della vigente
                                                  normativa e dei regolamento dell'Ente
                                                  relativamente agli orari e alla flessibilità
                                                  lavorativa, ai permessi e congedi, al part-time,
                                                  ecc. ed applicazione degli istituti di flessibilità.
                                                  Aggiornamento del Regolamento del
                                                  Telelavoro approvato con Deliberazione di
                                                  Giunta Comunale n. 10/2016 in linea con la
                                                  normativa vigente, potenziandolo e ricercando
                                                  nuove metodologie di utilizzo del tempo per il
                                                  lavoro in grado di incentivare la produttività
                                                  dei dipendenti riducendo, così, anche le
                                                  assenze determinate da esigenze personali e
                                                  familiari e per la cura di se e dei propri
                                                  familiari.
                                                  Diffondere tra il personale le novità normative
                                                  in materia di congedo parentale.
                                                  Introdurre l’istituto delle ferie e dei riposi
                                                  solidali (CCNL 2016/2018 e CDI del Comune
                                                  di Cerveteri 2019/2021) che prevede che i
                                                  dipendenti possano cedere una parte delle
                                                  proprie ferie ad altri colleghi che ne abbiano
                                                  necessità per l’assistenza ad i figli che
                                                  necessitano di cure costanti.
                                                  Dare attuazione alla flessibilità oraria contenuta
                                                  nel CDI 2019/2021 e prevedere eventuali
                                                  particolari forme di flessibilità, nel rispetto
                                                  delle esigenze di servizio e documentata
                                                  certificazione che ne attesti la necessità di
                                                  assistenza a disabili, anziani, minori.
Conferma del reinserimento lavorativo del
                                                     personale assente per lungo tempo a vario titolo
                                                     (Congedo maternità o paternità, malattia etc…)
                                                     prevedendo speciali forme di
                                                     accompagnamento per il rientro.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO                             Aggiornamento dell’attuale Regolamento
                                                     disciplinante il telelavoro, concessione di part
                                                     time (fatte salve esigenze di servizio e rispetto
                                                     delle normative vigenti), congedi parentali (con
                                                     possibile fruizione a ore oltre che quello
                                                     giornaliero/mensile), somministrazione
                                                     questionario benessere organizzativo tenendo
                                                     conto dello stress da lavoro correlato,
                                                     informazione su procedimento pensionistico.
RISULTATI ATTESI                                     L'introduzione di forme di flessibilità può essere
                                                     considerata una strategia utile ad aumentare la
                                                     percezione di benessere organizzativo, favorendo le
                                                     condizioni    per    un    migliore     rendimento
                                                     prestazionale ed una riduzione delle assenze del
                                                     personale.
                                                     Inoltre, attraverso la sperimentazione di
                                                     “Lavoro Agile” e “Telelavoro”, un più rapido
                                                     svolgimento delle attività lavorative con
                                                     significativo aumento della produttività, una
                                                     drastica     riduzione       di       assenteismo,
                                                     un'incentivazione al raggiungimento degli
                                                     obiettivi prefissati, un risparmio sui costi di
                                                     gestione degli spazi e dei locali di lavoro.
RISORSE FINANZIARIE                                  Il progetto non richiede impegno di risorse
                                                     finanziarie.

AZIONE 4 Benessere e salute organizzativa e ambiente di lavoro
OBIETTIVO                                          Promozione sani stili di vita, con un'attenzione
                                                   organizzativa ed individuale verso sani stili di vita,
                                                   promuovendo iniziative per agevolare informazione
                                                   e consapevolezza nell'ottica della prevenzione e del
                                                   benessere della tutela e della dignità delle donne e
                                                   degli uomini sul lavoro.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO                             Somministrazione del questionario riguardante il
                                                     benessere      organizzativo    alla    luce    del
                                                     riconoscimento dello “Stress da Lavoro Correlato”.
                                                     Monitoraggio dell’applicazione del codice di
                                                     condotta, con eventuale aggiornamento del codice
                                                     nelle linee guida, negli strumenti e nelle modalità
operative e di comportamento da utilizzare
                                                       nell’Ente per la promozione del benessere
                                                       lavorativo, la tutela della dignità della donna e degli
                                                       uomini ed il contrasto alle discriminazioni.
RISULTATI ATTESI                                       L'introduzione di forme di flessibilità può essere
                                                       considerata una strategia utile ad aumentare la
                                                       percezione di benessere organizzativo, favorendo le
                                                       condizioni      per    un     migliore     rendimento
                                                       prestazionale ed una riduzione delle assenze del
                                                       personale.
                                                       Inoltre, attraverso la sperimentazione di “Lavoro
                                                       Agile” e “Telelavoro”, un più rapido svolgimento
                                                       delle attività lavorative con significativo aumento
                                                       della produttività, una drastica riduzione di
                                                       assenteismo, un'incentivazione al raggiungimento
                                                       degli obiettivi prefissati, un risparmio sui costi di
                                                       gestione degli spazi e dei locali di lavoro.
RISORSE FINANZIARIE                                    Il progetto non richiede impegno di risorse
                                                       finanziarie.

AZIONE 5 Tutela dell’ambiente di lavoro da casi di molestie, mobbing e discriminazioni
OBIETTIVO                                           Far sì che non si verifichino situazioni conflittuali sul
                                                    posto di lavoro determinate da molestie sessuali,
                                                    casi di mobbing, atteggiamenti mirati ad avvilire il
                                                    dipendente anche in forma velata o indiretta, atti
                                                    vessatori correlati alla sfera privata della lavoratrice
                                                    o del lavoratore, sotto forma di discriminazioni.
                                                    Promuovere la cultura delle parità, delle pari
                                                    opportunità e delle politiche di genere. Promuovere
                                                    politiche volte a contrastare le discriminazioni.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO                               Adozione di un Codice di Comportamento contro il
                                                       mobbing e le molestie sessuali, morali e
                                                       comportamenti discriminatori, al fine di individuare
                                                       prassi e norme comportamentali atte a creare un
                                                       ambiente di lavoro rispettoso della dignità delle
                                                       persone (Raccomandazione n. 92/131/CEE,
                                                       adottata dall’Unione Europea il 27.11.1991).
                                                       Organizzazione di giornate di informazione, tavole
                                                       rotonde, seminari e percorsi formativi, rivolti a tutte
                                                       le tipologie di dipendenti sui temi delle pari
                                                       opportunità o tematiche specifiche di particolare
                                                       rilevanza e criticità, da definire di volta in volta.
                                                       Diffusione di informazioni su iniziative riguardanti le
                                                       pari opportunità (notizie, convegni, seminari)
                                                       attraverso strumenti di comunicazione nonché su
                                                       maternità, congedi parentali, congedo per
                                                       l'assistenza al disabile, malattia, etc.
Organizzazione di eventi di sensibilizzazione ed
                                                    iniziative legate alle pari opportunità ed in
                                                    concomitanza con le giornate internazionali sui
                                                    diritti (8marzo) e contro la violenza sulle donne (25
                                                    novembre).
RISULTATI ATTESI                                    Ampia sensibilizzazione dei Dipendenti nei
                                                    confronti delle varie possibili forme di
                                                    discriminazione.
                                                    Promozione di momenti di confronto al fine
                                                    dell’individuazione di prassi comuni, scambio buone
                                                    prassi, realizzazione della piena ed effettiva
                                                    uguaglianza      sostanziale     ed     assenza     di
                                                    discriminazione nei luoghi di lavoro.
RISORSE FINANZIARIE                                 La maggior parte delle iniziative non richiede risorse
                                                    finanziarie. Le altre possono fare riferimento ai
                                                    fondi previsti per la formazione.

AZIONE 6 Aggiornamento tutela nell’ambito delle assunzioni di personale
OBIETTIVO                                          Alla luce della nuova Legge di Bilancio 2020, Legge
                                                   160/2019, che abroga la precedente normativa che
                                                   prevedeva il solo ricorso alle graduatorie per la
                                                   copertura dei posti messi a concorso,
                                                   reintroducendo la possibilità di attingervi per gli
                                                   idonei, urge un regolamento che disciplini la
                                                   modalità di utilizzo delle graduatorie valide
                                                   appartenenti ad altri Enti.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO                            Redazione Regolamento ed apposita Deliberazione.
RISULTATI ATTESI                                    Disciplina per nuove assunzioni, tramite
                                                    scorrimento di graduatorie di altri Enti, valide,
                                                    qualora non si abbiano a disposizione proprie
                                                    graduatorie valide nei profili indicati all’interno del
                                                    Piano triennale di Fabbisogno del Personale,
RISORSE FINANZIARIE                                 Il progetto non richiede impegno di risorse
                                                    finanziarie.

AZIONE 7 Formazione e riqualificazione professionale
OBIETTIVO                                          Garantire le pari opportunità anche in materia di
                                                   formazione, di aggiornamento e riqualificazione
                                                   professionale.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO                            Aggiornamento del Piano dedicato alla Formazione
                                                    del personale. Istituzione di percorsi formativi con
                                                    possibilità di partecipare da parte di tutti i
                                                    dipendenti, di tutti i settori, senza alcuna
                                                    discriminazione di genere o di altro tipo.
RISULTATI ATTESI                                    Miglioramento della conoscenza e della formazione
                                                    di ogni dipendente.
Sviluppo delle competenze professionali e delle
                                                  potenzialità individuali.
RISORSE FINANZIARIE                               Fondi destinati alla Formazione.

AZIONE 8 Valorizzazione delle competenze dei dipendenti
OBIETTIVO                                         Creare una banca delle competenze dei dipendenti
                                                  dell'Ente.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO                          Creazione di una sezione all'interno della bacheca
                                                  del dipendente che permetta la valorizzazione delle
                                                  competenze dei dipendenti. Una sorta di banca dati,
                                                  attraverso la quale il personale può inserire i propri
                                                  dati e le proprie competenze professionali e
                                                  curricolari e nel contempo costruire un data base
                                                  interno in cui gli uffici possono attingere per trovare
                                                  una specifica competenza/risorsa.
RISULTATI ATTESI                                  Aumento della produttività e diminuzione della
                                                  spesa relativa alle consulenze esterne.
RISORSE FINANZIARIE                               Nessun costo.
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