Obiettivo 5: la parità di genere - Loescher Editore
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Classe Nome e cognome Data AGENDA 2030 - OBIETTIVO 5 VERIFICA DI EDUCAZIONE CIVICA • Agenda 2030 - Obiettivo 5 Obiettivo 5: la parità di genere Competenzei Abilità/capacitài • Alfabetica funzionale • Individuare, comprendere, esprimere, • Digitale interpretare concetti e opinioni, in forma sia • Personale e sociale orale che scritta • Civica • Raccogliere ed elaborare informazioni • Imprenditoriale • Utilizzare le nuove tecnologie con dimestichezza e spirito critico • Comunicare e relazionarsi efficacemente con gli altri, in modo opportuno e costruttivo • Collaborare nel lavoro in gruppo e saper comprendere i diversi punti di vista • Agire da cittadini responsabili e partecipare pienamente alla vita civica e sociale • Riflettere criticamente e affrontare situazioni problematiche COSA BISOGNA SAPEREi Conoscenze • Obiettivo 5: raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze • I diversi target • I progressi della parità di genere: le principali tappe storiche • La disuguaglianza di genere: cos’è, quali sono le cause e in quali ambiti si manifesta • I matrimoni precoci e le spose bambine • La differenza salariale • Il Global Gender Gap Index: cos’è e cosa valuta • Le forme di violenza contro le donne Terminologia Discriminazione, emancipazione, femminicidio, matrimonio combinato, quote rosa Questa pagina può essere fotocopiata esclusivamente per uso didattico © Loescher Editore – Torino 2020 1
Classe Nome e cognome Data ACQUISIRE LE CONOSCENZE VERIFICA DI EDUCAZIONE CIVICA • Agenda 2030 - Obiettivo 5 Conoscenze di basei 1. Per ciascuno degli enunciati, scegli la risposta corretta. a. La parità di genere è 1. un problema che interessa solo i Paesi in via di sviluppo 2. un diritto umano fondamentale 3. un obiettivo raggiungibile solo nei Paesi sviluppati b. La disuguaglianza di genere può essere causata da 1. fattori economici 2. fattori religiosi 3. entrambe le risposte precedenti c. ell’Unione Europea, quanto guadagna in media una donna rispetto a un uomo, a parità di N ruolo? 1. Circa il doppio 2. Circa la stessa cifra 3. Circa la metà d. Il Global Gender Gap Index, uno strumento di misurazione introdotto nel 2006, valuta 1. l’accesso alla salute e all’istruzione 2. la partecipazione alla vita economica e la presenza politica 3. entrambe le risposte precedenti e. Il tema della parità dei sessi 1. è emerso solamente in anni recenti 2. affonda le sue radici negli ideali di uguaglianza portati avanti dalla Rivoluzione francese 3. ha acquisito importanza a partire dagli anni Novanta, con il movimento delle “suffragette” punti: / su 25 2. Completa il seguente testo inserendo al posto dei puntini i termini mancanti. genere • leggere • violenze • spose • ragazze • istruzione • inferiorità • traffico • donne • partecipazione • femminile • discriminazioni • politico • scrivere • matrimonio Mentre il mondo fa progressi nel campo della tecnologia e questioni come il surriscaldamento globale sono all’ordine del giorno, e continuano a subire e . Data l’importanza della questione, l’ONU ha inserito nell’Agenda 2030 l’obiettivo 5, specificamente pensato per l’uguaglianza di . Tra i traguardi che esso comprende, il primo è porre fine alla discriminazione , eliminando forme di violenza come il di donne, il combinato e il fenomeno delle bambine. Il secondo è quello di garantire la piena femminile a ogni livello decisionale: in ambito , economico e pubblico. Ma il punto di partenza riguarda l’ : ancora oggi il numero di donne che sa 2 Questa pagina può essere fotocopiata esclusivamente per uso didattico © Loescher Editore – Torino 2020
Classe Nome e cognome Data e è inferiore a quello degli uomini. Questo divario è particolarmente accentuato in VERIFICA DI EDUCAZIONE CIVICA • Agenda 2030 - Obiettivo 5 Africa e in Asia meridionale, con conseguenze sull’apprendimento individuale e sui costumi sociali, che relegano le donne in posizioni di . punti: / su 15 3. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. a. Storicamente, nella società, agli uomini sono stati riconosciuti meno diritti rispetto alle donne. V F b. Raggiungere l’autodeterminazione di tutte le donne significa aumentare la loro forza, autostima e consapevolezza. V F c. La violenza contro donne e bambine deve essere eliminata solo nella sfera privata. V F d. Vi è una grande differenza fra la percentuale di bambini e la percentuale di bambine che hanno accesso all’istruzione, nel mondo. V F e. In alcuni Paesi è ancora giustificato il delitto d’onore in caso di adulterio. V F punti: / su 20 4. Per ogni frase indica il completamento corretto. a. La violenza contro le donne è un fenomeno di recente sviluppo / che ha radici storiche e culturali lontane nel tempo. b. Nei Paesi democratici ci sono ancora molti progressi da fare per quanto riguarda l’uguaglianza di genere dal punto di vista della vita lavorativa / della vita sportiva. c. Nel mondo, le cariche politiche più prestigiose sono solitamente occupate da uomini / da donne. d. Il fenomeno dei matrimoni precoci è diffuso soprattutto in Asia meridionale e nell’Africa subsahariana / nei paesi dell’Estremo Oriente. e. Tra i vari traguardi che si prefigge l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 vi è quello di riconoscere e valorizzare il lavoro domestico non retribuito / il diritto della donna ad avere più figli. punti: / su 15 Lessicoi 5. Completa i seguenti periodi. a. Quando vi sono differenze di trattamento tra uomini e donne, si parla di di genere. b. L’ consiste nella possibilità di essere autonomi e liberi dalla dipendenza di una qualche autorità o potestà. c. L’uccisione di una donna o di una ragazza, per il solo fatto di essere tale, è definita d. Il è quella pratica secondo la quale i genitori organizzano i matrimoni dei figli ancora piccoli e li costringono a sposarsi a prescindere dalla loro volontà. e. Il termine indica il numero di posti riservati alle donne nell’organico di strutture pubbliche o private, con la finalità di garantire una rappresentatività del genere femminile al loro interno. punti: / su 25 Totale punti: / su 100 (punteggio soglia 60) Questa pagina può essere fotocopiata esclusivamente per uso didattico © Loescher Editore – Torino 2020 3
Classe Nome e cognome Data ATTIVARE LE COMPETENZE VERIFICA DI EDUCAZIONE CIVICA • Agenda 2030 - Obiettivo 5 Comprensione e interpretazionei 6. Leggi il brano e rispondi alle seguenti domande. Tre milioni di donne in India a sostegno della parità Circa tre milioni di donne indiane hanno formato nei giorni scorsi nello stato del Kerala una catena umana lunga ben 620 chilometri a sostegno dell’uguaglianza di genere. La manifestazione è stata organizzata per sostenere la recente sentenza che ha cancellato il divieto di accesso alle donne al tempio indù Sabarima- la. Il tempio è chiuso alle donne da secoli, ma la corte suprema ha annullato il divieto lo scorso settembre. Tuttavia, nonostante la sentenza, i religiosi integralisti hanno inscenato violente proteste, impedendo alle donne di entrare. Il gigantesco corteo si è sviluppato su tutte le principali autostrade del Kerala. Nel corso della lunga storia indiana, lo status e il ruolo sociale e civile delle donne sono stati soggetti a no- tevoli cambiamenti. Da una quasi totale pari dignità con gli uomini nei tempi antichi, si è passati a uno stato di forte discriminazione nel periodo medioevale. A partire dal v secolo, l’“inferiorità” della donna è stata ufficializzata con il codice di Manu. La donna — secondo il testo — doveva essere sottomessa al padre, al marito e ai figli maschi. Nel caso fosse rimasta vedova, aveva l’obbligo di immolarsi sulla pira, in quanto la sua vita sarebbe stata inutile senza un uomo da servire. Ora non è più così. Poco alla volta le donne in- diane sono riuscite a ricoprire le cariche istituzionali più importanti nel paese, tra cui quella di capo dello stato, primo ministro. Indira Gandhi, premier per circa 15 anni, è stata la donna che più a lungo nel mondo ha ricoperto l’incarico di capo di un governo. Eppure, dietro questa apparente apertura ed emancipazione, l’India è ancora un paese dove essere donna è molto difficile. Contrariamente a quanto avviene nel resto del mondo, le donne rappresentano la minoranza della popolazione (48 per cento). Ci sono 929 donne ogni 1000 uomini: effetto devastante di una selezione spietata, praticata talvolta ancora prima della nascita. L’infanticidio delle figlie femmine è una pratica ancora tristemente diffusa in molte aree rurali dell’India. E le donne continuano in tutto il paese a subire violenze sessuali, sfigurazioni del viso con l’acido e ucci- sioni per accaparrarsi la dote. Un sondaggio effettuato dalla agenzia di stampa Reuters rileva che l’India è il quarto paese più pericoloso al mondo per le donne, e il peggiore tra quelli del g20. Ancora oggi molte donne vengono viste come un mezzo per ottenere la dote, costringendo poi le “spose” a vivere in un clima di violenze fisiche e psicologiche. Un altro drammatico fenomeno è quello delle spose-bambine. Per lo più minorenni (hanno spesso dai 12 ai 13 anni), vengono vendute dalle famiglie di origine e costrette a trascorrere la vita come schiave dei propri “mariti”. Un dato di fatto diffuso, soprattutto, tra le caste più povere dell’India, dove avere una figlia femmi- na rappresenta ancora una possibilità di guadagno per le famiglie disagiate. (adattato da F. Citterich, Tre milioni di donne in India a sostegno della parità, , 2 gennaio 2019) a. Ricostruisci sinteticamente il contenuto dell’articolo. b. Perché tre milioni di donne indiane hanno formato un enorme corteo? c. Qual era lo status sociale della donna indiana in passato? d. Cosa è cambiato nel presente? e. Perché l’India è il quarto Paese al mondo più pericoloso per le donne? f. In che senso, secondo te, è necessario un cambiamento culturale per combattere la discriminazione di genere? In che modo è possibile attuarlo? punti: / su 30 4 Questa pagina può essere fotocopiata esclusivamente per uso didattico © Loescher Editore – Torino 2020
Classe Nome e cognome Data Dibattito / Debatei VERIFICA DI EDUCAZIONE CIVICA • Agenda 2030 - Obiettivo 5 7. Dal sondaggio realizzato da Tecnè su Donne e media: la sottile linea rossa della discriminazione di genere è emerso che per un italiano su cinque -ben oltre 8 milioni- le donne dovrebbero restare a casa per prendersi cura dei figli senza lavorare al di fuori. Questo dato conferma un senso diffuso di discriminazione e un’affermazione ancora inadeguata delle pari opportunità. Dividete la classe in due gruppi: il primo dovrà sostenere la tesi secondo cui solo le donne devono badare alla casa e ai figli; il secondo dovrà dimostrare invece perché questo ruolo debba essere equamente diviso tra donne e uomini. punti: / su 20 Produzione scrittai 8. Rifletti sul mondo della scuola, della famiglia, del lavoro e della politica in Italia: in questi ambiti si possono ancora trovare situazioni e comportamenti che dimostrano che la parità di genere nel nostro Paese non è pienamente raggiunta. Per fare un esempio, il ruolo di baby sitter, insegnante di scuola materna o segretario è assegnato in prevalenza alle donne, mentre la maggior parte dei manager o ingegneri sono uomini. Esprimi le tue riflessioni in un elaborato scritto, pensando anche a quale potrebbe essere il tuo personale contributo per eliminare questo tipo di atteggiamenti. punti: / su 20 Apprendimento cooperativo / Cooperative learningi 9. Spesso si sente dire: “per l’uomo, più che per la donna, è molto importante avere successo nel lavoro” oppure “gli uomini sono meno adatti a occuparsi delle faccende domestiche”. Questi sono stereotipi, cioè rappresentazioni semplificate della realtà, che attribuiscono a tutti i componenti di un gruppo le stesse caratteristiche. Pensate alla vita di tutti i giorni, ai compiti che vi vengono assegnati da genitori o insegnanti, alle situazioni in cui vi trovate, e pensate più in generale all’immagine che la società restituisce della donna, spesso tramite i mass media, i più importanti veicoli di stereotipi di genere. Quali sono secondo voi gli stereotipi più diffusi e quali pregiudizi mettono in campo? Provate a svolgere questa attività, procedendo come segue: • dividetevi in quattro gruppi: confrontatevi tra di voi, discutete e cercate su Internet pubblicità, spettacoli televisivi o film che propongano un certo tipo di immagine femminile. Quali sono gli stereotipi di genere più diffusi? • per ogni stereotipo, cercate un’immagine rappresentativa e scrivete una didascalia descrittiva; • raccogliete il materiale in un’infografica o in una presentazione, che potete realizzare con strumenti online gratuiti come Canva ( ) o con PowerPoint; • confrontate il vostro lavoro con quello degli altri gruppi e proponete alcune soluzioni per combattere gli stereotipi di genere. punti: / su 30 Totale punti: / su 100 (punteggio soglia 60) Questa pagina può essere fotocopiata esclusivamente per uso didattico © Loescher Editore – Torino 2020 5
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