Paris Fashion Week: Maria Grazia Chiuri e la collezione Dior autunno inverno 2020
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Leggi l'articolo su beautynews Paris Fashion Week: Maria Grazia Chiuri e la collezione Dior autunno inverno 2020 Maria Grazia Chiuri racconta l'autunno inverno 2020 2021 di Dior di Liam Freeman “Iconico” è forse uno dei termini più abusati nel lessico sartoriale. Ma se c’è un capo a cui non può non essere attribuito è l’iconica Bar Jacket di Dior. Questa stagione, Maria Grazia Chiuri, direttore creativa della maison, ha ripensato la giacca Bar in lana come se non fosse mai stata vista prima – lavorata a maglia, a mo’ di cardigan. Complessa nella sua essenzialità – senza falde, applicazioni e ornamenti dietro cui nascondersi – calibrare i vari elementi per ottenere quella vita stretta e le spalle morbide e arrotondate è un’arte. Il design è una perfetta metafora dell’intera collezione autunno inverno 2020 2021: l’unione di una moltitudine d’idee, che Chiuri ha esposto quando l’abbiamo incontrata il 25 febbraio, prima della sfilata di Dior. pagina 1 / 10
Dior collezione autunno inverno 2020 2021 Copyright Jamie Stoker 2020. All Rights Reserved. pagina 2 / 10
Dior collezione autunno inverno 2020 2021 Copyright Jamie Stoker 2020. All Rights Reserved. “Questa collezione è un diario visivo,” spiega Chiuri. “Venire a vivere a Parigi e capire la cultura francese e la maison Dior mi hanno in qualche modo aiutata a capire il mio passato e i miei riferimenti.” Benché Dior resterà impresso per sempre nei libri di storia unitamente al New Look inventato dal suo fondatore nel 1947, Chiuri si è concentrata su uno dei capitoli forse più importanti - e spesso trascurati - della maison francese: il trentennio di Marc Bohan, direttore creativo di Dior dal 1961 al 1989. “È chiaro che Dior cambia con Marc Bohan, proponendo pantaloni e nuove gonne,” dice. “Per Christian Dior a ogni stagione o c’era la gonna dritta o quella svasata. Negli anni Settanta, con Mark Bohan e l’ascesa del femminismo, le donne usavano la moda per esprimere se stesse. Lo ricordo molto bene perché era così anche per me, a quel tempo; amavo andare al mercato delle pulci in cerca di pantaloni in denim e giacche militari.” pagina 3 / 10
Dior collezione autunno inverno 2020 2021 Copyright Jamie Stoker 2020. All Rights Reserved. Da designer, Chiuri dichiara di voler “creare un guardaroba che le donne possano mischiare in modo personale”. Questa pagina 4 / 10
stagione, un guardaroba versatile di questo tipo comprende: mantelle, gonne e vestiti a quadri color ruggine, prendendo spunto da una pagina del Piccolo dizionario della moda di Christian Dior, pubblicato nel 1954 (“Amo i quadri. Possono essere ricercati e semplici, eleganti e facili, giovani e sempre giusti,” scrisse il couturier). Gonne a pieghe in wax tie-dye per gentile concessione dell’azienda tessile e atelier Uniwax in Costa d’Avorio – il motivo ripensato con centinaia di piccoli pompon ricamati su vestiti in maglia. Abiti con drappeggi da dea e gonne plissé in seta-chiffon color avorio, castagna e marrone scuro omaggio a quelle indossate da Faye Dunaway negli anni Settanta e linee invece più androgine, con camicie e cravatte, che strizzano l’occhio a un’altra diva del grande schermo dell’epoca, Diane Keaton. Dior collezione autunno inverno 2020 2021 Copyright Jamie Stoker 2020. All Rights Reserved. Un capitolo importantissimo del diario visivo di Chiuri l’ha portata a Roma, sua città natale, a rovistare negli archivi di Carla Lonzi alla Galleria nazionale d’arte moderna (GNAM). La critica d’arte e cofondatrice del collettivo femminista Rivolta Femminile fu autrice dell’influente manifesto “Io dico io” che presta il nome a un’imminente mostra supportata da Dior dedicata alle artiste italiane. pagina 5 / 10
Dior collezione autunno inverno 2020 2021 Copyright Jamie Stoker 2020. All Rights Reserved. “Per me è un modo di riflettere sulle donne e sul loro rapporto con il proprio corpo,” dice Chiuri. “In questo importante pagina 6 / 10
manifesto, Lonzi rifletteva sulla coscienza di sé: ‘Solo se hai coscienza di una situazione puoi cambiarla’”. Dopo Tomaso Binga (per il défilé autunno inverno 2019), Judy Chicago (Haute Couture primavera estate 2020) e il collettivo Coloco (primavera estate 2020), questa stagione tocca a Claire Fontaine collaborare con Chiuri per l’allestimento della scenografia. Per la sfilata in Jardin des Tuileries, il collettivo parigino ha creato un’installazione composta di scritte al neon appese al soffitto pescate dagli archivi di Lonzi, come ‘Patriarcato = emergenza climatica’ e ‘L’amore delle donne è lavoro non retribuito’. pagina 7 / 10
Dior collezione autunno inverno 2020 2021 Copyright Jamie Stoker 2020. All Rights Reserved. Intanto Palma Bucarelli – direttrice dello GNAM dal 1942 al 1975 – è stata una sorta di musa per questa collezione. “Al pagina 8 / 10
tempo era molto insolito per una donna fare questo tipo di lavoro,” afferma Chiuri. “Lei aveva coraggio di esprimere se stessa; ci sono immagini di lei che testimoniano il suo amore per la couture, andava a Parigi e comprava abiti Dior. Ma allo stesso tempo,” aggiunge, “amava indossare i pantaloni di pelle. Era davvero indipendente.” pagina 9 / 10
Maria Grazia Chiuri, sfilata autunno inverno 2020 2021, Paris Fashion Week, 25 febbraio 2020 pagina 10 / 10 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)
Puoi anche leggere