ORIZZONTE EUROPA RICERCA, NUOVI MODELLI DI SVILUPPO - Anno XIX numero 1/2020

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ORIZZONTE EUROPA RICERCA, NUOVI MODELLI DI SVILUPPO - Anno XIX numero 1/2020
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                                                                                                                                                         Anno XIX • numero 1/2020

                                       RICERCA,
                                                             EUROPA
                                NUOVI MODELLI DI SVILUPPO
                                                            ORIZZONTE
ORIZZONTE EUROPA RICERCA, NUOVI MODELLI DI SVILUPPO - Anno XIX numero 1/2020
ORIZZONTE EUROPA RICERCA, NUOVI MODELLI DI SVILUPPO - Anno XIX numero 1/2020
anno•XIX numero•1/2020

  ORIZZONTE
   EUROPA
RICERCA, NUOVI MODELLI DI SVILUPPO
ORIZZONTE EUROPA RICERCA, NUOVI MODELLI DI SVILUPPO - Anno XIX numero 1/2020
Numero 1/2020 anno XIX
Autorizzazione Tribunale di Genova n. 27 del 3 agosto 1991

Centro in Europa – Centro di iniziativa europea
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tel. 010 2091270
ineuropa@centroineuropa.it - http://www.centroineuropa.it
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Twitter: @CentroInEuropa

Direttore responsabile: Fabrizio De Ferrari

Realizzazione a cura di Carlotta Gualco, direttrice del Centro in Europa
Ha collaborato per i testi e le foto degli autori Sebastiano Coenda

Immagine di copertina: Guten Morgen/Good morning
Immagine del sorgere del sole scattata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (particolare)
Crediti: ESA/A. Gerst, CC BY-SA 3,0 IGO

Le immagini ESA pubblicate sono coperte dalla licenza CC BY-SA 3,0 IGO
https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/igo/deed.it
ESO: European Southern Observatory https://www.eso.org/
NASA: National Aeronautics and Space Administration https://www.nasa.gov/

Realizzazione editoriale
© 2020 - Janua S.r.l.s.
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L’editore rimane a disposizione per gli eventuali diritti sulle immagini pubblicate.
I diritti d’autore verranno tutelati a norma di legge.
ORIZZONTE EUROPA RICERCA, NUOVI MODELLI DI SVILUPPO - Anno XIX numero 1/2020
Sommario
Editoriale
Carlotta Gualco, direttrice del Centro in Europa
Rispondere all’emergenza, progettare il dopo. Questo ci aspettiamo dalla UE        5
Scheda su Ricerca Europea contro Covid-19                                          8
La nuova ricerca europea: partecipata, cooperativa e con tante opportunità
Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza a Milano della
Commissione europea                                                                9
Internazionale, digitale, green. Il nuovo Programma Quadro della ricerca
Ezio Andreta, coordinatore del progetto Foresight - CNR                            11
La faticosa costruzione di una ricerca davvero europea
Carlo Rizzuto, presidente dell’assemblea CERIC-ERIC                                15
Il nuovo Programma Quadro della Ricerca europea. Siamo pronti
ad utilizzarlo al meglio?
Alessandro Damiani, presidente APRE                                                19
Ricerca europea e archeologia alleate contro l’abbandono
delle montagne europee
Anna Maria Stagno, Università di Genova, progetto ANTIGONE - CER                   27
Mobilità: una riflessione in vista di Horizon Europe
Cristina Becchio, ricercatrice, coordinatrice Center for Human Technologies, IIT   32
L’identità europea nei Programmi Quadro di finanziamento alla ricerca
Michele Piana, Università di Genova; direttore scientifico APRE Liguria            35
Trasporti e ricerca europea: il fiore all’occhiello della Liguria
Angela Di Febbraro, Università di Genova, delegato nazionale
Horizon 2020 “Smart, green, and integrated transport”                              38
Settore navale e marittimo. CETENA: un anello di congiunzione
tra Industria e Ricerca
Chiara Notaro, Research funding and networking, CETENA Spa                         40
Il Green New Deal nella dimensione urbana
Matteo Campora, assessore ai Trasporti, Mobilità ed Energia,
Comune di Genova                                                                   44
Fare più rete per migliorare i risultati della ricerca
Pietro Pongiglione, presidente Istituto Giannina Gaslini                           47
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Programmazione europea 2021-2027: una strategia territoriale più integrata
e più coordinata
Fabio Lavagetto, Università di Genova                                            49
La qualità scientifica c’è. Che cosa occorre per ottenere più finanziamenti UE
Cristina Grandi, dirigente Direzione scientifica IRCCS
Ospedale Policlinico San Martino                                                 52
Interrogativi sulla gestione dei fondi europei nella Regione Liguria
Gianni Cozzi, professore emerito Università di Genova,
associazione Le Radici e le Ali                                                  55
Fondi europei a contenuto tecnologico. I risultati di Regione Liguria
Gabriella Vergottini, FILSE S.p.a, presso Regione Liguria                        57
Continua il dialogo sulla ricerca europea
ICT e Robotica in Europa, tra Genova e il Salento
Giovanni Indiveri, Università di Genova                                          59
Il circolo virtuoso del Consiglio Europeo della Ricerca: Neuroinformatica
in Svizzera
Giacomo Indiveri, direttore dell’Istituto di Neuroinformatica
presso l’Università di Zurigo e l’ETH di Zurigo                                  61
Uno spazio per la Scuola
Con eTwinning una marcia in più per la cittadinanza europea
Intervista a Anna Bormida, insegnante e docente Università di Genova             63
Spazio Europe Direct Genova                                                      66
Ricordo di Francesco Berardini, presidente di Coop Liguria                       67
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EDITORIALE                5

Rispondere all’emergenza,
progettare il dopo.
Questo ci aspettiamo dalla UE
CARLOTTA GUALCO - direttrice del Centro in Europa

                                             nostro nello sforzo di affrontare l’epide-
                                             mia e salvaguardare famiglie e imprese.
                                             Buona parte del numero è dedicata ad
                                             un evento che abbiamo tenuto il 20 feb-
                                             braio scorso, il “Dialogo sulla Ricerca
                                             europea a Genova e in Liguria”.
                                             L’emergenza non era ancora scattata, ov-
                                             viamente. Lavorare nei giorni successivi
                                             con gli autori è stato confortante. Li rin-
                                             grazio di aver dedicato un po’ del loro
                                             tempo, sovvertito dalle nuove regole di
                                             lavoro e di vita, a comporre una pubbli-
                                             cazione che vuol essere un invito alla
                                             speranza. Sì, la ricerca europea come
Ho scritto questo testo in un periodo        speranza.
contraddistinto da due grandi interroga-     Speranza di un’Europa che sia più di un
tivi. Il primo, se i segnali di remissione   orizzonte, nel senso in cui l’ha inteso Mi-
di Covid-19 si sarebbero trasformati in      chele Piana, cioè come qualcosa di non
un percorso consolidato di uscita dal-       ancora raggiunto; speranza che proprio
l’emergenza e dalle sue disastrose con-      la ricerca europea possa dare un contri-
seguenze. Secondo, se dopo un paio di        buto determinante per passare a nuovi
deludenti riunioni dell’Eurogruppo e         modelli di sviluppo pienamente sosteni-
del Consiglio europeo, gli Stati del-        bili, come ha scritto Ezio Andreta.
l’Unione europea sarebbero stati in grado    L’impatto del virus è tragico nella conta
di decidere misure finanziarie efficaci      delle vittime e drammatico nelle conse-
per sostenere i Paesi più colpiti come il    guenze economiche e sociali. È vero,
ORIZZONTE EUROPA RICERCA, NUOVI MODELLI DI SVILUPPO - Anno XIX numero 1/2020
6                 EDITORIALE
                  R ISPONDERE   ALL’ EMERGENZA , PROGETTARE IL DOPO

    come qualcuno ha scritto, che ci siamo              cato bilancio dell’Unione. Risicato, perché
    ritrovati “nudi”. Il nostro sistema sani-           così desidera che resti un buon numero di
    tario, encomiabile nell’impegno di me-              Paesi.
    dici, infermieri e altri operatori, ha mo-          La Commissione ha proposto la sospen-
    strato i risultati nefasti di decenni di            sione del Patto di stabilità e crescita, fatto
    riduzione della spesa pubblica. Ci siamo            proprio dai Paesi membri. Sarà così pos-
    ritrovati sprovvisti di dispositivi di prote-       sibile aumentare deficit e debito pubblico.
    zione individuale (a cominciare dalle fa-           La Banca Centrale Europea ha messo in
    mose mascherine) perché la loro produ-              atto prestiti alle banche e imponenti ac-
    zione era considerata “a basso margine”.            quisti di titoli pubblici e privati per accre-
    E così incapaci di tutelare tempestivamente         scere la liquidità ed evitare speculazioni.
    le persone in prima linea nel combattere il         Spiace notare gli “scivoloni” verbali di rap-
    virus e nel garantire servizi e produzioni          presentanti apicali di alcune istituzioni eu-
    necessarie. Ci siamo ritrovati privi di una         ropee. Non hanno aiutato chi, come noi è
    capacità di reazione già strutturata per            impegnato a rintuzzare gli attacchi che al-
    un’evenienza, quella di una pandemia, che           cune forze politiche e ampi settori dell’opi-
    certamente è stata una sorpresa nella sua           nione pubblica rivolgono all’Europa. Che
    virulenza ma non era imprevedibile, dati i          non è un’entità unica e indistinta: non va
    precedenti di non molti anni fa. Questo             mai dimenticato che è necessario distin-
    vale per l’Italia ma in buona parte anche           guere le responsabilità delle diverse istitu-
    per l’Europa e per il resto del mondo. La           zioni, come ha fatto con grande chiarezza
    colpevole approssimazione con la quale al-          il nostro presidente della Repubblica nella
    cuni governi hanno reagito alla diffondersi         dichiarazione del 27 marzo scorso2.
    della malattia è a dir poco scandalosa.             Quanto agli Stati UE che si oppongono
    La Commissione europea ha reagito in                all’adozione di misure straordinarie, spero
    tempi non rapidissimi e nelle prime fasi            si rendano conto che stanno mettendo in
    ha scontato anche una certa difficoltà a            gioco l’esistenza stessa dell’Unione euro-
    spiegare all’opinione pubblica il gran nu-          pea. Una implosione del nostro Paese de-
    mero di misure e proposte delle quali, co-          terminerebbe infatti un’implosione della
    munque, si è fatta carico. Tutela del mer-          UE, comportando conseguenze disastrose
    cato unico, impulso alla ricerca sui vaccini,       per tutti, a cominciare proprio da quegli
    appalti congiunti per migliori approvvi-            Stati più piccoli che non hanno capito
    gionamenti di materiali sanitari, sostegno          quanto ampi siano i vantaggi che otten-
    al rimpatrio dei cittadini UE oltre confini,        gono dal far parte dell’Unione.
    utilizzo dei Fondi strutturali e molto altro1.      Nella dichiarazione finale del Consiglio eu-
    È sempre bene ripetere che il settore sani-         ropeo del 26 marzo scorso, interlocutoria
    tario è di competenza prevalente degli Stati        per quanto riguarda gli strumenti per af-
    membri, che dispongono anche di stru-               frontare le conseguenze socio-economiche,
    menti finanziari molto più potenti del risi-        gli Stati guardano al dopo emergenza, con
ORIZZONTE EUROPA RICERCA, NUOVI MODELLI DI SVILUPPO - Anno XIX numero 1/2020
EDITORIALE                     7
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                                                                     almeno due grandi impegni, che chiedono                 “strategia di uscita coordinata, un piano
                                                                     alle altre istituzioni europee di condividere.          di rilancio globale e investimenti senza pre-
                                                                     Il primo è “preparare le misure necessarie              cedenti”. Il secondo è “istituire un sistema
                                                                     per tornare al normale funzionamento delle              di gestione delle crisi più ambizioso e di più
                                                                     nostre società ed economie e a una crescita             ampia portata all’interno dell’UE”.
                                                                     sostenibile, integrando, tra l’altro, la tran-          Ricordiamoci di verificare che questi impegni
                                                                     sizione verde e la trasformazione digitale e            siano rispettati. E facciamo sentire la nostra
                                                                     traendo dalla crisi tutti gli insegnamenti              voce nel caso in cui, come spesso è accaduto,
                                                                     possibili.”. In che modo? Attuando una                  ai buoni propositi non seguano i fatti.

                                                                     1
                                                                       Si veda la sezione del sito della Commissione europea, anche in italiano, “La risposta europea al corona-
                                                                     virus”.
                                                                     2
                                                                       “Nell’Unione Europea la Banca Centrale e la Commissione, nei giorni scorsi, hanno assunto importanti
                                                                     e positive decisioni finanziarie ed economiche, sostenute dal Parlamento Europeo.
                                                                     Non lo ha ancora fatto il Consiglio dei capi dei governi nazionali. Ci si attende che questo avvenga con-
                                                                     cretamente nei prossimi giorni. Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi
                                                                     ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro Continente. Mi auguro che
                                                                     tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l’Europa. La solidarietà
                                                                     non è soltanto richiesta dai valori dell’Unione ma è anche nel comune interesse”.
The southern Milky Way above ALMA - ESO/B. Tafreshi (twanight.org)
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    LA RICERCA EUROPEA CONTRO COVID-19

    All’inizio della diffusione del coronavi-      importo fornito dalle industrie farma-
    rus, la Commissione europea ha solleci-        ceutiche che fanno parte dell’IMI.
    tato espressioni di interesse per progetti     Il Consiglio europeo per l’Innovazione
    di ricerca destinati ad accrescere la co-      ha stanziato 164 milioni di euro per pic-
    noscenza del temibile coronavirus, il          cole e medie imprese e start up che siano
    SARS-CoV-2, a migliorare la gestione           in grado di produrre soluzioni innovative
    clinica dei pazienti infettati e la prepa-     per affrontare la diffusione del virus.
    razione e capacità di risposta della sanità    La ricerca europea ha già sostenuto reti
    pubblica, oltre ovviamente a individuare       internazionali di monitoraggio e di pre-
    vaccini e nuovi trattamenti. L’ha fatto ri-    parazione all’insorgere di epidemie, pro-
    correndo ad una linea di fondi d’emer-         getti per l’elaborazione di modelli epi-
    genza per la sanità del programma Hori-        demiologici, banche dati virologiche e
    zon 2020, che ha permesso di attivare          per l’utilizzo a fini sanitari di supercal-
    47,5 milioni di euro. Diciassette progetti     colatori. È ad esempio nato da un pro-
    sono già in corso, e coinvolgono 136 team      getto europeo il consorzio pubblico-pri-
    di ricerca da tutta Europa. I risultati sono   vato Exscalate4CoV, guidato dall’italiana
    attesi in tempi rapidi.                        Dompé Farmaceutici, con 18 partner da
    A giugno potrebbero iniziare i test clinici    7 Paesi UE, che utilizza la più efficiente
    di un vaccino anti Covid-19 sviluppato         piattaforma supercomputazionale intel-
    dalla tedesca CureVac, alla quale la           ligente al mondo per testare 3 milioni di
    Commissione ha offerto un sostegno fi-         molecole al secondo, ora impegnata nella
    nanziario di 80 milioni di euro per ri-        ricerca di quelle efficaci contro Covid-
    durne i tempi di sviluppo e produzione.        19.
    La partnership UE pubblico-privata In-         Nel pool di virologi ed epidemiologi pro-
    novative Medicines Initiative, che sostiene    venienti da diversi Paesi UE, che hanno
    finanziariamente la ricerca e l’innova-        il compito di fornire alla Commissione
    zione nel settore della salute, ha lanciato    pareri in merito alle raccomandazioni da
    un successivo bando destinato allo svi-        indirizzare agli Stati membri c’è anche
    luppo di terapie e strumenti di diagnosi       un’italiana, Maria Rosaria Capobianchi,
    per far fronte all’attuale (e forse futura)    direttrice del Laboratorio di Virologia e
    diffusione del virus. I 45 milioni di euro     del Dipartimento di Epidemiologia del-
    messi a disposizione da Horizon 2020           l’Istituto Nazionale per le Malattie In-
    dovrebbero essere integrati da un uguale       fettive L. Spallanzani di Roma.
9

La nuova ricerca europea:
partecipata, cooperativa
e con tante opportunità
MASSIMO GAUDINA, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea

                                              in questa occasione, perché parlare di
                                              ricerca a Genova è sempre una combi-
                                              nazione molto opportuna. Genova e la
                                              Liguria sono infatti già molto attive nei
                                              programmi di ricerca europea.
                                              La presenza di tre persone -Ezio An-
                                              dreta, Alessandro Damiani e Carlo Riz-
                                              zuto- che conoscono nei minimi dettagli
                                              tutto quello che bisogna sapere sulla ri-
                                              cerca europea, anche per le loro prece-
                                              denti esperienze, ha garantito che foste
                                              in buone mani.
                                              Ho comunque approfittato dell’occa-
                                              sione per ricordare, sinteticamente, le
                                              opportunità che offre l’Europa. Innan-
Ho molto gradito l’invito del Centro in       zitutto il programma europeo Horizon
Europa al “Dialogo sulla ricerca euro-        Europe. Proprio mentre era in corso il
pea”.                                         “Dialogo”, in Rue de la Loi, a Bruxelles.
Avrei voluto esserci di persona, ma a         i 27 Capi di Stato e di Governo del-
causa di numerosi impegni non mi è            l’Unione europea stavano discutendo del
stato possibile presenziare. Così, attra-     futuro bilancio europeo. Proprio dal-
verso un videomessaggio, ho portato i         l’esito di questa discussione, che è an-
miei saluti a tutti i partecipanti e testi-   cora in corso, sarà chiarita anche la di-
moniato la vicinanza della Commissione        mensione finanziaria destinata alla
europea ad un’iniziativa di questa im-        ricerca scientifica. Una decisione impor-
portanza. Ci tenevo a farlo soprattutto       tante, perché da questo dipenderà poi
10
                   LA   NUOVA RICERCA EUROPEA

     la conformazione e la dimensione di                Infine, un terzo pilastro, dedicato all’in-
     questo programma, Horizon Europe,                 novazione, con tante possibilità per le PMI
     che, in base alla proposta della Com-             e con lo European Innovation Council,
     missione europea, dovrebbe avere quasi            che già esiste sotto forma di progetto pi-
     100 miliardi di euro a disposizione di ri-        lota, ma che diventerà una parte strutturale
     cercatrici, ricercatori, università, enti di      del futuro programma Horizon Europe.
     ricerca e piccole imprese di tutta Europa,        Questo è il quadro del Programma. Ri-
     quindi anche di Genova e della Liguria.           cordiamo però che oltre ad esso ci sa-
     Il programma sarà diviso in tre pilastri.         ranno tante altre opportunità provenienti
     Sulla base di quello che è già il pro-            dall’Europa per chi lavora nel mondo della
     gramma attuale Horizon 2020, è previsto           ricerca. Ci sarà il programma dedicato al
     un primo pilastro, che si chiamerà Open           digitale e all’intelligenza artificiale, che si
     Science, con lo European Research                 chiamerà Digital Europe, un nuovo pro-
     Council e le sue borse di eccellenza, le          gramma di investimenti che proseguirà il
     Borse Marie Skłodowska Curie, di cui già          Piano Juncker, cioè InvestEU, che consi-
     beneficiano sia l’Università di Genova, sia       sterà in una sorta di fondo di garanzia
     l’Istituto di Tecnologia, sia, in generale,       europeo che vuole mobilitare fondi, fi-
     tante realtà liguri.                              nanziamenti e investimenti, sia pubblici
     Il secondo pilastro è dedicato alle grandi        che privati, in tanti progetti innovativi, an-
     sfide globali di ricerca che richiedono di        che nel campo della ricerca e della scienza.
     mettere insieme i migliori talenti del no-        Ci saranno inoltre i fondi strutturali che
     stro continente. Parliamo quindi di clima,        avranno una loro finestra sull’innovazione,
     di alimentazione, di salute, di digitale, con     e il Connecting Europe Facility, che si oc-
     questo nuovo approccio: l’approccio delle         cuperà anch’esso di trasporti e di digitale.
     missioni di ricerca, e cioè il tentativo di       Vi sarà insomma una vasta gamma di op-
     divulgare al grande pubblico sin dall’ini-        portunità a disposizione delle realtà di ri-
     zio, sin dalla concezione, queste nuove           cerca, anche liguri.
     grandi sfide. Si tratta di mettere insieme        L’iniziativa “Dialogo sulla ricerca euro-
     la società civile, i media, gli enti locali af-   pea” ha dimostrato ancora una volta che
     finché la ricerca scientifica esca dal            a Genova e in Liguria state seguendo
     mondo dei laboratori e delle università,          l’approccio giusto, ovvero quello di la-
     ma sia il più aperta e partecipata possibile.     vorare in modo partecipato e parteci-
     Queste missioni di ricerca, come per              pativo, in linea con queste nuove mis-
     esempio quella della lotta la cancro, sa-         sioni di ricerca, e in modo cooperativo,
     ranno una grande sfida e un grande mar-           mettendo insieme attori di tante realtà
     chio di fabbrica della Commissione von            diverse attraverso il nostro orizzonte co-
     der Leyen per i prossimi cinque anni.             mune: l’orizzonte europeo.
11

Internazionale, digitale, green.
Il nuovo Programma Quadro della ricerca
EZIO ANDRETA, coordinatore del progetto Foresight, CNR

                                                 abbiamo parlato del bilancio settennale
                                                 dell’Unione e valutate le risorse finanziarie
                                                 proposte per la ricerca.
                                                 Alessandro nel suo intervento ha illustrato
                                                 la struttura di “Horizon Europe” e sottoli-
                                                 neato le novità che lo caratterizzano. Io ho
                                                 voluto piuttosto riflettere brevemente sul
                                                 ruolo strategico giocato dai diversi Pro-
                                                 grammi Quadro nella storia della costruzione
                                                 europea per coglierne gli elementi essenziali
                                                 e capire se le novità strategiche proposte
                                                 da “Horizon Europe”, possano essere in
                                                 qualche modo modificate dalla Commis-
                                                 sione von der Leyen per tener conto delle
                                                 sue nuove priorità.
                                                 La ricerca europea, a parte i Trattati CECA
Le politiche e gli strumenti previsti dal        e Euratom che le affidavano un ruolo
prossimo Programma Quadro di Ricerca             preciso, confinato a garantire la sicurezza
e Innovazione, “Horizon Europe” (2021 -          nell’estrazione del carbone, produzione del-
2027) e i possibili risultati della partecipa-   l’acciaio e gestione delle centrali nucleari,
zione Italiana e della Liguria sono i tre ar-    ha sempre giocato un ruolo nella costruzione
gomenti su cui ho proposto di riflettere in      europea.
occasione del “Dialogo sulla ricerca euro-       A poco meno di quaranta anni dalla nascita
pea”.                                            dei Programmi Quadro penso che riper-
Nel mio primo intervento ho affrontato i         correrne brevemente le quattro fasi che ne
primi due, lasciando il terzo per quando         hanno caratterizzato la storia possa aiutare
12
                    I NTERNAZIONALE ,   DIGITALE , GREEN

     a comprenderne meglio l’evoluzione e le               solo mutando il modello economico, tra-
     finalità.                                             sformandolo in uno nuovo basato sulla co-
     Nella prima fase, dalla firma dei Trattati di         noscenza, l’Europa può riacquistare la sua
     Roma al 1986, il ruolo della ricerca è mar-           dinamicità e divenire un sistema economico
     ginale sia per gli obiettivi che per le risorse.      e sociale in grado di recuperare competitività
     Si tratta di poche attività, finanziate con           e di assicurare alle nuove generazioni un’oc-
     crediti inseriti nel bilancio dal Parlamento,         cupazione di alto livello.
     proposte sulla base dell’articolo 235 del             L’articolo 179 del Trattato di Lisbona ri-
     Trattato di Roma. L’articolo utilizzato per           prende questa strategia assegnando alla ri-
     lanciare nuovi programmi in materie non               cerca e all’innovazione il compito centrale
     previste dai Trattati.                                di sostenere l’intero sistema Europa.
     Nella seconda fase, dal Trattato di Amster-           La Commissione definisce in quest’ottica
     dam del 1986 che trasforma la CEE in                  il Sesto Programma Quadro attribuendo
     Unione Europea, al Trattato di Lisbona del            alla ricerca più risorse finanziarie e un
     2000, la ricerca inizia ad assumere un ruolo          ruolo trainante. Il bisogno di disporre di
     importante, divenendo materia concorrente             conoscenza di frontiera per sviluppare
     in cui l’Unione può legiferare. Come spe-             nuove tecnologie multifunzionali in grado
     cificato dall’art.130 del Trattato di Amster-         d’innovare i processi e la produzione di
     dam, la ricerca nell’ottica della realizzazione       beni e servizi ad alto valore aggiunto
     del mercato unico, in ritardo rispetto alla           giustifica la creazione del Consiglio Europeo
     globalizzazione e ai profondi cambiamenti             della Ricerca e la realizzazione dell’Area
     in corso, diventa uno strumento a sostegno            Europea della Ricerca. Due novità sulla
     della competitività dell’Industria. In questa         scena europea che contribuiscono, inte-
     fase prendono corpo il Secondo, Terzo,                grando la ricerca e i ricercatori, a creare
     Quarto e Quinto Programma Quadro e ne                 una comunità scientifica europea.
     vengono progressivamente definite la strut-           Nella quarta fase, dal 2010 ad oggi, dal
     tura che prevede, oltre alla ricerca, le prime        Trattato di Lisbona del 2009 alla Com-
     borse Marie Curie e il finanziamento delle            missione von der Leyen, la ricerca continua
     infrastrutture, le procedure di valutazione           ad accrescere la sua importanza e ad avere
     e le regole di finanziamento. Si inizia a di-         un ruolo centrale nella politica europea.
     stinguere la ricerca di base da quella applicata      La dichiarazione di Lisbona del 2010 at-
     e si introduce il concetto di “problem                tribuisce alla ricerca un ruolo strategico
     solving” che condurrà all’esperienza dei              cruciale, quello di promuovere un modello
     progetti integrati e alle prime JTI (Joint Te-        economico in grado di garantire una crescita
     chnology Initiatives). Nella terza fase, dal          intelligente, sostenibile e inclusiva. Una
     2000 al 2010, il ruolo della ricerca cambia           strategia ambiziosa, non pienamente rea-
     radicalmente. La Commissione scopre gli               lizzata, che avrebbe potuto rendere i Paesi
     effetti della globalizzazione sulla competitività     Membri meno vulnerabili alle crisi econo-
     del sistema europeo e si rende conto che              miche.
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                                                 I NTERNAZIONALE ,   DIGITALE , GREEN

Il Settimo e l’Ottavo Programma Quadro           tener conto delle nuove priorità strategiche.
vedono l’introduzione di un nuovo ap-            Quali effetti su Horizon Europe ne po-
proccio sistemico nella ricerca, orientato a     trebbero derivare?
stimolare le sinergie tra i diversi strumenti    Analizzando brevemente le sei priorità si
finanziari e a inserire il concetto d’interdi-   possono intuire almeno tre importanti
sciplinarità. Siamo di fronte a un cambio        novità destinate a produrre dei cambiamenti
di paradigma importante: il passaggio da         nella ventilazione delle risorse finanziarie e
un’economia industriale a un’economia            dei diversi accorpamenti tematici.
sociale, da un modello destinato a produrre      La prima novità, altamente politica, riguarda
benefici per pochi a un modello concepito        l’approccio di fondo di tutta la strategia
per soddisfare i bisogni fondamentali della      von der Leyen. Consiste nel cambiamento
società. Non è più l’industria che traina lo     di enfasi che per la prima volta viene posta
sviluppo ma la ricerca.                          sul ruolo dell’Europa nel mondo e non più
Il nono Programma Quadro, “Horizon               sui problemi strettamente interni. È un
Europe”, è concepito dalla Commissione           cambiamento di rotta destinato a produrre
Juncker che, preoccupata dal persistere del      effetti nel modo di vedere e portare avanti
paradosso dell’innovazione, vede nella crea-     la costruzione europea. La ricerca in questa
zione del Consiglio Europeo dell’Innova-         prospettiva diventa uno strumento di dialogo
zione la soluzione in grado di superare          internazionale, al quale assegnare il compito
l’incapacità dell’Europa di trasformare la       di attrarre in Europa giovani talenti e nuove
sua produzione di conoscenza in beni e           industrie altamente tecnologiche.
servizi innovativi.                              La seconda novità riguarda il ruolo della
Certamente una novità importante che             conoscenza nell’economia digitale del futuro.
prevede per la prima volta l’introduzione        Il mondo sta in effetti entrando nella
di nuovi strumenti finanziari nel Programma      seconda fase della globalizzazione caratte-
Quadro, concepiti per aiutare le Start-up,       rizzata sempre più dal binomio “finanza -
nate dalle “deep technologies”, a cambiare       tecnologia” e dagli enormi investimenti che
radicalmente il mercato con dei prodotti         molte imprese multinazionali e capitali so-
innovativi.                                      vrani stanno facendo nel digitale in parti-
Su “Horizon Europe”, che mantiene la             colare nell’Intelligenza Artificiale, nella
struttura a tre pilastri del Programma pre-      scienza dei dati e nei computer quantici.
cedente, sostituendo però con il Consiglio       La terza novità concerne la salvaguardia
Europeo dell’Innovazione quello destinato        dell’ambiente, la necessità in particolare di
alle PMI, interverrà non tanto nella fase di     introdurre nuovi modelli di produzione
approvazione ma piuttosto in quella di ese-      per fronteggiare il cambiamento climatico.
cuzione la nuova Commissione von der             Modelli pienamente sostenibili che non
Leyen.                                           possono essere concepiti senza rovesciare
Non si tratterà di modifiche fondamentali        il paradigma attuale di produzione, passando
ma di un riorientamento delle attività per       da quello “sottrattivo”, dall’alto verso il
14
                                                                                  I NTERNAZIONALE ,   DIGITALE , GREEN

                                                                    basso, oggi largamente ancora diffuso, a             da Alessandro e Carlo ho voluto aggiungere
                                                                    quello “additivo” dal basso verso l’alto.            due sole considerazioni.
                                                                    Tre sfide che per essere affrontate con              La prima riguarda la perdita di risorse im-
                                                                    possibilità di successo richiedono infra-            portante, dell’ordine di 700-800 milioni,
                                                                    strutture scientifiche e digitali d’avanguardia      che annualmente il nostro Paese continuerà
                                                                    e un’importante capacità di produrre co-             a registrare nel nuovo Programma. Ipotesi
                                                                    noscenza di frontiera. La conoscenza diventa         fondata su un bilancio complessivo di 100
                                                                    il crinale tra i Paesi avanzati e i Paesi in ri-     miliardi e un tasso di successo dell’Italia del
                                                                    tardo di sviluppo. Il dibattito aperto su            9%, cosa certamente difficile da raggiungere.
                                                                    questi temi dalla Commissione von der                La seconda riguarda le difficoltà che le
                                                                    Leyen è destinato ad influenzare non sol-            PMI italiane avranno nel nuovo Programma
                                                                    tanto la ridefinizione delle priorità e la di-       a causa della loro scarsa attitudine a fare
                                                                    stribuzione delle risorse finanziarie di Ho-         dell’innovazione radicale. Un problema im-
                                                                    rizon Europe ma anche tutte le altre                 portante che ne limiterà i finanziamenti e
                                                                    politiche e i programmi comunitari. La ri-           le opportunità.
                                                                    cerca di sinergie tra i diversi strumenti fi-        Alla luce di queste considerazioni non è da
                                                                    nanziari e lo spostamento di enfasi sull’in-         escludere che in fase di negoziato alcuni
                                                                    novazione radicale diventano due caratte-            Paesi, tra cui il nostro, siano tentati di
                                                                    ristiche emblematiche del cambiamento                ridurre le risorse destinate a “Horizon Eu-
                                                                    strategico. Nel secondo mio breve inter-             rope” a beneficio delle politiche agricole e
                                                                    vento, dedicato all’analisi della partecipa-         di coesione. Un problema serio per la
                                                                    zione italiana e della Liguria a Horizon             nostra ricerca e i nostri ricercatori che ve-
                                                                    Europe e alle possibili ricadute finanziarie,        drebbero ridursi le possibilità di ottenere
                                                                    a completamento di quanto già sottolineato           dei finanziamenti europei.
Total solar eclipse, La Silla Observatory, 2019 - ESO/R. Lucchesi
15

La faticosa costruzione
di una ricerca davvero europea
CARLO RIZZUTO, presidente dell’assemblea CERIC-ERIC

                                                terno ad ogni sua edizione, perché altrimenti
                                                il nuovo Commissario non sarebbe padre
                                                di un’idea. Quindi ogni Commissario che
                                                arriva propone un’idea nuova e cerca di ac-
                                                cantonare la vecchia. Questo fa sì che non
                                                vi siano programmi stabili e con la prospet-
                                                tiva necessaria ad affrontare coerentemente
                                                problemi di ricerca che richiedono persi-
                                                stenza su tempi lunghi. Se si parla dell’Area
                                                Europea della Ricerca, si vede che, con l’ec-
                                                cezione dei Centri Comuni di Ricerca, l’Eu-
                                                ropa comunitaria non ha costruito istituzioni
                                                stabili e di lunga durata.
                                                Dobbiamo saper lavorare insieme con vi-
                                                sioni di lungo termine se vogliamo essere
                                                competitivi con i sistemi con cui ci dob-
                                                biamo confrontare, che sono tipicamente
Poiché sono un utente dei programmi eu-         delle confederazioni di Stati come per esem-
ropei più che un proponente o un gestore,       pio l’India, che ha un numero di Stati e di
ho considerato il tema dell’incontro da un      lingue uguali a quelli dell’Europa, ma ha
altro punto di vista.                           un bilancio federale e strutture di ricerca
Per me il problema è come riusciamo in          federali, oppure il Brasile, la Russia o la
Europa a far sì che la ricerca sia sempre più   Cina, per non parlare degli Stati Uniti. Sono
europea e in maniera irreversibile. Abbiamo     tutte Nazioni federali in cui diversi Stati o
sentito che il Programma Quadro, per far        realtà più regionali si sono aggregate e la-
piacere ai politici, cambia vocabolario in-     vorano insieme con risorse comuni.
16
                   LA   FATICOSA COSTRUZIONE DI UNA RICERCA DAVVERO EUROPEA

     Nel mondo della ricerca l’Europa è fram-           il 20%. I numeri sembrano essere gli stessi
     mentata. I bilanci della ricerca sono ancora       perché vengono rapportati al PIL totale, ma
     per la maggior parte nazionali e il Pro-           essendo quest’ultimo sceso, è diminuito an-
     gramma Quadro, per grande che sia, è sola-         che il bilancio della ricerca.
     mente il 5-6% del bilancio complessivo de-         Detto questo, come fare in modo che i bi-
     gli Stati nazionali. Adesso forse si è             lanci nazionali, anche usando il Programma
     avvicinato al 10%, non perché le risorse           Quadro come catalizzatore, si integrino e
     europee siano aumentate, ma perché i bi-           diventino un bilancio effettivamente euro-
     lanci nazionali sono scesi. In Italia, per         peo? Il modo c’è ed è stato già sviluppato
     esempio, si fa finta che il bilancio della ri-     negli anni Sessanta in alcune discipline che
     cerca sia costante, ma è sceso. Il bilancio        avevano la necessità di avere impianti o la-
     dell’università italiana è sceso del 30%,          boratori di dimensioni e attrazione “fede-
     unico Paese avanzato al mondo in cui si sia        rale”: per la biologia molecolare si è costi-
     avuta una tale contrazione. Il bilancio ef-        tuito lo European Molecular Biology
     fettivo della ricerca in Italia è sceso di circa   Laboratory, per il nucleare il CERN, poi

                                                                                                        A sunny day over the Mediterranean Sea - ESA/A.Gerst, CC BY-SA 3.0 IGO
17
                          LA   FATICOSA COSTRUZIONE DI UNA RICERCA DAVVERO EUROPEA

l’Agenzia spaziale europea e infine l’ESO          Ma, ancora negli anni ’90, abbiamo dovuto
(European Southern Observatory). Sono              costruire alcune entità europee con una ve-
tutte realtà costituite per accordo tra gruppi     ste giuridica nazionale e basati su finan-
di Stati europei, che li hanno costruiti e li      ziamenti nazionali, come il Sincrotrone di
fanno funzionare integrando parte dei bi-          Grenoble o aprendo ai ricercatori europei
lanci nazionali ancora prima del Programma         e internazionali altri impianti finanziati
Quadro. Questi hanno creato condizioni di          principalmente da singoli Paesi, contri-
capacità competitiva globale di lungo ter-         buendo, così, a stabilire una forte attrazione
mine e di grande successo.                         di ricercatori da tutto il mondo.
L’Europa nei campi dello spazio, della fisica      Un possibile nuovo sviluppo si è avviato
nucleare, della biologia molecolare e del-         nei primi anni 2000, rendendo sistematico
l’astronomia batte o è comunque alla pari          l’approccio intergovernativo nella costru-
con qualunque altro Stato federale, e ciò          zione e nella gestione di nuove infrastrut-
indipendentemente dal bilancio “federale”.         ture di ricerca, con un coordinamento di
Un avvio alla costruzione dell’Europa si           tutti i Paesi europei. Qui si sono utilizzate
era avuto con l’EURATOM -ora collegato             le possibilità date dalla Unione Europea e
al Programma Quadro- a fine anni Cin-              dalla sua base giuridica per rafforzare l’in-
quanta. L’Italia aveva contribuito non poco        tegrazione tra risorse degli Stati. Un nuovo
alla creazione dei laboratori di ricerca eu-       Regolamento europeo permette di costi-
ropei (Joint Research Centre) conferendo           tuire Consorzi europei che operano come
all’Europa l’impianto di Ispra. Questo pro-        soggetti di diritto internazionale e hanno
cesso è andato avanti, ma timidamente. Esi-        alcune facilitazioni, come, ad esempio,
stono ancora i Joint Research Centre: sono         esenzioni fiscali (dall’IVA e dalle accise),
un po’ nascosti, ma sono ancora abbastanza         e non devono applicare le regole europee
efficienti e svolgono compiti di supporto          per gli acquisti. Questo dà grandi margini
alle politiche comunitarie.                        di flessibilità per la costruzione e il fun-
Come utilizzare il Programma Quadro per            zionamento delle infrastrutture finanziate
creare ulteriori realtà europee? Sicuramente       pur sempre principalmente dai bilanci na-
positiva è stata la costruzione del Consiglio      zionali. Questi Consorzi sono stati intro-
Europeo delle Ricerche (European Research          dotti nel 2009 e ad oggi ne sono stati co-
Council). Abbiamo dovuto tentare diverse           stituiti 21 nella maggior parte costruendo
volte la partenza, prima che si avviasse per       degli enti di ricerca multidisciplinari che
davvero, anche perché nei documenti fon-           raggruppano e integrano i migliori labora-
danti della UE non vi erano chiari riferi-         tori nazionali di tutta l’Europa. In tutte
menti alla ricerca. Ci sono voluti quasi           queste realtà i ricercatori cominciano a ri-
trent’anni per riuscire a far entrare la ricerca   conoscersi come operanti in entità europee,
di base nel Programma Quadro, anche gra-           e questo sta dando sostanza all’idea del-
zie alla capacità di alcuni Commissari, in         l’Area Europea della Ricerca.
particolare gli italiani Pandolfi e Ruberti.       Bisogna vedere se si riesce a estendere
18
                  LA   FATICOSA COSTRUZIONE DI UNA RICERCA DAVVERO EUROPEA

     questo sistema anche alle attività di ricerca
     applicata e di innovazione collegate alle
                                                      ralmente più avanzata ridursi del 20-
                                                      30% (e questo anche in Italia sta cre-
     industrie. Il mercato europeo purtroppo          scendo pericolosamente). Ciò crea un
     non è molto integrato. Molte industrie           forte contraccolpo ai livelli nazionali ed
     innovative sono collegate con la difesa,         è una delle maggiori cause della reazione
     con la salute o con l’ambiente e questi          nazionalistica che vediamo crescere.
     settori non sono ancora integrati a livello      Dobbiamo riuscire a trovare il modo per
     europeo, perché legati molto al “public          cui l’impiego dei ricercatori e tecnici
     procurement” che, nonostante molte re-           nelle tecnologie avanzate e nella ricerca
     gole e buone intenzioni, è ancora forte-         sia anche basato su un contratto-tipo
     mente nazionale.                                 europeo e su una maggiore eguaglianza
     La mancanza di un mercato di prodotti            di trattamenti e prospettive. In questo
     innovativi in queste aree è ancora uno           momento abbiamo un italiano che pre-
     dei grandi problemi che ha l’Europa. Ve-         siede la Confederazione Europea dei
     dremo se attraverso il Consiglio Europeo         Sindacati e quindi stiamo tentando di
     dell’Innovazione (European Innovation            sollecitare anche la parte sindacale, ac-
     Council) si riuscirà a compiere qualche          canto a quella politica, oltre ad avviare,
     passo verso l’integrazione in tutte le aree      qui anche con l’aiuto della Commis-
     di innovazione.                                  sione, degli schemi pensionistici integra-
     Un’altra cosa che ancora manca e si do-          tivi che, almeno, permettano di costruire
     vrà tentare di rendere più effettiva, no-        prospettive più equilibrate per la fine
     nostante il fatto che le regole di impiego       carriera.
     siano ancora fuori dal “perimetro” della         Con questo, a differenza di altre parti
     Unione, è una cittadinanza europea ef-           della costruzione europea, la Ricerca e
     fettiva per i ricercatori, che non esiste        l’Innovazione stanno, sia pure a fatica,
     per la notevole differenza contrattuale e        procedendo verso l’integrazione, anche
     stipendiale tra Paesi. Questo induce un          grazie alla azione di catalisi dei limitati
     forte “brain-drain” sia dall’Italia che          fondi europei che, per l’Italia, hanno an-
     dall’Est Europa. Molti Paesi dell’Est            che visto una discreta sinergia tra fondi
     hanno visto la loro popolazione cultu-           di ricerca e fondi strutturali.
19

Il nuovo Programma
Quadro della Ricerca europea
Siamo pronti ad utilizzarlo al meglio?
ALESSANDRO DAMIANI, presidente APRE

                                             proccio più operativo, volto a identificare
                                             nuove opportunità di collaborazione e fi-
                                             nanziamento per i prossimi anni. Il se-
                                             condo motivo di interesse riguarda la for-
                                             mula di questo evento, concepito più
                                             come uno scambio e un dialogo che
                                             come una carrellata di interventi.
                                             In questo mio contributo vorrei fare in-
                                             nanzitutto un accenno all’attuale conte-
                                             sto politico europeo, sintetizzare poi le
                                             principali caratteristiche del prossimo
                                             Programma Quadro “Horizon Europe”,
                                             fare brevemente il punto sullo stato del
                                             negoziato, e infine proporre alcune con-
                                             siderazioni intorno alla partecipazione
                                             italiana e ligure così come è oggi, in
                                             modo da trarne qualche lezione per il
                                             futuro.
Quest’occasione di “Dialogo sulla Ri-
cerca europea” è particolarmente apprez-     Ricerca e innovazione nell’attuale
zabile per almeno due buone ragioni. La      contesto politico europeo
prima ha a che vedere con la sua natura      L’Europa si trova in una fase di transi-
di incontro a metà strada tra una rifles-    zione, in mezzo al guado tra spinte na-
sione strategica, che riguarda il posizio-   zionaliste e ambizioni globali, tra fedeltà
namento del sistema di ricerca ligure e      atlantica e nuove aspirazioni di autono-
italiano nel contesto europeo, e un ap-      mia, tra tentazioni protezionistiche e di-
20
                  IL   NUOVO   P ROGRAMMA Q UADRO   DELLA   R ICERCA   EUROPEA

     fesa di una concezione multilaterale delle             innovazione possono dare un contributo
     relazioni internazionali. Ad una sorta di              decisivo; e il Programma Horizon Eu-
     sollievo post Brexit si accompagna il ti-              rope attualmente in fase di gestazione è
     more di una perdita di peso geopolitico                lo strumento chiave di quelle politiche.
     proprio a seguito dello sganciamento del
     Regno Unito. La volontà di protagoni-                  I principali elementi di novità
     smo rispetto alle grandi sfide globali si              del prossimo Programma Quadro
     confronta con resistenze interne che fre-              europeo della ricerca
     nano quelle ambizioni. Se da un lato                   Il nuovo Programma Quadro (nel se-
     l’Europa tenta di difendere il proprio                 guito, PQ), per il quale la Commissione
     modello di sviluppo economico e il li-                 propone un budget di 100 miliardi di
     vello di benessere raggiunto, dall’altro               Euro, durerà sette anni e sarà articolato
     deve far fronte alle sfide che derivano                in tre pilastri. Più della metà delle risorse
     da una forte accelerazione del progresso               sarà destinata al pilastro centrale (Global
     tecnologico in tutto il mondo e dall’ac-               Challenges and Industrial Competitiveness),
     centuazione delle pressioni concorren-                 che comprende sei raggruppamenti te-
     ziali che ne consegue.                                 matici: salute; cultura, creatività e società
     In questo quadro, credo che possiamo                   inclusiva; sicurezza; digitale, industria e
     aspettarci una nuova Commissione più                   spazio; clima, energia e mobilità; cibo, bio-
     ecologista, più interventista sul piano                economia, risorse naturali, agricoltura e
     economico, forse più protezionista per                 ambiente. Il primo pilastro (Open Science)
     legittima difesa, ma al tempo stesso an-               finanzierà la ricerca di base, la mobilità
     cora decisa a preservare il suo approccio              dei ricercatori e le infrastrutture di ricerca.
     globalista.                                            Il terzo pilastro (Open Innovation), pre-
     Sarà anche più attenta alle politiche della            senta una delle novità principali di questo
     ricerca e dell’innovazione? Su questo                  nuovo programma, il Consiglio Europeo
     non vorrei sbilanciarmi troppo ma direi                dell’Innovazione, che punta a valorizzare
     che ci sono segnali incoraggianti. Non                 le capacità innovative delle piccole e me-
     si era mai sentito Juncker o qualcuno                  die imprese e delle start-up, ponendo l’ac-
     dei suoi predecessori affermare con                    cento sull’innovazione radicale e sulle sue
     forza, come ha fatto invece von der Le-                ricadute in termini di mercato.
     yen, la centralità del ruolo della ricerca             La Commissione ci aveva abituati, almeno
     come strumento per raggiungere gli ob-                 fino al sesto PQ, ad un andamento oscil-
     biettivi chiave della nuova strategia eu-              latorio, da un programma quadro all’altro,
     ropea. Più in particolare, il Green Deal,              tra ricerca di base e ricerca applicata. Da
     la nuova politica economica e industriale              almeno due cicli settennali invece il pen-
     e le sfide della digitalizzazione sono i tre           dolo va in una direzione soltanto, che è
     assi strategici della nuova Commissione                quella di più innovazione. Credo dob-
     rispetto ai quali le politiche di ricerca e            biamo aspettarci che questa rimanga una
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Persönlichkeitstest - ESA/A.Gerst, CC BY-SA 3.0 IGO                                IL   NUOVO   P ROGRAMMA Q UADRO   DELLA   R ICERCA   EUROPEA

                                                      Personality check: do these photos make you want to stay at home, or check out what's back there
                                                      behind the horizon?

                                                      tendenza duratura, giustificata dal fatto          degli obbiettivi; ma rappresenteranno, al-
                                                      che da una dozzina d’anni a questa parte           meno per i primi tre anni, non più del
                                                      il Consiglio Europeo della Ricerca assi-           10% del budget del secondo pilastro, ov-
                                                      cura comunque una parte consistente                vero poco più di 5 miliardi secondo la
                                                      delle risorse del programma alla ricerca           proposta della Commissione.
                                                      di base o di frontiera.                            Sul fronte della cooperazione internazio-
                                                      Un altro elemento di novità del nuovo              nale c’è un altro elemento di novità im-
                                                      programma sono le Missioni, indubbia-              portante. Il dibattito in corso tra le istitu-
                                                      mente importanti per gli elementi di no-           zioni non ha ancora affrontato questo
                                                      vità che racchiudono e per l’ambizione di          tema, perché si aspettava che prima si
                                                      affrontare alcune grandi sfide della so-           chiudesse la partita della Brexit. Oltre al
                                                      cietà, ma forse sopravvalutate nel dibattito       trattamento che avrà il Regno Unito nel
                                                      pubblico che accompagna la nascita del             prossimo programma quadro, vi è un’altra
                                                      nuovo programma. Le cinque missioni                questione aperta, e cioè l’idea di allargare
                                                      previste - cancro, suolo, acqua, smart ci-         il meccanismo di associazione ai Paesi
                                                      ties e clima - seguiranno una logica di            sviluppati al di là del perimetro del vici-
                                                      chiara finalizzazione, di forte interdisci-        nato. Mentre gli Stati Uniti hanno fatto
                                                      plinarietà e di perseguimento concertato           sapere che non intendono avvalersi di
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                  IL   NUOVO   P ROGRAMMA Q UADRO   DELLA   R ICERCA   EUROPEA

     questa possibilità, altri Paesi tra cui Ca-            vigorire la competitività europea a livello
     nada, Giappone e Australia ci stanno                   internazionale.
     pensando ed è probabile che alcuni di                  Un secondo elemento è quello dell’inter-
     essi si assoceranno al futuro PQ.                      disciplinarietà. Leggendo il testo della pro-
     Nel nuovo Programma vi sarà anche                      posta della Commissione si ritrova questo
     un’accentuazione della politica di Open                concetto in maniera ricorrente e si può
     science, che già aveva compiuto i primi                prevedere che i futuri bandi di gara ac-
     passi con il Programma in corso. Sarà                  centueranno questa tendenza.
     quindi rafforzato l’obbligo, o il quasi                Altra caratteristica del nuovo programma
     obbligo, di rendere accessibili i risultati            è l’insistenza sull’innovazione, sull’utilizzo
     della ricerca.                                         dei risultati e sul loro impatto economico;
     Si è fatto poi uno sforzo per razionaliz-              e in particolare una parte del programma
     zare il panorama delle Partnership, ov-                punta sull’innovazione radicale: una
     vero quelle forme di collaborazione tra                nuova enfasi che può rappresentare un
     Commissione, Paesi membri e altri sog-                 rischio importante per un Paese come il
     getti, in primo luogo le industrie. Mentre             nostro caratterizzato da una forte pre-
     le diverse forme di partenariato presen-               senza di PMI orientate prevalentemente
     tano attualmente un panorama fram-                     ad un’innovazione di tipo incrementale.
     mentato in cui è difficile orientarsi, nel             C’è poi un’accentuazione della tendenza
     nuovo programma queste saranno ra-                     verso grandi sotto-programmi organizzati
     zionalizzate in tre categorie, di cui una è            per obbiettivi, come ad esempio le Mis-
     rappresentata dalle cosiddette Partner-                sioni, le Partnership istituzionalizzate o
     ship istituzionalizzate, che tra l’altro pro-          le KICs (Knowledge Innovation Com-
     seguiranno le attività delle attuali Joint             munities) dello European Institute of
     Technology Initiatives, in continuità di               Technology.
     obiettivi rispetto al passato1 .                       Infine, avremo una governance più com-
     In sintesi, gli elementi caratterizzanti del           plessa che in passato. È diventato infatti
     nuovo programma si possono riassu-                     più laborioso il processo decisionale, più
     mere in alcuni tratti salienti.                        articolata la programmazione e più nu-
     In primo luogo si nota uno sforzo di ri-               merose le occasioni di consultazione e
     conciliare competitività e sostenibilità.              di concertazione tra le istituzioni euro-
     Questo binomio era già un elemento im-                 pee, i Paesi membri, gli stakeholder e i
     portante in Horizon 2020, ma questa                    ricercatori.
     volta non si tratta più soltanto di rendere
     compatibili le esigenze della competiti-               Lo stato del negoziato
     vità industriale con gli imperativi della              sul nuovo Programma
     sostenibilità; è la sostenibilità stessa che           Dopo una fase abbastanza rapida fino
     diventa un obiettivo primario e contem-                alla primavera dell’anno scorso, le trat-
     poraneamente uno strumento per rin-                    tative hanno subito una battuta d’arresto
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                            IL   NUOVO   P ROGRAMMA Q UADRO   DELLA   R ICERCA   EUROPEA

per via del cambio di legislatura per il          Il nuovo PQ dovrebbe funzionare in ma-
Parlamento europeo e del rinnovo della            niera più complementare con altri pro-
Commissione. Si è quindi arrivati prima           grammi e strumenti di finanziamento,
dell’estate 2019 ad un accordo, infor-            come i Fondi strutturali. A questo propo-
male ma solido, tra le tre istituzioni            sito si tenterà di rilanciare il Seal of Excel-
(Consiglio, Parlamento e Commissione)             lence: questo strumento, concepito per dare
sugli obiettivi del programma, sulla sua          la possibilità di richiedere altri fondi a chi
struttura e su gran parte dei suoi conte-         ha presentato proposte valutate eccellenti
nuti scientifici. Gli elementi essenziali di      ma non ha ricevuto il finanziamento
questo accordo si discostano relativa-            nell’ambito del PQ, dovrebbe essere ri-
mente poco da quello che aveva propo-             visto nelle sue modalità operative perché
sto la Commissione: in particolare l’ag-          non ha funzionato molto bene nel Pro-
giunta di alcune priorità tematiche e             gramma attuale. Un’altra ipotesi è quella
l’attenuazione dell’enfasi originaria sul-        della convergenza tra strumenti di fi-
l’innovazione “dirompente”.                       nanziamento: qualora un progetto finan-
Se questi aspetti sono ormai condivisi,           ziato dal PQ sia complementare con un
manca però l’accordo su alcuni elementi           altro finanziato dai Fondi strutturali, si
tutt’altro che secondari, a cominciare dal        dovrebbe poter accedere ad una forma
budget. Finché non è approvato il Qua-            unica di finanziamento (quella del PQ).
dro Finanziario Pluriennale non possono           Inoltre, sono ancora da precisare i con-
essere deliberate le dotazioni finanziarie        torni delle Missioni e dei Partenariati.
dei vari programmi. Il Consiglio europeo          Queste due importanti componenti del
straordinario del 20 febbraio, incentrato         nuovo Programma quadro sono state
proprio su questo tema, come era pre-             sottratte alla definizione nel testo legi-
vedibile non ha portato a una decisione           slativo e saranno invece definite attra-
definitiva. La maggior parte degli osser-         verso l’inserimento di un livello supple-
vatori ritiene che non si raggiungerà un          mentare di programmazione. Siamo
accordo prima del prossimo semestre,              abituati ad avere una sequenza che pre-
sotto presidenza tedesca.                         vede il Programma Quadro, il pro-
Resta naturalmente da definire anche              gramma specifico e poi i programmi di
l’articolazione del budget fra le varie           lavoro e i bandi di gara. Adesso è previ-
componenti. E tra gli altri nodi da scio-         sto anche un Piano strategico, di durata
gliere c’è quello del grado di apertura           quadriennale: uno stadio in più nella go-
internazionale del programma: da un               vernance del PQ, che si situa tra il pro-
lato la formula della partecipazione bri-         gramma specifico e i programmi di la-
tannica; dall’altro l’ampiezza dell’accesso       voro.
da riservare ai nuovi partner dei paesi           Per quanto riguarda il calendario molto
industrializzati, che sono anche nostri           dipende dall’esito della discussione sul
concorrenti.                                      Quadro Finanziario Pluriennale. Tutta-
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                                                              via, ci si può ragionevolmente aspettare               La Liguria e il Programma Quadro
                                                              che il Piano strategico con le Missioni e              In Liguria arriva dal Programma Qua-
                                                              i Partenariati venga finalizzato in pri-               dro il 5% delle risorse che giungono in
                                                              mavera e che l’accordo finale sul testo                Italia. Non è poco se teniamo conto del
                                                              legislativo sia raggiunto entro l’autunno.             fatto che la Liguria rappresenta il 2%
                                                              Se così fosse, i programmi di lavoro po-               del PIL e il 2,5% della popolazione ita-
                                                              trebbero essere approvati entro que-                   liana. E non è poco neanche in termini
                                                              st’anno e i bandi di gara lanciati all’inizio          assoluti, perché si tratta di 30-35 milioni
                                                              del 2021, se non addirittura informal-                 l’anno, ovvero più del 10% dell’investi-
                                                              mente anticipati di qualche settimana.                 mento pubblico nazionale di ricerca a
                                                              Abbiamo dunque ancora diversi mesi                     livello regionale. Ma il peso relativo di
                                                              per prepararci a sfruttare al meglio le                queste risorse è decisamente maggiore
                                                              opportunità del nuovo programma, e da                  perché, mentre la stragrande maggio-
                                                              questo punto di vista sarà utile riflettere            ranza del finanziamento pubblico nazio-
                                                              sull’esperienza della nostra partecipa-                nale è destinato a pagare costi fissi, prin-
                                                              zione al programma in corso, Horizon                   cipalmente infrastrutture e stipendi, le
                                                              2020.                                                  risorse che vengono dal PQ vanno quasi
L. Parmitano - Genova, finalmente senza nuvole… - ©ESA/NASA
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                            IL   NUOVO   P ROGRAMMA Q UADRO   DELLA   R ICERCA   EUROPEA

tutte a finanziare effettive attività di ri-      Un altro aspetto che colpisce è quello
cerca. Dunque l’incidenza della ricerca           della forte concentrazione geografica.
europea, e in particolare del Programma           Quando si parla di PQ la Liguria è quasi
Quadro, sul sistema di ricerca e innova-          solo Genova: dei primi 20 beneficiari
zione ligure è molto significativa.               del Programma nella nostra regione, 18
Un dato positivo della partecipazione li-         sono a Genova.
gure è rappresentato dal tasso di successo,       Quali conseguenze operative trarre dal-
cioè il rapporto tra numero di proposte           l’esame di questi dati?
presentate e finanziate. La media ligure è        In primo luogo occorre allargare la base
del 13%, da raffrontare con quella italiana       di partecipazione. Dobbiamo sollecitare
dell’11%: siamo quasi al top in Italia e vi-      i soggetti che finora hanno partecipato
cini alla media europea.                          poco, anche all’interno di quegli stessi
È interessante considerare come si arti-          enti che pure partecipano regolarmente,
cola la partecipazione ligure in relazione        come l’università; dobbiamo stimolare
alla tipologia dei beneficiari. Il peso del-      le piccole e medie imprese e le start-up
l’industria è molto sostanziale (55%),            a cimentarsi con le nuove misure di so-
ma non quello delle piccole e medie im-           stegno all’innovazione; più in generale
prese (14%), nonostante esse costitui-            dobbiamo valorizzare quei soggetti che
scano l’ossatura del tessuto economico            presentano un potenziale sottoutilizzato,
della regione. I centri di ricerca sono in        per esempio in settori come la ricerca
linea con la media nazionale. È invece            biomedica, le scienze marine, la ricerca
meno rilevante il ruolo dell’università,          socio-economica.
che ottiene appena il 9% delle risorse            Per quanto riguarda la qualità delle pro-
del Programma Quadro che arrivano in              poste, partiamo da una buona base, ma
regione, molto meno della media nazio-            dobbiamo migliorarla ulteriormente se
nale: un dato sul quale riflettere.               vogliamo incrementare il tasso di suc-
Quanto all’articolazione della partecipa-         cesso.
zione nelle varie componenti tematiche            Poiché la logica del Programma Quadro
del PQ, notiamo che la performance li-            è di stimolare la collaborazione tra in-
gure è abbastanza buona nelle attività            dustrie, centri di ricerca e università,
di frontiera del Consiglio Europeo della          dobbiamo favorire tra questi attori un
Ricerca, grazie soprattutto all’Istituto          rapporto più organico tra produzione e
Italiano di Tecnologia, come pure nei             utilizzo delle conoscenze. Dobbiamo svi-
settori dei trasporti e dello spazio. Per         luppare la capacità di costruire alleanze
contro, risulta insoddisfacente nel               in vista della presentazione di proposte
campo della salute e delle biotecnologie,         di successo, tanto più che il PQ evolve
dove pure abbiamo delle competenze                verso modalità di collaborazione più
che potrebbero essere valorizzate mag-            strutturate, più vicine ad un programma
giormente.                                        che a un progetto.
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