ORIZZONTE EUROPA RICERCA, NUOVI MODELLI DI SVILUPPO - Anno XIX numero 1/2020
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Tariffa regime libero: Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Genova - P.P. ECONOMY Aut. DRT/DCB/GE/MG/525 del 04/11/03 Anno XIX • numero 1/2020 RICERCA, EUROPA NUOVI MODELLI DI SVILUPPO ORIZZONTE
Numero 1/2020 anno XIX Autorizzazione Tribunale di Genova n. 27 del 3 agosto 1991 Centro in Europa – Centro di iniziativa europea Via dei Giustiniani 12/4 -16123 Genova tel. 010 2091270 ineuropa@centroineuropa.it - http://www.centroineuropa.it Facebook: @CentroinEuropa Twitter: @CentroInEuropa Direttore responsabile: Fabrizio De Ferrari Realizzazione a cura di Carlotta Gualco, direttrice del Centro in Europa Ha collaborato per i testi e le foto degli autori Sebastiano Coenda Immagine di copertina: Guten Morgen/Good morning Immagine del sorgere del sole scattata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (particolare) Crediti: ESA/A. Gerst, CC BY-SA 3,0 IGO Le immagini ESA pubblicate sono coperte dalla licenza CC BY-SA 3,0 IGO https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/igo/deed.it ESO: European Southern Observatory https://www.eso.org/ NASA: National Aeronautics and Space Administration https://www.nasa.gov/ Realizzazione editoriale © 2020 - Janua S.r.l.s. Via Ippolito d’Aste, 3/10 - 16121 Genova Tel. 010 5956111 - 010 587682 segreteria@deferrari.it L’editore rimane a disposizione per gli eventuali diritti sulle immagini pubblicate. I diritti d’autore verranno tutelati a norma di legge.
Sommario Editoriale Carlotta Gualco, direttrice del Centro in Europa Rispondere all’emergenza, progettare il dopo. Questo ci aspettiamo dalla UE 5 Scheda su Ricerca Europea contro Covid-19 8 La nuova ricerca europea: partecipata, cooperativa e con tante opportunità Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea 9 Internazionale, digitale, green. Il nuovo Programma Quadro della ricerca Ezio Andreta, coordinatore del progetto Foresight - CNR 11 La faticosa costruzione di una ricerca davvero europea Carlo Rizzuto, presidente dell’assemblea CERIC-ERIC 15 Il nuovo Programma Quadro della Ricerca europea. Siamo pronti ad utilizzarlo al meglio? Alessandro Damiani, presidente APRE 19 Ricerca europea e archeologia alleate contro l’abbandono delle montagne europee Anna Maria Stagno, Università di Genova, progetto ANTIGONE - CER 27 Mobilità: una riflessione in vista di Horizon Europe Cristina Becchio, ricercatrice, coordinatrice Center for Human Technologies, IIT 32 L’identità europea nei Programmi Quadro di finanziamento alla ricerca Michele Piana, Università di Genova; direttore scientifico APRE Liguria 35 Trasporti e ricerca europea: il fiore all’occhiello della Liguria Angela Di Febbraro, Università di Genova, delegato nazionale Horizon 2020 “Smart, green, and integrated transport” 38 Settore navale e marittimo. CETENA: un anello di congiunzione tra Industria e Ricerca Chiara Notaro, Research funding and networking, CETENA Spa 40 Il Green New Deal nella dimensione urbana Matteo Campora, assessore ai Trasporti, Mobilità ed Energia, Comune di Genova 44 Fare più rete per migliorare i risultati della ricerca Pietro Pongiglione, presidente Istituto Giannina Gaslini 47
Programmazione europea 2021-2027: una strategia territoriale più integrata e più coordinata Fabio Lavagetto, Università di Genova 49 La qualità scientifica c’è. Che cosa occorre per ottenere più finanziamenti UE Cristina Grandi, dirigente Direzione scientifica IRCCS Ospedale Policlinico San Martino 52 Interrogativi sulla gestione dei fondi europei nella Regione Liguria Gianni Cozzi, professore emerito Università di Genova, associazione Le Radici e le Ali 55 Fondi europei a contenuto tecnologico. I risultati di Regione Liguria Gabriella Vergottini, FILSE S.p.a, presso Regione Liguria 57 Continua il dialogo sulla ricerca europea ICT e Robotica in Europa, tra Genova e il Salento Giovanni Indiveri, Università di Genova 59 Il circolo virtuoso del Consiglio Europeo della Ricerca: Neuroinformatica in Svizzera Giacomo Indiveri, direttore dell’Istituto di Neuroinformatica presso l’Università di Zurigo e l’ETH di Zurigo 61 Uno spazio per la Scuola Con eTwinning una marcia in più per la cittadinanza europea Intervista a Anna Bormida, insegnante e docente Università di Genova 63 Spazio Europe Direct Genova 66 Ricordo di Francesco Berardini, presidente di Coop Liguria 67
EDITORIALE 5 Rispondere all’emergenza, progettare il dopo. Questo ci aspettiamo dalla UE CARLOTTA GUALCO - direttrice del Centro in Europa nostro nello sforzo di affrontare l’epide- mia e salvaguardare famiglie e imprese. Buona parte del numero è dedicata ad un evento che abbiamo tenuto il 20 feb- braio scorso, il “Dialogo sulla Ricerca europea a Genova e in Liguria”. L’emergenza non era ancora scattata, ov- viamente. Lavorare nei giorni successivi con gli autori è stato confortante. Li rin- grazio di aver dedicato un po’ del loro tempo, sovvertito dalle nuove regole di lavoro e di vita, a comporre una pubbli- cazione che vuol essere un invito alla speranza. Sì, la ricerca europea come Ho scritto questo testo in un periodo speranza. contraddistinto da due grandi interroga- Speranza di un’Europa che sia più di un tivi. Il primo, se i segnali di remissione orizzonte, nel senso in cui l’ha inteso Mi- di Covid-19 si sarebbero trasformati in chele Piana, cioè come qualcosa di non un percorso consolidato di uscita dal- ancora raggiunto; speranza che proprio l’emergenza e dalle sue disastrose con- la ricerca europea possa dare un contri- seguenze. Secondo, se dopo un paio di buto determinante per passare a nuovi deludenti riunioni dell’Eurogruppo e modelli di sviluppo pienamente sosteni- del Consiglio europeo, gli Stati del- bili, come ha scritto Ezio Andreta. l’Unione europea sarebbero stati in grado L’impatto del virus è tragico nella conta di decidere misure finanziarie efficaci delle vittime e drammatico nelle conse- per sostenere i Paesi più colpiti come il guenze economiche e sociali. È vero,
6 EDITORIALE R ISPONDERE ALL’ EMERGENZA , PROGETTARE IL DOPO come qualcuno ha scritto, che ci siamo cato bilancio dell’Unione. Risicato, perché ritrovati “nudi”. Il nostro sistema sani- così desidera che resti un buon numero di tario, encomiabile nell’impegno di me- Paesi. dici, infermieri e altri operatori, ha mo- La Commissione ha proposto la sospen- strato i risultati nefasti di decenni di sione del Patto di stabilità e crescita, fatto riduzione della spesa pubblica. Ci siamo proprio dai Paesi membri. Sarà così pos- ritrovati sprovvisti di dispositivi di prote- sibile aumentare deficit e debito pubblico. zione individuale (a cominciare dalle fa- La Banca Centrale Europea ha messo in mose mascherine) perché la loro produ- atto prestiti alle banche e imponenti ac- zione era considerata “a basso margine”. quisti di titoli pubblici e privati per accre- E così incapaci di tutelare tempestivamente scere la liquidità ed evitare speculazioni. le persone in prima linea nel combattere il Spiace notare gli “scivoloni” verbali di rap- virus e nel garantire servizi e produzioni presentanti apicali di alcune istituzioni eu- necessarie. Ci siamo ritrovati privi di una ropee. Non hanno aiutato chi, come noi è capacità di reazione già strutturata per impegnato a rintuzzare gli attacchi che al- un’evenienza, quella di una pandemia, che cune forze politiche e ampi settori dell’opi- certamente è stata una sorpresa nella sua nione pubblica rivolgono all’Europa. Che virulenza ma non era imprevedibile, dati i non è un’entità unica e indistinta: non va precedenti di non molti anni fa. Questo mai dimenticato che è necessario distin- vale per l’Italia ma in buona parte anche guere le responsabilità delle diverse istitu- per l’Europa e per il resto del mondo. La zioni, come ha fatto con grande chiarezza colpevole approssimazione con la quale al- il nostro presidente della Repubblica nella cuni governi hanno reagito alla diffondersi dichiarazione del 27 marzo scorso2. della malattia è a dir poco scandalosa. Quanto agli Stati UE che si oppongono La Commissione europea ha reagito in all’adozione di misure straordinarie, spero tempi non rapidissimi e nelle prime fasi si rendano conto che stanno mettendo in ha scontato anche una certa difficoltà a gioco l’esistenza stessa dell’Unione euro- spiegare all’opinione pubblica il gran nu- pea. Una implosione del nostro Paese de- mero di misure e proposte delle quali, co- terminerebbe infatti un’implosione della munque, si è fatta carico. Tutela del mer- UE, comportando conseguenze disastrose cato unico, impulso alla ricerca sui vaccini, per tutti, a cominciare proprio da quegli appalti congiunti per migliori approvvi- Stati più piccoli che non hanno capito gionamenti di materiali sanitari, sostegno quanto ampi siano i vantaggi che otten- al rimpatrio dei cittadini UE oltre confini, gono dal far parte dell’Unione. utilizzo dei Fondi strutturali e molto altro1. Nella dichiarazione finale del Consiglio eu- È sempre bene ripetere che il settore sani- ropeo del 26 marzo scorso, interlocutoria tario è di competenza prevalente degli Stati per quanto riguarda gli strumenti per af- membri, che dispongono anche di stru- frontare le conseguenze socio-economiche, menti finanziari molto più potenti del risi- gli Stati guardano al dopo emergenza, con
EDITORIALE 7 R ISPONDERE ALL’ EMERGENZA , PROGETTARE IL DOPO almeno due grandi impegni, che chiedono “strategia di uscita coordinata, un piano alle altre istituzioni europee di condividere. di rilancio globale e investimenti senza pre- Il primo è “preparare le misure necessarie cedenti”. Il secondo è “istituire un sistema per tornare al normale funzionamento delle di gestione delle crisi più ambizioso e di più nostre società ed economie e a una crescita ampia portata all’interno dell’UE”. sostenibile, integrando, tra l’altro, la tran- Ricordiamoci di verificare che questi impegni sizione verde e la trasformazione digitale e siano rispettati. E facciamo sentire la nostra traendo dalla crisi tutti gli insegnamenti voce nel caso in cui, come spesso è accaduto, possibili.”. In che modo? Attuando una ai buoni propositi non seguano i fatti. 1 Si veda la sezione del sito della Commissione europea, anche in italiano, “La risposta europea al corona- virus”. 2 “Nell’Unione Europea la Banca Centrale e la Commissione, nei giorni scorsi, hanno assunto importanti e positive decisioni finanziarie ed economiche, sostenute dal Parlamento Europeo. Non lo ha ancora fatto il Consiglio dei capi dei governi nazionali. Ci si attende che questo avvenga con- cretamente nei prossimi giorni. Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro Continente. Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l’Europa. La solidarietà non è soltanto richiesta dai valori dell’Unione ma è anche nel comune interesse”. The southern Milky Way above ALMA - ESO/B. Tafreshi (twanight.org)
8 LA RICERCA EUROPEA CONTRO COVID-19 All’inizio della diffusione del coronavi- importo fornito dalle industrie farma- rus, la Commissione europea ha solleci- ceutiche che fanno parte dell’IMI. tato espressioni di interesse per progetti Il Consiglio europeo per l’Innovazione di ricerca destinati ad accrescere la co- ha stanziato 164 milioni di euro per pic- noscenza del temibile coronavirus, il cole e medie imprese e start up che siano SARS-CoV-2, a migliorare la gestione in grado di produrre soluzioni innovative clinica dei pazienti infettati e la prepa- per affrontare la diffusione del virus. razione e capacità di risposta della sanità La ricerca europea ha già sostenuto reti pubblica, oltre ovviamente a individuare internazionali di monitoraggio e di pre- vaccini e nuovi trattamenti. L’ha fatto ri- parazione all’insorgere di epidemie, pro- correndo ad una linea di fondi d’emer- getti per l’elaborazione di modelli epi- genza per la sanità del programma Hori- demiologici, banche dati virologiche e zon 2020, che ha permesso di attivare per l’utilizzo a fini sanitari di supercal- 47,5 milioni di euro. Diciassette progetti colatori. È ad esempio nato da un pro- sono già in corso, e coinvolgono 136 team getto europeo il consorzio pubblico-pri- di ricerca da tutta Europa. I risultati sono vato Exscalate4CoV, guidato dall’italiana attesi in tempi rapidi. Dompé Farmaceutici, con 18 partner da A giugno potrebbero iniziare i test clinici 7 Paesi UE, che utilizza la più efficiente di un vaccino anti Covid-19 sviluppato piattaforma supercomputazionale intel- dalla tedesca CureVac, alla quale la ligente al mondo per testare 3 milioni di Commissione ha offerto un sostegno fi- molecole al secondo, ora impegnata nella nanziario di 80 milioni di euro per ri- ricerca di quelle efficaci contro Covid- durne i tempi di sviluppo e produzione. 19. La partnership UE pubblico-privata In- Nel pool di virologi ed epidemiologi pro- novative Medicines Initiative, che sostiene venienti da diversi Paesi UE, che hanno finanziariamente la ricerca e l’innova- il compito di fornire alla Commissione zione nel settore della salute, ha lanciato pareri in merito alle raccomandazioni da un successivo bando destinato allo svi- indirizzare agli Stati membri c’è anche luppo di terapie e strumenti di diagnosi un’italiana, Maria Rosaria Capobianchi, per far fronte all’attuale (e forse futura) direttrice del Laboratorio di Virologia e diffusione del virus. I 45 milioni di euro del Dipartimento di Epidemiologia del- messi a disposizione da Horizon 2020 l’Istituto Nazionale per le Malattie In- dovrebbero essere integrati da un uguale fettive L. Spallanzani di Roma.
9 La nuova ricerca europea: partecipata, cooperativa e con tante opportunità MASSIMO GAUDINA, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea in questa occasione, perché parlare di ricerca a Genova è sempre una combi- nazione molto opportuna. Genova e la Liguria sono infatti già molto attive nei programmi di ricerca europea. La presenza di tre persone -Ezio An- dreta, Alessandro Damiani e Carlo Riz- zuto- che conoscono nei minimi dettagli tutto quello che bisogna sapere sulla ri- cerca europea, anche per le loro prece- denti esperienze, ha garantito che foste in buone mani. Ho comunque approfittato dell’occa- sione per ricordare, sinteticamente, le opportunità che offre l’Europa. Innan- Ho molto gradito l’invito del Centro in zitutto il programma europeo Horizon Europa al “Dialogo sulla ricerca euro- Europe. Proprio mentre era in corso il pea”. “Dialogo”, in Rue de la Loi, a Bruxelles. Avrei voluto esserci di persona, ma a i 27 Capi di Stato e di Governo del- causa di numerosi impegni non mi è l’Unione europea stavano discutendo del stato possibile presenziare. Così, attra- futuro bilancio europeo. Proprio dal- verso un videomessaggio, ho portato i l’esito di questa discussione, che è an- miei saluti a tutti i partecipanti e testi- cora in corso, sarà chiarita anche la di- moniato la vicinanza della Commissione mensione finanziaria destinata alla europea ad un’iniziativa di questa im- ricerca scientifica. Una decisione impor- portanza. Ci tenevo a farlo soprattutto tante, perché da questo dipenderà poi
10 LA NUOVA RICERCA EUROPEA la conformazione e la dimensione di Infine, un terzo pilastro, dedicato all’in- questo programma, Horizon Europe, novazione, con tante possibilità per le PMI che, in base alla proposta della Com- e con lo European Innovation Council, missione europea, dovrebbe avere quasi che già esiste sotto forma di progetto pi- 100 miliardi di euro a disposizione di ri- lota, ma che diventerà una parte strutturale cercatrici, ricercatori, università, enti di del futuro programma Horizon Europe. ricerca e piccole imprese di tutta Europa, Questo è il quadro del Programma. Ri- quindi anche di Genova e della Liguria. cordiamo però che oltre ad esso ci sa- Il programma sarà diviso in tre pilastri. ranno tante altre opportunità provenienti Sulla base di quello che è già il pro- dall’Europa per chi lavora nel mondo della gramma attuale Horizon 2020, è previsto ricerca. Ci sarà il programma dedicato al un primo pilastro, che si chiamerà Open digitale e all’intelligenza artificiale, che si Science, con lo European Research chiamerà Digital Europe, un nuovo pro- Council e le sue borse di eccellenza, le gramma di investimenti che proseguirà il Borse Marie Skłodowska Curie, di cui già Piano Juncker, cioè InvestEU, che consi- beneficiano sia l’Università di Genova, sia sterà in una sorta di fondo di garanzia l’Istituto di Tecnologia, sia, in generale, europeo che vuole mobilitare fondi, fi- tante realtà liguri. nanziamenti e investimenti, sia pubblici Il secondo pilastro è dedicato alle grandi che privati, in tanti progetti innovativi, an- sfide globali di ricerca che richiedono di che nel campo della ricerca e della scienza. mettere insieme i migliori talenti del no- Ci saranno inoltre i fondi strutturali che stro continente. Parliamo quindi di clima, avranno una loro finestra sull’innovazione, di alimentazione, di salute, di digitale, con e il Connecting Europe Facility, che si oc- questo nuovo approccio: l’approccio delle cuperà anch’esso di trasporti e di digitale. missioni di ricerca, e cioè il tentativo di Vi sarà insomma una vasta gamma di op- divulgare al grande pubblico sin dall’ini- portunità a disposizione delle realtà di ri- zio, sin dalla concezione, queste nuove cerca, anche liguri. grandi sfide. Si tratta di mettere insieme L’iniziativa “Dialogo sulla ricerca euro- la società civile, i media, gli enti locali af- pea” ha dimostrato ancora una volta che finché la ricerca scientifica esca dal a Genova e in Liguria state seguendo mondo dei laboratori e delle università, l’approccio giusto, ovvero quello di la- ma sia il più aperta e partecipata possibile. vorare in modo partecipato e parteci- Queste missioni di ricerca, come per pativo, in linea con queste nuove mis- esempio quella della lotta la cancro, sa- sioni di ricerca, e in modo cooperativo, ranno una grande sfida e un grande mar- mettendo insieme attori di tante realtà chio di fabbrica della Commissione von diverse attraverso il nostro orizzonte co- der Leyen per i prossimi cinque anni. mune: l’orizzonte europeo.
11 Internazionale, digitale, green. Il nuovo Programma Quadro della ricerca EZIO ANDRETA, coordinatore del progetto Foresight, CNR abbiamo parlato del bilancio settennale dell’Unione e valutate le risorse finanziarie proposte per la ricerca. Alessandro nel suo intervento ha illustrato la struttura di “Horizon Europe” e sottoli- neato le novità che lo caratterizzano. Io ho voluto piuttosto riflettere brevemente sul ruolo strategico giocato dai diversi Pro- grammi Quadro nella storia della costruzione europea per coglierne gli elementi essenziali e capire se le novità strategiche proposte da “Horizon Europe”, possano essere in qualche modo modificate dalla Commis- sione von der Leyen per tener conto delle sue nuove priorità. La ricerca europea, a parte i Trattati CECA Le politiche e gli strumenti previsti dal e Euratom che le affidavano un ruolo prossimo Programma Quadro di Ricerca preciso, confinato a garantire la sicurezza e Innovazione, “Horizon Europe” (2021 - nell’estrazione del carbone, produzione del- 2027) e i possibili risultati della partecipa- l’acciaio e gestione delle centrali nucleari, zione Italiana e della Liguria sono i tre ar- ha sempre giocato un ruolo nella costruzione gomenti su cui ho proposto di riflettere in europea. occasione del “Dialogo sulla ricerca euro- A poco meno di quaranta anni dalla nascita pea”. dei Programmi Quadro penso che riper- Nel mio primo intervento ho affrontato i correrne brevemente le quattro fasi che ne primi due, lasciando il terzo per quando hanno caratterizzato la storia possa aiutare
12 I NTERNAZIONALE , DIGITALE , GREEN a comprenderne meglio l’evoluzione e le solo mutando il modello economico, tra- finalità. sformandolo in uno nuovo basato sulla co- Nella prima fase, dalla firma dei Trattati di noscenza, l’Europa può riacquistare la sua Roma al 1986, il ruolo della ricerca è mar- dinamicità e divenire un sistema economico ginale sia per gli obiettivi che per le risorse. e sociale in grado di recuperare competitività Si tratta di poche attività, finanziate con e di assicurare alle nuove generazioni un’oc- crediti inseriti nel bilancio dal Parlamento, cupazione di alto livello. proposte sulla base dell’articolo 235 del L’articolo 179 del Trattato di Lisbona ri- Trattato di Roma. L’articolo utilizzato per prende questa strategia assegnando alla ri- lanciare nuovi programmi in materie non cerca e all’innovazione il compito centrale previste dai Trattati. di sostenere l’intero sistema Europa. Nella seconda fase, dal Trattato di Amster- La Commissione definisce in quest’ottica dam del 1986 che trasforma la CEE in il Sesto Programma Quadro attribuendo Unione Europea, al Trattato di Lisbona del alla ricerca più risorse finanziarie e un 2000, la ricerca inizia ad assumere un ruolo ruolo trainante. Il bisogno di disporre di importante, divenendo materia concorrente conoscenza di frontiera per sviluppare in cui l’Unione può legiferare. Come spe- nuove tecnologie multifunzionali in grado cificato dall’art.130 del Trattato di Amster- d’innovare i processi e la produzione di dam, la ricerca nell’ottica della realizzazione beni e servizi ad alto valore aggiunto del mercato unico, in ritardo rispetto alla giustifica la creazione del Consiglio Europeo globalizzazione e ai profondi cambiamenti della Ricerca e la realizzazione dell’Area in corso, diventa uno strumento a sostegno Europea della Ricerca. Due novità sulla della competitività dell’Industria. In questa scena europea che contribuiscono, inte- fase prendono corpo il Secondo, Terzo, grando la ricerca e i ricercatori, a creare Quarto e Quinto Programma Quadro e ne una comunità scientifica europea. vengono progressivamente definite la strut- Nella quarta fase, dal 2010 ad oggi, dal tura che prevede, oltre alla ricerca, le prime Trattato di Lisbona del 2009 alla Com- borse Marie Curie e il finanziamento delle missione von der Leyen, la ricerca continua infrastrutture, le procedure di valutazione ad accrescere la sua importanza e ad avere e le regole di finanziamento. Si inizia a di- un ruolo centrale nella politica europea. stinguere la ricerca di base da quella applicata La dichiarazione di Lisbona del 2010 at- e si introduce il concetto di “problem tribuisce alla ricerca un ruolo strategico solving” che condurrà all’esperienza dei cruciale, quello di promuovere un modello progetti integrati e alle prime JTI (Joint Te- economico in grado di garantire una crescita chnology Initiatives). Nella terza fase, dal intelligente, sostenibile e inclusiva. Una 2000 al 2010, il ruolo della ricerca cambia strategia ambiziosa, non pienamente rea- radicalmente. La Commissione scopre gli lizzata, che avrebbe potuto rendere i Paesi effetti della globalizzazione sulla competitività Membri meno vulnerabili alle crisi econo- del sistema europeo e si rende conto che miche.
13 I NTERNAZIONALE , DIGITALE , GREEN Il Settimo e l’Ottavo Programma Quadro tener conto delle nuove priorità strategiche. vedono l’introduzione di un nuovo ap- Quali effetti su Horizon Europe ne po- proccio sistemico nella ricerca, orientato a trebbero derivare? stimolare le sinergie tra i diversi strumenti Analizzando brevemente le sei priorità si finanziari e a inserire il concetto d’interdi- possono intuire almeno tre importanti sciplinarità. Siamo di fronte a un cambio novità destinate a produrre dei cambiamenti di paradigma importante: il passaggio da nella ventilazione delle risorse finanziarie e un’economia industriale a un’economia dei diversi accorpamenti tematici. sociale, da un modello destinato a produrre La prima novità, altamente politica, riguarda benefici per pochi a un modello concepito l’approccio di fondo di tutta la strategia per soddisfare i bisogni fondamentali della von der Leyen. Consiste nel cambiamento società. Non è più l’industria che traina lo di enfasi che per la prima volta viene posta sviluppo ma la ricerca. sul ruolo dell’Europa nel mondo e non più Il nono Programma Quadro, “Horizon sui problemi strettamente interni. È un Europe”, è concepito dalla Commissione cambiamento di rotta destinato a produrre Juncker che, preoccupata dal persistere del effetti nel modo di vedere e portare avanti paradosso dell’innovazione, vede nella crea- la costruzione europea. La ricerca in questa zione del Consiglio Europeo dell’Innova- prospettiva diventa uno strumento di dialogo zione la soluzione in grado di superare internazionale, al quale assegnare il compito l’incapacità dell’Europa di trasformare la di attrarre in Europa giovani talenti e nuove sua produzione di conoscenza in beni e industrie altamente tecnologiche. servizi innovativi. La seconda novità riguarda il ruolo della Certamente una novità importante che conoscenza nell’economia digitale del futuro. prevede per la prima volta l’introduzione Il mondo sta in effetti entrando nella di nuovi strumenti finanziari nel Programma seconda fase della globalizzazione caratte- Quadro, concepiti per aiutare le Start-up, rizzata sempre più dal binomio “finanza - nate dalle “deep technologies”, a cambiare tecnologia” e dagli enormi investimenti che radicalmente il mercato con dei prodotti molte imprese multinazionali e capitali so- innovativi. vrani stanno facendo nel digitale in parti- Su “Horizon Europe”, che mantiene la colare nell’Intelligenza Artificiale, nella struttura a tre pilastri del Programma pre- scienza dei dati e nei computer quantici. cedente, sostituendo però con il Consiglio La terza novità concerne la salvaguardia Europeo dell’Innovazione quello destinato dell’ambiente, la necessità in particolare di alle PMI, interverrà non tanto nella fase di introdurre nuovi modelli di produzione approvazione ma piuttosto in quella di ese- per fronteggiare il cambiamento climatico. cuzione la nuova Commissione von der Modelli pienamente sostenibili che non Leyen. possono essere concepiti senza rovesciare Non si tratterà di modifiche fondamentali il paradigma attuale di produzione, passando ma di un riorientamento delle attività per da quello “sottrattivo”, dall’alto verso il
14 I NTERNAZIONALE , DIGITALE , GREEN basso, oggi largamente ancora diffuso, a da Alessandro e Carlo ho voluto aggiungere quello “additivo” dal basso verso l’alto. due sole considerazioni. Tre sfide che per essere affrontate con La prima riguarda la perdita di risorse im- possibilità di successo richiedono infra- portante, dell’ordine di 700-800 milioni, strutture scientifiche e digitali d’avanguardia che annualmente il nostro Paese continuerà e un’importante capacità di produrre co- a registrare nel nuovo Programma. Ipotesi noscenza di frontiera. La conoscenza diventa fondata su un bilancio complessivo di 100 il crinale tra i Paesi avanzati e i Paesi in ri- miliardi e un tasso di successo dell’Italia del tardo di sviluppo. Il dibattito aperto su 9%, cosa certamente difficile da raggiungere. questi temi dalla Commissione von der La seconda riguarda le difficoltà che le Leyen è destinato ad influenzare non sol- PMI italiane avranno nel nuovo Programma tanto la ridefinizione delle priorità e la di- a causa della loro scarsa attitudine a fare stribuzione delle risorse finanziarie di Ho- dell’innovazione radicale. Un problema im- rizon Europe ma anche tutte le altre portante che ne limiterà i finanziamenti e politiche e i programmi comunitari. La ri- le opportunità. cerca di sinergie tra i diversi strumenti fi- Alla luce di queste considerazioni non è da nanziari e lo spostamento di enfasi sull’in- escludere che in fase di negoziato alcuni novazione radicale diventano due caratte- Paesi, tra cui il nostro, siano tentati di ristiche emblematiche del cambiamento ridurre le risorse destinate a “Horizon Eu- strategico. Nel secondo mio breve inter- rope” a beneficio delle politiche agricole e vento, dedicato all’analisi della partecipa- di coesione. Un problema serio per la zione italiana e della Liguria a Horizon nostra ricerca e i nostri ricercatori che ve- Europe e alle possibili ricadute finanziarie, drebbero ridursi le possibilità di ottenere a completamento di quanto già sottolineato dei finanziamenti europei. Total solar eclipse, La Silla Observatory, 2019 - ESO/R. Lucchesi
15 La faticosa costruzione di una ricerca davvero europea CARLO RIZZUTO, presidente dell’assemblea CERIC-ERIC terno ad ogni sua edizione, perché altrimenti il nuovo Commissario non sarebbe padre di un’idea. Quindi ogni Commissario che arriva propone un’idea nuova e cerca di ac- cantonare la vecchia. Questo fa sì che non vi siano programmi stabili e con la prospet- tiva necessaria ad affrontare coerentemente problemi di ricerca che richiedono persi- stenza su tempi lunghi. Se si parla dell’Area Europea della Ricerca, si vede che, con l’ec- cezione dei Centri Comuni di Ricerca, l’Eu- ropa comunitaria non ha costruito istituzioni stabili e di lunga durata. Dobbiamo saper lavorare insieme con vi- sioni di lungo termine se vogliamo essere competitivi con i sistemi con cui ci dob- biamo confrontare, che sono tipicamente Poiché sono un utente dei programmi eu- delle confederazioni di Stati come per esem- ropei più che un proponente o un gestore, pio l’India, che ha un numero di Stati e di ho considerato il tema dell’incontro da un lingue uguali a quelli dell’Europa, ma ha altro punto di vista. un bilancio federale e strutture di ricerca Per me il problema è come riusciamo in federali, oppure il Brasile, la Russia o la Europa a far sì che la ricerca sia sempre più Cina, per non parlare degli Stati Uniti. Sono europea e in maniera irreversibile. Abbiamo tutte Nazioni federali in cui diversi Stati o sentito che il Programma Quadro, per far realtà più regionali si sono aggregate e la- piacere ai politici, cambia vocabolario in- vorano insieme con risorse comuni.
16 LA FATICOSA COSTRUZIONE DI UNA RICERCA DAVVERO EUROPEA Nel mondo della ricerca l’Europa è fram- il 20%. I numeri sembrano essere gli stessi mentata. I bilanci della ricerca sono ancora perché vengono rapportati al PIL totale, ma per la maggior parte nazionali e il Pro- essendo quest’ultimo sceso, è diminuito an- gramma Quadro, per grande che sia, è sola- che il bilancio della ricerca. mente il 5-6% del bilancio complessivo de- Detto questo, come fare in modo che i bi- gli Stati nazionali. Adesso forse si è lanci nazionali, anche usando il Programma avvicinato al 10%, non perché le risorse Quadro come catalizzatore, si integrino e europee siano aumentate, ma perché i bi- diventino un bilancio effettivamente euro- lanci nazionali sono scesi. In Italia, per peo? Il modo c’è ed è stato già sviluppato esempio, si fa finta che il bilancio della ri- negli anni Sessanta in alcune discipline che cerca sia costante, ma è sceso. Il bilancio avevano la necessità di avere impianti o la- dell’università italiana è sceso del 30%, boratori di dimensioni e attrazione “fede- unico Paese avanzato al mondo in cui si sia rale”: per la biologia molecolare si è costi- avuta una tale contrazione. Il bilancio ef- tuito lo European Molecular Biology fettivo della ricerca in Italia è sceso di circa Laboratory, per il nucleare il CERN, poi A sunny day over the Mediterranean Sea - ESA/A.Gerst, CC BY-SA 3.0 IGO
17 LA FATICOSA COSTRUZIONE DI UNA RICERCA DAVVERO EUROPEA l’Agenzia spaziale europea e infine l’ESO Ma, ancora negli anni ’90, abbiamo dovuto (European Southern Observatory). Sono costruire alcune entità europee con una ve- tutte realtà costituite per accordo tra gruppi ste giuridica nazionale e basati su finan- di Stati europei, che li hanno costruiti e li ziamenti nazionali, come il Sincrotrone di fanno funzionare integrando parte dei bi- Grenoble o aprendo ai ricercatori europei lanci nazionali ancora prima del Programma e internazionali altri impianti finanziati Quadro. Questi hanno creato condizioni di principalmente da singoli Paesi, contri- capacità competitiva globale di lungo ter- buendo, così, a stabilire una forte attrazione mine e di grande successo. di ricercatori da tutto il mondo. L’Europa nei campi dello spazio, della fisica Un possibile nuovo sviluppo si è avviato nucleare, della biologia molecolare e del- nei primi anni 2000, rendendo sistematico l’astronomia batte o è comunque alla pari l’approccio intergovernativo nella costru- con qualunque altro Stato federale, e ciò zione e nella gestione di nuove infrastrut- indipendentemente dal bilancio “federale”. ture di ricerca, con un coordinamento di Un avvio alla costruzione dell’Europa si tutti i Paesi europei. Qui si sono utilizzate era avuto con l’EURATOM -ora collegato le possibilità date dalla Unione Europea e al Programma Quadro- a fine anni Cin- dalla sua base giuridica per rafforzare l’in- quanta. L’Italia aveva contribuito non poco tegrazione tra risorse degli Stati. Un nuovo alla creazione dei laboratori di ricerca eu- Regolamento europeo permette di costi- ropei (Joint Research Centre) conferendo tuire Consorzi europei che operano come all’Europa l’impianto di Ispra. Questo pro- soggetti di diritto internazionale e hanno cesso è andato avanti, ma timidamente. Esi- alcune facilitazioni, come, ad esempio, stono ancora i Joint Research Centre: sono esenzioni fiscali (dall’IVA e dalle accise), un po’ nascosti, ma sono ancora abbastanza e non devono applicare le regole europee efficienti e svolgono compiti di supporto per gli acquisti. Questo dà grandi margini alle politiche comunitarie. di flessibilità per la costruzione e il fun- Come utilizzare il Programma Quadro per zionamento delle infrastrutture finanziate creare ulteriori realtà europee? Sicuramente pur sempre principalmente dai bilanci na- positiva è stata la costruzione del Consiglio zionali. Questi Consorzi sono stati intro- Europeo delle Ricerche (European Research dotti nel 2009 e ad oggi ne sono stati co- Council). Abbiamo dovuto tentare diverse stituiti 21 nella maggior parte costruendo volte la partenza, prima che si avviasse per degli enti di ricerca multidisciplinari che davvero, anche perché nei documenti fon- raggruppano e integrano i migliori labora- danti della UE non vi erano chiari riferi- tori nazionali di tutta l’Europa. In tutte menti alla ricerca. Ci sono voluti quasi queste realtà i ricercatori cominciano a ri- trent’anni per riuscire a far entrare la ricerca conoscersi come operanti in entità europee, di base nel Programma Quadro, anche gra- e questo sta dando sostanza all’idea del- zie alla capacità di alcuni Commissari, in l’Area Europea della Ricerca. particolare gli italiani Pandolfi e Ruberti. Bisogna vedere se si riesce a estendere
18 LA FATICOSA COSTRUZIONE DI UNA RICERCA DAVVERO EUROPEA questo sistema anche alle attività di ricerca applicata e di innovazione collegate alle ralmente più avanzata ridursi del 20- 30% (e questo anche in Italia sta cre- industrie. Il mercato europeo purtroppo scendo pericolosamente). Ciò crea un non è molto integrato. Molte industrie forte contraccolpo ai livelli nazionali ed innovative sono collegate con la difesa, è una delle maggiori cause della reazione con la salute o con l’ambiente e questi nazionalistica che vediamo crescere. settori non sono ancora integrati a livello Dobbiamo riuscire a trovare il modo per europeo, perché legati molto al “public cui l’impiego dei ricercatori e tecnici procurement” che, nonostante molte re- nelle tecnologie avanzate e nella ricerca gole e buone intenzioni, è ancora forte- sia anche basato su un contratto-tipo mente nazionale. europeo e su una maggiore eguaglianza La mancanza di un mercato di prodotti di trattamenti e prospettive. In questo innovativi in queste aree è ancora uno momento abbiamo un italiano che pre- dei grandi problemi che ha l’Europa. Ve- siede la Confederazione Europea dei dremo se attraverso il Consiglio Europeo Sindacati e quindi stiamo tentando di dell’Innovazione (European Innovation sollecitare anche la parte sindacale, ac- Council) si riuscirà a compiere qualche canto a quella politica, oltre ad avviare, passo verso l’integrazione in tutte le aree qui anche con l’aiuto della Commis- di innovazione. sione, degli schemi pensionistici integra- Un’altra cosa che ancora manca e si do- tivi che, almeno, permettano di costruire vrà tentare di rendere più effettiva, no- prospettive più equilibrate per la fine nostante il fatto che le regole di impiego carriera. siano ancora fuori dal “perimetro” della Con questo, a differenza di altre parti Unione, è una cittadinanza europea ef- della costruzione europea, la Ricerca e fettiva per i ricercatori, che non esiste l’Innovazione stanno, sia pure a fatica, per la notevole differenza contrattuale e procedendo verso l’integrazione, anche stipendiale tra Paesi. Questo induce un grazie alla azione di catalisi dei limitati forte “brain-drain” sia dall’Italia che fondi europei che, per l’Italia, hanno an- dall’Est Europa. Molti Paesi dell’Est che visto una discreta sinergia tra fondi hanno visto la loro popolazione cultu- di ricerca e fondi strutturali.
19 Il nuovo Programma Quadro della Ricerca europea Siamo pronti ad utilizzarlo al meglio? ALESSANDRO DAMIANI, presidente APRE proccio più operativo, volto a identificare nuove opportunità di collaborazione e fi- nanziamento per i prossimi anni. Il se- condo motivo di interesse riguarda la for- mula di questo evento, concepito più come uno scambio e un dialogo che come una carrellata di interventi. In questo mio contributo vorrei fare in- nanzitutto un accenno all’attuale conte- sto politico europeo, sintetizzare poi le principali caratteristiche del prossimo Programma Quadro “Horizon Europe”, fare brevemente il punto sullo stato del negoziato, e infine proporre alcune con- siderazioni intorno alla partecipazione italiana e ligure così come è oggi, in modo da trarne qualche lezione per il futuro. Quest’occasione di “Dialogo sulla Ri- cerca europea” è particolarmente apprez- Ricerca e innovazione nell’attuale zabile per almeno due buone ragioni. La contesto politico europeo prima ha a che vedere con la sua natura L’Europa si trova in una fase di transi- di incontro a metà strada tra una rifles- zione, in mezzo al guado tra spinte na- sione strategica, che riguarda il posizio- zionaliste e ambizioni globali, tra fedeltà namento del sistema di ricerca ligure e atlantica e nuove aspirazioni di autono- italiano nel contesto europeo, e un ap- mia, tra tentazioni protezionistiche e di-
20 IL NUOVO P ROGRAMMA Q UADRO DELLA R ICERCA EUROPEA fesa di una concezione multilaterale delle innovazione possono dare un contributo relazioni internazionali. Ad una sorta di decisivo; e il Programma Horizon Eu- sollievo post Brexit si accompagna il ti- rope attualmente in fase di gestazione è more di una perdita di peso geopolitico lo strumento chiave di quelle politiche. proprio a seguito dello sganciamento del Regno Unito. La volontà di protagoni- I principali elementi di novità smo rispetto alle grandi sfide globali si del prossimo Programma Quadro confronta con resistenze interne che fre- europeo della ricerca nano quelle ambizioni. Se da un lato Il nuovo Programma Quadro (nel se- l’Europa tenta di difendere il proprio guito, PQ), per il quale la Commissione modello di sviluppo economico e il li- propone un budget di 100 miliardi di vello di benessere raggiunto, dall’altro Euro, durerà sette anni e sarà articolato deve far fronte alle sfide che derivano in tre pilastri. Più della metà delle risorse da una forte accelerazione del progresso sarà destinata al pilastro centrale (Global tecnologico in tutto il mondo e dall’ac- Challenges and Industrial Competitiveness), centuazione delle pressioni concorren- che comprende sei raggruppamenti te- ziali che ne consegue. matici: salute; cultura, creatività e società In questo quadro, credo che possiamo inclusiva; sicurezza; digitale, industria e aspettarci una nuova Commissione più spazio; clima, energia e mobilità; cibo, bio- ecologista, più interventista sul piano economia, risorse naturali, agricoltura e economico, forse più protezionista per ambiente. Il primo pilastro (Open Science) legittima difesa, ma al tempo stesso an- finanzierà la ricerca di base, la mobilità cora decisa a preservare il suo approccio dei ricercatori e le infrastrutture di ricerca. globalista. Il terzo pilastro (Open Innovation), pre- Sarà anche più attenta alle politiche della senta una delle novità principali di questo ricerca e dell’innovazione? Su questo nuovo programma, il Consiglio Europeo non vorrei sbilanciarmi troppo ma direi dell’Innovazione, che punta a valorizzare che ci sono segnali incoraggianti. Non le capacità innovative delle piccole e me- si era mai sentito Juncker o qualcuno die imprese e delle start-up, ponendo l’ac- dei suoi predecessori affermare con cento sull’innovazione radicale e sulle sue forza, come ha fatto invece von der Le- ricadute in termini di mercato. yen, la centralità del ruolo della ricerca La Commissione ci aveva abituati, almeno come strumento per raggiungere gli ob- fino al sesto PQ, ad un andamento oscil- biettivi chiave della nuova strategia eu- latorio, da un programma quadro all’altro, ropea. Più in particolare, il Green Deal, tra ricerca di base e ricerca applicata. Da la nuova politica economica e industriale almeno due cicli settennali invece il pen- e le sfide della digitalizzazione sono i tre dolo va in una direzione soltanto, che è assi strategici della nuova Commissione quella di più innovazione. Credo dob- rispetto ai quali le politiche di ricerca e biamo aspettarci che questa rimanga una
21 Persönlichkeitstest - ESA/A.Gerst, CC BY-SA 3.0 IGO IL NUOVO P ROGRAMMA Q UADRO DELLA R ICERCA EUROPEA Personality check: do these photos make you want to stay at home, or check out what's back there behind the horizon? tendenza duratura, giustificata dal fatto degli obbiettivi; ma rappresenteranno, al- che da una dozzina d’anni a questa parte meno per i primi tre anni, non più del il Consiglio Europeo della Ricerca assi- 10% del budget del secondo pilastro, ov- cura comunque una parte consistente vero poco più di 5 miliardi secondo la delle risorse del programma alla ricerca proposta della Commissione. di base o di frontiera. Sul fronte della cooperazione internazio- Un altro elemento di novità del nuovo nale c’è un altro elemento di novità im- programma sono le Missioni, indubbia- portante. Il dibattito in corso tra le istitu- mente importanti per gli elementi di no- zioni non ha ancora affrontato questo vità che racchiudono e per l’ambizione di tema, perché si aspettava che prima si affrontare alcune grandi sfide della so- chiudesse la partita della Brexit. Oltre al cietà, ma forse sopravvalutate nel dibattito trattamento che avrà il Regno Unito nel pubblico che accompagna la nascita del prossimo programma quadro, vi è un’altra nuovo programma. Le cinque missioni questione aperta, e cioè l’idea di allargare previste - cancro, suolo, acqua, smart ci- il meccanismo di associazione ai Paesi ties e clima - seguiranno una logica di sviluppati al di là del perimetro del vici- chiara finalizzazione, di forte interdisci- nato. Mentre gli Stati Uniti hanno fatto plinarietà e di perseguimento concertato sapere che non intendono avvalersi di
22 IL NUOVO P ROGRAMMA Q UADRO DELLA R ICERCA EUROPEA questa possibilità, altri Paesi tra cui Ca- vigorire la competitività europea a livello nada, Giappone e Australia ci stanno internazionale. pensando ed è probabile che alcuni di Un secondo elemento è quello dell’inter- essi si assoceranno al futuro PQ. disciplinarietà. Leggendo il testo della pro- Nel nuovo Programma vi sarà anche posta della Commissione si ritrova questo un’accentuazione della politica di Open concetto in maniera ricorrente e si può science, che già aveva compiuto i primi prevedere che i futuri bandi di gara ac- passi con il Programma in corso. Sarà centueranno questa tendenza. quindi rafforzato l’obbligo, o il quasi Altra caratteristica del nuovo programma obbligo, di rendere accessibili i risultati è l’insistenza sull’innovazione, sull’utilizzo della ricerca. dei risultati e sul loro impatto economico; Si è fatto poi uno sforzo per razionaliz- e in particolare una parte del programma zare il panorama delle Partnership, ov- punta sull’innovazione radicale: una vero quelle forme di collaborazione tra nuova enfasi che può rappresentare un Commissione, Paesi membri e altri sog- rischio importante per un Paese come il getti, in primo luogo le industrie. Mentre nostro caratterizzato da una forte pre- le diverse forme di partenariato presen- senza di PMI orientate prevalentemente tano attualmente un panorama fram- ad un’innovazione di tipo incrementale. mentato in cui è difficile orientarsi, nel C’è poi un’accentuazione della tendenza nuovo programma queste saranno ra- verso grandi sotto-programmi organizzati zionalizzate in tre categorie, di cui una è per obbiettivi, come ad esempio le Mis- rappresentata dalle cosiddette Partner- sioni, le Partnership istituzionalizzate o ship istituzionalizzate, che tra l’altro pro- le KICs (Knowledge Innovation Com- seguiranno le attività delle attuali Joint munities) dello European Institute of Technology Initiatives, in continuità di Technology. obiettivi rispetto al passato1 . Infine, avremo una governance più com- In sintesi, gli elementi caratterizzanti del plessa che in passato. È diventato infatti nuovo programma si possono riassu- più laborioso il processo decisionale, più mere in alcuni tratti salienti. articolata la programmazione e più nu- In primo luogo si nota uno sforzo di ri- merose le occasioni di consultazione e conciliare competitività e sostenibilità. di concertazione tra le istituzioni euro- Questo binomio era già un elemento im- pee, i Paesi membri, gli stakeholder e i portante in Horizon 2020, ma questa ricercatori. volta non si tratta più soltanto di rendere compatibili le esigenze della competiti- Lo stato del negoziato vità industriale con gli imperativi della sul nuovo Programma sostenibilità; è la sostenibilità stessa che Dopo una fase abbastanza rapida fino diventa un obiettivo primario e contem- alla primavera dell’anno scorso, le trat- poraneamente uno strumento per rin- tative hanno subito una battuta d’arresto
23 IL NUOVO P ROGRAMMA Q UADRO DELLA R ICERCA EUROPEA per via del cambio di legislatura per il Il nuovo PQ dovrebbe funzionare in ma- Parlamento europeo e del rinnovo della niera più complementare con altri pro- Commissione. Si è quindi arrivati prima grammi e strumenti di finanziamento, dell’estate 2019 ad un accordo, infor- come i Fondi strutturali. A questo propo- male ma solido, tra le tre istituzioni sito si tenterà di rilanciare il Seal of Excel- (Consiglio, Parlamento e Commissione) lence: questo strumento, concepito per dare sugli obiettivi del programma, sulla sua la possibilità di richiedere altri fondi a chi struttura e su gran parte dei suoi conte- ha presentato proposte valutate eccellenti nuti scientifici. Gli elementi essenziali di ma non ha ricevuto il finanziamento questo accordo si discostano relativa- nell’ambito del PQ, dovrebbe essere ri- mente poco da quello che aveva propo- visto nelle sue modalità operative perché sto la Commissione: in particolare l’ag- non ha funzionato molto bene nel Pro- giunta di alcune priorità tematiche e gramma attuale. Un’altra ipotesi è quella l’attenuazione dell’enfasi originaria sul- della convergenza tra strumenti di fi- l’innovazione “dirompente”. nanziamento: qualora un progetto finan- Se questi aspetti sono ormai condivisi, ziato dal PQ sia complementare con un manca però l’accordo su alcuni elementi altro finanziato dai Fondi strutturali, si tutt’altro che secondari, a cominciare dal dovrebbe poter accedere ad una forma budget. Finché non è approvato il Qua- unica di finanziamento (quella del PQ). dro Finanziario Pluriennale non possono Inoltre, sono ancora da precisare i con- essere deliberate le dotazioni finanziarie torni delle Missioni e dei Partenariati. dei vari programmi. Il Consiglio europeo Queste due importanti componenti del straordinario del 20 febbraio, incentrato nuovo Programma quadro sono state proprio su questo tema, come era pre- sottratte alla definizione nel testo legi- vedibile non ha portato a una decisione slativo e saranno invece definite attra- definitiva. La maggior parte degli osser- verso l’inserimento di un livello supple- vatori ritiene che non si raggiungerà un mentare di programmazione. Siamo accordo prima del prossimo semestre, abituati ad avere una sequenza che pre- sotto presidenza tedesca. vede il Programma Quadro, il pro- Resta naturalmente da definire anche gramma specifico e poi i programmi di l’articolazione del budget fra le varie lavoro e i bandi di gara. Adesso è previ- componenti. E tra gli altri nodi da scio- sto anche un Piano strategico, di durata gliere c’è quello del grado di apertura quadriennale: uno stadio in più nella go- internazionale del programma: da un vernance del PQ, che si situa tra il pro- lato la formula della partecipazione bri- gramma specifico e i programmi di la- tannica; dall’altro l’ampiezza dell’accesso voro. da riservare ai nuovi partner dei paesi Per quanto riguarda il calendario molto industrializzati, che sono anche nostri dipende dall’esito della discussione sul concorrenti. Quadro Finanziario Pluriennale. Tutta-
24 IL NUOVO P ROGRAMMA Q UADRO DELLA R ICERCA EUROPEA via, ci si può ragionevolmente aspettare La Liguria e il Programma Quadro che il Piano strategico con le Missioni e In Liguria arriva dal Programma Qua- i Partenariati venga finalizzato in pri- dro il 5% delle risorse che giungono in mavera e che l’accordo finale sul testo Italia. Non è poco se teniamo conto del legislativo sia raggiunto entro l’autunno. fatto che la Liguria rappresenta il 2% Se così fosse, i programmi di lavoro po- del PIL e il 2,5% della popolazione ita- trebbero essere approvati entro que- liana. E non è poco neanche in termini st’anno e i bandi di gara lanciati all’inizio assoluti, perché si tratta di 30-35 milioni del 2021, se non addirittura informal- l’anno, ovvero più del 10% dell’investi- mente anticipati di qualche settimana. mento pubblico nazionale di ricerca a Abbiamo dunque ancora diversi mesi livello regionale. Ma il peso relativo di per prepararci a sfruttare al meglio le queste risorse è decisamente maggiore opportunità del nuovo programma, e da perché, mentre la stragrande maggio- questo punto di vista sarà utile riflettere ranza del finanziamento pubblico nazio- sull’esperienza della nostra partecipa- nale è destinato a pagare costi fissi, prin- zione al programma in corso, Horizon cipalmente infrastrutture e stipendi, le 2020. risorse che vengono dal PQ vanno quasi L. Parmitano - Genova, finalmente senza nuvole… - ©ESA/NASA
25 IL NUOVO P ROGRAMMA Q UADRO DELLA R ICERCA EUROPEA tutte a finanziare effettive attività di ri- Un altro aspetto che colpisce è quello cerca. Dunque l’incidenza della ricerca della forte concentrazione geografica. europea, e in particolare del Programma Quando si parla di PQ la Liguria è quasi Quadro, sul sistema di ricerca e innova- solo Genova: dei primi 20 beneficiari zione ligure è molto significativa. del Programma nella nostra regione, 18 Un dato positivo della partecipazione li- sono a Genova. gure è rappresentato dal tasso di successo, Quali conseguenze operative trarre dal- cioè il rapporto tra numero di proposte l’esame di questi dati? presentate e finanziate. La media ligure è In primo luogo occorre allargare la base del 13%, da raffrontare con quella italiana di partecipazione. Dobbiamo sollecitare dell’11%: siamo quasi al top in Italia e vi- i soggetti che finora hanno partecipato cini alla media europea. poco, anche all’interno di quegli stessi È interessante considerare come si arti- enti che pure partecipano regolarmente, cola la partecipazione ligure in relazione come l’università; dobbiamo stimolare alla tipologia dei beneficiari. Il peso del- le piccole e medie imprese e le start-up l’industria è molto sostanziale (55%), a cimentarsi con le nuove misure di so- ma non quello delle piccole e medie im- stegno all’innovazione; più in generale prese (14%), nonostante esse costitui- dobbiamo valorizzare quei soggetti che scano l’ossatura del tessuto economico presentano un potenziale sottoutilizzato, della regione. I centri di ricerca sono in per esempio in settori come la ricerca linea con la media nazionale. È invece biomedica, le scienze marine, la ricerca meno rilevante il ruolo dell’università, socio-economica. che ottiene appena il 9% delle risorse Per quanto riguarda la qualità delle pro- del Programma Quadro che arrivano in poste, partiamo da una buona base, ma regione, molto meno della media nazio- dobbiamo migliorarla ulteriormente se nale: un dato sul quale riflettere. vogliamo incrementare il tasso di suc- Quanto all’articolazione della partecipa- cesso. zione nelle varie componenti tematiche Poiché la logica del Programma Quadro del PQ, notiamo che la performance li- è di stimolare la collaborazione tra in- gure è abbastanza buona nelle attività dustrie, centri di ricerca e università, di frontiera del Consiglio Europeo della dobbiamo favorire tra questi attori un Ricerca, grazie soprattutto all’Istituto rapporto più organico tra produzione e Italiano di Tecnologia, come pure nei utilizzo delle conoscenze. Dobbiamo svi- settori dei trasporti e dello spazio. Per luppare la capacità di costruire alleanze contro, risulta insoddisfacente nel in vista della presentazione di proposte campo della salute e delle biotecnologie, di successo, tanto più che il PQ evolve dove pure abbiamo delle competenze verso modalità di collaborazione più che potrebbero essere valorizzate mag- strutturate, più vicine ad un programma giormente. che a un progetto.
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