"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
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Archivio Centrale dello Stato “Perché sono un genio!” Donne inventrici tra ‘800 e ‘900 mostra storico-documentaria Roma, settembre-ottobre 2020 a cura di Emanuela Fiorletta
L'Archivio Centrale dello Stato L'ACS conserva la documenta- è un istituto del Ministero per i zione storica degli organi cen- Beni e le Attività Culturali e per trali dello Stato, la Raccolta il Turismo, dotato di autonomia degli originali delle leggi e dei speciale. Nasce nel 1875 come decreti, tra cui uno dei tre ori- Archivio del Regno con lo scopo ginali della Costituzione della di conservare la documenta- Repubblica italiana, archivi di zione prodotta dalle ammini- enti pubblici di rilievo nazionale, strazioni centrali dello Stato archivi di personalità della poli- unitario, condividendo inizial- tica, della cultura, dell'architet- mente la sede con l'Archivio di tura e dell'arte. Attualmente il Stato di Roma. patrimonio documentario è di Nel 1953 assume l'attuale de- 160 km lineari di documenta- nominazione e ne viene dispo- zione, in continuo incremento. sto il trasferimento nella sede La biblioteca conserva circa attuale, operativa dal 1960. 200.000 unità librarie. ACS - Piazzale degli archivi, 27 - Roma Eur - acs@beniculturali.it - www.acs.beniculturali.it
Archivio Centrale dello Stato “Perché sono un genio!” Donne inventrici tra ‘800 e ‘900 a cura di Emanuela Fiorletta con la collaborazione di Raffaella Barbacini, Giuseppina Calcara, Antonio D’Antino Settevendemmie, Roberto De Rose, Mirco Modolo e studenti del Liceo Classico e Scientifico Socrate (nel quadro dei PCTO 2020) per le ricerche, Paolo Audino e Alessandro Marinelli per le riproduzioni Abbreviazioni ACS = Archivio Centrale dello Stato UIBM = Ufficio Italiano Brevetti e CNR = Consiglio Nazionale delle Marchi Ricerche DG = Direzione Generale MICA = Ministero dell’Industria, del Coll. = Collezione Commercio e dell’Artigianato Pos. = Posizione
Il 4 gennaio 2020 moriva, all’età di 92 anni, Lorenza Mazzetti (1927-2020), re- gista, scrittrice e pittrice, che negli anni ‘50 rivoluzionò il cinema inglese e fu la fondatrice del Free Cinema. Di lei, nel fondo della Direzione Cinema del Mini- stero del Turismo e dello Spettacolo si conserva il copione di un suo film del 1959, I cattivi vanno in Paradiso. “Per- ché sono un genio!” sono parole di Lo- renza Mazzetti tratte dall’omonimo do- cumentario dedicatole da Steve Della Casa e Francesco Frisari nel 2016. Di Mazzetti non si è sentito molto parlare. Da qui l’idea di assumerla a simbolo di una mostra che restituisse voce, spazio, corpo alla creatività e all’inventività delle donne, troppo facilmente dimenticata nelle narrazioni, e invece fortemente pre- sente nelle carte d’archivio, e quindi nella storia del Paese di cui quelle carte sono la sedimentazione documentaria. L’Archivio Centrale dello Stato conserva un patrimonio inestimabile, di rilevante consistenza e varietà. Oltre agli archivi storici degli organi centrali dello Stato unitario e di enti pubblici di rilievo nazio- nale, conserva gli archivi di 250 perso- nalità della politica, della cultura, dell’ar- chitettura e dell’arte. In questo insieme di 160 km lineari di carte, le testimonianze dell’attività politica, sociale, culturale, artistica, scientifica, tecnica delle donne sono innumerevoli e ancora in grandis- sima parte da esplorare e valorizzare. La mostra “Perché sono un genio!”, in- tende proporre una prima esplorazione sulle tracce documentarie della creatività femminile, soprattutto in fondi archivi- stici ancora non abbastanza studiati da questa angolazione. La ricerca si è concentrata in particolare sulle serie di Marchi, Modelli e Invenzioni dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, che conserva circa 1.850.000 fascicoli ver- sati dal Ministero dell’Industria, del Com- mercio e dell’Artigianato, e che coprono il periodo che va dal 1855 al 1986. Un fondo immenso, con strumenti di ricerca ancora parziali e non del tutto agili, ma che mostra inequivocabilmente la forte presenza delle donne sia nella storia del progresso tecnico che nell’evoluzione del made in Italy, del gusto, del costume. Le donne depositano presso l’UIBM, per la registrazione, invenzioni di ogni ge- nere. Le invenzioni spesso prendono le mosse dalle condizioni di vita e di lavoro in una società ancora fortemente pa- triarcale: lavori di casa e per la famiglia, insegnamento ed educazione, salute e cura del proprio corpo; in altri casi riguar- dano settori in cui le donne rimangono sullo sfondo, o sembrano essere as- senti: invenzioni meccaniche, elettrotec- niche, chimiche, cinematografiche, mu- sicali... Tra modelli di scarpe, di abbiglia- mento sportivo ma anche di reggiseni e assorbenti igienici, o letti per malati, o la- vatrici, o utensili per la cucina, spuntano progetti di motori, di cambi di velocità, di sistemi di proiezione cinematografica, di accendini, di vogatori da camera... Non ci sono ancora numeri da dare, è
una ricerca che muove i primi passi, l’i- famosa in Italia e, nel 1957, dell’AIDIA nizio di un viaggio attraverso parole, sto- (Associazione Italiana Donne Ingegneri e rie, suggestioni, ambientazioni, tutti pic- Architetti); coli indizi di un grande affresco dai colori - Rosina Ferragamo, stilista di calzature inaspettati. estremamente innovative e sorella del Maria Baldinelli, 1899 (invenzione n. molto più noto Salvatore Ferragamo, im- 51907): “Opinano gli igienisti che si prenditrice anch’essa della sua ditta Ro- debba sopprimere il busto nell’abbiglia- sina Ferragamo Schiavone il cui marchio mento della donna perché ostacola il viene depositato nel 1952; funzionamento degli organi contenuti nel - Anita (Anna) Ballio (1877-1962), vio- torace per sostituirvi la ventriera, utile loncellista e musicista, che nel 1931 de- per sostenere gli organi addominali, im- posita il brevetto d’invenzione “Perfe- pedendo così molti disturbi intestinali zionamenti all’estremità dell’arco spe- ed interni. Nell’attesa che questo modo cialmente quello per violoncello per ren- di vedere venga accolto universalmente, dere più sicura la presa” (invenzione n. il che non è facile perché la donna diffi- 296139) cilmente rinuncia al busto che da forme Nel fondo del Consiglio Nazionale delle Ri- graziose al corpo, io ho inventato la cerche è conservato il fascicolo personale ventriera-busto […]”. Da un’inserzione dell’astrofisica Margherita Huck (1922- sull’Annuario sanitario d’Italia del 1904 2013), direttrice dell’Osservatorio astro- risulta che Maria Baldinelli era una spe- nomico di Trieste dal 1964 al 1987, pro- cialista in cinture addominali e che aveva fessore di astronomia, che si è interes- un negozio in via Fiori Oscuri 5 a Milano, sata di fisica, spettroscopia ed evoluzione di fianco al palazzo di Brera. stellare. Francesca Ruggieri, 1954 (modello n. Accanto alle inventrici e alle scienziate, 49142): “Nelle riunioni che si protrag- il fondo della Direzione cinema del Mini- gono a lungo, è necessario vuotare di stero del Turismo e dello Spettacolo apre tempo in tempo i posacenere che ra- il sipario sul lavoro di decine di registe e pidamente si riempiono di mozziconi, sceneggiatrici molto conosciute come Li- fiammiferi ed altri piccoli rifiuti […]. Og- liana Cavani (1933-) e Lina Wertmüller getto del presente Modello è un reci- (1928-), e su altre meno note come ap- piente appositamente studiato affinché punto Lorenza Mazzetti (1927-2020). possa accogliere il contenuto dei posace- Dei loro film conserviamo copioni, piani di neri, evitando l’emissione di fumo, il cat- lavorazione, visti della censura. tivo odore, nonché la vista del contenuto Altre due figure aprono al mondo dell’il- e che possa pertanto, anche in vista della lustrazione: sua apparenza artistica, originale e deco- - Marina Battigelli (1896-1979), le cui il- rativa, essere stabilmente tenuto nei lo- lustrazioni spiccano in vari libri conservati cali di riunione […]” nel fondo dell’Ufficio Proprietà Letteraria, Maria Luisa Tarchini, 1954 (modello n. Artistica e Scientifica della PCM. Pittrice, 51696) nel descrivere il suo modello di illustratrice, acquafortista e scrittrice au- lavatrice economica a caldaia per uso todidatta, Battigelli esordi sul corriere dei casalingo: “Moltissime famiglie, piccole Piccoli, nel 1918, collaborò a una dozzina pensioni, fattorie, aziende agricole, col- di periodici e illustrò molti libri per ragazzi legi, pur potendosi permettere l’onere di e ragazze. forti spese, preferiscono, alle moderne - Bruna Moretti (1904-1989), in arte lavatrici, il vecchio sistema del bucato Brunetta, illustratrice, pittrice, giornalista con cenere e ciò per evidenti ragioni di e stilista che collabora con i più importanti economia, oppure per impossibilità di ot- periodici e quotidiani italiani ed esteri, il- tenere l’elargizione di corrente industriale lustrandone le pagine dedicate alla moda, o per istintiva diffidenza all’uso di ordigni tra cui “Lidel”, rivista femminile d’élite che azionati elettricamente. I bucati con ce- si occupava di mondanità e cultura, pub- nere però presentano l’inconveniente di blicata dal 1919 al 1935. travasi di acqua bollente causa di possi- Nel mostrare le riproduzioni delle loro bili disgrazie […]”. opere, ci ha ispirato il recente libro di Per citarne solo alcune. Poche, pochis- Paola Pallottino, Le figure per dirlo. Storia sime. Probabilmente sono migliaia. delle illustratrici italiane (Treccani, 2019). Molte delle inventrici qui presentate sono Pallottino, storica dell’arte e illustratrice delle perfette sconosciute, ma tra loro anche lei, ricostruisce brevi biografie di spunta qualche nome eccellente: 115 illustratrici dal ‘600 ad oggi. Per dirla - Maria Montessori (1870-1952), peda- con Pallottino, “come altre storie, anche gogista e scienziata, prima donna lau- quella dell’illustrazione femminile è la reata in Medicina nel 1896 dall’Univer- storia di una cancellazione”. sità di Roma, inventrice di un tipo di qua- L’Archivio Centrale dello Stato conserva derno a righe, usato anche nel suo me- quasi 50 fondi di architetti contempora- todo di insegnamento ripreso e diffuso in nei. Tra questi, quattro architette: Diam- tutto il mondo; bra De Sanctis (1919-2008), Laura Gal- - Luisa Spagnoli (1877-1935), impren- lucci (1948-2012), Giuliana Genta (1922- ditrice del cioccolato e del tessile, inven- 2005), Francesca Sartogo (1927-). Non si trice tra l’altro del Bacio Perugina da conto in questa mostra dei loro lavori… - Adele Racheli, laureata in Ingegneria ma questo è, appunto, solo un inizio. industriale meccanica nel 1920, fonda- trice insieme a Rosita Bossi di una delle Emanuela Fiorletta società per le registrazioni di brevetti più Archivio Centrale dello Stato
1 2 1. Maria Baldinelli, Ventriera-busto per donna Milano, 1899 (ACS, MICA, UIBM, Serie Invenzioni, n. 51907) “… Opinano gli igienisti che si debba sopprimere il busto nell’ab- bigliamento della donna perché ostacola il funzionamento degli organi contenuti nel torace, per sostituirvi la ventriera, utile per so- stenere gli organi addominali, im- pedendo così molti disturbi intesti- nali ed interni. Nell’attesa che que- sto modo di vedere venga accolto universalmente, il che non è facile perché la donna difficilmente ri- nuncia al busto che da forme gra- ziose al corpo, io ho inventato la ventriera-busto […]. Essa costitui- sce un busto igienico che da grazia alle forme del corpo, mentre sop- prime in gran parte la compres- sione toracica e coll’aggiunta poi della ventriera ripara ad un grave inconveniente, sollevando tutta la massa addominale compressa dalla parte inferiore del busto”. 5
3 2. Giuditta Crespi, Accessorio per la rifinitura del trucco femminile Milano, 1949 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 31618) 3. Anna Melotti, Assorbente igienico per signora del tipo non riutilizzabile e provvisto a ciascuno delle sue estremità di un adatto passante 4 od occhiello infilabile su un cinturino leggero Genova, 1950 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 34985) 4. Elena Riva, Pantaloncini per bagno e per usi balneari e sportivi in genere, a doppio cinturino interno Seregno (MI), 1950 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 35214) 6
5 5. Bank Caroline, Lit pour malades Amburgo, 1896 (ACS, MICA, UIBM, Serie Invenzioni, n. 42118) 6. Bauch Clara (1834-1917), Musette repliable et deplaçable pour chevaux Breslan, 1896 (ACS, MICA, UIBM, Serie Invenzioni, n. 43199) 6 7
7 7. Bertels Marie, Sac à fleurs et tissu imprégné avec bord estampé et cordon coulissant Berlino, 1899 (ACS, MICA, UIBM, Serie Invenzioni, n. 52780) 8 8. Barnoin Marie, Dipanatore di diametro variabile Lione, 1894 (ACS, MICA, UIBM, Serie Invenzioni, n. 37295) 8
9 9. Francesca Ruggeri, Raccoglitore di mozziconi di sigaretta, fiammiferi e simili rifiuti Roma, 1954 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 49142) “… Nelle riunioni che si protrag- gono a lungo, è necessario vuotare di tempo in tempo i posacenere che rapidamente si riempiono di mozziconi, fiammiferi ed altri pic- coli rifiuti […]. Oggetto del presente Modello è un recipiente apposita- mente studiato affinché possa ac- cogliere il contenuto dei posace- neri, evitando l’emissione di fumo, il cattivo odore, nonché la vista del contenuto e che possa pertanto, anche in vista della sua appa- renza artistica, originale e decora- tiva, essere stabilmente tenuto nei locali di riunione…” 10 10. Anita Contardi, Apparecchio per la visione cinematografica di una successione di immagini riportate su foglietti disposti a raggera su un rullo cilindrico girevole Roma, 1962 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 95184) 9
11 11. Anita (Anna) Ballio, Perfezionamenti all’estremità dell’arco specialmente quello per violoncello per rendere sicura la presa Heidelberg, 1931 (ACS, MICA, UIBM, Serie Invenzioni, n. 296139) “… È un fatto noto che dopo avere suonato a lungo specialmente il violoncello con gli archi soliti, la mano destra e particolarmente il polpaccio della mano ed il pol- lice si stancano assai e vengono presi facilmente da crampo. […] 12 Eseguendo la tecnica dell’arco denominata spiccato saltellante le dita eseguono un movimento rispetto alla bacchetta dell’arco, e ciò richiede una muscolatura della mano sciolta. Capita quindi molto spesso che le dita non tro- vino l’energia necessaria e che l’arco scivoli dalla mano…” 12. Adele Racheli, Pipa con fornello raffigurante una testa umana e con coperchio avente la forma di cappello tipo Cow boy Milano, 1954 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 53311) 10
13 13. Marie Egoroff, Casseruola a più settori scomponibili per cuocere nello stesso tempo, su di un unico fornello più vivande St. Moritz, 1932 (ACS, MICA, UIBM, Serie Invenzioni, n. 308418) 14 14. Elena Boscaglia, Apparecchio per pulire razionalmente, igienicamente e rapidamente le candele d’accensione di un motore a scoppio Roma, 1946 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 25502) 11
15 15. Hack, Margherita, Domanda di ammissione al Consiglio nazionale delle Ricerche per una borsa di studio per le discipline di fisica e matematica 1948 (ACS, CNR, Pos. 14, Borse di studio e premi, “Hack Margherita”) 16 16. Maria Carrè, “… La presente invenzione ha per Sistema di cambio di oggetto un sistema di cambio di velocità progressivo velocità progressivo sopprimente Roma, 1928 gl’ingranaggi, l’albero e gli alberi (ACS, MICA, UIBM, Serie intermedi dei cambi di velocità at- Invenzioni, n. 302523) tualmente in uso. L’apparecchio è basato sul principio seguente...” 12
18 19 19. Anna Balzerano, Calcolatrice mobile illustrata per l’insegnamento intuitivo dell’aritmetica Napoli, 1949 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 31510) 13
18. Maria Luisa Tarchini, “… Moltissime famiglie, piccole azionati elettricamente. I bucati Lavatrice economica automatica pensioni, fattorie, aziende agricole, con cenere però presentano a caldaia per uso casalingo collegi, che forse pur potendosi l’inconveniente di travasi di Pesaro, 1954 permettere l’onere di forti spese, acqua bollente causa di possibili (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, preferiscono, alle moderne disgrazie. Il trovato di cui trattasi n. 51696) lavatrici, il vecchio sistema del […] offre in loro confronto, oltre bucato con cenere e ciò per alla sorprendente economicità, la evidenti ragioni di economia, possibilità d’impiego con o senza oppure per impossibilità di corrente elettrica, utilizzando ottenere l’elargizione di corrente come fonte di calore un comune industriale o per istintiva fornello elettrico o a gas o ad diffidenza all’uso di ordigni altro combustibile…” 20 20. Agnes Bates Wellington, Processo termodinamico e apparecchio per la conversione di calore in lavoro New York, 1895 ACS, MICA, UIBM, Serie Invenzioni, n. 40239) 14
21 22 22. Maria Montessori, Marchio del Montessori in libertade method progressus Roma, 1912 (ACS, MICA, UIBM, Serie Marchi, n. 12315) 15
21. Maria Montessori, Richiesta al Ministro della Pubblica Istruzione di conferma e stabilizzazione nell’incarico di professore di Igiene ed Antropologia presso l’Istituto superiore femminile di Magistero Roma, 1902 (MPI, Direzione generale Istruzione superiore, Fascicoli dei professori ordinari, II versamento, I serie, b. 101, “Montessori Maria”) “… adatta ad insegnare con deco- rosa libertà a delle signorine ma- terie come quelle che possono dar guida alla vita igienica di una donna e di una madre di famiglia, o quelle che elargiscono cogni- zioni sulla costituzione fisica del corpo umano e delle sue funzioni od anomalie…” 23 23. Maria Montessori, Foglio da scrittura per uso scolastico Roma, 1931 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 8046) 16
24 24. Luisa Spagnoli, Marchi della Ditta Angora Luisa Spagnoli 1951-1953 (ACS, MICA, UIBM, Serie Marchi, nn. 106160, 106161, 110426, 103634) 17
25 25. Luisa Spagnoli, Marchio del Bacio Perugina 1923 (ACS, MICA, UIBM, Serie Marchi, n. 26022) Perugia, 1922. In azienda Luisa Spagnoli si accorge che a fine giornata gli scarti di cioccolato e di granella di nocciole venivano buttati. Inventa così un cioccola- tino col cuore di gianduia e gra- nella di nocciole, dalla forma si- mile alla nocca di una mano, detto inizialmente “Cazzotto”, poi rinominato “Bacio”. 18
26 26. Rosina Ferragamo, Calzatura con tomaia di rascello Firenze, 1950 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 34672) 27. Rosina Ferragamo, Scarpa elastica Firenze, 1947 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 27816) 28. Rosina Ferragamo, Scarpa avente la tomaia dotata di cinque spazi a forma di dita Firenze, 1954 28 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 53069) 29. Rosina Ferragamo, Scarpa trasparente Firenze, 1948 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 29381) 30. Rosina Ferragamo, Scarpa con tomaia di camoscio con fiori ricamati a mano e a forma di cinque dita di pelle color carne Firenze, 1954 (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli, n. 53070) 31. Rosina Ferragamo, Marchio della ditta di calzature Rosina Ferragamo Schiavone Firenze, 1953 (ACS, MICA, UIBM, Serie Marchi, n. 111961) 32. Rosina Ferragamo, Marchio per calzature elastiche Firenze, 1947 (ACS, MICA, UIBM, Serie Marchi, n. 82940) 19
27 29 30 32 31 20
33 33. Marina Battigelli Illustrazioni pubblicate in: Luigi Orsini, I capricci di Doretta, SEI, Torino 1934 Camilla Del Soldato, Come Neri diventa Ranieri R. Bemporad & F., Firenze 1936 (ACS, PCM, Ufficio Proprietà Letteraria, Artistica e Scientifica) 21
34 34. Brunetta Illustrazioni pubblicate su “Lidel”, a. 14, n. 11, novembre 1932 (ACS, Coll. Mancini, PER. 8) 22
35 35. Lina Wertmüller, Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici (titolo lungo, il più lungo della storia del cinema: Un fatto di sangue nel comune di Siculiana fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici. Amore-Morte- Shimmy. Lugano belle. Tarantelle. Tarallucci e vino) 1978 (ACS, Ministero del Turismo e dello Spettacolo, DG Cinema, CF 7734) 36 36. Teresa Carranza Torres, Apparato di proiezione cinematografica, Flix (Spagna), 1930 (ACS, MICA, UIBM, Serie Invenzioni, n. 296053) 23
37 37. Liliana Cavani, I Cannibali 1970 (ACS, Ministero del Turismo e dello Spettacolo, DG Cinema, CF 5736) 38. Lorenza Mazzetti, 38 I cattivi vanno in Paradiso 1959 (ACS, Ministero del Turismo e dello Spettacolo, DG Cinema, CF 2784) 24
Le protagoniste (1977), sulla vita di Nietzsche; La pelle (1981, dall’omonimo romanzo di Malaparte); Oltre la porta (1982); Interno berlinese (1985); France- sco (1989); Dove siete? Io sono qui Baldinelli, Maria. Specialista in (1993); Ripley’s game (2002). Tra cinture addominali, all’inizio del i suoi film televisivi: De Gasperi, ‘900 aveva un negozio a Milano, l’uomo della speranza (2005), Ein- in via Fiori Oscuri 5, dove vendeva stein (2008) e Troppo amore (2012) anche calze elastiche, cinti erniari sulla violenza contro le donne. Ha per donna e articoli d’ortopedia e diretto inoltre alcune opere liriche d’igiene (dall’Annuario sanitario d’I- e teatrali. Nel 2012 riceve il David talia, 1904). di Donatello alla carriera e nel 2018 il Premio Bresson nell’ambito della 75° Mostra del cinema di Venezia. Ballio, Anna (Anita) (Mannheim, 1877 – Heidelberg, 1962). Violon- cellista, musicista e insegnante di Ferragamo, Rosina (Avellino, musica, figlia della compositrice 1905–?). Stilista di calzature e Hilda Ballio, studiò al Conserva- imprenditrice, il marchio della sua torio di Colonia dal 1894 al 1899 ditta Rosina Ferragamo Schiavone e poi si stabilì a Heidelberg con la viene depositato nel 1952. Sorella famiglia. Il “Neue MusikZeitung”, del molto più noto Salvatore. rivista di musica classica, le dedicò un articolo nel 1900 in cui riferisce della sua passione per il violoncello Hack, Margherita (Firenze, 1922 e dei concerti realizzati con il trio – Trieste, 2013). Astronoma, diret- musicale composto con le sue due trice dell’Osservatorio astronomico sorelle. di Trieste (1964-87), professore di astronomia dal 1964 al 1997, si è interessata particolarmente di Battigelli, Marina (Cairo, Egitto, fisica, spettroscopia ed evoluzione 1896 – Firenze, 1979). Pittrice, il- stellare. Impegnata nel campo lustratrice, acquafortista e scrittrice della divulgazione scientifica, ha autodidatta, espose le sue incisioni ricevuto numerosi riconoscimenti, dal 1915, partecipando alle Biennali tra i quali il Premio Linceo dell’Ac- dal 1936 e alle principali mostre cademia dei Lincei (1980) e il Pre- del settore. Esordì sul “Corriere dei mio della Cultura della Presidenza Piccoli” nel 1918, collaborò a una del Consiglio dei Ministri (1987). dozzina di periodici e illustrò mol- tissimi libri per ragazzi e ragazze. Mazzetti, Lorenza (Roma, 1927 – 2020). Regista, pittrice e scrit- Cavani, Liliana (Carpi, 1933). Regi- trice. Nipote di Einstein, vive l’in- sta. Laureata in Lettere antiche a fanzia in Toscana dove nel 1944 Bologna, frequenta il Corso Speri- è superstite della strage nazista mentale di Cinematografia a Roma di Focardo di Rignano sull’Arno e arriva alla RAI nel 1965 vincendo (Firenze) in cui rimasero uccise la un concorso per dirigenti, incarico zia paterna e le due cugine. Lo zio a cui rinuncia per darsi alla regia. Robert Einstein, cugino di Albert, Esordisce con il film Francesco d’As- si suiciderà l’anno dopo. Fu un sisi (1966), seguito da Galileo (1968) eccidio rimasto senza responsabili. sul rapporto tra religione e potere, e Lorenza Mazzetti ne scriverà nel nel 1970 da I cannibali che, ispirato romanzo autobiografico Il cielo cade all’Antigone di Sofocle, racconta la (Garzanti 1961, Sellerio 1992) che lotta di una ragazza contro I’au- vinse il Premio Viareggio nel 1962 torità che impedisce di seppellire i e fu portato sullo schermo dai fra- corpi dei ribelli uccisi dalla polizia, telli Frazzi nel 2000. Trasferitasi a perché servano da monito per i Londra dopo la maturità classica, cittadini. “I cannibali” - dichiara la fonda il Free Cinema Movement regista - “sono i giovani che rifiutano con Lindsay Anderson, Karel Reisz, la civiltà se essa deve essere quella Tony Richardson, e realizza i film del regime vigente”. II film pone con K (1953) e Together (1956), consi- forza il conflitto tra pietà e legge, derato miglior film d’avanguardia ed è radicato nel contesto storico a Cannes di quell’anno. Tornata in di quegli anni, richiamando il tema Italia, ha ideato e diretto il Pup- della “umanizzazione” del potere. Il pet Theatre di Roma e collaborato successo di pubblico e critica arriva con “Vie Nuove”. Autrice di molti con Il portiere di notte (1974). Ha poi libri, tra i quali Uccidi il padre e la diretto: Al di là del bene e del male madre (1969), Con rabbia (1963), 25
Diario londinese (2014). Tra gli altri suoi film, I cattivi vanno in Paradiso Sargentini, Luisa (Perugia, 1877 (1959). Steve Della Casa e Fran- – Parigi, 1935). Imprenditrice del cesco Frisari hanno realizzato su cioccolato e del tessile, ha dato vita di lei il documentario Perché sono a due grandi aziende, La Perugina e un genio! presentato a Venezia nel la Luisa Spagnoli, che hanno svolto 2016. un ruolo primario nell’industrializza- zione dell’Umbria e dell’Italia tutta. A 21 anni sposa Annibale Spagnoli, Montessori, Maria (Chiaravalle, 1870 con il quale rileva una drogheria nel – Noordwijk, Olanda, 1952), peda- centro di Perugia. Nel 1907, anche gogista, medico, scienziata. Fu la in società con Francesco Buitoni, prima donna laureata in Medicina nel apre una piccola azienda dolciaria, 1896 dall’Università di Roma. Libera la Perugina, dove nel 1922 inventa il docente di Antropologia pedagogica famoso “Bacio”. nell’Università di Roma, elaborò i suoi All’inizio degli anni ’20 inizia una principi per l’educazione dei bam- nuova impresa, l’allevamento dei bini, applicati nel 1906 a Roma nelle conigli d’Angora. Con la tecnica case popolari del quartiere di San della pettinatura ne ricava una lana Lorenzo. Nel 1909 pubblicò il Metodo d’angora per i filati, quando questa della pedagogia scientifica applicata fibra era ancora sconosciuta in Italia. all’educazione infantile nelle case dei Intorno al 1928 inizia l’attività nel bambini e nel 1912 l’Autoeducazione settore tessile realizzando prodotti nelle scuole elementari. Il metodo si di elevata qualità che riscossero diffuse rapidamente in Italia e nel subito un grande successo sia in mondo, e ad oggi si contano circa Italia che all’estero. Non riuscirà a 60.000 scuole montessoriane in tutti vedere il vero decollo dell’azienda i continenti. Dal 1931 si tengono an- che avverrà alla fine degli anni ’30, nualmente congressi internazionali sotto la guida dei figli, Mario prima di studi montessoriani. e Annibale poi. Oggi la rete com- merciale dei negozi Luisa Spagnoli è presente in tutto il mondo. Moretti, Bruna, in arte Brunetta (Ivrea, 1904 – Milano, 1989). Il- lustratrice, pittrice, giornalista e Wertmüller, Lina (Roma, 1928). stilista. A metà degli anni ‘20 arriva Regista. A 17 anni si iscrive all’Ac- a Milano, incontra Filiberto Mateldi, cademia Teatrale diretta da Pietro il pittore e illustratore romano che Sharoff e per alcuni anni collabora diventerà suo marito, e comincia con celebri registi teatrali. Lavora a lavorare per una fiorente edito- per la radio e per la televisione ed è ria femminile e per il mondo della aiuto regista di Federico Fellini in La moda. Dagli anni Venti agli anni dolce vita (1960) e 8½ (1963). Il suo Ottanta collabora con i più impor- esordio come regista avviene nel tanti periodici e quotidiani italiani 1963 con I basilischi (Vela d’argento ed esteri, illustrandone le pagine al Locarno Festival). Nella seconda dedicate alla moda. Tra questi, metà degli anni sessanta inizia “Lidel”, rivista femminile d’élite che la sua collaborazione con l’attore si occupava di mondanità e cultura, Giancarlo Giannini, che è presente “Bellezza. Mensile dell’alta moda e nei suoi grandi successi Mimì me- di vita italiana” e le riviste newyor- tallurgico ferito nell’onore (1972), kesi “Vogue” ed “Harper’s Bazaar”. (1973), Film d’amore e d’anarchia. Ov- Nel 1962 il londinese “Sunday Mir- vero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori ror” la inserisce tra le Eighteen of the nella nota casa di tolleranza…” (1974), world’s most powerful women. Ha Pasqualino Settebellezze (1976), La ottenuto premi ed esposto a New fine del mondo nel nostro solito letto York, Tokyo, Canberra. in una notte piena di pioggia (1978) e Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano Racheli, Adele. Originaria di Pia- moventi politici (1978). È autrice cenza, in seguito al trasferimento di molti altri film, serie televisive, della famiglia a Milano si iscrive sceneggiature e regie teatrali. Nel al Politecnico laureandosi in Inge- 2010 riceve il David di Donatello alla gneria industriale meccanica nel carriera e nel 2019 l’Oscar onora- 1920. Nel 1930, l’esperienza ac- rio. Al momento della premiazione quisita la portò ad aprire a Milano ha esordito: “Perché lo chiamiamo l’Ufficio brevetti Racheli & Bossi, in Oscar? Non vogliamo cambiare nome società con la collega Rosita Bossi. con quello di una donna? Chiamia- Nel 1957 è tra le socie fondatrici molo, che so, Anna”. dell’AIDIA (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti). 26
quaderni dell’ACS 17 ACS - Piazzale degli archivi, 27 - Roma Eur - acs@beniculturali.it - www.acs.beniculturali.it
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