"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900

Pagina creata da Claudia Rocchi
 
CONTINUA A LEGGERE
"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
Archivio Centrale
dello Stato

“Perché sono
 un genio!”
 Donne inventrici tra ‘800 e ‘900

 mostra storico-documentaria
 Roma, settembre-ottobre 2020

 a cura di
 Emanuela Fiorletta
"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
L'Archivio Centrale dello Stato         L'ACS conserva la documenta-
è un istituto del Ministero per i       zione storica degli organi cen-
Beni e le Attività Culturali e per      trali dello Stato, la Raccolta
il Turismo, dotato di autonomia         degli originali delle leggi e dei
speciale. Nasce nel 1875 come           decreti, tra cui uno dei tre ori-
Archivio del Regno con lo scopo         ginali della Costituzione della
di conservare la documenta-             Repubblica italiana, archivi di
zione prodotta dalle ammini-            enti pubblici di rilievo nazionale,
strazioni centrali dello Stato          archivi di personalità della poli-
unitario, condividendo inizial-         tica, della cultura, dell'architet-
mente la sede con l'Archivio di         tura e dell'arte. Attualmente il
Stato di Roma.                          patrimonio documentario è di
Nel 1953 assume l'attuale de-           160 km lineari di documenta-
nominazione e ne viene dispo-           zione, in continuo incremento.
sto il trasferimento nella sede         La biblioteca conserva circa
attuale, operativa dal 1960.            200.000 unità librarie.

               ACS - Piazzale degli archivi, 27 - Roma Eur - acs@beniculturali.it - www.acs.beniculturali.it
"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
Archivio Centrale
 dello Stato

“Perché sono un genio!”
 Donne inventrici tra ‘800 e ‘900
 a cura di Emanuela Fiorletta

 con la collaborazione di
 Raffaella Barbacini, Giuseppina Calcara,
 Antonio D’Antino Settevendemmie, Roberto De Rose,
 Mirco Modolo e studenti del Liceo Classico e Scientifico
 Socrate (nel quadro dei PCTO 2020) per le ricerche,
 Paolo Audino e Alessandro Marinelli per le riproduzioni

 Abbreviazioni

 ACS = Archivio Centrale dello Stato    UIBM = Ufficio Italiano Brevetti e
 CNR = Consiglio Nazionale delle        Marchi
 Ricerche                               DG = Direzione Generale
 MICA = Ministero dell’Industria, del   Coll. = Collezione
 Commercio e dell’Artigianato           Pos. = Posizione
"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
Il 4 gennaio 2020 moriva, all’età di 92
anni, Lorenza Mazzetti (1927-2020), re-
gista, scrittrice e pittrice, che negli anni
‘50 rivoluzionò il cinema inglese e fu la
fondatrice del Free Cinema. Di lei, nel
fondo della Direzione Cinema del Mini-
stero del Turismo e dello Spettacolo si
conserva il copione di un suo film del
1959, I cattivi vanno in Paradiso. “Per-
ché sono un genio!” sono parole di Lo-
renza Mazzetti tratte dall’omonimo do-
cumentario dedicatole da Steve Della
Casa e Francesco Frisari nel 2016. Di
Mazzetti non si è sentito molto parlare.
Da qui l’idea di assumerla a simbolo di
una mostra che restituisse voce, spazio,
corpo alla creatività e all’inventività delle
donne, troppo facilmente dimenticata
nelle narrazioni, e invece fortemente pre-
sente nelle carte d’archivio, e quindi nella
storia del Paese di cui quelle carte sono
la sedimentazione documentaria.
L’Archivio Centrale dello Stato conserva
un patrimonio inestimabile, di rilevante
consistenza e varietà. Oltre agli archivi
storici degli organi centrali dello Stato
unitario e di enti pubblici di rilievo nazio-
nale, conserva gli archivi di 250 perso-
nalità della politica, della cultura, dell’ar-
chitettura e dell’arte. In questo insieme di
160 km lineari di carte, le testimonianze
dell’attività politica, sociale, culturale,
artistica, scientifica, tecnica delle donne
sono innumerevoli e ancora in grandis-
sima parte da esplorare e valorizzare.
La mostra “Perché sono un genio!”, in-
tende proporre una prima esplorazione
sulle tracce documentarie della creatività
femminile, soprattutto in fondi archivi-
stici ancora non abbastanza studiati da
questa angolazione.
La ricerca si è concentrata in particolare
sulle serie di Marchi, Modelli e Invenzioni
dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, che
conserva circa 1.850.000 fascicoli ver-
sati dal Ministero dell’Industria, del Com-
mercio e dell’Artigianato, e che coprono
il periodo che va dal 1855 al 1986. Un
fondo immenso, con strumenti di ricerca
ancora parziali e non del tutto agili, ma
che mostra inequivocabilmente la forte
presenza delle donne sia nella storia del
progresso tecnico che nell’evoluzione del
made in Italy, del gusto, del costume.
Le donne depositano presso l’UIBM, per
la registrazione, invenzioni di ogni ge-
nere. Le invenzioni spesso prendono le
mosse dalle condizioni di vita e di lavoro
in una società ancora fortemente pa-
triarcale: lavori di casa e per la famiglia,
insegnamento ed educazione, salute e
cura del proprio corpo; in altri casi riguar-
dano settori in cui le donne rimangono
sullo sfondo, o sembrano essere as-
senti: invenzioni meccaniche, elettrotec-
niche, chimiche, cinematografiche, mu-
sicali... Tra modelli di scarpe, di abbiglia-
mento sportivo ma anche di reggiseni e
assorbenti igienici, o letti per malati, o la-
vatrici, o utensili per la cucina, spuntano
progetti di motori, di cambi di velocità, di
sistemi di proiezione cinematografica, di
accendini, di vogatori da camera...
Non ci sono ancora numeri da dare, è
"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
una ricerca che muove i primi passi, l’i-      famosa in Italia e, nel 1957, dell’AIDIA
nizio di un viaggio attraverso parole, sto-     (Associazione Italiana Donne Ingegneri e
rie, suggestioni, ambientazioni, tutti pic-     Architetti);
coli indizi di un grande affresco dai colori    - Rosina Ferragamo, stilista di calzature
inaspettati.                                    estremamente innovative e sorella del
Maria Baldinelli, 1899 (invenzione n.           molto più noto Salvatore Ferragamo, im-
51907): “Opinano gli igienisti che si           prenditrice anch’essa della sua ditta Ro-
debba sopprimere il busto nell’abbiglia-        sina Ferragamo Schiavone il cui marchio
mento della donna perché ostacola il            viene depositato nel 1952;
funzionamento degli organi contenuti nel        - Anita (Anna) Ballio (1877-1962), vio-
torace per sostituirvi la ventriera, utile      loncellista e musicista, che nel 1931 de-
per sostenere gli organi addominali, im-        posita il brevetto d’invenzione “Perfe-
pedendo così molti disturbi intestinali         zionamenti all’estremità dell’arco spe-
ed interni. Nell’attesa che questo modo         cialmente quello per violoncello per ren-
di vedere venga accolto universalmente,         dere più sicura la presa” (invenzione n.
il che non è facile perché la donna diffi-      296139)
cilmente rinuncia al busto che da forme         Nel fondo del Consiglio Nazionale delle Ri-
graziose al corpo, io ho inventato la           cerche è conservato il fascicolo personale
ventriera-busto […]”. Da un’inserzione          dell’astrofisica Margherita Huck (1922-
sull’Annuario sanitario d’Italia del 1904       2013), direttrice dell’Osservatorio astro-
risulta che Maria Baldinelli era una spe-       nomico di Trieste dal 1964 al 1987, pro-
cialista in cinture addominali e che aveva      fessore di astronomia, che si è interes-
un negozio in via Fiori Oscuri 5 a Milano,      sata di fisica, spettroscopia ed evoluzione
di fianco al palazzo di Brera.                  stellare.
Francesca Ruggieri, 1954 (modello n.            Accanto alle inventrici e alle scienziate,
49142): “Nelle riunioni che si protrag-         il fondo della Direzione cinema del Mini-
gono a lungo, è necessario vuotare di           stero del Turismo e dello Spettacolo apre
tempo in tempo i posacenere che ra-             il sipario sul lavoro di decine di registe e
pidamente si riempiono di mozziconi,            sceneggiatrici molto conosciute come Li-
fiammiferi ed altri piccoli rifiuti […]. Og-    liana Cavani (1933-) e Lina Wertmüller
getto del presente Modello è un reci-           (1928-), e su altre meno note come ap-
piente appositamente studiato affinché          punto Lorenza Mazzetti (1927-2020).
possa accogliere il contenuto dei posace-       Dei loro film conserviamo copioni, piani di
neri, evitando l’emissione di fumo, il cat-     lavorazione, visti della censura.
tivo odore, nonché la vista del contenuto       Altre due figure aprono al mondo dell’il-
e che possa pertanto, anche in vista della      lustrazione:
sua apparenza artistica, originale e deco-      - Marina Battigelli (1896-1979), le cui il-
rativa, essere stabilmente tenuto nei lo-       lustrazioni spiccano in vari libri conservati
cali di riunione […]”                           nel fondo dell’Ufficio Proprietà Letteraria,
Maria Luisa Tarchini, 1954 (modello n.          Artistica e Scientifica della PCM. Pittrice,
51696) nel descrivere il suo modello di         illustratrice, acquafortista e scrittrice au-
lavatrice economica a caldaia per uso           todidatta, Battigelli esordi sul corriere dei
casalingo: “Moltissime famiglie, piccole        Piccoli, nel 1918, collaborò a una dozzina
pensioni, fattorie, aziende agricole, col-      di periodici e illustrò molti libri per ragazzi
legi, pur potendosi permettere l’onere di       e ragazze.
forti spese, preferiscono, alle moderne         - Bruna Moretti (1904-1989), in arte
lavatrici, il vecchio sistema del bucato        Brunetta, illustratrice, pittrice, giornalista
con cenere e ciò per evidenti ragioni di        e stilista che collabora con i più importanti
economia, oppure per impossibilità di ot-       periodici e quotidiani italiani ed esteri, il-
tenere l’elargizione di corrente industriale    lustrandone le pagine dedicate alla moda,
o per istintiva diffidenza all’uso di ordigni   tra cui “Lidel”, rivista femminile d’élite che
azionati elettricamente. I bucati con ce-       si occupava di mondanità e cultura, pub-
nere però presentano l’inconveniente di         blicata dal 1919 al 1935.
travasi di acqua bollente causa di possi-       Nel mostrare le riproduzioni delle loro
bili disgrazie […]”.                            opere, ci ha ispirato il recente libro di
Per citarne solo alcune. Poche, pochis-         Paola Pallottino, Le figure per dirlo. Storia
sime. Probabilmente sono migliaia.              delle illustratrici italiane (Treccani, 2019).
Molte delle inventrici qui presentate sono      Pallottino, storica dell’arte e illustratrice
delle perfette sconosciute, ma tra loro         anche lei, ricostruisce brevi biografie di
spunta qualche nome eccellente:                 115 illustratrici dal ‘600 ad oggi. Per dirla
- Maria Montessori (1870-1952), peda-           con Pallottino, “come altre storie, anche
gogista e scienziata, prima donna lau-          quella dell’illustrazione femminile è la
reata in Medicina nel 1896 dall’Univer-         storia di una cancellazione”.
sità di Roma, inventrice di un tipo di qua-     L’Archivio Centrale dello Stato conserva
derno a righe, usato anche nel suo me-          quasi 50 fondi di architetti contempora-
todo di insegnamento ripreso e diffuso in       nei. Tra questi, quattro architette: Diam-
tutto il mondo;                                 bra De Sanctis (1919-2008), Laura Gal-
- Luisa Spagnoli (1877-1935), impren-           lucci (1948-2012), Giuliana Genta (1922-
ditrice del cioccolato e del tessile, inven-    2005), Francesca Sartogo (1927-). Non si
trice tra l’altro del Bacio Perugina            da conto in questa mostra dei loro lavori…
- Adele Racheli, laureata in Ingegneria         ma questo è, appunto, solo un inizio.
industriale meccanica nel 1920, fonda-
trice insieme a Rosita Bossi di una delle                                Emanuela Fiorletta
società per le registrazioni di brevetti più                   Archivio Centrale dello Stato
"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
1

                                          2
1. Maria Baldinelli,
Ventriera-busto per donna
Milano, 1899
(ACS, MICA, UIBM, Serie
Invenzioni, n. 51907)

“… Opinano gli igienisti che si
debba sopprimere il busto nell’ab-
bigliamento della donna perché
ostacola il funzionamento degli
organi contenuti nel torace, per
sostituirvi la ventriera, utile per so-
stenere gli organi addominali, im-
pedendo così molti disturbi intesti-
nali ed interni. Nell’attesa che que-
sto modo di vedere venga accolto
universalmente, il che non è facile
perché la donna difficilmente ri-
nuncia al busto che da forme gra-
ziose al corpo, io ho inventato la
ventriera-busto […]. Essa costitui-
sce un busto igienico che da grazia
alle forme del corpo, mentre sop-
prime in gran parte la compres-
sione toracica e coll’aggiunta poi
della ventriera ripara ad un grave
inconveniente, sollevando tutta
la massa addominale compressa
dalla parte inferiore del busto”.

 5
"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
3

2. Giuditta Crespi,
Accessorio per la rifinitura del
trucco femminile
Milano, 1949
(ACS, MICA, UIBM,
Serie Modelli, n. 31618)

3. Anna Melotti,
Assorbente igienico per signora
del tipo non riutilizzabile e
provvisto a ciascuno delle sue
estremità di un adatto passante        4
od occhiello infilabile su un
cinturino leggero
Genova, 1950
(ACS, MICA, UIBM,
Serie Modelli, n. 34985)

4. Elena Riva,
Pantaloncini per bagno e per usi
balneari e sportivi in genere,
a doppio cinturino interno
Seregno (MI), 1950
(ACS, MICA, UIBM,
Serie Modelli, n. 35214)

                                       6
"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
5

5. Bank Caroline,
Lit pour malades
Amburgo, 1896
(ACS, MICA, UIBM, Serie
Invenzioni, n. 42118)

6. Bauch Clara (1834-1917),
Musette repliable et
deplaçable pour chevaux
Breslan, 1896
(ACS, MICA, UIBM, Serie
Invenzioni, n. 43199)

     6

 7
"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
7

7. Bertels Marie,
Sac à fleurs et tissu imprégné
avec bord estampé et cordon
coulissant
Berlino, 1899
(ACS, MICA, UIBM, Serie
Invenzioni, n. 52780)

                                   8

8. Barnoin Marie,
Dipanatore di diametro variabile
Lione, 1894
(ACS, MICA, UIBM, Serie
Invenzioni, n. 37295)

                                       8
"Perché sono un genio!" - Archivio Centrale dello Stato Donne inventrici tra '800 e '900
9

9. Francesca Ruggeri,
Raccoglitore di mozziconi di
sigaretta, fiammiferi e simili rifiuti
Roma, 1954
(ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
n. 49142)

“… Nelle riunioni che si protrag-
gono a lungo, è necessario vuotare
di tempo in tempo i posacenere
che rapidamente si riempiono di
mozziconi, fiammiferi ed altri pic-
coli rifiuti […]. Oggetto del presente
Modello è un recipiente apposita-
mente studiato affinché possa ac-
cogliere il contenuto dei posace-
neri, evitando l’emissione di fumo,
il cattivo odore, nonché la vista del
contenuto e che possa pertanto,
anche in vista della sua appa-
renza artistica, originale e decora-
tiva, essere stabilmente tenuto nei
locali di riunione…”

                                         10

10. Anita Contardi,
Apparecchio per la visione
cinematografica di una
successione di immagini riportate
su foglietti disposti a raggera su
un rullo cilindrico girevole
Roma, 1962
(ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
n. 95184)

 9
11

          11. Anita (Anna) Ballio,
          Perfezionamenti all’estremità
          dell’arco specialmente quello
          per violoncello per rendere
          sicura la presa
          Heidelberg, 1931
          (ACS, MICA, UIBM, Serie
          Invenzioni, n. 296139)

          “… È un fatto noto che dopo avere
          suonato a lungo specialmente il
          violoncello con gli archi soliti, la
          mano destra e particolarmente
          il polpaccio della mano ed il pol-
          lice si stancano assai e vengono
          presi facilmente da crampo. […]
     12
          Eseguendo la tecnica dell’arco
          denominata spiccato saltellante
          le dita eseguono un movimento
          rispetto alla bacchetta dell’arco,
          e ciò richiede una muscolatura
          della mano sciolta. Capita quindi
          molto spesso che le dita non tro-
          vino l’energia necessaria e che
          l’arco scivoli dalla mano…”

          12. Adele Racheli,
          Pipa con fornello raffigurante
          una testa umana e con
          coperchio avente la forma di
          cappello tipo Cow boy
          Milano, 1954
          (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
          n. 53311)

                                           10
13

13. Marie Egoroff,
Casseruola a più settori
scomponibili per cuocere nello
stesso tempo, su di un unico
fornello più vivande
St. Moritz, 1932
(ACS, MICA, UIBM, Serie
Invenzioni, n. 308418)

                                    14

14. Elena Boscaglia,
Apparecchio per pulire
razionalmente, igienicamente
e rapidamente le candele
d’accensione di un
motore a scoppio
Roma, 1946
(ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
n. 25502)

11
15

                                                                 15. Hack, Margherita,
                                                                 Domanda di ammissione
                                                                 al Consiglio nazionale delle
                                                                 Ricerche per una borsa di
                                                                 studio per le discipline
                                                                 di fisica e matematica
                                                                 1948
                                                                 (ACS, CNR, Pos. 14, Borse di
                                                                 studio e premi, “Hack Margherita”)

    16

16. Maria Carrè,          “… La presente invenzione ha per
Sistema di cambio di      oggetto un sistema di cambio di
velocità progressivo      velocità progressivo sopprimente
Roma, 1928                gl’ingranaggi, l’albero e gli alberi
(ACS, MICA, UIBM, Serie   intermedi dei cambi di velocità at-
Invenzioni, n. 302523)    tualmente in uso. L’apparecchio
                          è basato sul principio seguente...”
                                                                                                12
18

     19

          19. Anna Balzerano,
          Calcolatrice mobile illustrata
          per l’insegnamento intuitivo
          dell’aritmetica
          Napoli, 1949
          (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
          n. 31510)

13
18. Maria Luisa Tarchini,            “… Moltissime famiglie, piccole         azionati elettricamente. I bucati
Lavatrice economica automatica       pensioni, fattorie, aziende agricole,   con cenere però presentano
a caldaia per uso casalingo          collegi, che forse pur potendosi        l’inconveniente di travasi di
Pesaro, 1954                         permettere l’onere di forti spese,      acqua bollente causa di possibili
(ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,     preferiscono, alle moderne              disgrazie. Il trovato di cui trattasi
n. 51696)                            lavatrici, il vecchio sistema del       […] offre in loro confronto, oltre
                                     bucato con cenere e ciò per             alla sorprendente economicità, la
                                     evidenti ragioni di economia,           possibilità d’impiego con o senza
                                     oppure per impossibilità di             corrente elettrica, utilizzando
                                     ottenere l’elargizione di corrente      come fonte di calore un comune
                                     industriale o per istintiva             fornello elettrico o a gas o ad
                                     diffidenza all’uso di ordigni           altro combustibile…”

                                                                       20

20. Agnes Bates Wellington,
Processo termodinamico e
apparecchio per la conversione
di calore in lavoro
New York, 1895
ACS, MICA, UIBM, Serie Invenzioni,
n. 40239)

                                                                                                               14
21

                   22

          22. Maria Montessori,
          Marchio del Montessori in
          libertade method progressus
          Roma, 1912
          (ACS, MICA, UIBM, Serie Marchi,
          n. 12315)

15
21. Maria Montessori,
                                        Richiesta al Ministro della
                                        Pubblica Istruzione di
                                        conferma e stabilizzazione
                                        nell’incarico di professore di
                                        Igiene ed Antropologia presso
                                        l’Istituto superiore femminile
                                        di Magistero
                                        Roma, 1902
                                        (MPI, Direzione generale
                                        Istruzione superiore, Fascicoli dei
                                        professori ordinari, II versamento,
                                        I serie, b. 101, “Montessori
                                        Maria”)

                                        “… adatta ad insegnare con deco-
                                        rosa libertà a delle signorine ma-
                                        terie come quelle che possono
                                        dar guida alla vita igienica di una
                                        donna e di una madre di famiglia,
                                        o quelle che elargiscono cogni-
                                        zioni sulla costituzione fisica del
                                        corpo umano e delle sue funzioni
                                        od anomalie…”

                                   23

23. Maria Montessori,
Foglio da scrittura per uso
scolastico
Roma, 1931
(ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
n. 8046)

                                                                         16
24

24. Luisa Spagnoli,
Marchi della Ditta Angora
Luisa Spagnoli
1951-1953
(ACS, MICA, UIBM, Serie Marchi,
nn. 106160, 106161, 110426,
103634)

17
25

     25. Luisa Spagnoli,
     Marchio del Bacio Perugina
     1923
     (ACS, MICA, UIBM, Serie Marchi,
     n. 26022)

     Perugia, 1922. In azienda Luisa
     Spagnoli si accorge che a fine
     giornata gli scarti di cioccolato e
     di granella di nocciole venivano
     buttati. Inventa così un cioccola-
     tino col cuore di gianduia e gra-
     nella di nocciole, dalla forma si-
     mile alla nocca di una mano,
     detto inizialmente “Cazzotto”,
     poi rinominato “Bacio”.

                                       18
26

      26. Rosina Ferragamo,
      Calzatura con tomaia di rascello
      Firenze, 1950
      (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
      n. 34672)

      27. Rosina Ferragamo,
      Scarpa elastica
      Firenze, 1947
      (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
      n. 27816)

      28. Rosina Ferragamo,
      Scarpa avente la tomaia dotata
      di cinque spazi a forma di dita
      Firenze, 1954
28    (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
      n. 53069)

      29. Rosina Ferragamo,
      Scarpa trasparente
      Firenze, 1948
      (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
      n. 29381)

      30. Rosina Ferragamo,
      Scarpa con tomaia di camoscio
      con fiori ricamati a mano e
      a forma di cinque dita di pelle
      color carne
      Firenze, 1954
      (ACS, MICA, UIBM, Serie Modelli,
      n. 53070)

      31. Rosina Ferragamo,
      Marchio della ditta di calzature
      Rosina Ferragamo Schiavone
      Firenze, 1953
      (ACS, MICA, UIBM, Serie Marchi, n.
      111961)

      32. Rosina Ferragamo,
      Marchio per calzature elastiche
      Firenze, 1947
      (ACS, MICA, UIBM, Serie Marchi,
      n. 82940)

 19
27

          29

                    30

               32

     31

                    20
33

33. Marina Battigelli
Illustrazioni pubblicate in:

Luigi Orsini, I capricci di
Doretta, SEI, Torino 1934

Camilla Del Soldato,
Come Neri diventa Ranieri
R. Bemporad & F., Firenze 1936

(ACS, PCM, Ufficio Proprietà
Letteraria, Artistica e Scientifica)

21
34

34. Brunetta
Illustrazioni pubblicate su
“Lidel”, a. 14, n. 11,
novembre 1932
(ACS, Coll. Mancini, PER. 8)

                                    22
35

35. Lina Wertmüller,
Fatto di sangue fra due uomini
per causa di una vedova.
Si sospettano moventi politici
(titolo lungo, il più lungo della
storia del cinema: Un fatto di
sangue nel comune di Siculiana
fra due uomini per causa di
una vedova. Si sospettano
moventi politici. Amore-Morte-
Shimmy. Lugano belle. Tarantelle.
Tarallucci e vino)
1978
(ACS, Ministero del Turismo e dello
Spettacolo, DG Cinema, CF 7734)

                                      36

36. Teresa Carranza Torres,
Apparato di proiezione
cinematografica,
Flix (Spagna), 1930
(ACS, MICA, UIBM, Serie
Invenzioni, n. 296053)

23
37

37. Liliana Cavani,
I Cannibali
1970
(ACS, Ministero del Turismo e dello
Spettacolo, DG Cinema, CF 5736)

38. Lorenza Mazzetti,                      38
I cattivi vanno in Paradiso
1959
(ACS, Ministero del Turismo e dello
Spettacolo, DG Cinema, CF 2784)

                                                24
Le protagoniste                           (1977), sulla vita di Nietzsche; La
                                               pelle (1981, dall’omonimo romanzo
                                               di Malaparte); Oltre la porta (1982);
                                               Interno berlinese (1985); France-
                                               sco (1989); Dove siete? Io sono qui
     Baldinelli, Maria. Specialista in         (1993); Ripley’s game (2002). Tra
     cinture addominali, all’inizio del        i suoi film televisivi: De Gasperi,
     ‘900 aveva un negozio a Milano,           l’uomo della speranza (2005), Ein-
     in via Fiori Oscuri 5, dove vendeva       stein (2008) e Troppo amore (2012)
     anche calze elastiche, cinti erniari      sulla violenza contro le donne. Ha
     per donna e articoli d’ortopedia e        diretto inoltre alcune opere liriche
     d’igiene (dall’Annuario sanitario d’I-    e teatrali. Nel 2012 riceve il David
     talia, 1904).                             di Donatello alla carriera e nel 2018
                                               il Premio Bresson nell’ambito della
                                               75° Mostra del cinema di Venezia.
     Ballio, Anna (Anita) (Mannheim,
     1877 – Heidelberg, 1962). Violon-
     cellista, musicista e insegnante di       Ferragamo, Rosina (Avellino,
     musica, figlia della compositrice         1905–?). Stilista di calzature e
     Hilda Ballio, studiò al Conserva-         imprenditrice, il marchio della sua
     torio di Colonia dal 1894 al 1899         ditta Rosina Ferragamo Schiavone
     e poi si stabilì a Heidelberg con la      viene depositato nel 1952. Sorella
     famiglia. Il “Neue MusikZeitung”,         del molto più noto Salvatore.
     rivista di musica classica, le dedicò
     un articolo nel 1900 in cui riferisce
     della sua passione per il violoncello     Hack, Margherita (Firenze, 1922
     e dei concerti realizzati con il trio     – Trieste, 2013). Astronoma, diret-
     musicale composto con le sue due          trice dell’Osservatorio astronomico
     sorelle.                                  di Trieste (1964-87), professore
                                               di astronomia dal 1964 al 1997,
                                               si è interessata particolarmente di
     Battigelli, Marina (Cairo, Egitto,        fisica, spettroscopia ed evoluzione
     1896 – Firenze, 1979). Pittrice, il-      stellare. Impegnata nel campo
     lustratrice, acquafortista e scrittrice   della divulgazione scientifica, ha
     autodidatta, espose le sue incisioni      ricevuto numerosi riconoscimenti,
     dal 1915, partecipando alle Biennali      tra i quali il Premio Linceo dell’Ac-
     dal 1936 e alle principali mostre         cademia dei Lincei (1980) e il Pre-
     del settore. Esordì sul “Corriere dei     mio della Cultura della Presidenza
     Piccoli” nel 1918, collaborò a una        del Consiglio dei Ministri (1987).
     dozzina di periodici e illustrò mol-
     tissimi libri per ragazzi e ragazze.
                                               Mazzetti, Lorenza (Roma, 1927
                                               – 2020). Regista, pittrice e scrit-
     Cavani, Liliana (Carpi, 1933). Regi-      trice. Nipote di Einstein, vive l’in-
     sta. Laureata in Lettere antiche a        fanzia in Toscana dove nel 1944
     Bologna, frequenta il Corso Speri-        è superstite della strage nazista
     mentale di Cinematografia a Roma          di Focardo di Rignano sull’Arno
     e arriva alla RAI nel 1965 vincendo       (Firenze) in cui rimasero uccise la
     un concorso per dirigenti, incarico       zia paterna e le due cugine. Lo zio
     a cui rinuncia per darsi alla regia.      Robert Einstein, cugino di Albert,
     Esordisce con il film Francesco d’As-     si suiciderà l’anno dopo. Fu un
     sisi (1966), seguito da Galileo (1968)    eccidio rimasto senza responsabili.
     sul rapporto tra religione e potere, e    Lorenza Mazzetti ne scriverà nel
     nel 1970 da I cannibali che, ispirato     romanzo autobiografico Il cielo cade
     all’Antigone di Sofocle, racconta la      (Garzanti 1961, Sellerio 1992) che
     lotta di una ragazza contro I’au-         vinse il Premio Viareggio nel 1962
     torità che impedisce di seppellire i      e fu portato sullo schermo dai fra-
     corpi dei ribelli uccisi dalla polizia,   telli Frazzi nel 2000. Trasferitasi a
     perché servano da monito per i            Londra dopo la maturità classica,
     cittadini. “I cannibali” - dichiara la    fonda il Free Cinema Movement
     regista - “sono i giovani che rifiutano   con Lindsay Anderson, Karel Reisz,
     la civiltà se essa deve essere quella     Tony Richardson, e realizza i film
     del regime vigente”. II film pone con     K (1953) e Together (1956), consi-
     forza il conflitto tra pietà e legge,     derato miglior film d’avanguardia
     ed è radicato nel contesto storico        a Cannes di quell’anno. Tornata in
     di quegli anni, richiamando il tema       Italia, ha ideato e diretto il Pup-
     della “umanizzazione” del potere. Il      pet Theatre di Roma e collaborato
     successo di pubblico e critica arriva     con “Vie Nuove”. Autrice di molti
     con Il portiere di notte (1974). Ha poi   libri, tra i quali Uccidi il padre e la
     diretto: Al di là del bene e del male     madre (1969), Con rabbia (1963),

25
Diario londinese (2014). Tra gli altri
suoi film, I cattivi vanno in Paradiso     Sargentini, Luisa (Perugia, 1877
(1959). Steve Della Casa e Fran-           – Parigi, 1935). Imprenditrice del
cesco Frisari hanno realizzato su          cioccolato e del tessile, ha dato vita
di lei il documentario Perché sono         a due grandi aziende, La Perugina e
un genio! presentato a Venezia nel         la Luisa Spagnoli, che hanno svolto
2016.                                      un ruolo primario nell’industrializza-
                                           zione dell’Umbria e dell’Italia tutta.
                                           A 21 anni sposa Annibale Spagnoli,
Montessori, Maria (Chiaravalle, 1870       con il quale rileva una drogheria nel
– Noordwijk, Olanda, 1952), peda-          centro di Perugia. Nel 1907, anche
gogista, medico, scienziata. Fu la         in società con Francesco Buitoni,
prima donna laureata in Medicina nel       apre una piccola azienda dolciaria,
1896 dall’Università di Roma. Libera       la Perugina, dove nel 1922 inventa il
docente di Antropologia pedagogica         famoso “Bacio”.
nell’Università di Roma, elaborò i suoi    All’inizio degli anni ’20 inizia una
principi per l’educazione dei bam-         nuova impresa, l’allevamento dei
bini, applicati nel 1906 a Roma nelle      conigli d’Angora. Con la tecnica
case popolari del quartiere di San         della pettinatura ne ricava una lana
Lorenzo. Nel 1909 pubblicò il Metodo       d’angora per i filati, quando questa
della pedagogia scientifica applicata      fibra era ancora sconosciuta in Italia.
all’educazione infantile nelle case dei    Intorno al 1928 inizia l’attività nel
bambini e nel 1912 l’Autoeducazione        settore tessile realizzando prodotti
nelle scuole elementari. Il metodo si      di elevata qualità che riscossero
diffuse rapidamente in Italia e nel        subito un grande successo sia in
mondo, e ad oggi si contano circa          Italia che all’estero. Non riuscirà a
60.000 scuole montessoriane in tutti       vedere il vero decollo dell’azienda
i continenti. Dal 1931 si tengono an-      che avverrà alla fine degli anni ’30,
nualmente congressi internazionali         sotto la guida dei figli, Mario prima
di studi montessoriani.                    e Annibale poi. Oggi la rete com-
                                           merciale dei negozi Luisa Spagnoli è
                                           presente in tutto il mondo.
Moretti, Bruna, in arte Brunetta
(Ivrea, 1904 – Milano, 1989). Il-
lustratrice, pittrice, giornalista e       Wertmüller, Lina (Roma, 1928).
stilista. A metà degli anni ‘20 arriva     Regista. A 17 anni si iscrive all’Ac-
a Milano, incontra Filiberto Mateldi,      cademia Teatrale diretta da Pietro
il pittore e illustratore romano che       Sharoff e per alcuni anni collabora
diventerà suo marito, e comincia           con celebri registi teatrali. Lavora
a lavorare per una fiorente edito-         per la radio e per la televisione ed è
ria femminile e per il mondo della         aiuto regista di Federico Fellini in La
moda. Dagli anni Venti agli anni           dolce vita (1960) e 8½ (1963). Il suo
Ottanta collabora con i più impor-         esordio come regista avviene nel
tanti periodici e quotidiani italiani      1963 con I basilischi (Vela d’argento
ed esteri, illustrandone le pagine         al Locarno Festival). Nella seconda
dedicate alla moda. Tra questi,            metà degli anni sessanta inizia
“Lidel”, rivista femminile d’élite che     la sua collaborazione con l’attore
si occupava di mondanità e cultura,        Giancarlo Giannini, che è presente
“Bellezza. Mensile dell’alta moda e        nei suoi grandi successi Mimì me-
di vita italiana” e le riviste newyor-     tallurgico ferito nell’onore (1972),
kesi “Vogue” ed “Harper’s Bazaar”.         (1973), Film d’amore e d’anarchia. Ov-
Nel 1962 il londinese “Sunday Mir-         vero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori
ror” la inserisce tra le Eighteen of the   nella nota casa di tolleranza…” (1974),
world’s most powerful women. Ha            Pasqualino Settebellezze (1976), La
ottenuto premi ed esposto a New            fine del mondo nel nostro solito letto
York, Tokyo, Canberra.                     in una notte piena di pioggia (1978)
                                           e Fatto di sangue fra due uomini per
                                           causa di una vedova. Si sospettano
Racheli, Adele. Originaria di Pia-         moventi politici (1978). È autrice
cenza, in seguito al trasferimento         di molti altri film, serie televisive,
della famiglia a Milano si iscrive         sceneggiature e regie teatrali. Nel
al Politecnico laureandosi in Inge-        2010 riceve il David di Donatello alla
gneria industriale meccanica nel           carriera e nel 2019 l’Oscar onora-
1920. Nel 1930, l’esperienza ac-           rio. Al momento della premiazione
quisita la portò ad aprire a Milano        ha esordito: “Perché lo chiamiamo
l’Ufficio brevetti Racheli & Bossi, in     Oscar? Non vogliamo cambiare nome
società con la collega Rosita Bossi.       con quello di una donna? Chiamia-
Nel 1957 è tra le socie fondatrici         molo, che so, Anna”.
dell’AIDIA (Associazione Italiana
Donne Ingegneri e Architetti).

                                                                                       26
quaderni dell’ACS

                                           17
ACS - Piazzale degli archivi, 27 - Roma Eur - acs@beniculturali.it - www.acs.beniculturali.it
Puoi anche leggere