Ovidio Marzaioli a cura di - Chorus Call

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 Normativa comunitaria e nazionale
  direttiva 11/2013
 Le Adr nella giurisdizione italiana
 Principio di sussidiarietà e
  giurisdizione
 Negoziazione paritetica
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Obiettivi
 Armonizzazione dei sistemi nazionali circa requisiti e standard di
  qualità delle procedure ADR per consumatori e degli organismi
  incaricati della loro gestione
Campo di applicazione
 Tutte le procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie
  aventi ad oggetto obbligazioni derivanti da contratti conclusi tra
  professionisti e consumatori UE
 Sono esclusi:
   servizi di assistenza sanitaria e organismi pubblici di istruzione
     superiore o di formazione continua
   procedure di reclamo dei consumatori gestiti dal professionista,
     negoziazione diretta tra consumatore e professionista e
     liquidazione giudiziale
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Obblighi per gli stati membri
 Fornire meccanismi per la risoluzione extragiudiziale delle controversie
   dei consumatori in diversi settori che soddisfino gli standard di qualità
   previsti
 In alternativa, creare un organismo ADR «residuo» che tratti le
   controversie nei casi in cui nessun organismo ADR sia competente a
   farlo
Requisiti applicabili agli organismi ADR
 Fornire su sito web tutte le informazioni necessarie sulla procedura ADR
 Su richiesta delle parti, mettere a disposizione tali informazioni anche su
   supporto durevole
 Offrire al consumatore la possibilità di presentare un reclamo offline
 Consentire lo scambio di informazioni tra le parti per via elettronica o
   servizi postali
 Garantire la protezione dei dati personali
Termine per recepimento: 9 luglio 2015
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 Entro il 9 luglio 2018, gli stati membri dovranno
  trasmettere alla Commissione europea le relazioni
  nazionali su organizzazione e funzionamento degli
  organismi ADR.
 Tali relazioni fungeranno da base per il Report finale che
  la Commissione dovrà pubblicare entro il 9 luglio 2019.
 Il Report avrà ad oggetto il funzionamento degli organismi
  ADR e l'impatto della direttiva su consumatori e
  professionisti.
 Il Report potrebbe includere proposte di revisione della
  direttiva.
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Stato di implementazione
 Trasposizione in tutti gli Stati Membri tra fine 2015 e inizio 2017
 Non vi sono procedure di infrazione aperte

Modalità di recepimento
 Nuova legge (Germania) o modifiche al codice del consumo
  (Austria, Paesi Bassi).
 Altri Stati Membri hanno emendato varie leggi e/o regolamenti
  a tutela del consumatore con ambiti di applicazione settoriale
  (Bulgaria, Danimarca, Irlanda, Grecia, Polonia, Romania,
  Slovacchia, Svezia, Repubblica Ceca).
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Stato membro       Atto di recepimento          Modello ADR

Austria            Legge del 28 agosto 2015     Arbitrato

Belgio             Legge del 4 aprile 2014      Mediazione
Bulgaria           Legge del 15 luglio 2015     Arbitrato
Cipro              Legge del 23 ottobre 2015    Arbitrato

Croazia            Legge del 15 dicembre 2016   Mediazione

Danimarca          Legge del 29 aprile 2015     Mediazione
Estonia            Legge del 9 dicembre 2015    Mediazione
Finlandia          Legge del 30 dicembre 2015   Mediazione
Irlanda            Regolamento del 31 luglio    Arbitrato/Mediazione
                   2015
                                                                       7
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Stato membro        Atto di recepimento       Modello ADR

Francia             Ordinanza del 21 luglio   Mediazione
                    2015 + Decreto 30
                    ottobre 2015
Germania            Legge del 19 febbraio     Arbitrato/Mediazione
                    2016
Grecia              Legge del 9 luglio 2015   Mediazione
Lettonia            Legge del 2 luglio 2015   Mediazione
Lituania            Legge del 26 novembre     Arbitrato/Mediazione
                    2015

Lussemburgo         Legge del 17 febbraio     Mediazione
                    2016

Malta               Legge del 30 ottobre      Arbitrato
                    2015

Paesi Bassi         Legge del 9 luglio 2015   Arbitrato
                                                                     8
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Stato membro          Atto di recepimento         Modello ADR

Polonia               Legge del 23 settembre      Arbitrato/Mediazione
                      2016
Portogallo            Legge dell’8 settembre      Arbitrato
                      2016
Regno Unito           2 Regolamenti (17 marzo e   Mediazione
                      18 giugno 2015)

Repubblica Ceca       Legge del 9 dicembre 2015   Mediazione

Romania               Legge del 26 agosto 2015    Mediazione

Slovacchia            Legge del 21 ottobre 2014   Arbitrato

Slovenia              Legge del 14 novembre       Arbitrato
                      2015

                                                                         9
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Stato membro        Atto di recepimento       Modello di ADR

Spagna              Legge del 2 novembre      Arbitrato
                    2017

Svezia              Legge del 1 aprile 2015   Arbitrato

Ungheria            Legge del 6 luglio 2015   Mediazione

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 La normativa europea sulle ADR di cui alla direttiva 11/2013 è stata
  recepita in Italia dal D.lgs. 130/2015
 Il decreto 06 agosto 2015 n.130, entrato in vigore il 03/09/2015, ha
  novellato totalmente l’art.141 del codice del consumo introducendo
  una serie di garanzie atte a tutelare l’indipendenza e l’imparzialità degli
  organismi che saranno istituiti per le procedure di risoluzione delle
  controversie in materia di consumo
 In particolare si è ritenuto, in applicazione del principio di Sussidiarietà,
  che è interesse del consumatore avere una pluralità di strumenti
  (filtri) per l’accesso alla giustizia ed in tale ottica si comprende la
  previsione di una forma di obbligatorietà della conciliazione
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Alla parte V del D. Lgs. 206/2005, recante Codice del consumo,
…dopo il titolo II è inserito il
«Titolo II bis RISOLUZIONE EXTRAGIUDIZIALE DELLE CONTROVERSIE»

g) «procedura ADR»: una procedura di risoluzione extragiudiziale delle
   controversie conforme ai requisiti di cui al presente titolo ed eseguita da un
   organismo ADR-Alternative Dispute Resolution;

h) «organismo ADR» : qualsiasi organismo (pubblico o privato), a prescindere
   dalla sua denominazione, istituito su base permanente, che offre la risoluzione
   di una controversia attraverso una procedura ADR ed è iscritto nell'elenco di
   cui all'articolo 141- decies (tenuto dalle autorità di competenza)
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         Le disposizioni di cui a presente titolo si applicano a…

Procedure volontarie di composizione extragiudiziale per la risoluzione,
anche in via telematica, delle controversie nazionali e transfrontaliere
tra consumatori e professionisti residenti e stabiliti nell'Unione europea
Organismi di mediazione per la trattazione degli affari in materia di
consumo iscritti nella sezione speciale di cui all'articolo 16, commi 2 e 4, del
decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, e agli altri organismi ADR istituiti
o iscritti presso gli elenchi tenuti e vigilati dalle autorità di cui al comma 1,
lettera i), e procedure, previste ai sensi del comma 7, in cui l'organismo ADR
adotta una decisione.
Procedure di conciliazione paritetica di cui all'articolo 141-ter
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Disciplinate da protocolli di intesa stipulati tra i professionisti o loro associazioni e un
numero non inferiore a un terzo delle associazioni dei consumatori e degli utenti, di
cui all'articolo 137, nonché quelle disciplinate da protocolli di intesa stipulati nel settore
dei servizi pubblici locali
INDIPENDENZA E TRASPARENZA
    a) commissione paritetica composta da un numero uguale di rappresentanti delle
    AACC e di rappresentanti del professionista;
    b) persone fisiche incaricate mandato di almeno tre anni;
    c) rappresentante delle AACC nessun rapporto lavorativo con il professionista per
    l'intera durata dell'incarico e per un periodo di tre anni dalla cessazione dello stesso;
    nessun contributo finanziario diretto da parte del professionista; contributi erogati
    dal professionista a parziale rimborso all'associazione dei consumatori per gli oneri
    sostenuti per prestare assistenza gratuita al consumatore nella procedura ADR erogati
    in modo trasparente
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d) obbligo del rappresentante del professionista di non avere alcun rapporto
lavorativo con il professionista per un periodo di tre anni decorrenti dalla
cessazione del proprio incarico nell'organismo ADR;
e) l'organismo di risoluzione delle controversie, ove non abbia distinta
soggettività giuridica rispetto al professionista o all'organizzazione
professionale o all'associazione di imprese di cui il professionista fa parte, deve
essere dotato di sufficiente autonomia e di un organo paritetico di garanzia
privo di collegamenti gerarchici o funzionali con il professionista, deve essere
chiaramente separato dagli organismi operativi del professionista ed avere a
sua disposizione risorse finanziarie sufficienti, distinte dal bilancio generale del
professionista, per lo svolgimento dei suoi compiti.
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                   ORGANO PARITETICO DI
                       GARANZIA
                   EX ART.141 TER LETT. E)

  commissione       PROTOCOLLO
                        DI                   regolamento
    paritetica     CONCILIAZIONE
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                 ADR
           telematiche dal
               09.01.16                     MINISTERI

     ADR                  ADR
  obbligatorie          volontarie
                                      Autorità
                                     competenti
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                             Imparzialità

                   Autoregolazione    Autonomia
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Autoregolazione (« self-regulation »)
Ha carattere volontario e si basa su una collaborazione tra le
parti interessate, eventualmente accompagnata da norme
comunitarie che possono inquadrare gli accordi tra tali parti.
Quando non vi è bisogno di norme vincolanti la Commissione
incoraggia il ricorso a forme di inquadramento volontario.

                                                                 Coregolazione
                                        Consente di combinare i vantaggi della
                                              legislazione, in particolare il suo
                                          carattere prevedibile e vincolante, a
                                             quelli della strategia più flessibile
                                                            della self-regulation
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ADR quindi da intendersi non quale fuga dal processo civile, rispetto al quale
è necessario lavorare perché possa essere in grado di dare risposte efficaci,
e nemmeno quale mera alternativa, ma nell’ambito di un diverso modo di
intendere i sistemi come complementari ed integrati, autonomi, ma che
dialogano per consentire di offrire soluzioni adeguate alle controversie civili.

Un riassetto normativo utile a migliorare la fruibilità della mediazione (che
deve essere effettiva) e degli altri procedimenti di ADR. Un messaggio chiaro
e diretto in primo luogo alla Commissione ministeriale presieduta dal prof.
Alpa (i cui lavori sono stati recentemente prorogati dal Ministro Orlando al 15
gennaio 2017) che è all’opera proprio per la razionalizzazione della normativa
vigente in materia di ADR.
Ovidio Marzaioli

 Sono entrambi strumenti di risoluzione delle controversie
  alternativi alla giustizia ordinaria.

 L’ARBITRATO è un giudizio: le parti rimandano a un
  terzo la decisione, per loro vincolante .

 La CONCILIAZIONE è il tentativo di raggiungere fra le
  parti un accordo condiviso: il conciliatore non decide, si
  limita a favorire la composizione della controversia fra le
  parti, o, al più, a proporre una possibile soluzione.
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  Esistono due diversi modelli teorici di
  conciliazione:

   Facilitativa
       => Raccomandazione 01/310/CE

   Aggiudicativa (detta anche “valutativa”)
       => Raccomandazione 98/257/CE
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Il conciliatore ha il compito di:
 Facilitare la comunicazione fra le parti

 Agevolare la negoziazione guidando le parti sul
     terreno più favorevole al dialogo
 Evitare di esprimere sue valutazioni/opinioni

 Evitare di proporre ipotesi di transazione
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 Il conciliatore ha il compito di:
  Valutare la controversia in termini di diritto
  Fornire alle parti un parere giuridico
  Prospettare l’esito di un’eventuale causa
  Proporre un’ipotesi di soluzione transattiva
   (o in linea con il previsto esito di una causa)
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   La procedura di conciliazione può essere:

    Facoltativa
    Obbligatoria ex lege
    Obbligatoria per contratto
    Delegata dal giudice
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    In alcuni casi la legge impone di esperire un
     tentativo di conciliazione, come “condizione
     di procedibilità dell’azione”
    Significa che non si può “fare causa” se
     prima non si è svolto un tentativo di
     conciliazione
    Lo stesso risultato può essere raggiunto dalle
     parti di un contratto inserendovi un’apposita
     clausola in tal senso
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 Telecomunicazioni (L. 249/79, art. 1 co. 11)
 Subfornitura (art. 10 L. 192/98)
 Controversie agrarie (art. 46 L. 203/82)
 Alcune controversie in tema di proprietà
  industriale (art. 71bis L. 633/41)
 Mediazione stragiudiziale (D. Lgs. 28/2010 e
  decreto attuativo 180/2010)
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Le principali procedure si svolgono presso:
     Camere di commercio (L. 580/93 art. 4)
     Co.Re.Com. (L. 249/97 + Delibera AGCOM
      n. 173/07 CONS)
     Giudice di pace (art. 322 C.P.C.)
     Commissioni paritetiche (Protocolli
      AACC/imprese)
Ovidio Marzaioli

Art. 322 c.p.c.: Conciliazione in sede non contenziosa.
L'istanza per la conciliazione in sede non contenziosa è
proposta anche verbalmente al giudice di pace
competente per territorio secondo le disposizioni della
sezione III, capo I, titolo I, del libro primo.
Il processo verbale di conciliazione in sede non
contenziosa costituisce titolo esecutivo a norma dell’art.
185, ultimo comma, se la controversia rientra nella
competenza del giudice di pace.
Negli altri casi il processo verbale ha valore di scrittura
privata riconosciuta in giudizio.
Ovidio Marzaioli

 Principio di sussidiarietà ex art.118 Cost. così come
  rinovellato nel 2001
 Declinazione del principio di sussidiarietà nella giurisdizione
  quale possibile introduzione di soluzioni alternative al giudizio
  ordinario sia volontarie che obbligatorie
 Le ADR in questo quadro hanno una duplice funzione:
  1. strumento per migliorare e agevolare l’accesso alla
      giustizia
  2. strumento per filtrare i procedimenti rivolti al giudice
      ordinario
Ovidio Marzaioli

 L’efficiente tutela dei diritti dei consumatori è strumento di
   politica economica e di competizione internazionale
 La qualità della giustizia civile e delle ADR ha effetti
   sull’attività economica
 L’evoluzione regolamentare di derivazione europea ha
   stimolato la normativa italiana di recepimento ad evolvere
   verso un vero e proprio «diritto processuale dei
   consumatori» ovvero di tutele procedurali dei
   consumatori, nel quale l’ordinamento giurisdizionale
   statale prende atto della presenza di un complementare
   ed innovativo sistema normato
Ovidio Marzaioli

 Tale rinnovato assetto ordinamentale produce miglioramenti
 nella riduzione dei tempi della giustizia civile.

 Come opportunamente sottolineato nella relazione di sintesi
 della Commissione Alpa del 2017:

  «Le Adr sono intese in una duplice funzione: come tecnica
 per migliorare e agevolare l’accesso alla giustizia»

  «….e come tecnica per filtrare i procedimenti rivolti al
 giudice ordinario, quale tentativo di risolvere i conflitti prima
 che essi si incardinino nel sistema giudiziario».
Ovidio Marzaioli

 La tutela procedurale del consumatore costituisce un
 servizio «di consumo».
 Le ADR divengono una sorta di giustizia contrattuale o
 pattizia i cui esiti sono assimilabili a quelli del contratto e
 perciò ammissibili sul piano costituzionale.
 I modelli di ADR, tra loro differenti sia per natura che per
 struttura giuridica, hanno anche un diverso grado di
 autonomia che raggiunge, nell’esperienza italiana ed
 originale della NP, il livello più alto.
Ovidio Marzaioli

Sistemi e/o Organismi deputati a specifiche tipologie di
conflitti con migliori risultati:
 ABF - Arbitro Bancario e Finanziario
 ACF - Arbitro per le Controversie Finanziarie
 CORECOM per i conflitti in materia di comunicazioni
 SERVIZIO CONCILIAZIONE CLIENTI ENERGIA
    presso AU per gas ee e idrico (obbligatorio da luglio
    2019)
 Negoziazione Paritetica
Ovidio Marzaioli

Alcuni caratteri delle ADR di consumo:
   la gratuità, o i costi comunque contenuti, richiesti al
     consumatore dall’organismo ADR per l’attivazione
     della procedura;
   l’esclusione dell’obbligo per il consumatore di farsi
     assistere o rappresentare da un avvocato
     nell’espletamento della procedura ADR.
Ovidio Marzaioli

ARERA ha adottato il Testo Integrato Conciliazione (TICO-Del.209/2016/E/com),
in materia di procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie tra clienti e
utenti finali e operatori nei settori regolati dall’Autorità, con efficacia dall’1 gennaio
2017, disciplinando le modalità per l’esperimento del tentativo obbligatorio di
conciliazione presso il Servizio Conciliazione e, in alternativa, secondo altre
procedure, ai fini della procedibilità dell’azione giudiziale.
Caratteristiche principali:
 il verbale di accordo sottoscritto presso il Servizio Conciliazione costituisce
   titolo esecutivo, ai sensi della legge 481/95;
 la condizione di procedibilità per l’azione giudiziale, che si considera
   avverata se il primo incontro, da svolgersi presso il Servizio Conciliazione entro
   30 giorni solari dalla richiesta, si conclude senza accordo, ivi inclusi i casi di
   mancata comparizione della controparte;
 la previsione di un obbligo partecipativo al tentativo di conciliazione presso
   il Servizio Conciliazione in capo agli operatori per le controversie azionate da
   clienti e utenti;
Ovidio Marzaioli

PROCEDURE DI RISOLUZIONI EXTRAGIUDIZIALI
              obbligatorie
a) articolo 5, comma 1-bis, del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, che
   disciplina i casi di condizione di procedibilità con riferimento alla
   mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e
   commerciali;
b) articolo 1, comma 11, della legge 31 luglio 1997, n. 249, che prevede il
   tentativo obbligatorio di conciliazione nel settore delle comunicazioni
   elettroniche;
c) articolo 2, comma 24, lettera b), della legge 14 novembre 1995, n.481,
   che prevede il tentativo obbligatorio di conciliazione nelle materie
   di competenza dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il
   sistema idrico, e le cui modalità di svolgimento sono regolamentate
   dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico con propri
   provvedimenti.
Avv. Ovidio Marzaioli
Segretario generale Consumers’ Forum
   ovidio.marzaioli@consumersforum.it
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