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                                         Sondaggio Lectra/Retviews

  Moda sostenibile: cosa stanno facendo i leader del fast fashion?
                     Sondaggio post COVID-19

          Il 10% della loro offerta è ecosostenibile.
          Il cotone sostenibile sarà una priorità per i retailer nei prossimi anni.
          I capi di abbigliamento sostenibili sono più economici di quelli standard.

     Parigi, 8 luglio 2020 – I brand si sono adeguati alle nuove norme di protezione sanitaria e hanno riaperto i
     loro punti vendita. Ma, a parte l'impatto diretto della pandemia COVID-19, il mercato del fashion è pronto a
     rispondere al desiderio dei clienti di impegnarsi a cambiare le loro abitudini di spesa?
     Basandosi su un'analisi di Retviews, una start-up di sua recente acquisizione, Lectra ha redatto un sondaggio
     sulla moda sostenibile tra i principali brand del fast fashion. I risultati sono illustrati qui.

     La crisi dovuta al COVID-19 ha fatto nascere in molte persone il desiderio di scelte più consapevoli e
     comportamenti più responsabili. Il periodo di crisi può essere visto come un catalizzatore che porterà il settore
     del fashion a cambiare il proprio modo di progettare, produrre e distribuire i prodotti. Poiché per i consumatori
     l'atto d'acquisto è un modo per esprimere un impegno e affermare i propri valori, i brand sono incentivati a
     cambiare la loro offerta preparandosi al futuro, adottando un approccio più ecosostenibile, autentico e
     trasparente.
     Benché questi fattori fossero già evidenti prima della pandemia, adesso sono diventati la chiave per interagire
     con i clienti che si aspettano un'offerta più sostenibile. È giunta l'era dell'attivismo dei consumatori, per lungo
     tempo annunciata senza di fatto diventare realtà, e i brand devono adattare la loro offerta di conseguenza.

     Le collezioni sostenibili sono ancora una piccolissima minoranza
     La percentuale di moda sostenibile nelle collezioni varia in modo significativo da un retailer all'altro. Ad
     esempio, le collezioni ecosostenibili costituiscono solo una piccola parte delle linee offerte dai grandi retailer
     Zara e H&M, che hanno firmato il Fashion Pact durante il G7 di Biarritz.
     La collezione Join Life di Zara rappresenta il 14% della sua gamma, mentre la linea #Wearthechange di C&A
     rappresenta quasi il 30% della collezione totale. La collezione Conscious di H&M, al vertice del Fashion
     Transparency Index, creato da Fashion Revolution, rappresenta meno del 10% della gamma totale di prodotti.

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Composizione dei prodotti nelle collezioni ecosostenibili
     C&A, H&M e Inditex (Zara) sono tra i primi quattro utilizzatori di cotone organico. Tutti i brand analizzati nel
     sondaggio Retviews presentano il loro cotone come sostenibile e lo considerano una priorità per il 2020 e
     oltre.
     Vi è tuttavia una leggera differenza tra i tessuti utilizzati più comunemente nei mass market e nei mercati
     premium. Lo stesso vale per le collezioni ecosostenibili rispetto a quelle tradizionali. Il cotone, i tessuti sintetici
     come il poliestere, l'elastan e la viscosa sono i tessuti più ampiamente offerti e utilizzati.

     I tessuti sostenibili sono più costosi?
     Secondo i risultati del sondaggio, l'idea che i capi di abbigliamento in tessuto organico e/o sostenibili siano più
     costosi è sbagliata. Un esempio è la collezione esclusiva sostenibile Conscious di H&M. Il prezzo medio di un
     vestito nella collezione standard è di 39,90 euro, mentre nella collezione Join Life è di 31,70 euro.

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"Le opportunità offerte dalla sostenibilità sono significative. È un aspetto che suscita particolare interesse nella
     Generazione Z, e i retailer hanno ascoltato e tenuto in considerazione queste preoccupazioni. Il 90% dei
     consumatori dichiara di essere consapevole della situazione e si dice pronto a cambiare il proprio
     comportamento per contrastare il cambiamento climatico*. Ciò dimostra la loro vera inclinazione a investire in
     prodotti ecosostenibili. In vista di questo cambiamento, i brand hanno la responsabilità sociale di informare i
     loro clienti, essere trasparenti sui progressi compiuti in questo settore e condividere alcune delle sfide che
     affrontano, per educare le loro comunità. Al momento non vi sono normative internazionali nel settore
     dell'abbigliamento che definiscono quali sono le caratteristiche dei prodotti sostenibili. Questo significa che la
     strada verso la standardizzazione della moda sostenibile è ancora lunga. " spiega Quentin Richelle,
     Responsabile delle attività di marketing di Retviews.
     *Studio europeo sul consumo sostenibile realizzato da Oney - Febbraio 2020

     Chi è Retviews:
     In un contesto competitivo senza precedenti, i responsabili decisionali del settore del fashion necessitano di
     una soluzione di automazione di benchmarking specifica per il settore, che consenta loro di assumere
     rapidamente le decisioni migliori. Fondata nel 2017 e recentemente acquisita da Lectra, Retviews ha
     sviluppato un'offerta tecnologica innovativa basata su un modello che combina l'intelligenza artificiale con i big
     data. L'offerta di Retviews consente ai brand di moda di analizzare il mercato con efficienza e in tempo reale
     per avere una visione a 360° della concorrenza.
     Per maggiori informazioni: https://retviews.com

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     Informazioni su Lectra:
     Per le aziende che danno vita ai nostri divani, automobili, vestiti e altro ancora, Lectra realizza su misura le
     tecnologie premium che facilitano la trasformazione digitale del settore. Lectra supporta brand, produttori e
     retailer dal design alla produzione, assicurando loro la fiducia del mercato e il riconoscimento che meritano.
     Fondata nel 1973, Lectra conta oggi 34 filiali in tutto il mondo e serve clienti in oltre 100 paesi. Con quasi 1.800
     dipendenti, nel 2019 Lectra ha registrato 280 milioni di euro di fatturato ed è quotata alla borsa valori Euronext.
     Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.lectra.com.
     Contatto stampa:
     Sede centrale/Ufficio stampa Lectra
     Adeline Fogel
     t: +33 (0)1 53 64 42 37
     e: a.fogel@lectra.com

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